Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Giuseppe Lauricellahttps://www.openpolis.it/2014-12-12T00:00:00ZRiforma del Senato2014-12-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it752426"Il governo aveva detto: sui senatori a vita nel nuovo Senato si discute in Parlamento. E poi, in extremis, in commissione, scopro che invece c'è un veto, peraltro non motivato".Lauricella e Senatori a vita2014-12-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it752425Un emendamento serio e coerente può impedire la riforma?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Sono uno dei Deputati PD "responsabile" dell'approvazione dell'emendamento che ha abolito i cinque senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica.
Il problema è che non ci si preoccupa della coerenza della riforma costituzionale ma, piuttosto, che la riforma si faccia e comunque sia.
Incomprensibile.
Si vuole mantenere cinque senatori nominati dal Presidente della Repubblica in un nuovo senato che sarà costituito da "rappresentanti delle istituzioni territoriali" e senza indennità parlamentari.
I senatori di nomina presidenziale non hanno niente a che fare con la "territorialità" e continueranno ad essere pagati come gli attuali senatori, con un costo ingente.
Una incoerenza ingiustificata e ingiustificabile.
Non si era detto che il senato andava modificato per farlo divenire un organo che rappresenti le regioni e i comuni, con elezioni di secondo grado e senza indennità?
Allora che c'entrano i senatori a vita?
Evidentemente, c'è chi cerca pretesti per altri fini, perché mi rifiuto di credere che si difenda l'incoerenza e si attacchi chi vuole rendere coerente il sistema.
Ho affrontato la riforma con coscienza e attento alle garanzie e alla coerenza del sistema, per portarla a compimento al meglio, senza cercare strumentalizzazioni o metodi ostruzionistici. Non va bene. Non interessa. C'è qualcosa di strano.
Se non si può modificare nulla, lo si dica e andiamo direttamente al voto in aula, senza discutere e votare nulla in commissione.
Credo che c'è chi non vuole davvero la riforma e cerca di scaricare sugli altri la responsabilità.
Chi fa ostruzionismo? Non io, di sicuro.