Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Renata POLVERINIhttps://www.openpolis.it/2012-09-25T00:00:00Z«Non mi ricandido. Ostriche e champagne prima di me»2012-09-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650500<br />
«Comportamenti immorali ai danni della Regione ci sono sempre stati anche prima del mio arrivo. Ostriche e champagne venivano gustati prima del mio arrivo. Ribadisco quanto ho già detto: non ci sono comportamenti immorali nella mia giunta. L'uso dei fondi? Non ho avuto sentore di come questi fondi venivano utilizzati. Ma ho chiesto più volte al presidente del consiglio regionale di effettuare una spending rewiev. Ma ero cosciente che quei fondi erano erano troppi. Ho chiesto scusa per responsabilità che non ho. Due anni e mezzo straordinari e difficilissimi».
<p><b>Il futuro?</b>
<p> «Vedremo, certo non governerò più il Lazio. Il Parlamento? Addirittura! Magari torno a fare una vita privata».<br />
«Vado via a testa alta. Questi signori li mando a casa io»2012-09-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650430<br />
«Vado via a testa alta, non so se altri potranno fare lo stesso. Me ne vado avendo azzerato i fondi dei gruppi regionali. Voglio vedere se chiunque verrà farà lo stesso».
<p>«Ho interrotto il cammino di un consiglio non più degno di rappresentare il Lazio: <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/09/20/franco-fiorito/%C2%ABtutti-i-consiglieri-regionali-del-gruppo-pdl-chiedevano-soldi%C2%BB/650354">questi signori</a> li mando a casa io».
<p>Così la presidente della Regione Lazio ha annunciato le proprie "irrevocabili dimissioni", dovute a «una faida interna al Pdl». <br />
Fondi al Pdl Lazio: «Non avevo idea della mole di denaro a disposizione dei gruppi»2012-09-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650157<br /> «Posto come condizione al Consiglio Regionale di rientrare nei parametri economici delle altre regioni. Sto chiedendo un appuntamento al Ministro Cancellieri per capire, nel caso in cui si proceda in questo disastro, quali siano i tempi e le condizioni per andare al voto».
<p>«Mi auguro che i consiglieri la smettano con questo atteggiamento che sta diventando ridicolo per tutti; ho molto alto il senso del ridicolo, e credo di averlo già oltrepassato. Ciò che dipendeva da me e dall`azione della mia giunta è stato messo in campo già ieri: ho bloccato completamente tutti i fondi dei quali, purtroppo, stiamo discutendo in questi giorni e, ad oggi, il Consiglio Regionale non ha più trasferimenti di fondi da parte della giunta. Ho bloccato anche i trasferimenti di ciò che serve per il funzionamento, in attesa che ci sia una regolamentazione precisa e chiara. Ho dato mandato perché, sulla base di una legge nazionale, si riducano i consiglieri e gli assessori, e si istituisca un collegio dei revisori dei conti, che verranno scelti sulla base di un elenco dei revisori accreditati presso la Corte dei Conti».
<p> «La cosa che non mi pare che sia stata compresa dal Consiglio è che bisogna ‘fare’. Invece si sta procedendo in una lotta intestina. Vogliono cercare di fare capire all'opinione pubblica che il presidente della Regione vale un consigliere regionale. Oggi ci sono degli articoli che fanno il conto sul mio staff. <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/09/17/renata-polverini/%C2%ABl%E2%80%99anti-politica-siamo-noi%C2%BB/649944">O questa storia finisce oggi o finisce comunque per tutti perché la faccio finire io</a>. Sono stanca, molto stanca».<p>
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_______________________________<a href="http://affaritaliani.libero.it/static/upload/spes/spese-comunicazione-regione-lazio1.pdf"><b>Il .pdf relativo a spese_comunicazione Regione Lazio</b></a> <br />
| <i>da Affaritaliani.it</i> |<br />«L’anti-politica siamo noi»2012-09-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it649944<br />«L’anti-politica siamo noi, se non cambiamo strada. Inutile prendercela con Grillo». La riflessione della Presidente della Regione Lazio giunge durante la seduta straordinaria convocata da lei stessa a seguito dell’inchiesta sulla gestione dei fondi regionali assegnati ai partiti che ha visto coinvolto l’ex capogruppo del Pdl in Consiglio, Franco Fiorito, indagato per peculato.
<p>«Paragonerei questa catastrofe all'inondazione di Firenze. Una catastrofe per la politica italiana e per le istituzioni come allora per le bellezze che la storia ci ha consegnato. Allora si decise di spalare fango e porre un argine affinchè non succedesse più».
<p> «La mia strada è questa: o va avanti o finisce. Se qualcuno pensa di usarmi per procrastinare la situazione ha capito male: o si supera o si va a casa oggi».
<p>«Chiedo scusa ai cittadini e alla mia famiglia, sono qui per questo». <p>
<b>Il discorso</b> della governatrice prende di petto il Consiglio della Regione Lazio: «In queste ultime due settimane la Regione è finita sulle prime pagine di tutti i giornali per l’uso abnorme e a dir poco disinvolto dei fondi al Consiglio regionale destinati ai gruppi. Ho sempre rispettato l’autonomia del Consiglio e dei gruppi, ma oggi sono qui per dire che a prescindere dal momento storico nel quale stiamo vivendo questo atteggiamento è considerato insopportabile e indecente dai cittadini».
<p>«Non sono disponibile a far giocare partite che non c’entrano nulla con l’azione di governo dai ‘cinici della politica’ che pensano di giocare qui partite interne alla politica e ai partiti stessi. Non sono qui per misurare i tempi e dare reti a chicchessia. Se dobbiamo andare a casa ci andiamo oggi e senza reti. Non ho nessuna intenzione di fare un passo indietro. Stasera, stanotte, domani, che la seduta duri quanto vogliano i consiglieri: o siamo convinti che abbiamo voltato pagina oppure da qui usciamo convinti che siamo ex rappresentanti della istituzione, io per prima». «Però non c’è tempo per accordi nè compromessi. Oggi non c’è tempo».
<p><b>La mozione:</b>
<p>«Bisogna dimezzare le commissioni e cancellare quelle speciali, dimezzare le somme sostenute a rapporto eletto-elettore, azzerare i contributi per gruppi consiliari, sospendere quelli per il solo funzionamento fino a che non arriviamo ad un sistema trasparente di certificazione dello scopo destinato, azzerare e revocare ogni investimento in conto capitale previsto e avviato per strutture del Consiglio, sciogliere i monogruppi, riformare il regolamento dei lavori consiliari, procedere nella diminuzione dei consiglieri e riduzione assessori di cui la metà saranno esterni».
<p>«Pubblicità immediata, al pari della Giunta, delle deliberazioni e disposizioni di qualsiasi natura assunte dall’ufficio di presidenza e dal presidente, razionalizzazione dei fondi a loro assegnati. Dobbiamo introdurre il collegio dei revisori regionale costituito da professionisti esterni nominati con sorteggio. <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/09/19/renata-polverini/fondi-al-pdl-lazio-%C2%ABnon-avevo-idea-della-mole-di-denaro-a-disposizione-dei-gruppi%C2%BB/650157">Dobbiamo armonizzare il rendiconto tra Consiglio a Giunta</a>. Sulla stessa strada andremo avanti per quello che riguarda il completamento della razionalizzazione delle società e degli altri enti».
<p>«Oggi - ha concluso - ci dobbiamo esprimere se siamo a favore o contro queste proposte e se alcune di queste cose possono essere fatte in una settimana. Servono tempi credibili e certi entro i quali questo diventa regolamento, legge, norma e trasparenza».<br />«Basta sprechi o taglio io» - INTERVISTA2012-09-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it649166<br />«Costi inaccettabili, così il lassismo dei partiti vanifica i risultati»
<p>Il Consiglio regionale del Lazio costa in un anno quanto la nuova stazione Tiburtina: 140 milioni di euro. E in una legislatura quanto basterebbe per dotare l’intero Mezzogiorno della banda larga: 700 milioni. Le cifre monstre sono sul frontespizio di un rapporto che contiene altri numeri indicativi.
<p> <b>Ventunomila euro al mese</b> sono la retribuzione lorda del presidente del Consiglio (la maggioranza dei cittadini del Lazio non sa neanche che si chiama Mario Abbruzzese), 900mila euro all’anno sono il costo per gli stipendi dei suoi diciotto segretari, 178mila quello per i suoi nove consulenti e un milione e mezzo di euro le spese di rappresentanza.
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Ma il presidente ha anche due vicepresidenti, che hanno altre ventiquattro segretarie e quattro consulenti. E ha ancora tre consiglieri-segretari d’aula, che hanno trenta segretarie e otto consulenti. Per farla breve, l’arbitro dell’assemblea regionale costa alla collettività 3 milioni 600mila euro all’anno. Quanto ai 71 consiglieri, guadagnano più di tredicimila euro netti al mese e dispongono per la propria attività politica di 211mila euro all’anno ciascuno, i quali, uniti ai costi dei gruppi consiliari di appartenenza, fanno 19 milioni di euro.
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<b>Come si spiegano queste cifre ai cittadini?</b>
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«In nessun modo si spiegano - dice Renata Polverini mentre stringe il rapporto tra le mani. Ma ai capigruppo l’ho detto, ora voglio un pacchetto chiaro di risparmi. Non briciole, perché non bastano più. Ho rispettato finora l’autonomia del Consiglio, che è un’assemblea legislativa e non dipende da me. Ma io ho fatto la mia parte: ho tagliato i costi della giunta ben prima dell’arrivo di Monti. Qui ci sono otto segretarie, alla presidenza del Consiglio diciotto. Qui zero consulenti, lì nove. Qui 115mila euro di spese di rappresentanza, lì tredici volte di più. Ora il Consiglio mi deve risposte chiare, nette e rapide. Perché i cittadini non fanno distinguo tra giunta e Consiglio. Tutto ciò che non va è colpa del presidente della Regione. E quel presidente sono io».
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<b>Ma i cittadini sanno che da almeno un anno si parla di tagli e i tagli non si fanno.</b>
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«Questa volta è diverso. Non è possibile che i miei assessori non abbiano più neanche un euro per i consulenti e la presidenza del Consiglio sciali. E parliamo di due livelli di responsabilità ben diversi».
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<b>Però, Polverini, lei è anche leader di una lista-partito della maggioranza.</b>
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«Che si adeguerà al rigore».
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<b>Perché ciò non è accaduto finora?</b>
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«Purtroppo è una prassi che si è consolidata negli anni. Non tutto è spreco. La politica sostiene costi. Quando vedi un manifesto per strada devi avere la certezza che c’è una correttezza di spesa. I fondi servono a questo. È la democrazia. Ma ora si è esagerato. Quindi, a partire dal gruppo che porta il mio nome, mi aspetto proposte di autentico rigore. Perché il lassismo ha vanificato la spending review che la mia giunta ha fatto risparmiando qualcosa come 71 milioni di euro».
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<b>E i partiti chi li controlla? Hanno 19 milioni di euro da spendere in un anno senza giustificare come. L’ha detto chiaro l’ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito, dopo essere stato sfiduciato dai suoi. Non sarà che oltre al rigore manca la tracciabilità?</b>
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«Fiorito si è corretto. C’è una contabilità di gruppo, almeno per il mio. E c’è un comitato contabile. Mi auguro che i controlli li faccia».
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<b>C’è da fidarsi di partiti che tagliano i vitalizi ma solo dalla prossima legislatura?</b>
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«Tutte le Regioni hanno fatto così».
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<b>Non per questo è giusto.</b>
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«No, però quando Errani abolì le pensioni sembrava che avesse fatto un miracolo. In realtà la virtuosa Emilia ha agito come il Lazio».
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<b>Tagliando per quelli che arriveranno, non per gli attuali politici. Che conservano il loro privilegio. A questi lei ha aggiunto anche i suoi assessori non eletti.</b>
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«Ho ripristinato una norma che c’era già. Però gli assessori pagano per ottenere quel vitalizio».
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<b>Cinque anni di contribuzione valgono una pensione?</b>
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«No, il punto è proprio questo. I cittadini ci chiedono in tempi rapidi di scardinare un sistema di tutele e di privilegi lungo decenni. E noi dobbiamo farlo. Lei sa quanti parlamentari hanno <a href="http://www.indimedia.it/?page_id=8466">il vitalizio della Regione Lazio</a> o dell’Emilia? Ma Renata Polverini ha una pensione integrativa che si è costruita in venticinque anni di lavoro perché mai avrebbe immaginato di avere una pensione politica. Purtroppo ci sono persone che di politica vivono».
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<b>Non è in discussione la sua credibilità personale. Ma converrà che il sacrificio fatto sulla pelle degli altri, cioè dei politici che verranno, agli occhi della gente non vale niente.</b>
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«Sì, è questa la grave questione con cui ci confrontiamo. E alla quale dobbiamo dare risposte complete. Non basta dire tagliamo i monogruppi o le commissioni, che sono uno scandalo. Dobbiamo tagliare tutto, le consulenze e le spese inutili, i fondi dei consiglieri e gli emolumenti. Voglio un pacchetto di proposte per dimostrare ai cittadini che abbiamo capito. E guai a pensare di costruire un’altra palazzina dove allargare la nostra burocrazia. Otto milioni inutili, spreco totale. La Consulta ha già detto che nella prossima legislatura saremo di meno. A che servono nuovi locali?».
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<b>Ma è più difficile tagliare i costi della politica o quelli della sanità? Nella pagella del governo la Regione Lazio è promossa con debito: ha ridotto il disavanzo da 1.470 a 700 milioni, ma non ha completato il piano di risparmio. Perché?</b>
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«Perché un conto è leggere le carte dai tavoli di verifica, un altro è confrontarsi con il territorio. La trasformazione della sanità è in atto. Ma le economie vanno coniugate con la difesa della qualità. Certo, ci sono direttori generali più reattivi e altri che fanno resistenza. E ci sono pressioni interne di sindacati e lobby con cui devi misurarti. Ma a fine anno il disavanzo scenderà a 600 milioni».
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<b>Quanti ospedali inutili restano da accorpare o riconvertire?</b>
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«Il piano riguarda ventiquattro strutture. Siamo a metà dell’opera, anche se il Tar ci ha stoppato a Bracciano, Anagni e Colleferro. A Subiaco abbiamo cambiato idea. Non si può chiudere un ospedale di montagna. Strada facendo ti accorgi che i piani vanno adeguati alla realtà».
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<b>Anche quando riguardano i minireparti di ostetricia?</b>
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«Quelli vanno chiusi subito. Lo pretendono norme internazionali. Sotto i cinquecento parti all’anno non c’è garanzia per la salute di madre e figlio».
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<b>E a che punto siamo?</b>
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«Il piano sta andando a regime, sfidando pressioni e resistenze. Perché quando tu togli ostetricia a un sindaco lui si lamenta che non ci saranno più atti di nascita nel suo Comune».
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<b>Non va meglio con i medici di base. Il governo chiede loro di consorziarsi per tenere aperti gli studi 24 ore su 24. Loro minacciano lo sciopero. E la Regione?</b>
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«La Regione punta a fare subito i presidi di prossimità sempre aperti, dove i medici lavorino in gruppo. È pronta la delibera. Partiamo con cinque municipi di Roma in via sperimentale. Poi ci allarghiamo. Ma intanto decongestioniamo i pronto soccorso. Che stiamo potenziando in ospedali come Sant’Eugenio e Umberto I. Ma che devono essere il punto di approdo dei casi più gravi».
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<b>Però i medici di base non sono d’accordo. Lei li ha attaccati duramente.</b>
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«Sì, gliel’ho cantata. Entrare a gamba tesa in un confronto tra ministro della Salute e Regioni non è corretto. E trovo assurdo che per la prima volta nella storia dichiarino uno sciopero contro i governatori. So che ci sono ottimi medici di famiglia, ma ci sono anche quelli che i pazienti non li incontrano mai. Bisogna capire che il clima è cambiato per tutti».
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<b>Anche per gli ospedalieri che fanno l’intramenia nei loro studi?</b>
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«Sì, anche per loro. Il Lazio in questo settore è la Regione peggiore».
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<b>Dove ci sarebbero le strutture per fare intramoenia e non vengono utilizzate perché c’è un accordo in frode?</b>
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«Diciamo che c’è un modo di agire che va cambiato».
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<b>Ma c’è una responsabilità dei manager?</b>
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«Talvolta sì, ma non appena si tenta di regolamentare l’intramoenia scoppiano le polemiche. Ci sono medici che non solo non vogliono visitare in ospedale, ma non vogliono rispettare neanche l’obbligo economico che hanno nei confronti della sanità pubblica».
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<b>Veniamo ai rifiuti. Lei ha assecondato il prefetto Pecoraro nella scelta di Corcolle per la nuova discarica. Poi è stata smentita dal ministro Clini. E adesso che si è scelto di tornare a Malagrotta che fa? Si mette di traverso come tutti gli altri?</b>
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«No, ho solo detto che quella è la zona più contaminata che abbiamo. E mi rifiuto di credere che sia meglio, come ha detto Clini, insistere nei luoghi già compromessi».
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Manderemo i rifiuti all’estero?</b>
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«Sarebbe un fallimento per tutti. Adesso che molte cose si sono chiarite mi auguro che si torni a ragionare. Intanto sappiamo che Corcolle è a distanza di sicurezza da Villa Adriana. Lo dice l’Unesco. Sappiamo che dietro la grande protesta di quei giorni c’era una lobby interessata a una lottizzazione. E sappiamo anche che tornando a Valle Galeria, cioè a Malagrotta, lasciamo il sistema dei rifiuti nelle mani di un monopolio privato. Mi auguro che il nuovo commissario Sottile riconsideri ciò».
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<b>La politica non ha da rimproverarsi nulla? Se lei e Alemanno aveste avuto una linea comune il problema dei rifiuti non sarebbe stato già risolto?</b>
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«Io ho accettato di assumermi una responsabilità che era sua. E ho creduto di aver trovato insieme a lui e al prefetto Pecoraro una soluzione condivisa. Se poi lui una domenica pomeriggio è andato a Corcolle e si è schierato con i manifestanti, che potevo fare? È stato un gravissimo incidente, a cui dobbiamo ancora porre riparo cercando una nuova intesa. Sono ottimista che non si ripeterà».
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<b>Ma il vostro stare divisi alla meta è un elemento di debolezza per il centrodestra, anche in vista delle urne vicine?</b>
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«Certo che lo è, l’ho detto più volte. Come ho detto che una campagna elettorale con la piaga dei rifiuti aperta è un problema per lui e per Zingaretti. La mia proposta è: sgomberiamo il capo da questo tema, troviamo un’intesa prima del voto nel rispetto degli elettori. E poi confrontiamoci sul resto».
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<b>Che risposte ha avuto?</b>
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«Sono entrambi preoccupati delle conseguenze di una non scelta. Ho fiducia che si convinceranno a decidere insieme».
<br />«Con i tagli della spending review a rischio 15 ospedali del Lazio» 2012-07-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646578<br />
«La situazione è assolutamente preoccupantissima, perché il ministro ci ha confermato purtroppo quelle che erano indiscrezioni. La sua unica presa di posizione forte riguarda i piccoli ospedali, ma non c’è ancora una decisione dell’intero governo».
<p>Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini al termine di un incontro con il ministro della Salute Renato Balduzzi.
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«Nel Lazio sarebbe drammatico perché entro quei parametri rischierebbero altri 15 ospedali del Lazio oltre a quelli già nel piano di riconversione. Intervenire poi in modo lineare sui privati significherebbe non solo penalizzare il servizio ma anche creare nuovi disoccupati; intervenire in maniera forte sulla farmaceutica metterebbe anche a rischio un settore trainante, mentre farlo sui tetti mette in discussione i Lea, e dunque anche la professionalità dei medici».
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«Se abbiamo ribadito il nostro no, non è per capriccio ma è perché significherebbe minare alla radice il sistema sanitario. Questo non è il recupero delle risorse che servono a non aumentare l’Iva, è una vera e propria manovra. Ci sono due rischi: quelli per le regioni in equilibrio che rischiano di andare in dissesto, e quelli per le regioni che negli ultimi due anni hanno fatto un gran lavoro come noi, che abbiamo dimezzato il disavanzo, e che devono ancora assorbire le manovre precedenti».
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«In queste condizioni questo Paese deve avere il coraggio di dire che non è più in grado di assicurare il diritto alla salute così come fino a oggi lo abbiamo interpretato. Domani saremo in conferenza dei presidenti: attendiamo una risposta da Balduzzi che già stasera ne parlerà con Mario Monti. Sulla base di questo decideremo cosa fare».<br />Roma sotto la bufera di neve / Speculazione sulle pale2012-02-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624277<br />
Mentre sul Lazio si abbatteva l'ondata di maltempo la Regione Lazio si è rivolta a grandi catene commerciali per avere grossi quantitativi di pale ma si è sentita rispondete che non le avrebbero consegnate prima di vedere il bonifico. A rivelarlo è stata la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, al termine di un vertice alla Prefettura di Frosinone.
<p>''Ci sono state catene, grandi catene e non piccoli negozi che non ci hanno voluto consegnare le pale perché hanno detto 'prima vogliamo il bonifico'. Questo non è accettabile, ci sono state in questa emergenza troppe speculazioni come abbiamo visto per i prodotti agroalimentari e le catene da neve''.<br />
Roma sotto la bufera di neve / Chiesto al governo stop tasse a imprese2012-02-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624278<br />
''Abbiamo chiesto l'intervento immediato del governo perché disponga il blocco dei pagamenti previdenziali e delle tasse perché le aziende colpite dal maltempo sono ferme''.
<p><i>Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini al termine di un vertice alla Prefettura di Frosinone.</i>
<p>''Dopo aver convocato un tavolo per le imprese agroalimentari, ne apriremo un altro per le altre aziende per capire tutti insieme coma dare loro una risposta. Nelle prossime ore dovremo dettagliare i danni di natura economica. In ogni caso il governo ci ha assicurato che economicamente si farà carico della situazione''.<br />
Polverini, non fondo nuovo partito2011-05-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it574926Polverini, non fondo nuovo partito
Nessun conto da fare col centrodestra, necessario un congresso
31 maggio, 14:13
(ANSA) - FIUMICINO, 31 MAG - 'Assolutamente no'. Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini sull'ipotesi che la sua fondazione si strutturi in partito. 'Citta' Nuove ha voluto dare un contributo al centrodestra - ha spiegato - e in particolare al Pdl che ha perso queste elezioni. Abbiamo presentato questa lista, a cominciare da Latina, perche' c'e' stato chiesto dal Pdl'. Polverini sostiene che 'con il centrodestra non c'e' nessun conto da fare', ma sottolinea la necessita' di un congresso.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/05/31/visualizza_new.html_842501519.html
Polverini: nel Lazio non cambierà nulla maggioranza solida2011-05-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it574927Polverini: nel Lazio non cambierà nulla maggioranza solida
"Se il centrodestra nel Lazio ha tenuto si puo' dire che e' anche merito mio. Dopo Latina, Sora e Terracina sono gli unici due grandi comuni che il Pdl porta a casa. Forse su questo sarebbe necessario riflettere: basta guardare cos'e' accaduto a Cassino e a Mentana". Lo afferma il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in un'intervista al quotidiano 'La Repubblica' in merito ai risultati delle elelzioni amministraziove nella Regione Lazio. "Considerando il dato del Pdl e del controdestra in generale - prosegue Polverini - continuo a dire che il Lazio e' la regione che esce meglio da questa competizione elettorale. Basta leggere il risultato di Latina: se non fossimo passati al primo turno, il rischio di perdere al ballottaggio sarebbe stato altissimo. Come dimostrano le sfide di Ariccia e Mentana, dove il centrodestra era in testa ma poi ha vinto il centrosinistra".
http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Edicola/La-Padania-una-legnata-della-Madonnina-ripartire-da-Pontida_312077981884.html
Lazio: Creare società riscossione tributi/1 2011-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560832<br />
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Il Lazio intende attrezzarsi per gestire meglio l’attività di acquisizione delle imposte di propria competenza. "Creeremo una nostra società per la riscossione dei tributi come già hanno Regioni importanti come la Lombardia". Lo ha annunciato il presidente della Regione, Renata Polverini, intervenendo in Consiglio regionale in occasione dell'audizione del senatore Enrico La Loggia, presidente della Commissione parlamentare bicamerale per l'attuazione del Federalismo Fiscale,. "E' un progetto già in una fase avanzata e che avevamo temporaneamente sospeso perché il decreto sul Federalismo sembrava eliminare in qualche modo la riscossione diretta dei tributi da parte delle Regioni - ha spiegato Polverini - Dal momento che così non è, sicuramente andremo avanti e ci sarà un risparmio in termini di costi e la reale possibilità di incidere in termini concreti rispetto all'evasione. Ricordo che il Lazio ha tassi di evasione troppo importanti". <br />
Lazio: Creare società riscossione tributi/2 2011-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560833<br />
Dal canto suo, La Loggia ha ricordato come solidarietà e responsabilità siano i pilastri fondamentali del federalismo. "Bisogna dar prova di saper bene amministrare i fondi a disposizione - ha aggiunto - Devo dare atto alla presidente Polverini di essersi messa per tempo, e prima di tanti altri, su questa strada. Mi auguro che la Regione Lazio possa diventare un esempio per la realizzazione del federalismo". "Il Lazio si sta incamminando in questa nuova avventura con la volontà di competere con le Regioni migliori - ha affermato Polverini - Il Lazio punta a essere l'anello di congiunzione tra il Nord e il Sud del Paese. Mi farò carico di organizzare un momento di riflessione con i rappresentanti di tutte le giunte regionali per dare modo anche alla commissione bicamerale di approfondire i nodi del federalismo". Polverini ha inoltre ricordato come la riduzione del disavanzo sanitario "ha consentito di diminuire immediatamente le super-aliquote, che scenderanno da giugno per le imprese e da gennaio per le persone fisiche. Stiamo cercando di ricondurre le spese della Regione alle cose concrete, ai servizi intervenendo pesantemente sugli sprechi attraverso la centrale unica degli acquisti. Più lavoreremo prima ci sarà la possibilità di abbassare le aliquote". <br />
«Questa è la democrazia e ve ne dovete fare una cazzo di ragione» | Video2011-05-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650502<br />Ricordo di Renata Polverini e dei suoi insulti. Video di un suo un comizio nel 2011 a Genzano - (Roma).
<p> «Questa è la democrazia e ve ne dovete fare una cazzo di ragione. La democrazia è un comportamento, un modo di agire. Fatela finita, aspettate lì, che quando scendo discutiamo. Eh che cazzo!». E ancora: «Con me caschi male, so' della strada come te, le manifestazioni le organizzavo quando tu c'avevi i calzoni corti, non mi faccio mettere paura da una zecca come te. Quindi fatemi il cazzo di piacere, andatevene a casa. A chi pensate di mettere paura? Questa è la giunta Polverini. Non ho paura nemmeno del diavolo» Rivolgendosi a una persona nel pubblico con una videocamera: «Riprendi, riprendi: lo sai faccio con quella? Mo' scenno e te lo dico...»
Questa è la democrazia e ve ne dovete fare una cazzo di ragione2011-05-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it573007<br />
Al secondo 43: "Questa è la democrazia e ve ne dovete fare una cazzo di ragione."<br />
La mozione approvata rispetta il mio programma elettorale 2010-11-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548413La mozione rispetta il mio programma elettorale. E comunque c’è una sentenza della Corte Costituzionale: le Regioni non hanno competenza in materiaCompletata la Giunta del Lazio. Entra l'UDC2010-06-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it502085"Questa mattina ho proceduto alla ricomposizione della mia giunta, rispondendo a tre criteri - ha spiegato Polverini: avere una giunta con la rappresentanza di tutte le forze politiche che hanno contribuito a questa vittoria, quindi anche l'Udc. Poi il rispetto dello Statuto e il principio di rappresentare nella squadra di governo tutte le province. Frosinone è rappresentata dal presidente del consiglio regionale e dai due capigruppo delle principali forze politiche in aula. ringrazio gli assessori uscenti per l'impegno di questi mesi per il grande spirito di collaborazione che hanno dimostrato. Che si faccia gli assessori o i consiglieri si partecipa a un unico grande progetto politico. Ora - ha concluso la governatrice - ci sono tutte le condizioni per continuare con tutto l'impegno il nostro compito