Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Giovanni Barbohttps://www.openpolis.it/2011-08-08T00:00:00ZGiovani e libertà d'espressione2011-08-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it607885“In una città che auspicabilmente vuole tornare a crescere – anche demograficamente – sono molte le istanze, provenienti da varie culture e generazioni, che chiedono risposta e che la buona amministrazione deve tenere in considerazione e far coesistere in maniera armonica. Nella lettera pubblicata su “Il Piccolo” del 30 luglio 2011, la signora Zago si lamenta della musica metallara nel piazzale antistante l’Università, auspicando un ritorno al silenzio come avviene nel giardino del Centro Internazionale di Fisica di Miramare. Su questo tema sono già intervenuto ed ho, inoltre, partecipato in veste di spettatore ad un paio dei concerti incriminati dalla signora Zago. Tralasciando il fatto che tutto c’era fuorché musica heavy metal (di cui sono fruitore, così come del silenzio quando è opportuno), mi permetto di sottolineare la libertà d’espressione che, nei limiti delle regole (entro le ore 23 salvo deroghe, entro i decibel previsti per leggere – a prescindere dal genere di musica!), va rispettata e in qualche caso oserei dire pure incoraggiata! In una città che vuole crescere ed aprirsi al mondo è inevitabile che si manifestino diverse voci e diversi esigenze, l’importante è che la nostra libertà non vada a soffocare la libertà dell’altro. Il diritto a dormire è legittimo, così pero vale anche per il diritto di esprimersi. E l’espressione, ovviamente nel rispetto delle regole di convivenza comune, è libera: la musica, che sia classica o heavy metal, che sia pop o rock, è cultura. Voler imporre ai giovani schemi di pensiero superati, voler imporre un modo di vivere tout court, è profondamente sbagliato: a vent’anni hanno strumenti per pensare e decidere, e vanno messi nelle condizioni di farlo in prima persona. Prendendosi libertà e responsabilità in uguale misura, rispettando gli altri e gli stili di vita delle generazioni diverse dalla loro, sia chiaro. Ma è così che si cambia davvero.”I giovani, la strumentalizzazione. il futuro2011-07-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it607886“È passato poco più di un mese dalle elezioni amministrative che hanno visto la vittoria di Roberto Cosolini e della coalizione di centrosinistra, portando inoltre nella Giunta e nei gruppi di maggioranza del Consiglio Comunale una ventata di rinnovamento, nei volti e nell’età anagrafica. Rinnovamento che ben rispecchia il dato forse più significativo riguardante i votanti, e cioè quello che si riferisce agli elettori di età compresa fra i 18 e i 24 anni, fascia che è stata quella con la più alta percentuale di affluenza dopo gli over 65. Le statistiche dicono che questi elettori hanno votato in larga parte il programma di Cosolini, che nei principi ed in proposte concrete risponde alla domanda di cambiamento della nostra città, troppo a lungo prigioniera di logiche conservatrici e del “no se pol”.
In questo primo mese sono arrivate, a mezzo stampa o sotto forma di mozioni, accuse o proposte puntuali che riguardano il mondo giovanile. Che dire? Da un lato non si può che condividere – e ci mancherebbe! – il principio che bisogna ascoltare le istanze di giovani e associazioni che per loro costituiscono un punto di riferimento più di quanto non lo siano le istituzioni, dall’altro – e proprio qui sta il punto – non si può rimanere in silenzio di fronte all’ipocrisia di chi proprio di queste istituzioni era a capo ed ora si permette di tirare fuori l’ “argomento giovani” in maniera del tutto strumentale.
E non si tratta, da parte mia, di una presa di posizione figlia della vecchia logica maggioranza vs. opposizione: ad esempio le mozioni che chiedono incentivi per gli esercizi pubblici che promuovono la musica dal vivo – utili, aggiungo, soprattutto nell’ottica di rivitalizzare rioni ed aree periferiche, come da programma di Cosolini – sono condivisibili, fatte salve le verifiche degli uffici competenti. Altra cosa, però, è tirare in ballo i giovani strumentalmente per attaccare il Sindaco su scelte che con i giovani non hanno peraltro nulla a che vedere, oppure chiedere che venga realizzato un progetto che solo in origine aveva tenuto conto delle esigenze delle associazioni che interagiscono più o meno direttamente con il mondo delle culture giovanili.
Proposte e necessità dei giovani stanno profondamente a cuore prima di tutto a noi: non faccio, qui, riferimento solo alla nostra parte politica, ma piuttosto alla nostra generazione. Parliamo, quindi, di quell’offerta culturale importantissima nella nostra città, che da questo punto di vista ha molto da offrire e molto da dare anche in termini lavorativi. Parliamo – come del resto abbiamo fatto già nel nostro programma – di un centro di aggregazione giovanile dove i ragazzi possano studiare, esprimersi, ritrovarsi. Parliamo, però, anche del contesto in cui si muovono sempre più giovani e meno giovani vittime di un sistema che ha trasformato la flessibilità in precariato ad oltranza. Parliamo di una prospettiva di sviluppo concreto per la nostra città, che non ci costringa ad andare altrove per realizzare il nostro progetto di vita. Discorsi che difficilmente troveranno diritto di cittadinanza in un centrodestra che ripropone le solite facce che ragionano in base alle solite logiche per i soliti gruppi di potere che da anni tengono ferma Trieste.
È ora di cambiare davvero, rimbocchiamoci le maniche e non lasciamo che una parte politica ci trasformi in merce di scambio quando in ballo c’è il futuro nostro e della nostra città.”