Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Giulio Ferrarahttps://www.openpolis.it/2011-07-02T00:00:00ZL'aumento della tariffa sui rifiuti2011-07-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589715Nel prossimo Consiglio Comunale tra i vari punti all'ordine del giorno è prevista una discussione sulle misure da prendere rispetto alla determinazione regionale (la n* B3785 del 12/05/2011) che prevede l'aumento della tariffa per il conferimento dei rifiuti nell'impianto di Casale Bussi a Viterbo gestito dalla società Ecologia Viterbo S.r.l.
Una discussione secondo noi doverosa, visto che la tariffa sale così dai 79,3€ / tonnellata attuali a 93,2€ / tonnellata da riconoscersi a decorrere dal 01/01/2009, con effetto retroattivo. Il tutto imposto ai Comuni interessati, compresa Vetralla ovviamente, senza che questi venissero in nessun modo posti a conoscenza rispetto alla procedure ed ai metodi che hanno portato alla definizione di questa tariffa.
Crediamo che questa vicenda sollevi vari punti su cui è opportuno alzare la voce.
Pone per l'ennesima volta, come già per la sanità e le infrastrutture, il problema di una nostra provincia completamente subordinata a Roma, infatti non si capisce il motivo per cui aumenta la tariffa per l'impianto di Casale Bussi, che serve Viterbo e Rieti, e non quella per esempio per l'impianto di Malagrotta, gestito come quello di Viterbo dal gruppo Cerroni e che serve Roma a costi nettamente inferiori.
Si pone quindi anche un problema di trasparenza nella gestione dei rapporti tra società che gestiscono gli impianti (e che spesso agiscono in regime quasi monopolistico) e la Regione Lazio.
Si pone poi un problema di mancato coinvolgimento nelle trattative dei Comuni, che ormai sono ridotti nei fatti a meri erogatori di tassazioni decentrate.
Crediamo sia doveroso, e lo chiederemo espressamente in Consiglio, che l'amministrazione comunale si faccia sentire in tutte le sedi istituzionali per tutelare i cittadini tenuti, come al solito, all'oscuro di tutto. E in questo senso va anche la sengnalazione della vicenda alla Corte dei Conti fatta dalla federazione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.
Infine sottolineamo ancora una volta come una seria politica per la riduzione della produzione di rifiuti, argomento su cui noi della lista vetralla Bene Comune abbiamo insistito molto in campagna elettorale, sia, oggi più che mai, non più rinviabile.Il nostro primo Consiglio Comunale2011-06-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it582358<br />
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Ciao a tutti,<br />
martedì scorso si è svolto il primo Consiglio Comunale dopo le ultime elezioni amministrative e, grazie alla volontà delle 773 persone che hanno dato fiducia alla lista Vetralla Bene Comune, c’eravamo anche noi.<br />
Di seguito trovate il testo del nostro primo intervento in consiglio, frutto della discussione sul programma della lista “per Vetralla” che sosteneva il sindaco Aquilani che abbiamo fatto in queste settimane nei nostri incontri del lunedì sera. Alla fine trovate anche un breve riassunto delle risposte che sindaco e Assessori competenti hanno dato in fase di replica.<br />
Con l’occasione vi ricordo che chi vuole partecipare alle riunioni del circolo vetrallese di Sinistra Ecologia e Libertà “Renzo Gasperini”, ci trova tutti i lunedì sera dalle 21:30 nella nuova sede a Piazza Franciosoni.<br />
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A presto!<br />
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<b>Giulio Ferrara</b><br />
<b>Consigliere Comunale lista Vetralla Bene Comune</b><br />
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Prima di tutto volevo rivolgere al Sindaco, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale i migliori auguri di buon lavoro. Da parte nostra ci impegneremo con tutte le nostre energie e capacità per fare ciò che i nostri elettori ci hanno chiesto di fare con il loro voto: ossia una opposizione costruttiva ma senza sconti alla vostra amministrazione.<br />
Ci tengo però a sottolineare subito come questa opposizione cercheremo di farla rientrare sempre, anche quando lo scontro politico sarà molto aspro, nei confini del rispetto personale e anche della buona educazione, atteggiamento dovuto soprattutto per la consapevolezza dell’importanza del ruolo istituzionale che siamo chiamati a svolgere. Negli ultimi anni c’è stato un degrado nella discussione politica, ridotta sempre più ad una specie di rissa da stadio, che secondo noi è uno dei motivi della disaffezione e della sfiducia che molte persone hanno verso la politica e verso chi li dovrebbe rappresentare nelle istituzioni. Crediamo però che la maggior parte delle persone sia ormai stufa di tutto questo, e che le clamorose vittorie di ieri ai ballottaggi di persone pacate come Pisapia, colpito da una campagna elettorale violentissima da parte del centrodestra, ne siano la migliore conferma.<br />
Quindi da parte nostra, proprio perché siamo persone innamorate della Politica e che credono nella Politica, eviteremo accuratamente sterili attacchi personali. Vogliamo parlare di idee, di progetti e su quelli confrontarci e muovere le nostre osservazioni.<br />
A cominciare da subito. Riguardo le linee programmatiche della vostra amministrazione ci sono alcuni punti in particolare che non ci convincono e volevo portarli all’attenzione del Consiglio.<br />
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<b>Comitato dei Garanti.</b><br />
Che significa? Si parla di un organo nominato dall’amministrazione che vigili sull’attuazione del programma e che faccia da raccordo con la società civile. A noi la cosa non ci convince molto. Crediamo che a vigilare sul programma debba essere chi è stato eletto per questo e non alcuni saggi nominati dall’alto. A vigilare deve essere quindi il consiglio comunale, il cui ruolo invece in questo modo rischai di venire svilito e depotenziato. Inoltre l’idea che questo Comitato funga da raccordo con la società civile ci preoccupa. Il rischio è di una personalizzazione dei rapporti tra amministratori e associazioni, tra politico e cittadino, che si potrebbe prestare a derive poco trasparenti. Il luogo in cui si discute, ci si confronta e si stabiliscono le priorità amministrative deve essere un luogo istituzionale.
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<b>Vetralla Servizi.</b><br />
Si parla, nel vostro programma, di internalizzazione dei dipendenti della VS per sopperire a carenze di personale del Comune. Noi vogliamo essere chiari su questo. Se il comune deve rafforzare il prorpio organico questo va fatto passando per concorsi pubblici in cui tutti partano alla pari e prevalga il merito. E’ importante dare un segnale in questo senso ai cittadini, al contrario si alimenta quella sfiducia verso le istituzioni che già è ben oltre il livello di guardia.<br />
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<b>Osservatorio permanente per la Sicurezza.</b><br />
Vorremmo capire meglio di cosa si tratta. Leggendo sul programma sembra quasi una sorta di ronda. Se così fosse inutile sottolineare la nostra totale avversione nei confronti di un approccio del genere al problema della sicurezza. Non ci piace la giustizia privata in stile far west. Personalmente non mi fa sentire per niente più sicuro l’idea che vigilino su di me un gruppo di persone che (cito) “per vocazione, per senso del dovere intendano contibuire alla sicurezza dei cittadini”. La sicurezza è una cosa seria e crediamo che a lavorare per mantenerla debbano essere coloro che lo fanno di professione, le forze dell’ordine, e non dei dilettanti.
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<b>Farmacia e public company.</b><br />
Nonostante il nome in inglese lasci intendere qualcosa di diverso (e in molti casi è proprio per questo che si preferiscono espressioni anglofone), stiamo parlando di una società privata che mette in vendita le proprie azioni, una società privata ad azionariato diffuso. Quindi si parla di affidamento a privati. Noi non siamo assolutamente d’accordo. Crediamo che la farmacia comunale debba rimanere tale quindi pubblica e di fronte al decreto Ronchi che impone ai comuni inferiori ai 30.000 abitanti la cessione a privati delle proprie quote di partecipazione noi pensiamo che sia il caso di lavorare ad un consorsio di comuni la cui somma di abitanti superi i 30.000 così da evitare gli obblighi imposti dal decreto Ronchi. (vedi nota)
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<b>Raccolta differenziata.</b><br />
Prendiamo atto con piacere che anche voi parlate di differenziata porta a porta, però anche qui ci sembra un po’ troppo poco quello che dite.
Quando si parla di rifiuti c’è chi affronta il problema partendo dalla fine, con gli inceneritori. Voi lo affrontate partendo dal mezzo, la raccolta. Secondo noi va affrontato invece partendo dall’inizio, ossia dalla produzione dei rifiuti. Abbiamo avuto la fortuna di poter confrontarci con Alessio Ciacci, assessore all’ambiente di Capannori, e abbiamo visto che ci sono iniziative, anche semplici da realizzare, che una amministrazione può prendere per ridurre la produzione dei rifiuti, come l’incentivo alle attività commerciali che distribuiscano prodotti alla spina o incentivi al compostaggio domestico o alla filiera corta con conseguente riduzione dell’uso di imballaggi. Oltre ad una azione educativa soprattutto nelle scuole. Bisogna promuovere la cultura del riuso così da ridurre drasticamente già a monte la produzione di rifiuti da smaltire. Fatto questo entra in gioco la differenziata che va fatta porta a porta certamente. Ma per avere successo deve essere portata avanti con convinzione dall’amministrazione, non dicendo “intanto la facciamo nel centro storico e poi vediamo così intanto leviamo i cassonetti”… qua stiamo parlando di una scelta strategica che ha ricadute su molti altri aspetti dell’amministrazione, non solo sul decoro urbano. Impatta pesantemente anche sul bilancio, ancora più ora che la Polverini, continuando nella sua opera di distruzione della nostra provincia a vantaggio di Roma, ha alzato le tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti da 79,20 a 93,30 euro a tonnellata. (vedi link in fondo).
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<b>Urbanistica e piani integrati</b>.<br />
Altra questione su cui non condividiamo assolutamente l’impostazione che questa amministrazione intende dare, riguarda le scelte in tema di urbanistica. Fate riferimento ad un massivo uso dei piani integrati per rilanciare l’economia senza gravare, così sostenete, sul bilancio comunale. Innanzi tutto crediamo che forse non si va a gravere nell’immediato sulle casse comunali, ma di sicuro si va a gravere sulla ricchezza futura di tutta la nostra comunità (anche per le generazioni future). Una volta che si è ceduto del terreno il Comune lo perde per sempre. Inoltre attraverso il ricorso sconsiderato ai piani integrati il pubblico di fatto cede la gestione dello sviluppo urbano del paese ai privati. La pianificazione urbanistica, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di una amministrazione, la cosa che la qualifica, il biglietto da visita, viene ceduta ai privati.
Per questo noi nel nostro programma parliamo di stop al consumo di suolo, proprio come fanno le esperienze più avanzate dei Comuni virtuosi, ed è per questo che vigileremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione per evitare che il nostro territorio sia reso terra di conquista.
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<b>Pendolari e trasporto urbano.</b><br />
Stupisce il fatto che non si faccia un minimo accenno al problema dei pendolari e agli enormi disagi che una grossa parte di nostri concittadini sono costretti a subire. Per esempio ci piacerebbe sapere che intenzioni avete riguardo il vecchio discorso del parcheggio alla stazione di Cura. E anche cosa avete da dire riguardo il trasporto pubblico urbano che per esempio non ha fermate nelle stazioni dei treni presenti nel territorio comunale.
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<b>Agricoltura e mensa scolastica.</b><br />
Ci sembra un po’ poco limitarsi a tessere le lodi del nostro olio, che tutti sappiamo essere eccellente. Per il rilancio dell’agricoltura ci vogliono anche idee nuove. Per esempio si potrebbe puntare molto sul biologico (la nostra provincia è tra le prime in Italia) e sulla filiera corta. Anche in questo caso abbiamo avuto la fortuna di poterci confrontare con chi ne sa molto più di noi sul tema, Andrea Ferrante presidente dell’AIAB (Associazione Italiana Agricultura Biologica). Ci confermava che c’è molto che può essere fatto da una amministrazione. Per esempio si potrebbe legare biologico e filiera corta alla mensa scolastica, così da dare da una parte impulso a questo tipo di economia e dall’altro garantire pasti sani ai nostri bambini.
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Provo a fare un breve riassunto delle risposte ricevute su alcuni punti.<br />
Per quanto riguarda il Comitato dei Garanti il sindaco ha assicurato che non è sua intenzione scavalcare il Consiglio e che si tratta solo di un gruppo di personalità riconosciute del paese di cui avvalersi per attuare al meglio il loro programma. Vedremo quando la cosa si concretizzerà.
Anche sul discorso dell’Osservatorio per la Sicurezza il Sindaco ha tenuto a sottolineare che non si tratta di ronde o simili, ma anche qui di una sorta di “saggi” che assistono e danno supporto. Onestamente mi sembra ancora molto poco chiaro il ruolo di questo Osservatorio e anche qui ci torneremo quando se ne parlerà concretamente.
Sul discorso dei rifiuti gli assessori competenti si sono dimostrati molto interessati al discorso relativo alla riduzione della produzione dei rifiuti. Vedremo se alle buone intenzioni daranno seguito con i fatti. Modelli virtuosi da seguire non mancano, a partire da Capannori.
Sui Piani Integrati hanno assicurato che la pianificazione sarà dell’Amministrazione e i privati dovranno adattarsi alle esigenze della Comunità. L’esperienza di altri Comuni purtoppo non è incoraggiante in questo senso. Credo che questo sarà uno dei punti in cui l’opposizione dovrà vigilare con particolare attenzione. Noi lo faremo senz’altro.
Sul discorso del trasporto pubblico urbano invece il problema sembra essere il basso numero di Km messi a disposizione dalla Regione al Comune di Vetralla anche in confronto a comuni magari più piccoli. Questo fa si che ci sia una coperta troppo corta con cui non si riescono a coprire tutte le esigenze.
Immagino però che ora che in Regione c’è una giunta PdL come quella che guida il nostro Comune, non ci saranno problemi a farsi riconoscere più Km… o no?
Sulla mensa scolastica con prodotti biologici, l’assessore Zelli ha parlato di un tentativo fatto nel 2010 naufragato per i costi eccessivi. Anche qui vedremo di insistere e capire meglio, magari cifre alla mano.<br />
Nessuna risposta per quanto riguarda gli argomenti tabù di questa campagna elettorale: Vetralla Servizi e farmacia comunale.<br /><br />
Riferimenti<br />
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<a href="http://www.ipsoa.it/Opinione/Enti%20locali%20e%20P.A/liberalizzazione_dei_servizi_pubblici_societa_partecipate_ai_raggi_x_id1022194_art.aspx">Un link in cui si parla delle nuove leggi sulle partecipate in riferimento alla farmacia comunale</a>;<br />
<a href="http://www.tusciaweb.eu/2011/05/rifiuti-viterbo-paga-i-debiti-di-roma/">Il comunicato di Parroncini (PD) sull’aumento delle tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti</a>;<br />
<a href="http://www.bricke.net/vetralla5stelle/elezioni-2011/Per%20Vetralla%20-%20Sandrino%20Aquilani.pdf">il programma della lista Aquilani</a><br />
Vetralla è bene comune2011-04-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572995<br />
"Il concetto di “bene comune” è l’essenza stessa del nostro agire politico e quindi del nostro programma elettorale per Vetralla."<br />
Mozione: Per la dichiarazione di " TERRITORIO PROVINCIALE DENUCLEARIZZATO"2010-05-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it573013<br />
<h3> Mozione Giulio Ferrara Gruppo Sinistra in Provincia </h3>
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<b>Gruppo della Sinistra _ Amm.ne provinciale di Viterbo
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Mozione
PER LA DICHIARAZIONE DI “TERRITORIO PROVINCIALE DENUCLEARIZZATO”
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Per la provincia di Viterbo</b>
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PREMESSO CHE:<br />
- Il governo ha deciso per un ritorno del nucleare nel nostro Paese, con un obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell’energia elettrica dall’atomo. Per arrivare a questo obiettivo l’Italia dovrebbe localizzare e costruire sul territorio nazionale 8 reattori come quello attualmente in costruzione in Finlandia (il più grande al mondo) due dei quali forse nel territorio dell’Alto Lazio e più precisamente a Montalto di Castro.
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- Il nucleare non ci farà recuperare i ritardi rispetto alle scadenze internazionali per la lotta ai cambiamenti climatici. Semmai l’Italia decidesse di costruire alcune centrali nucleari, passerebbero - al netto di ritardi per le inevitabili contestazioni popolari - almeno 10-15 anni prima della loro entrata in funzione, e quindi non riuscirebbe a rispettare l’accordo vincolante europeo 20-20-20 (secondo cui entro il 2020 tutti i Paesi membri devono ridurre del 20% le emissioni di CO2 del 1990, aumentare al 20% il contributo delle rinnovabili al fabbisogno energetico, ridurre del 20% i consumi energetici), incorrendo in ulteriori sanzioni da aggiungere a quelle ormai inevitabili per il mancato rispetto del Protocollo di Kyoto.
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- Se l’Italia decidesse di puntare sul nucleare, dirotterebbe sull’atomo risorse economiche destinate allo sviluppo delle rinnovabili e al miglioramento dell’efficienza energetica, ritardando lo sviluppo delle uniche soluzioni praticabili per ridurre in tempi brevi le emissioni climalteranti, innovare profondamente il sistema energetico nazionale e costruire quella struttura imprenditoriale diffusa che garantirebbe la creazione di molti posti di lavoro (sul modello di quanto fatto in Germania dove ad oggi sono impiegati tra diretto e indotto circa 250.000 lavoratori).
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CONSIDERATO CHE:<br />
- Grazie al referendum del 1987, l’Italia è stato il primo paese tra i più industrializzati ad uscire dal Nucleare, seguita da altri paesi come Germania e Spagna.
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- Nonostante la ripresa o l’intenzione dichiarata di programmi nucleari in alcuni paesi, il nucleare è una fonte energetica in declino sullo scenario mondiale. Infatti secondo le stime dell’Aiea sul contributo dell’atomo alla produzione elettrica mondiale contenute nel rapporto “Energy, elettricity, and nuclear power estimates for the period up to 2030” pubblicato nel 2007, nei prossimi decenni si passerebbe dal 15% del 2006 a circa il 13% del 2030.
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- La tecnologia su cui vuole puntare il governo italiano è quella di “terza generazione evoluta” che non ha risolto nessuno dei problemi noti da anni. A maggior ragione se nel 2030 vedrà la luce il nucleare di “quarta generazione”, sempre che abbia risolto nel frattempo i problemi emersi durante le ricerche in corso a livello internazionale.
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RILEVATO CHE:<br />
- L’apparente basso costo del KWh nucleare è dovuto esclusivamente all’intervento dello Stato, direttamente o indirettamente, nell’intero ciclo di vita di una centrale dalla costruzione allo smantellamento sino allo smaltimento definitivo delle scorie.
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- Sulla sicurezza degli impianti ancora oggi, a 22 anni dal terribile incidente di Chernobyl, non esistono le garanzie necessarie per l’eliminazione del rischio di incidente nucleare e conseguente contaminazione radioattiva, come dimostra la lunga serie di incidenti avvenuti in Francia nell’estate del 2008.
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- Rimangono anche tutti i problemi legati alla contaminazione “ordinaria” delle centrali nucleari in seguito al rilascio di piccole dosi di radioattività durante il normale funzionamento dell’impianto a cui sono esposti i lavoratori e la popolazione che vive nei pressi.
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- Non esistono poi ad oggi soluzioni concrete al problema dello smaltimento dei rifiuti radioattivi derivanti dall’attività delle centrali o dal loro decomissioning. Le circa 250mila tonnellate di rifiuti altamente radioattivi prodotte fino ad oggi nel mondo sono tutte in attesa di essere conferite in siti di smaltimento definitivo, stoccati in depositi “temporanei” o lasciati negli stessi impianti dove sono stati generati. Lo stesso vale ovviamente anche per il nostro Paese che conta secondo l’inventario curato da Apat circa 25mila m3 di rifiuti, 250 tonnellate di combustibile irraggiato - pari al 99% della radioattività presente nel nostro Paese -, a cui vanno sommati i circa 1.500 m3 di rifiuti prodotti annualmente da ricerca, medicina e industria e i circa 80-90mila m3 di rifiuti che deriveranno dallo smantellamento delle 4 ex centrali e degli impianti del ciclo del combustibile.
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- Il territorio della provincia di Viterbo è già gravato da servitù energetiche che hanno condizionato lo sviluppo socio-economico locale e soprattutto inciso sui cicli naturali e sugli ecosistemi locali, anche in relazione alla scelta di porre al confine della Tuscia un ulteriore infrastruttura (la Centrale a Carbone di Civitavecchia) ad elevato impatto e rischio ambientale.
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Ciò considerato
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IL CONSIGLIO PROVINCIALE DELIBERA:
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- di dichiarare quello di Viterbo “territorio provinciale denuclearizzato”, contrario quindi alla produzione di energia nucleare;<br />
- di vietare su tutto il territorio provinciale l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica;
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- di opporsi con ogni mezzo a sua disposizione e in ogni sede istituzionale, sia a livello statale che europeo, contro la scelta di ritornare al nucleare nel territorio della Tuscia.
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- di sostenere con ogni mezzo a sua disposizione e in ogni sede istituzionale, lo sviluppo in Italia delle fonti rinnovabili di energia e una politica di rigoroso risparmio energetico, che può assicurare in breve tempo migliaia di nuovi posti di lavoro, uno sviluppo economico sostenibile e l’autonomia energetica dei territori.
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- di garantire la massima trasparenza e partecipazione nel processo di individuazione di siti di stoccaggio per i rifiuti radioattivi, derivanti anche dal decommissioning delle centrali dismesse dopo il referendum del 1987.
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Viterbo 27 maggio 2010
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Il consigliere
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<b>Giulio Ferrara</b>
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Gruppo della Sinistra</b><br />
Il rinvio del primo Consiglio Provinciale2010-04-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it573014<br />
Il primo Consiglio Provinciale ha evidenziato una profonda lacerazione all'interno della maggioranza di centrodestra che grazie anche alla maldestra gestione di alcuni esponenti del PD non è emersa fino in fondo. E' stata assecondata di fatto la volontà del centrodestra di spostare la discussione su una vicenda giudiziaria che nulla ha a che vedere con i problemi dei cittadini viterbesi.
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Non si è parlato della crisi del lavoro, del distretto industriale di Civita Castellana dove in 10 anni hanno chiuso 35 aziende (1800 posti di lavoro). Non si è parlato, se non grazie all'intervento di Bengasi Battisti, della questione del nucleare a Montalto, o della gestione dell'acqua e della Talete. Non si è parlato delle infrastrutture di cui la nostra provincia ha urgentemente bisogno, e non mi riferisco ovviamente al fantomatico aeroporto ma piuttosto ai collegamenti con Roma che permetterebbero ai tanti nostri pendolari una vita più serena.
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Non se ne è parlato oggi immagino si contuinuerà a non parlarne nei prossimi giorni che ci separano dal prossimo Consiglio Provinciale, visto che probabilmente le pagine di cronaca politica saranno tutte occupate dalle varie manovre dei Partiti. Partiti che proprio grazie a questo modo di fare stanno diventando sempre più dei contenitori vuoti che ormai molte persone si rifiutano di andare a votare.
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Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria alla base del rinvio del Consiglio, vicenda che tra l'altro mi vede direttamente coinvolto in quanto sarei l'escluso qualora dovesse aver ragione Ciancolini. Come ho già detto ho accettato serenamente la decisione del giudice che ha sancito la mia elezione e con altrettanta serenità prenderò atto se sempre un giudice, e non Ciancolini o un consigliere provinciale, mi dirà che non mi spetta più il posto da consigliere.
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Credo sia questo l'atteggiamento dovuto quando si ha la profonda convinzione che sia doveroso il rispetto dei ruoli, delle competenze e delle istituzioni.
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<b>Giulio Ferrara</b><br />
Consigliere Provinciale ad oggi "convalidato" di Sinistra Ecologia e Libertà<br />