Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Andrea Alzettahttps://www.openpolis.it/2011-10-20T00:00:00Z''Mi candido con Sel. Capisco 'er Pelliccia' ma non lo giustifico"2011-10-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617508<br />
''Mi candido con Sel, ma solo a livello locale, a Roma. A livello nazionale no. non faremo nessuna candidatura''.
<p><i>Lo ha detto alla 'Zanzara' su Radio 24 il consigliere comunale a Roma per la Sinistra e Arcobaleno, Andrea Alzetta.</i>
<p> ''Credo che il dibattito che c'è oggi nel centrosinistra non sia all'altezza della sfida che dobbiamo affrontare''.
<p><b>Le piace er Pelliccia?</b>
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''Capisco 'er Pelliccia' ma non lo giustifico perchè ha rovinato la manifestazione e hanno fatto un piacere al Governo. E' una generazione che è indignata con la politica perchè è da vent'anni che siamo in un regime incentrato sulla figura di Berlusconi. C'è tanta rabbia per la mancanza di futuro. La maggior parte dei manifestanti voleva far cadere Berlusconi, cacciarlo. L'altra parte ha organizzato una sorta demenziale di insurrezione che se non è indirizzata in una forza politica rischia di essere solo disperazione''.
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Cortei vietati a Roma. «L'invito è sempre quello di disobbedire a chi vuole imbavagliare l'espressione del libero pensiero».2009-12-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474421<br />
Action: disobbedienza contro i bavagli. «L'invito è sempre quello di disobbedire a chi vuole imbavagliare il dissenso ed il malcontento, o a chi che preferisce ubriacare le menti con il commercio compulsivo piuttosto che agevolare ed incentivare l'espressione del libero pensiero». Lo dichiara Andrea Alzetta, consigliere comunale capogruppo Roma in Action.
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Niente corteo per studenti e precari che l'11 avrebbero voluto manifestare a Roma. «La Questura ha revocato l'autorizzazione del corteo indetto da tutto il mondo della formazione per l'11 dicembre». Lo si legge in una nota degli studenti, dei precari e lavoratori della conoscenza. La manifestazione era prevista da piazzale Aldo Moro, passando per piazzale della Repubblica per arrivare arrivare fin sotto il Ministero dell'Istruzione. «Un corteo che in continuità con le mobilitazioni autunnali e con l'assemblea del 20 novembre, vuole - è detto nella nota - rinnovare l'opposizione ai processi di trasformazione di scuola e Università, dal Ddl Gelmini al Ddl Aprea, rivendicando un nuovo welfare per i soggetti precari e in formazione».
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«Ancora una volta - si legge - in tempo di crisi si vuole limitare la libertà d'espressione e il diritto al dissenso attraverso l'imposizione di un protocollo amministrativo, valido quindi solo per le parti contraenti. In un paese a democrazia bloccata crediamo invece sia fondamentale rivendicare il nostro diritto a manifestare, contro i processi di dismissione di scuola e università, contro ogni forma di precarizzazione del nostro lavoro e delle nostre vite. Per questo venerdì, in occasione dello sciopero dei lavoratori della conoscenza attraverseremo le strade della città riprendendoci la libertà d'espressione e - conclude la nota - il diritto a manifestare».
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Una mozione che affronti la questione sul massacro della popolazione palestinese è imprescindibile per il consiglio comunale di Roma2009-01-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388215Il consigliere ha chiesto ed ottenuto la parola per proporre, nel 17° giorno dell'operazione "piombo fuso", una mozione che affronti la questione sul massacro della popolazione palestinese ad opera dello Stato di Israele, imprescindibile per il consiglio comunale di "una città di pace - dice Alzetta - quale è Roma". Su ospedale san giacomo, non siano malati a pagare tagli governo2008-09-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359590 "Non sono i malati che devono pagare la scellerata e indecente politica di un governo che, dietro la falsa promessa di meno tasse per tutti, taglia i fondi ai servizi primari".
"Da questa mattina - aggiunge Alzetta - l'ospedale San Giacomo e' difeso dagli stessi pazienti: circa cento persone, tra degenti in emodialisi e malati oncologici, stanno manifestando in via di Ripetta per tutelare il diritto alla salute. Al momento l'ospedale e' in piena attivita', e a supporto dei malati ci sono anche alcuni lavoratori non di turno". "Nella seduta di Consiglio comunale di ieri - prosegue l'esponente della Sinistra Arcobaleno - ho difeso con un forte intervento il diritto dei cittadini ad avere a Roma un luogo di cura efficiente e centrale, quale e' il San Giacomo, la cui attivita', ad alta specializzazione, non puo' essere ridotta a quella generica di un poliambulatorio di primo soccorso"
"Mi adoperero' da subito presso i referenti politici e gli amministratori regionali affinche' il San Giacomo possa continuare la sua attivita', contro l'irresponsabilita' di un centro-destra che usa a fini elettorali la minaccia del commissariamento della sanita', e di una sinistra piu' realista del re, che invece di recuperare la sanita' chiude gli ospedali pubblici". No a trasformazione carnefici in vittime2008-09-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359589''Il sindaco Alemanno continua a voler rileggere la storia a modo suo e, cosi' come gia' fece in passato quando dissenti dal suo allora segretario Gianfranco Fini sulla condanna dell'esperienza fascista, ripete per l'ennesima volta la solita solfa sul periodo dell'eta' dell'oro della dittatura delle camice nere nel nostro paese, precedente alla scelta errata nel 1938 della emanazione delle leggi razziali. In fin dei conti, se non fosse stato per questo piccolo errore, l'esperienza di Mussolini in Italia potrebbe essere ancora oggi presa a modello per la puntualita' dei treni, le case popolari e le colonie estive per i ragazzini meno abbienti''
''Meglio del sindaco riesce a fare il suo vecchio compagno di gioventu' Francesco Storace che sul ventennio ha da sempre le idee molto piu' chiare nulla da rinnegare e nulla da dover giustificare. E quindi nessun problema per tutti gli omicidi operati dalle squadracce fasciste, compreso quello di Giacomo Matteotti rivendicato poi in aula dallo stesso Duce, per la privazione della liberta' di stampa e di opinione, per la fine della democrazia con la messa fuori legge dei partiti popolari e di sinistra, per la persecuzione e carneficina degli ebrei, degli omosessuali, dei socialisti, dei comunisti, dei rom e di tutti gli oppositori al regime fascista. E nessun problema, ovviamente, per la scelta scellerata di portare il paese in una guerra disastrosa al fianco del criminale nazista Adolf Hitler''.
''Qui ci potremmo fermare, ma come ricorda un vecchio detto: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ed infatti, dopo le dichiarazioni di ieri di Gianni Alemanno sul ventennio fascista, ecco che stamani il ministro La Russa decide di celebrare la difesa di Roma a Porta San Paolo, presente il Capo dello Stato Napolitano, per provare a riabilitare, per l'ennesima volta, i soliti poveri 'ragazzi di Salo'. Quegli stessi 'ragazzi' che si fecero interpreti e protagonisti, insieme ai loro camerati nazisti, delle tante e tante stragi di civili come quella disumana di Sant'Anna di Stazzena dove 560 abitanti, tra cui partigiani, ma anche anziani, donne e bambini vennero trucidati dentro le case e poi bruciati davanti alla piazza del paese, nel corso di un rastrellamento''.
''Non posso e non possiamo, accettare che la storia venga riscritta dai nipotini di coloro che in maniera criminale hanno portato per piu' di vent'anni dolori e lutti al nostro paese. Non accetteremo mai, neanche dal signor sindaco o da un ministro della Repubblica, la trasformazione dei carnefici fascisti in dei poveri ragazzi 'vittime' di un periodo ormai lontano. Tanto piu' oggi, a Roma, dove altri giovani ragazzi nostalgici dell'era fascista si sentono legittimati e protetti per poter compiere, con le loro sporche lame, azioni criminali. Azioni criminali come quella che ha portato lo scorso 29 agosto all'accoltellamento di un giovane compagno a San Paolo, al termine di un concerto che ricordava l'assassinio di due anni fa a Focene di Renato Biagetti. Non potranno tapparci la bocca: la storia non si cancella''.Tutti «Clan-destini» all'incontro nel campo di via Candoni2008-07-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357592"c’e’ un razzismo di Stato: a Milano e a Napoli i sindaci hanno persino fatto riferimento a un articolo del codice Rocco. Per arginare chi commette reati e, così facendo, getta nel fango il resto della popolazione rom – ha continuato – le singole comunità devono autorappresentarsi e aut organizzarsi, allontanando dai campi che commette delinque”. Alzetta ha anche annunciato che in Campidoglio, durante il consiglio straordinario di oggi sulla sicurezza, saranno presenti per protestare i movimenti di lotta per la casa e i componenti dei centri sociali. Centri sociali in corteo per un altro modello di città2008-06-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356858In migliaia sfilano per le vie del centro fino al Campidoglio contro «l'insicurezza sociale» [...] Ad aprire il corteo lo striscione «Non c'è sicurezza senza diritti» e sotto «Libertà per Emiliano». Marini, lo studente agli arresti domiciliari per «rissa» dopo l'aggressione forzanovista alla Sapienza.[...]L'obiettivo, spiega Andrea Alzetta di Action, «non è rivendicare solo le case ma riqualificare i nostri territori», partire dalle occupazioni «per creare nuove politiche partecipate».Occupato il cantiere delle due torri dell'Eur2008-05-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356628"Il sindaco Alemanno ha detto in campagna elettorale - spiega il consigliere della Sinistra l'Arcobaleno Andrea Alzetta, detto "tarzan"- che lui avrebbe rotto con i blocchi di potere, adesso bisogna passare dalle parole ai fatti, ci sono tre delibere che non sono entrate nel piano regolatore e sono delibere che riguardano proprietà di grandi costruttori. Da Caltagirone, a Toti a Santarelli. Se queste delibere diventeranno case popolari o spazi di verde per i cittadini e servizi allora credo che Alemanno sarà stato coerente, se invece continuerà a fare i regali ai costruttori riprodurrà solo quel modello Roma che i cittadini hanno rifiutato. Alemanno deve stare attento, perché la casa è un diritto".Comunicato stampa sulla presenza di Forza Nuova alla Sapienza2008-05-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356625Riteniamo la scelta di Forza Nuova di fare un’assemblea alla Facoltà di Lettere, all’Università di Roma La Sapienza, sulle Foibe e sui collettivi antifascisti - giovedì 29 maggio alle ore 8.00 – una provocazione. Tra l’altro proprio questo luogo e uno storico presidio democratico e antifascista della città. Proprio sulle scalinate del luogo scelto veniva accoltellato nel 1966, dai fascisti, il giovane studente socialista Paolo Rossi; da qui sono partite rivendicazioni e lotte che sono state una risorsa e un patrimonio per la nostra città.
Questi apologeti del vecchio e nuovo nazifascismo non dovrebbero essere assolutamente accettati dentro un consesso civile e dentro uno spazio libero, plurale e meticcio. Non dimentichiamo le aggressioni di Villa Ada, ai Centri sociali, ai diversi e tanti fattacci legati a questo aggregato chiaramente nazifascista e razzista.
Esprimo la mia solidarietà agli studenti in mobilitazione e a tutti coloro che si impegneranno per impedire questa adunanza.
Chiediamo al Preside e al Rettore della Sapienza e della Facoltà di Lettere di negare l’autorizzazione.Sui centri sociali, Alemanno si romperà le corna2008-05-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it355693«Se vorrà ridurre a problema di ordine pubblico la straordinaria esperienza dei centri sociali, Alemanno si romperà le corna». Parola del neo consigliere capitolino Andrea Alzetta (Sinistra arcobaleno), uno dei leader dei
Disobbedienti della capitale, noto con il nome di battaglia di "Tarzan".
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Sui centri sociali presenti nella capitale il sindaco di Roma ha detto oggi di volersi
regolare secondo il criterio della legalità. «Sono circa 35 o 40 - ha spiegato il sindaco a Radio 24 - non penso che tutti debbano essere chiusi, ma devono essere messi di fronte a una scelta chiara. Se stanno nella legalità, rispettano le altre opinioni politiche possono tranquillamente esistere. Quelli che violano la legge devono essere chiusi». Alemanno ha poi motivato la nascita dei centri sociali di destra a Roma con la circostanza che «le amministrazioni di sinistra, tollerando 40 centri sociali di sinistra, spesso e volentieri violenti ed aggressivi, poi non avrebbe potuto impedire a uno o due centro sociali di destra di nascere nella città. A tutti dico: dovete rispettare la legge. Il sindaco Alemanno - ha concluso - non farà sconti a nessuno». Per Alemanno, anche «sulle frange estreme, non ci sarà e non ci può essere, lo dico con molta chiarezza, nessuna distinzione o atteggiamento di favore né da una parte né dall'altra, perché altrimenti si perde credibilità. Bisogna quindi essere assolutamente rigidi e avere un solo criterio: la legalità».
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"Tarzan": non ci sono centri sociali illegali. Per sapere se le dichiarazioni odierne del sindaco di Roma vengano considerate dalla «base» del movimento romano come una sorta di dichiarazione di guerra, bisognerà aspettare domani pomeriggio: alle 17.30 si svolgerà un'assemblea al centro sociale Esc nel quartiere San Lorenzo. «E lì - ha spiegato Alzetta - che discuteremo e prenderemo delle decisioni». Per ora il neo consigliere capitolino si limita a constatare che a Roma «non esistono centri sociali illegali dopo l'approvazione nel '96 della delibera 26 che riconosceva l'autogestione e individuava uno strumento per l'assegnazione degli spazi all'associazionismo di base e agli stessi centri sociali» fissando per gli assegnatari un canone di locazione pari al 20% del prezzo di mercato.
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«Se Alemanno vorrà ridurre un patrimonio inestimabile di partecipazione, presa in carico degli ultimi e il lavoro nei territori sulle questioni sociali difficili - ha concluso Alzetta - si troverà contro non solo tutti i centri sociali uniti, ma anche tutte le realtà associate che lavorano nel territorio e tutta la società civile e la Roma democratica e antifascista».
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I centri sociali: ci difenderemo dagli sgomberi. «Si deve capire cosa ha in mente Alemanno quando dice che vuole sgomberare i centri sociali occupati. Sono un pezzo significativo di questa città e dunque si difenderanno di fronte chi li vuole mettere a tacere». È quanto afferma il portavoce del centro sociale Esc Francesco Rapanelli.
Lettera a Alemanno: Di chi sarai il Sindaco, degli inquilini “resistenti” o dei “legittimi” proprietari?2008-05-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it355694Lettera inviata a Alemanno subito dopo la sua elezione a Sindaco di Roma sul problema della casa nella Capitale:
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Chi scrive è tra i fondatori di Action, da sempre militanti del movimento dei centri sociali romani. Se qualcuno ci avesse detto che saresti diventato Sindaco e ti avremmo scritto una lettera, ci saremmo messi a ridere. Ma tu sei diventato Sindaco della nostra città, e a noi non viene per niente da ridere. Le famiglie che ospitiamo nelle occupazioni, quelle che difendiamo dagli sfratti e dalla dismissione degli enti si aspettano da noi delle risposte. Il mandato ricevuto da Andrea Alzetta ci impone una responsabilità politica che intendiamo assolvere nell’opposizione alla tua amministrazione. Quindi mettiamo da parte l’ideologia e proviamo a fare un ragionamento serio, sapendo che per i prossimi anni sarai Sindaco anche di questa parte importante della città.
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La tua vittoria non ci ha sconvolto, come non ci ha sorpreso il naufragio della sinistra. Non ci aspettavamo questa precipitazione ma ci erano chiari i limiti e le connivenze del sistema di potere che ha governato Roma e la sua lontananza dagli interessi della città. Nei 9 anni che Nunzio D’Erme ha passato in Consiglio Comunale, la nostra scommessa è stata proprio quella di portare gli ultimi al governo della città dando peso e voce a una periferie senza rappresentanza.
Per questo nel 2002 è nata Action, per denunciare la speculazione delle grandi proprietà immobiliari che – complice la legge sulla locazione e l’amministrazione cittadina – lasciavano sfitto un patrimonio residenziale immenso, quasi 130.000 alloggi, solo per alimentare i loro interessi a scapito dei cittadini. Quel sistema di potere che ha ruotato intorno a Veltroni, Bettini Mondello, Caltagirone, Toti, Bonifaci e Parnasi siamo stati i primi a combatterlo, a sinistra, sin dalla discussione sul piano regolatore generale, quando insieme a molti Comitati di Quartiere denunciammo la regalia di 70 milioni di mq ai costruttori senza alcun beneficio per la città.<br />
Con i nostri metodi certo, ma - paradossalmente - l’unico governo pubblico della casa e dell’accoglienza che Roma ha avuto in questi anni è quello realizzato dalle occupazioni di stabili inutilizzati di grandi proprietà, che hanno costretto l’amministrazione a commisurare i suoi atti alle persone in carne ed ossa e alle loro difficoltà reali. Così è nata la Delibera 110 del 2005, voluta e scritta dai cittadini, dai movimenti e dai municipi, una delibera che non “sana l’illegalità” come hai sostenuto in campagna elettorale perché noi non occupiamo alloggi popolari ma, bensì, combatte la vera illegalità – quella della rendita immobiliare e fondiaria – restituendo il diritto alla casa a tutti attraverso l’utilizzo di procedure innovative e moderne: nuovi piani di edilizia economica e popolare, alloggi con affitti sostenibili, housing sociale, alloggi temporanei per gli sfrattati, sostegno ai mutui, agenzia comunale per l’affitto, ecc.<br />
Ma Veltroni era troppo preso a perdere le elezioni per applicare la Delibera 110, di cui resta ancora disattesa la parte sostanziale, quella che riguarda direttamente gli interessi dei poteri forti. E poi arrivi tu.
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Ora, è evidente che la nostra battaglia per rinnovare la sinistra si è infranta proprio contro la sinistra stessa. I suoi riti ammuffiti e le sue connivenze l’hanno portata al disastro e direi finalmente. Sconfitta quest’amministrazione, restano i suoi “complici” al governo di banche, finanziarie, società immobiliari, imprese di costruzione. Quei poteri forti che, all’ombra dell’affossamento della partecipazione e dei municipi, hanno usato l’urbanistica per disegnare lo sviluppo cittadino a misura dei loro conti bancari, cresciuti utilizzando il lavoro irregolare e precario dei migranti nei cantieri e dei giovani nei centri commerciali che hanno soffocato Roma. Un nuovo sacco che ha spogliato la città di sovranità e risorse pubbliche, utilizzando il cemento come metro della crescita cittadina, dalla casa alla mobilità, dai rifiuti all’energia. Altro che Cinema!<br />
Per questo ci chiediamo, come farà la tua “Commissione di Saggi” a scalfire questo grumo di potere che, come sai, è ben radicato anche nella tua destra e che per “vocazione” tenterà di accomodarsi al tavolo? A Veltroni proponemmo più di una volta di convocare una Conferenza cittadina sul diritto all’abitare e lo sviluppo della città, aperta al coinvolgimento diretto di enti, cittadini, forze sociali e sindacali, per rafforzare i propositi di rinnovamento. Ovviamente non l’ha mai presa in considerazione.
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La stessa proposta la facciamo a te, convinti che sarà sulle cose concrete che si misurerà anche la tua capacità di passare dalle parole ai fatti. La Delibera 110 è ancora lì, si può sicuramente migliorarla ma soprattutto bisogna volerla applicare.<br />
Te lo proponiamo perché non vorremmo invece che - al solito - alle prime difficoltà a sostenere un confronto efficace con i forti si torni a prendersela con i deboli, presentando come novità la restituzione alla speculazione di qualche proprietà occupata. Il palazzo di Via Carlo Felice, ad esempio, è della Banca d’Italia che l’ha lasciato vuoto con la scusa della ristrutturazione. Vogliamo farne alloggi per chi ne ha diritto o lo restituiamo al Governatore Draghi? Il complesso dell’ex Regina Elena è diventato utilizzabile solo dopo che 300 famiglie, di cui molte in attesa di casa popolare, ne hanno fatto un ricovero temporaneo. Bene, anche noi vogliamo che sia fatto l’ospedale al più presto, ma del loro diritto a un tetto che ne facciamo? Nel palazzo di Via Cesare de Lollis e in quello di Via Marchisio – dell’Holding Colella – abitano circa 200 famiglie che non potevano acquistare casa ai prezzi proposti. Altre 100 famiglie nella stessa condizione alloggiano in Via Bibulo, passati da un alto prelato a una fantomatica Araba Fenice con 10.000 € di capitale versato. Di chi sarai il Sindaco, degli inquilini “resistenti” o dei “legittimi” proprietari? E potremmo continuare, parlando della palazzina che l’Atac ha lasciato marcire da più di dieci anni, in cui 20 donne con i loro bambini convivono con un centro antiviolenza. Oppure della dismissione dei 17.000 alloggi Enasarco e del messaggio che daremo alle famiglie che non potranno acquistare casa o a quelle che vedranno raddoppiarsi i canoni dopo la dismissione dell’ultimo patrimonio residenziale ad affitti calmierati.
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Vedi Sindaco, la sicurezza e la legalità sono un bene collettivo se intaccano il sistema di privilegi eretto a difesa di soprusi e arroganze. Se, invece, riguardano esclusivamente gli ultimi della società – come dici di voler fare armando i vigili ed espellendo 20.000 nomadi – si trasformano nel suo contrario: una politica a sostegno dei forti di sempre. In realtà anche il 70% di sfratti per morosità è un serio problema di sicurezza e legalità, non credi?
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Cordiali saluti,<br />
Andrea Alzetta e Fabrizio Nizi di Action ROMA: ALZETTA (SA), SI' A UDC PUR DI NON AVERE UN FASCISTA IN CAMPIDOGLIO2006-04-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356627Pur di impedire che un fascista governi Roma, se l'Udc si apparentasse Rutelli al ballottaggio lo appoggeremo ugualmente. Il dubbio, in quel caso, verrebbe proprio dall'elettorato visto lo spostamento verso destra della coalizione". Cosi' Andrea Alzetta, detto 'Tarzan', neoeletto con la Sinistra-Arcobaleno al Campidoglio, precisa all'ADNKRONOS il senso delle dichiarazioni rilasciate oggi su un eventuale apparentamento con l'ala romana del partito di Casini.