Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Giovanna MELANDRIhttps://www.openpolis.it/2009-06-08T00:00:00Z«In Europa spira un vento che è contro i socialisti»2009-06-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391480<br />
Giovanna Melandri, responsabile cultura per il Pd, commenta i primi risultati registrati nei vari paesi europei nello studio di <i>Porta a porta</i>: <br />
«Sì, certo, sicuramente c'è questo vento che spira in Europa che non favorisce i partiti socialisti, socialdemocratici, progressisti.
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Questo interroga molto anche noi, come questo campo di forze in Europa abbia o non abbia saputo interpretare le domande che vengono paradossalmente in un momento in cui la crisi economica - finanziaria avrebbe dovuto tendenzialmente rafforzare alcune ragioni di fondo del campo progressista».
<p>Melandri invita a riflettere sull'«aumento significativo e interessante» che in Francia registra «Cohn-Bendit, che porta un segno molto interessante, perchè è il superamento di un ambientalismo dell'interdizione, del no, è un tentativo di portare innovazione e modernità nelle grandi tematiche e ambientali e Cohn-Bendit fa un risultato straordinario».<br />
Condanna per l'attacco alla libertà di stampa del Tg3 [Con il comunicato stampa FNSI]2008-11-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381993 <br />
''Desta seria preoccupazione l'ennesimo atto intimidatorio di gruppi di estrema destra contro un giornalista, verificatosi a settanta anni esatti dalla terribile "notte dei cristalli". Lo dichiara Giovanna Melandri, ministro delle Comunicazioni nel governo ombra del Pd.<br />
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<b>IL COMUNICATO STAMPA FNSI</b><br />
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''Oggi veniamo a sapere dell'intimidazione neofascista contro il giornalista del Tg3 Santo Della Volpe. Si chiude cosi' la settimana che e' cominciata con l'incursione squadristica nei locali Rai e le telefonate di minacce alla redazione di ''Chi l'ha visto?'', e che e' proseguita con lo striscione di avvertimento di ''Forza Nuova'' al direttore di ''Repubblica'', Ezio Mauro''. E' quanto sottolinea la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
''Tre episodi che fanno ben piu' di una prova: la prova di un clima - questo si' ansiogeno - nel quale si respira una aggressivita' crescente nei confronti dell'informazione, da parte di gruppi di violenti che evidentemente percepiscono di poter agire senza troppi rischi in modo sempre piu' scoperto''. La Fnsi chiede ''non solo che le istituzioni deputate a garantire la sicurezza dei cittadini (giornalisti inclusi) facciano per intero tutto cio' che e' necessario. <b>Serve anche che tutte le parti politiche facciano intendere chiaramente la loro piu' netta riprovazione verso questi atti, uscendo dal silenzio o dalla distrazione''.</b>
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Adnkronos 9 novembre<br />
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end text<br />
Sull'«abbronzato» a Barack Obama. Ora gli amerikani del centrodestra accusano Silvio. {Link all'interno: Barack Obama. Leggi i commenti dall'America e dal web}.2008-11-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381964<br />
<b>«Gli amici da New York chiedono perchè siamo diventati anti-Usa»</b><br />
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<b>Marcello Pera:Non si rende conto.</b><br />
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Una battuta, quell'«abbronzato» a <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JT2GC">Barack Obama</a>, che perfino l'alleato di ferro Umberto Bossi considera «fantasiosa». Pronunciata per giunta in un contesto infelice, al Cremlino con il premier russo Medvedev che se la rideva. Aggiungendo, nella giornata in cui Mosca annunciava missili anti-americani installati a Kaliningrad che la Russia non aveva tutti i torti ad aggredire la (filoamericana ndr.) Georgia...Così Barack Obama, nei nove alleati stretti con gli Stati Uniti con i quali si è messo in contatto già giovedì sera, non ha incluso l'Italia. Diplomazie al lavoro, naturalmente, e la chiamata arriverà. Ironia della sorte, una telefonata...<b>Segue</b> - <b>Clicca su</b> <b>VAI ALLA PAGINA</b>
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Rai, no ai baratti.2008-07-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358462<br />
Flashback: Silvio Berlusconi nel suo discorso alla camera il giorno dell’insediamento del governo in cerca di fiducia parla a tutto campo; si rivolge all’opposizione prefigurando una legislatura costituente, un dialogo civile tra maggioranza e minoranza. Assicura che non ci sarà mai il rifiuto pregiudiziale ai contributi costruttivi dell’opposizione. Queste parole non sono state pronunciate un decennio, ma solo qualche mese fa.
Fotografia dei giorni nostri: a queste belle parole sono seguiti comportamenti e forzature parlamentari di segno invariabilmente opposto. Il decreto sugli immigrati, le controriforme economiche e sociali fatte a colpi di fiducia, l’emendamento salva- Rete 4 poi ritirato, il lodo Alfano e, come costante rumore di sottofondo, la scelta di paralizzare i lavori della commissione di vigilanza sulla Rai impedendo la nomina dei suoi vertici.
Non è bastato neanche il gesto pubblico ed eclatante dei radicali – che personalmente e politicamente sostengo – per dissuadere la maggioranza dell’inaccettabile protrarsi di questo stallo a cui ci sta costringendo. E maldestra ed irricevibile è la proposta del Pdl di chiudere in un unico accordo politico la nomina del presidente della commissione e la designazione dei vertici della Rai. Due questioni che non possono e non debbono essere confuse.
La Commissione di vigilanza è stata per anni uno dei terreni protetti e riparati dallo scontro politico tout court, proprio in virtù del ruolo di garanzia che spetta alle opposizioni nelle democrazie avanzate. Ancor più lo è nel nostro tempo e nel nostro caso, in un sistema politico debolmente bipolare segnato dall’ombra lunga del conflitto di interessi. Il Partito democratico ha avuto, in questa vicenda, un ruolo chiaro ed un comportamento trasparente e leale. Sin dall’inizio, il Pd ha appoggiato la candidatura, condivisa da tutte le opposizioni, di Leoluca Orlando, riconoscendosi nel suo potenziale ruolo di garante. È arrivato il momento che il Pdl la smetta di lanciare il pallone in tribuna e interrompa questo gioco di tatticismi per togliere le istituzione dalla paralisi e ridare centralità e serenità al confronto democratico.
Tanto più questi giochi risultano inaccettabili se guardiamo allo stato di profonda crisi in cui versa oggi l’azienda pubblica radiotelevisiva. Non possiamo consentire che intorno alla vita della la Rai si istituzionalizzi una deprimente ed inaccettabile logica del baratto.
Se, come tutti ci ricordano, la creazione e distribuzione di contenuti audiovisivi è centrale nelle democrazie moderne e fondamentale per la definizione di processi di crescita economica e sociale, è compito di istituzioni degne di una democrazia matura fare della televisione e in particolare della televisione pubblica un luogo di seria autorappresentazione del paese e di crescita dell’intera collettività. La battaglia per la riforma strutturale della Rai, così come quella per garantire la sua piena autonomia a partire da un diverso sistema di governance rispetto alla farraginosità della legge Gasparri, è un punto nevralgico. Viene da chiedersi, in effetti, in quale democrazia matura, il consiglio di amministrazione dell’azienda pubblica radiotelevisiva diventi campo di battaglia tra maggioranza e opposizione. Già da tempo il Pd ha avuto modo di avanzare la sua proposta in materia. Proposta che tende ad una seria modernizzazione dell’azienda che la renda più governabile, più competitiva e più autonoma. Ciò non può che avvenire mediante una sua ridefinizione strutturale e mediante una modifica del meccanismo di nomina del cda e l’introduzione di una figura forte di governo (come potrebbe essere quella di un amministratore unico). Queste riforme ridarebbero ai vertici dell’azienda la possibilità di tornare ad essere espressione del pluralismo culturale del paese e non più conseguenza della lottizzazione partitica come è stato fino ad ora.
Abbiamo l’occasione per far cessare l’ennesima anomalia italiana. E, malgrado il desiderio del Pdl di cementare ogni giorno di più le fondamente giuridiche della legalizzazione del conflitto d’interessi, dobbiamo farla cessare.
Il Pd sulla Rai darà battaglia fino in fondo per operare una necessaria discontinuità con il passato e sarà disponibile, libero da pregiudizi ideologici, ad un confronto serio e costruttivo su quale assetto dare alla Rai. Noi siamo pronti, e ci auguriamo che l’annuncio del senatore Butti nel senso di un superamento della legge Gasparri, fatto qualche giorno fa, costituisca non già un espediente tecnico ma uno spiraglio reale affinché da settembre si possa rimettere mano ad un serio lavoro di ristrutturazione della Rai. Intanto, però, si risolva la questione del presidente della Vigilanza senza scuse e manfrine e la maggioranza si assuma le sue responsabilità rispettando la prassi parlamentare ed eleggendo finalmente il presidente indicato dalla opposizione.
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Tv: il Pd annuncia ostruzionismo domani su dl 'salvaRete4'.2008-05-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356176<br />
<b>Il Governo mantiene il provvedimento ma è a rischio conversione.</b><br /><br />
Il Pd domani, durante l'esame nell'Aula di Montecitorio, del cosiddetto decreto 'Salva Rete4' avviera' "tutti gli strumenti parlamentari di opposizione e se si vuole definirli ostruzionismo, si faremo anche ostruzionismo".<br />
<b>Cosi' il ministro delle Comunicazioni del 'governo ombra'</b> Giovanna Melandri ha delineato la strategia del suo partito per la ripresa della discussione domani alla Camera.<br />
Oggi in commissione Trasporti di Montecitorio, c'e' stata un' audizione 'informale' del sottosegretario allo Sviluppo Economico, <b>Paolo Romani</b>, durante la quale si e' cercato di verificare la possibilita' di un'intesa tra maggioranza e opposizione.<br />
Alla fine pero' Pd, ma anche l'Idv, hanno sottolineato la loro contrarieta' alla norma annunciando una forta opposizione.<br />
E' probabile che domani aumenti il numero degli inscritti a parlare in Aula, che sono gia' piu' di cinquanta. <br />
Inoltre sono stati presentati circa 20 sub emendamenti alla proposta del governo e quindi c'e' il rischio reale che la discussione si protragga mettendo in dubbio la conversione del decreto che scade l'8 giugno e deve ancora passare all'esame del Senato.<br />
Da parte sua il sottosegretario Romani, ha ribadito la "bonta'" del provvedimento e la volonta' dell' esecutivo di portarlo avanti.<br />
" Mi auguro che prevalga il buon senso", ha affermato il sottosegretario al termine della sua audizione in commissione.<br />
Il provvedimento, ribattezzato 'salva Rete4' dall'opposizione, perche' 'congelerebbe' l'attuale situazione nell'emittenza, favorendo il canale del gruppo Mediaset, e' stato al centro del primo scontro tra maggioranza e opposizione in Parlamento la scorsa settimana. <br />
Il leader dell' Idv, <b>Antonio di Pietro</b> ha annunciato per domani una nuova manifestazione davanti a Montecitorio. "Noi dell'Italia dei Valori continueremo ad opporci con i fatti e non abbaiando alla luna" ha affermato, preannunciando che l'Italia dei Valori organizzera' un nuova manifestazioni domani pomeriggio davanti a Montecitorio. <br />
"Sappiamo - aggiunge Di Pietro - che ci sono da risolvere questioni importanti per il Paese ma riteniamo che il rispetto della legalità, come della libertà e il pluralismo dell'informazione, siano temi sui quali non si può fare alcuna concessione. <br />
<b>I cittadini hanno diritto ad una politica corretta, non di quella buona solo a risolvere questioni personali della casta.</b><br />
E' proprio a quel bisogno di pulizia, di onestà, di giustizia, che noi dell'Italia dei Valori intendiamo dare risposte come abbiamo sempre fatto, tenendo alta la guardia".
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