Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Stefano VALDEGAMBERIhttps://www.openpolis.it/2011-02-20T00:00:00ZTagli ai bilanci dei consorzi2011-02-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558849<br />
Inconcepibile. Soprattutto dopo un'alluvione. Erano le tre priorità dell'Udc, e ho scoperto che la difesa idraulica è l'area più penalizzata dalla Giunta di Luca Zaia. La previsione del 2010 era di 210 milioni di euro, quella del 2011 è in tutto di 98 milioni.
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I fondi trasferiti dalla Regione ai Consorzi di bonifica vanno a zero. Si passa da quattro milioni a zero per le somme urgenze, da 3,5 milioni a zero per la difesa del delta del Po e, in più, la Regione decide di non trasferire un euro ai Consorzi come quota di gestione oneri. Spariscono così 17 milioni, che sono quelli corrispondenti alle quote di 16,53 euro dovute da chi ha proprietà non agricole, e cancellate dalla nuova normativa sui Consorzi.
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Non è ancora tutto, perché si passa da 2,3 milioni a mezzo milione per interventi di difesa del suolo nel bacino dell'Adige, da otto a due milioni per interventi di difesa del suolo dei fiumi dell'alto Adriatico, da un milione a 360 mila euro per l'area del Sile, Piave e Livenza. La disponibilità per gli interventi di difesa del suolo già di competenza del Magistrato alle acque passa da sei a 2,656 milioni, la sistemazione del nodo idraulico di San Bonifacio e Vicenza da sei milioni a 650 mila euro. <br />
Da 15 milioni si passa a sette per il terzo programma quadro di difesa del suolo e della costa, da due milioni si va a zero per il programma straordinario triennale di difesa idrogeologica, da 6,9 milioni si va a 2,1 per la sicurezza idraulica di Vicenza e si tagliano i 14 milioni, andando a zero, per la prevenzione delle calamità naturali.
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L'ultima chicca? Il dimezzamento da 20 a 10 milioni per interventi urgenti di riduzione del rischio idrogeologico.<br />
Maroni non penalizzi le badanti2008-05-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it355801Bisogna fare attenzione che il giro di vite sugli immigrati irregolari, toccando anche le badanti, non vada a penalizzare le famiglie e gli anziani. Le assistenti familiari sono attualmente un riferimento irrinunciabile per le politiche sociali pubbliche e pertanto va trovata una via percorribile per poter sanare la situazione di quelle irregolari. Nel Veneto, ad esempio, le casse regionali, i bilanci regionali, risparmiano centinaia di milioni di euro l'anno aiutando le famiglie ad utilizzare il lavoro delle assistenti familiari. Le badanti consentono di mantenere l'anziano o il disabile a casa propria con costi molto piu' contenuti rispetto all'istituzionalizzazione che, va ricordato, viene pagata dalla Regione Veneto con 440 milioni di euro l'anno per quanto riguarda la non autosufficienza. Nel Veneto si calcola che siano tra le 29 mila e le 33 mila le badanti, tra regolari e irregolari, il 99,9% donne provenienti da Ucraina, Moldavia, Romania, secondo le fonti dell'Osservatorio regionale sull'immigrazione su dati Istat. In qualita' di responsabile degli assessori alle politiche sociali delle Regioni sollecitero' il titolare del ministero degli Interni Roberto Maroni, che e' stato anche ministro del Welfare e quindi conosce molto bene i problemi del sociale, ad avere la massima attenzione su questo versante. Insomma una politica di rigore e di legalita' nei confronti dell'immigrazione non deve trasformarsi in un danno irreparabile per le famiglie italiane e per i nostri anziani. Al rigore vanno accompagnate il senso della misura e la capacita' di distinguere tra immigrato e immigrato cambiando magari alcune norme laddove impediscano la regolarizzazione di persone che hanno dimostrato di lavorare bene, di non delinquere e anzi di essere indispensabili per il buon andamento delle famiglie e l'assistenza delle persone anziane e/o disabili.Devono essere rieducati2008-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it355687"Queste persone vanno rieducate al senso di responsabilità verso se stessi e gli altri e anche le loro famiglie devono essere richiamate e interrogarsi. Una volta che la giustizia deciderà cosa fare di loro, vanno mandati a svolgere per un lungo periodo attività di servizio sociale che gli insegni, con il rispetto delle regole e con il lavoro, la realtà delle cose e che raddrizzi una psiche danneggiata dall'egoismo, dalla mancanza di valori, dalla superficialità e da una visione degli altri come nemici che alimenta pulsioni aggressive incontrollate che sfociano in delitti. Il rispetto degli altri, il non ricorrere alla violenza, sono insegnamenti che si deve far entrare nella testa di questi giovani siano essi italiani o stranieri". Nella città di Romeo e Giulietta si sa già quale sia la strada da seguire: "Qui da noi ci sono soprattutto decine di giovani eroi silenziosi che ogni giorno operano gratuitamente nel campo del sociale, dell'ambiente, della sanità e che rafforzano la loro identità costruendo qualcosa e non distruggendo qualcuno come quei disgraziati". conclude l'assessore.
Aumentare l'assistenza domiciliare2008-04-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331477L’assessore Stefano Valdegamberi ha indicato la novità che investe la figura del medico di famiglia, visto non più solo come sanitario, mentre «svolge anche una funzione sociale importante e quindi non può rimanere estraneo a tutto il sistema sociale». Con il crescere della popolazione anziana e quindi del bisogno dei servizi domiciliari», ha sottolineato Valdegamberi, «dobbiamo rafforzare la rete dell’assistenza domiciliare integrata» La spaccatura dell'UDC2008-03-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331144Chi è uscito è fuori, noi faremo una costituente di centro con le forze cattoliche liberali e PezzottaServizio civile2008-03-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330789Il Veneto è stato il primo ad adottare una legge specifica sul servizio civile regionale. La nostra normativa è più flessibile di quella nazionale e punta a mettere in sinergia gli enti, i giovani, i volontariInserimento lavorativo dei disabili2008-03-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330788La Regione Veneto intende perfezionare sempre di più le politiche pubbliche a favore delle persone con disabilità e sarà molto attenta alle indicazioni che usciranno da questo master universitario perché il tema dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone disabili è uno dei temi centrali del welfare veneto e necessita di indicazioni aggiornate e di preparazione adeguata da parte degli operatori, delle istituzioni pubbliche e private e delle stesse famiglie per poter fare poi scelte condivise e mirate. Va superata la concezione isolazionistica che pone gli anziani da un canto, i disabili dall’altro, i minori dall’altro ancora. Bisogna riferirsi idealmente e culturalmente a quella che era la famiglia allargata di una volta in cui le generazioni convivevano fianco a fianco e anche le persone disabili erano considerati alla stregua di tutte le altre persone perché ognuno di noi è ‘diverso’, differente dall’altro. L’importante è che la persona in sé sia al centro della questione, e che la sua dignità sia intatta attuandola in una relazione feconda con l’altro e non con l’isolamento. Tra l’altro l’aumento della vita media, delle patologie croniche, ci fa constatare che siamo tutti potenzialmente disabiliCooperazione sociale2008-03-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330787Va ricordato che la legge regionale dispone che la giunta veneta conceda annualmente alle cooperative sociali contributi per la promozione del settore ed il sostegno di singole iniziative. Le tipologie di spesa sostenute sono per gli interventi di investimento (che vanno dall’ammodernamento funzionale e produttivo di immobili e di beni strumentali alle innovazioni tecnologiche nei cicli produttivi e nei servizi, al miglioramento del sistema di qualità nelle produzioni e nei servizi) o per quelli di sostegno della fase di avvio delle cooperative sociali. Per l’anno in corso si è deciso di destinare i contributi ai progetti di investimento predisposti dalle cooperative sociali di tipo A, cioè a quegli organismi cooperativistici che operano nella gestione di servizi socio-sanitari ed educativi. Per quanto riguarda invece gli interventi a sostegno dell’avvio dell’attività delle cooperative sociali sono indirizzati a tutte le compagini, cooperative sociali di tipo A, cooperative sociali di tipo B e consorzi di cooperative sociali. La Regione conta molto sul mondo cooperativo per portare avanti al meglio le politiche a favore della persona, di radicarsi sempre più nel territorio e affiancare le istituzioni nella gestione delle politiche di welfare. Bisogna ricordare che all’albo regionale sono iscritte più di 500 cooperative sociali, che tale numero è in costante crescita e che danno lavoro a più di 40 mila persone”.Reati minorili2008-02-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330785L' evento-reato che vede coinvolto un minorenne comporta sempre la nascita di un grave conflitto con le istituzioni, la sua famiglia e il contesto di vita: in tal senso le risorse devono adottare la finalita' principale di attivare una maturazione del senso di responsabilita' e dei comportamenti di riparazione, pilastri fondamentali per sviluppare programmi e progetti educativi capaci di riabilitare il minore autore di reato, non solo nell'ottica giudiziaria ma, principalmente, in una nuova condizione di inclusione e di piena cittadinanza.Appalti alle cooperative sociali2008-02-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330234Le amministrazioni pubbliche applichino la legge regionale sulla cooperazione e le delibere regionali che le attuano senza timori, perché sono previste da una legge e da regolamenti regionali che hanno piena validità normativa riconosciuta anche a livello statale. Le polemiche sorte in merito all’aggiudicazione degli appalti da parte delle cooperative sociali non hanno ragione di essere, anzi hanno provocato danni notevoli a un settore che invece deve essere sostenuto per l’indotto non solo economico ma sociale che comporta.Investimenti regionali per l'infanzia2008-02-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330233Lo dico con orgoglio: la Giunta regionale pone da anni un'attenzione particolare e in costante aumento di risorse e di interventi per l'accoglimento dei nostri bambini tra gli zero e i tre anni nelle strutture educative. Lo dimostra il recente bilancio regionale che ha aumentato i finanziamenti previsti, lo dimostra anche l'interesse con il quale stiamo promuovendo strutture di accoglienza domiciliare per l'infanzia che rispondono ad alcune particolari esigenze delle famiglie nel conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita familiare e della cura dei più piccoli.<br />
La finanziaria 2008 ha incrementato di 5 milioni di euro i contributi per la gestione dei servizi all'infanzia (0-3 anni), così suddivisi: 2 milioni di euro per nidi gestiti da privati, 2 milioni di euro per strutture a gestione pubblica, 1 milione di euro per “progetti sperimentali di accoglienza domiciliare all'infanzia”, cioè quei servizi che vengono detti anche “Tagesmutter” o “Mamme di giorno” e che costituiranno in futuro una delle modalità più interessanti, flessibili e sicure di servizio nido o asilo a domicilio. Il Veneto punta a un modello plurale, competente e differenziato di sistema di cura dei bambini. Perciò nel 2006 abbiamo promosso il bando “Mamma per le mamme” che ci ha permesso di testare tale offerta nel corso di tutto il 2007, formando 342 operatrici di cui 108 sono già operative.Creazione di un fondo regionale per non-autosufficienti2008-02-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330230Si tratta di un provvedimento atteso da molti anni che è stato creato riuscendo ad anticipare una legge che è tuttora in giacenza. In questo strumento, che dovrà rispondere ai bisogni dei cittadini, confluiscono le risorse relative al fondo nazionale delle non autosufficienza, alla residenzialità, ai centri diurni e alla domiciliarità per anziani e disabili, al telesoccorso.<br />
Abbiamo aumentato le risorse in questo particolare ambito di intervento [assistenza ai disabili], sollevando prima di tutto i Ceod dal trasporto dei disabili. Inoltre abbiamo aumentato i fondi per i progetti relativi alla vita indipendente, particolarmente importanti perchè affermano la dignità delle persone con disabilità e la valorizzazione della loro autonomia, del loro diritto alla mobilità, alla vita di relazione, all'inserimento lavorativo e sociale.Finanziamento regionale alle scuole private2008-02-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330231Le scuole non statali soffrono da sempre di una certa discriminazione rispetto a quelle statali. Invece, queste realtà sono preziose perché garantiscono una grande ricchezza sociale e culturale e sono un valido esempio di partecipazione dal basso, perchè i genitori sono coinvolti attivamente nella gestione della scuola. Ecco perché abbiamo voluto dare un aumento di 5 milioni di euro rispetto all'anno scorso, per garantire a queste realtà una boccata d'ossigeno.Fondo regionale per i mutui2008-02-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330232Abbiamo creato un fondo di 25 milioni di euro che va a sollevare le famiglie e le giovani coppie, anche per il rinvio delle azioni esecutive delle banche contro i clienti morosi.