Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI NICOLA ATALMIhttps://www.openpolis.it/2008-09-03T00:00:00ZChi semina vento raccoglie tempesta2008-09-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359136Il grado di intolleranza nella nostra città ha raggiunto livelli allucinanti che in una democrazia matura non dovrebbero essere nemmeno immaginabili.<br />
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La comunità islamica di Treviso ha sempre cercato il dialogo con l'amministrazione anche quando questo è parso impossibile e non ha mai creato problemi di alcun tipo. Proprio questo atteggiamento pacifico acuisce la gravità dell'episodio accaduto ieri a S. Liberale presso il locale che la comunità islamica ha preso in affitto per celebrare il ramadan. Le scritte sulla saracinesca e la presenza, chiaramente provocatoria, del consigliere comunale Fanton sono emblematici del clima creato ad arte dai nostri amministratori e in particolare da personaggi come lo stesso Fanton e Gentilini..<br />
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Questi episodi, e l'atteggiamento provocatorio da parte di un consigliere di maggioranza, ricordano le persecuzioni religiose messe in atto nei confronti dei cristiani costretti a nascondersi nelle catacombe per pregare e le più recenti persecuzioni naziste nei confronti degli ebrei.
E' evidente che il vero problema sicurezza nella nostra città lo stanno creando i leghisti con la loro modalità intollerante e razzista di porsi nei confronti dei nuovi cittadini che, come tutti nel nostro paese, hanno il sacrosanto diritto di professare la propria religione come sancito dalla Costituzione.<br />
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In un paese democratico chi governa dovrebbe avere l'intelligenza di creare le condizioni favorevoli per una convivenza tra i cittadini e tutelarne i diritti. E' chiaro che nulla è stato fatto in questo senso ma si è invece sempre cercato di utilizzare le contraddizioni in seno ad una società ormai globalizzata solo per fare il pieno dei voti sfruttando le paure della gente, creando un clima di intolleranza e di diffidenza che non può che sfociare in aperta avversione e ulteriore divisione tra le diverse comunità di persone che compongono il nostro tessuto sociale.<br />
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Se in futuro si dovessero verificare episodi ancora più gravi di quelli già accaduti a S. Liberale la responsabilità starà in capo solamente alla Lega Nord e ai suoi rappresentanti nel nostro territorio.
Inoltre ci chiediamo se è questa la Lega con la quale alcuni esponenti del Pd vorrebbero allearsi?
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Paride Danieli (Verdi)<br />
Nicola Atalmi (consigliere comunale Sinistra Trevigiana)<br />
Alberto Cocco (Rifondazione Comunista)<br />
Gigi Calesso (Un’altra Treviso)<br />
Luca De Marco (sinistra Democratica)<br />
Stefano Mestriner (Comunisti Italiani)dopo i congressi, la politica2008-07-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359057Scrivo queste poche righe dopo il congresso nazionale del mio partito ed alla luce delle conclusioni di quello di Rifondazione. Lo faccio perché il Congresso ha lasciato l’amaro in bocca per l’oscuramento sistematico dei nostri lavori sui media, per le tensioni emerse tra le due mozioni, per l’esito finale che si è limitato ad eleggere il segretario nazionale ed un Comitato Centrale elefantiaco senza riuscire a portare a termine quel rinnovamento più volte promesso.
La fase politica nel Paese era ed è difficile e la sinistra nel suo complesso si trova in una situazione disastrosa. Per questo è stato utile, comunque, fare il nostro Congresso in stretta relazione con i Congressi delle altre forze dell’ex arobaleno e ritengo anche che il bilancio alla fine possa dirsi positivo. Abbiamo tentato di analizzare le cause della sconfitta e di individuare delle possibili vie di uscita. Fuori da ogni formalismo non credo che nessuno abbia, alla stato dei fatti, la proverbiale verità in tasca.
Innanzitutto il nostro Congresso era in qualche modo vincolato all’esito finale di quello di Rifondazione ed abbiamo potuto constatare come la linea più vicina alle nostre posizioni (opposizione sociale e alternatività a questo Pd) ha vinto con l’elezione di Paolo Ferrero, che nei giorni precedenti al nostro congresso, aveva più volte incontrato Diliberto. Io credo che la nostra posizione espressa nel documento di maggioranza, di ricostruire la sinistra a partire dai comunisti, che aveva sollevato inizialmente delle perplessità anche nel sottoscritto, depurata dalle vulgate rizziane su “costituente del nuovo partito comunista”, risulti effettivamente, alla luce dei fatti come l’ipotesi più seria e praticabile. Sono tra quelli che credono che ciò sarà necessario ma probabilmente non sufficiente perché esiste nel Paese una sinistra non comunista con la quale dovremo riprendere il discorso imparando però dalla disfatta e dagli errori arcobalenisti.
L’oscuramento mediatico, quando non la vera e propria invettiva, contro il Congresso dei Comunisti penso dipenda molto anche dalla “scelta” precisa dell’informazione “democratica” verso l’ipotesi vendoliana. Ovviamente non basta sapere che questa era la motivazione, bisognerà anche attrezzarci in futuro per uscire da questo oscuramento.
Infine il rapporto con i compagni della seconda mozione. Ho difeso e difenderò l’agibilità politica dei compagni e delle compagne che hanno sostenuto la seconda mozione perché ritengo vi siano buone e serie ragioni in quel documento. Io personalmente mi impegnerò in Veneto e negli organismi di direzione nazionale perché quelle proposte e quelle sensibilità abbiano occasioni di confronto e dibattito nel partito. Perché se abbiamo scelto il centralismo democratico - peraltro i giornali l’hanno venduta come una novità mentre è stata solo una conferma, semmai poco rispettata da qualche dirigente nazionale europeo - dobbiamo ricordarci che deve essere, appunto, democratico ovvero frutto di un dibattito libero ed approfondito nel Partito e che deve valere per tutti.
Dobbiamo ripartire dall’opposizione sociale alle politiche liberiste sul tema del lavoro e dello stato sociale, contro la deriva razzista delle politiche migratorie, contro gli assalti alla Costituzione sui temi della giustizia e delle libertà individuali. Ma soprattutto dobbiamo ripartire dal basso ricominciando a metterci in connessione con il nostro popolo. Qui nel profondo nordest questa ripartenza dal basso è possibile.In Regione, nei Comuni come a Padova, a Treviso, a Verona la sinistra già lavora proficuamente assieme. Nei territori ci sono esperienze unitarie sui luoghi di lavoro o tra i comitati a Rovigo come a Vicenza, a Venezia e Belluno dove concretamente i comunisti e la sinistra si stanno riconnettendo con la nostra gente ed i loro bisogni.Avremo bisogno della passione e dell’intelligenza di tutte e tutti per rispendere il cammino.
Trenitalia maltratta e tartassa utenti: interrogazione in Consiglio Regionale2008-06-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357172Il consigliere regionale dei Comunisti Italiani Nicola Atalmi ha presentato un'interrogazione "a risposta immediata" per capire se corrispondano al vero le notizie dell'imminente inasprimento delle sanzioni a chi è sprovvisto di biglietto ferroviario e in particolare per chi non è in grado di pagare subito. "Ricordo - afferma il consigliere - che attualmente le sanzioni per chi viaggia senza biglietto nei treni regionali sono di 50 € di multa se si paga subito, se invece viene consegnato il verbale si pagano 116 € entro 60 giorni, 224 € oltre i 60 giorni". Il rappresentante dei Comunisti Italiani a Palazzo Ferro-Fini chiede, inoltre, alla Giunta se non si ritenga opportuno dotare anche la nostra Regione di un sistema autonomo di sanzioni più ragionevole e rispettoso dell'utenza sia nell'importo delle sanzioni sia nelle modalità di pagamento. "E' importante - conclude - avere un sistema di sanzioni e controlli per impedire che vi siano i soliti furbi che viaggiano gratis a spese di tutti gli altri passeggeri, ma sarebbe utile che le regole ed il sistema delle sanzioni fosse ragionevole. Non ci sembra, infatti, che Trenitalia nel chiedere tanta precisione e correttezza ai propri utenti si comporti nello stesso modo in termini di puntualità, efficienza, cortesia e correttezza". arvAtalmi (CI): se Ineos chiude tutta l'industria chimica chiude2008-06-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357173(Arv) Venezia 23 giu. 2008 - "Se Ineos di Marghera chiude come pare quasi certo, chiude tutta la chimica del nord Italia". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale dei Comunisti Italiani Nicola Atalmi secondo il quale "come sempre indecisioni e scaricabarili politici portano al disastro". "In questa vicenda - aggiunge - abbiamo assistito ad un vizio bipartisan che ha riguardato centrodestra e centrosinistra in Veneto come a Roma e ha giocato sulla pelle dei lavoratori e sul futuro produttivo di tutto il Paese". "Ora - prosegue il consigliere - mancano le autorizzazioni al "bilanciamento" tra Cvm e Pvc. La preoccupazione per migliaia di lavoratori e le loro famiglie continua, dopo anni di attesa per avere le autorizzazioni, ora si ricomincia daccapo perché non arriva quella più importante: quella che può dare la continuità di lavoro e che è stata la chiave di volta per mettere d'accordo le parti qualche mese fa". "Riprenderanno gli scioperi, le manifestazioni in strada e le proteste degli automobilisti bloccati sotto il sole - conclude Atalmi - ma agli operai ormai non rimane che questo: protestare e sperare ancora una volta nei miracoli".
Passante: Atalmi (Pdci), no aumenti pedaggio per i veneti2008-06-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357035(Arv) Venezia 18 giu. 2008 - Esonerare i veneti dagli aumenti autostradali derivati dal nuovo passante. E' il contenuto della mozione depositata in Consiglio da Nicola Atalmi (Pdci) che chiede al presidente del Veneto Galan di intervenire presso gli organi competenti per escludere dagli aumenti recenti e futuri dei pedaggi tutti i residenti nella Regione. "L'Anas ha imposto un aumento della tariffa autostradale di 50 centesimi dal 1° maggio e di ulteriori 50 centesimi dal 1° gennaio prossimo per chi passa dai caselli che si trovano tra Dolo a Quarto d'Altino - ricorda Atalmi - per pagare il mutuo di 636 milioni di euro per la realizzazione del nuovo passante Dolo-Quarto d'Altino e per il finanziamento delle opere complementari. Non è giusto che i veneti debbano sobbarcarsi gli oneri del passante prima ancora che il nuovo tratto autostradale sia ultimato e che siano avvenuti i relativi pagamenti dei costi di costruzione". Rigoni Stern una testimonianza di coraggio, amore per le nostre terre e per la libertà2008-06-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357034E’ morto uno dei più grandi e sinceri esponenti della cultura veneta e delle sue montagne. Vogliamo esprimere tutto il nostro affetto per Mario Rigoni Stern e ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per testimoniare con la sua vicenda personale, con il suo coraggio e la sua letteratura i sentimenti più profondi di pace, di rispetto per la natura, di solidarietà, di amore e lotta per la libertà.
Siamo certi che il suo insegnamento potrà aiutare la nostra terra e le nostre genti a trovare nella convivenza pacifica, nel rispetto per le culture diverse, nella conservazione e valorizzazione dei nostri paesaggi e delle nostre montagne le ragioni per una ritrovata fiducia nel futuro.
Buon viaggio sergente.
Nicola Atalmi
Consigliere regionale Comunisti Italiani
Il teatrino della politica sulla pelle dei precari.2008-06-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356864Sui lavoratori precari della regione stiamo assistendo ad una speculazione politica veramente vergognosa.
La possibilità di stabilizzare i lavoratori precari del pubblico impiego è prevista da una norma in finanziaria dell’ultimo Governo Prodi, grazie ad un emendamento proprio dei Comunisti Italiani.
Anche in Consiglio regionale il provvedimento, che ora Galan loda, per stabilizzare lavoratori della Regione e della Sanità, è passato grazie alle proposte dell’opposizione di sinistra.
Solo dopo è venuto l’ulteriore emendamento per considerare tra i precari della Regione (circa 500 nel complesso) anche quei 50 chiamati in regione alle dipendenze di Gruppi ed assessorati.
Su questo è bene fare chiarezza: si è trattato di una interpretazione estensiva della norma nazionale. E addirittura prevedere un concorso apposito riservato apre alle più malevoli interpretazioni.
Su tutta la vicenda sarebbe utile ridiscutere con trasparenza perché non è ammissibile fare discriminazioni tra lavoratori precari (ad esempio gli interinali sono stati del tutto esclusi) ma nemmeno tenere aperte all’infinito graduatorie concorsuali per arrivare all’assunzione degli amici degli amici.
Per questo io non ho firmato l’emendamento in questione e non l’ho votato assentandomi dall’Aula.
Come hanno fatto molti consiglieri visto che i votanti erano solo 33.
Ma che ora Galan strumentalizzi questa questione solo perché è in rotta di collisione con la maggioranza del suo Partito è veramente vergognoso.
Ho assistito in queste settimane ad un braccio di ferro multiplo tra Giunta, Consiglio, Sindacato, Dirigenti regionali che rischia ora di mandare tutto all’aria mettendo a rischio anche la stabilizzazione dei tanti che lavorano con dedizione ed impegno, e senza garanzie, da anni per il Veneto sia nell’amministrazione regionale che nella sanità.
Chiudiamo questo teatrino della politica fatto di speculazioni sui lavoratori precari ed affidiamoci a criteri trasparenti ed uguali per tutti oltre che rispettosi della legge.
Perché la precarietà è il vero cancro che corrode la nostra società che ruba il futuro alle nuove generazioni e trattarlo tra portaborse e cartolarizzazioni è indecente.
Nicola Atalmi
Consigliere regionale Comunisti ItalianiAlcol di notte: scelta pilatesca della Giunta regionale2008-06-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356863(Arv) Venezia 12 giu. 2008 - "Una legge sbagliata, che ora viene di fatto svuotata di contenuto in modo ipocrita". Così il consigliere regionale Nicola Atalmi (Pdci) commenta il voto odierno con il quale la commissione Attività produttive ha licenziato i criteri guida previsti dalla legge 29/2007 per la redazione dei piani di sicurezza e di controllo stradale da parte dei Comuni. "Rimango contrario alla legge 29/2007 che ha cercato di limitare le stragi del sabato sera con una norma proibizionista particolarmente stupida ed inefficace - spiega Atalmi - Ora la maggioranza di centrodestra, su pressione degli esercenti pubblici e dell'industria del turismo e del divertimento, di fatto concede deroghe a tutti per cancellare il limite orario alla vendita di alcolici dopo le 2 di notte". "Di fronte all'abuso di sostanze stupefacenti e di alcol che colpisce le giovani generazioni, e non certo solamente nelle ore notturne - conclude Atalmi - il Consiglio regionale del Veneto risponde nel peggiore dei modi. Credo che il tema meriterebbe maggiore attenzione".Atalmi: Stabilizzazione precari della pubblica amministrazione: una corsa contro il tempo sotto la scure di Brunetta2008-06-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356753In tutti gli enti locali, dalla regione fino ai comuni e nella sanità, è in atto una corsa contro il tempo per stabilizzare i lavoratori precari prima che il nuovo governo delle destre passi dalle minacce ai fatti nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego.
Grazie ad una battaglia nell’ultima finanziaria del governo prodi migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori precari della pubblica amministrazione potevano essere stabilizzati.
Ciò, oltre a rispondere ad una legittima richiesta di diritti e di certezza sul futuro per tanti giovani e non solo, è anche funzionale alle pubbliche amministrazioni come la regione veneto e tanti comuni o nel settore della sanità perché permette di non disperdere competenze e garantisce la continuità e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Molti sono già stati stabilizzati, ad esempio in regione grazie ad un emendamento delle opposizioni alla finanziaria regionale che recepiva le opportunità offerte in tal senso dalla finanziaria nazionale.
Oggi in regione al prima commissione ha ricevuto le rappresentanza dei lavoratori del proprio stesso ente che sono in attesa di questo processo di stabilizzazione perché in tal senso si è raggiunto un accordo in relazione al piano occupazionale del 2008.
E’ necessario sciogliere rapidamente i nodi interpretativi in riferimento alla delibera di Giunta che dovrebbe recidere l’accordo tra le parti sociali.
I Comunisti Italiani che si sono battuti in sede di finanziaria nazionale e regionale per raggiungere tale scopo chiedono a tutte le parti il massimo della disponibilità per addivenire rapidamente ad una decisione chiara in materia.
Serve un procedimento trasparente per la stabilizzazione dei lavoratori precari della regione che ne abbiano diritto ai sensi della legge, senza che corsie preferenziali per nessuno ma nemmeno senza discriminazioni tra precari.
Serve che questa decisione sia rapida per non incappare nella mannaia del nuovo ministro della funzione pubblica Brunetta che nella sua crociata contro la pubblica amministrazione intende da subito impedire la stabilizzazione dei precari, bloccare il turn over e tagliare in questo settore dai 3 ai 4 miliardi di euro.
Tagli che noi temiamo avranno pesantissime ricadute sul complesso dei servizi sociali ed alla persona preludendo ad un vero e proprio smantellamento del sistema dei diritti e delle garanzie che lo stato sociale offre ai cittadini ed in particolar a chi non può permettersi di comprarsi tali servizi nel mercato privato.