Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Dario FRANCESCHINIhttps://www.openpolis.it/2013-09-29T00:00:00Ztornare al voto con il porcellum significa instabilità2013-09-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it710010Tornare al voto con il Porcellum, alla vigilia di una sentenza possibile della Consulta sull`incostituzionalità
di questa legge, significherebbe ancora instabilità: chi vince alla Camera, non ha un maggioranza al Senato. Questo governo di emergenza, delle larghe intese, è stato il frutto di una coabitazione temporanea tra avversari per gestire una fase di emergenza e ha fatto un lavoro positivo per affrontare i problemi
economico-sociali. Imu, Franceschini: Service2013-09-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it708124“Il provvedimento è frutto di mediazione. Certo noi del Pd avremmo cominciato in un modo diverso facendo una cosa più equa evitando di togliere l'Imu anche alle abitazioni di lusso e ai redditi più alti. Comunque nel 2014 ci sarà la Service-tax. Intanto sarà un’imposta federale che assorbirà l'Imu e la Tares e darà più equità. Nell'ambito dei limiti che stabilirà la legge nazionale vi sarà ampia libertà da parte dei Comuni".«Chiusa l'emergenza. Nessun patto con il Pdl» - INTERVISTA 2012-07-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647380<br />
Pier Luigi Bersani s'é arrabbiato: «Le nostre beghe non sono il Paese», ha ammonito. Primarie, legge elettorale, diritti dei gay: ancora una volta il Pd non riesce a dare di sé un'immagine unitaria. E il Pdl irride: come possono candidarsi a guidare il Paese? Il capogruppo dei Democratici alla Camera, non si scompone: «Accuse inconsistenti. E' ovvio che l'attenzione sia concentrata sui provvedimenti economico-finanziari per mettere in sicurezza il Paese. <br />
Ma é altrettanto ovvio che in un partito pluralista si discuta anche di temi che hanno grande rilevanza sociale. Le due cose non sono e non possono essere alternative».
<p><b>Resta che la divaricazione più forte é avvenuta sui diritti delle coppie gay. Perché la proposta firmata dalla Concia e da altri non é stata messa in votazione?</b>
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«A parte qualche eccesso, fisiologico in una riunione di mille persone, il risultato finale é stata l'approvazione di un documento frutto di un lungo lavoro, molto importante e molto avanzato sul riconoscimento delle unioni civili. Poi c'era chi voleva qualcosa di più e chi voleva qualcosa di meno. E' la bellezza di un partito plurale».
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<b>Non é forse vero che ancora una volta viene a galla l'eterna spaccatura nel Pd in due anime, una laica e l'altra più legata ai valori cattolici, e che una sintesi non é possibile?</b>
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«II documento approvato, mi pare con cinque astensioni, é proprio il prodotto di quella sintesi di cui parla lei. Guardi, lo dico come uno che viene dai Popolari: considero un atto dovuto il riconoscimento dei diritti alle unioni civili, alle coppie di fatto sia etero sia omossessuali. Non si puo più girare la testa dall'altra parte. E il documento finale approvato nel modo che ho detto afferma proprio questo principio».
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<p><b>Intanto Beppe Grillo prende spunto per attaccarvi ancora una volta con grande durezza.</b>
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«Grillo raccoglie qualsiasi umore negativo per raggranellare consenso. La politica è un'altra cosa».
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<b>Il governo si prepara ad una estate bollente sui mercati. Le chiedo: quando Bersani afferma che il Pd é leale con il premier e avrebbe fatto le stesse riforme ma in maniera diversa, non è un modo per prendere le distanze senza volerlo ammettere?</b>
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«Per nulla. Noi abbiamo voluto il governo Monti, abbiamo scelto responsabilmente di farlo nascere quando avremmo potuto imboccare la via più egoistica di andare al voto subito e vincere. L'abbiamo fatto perché il Paese aveva bisogno di una fase di salvataggio. Quello di Monti non é il governo di centrosinistra o dei progressisti; bisogna rispettare il vincolo di alleanza con forze che sono nostre avversarie e torneranno ad esserlo nella prossima primavera. Del resto sarebbe un errore madornale affermare che quando governeremo noi cambieremo tutto, per i mercati rappresenterebbe un segnale devastante. Mettiamola così: proseguiremo sulla base del lavoro che sta facendo Monti che noi sosteniamo e condividiamo, naturalmente avendo maggiore sensibilità su redistribuzione del reddito, equità sociale, tutela delle fasce più deboli».
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<p><b>Siamo arrivati al nodo politico vero. Sia Fini che Casini hanno affermato che il governo del dopo Monti potrà nascere solo all'interno delle forze che adesso sostengono il premier. Lei condivide questa impostazione?</b>
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«Francamente non capisco che senso abbia inventarsi questo riferimento, visto che il governo Monti è sostonuto anche dal Pdl...».
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<b>Infatti: la strettoia delle alleanze per il governo che verrà é questa. Il Pd ci sta o no?</b>
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«...e invece noi con il Pdl, chiusa la fase dell'emergenza, non avremo più nulla a che fare, saremo avversari. Da oramai almeno due anni la nostra proposta é quella di un'alleanza tra progressisti e moderati, alternativa alle destre. Questa alleanza progressisti-moderati resta sui tappeto qualsiasi sarà il meccanismo elettorale, che ne prescinde. Sarà dichiarata prima, se rimane il vincolo attuale contenuto nel Porcellum, sarà fatta dopo se la riforma elettorale libererà dal vincolo di coalizione; se ci sarà doppio turno verrà definita tra il primo voto e il ballottaggio».
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<b>Maggioranza che, dunque, prescinde dal centrodestra.</b>
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<p>«Noi parliamo di un'alleanza del nostro campo con Casini e le altre forze moderate; non di una sostituzione delle forze alla nostra sinistra con l'Udc. A questo schema non ci staremmo. E comunque assolutamemte nessun accordo con il Pdl. Non ci sarà; loro saranno i nostri avversari»
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<b>Il Pdl sostiene che siete impauriti dal ritorno in campo di Berlusconi. E' cosi?</b>
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«Berlusconi sa che perderà le elezioni e quindi preferisce gestire controllandola, la sconfitta. Vuole supervisionare le liste, scegliere i gruppi dirigenti e comunque rimanere nella prossima legislatura, l'interlocutore obbligato per chi avrà vinto. Ha molti interessi da difendere, questa é la ragione della sua ricandidatura».
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<b>Riforma elettorale. Quanto pesa il macigno preferenze, sulle quali voi siete divisi?</b>
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«La nostra posizione unanime é per il doppio turno di collegio».
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<b>Che però è minoranza e non passa. Dunque?</b>
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«Dunque serve un compromesso. Che però non può essere il ritorno delle preferenze. Non possiamo essere un Paese senza memoria. L'ultima volta che alle politiche si é votato con le preferenze era il 1992: da lì sono partite gran parte delle inchieste di Tangentopoli. Le preferenze fanno lievitare per i candidati fino ad un milione di euro i costi delle campagne elettorali, riaprendo le porte all'inquinamento e alla corruzione. E' impossibile tornare a quell'epoca». <p>
<b>E come replica ad Enrico Letta, che del Pd é vicesegretario, il quale ricorda che le preferenze ci sono per le elezioni comunali, per le Europee e cosi via?</b>
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«Sono sempre su piccole circoscrizioni; nelle regionali l'ambito è quello della provincia. Per le Europee il discorso è completamente diverso e non comparabile. Ci sarà pure una ragione se né in Inghilterra, né in Francia, né in Spagna, né in Germania si vota con la preferenze. Ci sono liste bloccate o collegi uninominali. Sarebbe giusto rifletterci».
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<b>Ma é immaginabile che sulle preferenze si infranga la possibilità di modificare il Porcellum, come accusa il centrodestra?</b>
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«Il discorso va rovesciato. Sono loro che devono dirci perché non accettano i collegi uninominali». <br />
«Dopo Monti, equità e coesione. Prepariamo il governo Bersani» - INTERVISTA2012-07-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647267<br />
«Come abbiamo sperimentato in questi anni, ritenere irreversibili gli annunci di Berlusconi è un azzardo».
<p> <b>Però ci sta che si candidi a premier, non crede onorevole Franceschini?</b>
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«Dal suo punto di vista certamente, ha ancora molti interessi in campo e pur sapendo che non ha alcuna possibilità di vincere le elezioni sa anche che perderle al meglio, con liste decise da lui, è preferibile all’ipotesi di passare il testimone e scomparire».
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<b>La candidatura di Berlusconi implica un confronto destra-sinistra e cancella l’ipotesi di un Monti-bis sostenuto da Pd, Pdl e Terzo polo?</b>
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«L’ipotesi non c’è, comunque. Non può esserci un nuovo governo sostenuto da avversari. L’esecutivo Monti ha una missione straordinaria, dovuta alla situazione d’emergenza e alla necessità di salvare il Paese dopo il disastro provocato da Berlusconi. Alla scadenza naturale della legislatura, si torna al fisiologico confronto: progressisti contro conservatori».
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<b>E il centro?</b>
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«Da due anni diciamo che per avere la certezza di vincere, per ragioni di stabilità in entrambe le Camere e soprattutto per riuscire a governare il Paese nel corso di una legislatura che sarà molto difficile, serve uno schieramento più ampio possibile, che parli a laici e cattolici, operai e imprenditori».
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<b>Non è però un rischio l’apertura all’Udc, se fa perdere pezzi del tradizionale centrosinistra?</b>
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«Noi parliamo di un allargamento del nostro campo, che da solo non è sufficiente alla di ricostruzione necessaria, non di sostituire l’Udc con Vendola».
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<b>Di Pietro però viene escluso.</b>
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«A parte che in uno schema che prevede un’alleanza tra progressisti e moderati possono starci Pd, Sel e Udc, mentre sarebbe difficile collocare Di Pietro. Dopodiché io non escludo nessuno a priori, è lui che deve decidere se seguire Grillo sulla strada dell’antipolitica o se è disposto a stare in una coalizione di governo, con regole precise. Purtroppo, tutti i comportamenti di Di Pietro, da quando è nato il governo Monti, segnano una deriva verso Grillo e non hanno traccia di cultura riformista. Speriamo si ravveda».
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<b>Nel Pd c’è chi sostiene che l’agenda del prossimo governo debba essere in continuità con quella dell’attuale esecutivo: secondo lei?</b>
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«Io toglierei dal dibattito il tema della continuità. Monti sta affrontando con strumenti di emergenza una situazione di emergenza. Ed è questo il motivo per cui lo sosteniamo anche se le scelte di questo governo non ci piacciono al cento per cento. Sapevamo che non essendo cambiata la maggioranza in Parlamento, ogni scelta sarebbe scaturita da una mediazione, e il nostro compito è apportare miglioramenti. Lo abbiamo fatto sulle pensioni, sull’articolo 18. E lo faremo sulla spending review. Tagliare la spesa pubblica va bene, ma se i tagli fanno diminuire i servizi e si colpiscono sempre gli stessi, perché qualcuno può permettersi di rivolgersi al di fuori della sanità pubblica e molti invece pagano sulla propria pelle le conseguenze dei tagli, allora delle correzioni vanno fatte».
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<b>Allora ammette che pagano sempre gli stessi, anche con Monti premier.</b>
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«L’emergenza costringe il governo a fare cassa il più rapidamente possibile, anche se con Monti è stata avviata una lotta meritoria contro l’evasione fiscale. Però è chiaro che siamo ancora dentro uno schema per cui i costi della crisi li pagano i lavoratori, i dipendenti, i pensionati, gli enti locali. Il prossimo governo dovrà affrontare il problema della redistribuzione, delle garanzie sociali, delle tutele a chi oggi non ne ha. Battaglie su cui progressisti e moderati possono trovare un terreno comune».
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<b>Casini dice che uno schieramento del genere può essere guidato sia da Monti che da Bersani: lei che dice?</b>
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«In ogni Paese si segue il principio per cui è il leader del partito più grande a guidare un governo di coalizione. Sia che l’alleanza sia limitata al nostro campo sia che ci si allei con alcune forze moderate, non c’è ragione perché non sia premier il segretario del partito che da solo fa più dei due terzi della coalizione».
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<b>Bersani ha però annunciato le primarie.</b>
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«Intanto vediamo con quale legge elettorale si andrà a votare, e poi con quale coalizione. Dopodiché vedremo come scegliere il candidato premier. Se fosse necessario fare le primarie, sarebbero da intendere come lo strumento rafforzativo della leadership del Pd».
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<b>Sembra scontato che a correre nel Pd non sarà solo il segretario, però…</b>
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«Può anche essere che si candidino altri iscritti al Pd, ma logica, buon senso e statuto del partito dicono che non sono sullo stesso piano del segretario, che resta il candidato del Pd».
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<b>Dice che prima di tutto bisogna vedere con quale legge elettorale si andrà a votare: il Pdl propone le preferenze.</b>
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«Per restituire agli elettori il diritto di scegliersi i propri eletti servono collegi uninominali, e mi chiedo se siamo un Paese senza memoria. Le preferenze fanno aumentare a dismisura i costi delle campagne elettorali e i rischi di corruzione. Nel ’92, hanno originato la gran parte dei processi di tangentopoli. E ci sarà una ragione se in nessun grande Paese europeo ci sono le preferenze».
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<b>La concertazione genera mali, come dice Monti?</b>
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«Se concertazione vuol dire che non si può far nulla se non c’è il sì di tutti, non va bene. Ma se vuol dire che prima di approvare una riforma si cerca il massimo consenso con le parti sociali, è diverso. Soprattutto in una fase in cui c’è rischio di forti tensioni sociali non si può governare col pugno di ferro. Si deve cercare il massimo consenso e poi, senza accettare veti da parte di nessuno, si decide».<br />
«In aula si vedrà finalmente chi fa sul serio e chi ostacola. Le preferenze? Pericolose» - INTERVISTA2012-07-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647086<br />
<b>Il punto d'incontro per cambiare la legge elettorale potrebbe essere il ritorno alle preferenze. Anche se alcuni nel suo partito hanno aperto, il Pd si oppone onorevole Franceschini?</b>
<p>«Le preferenze sono belle da dire e drammatiche da applicare. Non viviamo nel mondo delle favole, l'ultima volta che si votò alle politiche con le preferenze fu nel 1992: i miliardi spesi in quelle campagne elettorali sono finiti in buona parte nell'inchiesta di Tangentopoli. Le preferenze comportano costi elevatissimi, con tutti i rischi che ne seguono. Non a caso in nessun grande paese d'Europa si vota con le preferenze, né in Spagna, né in Francia, né in Germania, né in Inghilterra. La via maestra sono i collegi uninominali che consentono agli elettori di scegliere la persona da cui far rappresentare il proprio territorio».
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<b>Ma fate sul serio? Finora è sembrata solo melina tra i partiti. Tant'è che è arrivato il nuovo appello di Napolitano: ci vuole il capo dello Stato per scuotervi?</b>
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«Le parole del Presidente della Repubblica sono utili per portare tutta la questione nelle sedi istituzionali in modo trasparente, alla luce del sole così che si capisca con chiarezza chi vuole fare la legge elettorale e chi non vuole farla».
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<b>E voi del Pd volete davvero cambiare il Porcellum?</b>
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«Assolutamente sì. Noi abbiamo contrastato la "legge porcata", quando fu approvata con un colpo di mano della maggioranza alla fine della legislatura, nel 2005. Non abbiamo mai avuto i numeri, né li abbiamo ora, per cambiarla. Ma è dall'inizio di questa legislatura che mettiamo in cima alle nostre priorità l'esigenza di restituire ai cittadini-elettori il diritto di scegliersi gli eletti, che gli è stato tolto con le liste bloccate del Porcellum».
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<p><b>Però siete finiti nel pantano. Insieme a Pdl e Udc avete fatto e disfatto. Prima il modello ispano-tedesco, poi il ritorno all'idea del Pd sul doppio turno; infine la trovata del "Provincellum". Risultato?</b>
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«Quando è nato il governo Monti, in base a una "divisione dei compiti", fu detto che al governo era affidata la missione economia-crisi e il Parlamento si sarebbe impegnato a fare alcune riforme istituzionali, a cominciare dalla riduzione dei parlamentari e dalla legge elettorale. Proponemmo che i due percorsi andassero avanti parallelamente, facendo marciare le riforme costituzionali al Senato e trasferendo l'iter della legge elettorale alla Camera. Ma Schifani ha sempre risposto "no". È ancora tutto là. E Gasparri ripete che prima si devono completare le riforme costituzionali, e poi...».
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Il tempo passa. Di chi è la colpa del nulla di fatto?</b>
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«In fondo, nel crepuscolo, a Berlusconi e alla Lega va bene conservare le liste bloccate, penso faccia molto comodo per tutelare chi va tutelato».
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<b>Quali sono i presupposti irrinunciabili per voi?</b>
<p>«Ci sono tre punti, su cui mi pareva si fossero fatti passi avanti nella trattativa: soglia di sbarramento più alto, per ridurre la frammentazione dei troppi partiti; vincolo di coalizione con premio di maggioranza; superare le liste bloccate, perché siano gli elettori a scegliere. Questi sono i capisaldi di una possibile mediazione. Noi siamo però per il doppio turno. Se c'è ancora melina, noi ci presenteremo in aula con la nostra proposta».
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<b>Il modello elettorale condiziona la politica del post-voto, nel senso che ci sono leggi che favoriscono l'ipotesi di una grande coalizione e altre no?</b>
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«Le leggi elettorali oggettivamente condizionano molto il sistema politico. Ma il progetto del Pd, indipendentemente da quale modello passa, resta la stesso: un'alleanza tra progressisti e moderati per battere le destre, il qualunquismo e per riuscire poi a governare il paese del dopo Monti».
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<b>Da uno a dieci, lei quanto scommette su una nuova legge elettorale?</b>
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«Cento, per la nostra volontà. Non posso fare previsioni, perché servono i numeri e perché tra le parole e i fatti del Pdl c'è al momento una distanza enorme».<br />
Rifugiati: inaugurata la mostra 'Piedi, scarpe, bagagli' sui minori stranieri non accompagnati2012-06-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646310E' stata inaugurata ieri alla Camera dei Deputati "Piedi, scarpe, bagagli", la mostra di Mohamed Keita, giovanissimo fotografo ivoriano del Centro Diurno 'Civico Zero' di Save the Children Italia, sul viaggio in Italia dei minori stranieri non accompagnati. All'inaugurazione erano presenti il Ministro per la Cooperazione sociale, Andrea Riccardi, e <b>Dario Franceschini</b>, che insieme al Gruppo PD Camera dei Deputati promuove la mostra.
<p>L'inaugurazione della mostra è sta l'occasione per il capogruppo dei democratici alla Camera di ribadire anche l'impegno nei confronti dei bambini figli di stranieri nati in Italia. "Il PD insiste per l'impegno a rispettare la calendarizzazione del principio di cittadinanza per chi nasce in Italia. Abbiamo stralciato il tema proprio per rendere più agevole l'Iter della legge" ha dichiarato <b>Franceschini</b>. "Questi ragazzi si sentono italiani. E' vero che siamo alla fine di questa travagliata legislatura, ma c'è ancora un tratto di strada da compiere". Lavoro: Monti ha assunto impegni precisi. Iter accelerato per il ddl2012-06-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646308Quelle risposte "precise" che i democratici avevano chiesto sul tema degli esodati, sono arrivate direttamente dal presidente del Consiglio. E Bersani le ha anticipate alla riunione del gruppo del PD alla Camera, prima che uscisse la nota di Palazzo Chigi, rivendicando il pressing dei democratici per arrivare ad un "impegno preciso" sulla vicenda esodati. Un impegno posto come 'condizione' al via libera al Ddl lavoro, chiesto da Monti, entro il Consiglio Europeo del 28 giugno.
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"Non ci sottraiamo, perchè quelli assunti da Monti sono impegni precisi", ha spiegato <b>Dario Franceschini</b> alla riunione del gruppo del PD. Adesso, ha aggiunto, "dobbiamo concertare un percorso acceleratissimo perchè ci saranno più fiducie sul testo" come è avvenuto al Senato. L'Assemblea del Pd si è conclusa dando mandato per accelerare in sede parlamentare l'iter per l'approvazione entro mercoledì del Ddl sul lavoro.
Ddl lavoro: ci aspettiamo risposte precise dal Governo2012-06-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646307"Dall'incontro di oggi con il governo ci aspettiamo risposte molto precise e vincolanti per correggere il ddl lavoro e per risolvere il problema degli esodati". <b>Dario Franceschini</b> conferma la linea del PD sul Ddl lavoro al termine di una riunione alla Camera con i componenti della commissione competenti, cui ha preso parte anche il segretario Pier Luigi Bersani, alla vigilia dell'incontro tra i capigruppo di maggioranza e il ministro Elsa Fornero.
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"Noi siamo consapevoli della forza maggiore che il presidente del Consiglio avrebbe al vertice del 28 con la riforma approvata e siamo pronti a fare quel che serve per avere questa forza" ha detto il capogruppo del PD alla Camera. "Ma abbiamo sempre detto che ci sono molte cose da modificare sul mercato del lavoro e poi c'è il problema, ormai riconosciuto da tutti, degli esodati".Riforma del lavoro: ok entro il 28 giugno se si vara in settimana decreto sugli esodati2012-06-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646305Il Partito Democratico è pronto a far approvare la riforma del mercato del lavoro entro il Consiglio Europeo del 28 giugno, come chiesto da Mario Monti, a patto che il Governo vari entro questa settimana un decreto sugli esodati. Lo afferma il presidente dei deputati del PD <b>Dario Franceschini</b> sottolineando che comunque il Professore andrebbe a Bruxelles più forte con il provvedimento sul lavoro varato dalle Camere.
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"In ogni caso, c'è molto poco tempo. E, soprattutto, su un tema così importante - aggiunge il capogruppo - è naturale che la Camera in seconda lettura cerchi correzioni e miglioramenti. Io penso che una intesa tra governo e forze politiche per un iter più veloce del Ddl potrebbe essere aiutato non da un impegno ma da un decreto che rappresenti un nuovo passo per risolvere la questione degli esodati".
"Martedì il Ministro Fornero riferisce in Parlamento su questo tema; il resto - conclude Franceschini - è vuota polemica".Direzione Nazionale: bene Bersani. Prepariamo l'alternativa2012-06-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646039<br />
"Il messaggio che il Partito Democratico deve dare al Paese in questa bufera non è l'avventura ma una messa in campo di capacità di governo". E' quanto ha affermato il presidente dei deputati democratici <b>Dario Franceschini</b> intervenendo alla direzione nazionale del partito ed esprimendo appoggio alla relazione del segretario Bersani.
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"Condivido la relazione di Bersani e la proposta di un patto tra progressisti e moderati: la prossima legislatura sarà dura e occorrerà dare un ampio consenso popolare al Governo".
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"Penso che da oggi in avanti il PD dovrà lavorare su un meccanismo parallelo e non alternativo: sostegno al Governo Monti, correggendo e migliorando dove è possibile i singoli provvedimenti, ma contemporaneamente una proposta al Paese con cui arrivare alle elezioni del 2013" ha affermato Franceschini, ricordando che "nella precedente legislatura finita a scadenza naturale, nel 2001-2006, a quest'epoca sapevamo già il candidato, la coalizione e con quale legge elettorale avremmo votato".
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<b>Franceschini</b> si è detto d'accordo sullo svolgimento di primarie aperte, auspicando che "siano il luogo in cui sensibilità e idee diverse per il futuro si confrontano virtuosamente sul programma". "Bersani ha detto con chiarezza che si candida, ed è una scelta giusta".
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<b>Franceschini</b> ha affrontato anche il nodo delle riforme, chiudendo alla proposta di semipresidenzialismo come avanzata dal PdL, una proposta “tattica e dilatoria”. "Non c'è tempo pare fare una modifica istituzionale - mancano sei mesi - e quella riforma non può essere fatta con un emendamento che passa per pochi voti. C'è invece bisogno di una legislatura costituente, e mi auguro che all'inizio della prossima legislatura ci sia un impegno non solo politico ma anche formale delle due Camere affinché una abbia una funzione costituente". In ogni caso - ha sottolineato Franceschini - "non si può tornare a votare su liste bloccate e occorre garantire la governabilità" con una nuova legge elettorale.<br />
Ddl corruzione: se il Governo pone la fiducia, lo faccia sul testo delle commissioni2012-06-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646038<br />
Il governo ha chiesto di rinviare a martedì l'esame del disegno di legge anticorruzione, spiegando di voler porre la fiducia sul provvedimento. L'annuncio è arrivato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. L'esecutivo metterà a punto - sotto forma di maxiemendamento - un testo che assorba tutta la parte rimasta" ancora da esaminare del ddl, cioè l'articolo 10 (sulla incandidabilità) e gli articoli dal 13 al 19 (con le norme penali).
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"Per quanto ci riguarda, se il Governo sceglie questa strada - ha commentato il presidente dei deputati del PD Dario Franceschini - la fiducia deve essere posta senza cambiare una virgola rispetto al testo adottato dalle commissioni; un testo che noi intendevamo migliorare ma di certo non può essere peggiorato". Il testo approvato dalla commissione contiene, rispetto alle proposte formulate dal ministro della Giustizia Paola Severino, un aggravamento di pena per il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, proposto dal PD e approvato con il voto contrario del Pdl. Nel testo della commissione le pene per questo reato sono da quattro a otto anni.<br />
Cittadinanza ai bambini figli di stranieri nati in Italia2012-05-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it641286<br />
"Su proposta del PD nel calendario d'Aula del mese di giugno è stata inserita la proposta di legge sulla cittadinanza italiana per i bambini figli di stranieri nati nel nostro paese. Una scelta di civiltà e giustizia. Ora tutti i gruppi parlamentari dovranno pronunciarsi nei voti con chiarezza e non saranno più possibili ambiguità".
<p>Lo afferma in una nota <b>Dario Franceschini</b>, presidente dei deputati del PD.<br />
Solidarietà del gruppo PD a Pietro Ichino2012-05-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it641285<br />
"Le gravissime minacce rivolte al senatore Ichino inducono tutti a mantenere la massima vigilanza attiva nei confronti del rischio terroristico. Le parole pronunciate vorrebbero farci ripiombare nel passato ma adesso, come allora, prevarrà la capacità dello Stato di saper adeguatamente allontanare ogni minaccia. Al senatore Ichino giunga, a nome mio personale e dell'intero gruppo del PD alla Camera, la più sentita solidarietà". <br />
160 milioni risparmiati dal dimezzamento dei rimborsi ai partiti vanno ai territori terremotati2012-05-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it641283<br />
"Mi pare che anche gli ultimi nodi rimasti possano essere sciolti con questo spirito costruttivo da parte di singoli gruppi parlamentari, peraltro come è stato fatto in un clima difficile ma con un lavoro parlamentare che si sviluppa nel modo più naturale: l'Aula stessa corregge i singoli emendamenti e capisce dove è utile una riformulazione.
<p>Ma io prendo l'occasione e la parola per sottolineare l'importanza dell'articolo aggiuntivo appena annunciato dai relatori, che io spero possa essere approvato all'unanimità o a larghissima maggioranza di quest'Aula perché in un momento difficile della politica, considerate le cose positive e anche virtuose che vengono approvate (com'è la scelta sul dimezzamento del finanziamento ai partiti), qui si aggiunge una scelta parlamentare (che - ripeto - spero sia largamente condivisa se non unanime) per cui i 160 milioni che vengono risparmiati rispetto al finanziamento ai partiti vanno interamente alle comunità locali e agli enti di comuni coinvolti in eventi di terremoto o altri disastri naturali da dopo il 1° gennaio 2009.
<p>Mi pare che questa cosa, con un voto largo dell'Aula, sarebbe una risposta molto importante anche per dimostrare che questa scelta non è soltanto una scelta di riduzione, ma anche una scelta di finalizzazione per le persone disperate che stanno affrontando, anche in queste ore, l'emergenza del terremoto".
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Ex Margherita-DL: fondi usati per attività politiche2012-05-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it641284<br />
"Come ho detto più volte, raggiunto telefonicamente dall'Ansa per un commento sulla vicenda - la Margherita non ha versato nulla al Comitato che sosteneva la mia candidatura, il cui bilancio di quella campagna, che tutti ricordano come povera di mezzi, fu di poco meno di 250 mila euro.
<p>Il mio ex partito decise di stampare e spedire una lettera ai propri indirizzari di iscritti ed elettori di tutta Italia per invitarli a votare alle primarie del Pd del 2009, a cui, voglio ricordare, parteciparono 3 milioni e mezzo di persone.
<p> D'altronde una operazione così ampia e certamente dispendiosa era motivata dal fatto che la gran parte degli oltre mille candidati di tutte le province italiane presenti nelle liste che mi sostenevano erano provenienti proprio dalla Margherita, tutti i big compresi ad eccezione di Bindi e Letta.
<p>Le quantità, le modalità, le tipografie le decise ovviamente il partito in modo autonomo. Non è attività politica questa? E per cosa di diverso si dovrebbero spendere i fondi assegnati ai partiti?". <br />
Terremoto nel ferrarese: danni gravi, la Protezione Civile è al lavoro2012-05-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it641282<br />
"La situazione è circoscritta riguardo le vittime mentre, mi riferiscono, è molto grave sul fronte dei danni. Fin da questa notte sono in contatto con le istituzioni locali".
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"La Protezione Civile sta lavorando molto bene in maniera efficiente. Ho sentito il prefetto Gabrielli che era già in volo verso Ferrara e Modena. Nelle prossime ore si capirà che tipo di interventi sono necessari".<br />
Attentato Brindisi: episodio di un'atrocità mai immaginata2012-05-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it641281<br />
"Siamo di fronte a un episodio di un'atrocità mai vista e immaginata. Il primo sentimento è di vicinanza alle famiglie della ragazza uccisa e dei compagni feriti. E' necessario che lo Stato reagisca e individui i responsabili nei tempi più brevi possibili. Ho parlato questa mattina con il presidente Fini per chiedergli un'informativa del governo in Aula e sarà il presidente della Camera con il governo a definire i tempi e le modalità". <br />
Rinnovabili: lettera al ministro Passera. Serve accordo con le Regioni2012-05-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it627368<br />
"I decreti ministeriali per l'incentivazione del fotovoltaico e per le altre fonti di energie rinnovabili appaiono carenti e discutibili ed hanno inevitabilmente sollevato le proteste degli operatori e le osservazioni delle Regioni. In particolare il quinto conto energia, così come è stato proposto, sembra più una scorciatoia per tagliare le tariffe che il frutto di una strategia coerente e complessiva e rischia di mettere in seria difficoltà le imprese e gli investitori italiani ed esteri, i quali chiedono innanzitutto certezza, stabilità, trasparenza e semplicità delle norme e un percorso di riduzione degli incentivi verso la 'grid parity' che consenta di calcolare un credibile e adeguato ritorno degli investimenti".
E' quanto scrive in una lettera il presidente dei deputati del PD Dario Franceschini al ministro dello sviluppo economico Corrado Passera.
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Dopo aver espresso al ministro "la preoccupazione che il 'conto energia' non alimenti bolle speculative e ricadute dannose sul territorio", Franceschini ha osservato di condividere "il proposito di alzare i traguardi della politica nazionale per il raggiungimento e il superamento degli obiettivi del programma Europa 2020 per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risparmio energetico e il taglio delle emissioni di CO2". "Questo perchè soltanto una strategia capace di combinare 'cambiamento del paradigma energetico', liberalizzazioni e mercato e sviluppo di una filiera nazionale di imprese dedicate alla produzione e alla efficienza energetica, potrà garantire al paese non solo di evitare le sanzioni internazionali derivanti dal mancato raggiungimento del burden sharing, ma la sicurezza degli approvvigionamenti e la riduzione dei costi della bolletta energetica a carico delle famiglie e delle imprese".
E proprio per queste considerazioni che deriva, secondo Franceschini, la "carenza dei decreti per l'incentivazione del fotovoltaico e delle altre fonti di energie rinnovabili".
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"E' del tutto evidente - sottolinea Franceschini nella lettera - che una strategia energetica per il futuro del paese non può mettere al centro la crescita del consumo (e la importazione) di idrocarburi. Al contrario, occorre accelerare le politiche a favore dell'efficienza energetica e il ricorso diffuso alle fonti energetiche rinnovabili, facendo leva sulla ricerca, sulla crescita e l'innovazione dell'industria nazionale e sull'impegno coerente delle Regioni e degli Enti Locali".
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La lettera si conclude con un invito al ministro Passera: "E' nostra opinione che un accordo con le Regioni sia necessario, anche alla luce delle proposte presentate da queste ultime al Tavolo Governo Regioni. Siamo certi che lei lavorerà per questo obiettivo che se raggiunto, renderà agevole ogni successivo passaggio politico e parlamentare".<br />
Cevenini: la politica come servizio agli altri2012-05-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it627279<br />
"E' con profondo dolore che apprendo della morte di Maurizio Cevenini, un uomo profondamente legato alla sua città e all'idea della politica come servizio agli altri. Alla moglie e alla figlia giungano le condoglianze piu' profonde di tutto il Gruppo del PD e mie personali".
<p>Lo ha dichiarato <b>Dario Franceschini</b> capogruppo del Pd alla Camera.<br />
Rinnovabili: modificare i decreti e dare stabilità al quadro normativo2012-05-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it627179"L'Italia si trova oggi al quarto posto nei G20 per investimenti in energia pulita, prima nella crescita degli investimenti degli ultimi 5 anni e sesta come energia pulita installata. Mentre gli altri Paesi hanno significativamente ridimensionato gli incentivi, il nostro Paese li ha protetti con risultati più che soddisfacenti. L'Italia deve continuare su questa strada dando stabilità al quadro normativo ed evitando di cambiare le regole ogni sei mesi, come successo negli ultimi anni. Perchè solo stabilizzando il sistema possiamo dare certezza agli investitori e agli operatori del settore delle energie rinnovabili che hanno costituito e costituiscono una delle poche fonti di introito per i Comuni, oggi in grande difficoltà per aver subito tagli significativi e un patto di stabilità eccessivo. Per queste ragioni i decreti del cosidetto 'V Conto energia' vanno profondamente modificati garantendo in ogni caso gli investimenti in corso, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. E' paradossale, infatti, che si rischi di affossare uno dei pochi settori trainanti dell'economia italiana. Perchè puntare su un sistema di energia distribuita aiuta alla liberalizzazione di un mercato, quello energetico, che è ancora pesantemente condizionato dai grandi produttori di energia elettrica".
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Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd alla Camera <b>Dario Franceschini</b>.