Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Davide Barillarihttps://www.openpolis.it/2016-11-14T00:00:00ZSanita' Lazio: Zingaretti mente ai cittadini2016-11-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it776749<b>INTERVENTO CONSIGLIO STRAORDINARIO SANITA’</b>
14/11/16
Davide Barillari M5S
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Oggi, Presidente Nicola Zingaretti, i cittadini le presentano il conto.
Il conto di 4 anni di suoi annunci sui giornali, di finte inaugurazioni con foto e tagli di nastri, di chiusure di ospedali e reparti a roma e soprattutto nelle province, di sprechi ed inefficienze, di nomine politiche di dirigenti senza requisiti.
La sua gestione sanitaria e’ tanto fumo e niente arrosto.
In questo Zingaretti, lei e’ la brutta copia di Renzi...anzi e’ riuscito a fare peggio di lui!
Il partito democratico nel Lazio ha usato la sanita’ come un bancomat elettorale, nominando i fedeli al partito, esattamente come prima di voi aveva fatto la destra.
Ma la cosa piu’ grave e’ che avete mentito ai cittadini.
IL LAZIO E’ UN BUCO NERO: parliamo dei Lea ? stato della salute della popolazione: mortalita’ nel primo anno di vita, Lazio la regione peggiore d’Italia cosi’ come per i tumori e le malattie cardiocircolatorie.
Prevenzione: screening e vaccini, 10 indicatori che ci mettono ultimi in classifica fra tutte le regioni.
Valutazione socio-sanitaria: tasso ospedalizzazione, degenza media, dimissioni, appropriatezza farmaci, consumo antibiotici, abbandono della terapia, tempi ricovero pronto soccorso: il lazio per addirittura 21 indicatori e’ fra le peggiori regioni d’Italia.
E voi avete il coraggio di venire in quest’aula e dire che va tutto bene ?
Vergognatevi! Vergognatevi!!!
Per non parlare dei conti economici TRUCCATI di asl ed aziende ospedaliere, della fuga dei cittadini verso altre regioni per curarsi, della crescita delle patologie e della mortalita’.
Ma ancora voi andate in giro a dire che il Lazio ha i migliori risultati d’Italia, d’Europa, del mondo intero!
Non avete un sistema di monitoraggio serio ed indipendente e in piu’ interpretate i dati solo come conviene a voi.
Andate a dirlo a tutte le persone che sono abbandonate al pronto soccorso per 7 10 ore, e vedete dove vi mandano, voi e i vostri numeri FINTI con i quali riempite le vostre tabelline excel.
Eppure se leggete gli articoli della stampa, giornali e tv lodano questa o quella inaugurazione zingarettiana. I giornali lodano il nostro rivoluzionario Presidente.
Se cercate su Google, trovate centinaia di foto di inagurazioni e tagli di nastro di strutture tirate a lucido SOLO per quel giorno, con zingaretti sorridente insieme ai soliti 4 politicanti del suo codazzo. Poi cade il silenzio dal giorno dopo, spenti i riflettori, chiuse le porte e spostati cartelli, piante, macchinari e personale dove stava prima.
Il fratello di Montalbano, attore, migliore del vero Montalbano!
Noi siamo andati nei reparti degli ospedali e nelle case della salute, dopo le vostre finte inaugurazioni. E abbiamo scoperto la verita’, che voi avete il coraggio di ammettere.
USCITA DAL COMMISSARIAMENTO
Alcune fonti affermano che gia’ da inizio 2016 il Lazio dopo 9 anni di tagli e sacrifici dei cittadini era nelle condizioni per uscire dal commissariamento della sanita’...ma per Zingaretti e’ molto meglio tenere in mano le redini autoritarie dei decreti commissariali (1800 come lei stesso ha candidamente ammesso stamattina), utili a imporre decisioni dall’alto e far passare tutto senza la minima discussione in consiglio o in commissione.
Altre fonti dicono che non si esce dal commissariamento per le faide tutte interne al Partito Democratico, lotte per accaparrarsi la poltrona dell’assessorato alla salute e di tutto il suo potente staff.
Incredibile. Se fosse davvero cosi’ i cittadini pagano sulla loro pelle la vostra fame di denaro, potere e ulteriori poltrone!
Ma l’ipotesi piu’ accreditata e’ che l’uscita dal commissariamento avverra’ un attimo prima delle prossime elezioni regionali. Esattamente come la notizia sparata due giorni fa di pseudo-abolizione del ticket sanitario regionale...guarda caso a 20 giorni dal referendum costituzionale. Che caso!
Renzi si era inventato la truffa degli 80 euro per truccare le elezioni europee, Zingaretti e’ andato oltre...usa oggi il ticket regionale e domani l’uscita dal commissariamento a fini elettorali per tentare di farsi rieleggere un’altra volta e continuare i suoi danni nella sanita’.
Ma come uscire dal commissariamento se i disavanzi abnormi sono OCCULTATI a posteriori da coperture finanziarie irregolari, da parte di Regione e GSA? (la corte dei conti ha gia’ scoperto i vostri giochetti contabili). Oggi renderemo pubblico lo scandalo dei BILANCI MANIPOLATI dei quali nessun giornale ha speso una sola riga….fino ad oggi.
1 miliardo di euro per ripianare il disavanzo delle asl: questa e’ una VERA E PROPRIA FRODE, con gravi irregolarita’ contabili tutte intorno.
MA QUALE E’ IL RISULTATO DELLA VOSTRA MALAGESTIONE DELLA SANITA’ DAL 2013 AD OGGI ?
Spese fuori controllo con appalti in perdita per le casse regionali , esternalizzazioni ingiustificate alle solite cooperative e evidentissimi favori alla sanita’ privata…
RSA> tagli alle risorse e la gente e’costretta a pagare rette piu’alte oppure, come avviene, a riportare I malati a casa!
Che resta ai cittadini ? 2 scelte: rinunciare alle cure... oppure chiedere soldi in banca per fare un intervento e curarsi... affidandosi alle assicurazioni sanitarie private.
Queste sono le vostre gravi colpe. Non lo diciamo noi 5 stelle ma lo dice a lettere cubitali la CORTE DEI CONTI.
Avete spinto sempre piu’ verso un sistema sanitario solo per chi se lo puo’ permettere, abbandonando a se’ stessi i piu’ deboli che vivono nelle piccole citta’ delle nostre province.
E invece andate ancora in giro per il Lazio a fare convegni e conferenze dicendo che va tutto bene, madama la marchesa!
Tutte balle, e pagherete le conseguenze politiche di queste promesse a cui non crede piu’ nessuno, mentre I cittadini pagano per voi!
I cittadini del Lazio vi hanno gia’ girato le spalle, a Roma, ma e’ solo l’inizio.
CASE DELLA SALUTE VUOTE E PRONTO SOCCORSO PIENI
Avete inaugurato 11 case della salute, quando ne avevate annunciate 48. “Entro il 2014 ne apriremo 15!” prometteva ai giornali Zingaretti.
Ennesima bugia.
Le case della salute dovevano essere la rivoluzione della sanita’, il vostro fiore all’occhiello.
Di tutte quelle inaugurate, nessuna casetta della salute funziona come dovrebbe: non lo diciamo noi del M5S, ma lo dicono i vostri stessi dirigenti! Loro confessano apertamente che dopo 3 anni la scusa del “cantiere in programma” non regge piu’: avete lavorato per mesi in decine di riunioni ristrette, per creare pdta diversi e applicati qua e la a macchia di leopardo, senza il minimo controllo sulla loro efficacia.
Quante casette della salute OGGI sono pienamente funzionanti ?
Quanti pdta sono pienamente attivi in ogni asl?
La cosa ridicola e’ che non lo sapete nemmeno voi. Abbiamo chiesto i dati e nemmeno siete stati in grado di produrli.
Perche’ i dati non esistono.
Perche’ e’ un grande BLUFF!
Le casette della salute dovevano servire a fare da filtro ai pronto soccorso: allora per logica i codici verdi e bianchi nei ps dovrebbero essere diminuiti dal 2013 ad oggi ? INVECE NO! addirittura sono aumentati!
Sono aumentati...dimostrando che nessuno entra nelle vostre inutili e costose casette della salute...i pazienti cronici perfettamente programmabili continuano a fare accessi inappropriati ai pronto soccorso….ma nessuno della regione se ne preoccupa.
Le case della salute sono un flop, una farsa, un fallimento!
Avete imbrogliato i cittadini.
Siete anche arrivati a truccare i dati, per dimostrare che ci sono stati “alcuni” accessi a queste strutture...ma spostando medici ed operatori e costringendo i cittadini ad andarci, perche’ avete tolto gli altri servizi che erano attivi sul loro territorio.
Perche’ non avete ascoltato le proposte dei cittadini...che propongono concrete azioni correttive al modello laziale ERRATO delle case della salute, fin dal 2014?
EMERGENZA PRONTO SOCCORSO 2013 = EMERGENZA PRONTO SOCCORSO 2016
ve li ricordate gli “stewart” che dovevano assistere i pazienti in coda ? Spariti nel silenzio della stampa. E il “decalogo” dell’emergenza pronto soccorso 2014? E tutti gli interventi urgenti annunciati sui giornali e mai effettuati?
3 anni dopo i pronto soccorso sono ancora in emergenza e la gente sta in coda giorno e notte. Con tutti i soldi che avete speso.
Avete truffato i cittadini.
Eppure, anche in questo caso, avevate la soluzione sotto gli occhi: la famosa e ormai triste risoluzione n.68, del movimento 5 stelle, votata nel 2015, e mai mai applicata.
32 interventi tecnici ed organizzativi che avrebbero risolto l’emergenza pronto soccorso nel lazio, e invece siamo ancora qui esattamente come 3 anni fa.
Con i cittadini abbandonati in coda al pronto soccorso o sulle barelle in mezzo alle corsie.
SIETE VOI RESPONSABILI DI TUTTO QUESTO!
APPALTI
avete speso milioni di euro per ristrutturare i ps, e sono ancora pieni. Allora lo scopo era solo fare gli appalti ? Si poteva risolvere l’ emergenza ps con interventi organizzativi e gestionali. Invece a voi interessava solo fare l’appalto, spendendo una montagna di soldi pubblici, per poi lasciare l’emergenza...perche’ come insegna Buzzi, la mucca per essere munta deve essere continuamente foraggiata.
GIUBILEO
quanti soldi avete speso per l’”emergenza giubileo”... che poi non c’e’ stata ?
Avete fatto acquisti che non servivano. Avete lasciato intoccato lo scandalo delle chiamate a spot fuori convenzione, cosi’ come il business delle ambulanze private e dell’elisoccorso (dove spendiamo una montagna esagerata di soldi pubblici...nonostante il debito sanitario!).
IL GIUBILEO DEGLI APPALTI: una bella pioggia di denaro per tanti appalti “affidati in urgenza”...per poi scoprire che dopo i lavori i soffitti crollano in testa ai pazienti.
Lo scorso anno, prima dell’inizio del Giubileo, il M5S ha presentato una dettagliata analisi con tutte le proposte a costo zero per un “giubileo dell’onesta’”….era meglio regalare inutili appalti su appalti.
E nemmeno vi siete fatti furbi: vedete l’ultima inchiesta sui dipendenti del s.camillo per appalti ps.
Dove non volete arrivare voi, ci arriva sempre la magistratura.
ACCREDITAMENTO CLINICHE PRIVATE
qui avete toccato il massimo di voi stessi: chiudendo non solo un occhio ma tutti e due!
Vi abbiamo segnalato decine di casi, per esempio Colle Cesarano, il Gruppo Ini, Villa Armonia, con interrogazioni urgenti alle quali non avete mai risposto e con mozioni mai nemmeno arrivate in aula.
Vi abbiamo fornito evidenze di gravi irregolarita’ e truffe sospette.
Non avete mosso un solo dito, garantendo la perfetta continuita’ di un sistema sanitario malato che drena costantemente risorse dalla buona sanita’ pubblica.
COOPERATIVE E SFRUTTAMENTO DEL PERSONALE
il caso delle lavoratici Maca, che puliscono ogni giorno i nostri ospedali, e’ esemplare: la cooperativa non paga ripetutamente da mesi, e voi non solo ve ne lavate le mani, ma prorogate senza alcun dubbio l’appalto. Con la compiacenza dei sindacati confederali, organizzate inutili tavoli di confronto senza mai risolvere il problema.
E’ questa la sanita di Zingaretti che funziona? BALLE!
E tutte le altre cooperative che operano indisturbate e senza controlli, sottopagando i lavoratori ? l’umberto I e’ l’esempio di appalti (da decine di milioni di euro) esternalizzati ad aziende, senza bando ma con proroghe su proroghe, che vanno avanti da decenni.
Siete BRAVISSIMI a chiudere gli occhi.
Oppure la gara cup..ancora ferma e oscura, grazie al vostro interessamento e al vostro informe concetto di trasparenza.
O il casino dei farmacisti vincitori del concorso 2012, ancora senza sede.
Oppure tutti i servizi esternalizzati a danno delle stesse casse regionali: lavanolo, vettori energetici, mense e multiservizi.
Oppure l’acquisto dei farmaci e dei dispositivi guarda caso “sempre in emergenza” e con danni erariali evidentissimi.
Delle nostre ripetute denunce ed interrogazioni non ve ne e’ mai fregato nulla, e avete continuato a chiudere gli occhi su questo sistema illecito e immorale.
LE LISTE DI ATTESA
1 ANNO DI ATTESA! Chiami il cup e nemmeno rispondono!
Nel LAZIO funziona solo l’intramoenia!
avete espressamente favorito il privato, che dai disservizi della sanita’ pubblica ha raccolto a piene mani
eppure anche in questo caso….avevate sotto gli occhi la soluzione: la proposta di legge 5 stelle sul governo delle liste di attesa (pianificazione e controllo delle prestazioni ambulatoriali, apertura completa delle agende, controlli all’intramoenia, uso obbligatorio macchinari, ecc)...ma non l’avete mai nemmeno calendarizzata in commissione, grazie all’ottimo lavoro del presidente Lena, della Commissione Sanita’, che svicola da ogni responsabilita’ sulle vere leggi importanti che dovremmo discutere.
LE NOMINE DIRETTORI GENERALI
la barzelletta del balletto dei direttori generali del Lazio, che vengono spostati da una asl all’altra senza alcun motivo, gira da tempo in tutta italia.
Insieme alla finta short list, ai curriculum valutati a londra, ai direttori generali scomodi cacciati con minacce personali dalla stessa cabina di regia, dal ripescaggio di qualche vecchio direttore generale a fine carriera e fuori requisiti minimi...alla nomina di un direttore e il suo trasferimento il giorno dopo.
Il circo dei direttori generali del lazio e’ fantastico! TUTTA ITALIA RIDE DI ZINGARETTI E DEL PD LAZIO!
Autovalutazioni firmate dagli stessi direttori generali, finti organismi “indipendenti” di valutazione, numeri gonfiati ad arte, girati e rigirati in modo da far risultare che tutti hanno superato a pieni voti gli obiettivi.
Valutazioni NULLE in base ad obiettivi fittizi sui lea.
E come ciliegina sulla torta: in sede di commissione sanita’ il teatrino delle nomine...i vostri consiglieri devono solo ratificare decisioni gia’ prese dalla giunta, senza documentazione, con curriculum incompleti, senza approfondimenti.
E tutti i consiglieri del PD votano sempre convintamente. VOI VOTATE SENZA SAPERE NEMMENO CHI STATE NOMINANDO DIRETTORE GENERALE!
Avete promosso direttori generali incompetenti che hanno coperto disavanzi miliardari.
Dovevate cacciarli tutti a pedate! Altro che promuoverli con il massimo dei voti.
Invece sui direttori generali avete dimostrato di essere il peggio della vecchia politica, che addirittura la prima repubblica vi avrebbe invidiato.
Avete ingannato i cittadini.
>>>CLIENTELISMO DILAGANTE, MANCANZA DI TRASPARENZA, CORRUZIONE SENZA CONTROLLI
Abbiamo segnalato i casi dell’ Ifo, dello Spallanzani, della Asl di Frosinone, del Grassi.
Lei, Presidente Zingaretti, non ha mosso un dito, ha difeso un sistema EVIDENTE di ingerenze politiche nel quale si e’ continuata la spartizione di nomine, promozioni, posizioni organizzative e trasferimenti, in perfetto accordo con una schiera di sindacalisti corrotti.
Altro che meritocrazia ! Altro che giornata della trasparenza!
La sanita’ del Lazio e’ sempre in mano ai VOSTRI CORTIGIANI e alle CRICCHE di potere di primari e direttori!
Voi avete dimostrato di essere quelli del NO al cambiamento.
Siete quelli sordi a qualsiasi proposta che non sia la vostra.
Non rispettate nemmeno le leggi che voi stessi avete votato (il caso esemplare di 2 leggi importantissime inapplicate: il registro tumori, fermo dopo 1 anno, e la legge sull’azzardopatia… dei 51 punti di ascolto, chiami il numero verde Signor Zingaretti, cosi’ puo’ scoprire che ne funzionano solo 2!).
Siete la vergogna che voi stessi fingete di provare di fronte all’ennesimo caso di malasanita’, che ogni volta avete il coraggio di negare (infatti avete bocciato richiesta m5s di commissione indagine su casi malasanita’).
Ma il vostro tempo e’ finito.
Avete perso Roma, fra poco perderete il referendum costituzionale, e fra un anno perderete il governo di questa Regione.
Nel 2018 noi giriamo pagina.
Lasceremo alle spalle questo sistema sanitario clientelare, mafioso e corrotto.
AVETE PERSO 5 anni: dal 2013 voi perdete tempo con consigli straordinari completamente inutili, impedendo l’attivita’ legislativa, facendo passare solo le leggi che vi interessano, convocando commissioni 1 volta a settimana per votare solo i decreti di giunta, dimenticando che noi dal 2013 chiediamo di fare audizioni per affrontare i problemi urgenti della sanita’.
Tutto questo sara’ dimenticato per sempre.
Dal 2014 i cittadini con il MoVimento 5 Stelle stanno lavorando alla riforma della sanita’ che implementeremo fra il 2018 e il 2023.
Centinaia di professionisti del mondo sanitario insieme a noi stanno gia’ elaborando un nuovo modello di governance sociosanitaria. E’ il progetto “libro bianco sanita’”: 10 gruppi di lavoro stanno identificando tutti i provvedimenti strutturali urgenti per garantire l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari a TUTTI i cittadini, diritto costituzionale oggi negato per colpa dei vostri piccoli interessi di bottega, che mettono sempre e solo gli interessi collettivi e il diritto a ricevere cure adeguate e gratuite, dietro ai tagli ai bilanci e ai conti economici.
Il nostro modello di sanita’ e’ basato su un ribaltamento completo del vostro vecchio modello fermo al XX secolo e fondato ancora sull’ ospedalizzazione spinta, nonostante i vostri garage della salute.
Il MoVimento 5 Stelle propone un cambio di paradigma totale.
La nostra governance sanitaria sara’ fondata su servizi territoriali e domiciliari personalizzati, per la promozione della salute nelle persone SANE in condizione presintomatica.
Grazie a una vera prevenzione primaria basata su modelli avanzati di medicina predittiva, e grazie ad un uso esteso di dati epidemiologici e della sanita’ elettronica, costruiremo una sanita’ su misura di ogni singolo cittadino in grado di intercettare tutti quei segnali sentinella che se non gestiti conducono allo sviluppo di patologie croniche.
In sintesi: tuteliamo la salute delle persone sane per evitare che si ammalino. Il sistema sanitario regionale interverra’ in modo proattivo, PRIMA che i cittadini si ammalino, PRIMA che diventino cronici e si attuino processi degenerativi irreversibili.
Questa e’ il nuovo modello di sanita’ 5 stelle che cambiera’ il volto del Lazio nel 2018.
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Venerdi’ pomeriggio abbiamo lanciato la campagna sui social chiamata “SburgiardiamoZingaretti”: in poche ore ha raccolto 16 pagine di commenti indignati...molti dei quali non possiamo nemmeno ripetere in quest’ aula.
Quelle persone che non applaudono ai vostri convegni, quella massa di persone che non si curano piu’ a causa vostra.
Siete troppo orgogliosi ed arroganti per ammetterlo, e per ascoltare chi ancora vi da’ consigli su come cambiare rotta.
Su chi ancora oggi vi mette sotto il naso le soluzioni ai problemi, di cui voi ignorate la loro stessa esistenza.LIBERTA’ DI DISINFORMAZIONE2016-10-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it775864Conosco giornalisti onesti che sono stati cacciati dalle proprie redazioni e che oggi promuovono esperienze di testate online indipendenti, fra mille difficolta’. Nessuno di loro lavora piu’ per i grossi giornali commerciali.
Conosco giornalisti precari, sfruttati e sottopagati, che devono sottostare alle scelte redazionali che non condividono e ogni giorno devono digerire titoli volutamente scandalistici che sminuiscono i contenuti del loro stesso articolo.
Ne conosco tanti altri, troppi, che distorcono, stravolgono o peggio nascondono le informazioni. Giornalisti legati a doppio filo con il partito di governo, giornalisti che ricevono premi e partecipano a tutte le trasmissioni televisive come “esperti di informazione”. Giornalisti che fanno molto comodo al potere, perche’ costruiscono un falso consenso in modo da far digerire scelte politiche scellerate.
Chi ha il coraggio di raccontare della piu’ grande discarica d’Europa chiamata Malagrotta e della riapertura degli 8 inceneritori imposta da Renzi ? Chi ha il coraggio di scrivere una sola riga sull’aumento delle patologie tumorali nelle aree maggiormente inquinate, e la scellerata volonta’ di Nicola Zingaretti di non finanziare il registro tumori della popolazione, prima legge del M5S approvata oltre 1 anno fa e insabbiata per precisa volonta’ del PD Lazio ?
Chi ha il coraggio di raccontare l’emergenza pronto soccorso, e della risoluzione 5 stelle approvata nel 2015 con tutte le soluzioni mai applicate per cecita’ politica della maggioranza piddina e per favorire espressamente la sanita’ privata ?
O dei milioni di euro spesi negli appalti per ristrutturare gli ospedali con la scusa dell’emergenza giubileo, e poi i controsoffitti che crollano sui pazienti ? O dei lavoratori Maca senza stipendio da mesi ? O del grande bluff delle case della salute promesse da Zingaretti nel 2013 e mai viste (nonostante i milioni di euro spesi)?
Di tutto questo ne ha mai parlato nessuna delle 18 testate che fra ieri e oggi hanno rilanciato e creato lo scoop sul mio post “contro i pennivendoli”.
Tutti i cittadini sanno che nel Lazio l’informazione e’ legata al potere, e quello che una volta era il dovere della stampa di criticare le scelte sbagliate di un governo ed informare oggettivamente i cittadini sui fatti, si e’ trasformata in un privilegio (di casta) nello sparare fango su chi non e’ d’accordo con chi governa. Creando casi nazionali fondati sul nulla e alimentando la disinformazione per interi mesi (caso Muraro, caso assessori giunta Raggi).
Non si parla dei morti sul lavoro, le cosiddette morti bianche. Non si parla dei mille drammi della disoccupazione. Non si parla della poverta’ e del degrado delle periferie. Non si parla dei suicidi degli imprenditori affamati dalle tasse. Non si parla dei grandi evasori e del lavoro nero.
Non si parla del business dei servizi funebri, non si parla dei casi di malasanita’, non si parla degli intrecci fra mafia, sale scommesse e siti di slot online dove migliaia di persone perdono tutto quello che hanno in modo perfettamente legale.
L’informazione e’ abile a creare emergenze dal nulla, scandali, senza mai pero’ fare vero giornalismo di inchiesta e puntare il dito sui veri responsabili delle vere emergenze. Distogliere l’attenzione, spostarla sul nemico di turno, delegittimare e ridicolizzare chi e’ fuori dal coro e chi come il M5S, rappresenta una delle pochissime voci pluraliste nella nostra pseudo-democrazia mediatica.
Addirittura trasformare un’intimidazione, per la quale e’ in atto un’indagine della procura, in uno scherzo (caso collaboratore vicesindaco roma). O, ancora peggio, far dimenticare la vergogna di mafiacapitale e i rapporti stretti fra PD, cooperative e ambienti malavitosi che vivono di appalti pilotati in quel “mondo di mezzo” ancora vivo e vegeto, ancora da mungere.
Chiediamoci allora chi finanzia i giornali. Quali potenti gruppi editoriali, quali banche, quali sponsor ci sono dietro i giornali che troviamo in edicola. Chiediamoci quali siano le strettissime relazioni fra le redazioni dei giornali e i rappresentanti politici.
I giornali sono pagati con i nostri soldi.
Da anni giornali di partito ricevono miliardi di finanziamenti pubblici (anche con il trucco dell’obbligo di pubblicare i bandi delle pa).
L’unica forza politica che ha contrastato il finanziamento pubblico ai giornali, e settimana scorsa ha votato CONTRO in Consiglio Regionale del Lazio a ulteriori 2 milioni di euro regalati al “settore in crisi” e’ il M5S.
Non e’ un caso quindi che attacchino proprio me, membro della commissione sul pluralismo dell’informazione, e la forza politica che rappresento, dopo una battaglia in aula durata 3 sedute.
Battaglia della quale nulla si e’ letto sui giornali.
E’ strano leggere i comunicati di tanti consiglieri regionali di destra e di sinistra che si affannano a difendere la liberta’ di stampa, quando solo pochi giorni fa sono stati in assoluto silenzio o addirittura assenti alle sedute d’aula mentre il PD si votava la sua legge truffa sull’informazione. Oggi parlano quegli stessi consiglieri che hanno bocciato ogni tentativo di introdurre nel Lazio parametri oggettivi per verificare la qualita’ dell’informazione e promuovere concretamente pluralismo ed indipendenza dell’informazione.
Invece la brutta legge Ncd-Sel e’ passata, proprio grazie al loro voto. Grazie al silenzio colpevole del PD, che nel Lazio ha benedetto la santa alleanza fra estrema destra ed estrema sinistra.
Ma gli italiani non sono stupidi.
Gli italiani hanno capito che non devono piu’ fidarsi della stampa scandalistica.
Prendo il treno tutte le mattine, e non vedo un solo passeggero che legge un giornale. Nemmeno quelli gratuiti. Gli italiani hanno capito che il 77 posto nella classifica mondiale della liberta’ di informazione non e’ solo uno slogan. Io non riesco piu’ a leggere i giornali e a guardare talk show, pollai politici e tg di regime. E insieme a me sempre piu’ italiani rifiutano il lavaggio del cervello quotidiano.
Lo hanno capito proprio grazie agli attacchi ossessivi e costanti contro il M5S: da Quarto, alle Olimpiadi, allo stadio della Roma, ai tanti casi creati e alimentati ad arte.
L’informazione in Italia e’ un’emergenza, e lo si vede chiaramente anche come stanno stravolgendo la campagna elettorale per il referendum costituzionale del 4 dicembre.
Ma grazie al cielo esiste internet, che tante dittature cercano di chiudere e tanti politici in Italia vorrebbero imbavagliare. Ma la rete e’ libera e non sara’ mai sottomessa al potere, trovera’ sempre il modo per restare indipendente e sfondare ogni barriera.
“Noi non dimentichiamo. Noi non perdoniamo”: e’ lo slogan di Anonymous.
I giovani ormai usano solo il web per informarsi, risalendo direttamente alle fonti dell’informazione. Hanno cosi’ accesso al vero giornalismo, quello indipendente, dove freelance e testate online diffondono informazione molecolare fuori dal mainstream controllato dai grandi marchi commerciali.
Notizie che in un attimo volano sui social, e i giornali sono costretti ad inseguire.
Vendono gia’ a poco prezzo su Amazon apparecchi per lo streaming gratuito dal web sulla tv, che ci slega per sempre dai canali ufficiali e filtrati dell’informazione del mainstream.
Come vedete, basta pochissimo per liberarsi dalle catene dell’informazione “standard”. Basta un attimo per spegnere la tv e accedere, gratuitamente, alla vera informazione.
Il mondo e’ gia’ cambiato ma i dinosauri dell’informazione non lo hanno capito e cercano di raccontare un’altra realta’.
I giornali soffrono di una grave emorragia di loro lettori e le tv si inventano nuovi format per non perdere altro audience.
Ho sbagliato a dire “la pagheranno”, e’vero.
Stanno gia’ pagando gli effetti della loro liberta’ di disinformazione, perche’ sempre piu’ persone rinunciano a leggere i loro giornali.
Sempre piu’ persone, grazie ad internet, si liberano dall’informazione corrotta.Direct digital democracy and Global collective intelligence2016-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it769153It’s urgent engage citizens to rethinking democracy and politics in the network society.
There are many priorities, not even hypothesized by traditional parties. like freedom and technology self-determination in the era of digital surveillance, but also the need to obtain digital rights.
We are hacktivists of representative democracy, gamechangers with the goal to open the next era of direct democracy, which will define new rules and new rights using edemocracy platforms.
Today, in 2016, there are tools to ask within seconds to all citizens not only if they agree or disagree on one thing, but also understand what they think of a particular problem.
Those who hold a position of power, at high-level, are rarely available to give up part of their decision-making autonomy, with the excuse that he was elected to represent the citizens
Some european cities are well advanced in the application of digital democracy, 'cause for a long time they are experiencing edemocracy tools for citizen participation: Helsinki, Barcelona, Madrid.
With edemocracy tools we can understand how a problem could be solved (by simple local matters to the most important issues even at national and european level).
As if the difference between elector and elected no longer exists. As if in a political scenario of real democracy, every citizen can express the opinion on a topic that interests him (and vote for it).
All this it’s possible just today, thanks to the direct democracy of the digital era.
Digital democracy is also the hidden key, the transparent backdoor, to overthrow an unjust system masqueraded as democracy.
Internet allows us to feed and speed up the transformation of our pseudo-democracy to a real one without the filter of “representatives”: the spread of social networks has revolutionized humanity by increasing the capacity for discussion and iteration between people, created new ties and new relationships, has increased and enhanced the ability to share ideas, projects and experiences and unify planning.
It has now developed a collective intelligence that goes beyond the public confined to a neighborhood, a city or a nation. We've become really a global community thanks to the internet. Today, enormously more that in any past human history, knowledge is widespread, free and shared. Wishing we can put together in a few minutes, thanks to the network, the world's best minds to tackle a large-scale problem, and we can put together, always in a few minutes, all the citizens who suffer from the same problem and who want to find together a solution.
It’s the collective intelligence, applied to politics.
We must have the courage to recover the confidence of citizens in their institutions, to actively involve all citizens in the decisions that affect their lives.
The technology exists already by few years, the tools are ready and at practically no cost.
Soon, we will be able to overcome all prejudices, all restraint, any limitation on the full use of edemocracy tools: and to move forward to the necessary and crucial step to transform our republic (actually in the hands of multinationals and financial lobbies, so interests of a few), in a complete democracy, mature and managed directly by all its citizens without filters.
In conclusion, we need to explore innovative methods to strengthen large-scale citizen participation in the political process at european and global level. Not only “getting feedbacks or ideas”, usually asked by governments during the election campaign. We need to improve all the digital tools to give back every day to the citizens the power to fight concentration of power within public institutions.
Build today edemocracy means to provide a positive vision of collective intelligence in 21st century democracy.INTERVENTO GIUBILEO 2015-11-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it767886Come pensa, Presidente, dopo 2 anni di promesse, annunci, comunicati stampa, che possiamo ancora credere a cio' che e' venuto a raccontarci oggi ?<br />
E' tutto sotto controllo, tutto andra' per il meglio, dateci fiducia.<br />
Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo il vizio di non pendere dalle sue labbra e di non credere ciecamente ai suoi annunci.<br />
Lei e' venuto a pretendere, qui, oggi, il solito assegno in bianco. Un assegno che lei chiede ad un Consiglio Regionale che a suo parere non si puo' permettere un'opinione diversa dalla sua e che sempre secondo lei non e' in grado di esprimere critiche e giudizi.<br />
Ci sottovaluta, come sempre.<br />
Invece oggi noi dimostriamo non solo che sul Giubileo abbiamo un'opinione diversa dalla sua, ma che possiamo ottenere migliori risultati con meno della meta' dei suoi soldi.<br />
Il Giubileo per lei e per questa giunta potrebbe essere una grande occasione.<br />
Un'occasione per dimostrare di saper governare: programmando, pianificando, gestendo un grande evento per portare ai cittadini romani investimenti e innovazione. Oppure il Giubileo puo' essere un'occasione per continuare a mungere la mucca, e regalare appalti utili agli amici.<br />
Sull'emergenza si fanno grossi affari: da tutti gli elementi che abbiamo, piu' che Giubileo della Misericordia, per il Partito Democratico questo e' un Giubileo degli Appalti.
Ricchissimi appalti.<br />
Servirebbero oltre 400 milioni di euro solo per tamponare le urgenze di Roma e del Lazio, dai trasporti alla sanita'. Parliamo per la Regione Lazio di investimenti per circa 90 milioni di euro, dei quali 19 milioni come stanziamento diretto.<br />
Tanti bei soldoni.<br />
E infatti, a Roma, la prima (LA PRIMA!!!!) gara per il giubileo e' stata truccata e ci sono stati gia' tre arresti per corruzione.<br />
...nemmeno il tempo di apparecchiare la tavola, che gia' gli imprenditori e i politici si mettono in tasca i soldi del giubileo.<br />
Cantone ha confermato che i controlli sono piu' complicati di quelli dell'Expo.
la parola chiave per il business miliardario è “procedura d’urgenza”, quella che secondo l’art. 57 del Codice degli appalti
consente “di aggiudicare contratti pubblici mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara”.<br />
Noi e lei sappiamo benissimo che per il Giubileo era inutile spendere milioni di Euro per appalti ingiustificati....come l'acquisto delle famose 100 ambulanze.
Se lei va per una volta in un qualsiasi pronto soccorso del lazio, senza stringere mani qua e la e fare sorrisi ai fotografi, scoprira' che stazionano FERME di fronte ad ogni pronto soccorso, stabilmente dalle 3 alle 7-8 ambulanze. Con le sue 100, avremo adesso il problema di dove parcheggiare tutte queste altre.
Oppure un altro caso da manuale: mentre avremo migliaia e migliaia di pellegrini in piazza San Pietro, lei costruisce 38 nuove piazzole (specifiche per il giubileo) per far atterrare gli elicotteri.
Delle quali 8 sul GRA. Quindi se un pellegrino sta male…. o lei fa atterrare l'elicottero direttamente sul tetto della basilica di San Pietro, oppure lo trasporta personalmente con la sua auto blu fino al raccordo, dove un elicottero' potra' prelevarlo in urgenza.<br />
Questa e' la farsa.<br />
Con colli di bottiglia evidentissimi presso i pronto soccorso anche per fronteggiare le normali esigenze di assistenza, lei crea ulteriori danni, dimostrando di non aver capito minimamente come risolvere il problema.
Oppure pensa di risolvere tutto con l'elisoccorso, altro enorme danno erariale per la Regione Lazio, del quale lei nemmeno se ne e' accorto (ma che il M5S ha denunciato in aula quasi un anno fa)
Oppure la balla delle 1200 assunzioni per il giubileo.<br />
Considerando che 600 saranno comunque precari, e dividendo fra le diverse asl laziali, lei ci ha svenduto un potenziamento di 10 (dico 10) persone in piu' per tutto il giubileo in ogni presidio ospedaliero.
E se chiediamo in giro, nemmeno questi 10 nessuno ha mai visto. <br />
Ma sono questi i suggerimenti che le danno dalla cabina di regia della sanita' ?D'Amato nel giugno 2015 raccontava di 3,2 milioni destinati a tutte le strutture ospedaliere del Lazio per affrontare il Giubileo. A quali strutture sono arrivati i fondi, a quelle che realmente hanno bisogno...o come al solito, i soldi arrivano dove il politico, o il primario di turno, fa piu' da calamita di risorse economiche? E fra parentesi, lo sa naturalmente che i lavori sono in ritardo, vero ? Siccome se ne parlera' molto poco sui giornali, non si preoccupi che sara' il M5S a controllare per lei.<br />
E le anticipo gia' che avremo un bel deja vu con le sue casette della salute. Se le ricorda ? Ne aveva promesse 48 entro il 2014, fino ad oggi ne ha inaugurate solo 8. E nemmeno quelle 8 funzionano. Stessa cosa sono i pronto soccorso ripitturati per il giubileo.<br />
La chiave per la sanita' durante il giubileo e' realizzare una rete di assistenza modulare, flessibile e capillarizzata che abbia l’obiettivo di evitare il ricorso al sistema dell’emergenza e alle prestazioni ospedaliere.<br />
Vede, non ci voleva un curriculum da direttore generale per capirlo.<br />
Per il MoVimento 5 Stelle questo sara' il Giubileo dell'Onesta'.<br />
Il Giubileo della Trasparenza. Della sicurezza. Della legalita'.<br />
Noi possiamo dimostrare, ed abbiamo gia' pubblicato un nostro studio approfondito, che potevamo sfruttare questo evento per rilanciare la sanita' pubblica, senza specularci sopra come al solito.<br />
Efficentando le strutture esistenti e senza regalare appalti ovunque.<br />
Il segreto e' quantificare le risorse, lavorare seriamente sul taglio delle inefficienze, e investire sull'assistenza sanitaria territoriale in stretta relazione al bisogno sanitario, riducendo le diseguaglianze di salute e il mancato accesso ai servizi sanitari soprattutto fuori Roma.
Ora e' il M5S ad accusare il PD di essere populista:
assumiamo qui, inauguriamo la. Questo e' quello che dite ai giornali. E poi scopriamo che dietro i comunicati stampa c'e' poco o nulla.<br />
Per il Giubileo voi proponete soluzioni per tamponare un'emergenza che vi siete inventati, soluzioni a brevissimo termine che non considerano il reale fabbisogno sanitario. In questo modo producete spese assolutamente ingiustificate per i soliti vantaggi clientelari e politici e per coltivare il vostro bacino elettorale.<br />
Noi proponiamo invece di recuperare le strutture che avete depotenziato o chiuso, puntando su specializzazioni VERE che ridiano senso a tutte le province e fermino la mobilita' passiva verso Roma o le altre regioni, che voi invece promuovete.<br />
In questi anni, purtroppo, a causa delle vostre politiche di governance errata, nelle zone centrali della città non esiste piu' un numero adeguato di strutture ospedaliere e di primo soccorso. Rispetto al Giubileo del 2000, nel Lazio ci sono tremila posti letto in meno, 3800 unità di personale in meno, e due ospedali in meno (San Giacomo e Forlanini).<br />
Il M5S ha elaborato uno studio.<br />
Partendo dai dati dei giubileo 2000 possiamo calcolare la domanda aggiuntiva grazie a indici epidemiologici, grazie ad algoritmi di simulazione dell'impatto sull'attuale rete ospedaliera/sanitaria, e grazie all'analisi delle criticita' della rete dell’emergenza che abbiamo effettuato all'interno di un tavolo di lavoro regionale nel febbraio 2015, molto partecipato da associazioni e sindacati. <br />
Quindi siamo in grado di stimare il fabbisogno sanitario, e in base a quello, razionalizzare il piano sanitario regionale per il giubileo.<br />
Voi non siete stati in grado di farlo, lo dimostrano le scelte inopportune e superficiali che avete preso finora.<br />
Non è infatti investendo strutturalmente in riqualificazione dei presidi ospedalieri o acquistando 100 nuove ambulanze che si potrà risolvere il problema dei colli di bottiglia, delle liste di attesa e dell’accessibilità ai servizi<br />
ECCO IL VOSTRO ERRORE<br />
Si valutano in pratica circa 40 mila accessi in più al PS e ai DEA, ovvero circa il 2% in più degli accessi a livello complessivo i quali ammontano a circa 2 milioni. <br />
IL SSR e' gia' in grado di supportare il carico dei pellegrini che arriveranno per il giubileo.
Come mai non lo dite ? Come mai non raccontate la verita' ?<br />
Ripeto che un incremento di solo il 2% non rappresenta una criticità tale da giustificare ristrutturazioni onerose.<br />
L'assistenza di base dovrebbe quindi essere dimensionata su una domanda media sanitaria aggiuntiva stimata di circa 190 visite mediche ambulatoriali/giorno. <br />
L'idea del M5S e' questa: <br />
PFAL (Punti Fissi Assistenza Localizzata) che dovranno essere ubicati in tutti quei luoghi in prossimità della maggiore affluenza ricettiva. Potrebbero essere programmate circa 10 postazioni ambulatorio fisse (ambulatori medico-infermieristici), aperti 24 ore su 24 <br />
PMAL (Punti Mobili Assistenza Localizzata) posizionati temporaneamente nei luoghi di maggiore affluenza e dotati di un medico ed un infermiere. L’apertura sarà determinata in orari stabiliti corrispondenti all’evento programmato e quindi al relativo flusso di pellegrini.<br />
Capite, cosi' possiamo non solo programmare, ma anche anticipare la richiesta di domanda sanitaria.
I grandi eventi determineranno una ulteriore domanda aggiuntiva, che con il piano giubileo 5 stelle abbiamo affrontato e risolto. Ma lo sapete che nel Giubileo del 2000 durante la chiusura delle porte sante ci sono stati fra 200.000 persone SOLO 15 malori e soltanto uno di questi è risultato grave ?
I numeri veri smontano completamente la vostra finta emergenza e il vostro business di appalti in urgenza. Semplicemente non servono. <br />
La chiave del piano giubileo 5 stelle e' che noi partiamo dalla PREVENZIONE. <br />
Con lo scopo di “prevenire” il processo di cura e quindi il ricorso in urgenza all’assistenza sanitaria. Noi individuiamo le caratteristiche demografiche e sociosanitarie dei pellegrini in arrivo, in modo da intraprendere azioni preventive con il paese di origine. Questa e' una variabile importantissima per non incorrere successivamente in criticità e costi. <br />
Come invece prevediamo per il VOSTRO piano giubileo, che di preventivo non ha proprio nulla.
INFOPOINT SALUTE: apriamo POSTAZIONI informative collocate direttamente all'interno delle strutture ricettive di maggiori dimensioni<br />
4 – 5 INFOPOINT sia per il Giubileo "ordinario",
7 INFOPOINT da attivare soltanto per la Giornata dedicata alla Gioventù o in occasione dell’ apertura e chiusura Porte Sante.<br />
Una informazione preventiva, che informi i cittadini dei servizi sanitari e li educhi ad un uso appropriato, diverrebbe elemento utile per l’alleggerimento delle reti di assistenza.
Nel piano 5 stelle modelliamo anche un’organizzazione di una rete di assistenza di base diffusa opportunamente sul territorio e configurare un sistema modulare di adattamento ai flussi in occasione dei grandi eventi.<br />
LA CHIAVE E' L' ORGANIZZAZIONE: PIU' EFFICIENZA, COSTI ENORMEMENTE PIU' BASSI<br />
Ci siamo poi dedicati a comprendere come migliorare l' Assistenza dei fabbisogni sanitari specialistici nel periodo giubilare: emodialisi, igiene mentale, cardiologia e neurologia. Anche la farmaceutica deve essere assicurata dalla rete dei servizi ospedalieri e territoriali regionali.
Mediamente comunque si può valutare un incremento assai modesto rispetto al totale delle visite ordinarie rivolte alla popolazione residente.<br />
+ 1,4-2,2%
Quindi ottimizziamo, spendendo poco, anche la rete di assistenza specialistica.
Abbiamo previsto asl per asl gli accessi e il tipo di richiesta di assistenza.<br />
Abbiamo calcolato il reale numero di investimenti previsti, sia in termini di professioni sanitarie, e sia in termini di organizzazione e logistica.
Abbiamo efficentato il modello sanitario, puntando sull'efficacia di tutto il sistema,una migliore riorganizzazione delle risorse, e sulla modularita' degli eventi giubilari.
Abbiamo ristrutturato l'accesso alla rete di emergenza, in modo da svuotare i pronto soccorso dagli accessi inappropriati (circa il 75%) e allo stesso tempo dimezzare le liste di attesa.
Abbiamo sfruttato l'occasione del giubileo per ottenere tutti questi risultati, che dureranno ben oltre il periodo del giubileo, in modo da rafforzare enormemente la sanita' pubblica laziale.<br />
Abbiamo dimostrato, insomma, di poter usare meno della meta' dei soldi che avete stanziato voi per il giubileo.<br />
Con migliori risultati.<br />
Abbiamo dimostrato a voi, e a tutti i cittadini, che governiamo meglio.INTERVENTO SU MOZIONE CAMPAGNA SENZATOMICA 2015-04-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it758326Esiste un accordo segreto con gli Stati Uniti che risale alla Guerra Fredda e che sarebbe stato rinnovato nel 2001, che permette la presenza in Italia di un numero imprecisato di ordigni nucleari. Il nome in codice del progetto di difesa nucleare è “Stone Axe” (Ascia di Pietra).
Un inchiesta di Panorama del 2013 affermava che il Pentagono stava per investire 11 miliardi di dollari per ammodernare 200 ordigni nucleari B61 presenti in Europa.
Nel rapporto “Us nuclear weapons in Europe” redatto nel 2005 dall’analista statunitense Hans Kristensen del Natural Resources Defence Council di Washington, si parla di 90 testate allocate in Italia.
La guerra fredda per alcuni militari e alcuni rappresentanti governativi non e' mai finita.
Bisogna sapere che il principio della “condivisione nucleare” è frutto delle riflessioni che seguirono alla riunificazione della Germania e che dovevano dare un nuovo ordine ai rapporti di forza tra le potenze nel dopo-Guerra Fredda. Scrive Kristensen nel febbraio 2005: “I piani d'attacco della NATO prevedono il lancio eventuale di B-61 contro obiettivi in Russia o in Paesi del Medio Oriente come Siria e Iran”.
Quindi la presenza di armi nucleari in Italia non non solo un deterrente, ma sono un'ipotesi vera e propria nel caso dovessero realmente servire. Oggi servono a mantenere un peso strategico rilevante negli equilibri internazionali, soprattutto verso il medioriente.
La notizia apparsa sul Guardian, riguarda il rinnovo di questi 90 ordigni nucleari italiani...che debbono essere manutenuti e riadattati, per poterli utilizzare come armi teleguidate montate sui cacciabombardieri F-35, proprio quei costosissimi aerei che il governo italiano Monti-Letta-Renzi ha recentemente acquistato dagli USA e che rientrano nell’imponente programma “Joint Strike Fighter”.
Se la notizia del rinnovo degli ordigni nucleari fosse vera, sarebbe non solo la conferma implicita della presenza di tali armi nucleari in Europa ma smentirebbe quanto dichiarato da Obama nel 2010, all’epoca in cui ribadì che non avrebbe più sviluppato nuove armi.
Del resto, come si legge in un file classificato come “confidenziale” dell’ambasciata USA e diretto al Dipartimento di Stato a Berlino l’11 novembre 2009, “il ritiro delle armi nucleari dalla Germania e forse da Belgio e Olanda potrebbe rendere politicamente molto difficile per la Turchia mantenere il suo arsenale, essendo ancora convinta della sua necessità”. Dunque, pare di capire, la posizione NATO è la seguente: finché in Medio Oriente ci sarà la minaccia iraniana, le bombe in Europa per il momento restano.
Ma torniamo alle bombe nucleari presenti in Italia.
Dove sono e quante sono.
Un'inchiesta dell'Espresso del 2014 afferma che 20 sono nella base americana di Ghedi, e 50 nel bunker di Aviano.
Cioe' caccia italiani pronti al decollo per andare all'attacco con bombe nucleari sotto le ali.
Una ricerca della Fas, Federation of American Scientists , documenta come l'Italia custodisca il numero più alto di armi nucleari statunitensi schierate in Europa: 70 ordigni su un totale di 180. E siamo gli unici con due basi atomiche: due primati che comportano spese pesanti a carico del governo di Roma: spese che, a 25 anni dalla fine della Guerra fredda e degli incubi nucleari, appaiono ingiustificabili.
Eppure le forze armate italiane sono fiere di essere al fianco della potenza Usa nella missione atomica, tanto da aver festeggiato da poco le “nozze d'oro” di questa alleanza: i 50 anni dell'arrivo delle testate nucleari a Ghedi. Un anniversario celebrato con tanto di torta alla panna con le bandierine e una targa commemorativa che loda queste armi terribili “per avere protetto le nazioni libere del mondo”.
MA ufficialmente, questo arsenale in Italia non esiste: né il governo di Washington né quello di Roma hanno mai ammesso la loro presenza.
Il riserbo che, però, circonda questi armamenti presenti sul suolo italiano è un classico segreto di Pulcinella.
2 prove: la presenza del 704esimo Squadrone Munitions Support (Munss). Il Munss non sarebbe presente nella base se non ci fossero armi nucleari.
La presenza di alcuni speciali veicoli Nato fotografati dai satelliti: in gergo si chiamano “Nato Weapons Maintenance Trucks” (WMTs). Un'immagine satellitare, fornita da Digital Globe attraverso Google Earth, mostra uno di questi camion Wmt parcheggiato vicino gli alloggiamenti del 704esimo Squadrone Munss a Ghedi in data 12 marzo 2014. Foto simili alle stesse del 2009 con stessi camion perfettamente visibili.
La potenza delle bombe nucleari italiane?
Una potenza di 11 volte la carica dell'atomica che distrusse Hiroshima nel 1945.
Il costo ?
Dopo cinquant'anni di silenzio non e' ancora stato affrontato dal Parlamento:
l'Italia «si fa carico della presenza nella base di Ghedi del 704esimo Squadrone Munss, dell'aggiornamento delle misure di sicurezza necessarie per proteggere le armi, dell'addestramento dei piloti e del mantenimento degli aerei Tornado che devono attenersi a rigorose procedure di certificazione per essere idonei alle missioni nucleari. E inoltre ci si aspetta che il costo nella messa in sicurezza delle bombe B-61 nelle basi europee aumenti più del doppio nei prossimi anni (fino a 154 milioni di dollari) per assicurare gli aumentati livelli di sicurezza richiesti dall'immagazzinamento delle armi nucleari americane».
Ma e' legittimo che queste bombe nucleari siano sul territorio italiano ?
l'Italia e gli Stati Uniti hanno firmato il Trattato di non proliferazione, che impone di “non ricevere armi nucleari o il controllo diretto o indiretto di esse da nessuno”. È vero che le armi nucleari sono arrivate a Ghedi nel 1963, in un periodo precedente al Trattato di non proliferazione. Oggi però questo accordo è una pietra fondante della comunità internazionale: come si può conciliare con quello che avviene a Ghedi?
E per ultimo, e nessuno ne parla ma...esistono pericoli per la popolazione italiana legati alla presenza di queste armi nella basi di Ghedi e Aviano? segreto militare.
Concludendo, nella targa commemorativa che celebra il 50esimo anniversario, le armi di Ghedi vengono celebrate, seppure senza menzionarle, per “aver protetto le nazioni libere del mondo” anche dopo la fine della Guerra fredda.
Le armi nucleari italiane vengono oggi mantenute come arma di ricatto verso i paesi non allineati del medioriente.
La sfida migliore per dimostrare che l'Italia promuove davvero la pace e il disarmo, sarebbe iniziare a smantellare...partendo proprio dalle 70 bombe pronte a partire da Ghedi e Aviano.Richiesta dimissioni presidente consiglio regionale del lazio2014-07-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it722052Speravamo che l'era Fiorito fosse terminata.
Ma sembra che il passato e il presente si mischino ancora in questa istituzione, ancora macchiata da una condotta illecita ed immorale.
Consigliere Daniele Leodori: lei si intasca 10000 euro ogni fine mese, quindi per lei non fa differenza se prende 1800 euro in piu' o in meno. Sono briciole.
Deve spiegare a quest' aula come mai lei non si è accorto di avere 24000 euro in più nel conto corrente finchè non gliel’abbiamo fatto notare noi.
Chieda a qualsiasi cittadino del Lazio, chieda a quelli che muoiono di fame, ai precari e ai disoccupati... chieda a quelli che non riescono a pagare l'irpef perche' il suo presidente Nicola Zingaretti ha alzato la tassa al massimo possibile...chieda a qualsiasi cittadino del Lazio se non si accorge se sul suo conto corrente ci sono 1800 euro in piu' tutti i mesi.
Lei per 14 mesi non se ne e' accorto. Impossibile. Sapeva benissimo da dove arrivavano e si li e' tenuti zitto zitto.
24000 euro.
Li ha restituiti SOLO dopo che e' stato preso con le mani nel sacco dal MoVimento 5 Stelle, quando abbiamo presentato l'interrogazione urgente il 15/7/14.
Ha restituito tutto il bottino solo DOPO: il 21 luglio 2014, una settimana dopo.
Questo e' gravissimo e dimostra la sua colpa e la sua malafede.
E' stato colto dal panico: ha detto 3 cose diverse a 3 giornalisti...li restituiro', li ho gia' restituiti, li sto restituendo.
Bugie alla stampa. E poi addirittura (prima che uscisse la notizia) la telefonata per intimidire la giornalista Cinzia Marchegiani che stava raccogliendo una sua intervista in merito, urlandole al telefono di non pubblicare nulla.
Poi la telefonata di Chiara Rai, Direttore dell'Osservatore Laziale: la telefonata e' online e tutti i cittadini del lazio possono ascoltarla.
Tutto questo e' gravissimo e ingiustificabile.
Abuso di potere, arroganza, tentativi di intimidazione.
Prima si e' nascosto dietro un “errore tecnico”.
Poi ha restituito il maltolto sperando di salvarsi quando la frittata era gia' fatta. E ha cercato di influenzare la stampa per limitare i danni verso l'opinione pubblica.
Moralmente lei, consigliere Leodori, non e' all'altezza del suo ruolo.
Non e' nelle condizioni per rappresentare la presidenza del consiglio regionale del lazio.
In questi 15 mesi ha dimostrato ampiamente di aver privilegiato solo gli interessi del suo partito, invece di avere un ruolo super partes e rappresentare tutti.
In questi 15 mesi lei ha boicottato la maggiore forza di opposizione alla regione lazio, il movimento 5 stelle.
Ha abusato del suo potere nella capigruppo, ha applicato lo statuto e il regolamento a suo piacimento spesso con la scusa della “prassi” stravolgendo la democrazia stessa, ha tolto piu' volte la parola per zittire l'opposizione, ha violato sistematicamente diversi articoli del regolamento, e ora questa sporca vicenda di 24000 euro.
Oggi al suo fianco ha solo il silenzio, colpevole, del suo partito e delle liste che fanno da stampella a questa maggioranza...
cosa dira' il pd per difenderla ? Quale giro di parole utilizzera' la lista per il pdlazio per difenderla ?
il suo partito tentera' di insabbiare tutta la questione, oppure semplicemente la scarichera' come ha gia' fatto molte volte in passato con i personaggi scomodi e i dissidenti, pugnalandoli alla schiena dopo aver preso debitamente le distanze dalle “pecore nere”.
Daniele Leodori: in questo momento lei e' ad un bivio.
Se si dimette spontaneamente, oggi, subito, salva quello che resta della sua coscienza e ristabilisce una parvenza di serieta' a questa istituzione che lei aveva l'onore e il privilegio di rappresentare.
Oppure resta attaccato sua poltrona, facendo finta di nulla, ascoltando di sfuggita gli interventi mentre gioca con il telefono, aspettando che chi di dovere la costringera' a dimettersi.
Daniele Leodori.
Il MoVimento 5 Stelle chiede formalmente le sue dimissioni.
Lei non rappresenta piu' la presidenza di questo consiglio regionale.INTERVENTO A FAVORE DELLA RICHIESTA DI DICHIARAZIONE DI URGENZA SULLA PROPOSTA DI LEGGE N.115 DEL 17/12/2013 DENOMINATA “ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE SUGLI ERRORI IN CAMPO SANITARIO E SULLE CAUSE DI INEFFICIENZA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE”2014-01-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it716056Presidente, consiglieri, cittadini.
Qualcuno puo' con coscienza affermare, in quest'aula, che nella Regione Lazio non accadano con pericolosa frequenza casi considerati di "malasanita'" ?
Per malasanità si intende una carenza generica della prestazione dei servizi professionali rispetto alle loro capacità che causa un danno al soggetto beneficiario della prestazione.
E noi aggiungiamo: un danno a tutta la collettivita'.
La malasanita' nega il senso stesso dell'articolo 32 della nostra costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Un ultimo caso, definito dai media come malasanita', e' avvenuto solo pochi giorni fa.
A Ostia un bambino di 7 anni e' deceduto per arresto cardiocircolatorio dopo essere stato visitato e dimesso per una gastroenterite.
Agli inizi di gennaio un uomo muore dopo essere arrivato al Vannini, secondo la famiglia a causa del ritardo nell'arrivo dell'ambulanza.
Una donna era stata ricoverata nel mese di novembre al santo spirito per un attacco di asma, per poi essere dimessa "per influenza asmatica". Poco dopo un secondo ricovero: la donna e' caduta in coma ed e' deceduta qualche giorno più tardi.
Questi sono gli ultimi 3 casi eclatanti avvenuti nel Lazio solo nelle scorse settimane. Casi che la stampa riprende e giustamente evidenzia all'attenzione dell'opinione pubblica, sperando che qualche amministratore se ne faccia realmente carico.
Ma le denunce dei cittadini e delle associazioni a tutela dei diritti dei malati sono quotidiane e sono le stesse da anni.
Non sono solo denunce dei singoli casi di malasanita' laziali: si parla di condizioni generali che si stanno degradando di anno in anno, situazioni a rischio che possono degenerare da un momento all'altro, morti che vengono purtroppo preannunciate con un'alta probabilita', decessi che possono essere evitati grazie una migliore gestione delle procedure unite ad una piu' efficace ed efficiente organizzazione.
Siamo ancora convinti che come la mafia, anche la malasanita' non esista ?
Dal rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari risulta che negli ospedali delle 5 province laziali sono stati - tra 2009 e 2012 - 63 gli «incidenti» classificabili come casi di malasanità, con 42 decessi
Il Lazio e' in testa alla classifica delle aree con maggior numero di casi di malasanità.
Caso mai la cronaca o i dati finanziari non bastassero a dimostrare il totale dissesto in cui la Regione Lazio ha portato la già carente e sprecona Sanità romana, arriva il Tribunale dei diritti del malato a documentare che nei 27 Pronto Soccorso del Lazio l’attesa per un ricovero varia da 24 ore a 4 giorni.
I dati nazionali ci raccontano che, molto probabilmente, nel Lazio ci sono circa 40.000 malati rari che rinunciano alle cure a causa degli ostacoli interposti dal ‘sistema’, ovvero burocrati e medici.
La malasanita' esiste, eccome.
E' come un cancro che continua a diffondersi nei corridoi dei reparti ospedalieri e negli uffici degli amministratori. Un tumore che drena soldi pubblici togliendoli alle eccellenze e alle buone pratiche, facendoli defluire in mille rivoli di sprechi e corruzione.
Ma questa malattia si puo' debellare.
E' solo una scelta politica.
Noi, nel consiglio regionale del lazio, oggi, con questa votazione, possiamo fare la differenza.
La proposta di legge n.115 del 17/12/2013 e denominata “ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE SUGLI ERRORI IN CAMPO SANITARIO E SULLE CAUSE DI INEFFICIENZA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE” e' stata depositata dal MoVimento 5 Stelle e ai sensi dell' art. 57 del Regolamento del Consiglio Regionale del Lazio e' stata richiesta la dichiarazione di urgenza.
Perche' e' urgente questa legge ?
E' urgente che i cittadini conoscano tutti i motivi per i quali si ripetono cosi' tanti casi di malasanita' nella nostra regione.
E' urgente che i cittadini sappiano quanto e' diffuso questo fenomeno e quali sono esattamente tutte le sue cause.
E' urgente che i cittadini comprendano che la Regione Lazio intende circoscrivere il piu' possibile i casi di malasanita', per ridurre al minimo la possibilita' che un nostro familiare possa morire di un ERRORE e non di una MALATTIA.
E' urgente che tutte le istituzioni, per prima la Regione Lazio che noi rappresentiamo, attuino fin da subito tutti gli strumenti legislativi per intervenire concretamente ed efficacemente contro la malasanita'.
Tutto questo passa attraverso una commissione di inchiesta. Tutto questo passa dal voto di oggi in aula per confermare l'urgenza di questa proposta di legge.
PERCHE' ESISTE LA MALASANITA'?
Patologie o lesioni causate da interventi chirurgici errati, errate diagnosi, negligenze, errori nell'utilizzo o nella prescrizione dei farmaci.
Dobbiamo dire che spesso nemmeno i medici e gli operatori sanitari sono i responsabili di tanti casi definiti come "malasanita". Esistono problemi strutturali/organizzativi che vanno oltre le responsabilita' legali e personali dei singoli professionisti.
Strutture ospedaliere vetuste o inadatte al soddisfare l'afflusso causato dall'aumento del bacino di utenza e dalla chiusura di altri ospedali limitrofi, macchinari non rinnovati a causa del taglio delle spese (o per la pesante riduzione dei costi per rientrare dal deficit), ritardi nella fornitura di farmaci, medicinali e materiale di supporto.
Le condizioni lavorative degli operatori sanitari, a tutti livelli, costretti a fornire assistenza al massimo livello in condizioni di turnistica eccessiva, con stipendi ed incentivi che spesso non ripagano i reali risultati ottenuti. Contratti precari abusati in tutti i settori della sanita' regionale, che mantengono migliaia di professionisti in condizioni di costante instabilita', anche per molti anni, con insofferenze personali e insoddisfazioni professionali che si ripercuotono necessariamente sui pazienti.
Scarsa trasparenza sulle nomine e sulle promozioni, che troppo spesso premia non la competenza, ma ancora e ancora il clientelismo. Generando lotte intestine negli ospedali e nelle asl, con impatti psicologici sulle condizioni di lavoro di interi reparti.
Tutte queste, e molte altre ancora, possono essere considerate concause dei casi di malasanita'.
- Chi verifica l'operato dei direttori generali delle asl e delle strutture ospedaliere ?
- Gli indicatori di efficienza dei presidi sanitari sono sufficienti per valutare il sistema di gestione delle prestazioni e intervenire dove esistono sofferenze ?
- Chi analizza la qualita' dell'assistenza fornita dalle strutture convenzionate ?
- Sono davvero coinvolte tutte le associazioni ed i comitati di cittadini che da anni denunciano la malasanita' laziale e propongono soluzioni anche a costo zero o addirittura con una riduzione delle spese ?
- I fattori che conducono ai casi di malasanita' sono riconducibili al taglio dei posti letto degli ultimi anni, alla disorganizzazione dei reparti, alla mancanza di comunicazioni efficenti fra ospedali, alle privatizzazioni delle strutture ?
- Quanto le gestioni finanziarie scellerate di questi anni hanno peggiorato la qualita' del servizio sanitario regionale ?
- Quanto ha inciso il blocco del turnover, i turni massacranti dei lavoratori, il precariato cosi' diffuso in ogni settore sociale e sanitario della nostra regione ?
- Quanti reparti di eccellenza sono stati depotenziati a favore di cliniche private, indebolendo volutamente la sanita' pubblica ?
Servono dati, elementi, informazioni per poter analizzare oggettivamente sia i singoli casi di disservizi e sia il quadro generale, in modo da poter intervenire con tutte le azioni legislative necessarie ed urgenti, per fare in modo che possano ridursi il piu' possibile i casi di malasanita' nella Regione Lazio.
Serve una commissione di inchiesta speciale, composta da veri esperti indipendenti, che possa fare finalmente luce sul fenomeno della malasanita': circoscriverlo, comprenderlo, e proporre soluzioni concrete ed attuabili.
“Gravissimi fatti illeciti sono stati riscontrati durante il 2011 nel settore della spesa sanitaria – ha detto Angelo Raffaele De Dominicis, procuratore regionale della Corte -. Casi come quello delle convenzioni con il Gruppo San Raffaele, vicenda che con i suoi 137 milioni di euro di sprechi e di truffe, ancorché limitata ad una tipologia di prestazioni sanitarie (la riabilitazione), desta particolare sconcerto e preoccupazione soprattutto ove si consideri che oltre il 68 per cento dell’intero debito sanitario nazionale è costituito dal disavanzo accumulato da due regioni: Lazio e Campania”
Solo queste poche parole giustificherebbero una commissione di inchiesta.
Nessuno di noi puo' affermare oggi in quest' aula che la sanita' regionale non sia altro che un paziente cronicizzato, al quale sono state date poche medicine. Un sistema sanitario regionale indebolito che soffre da anni di mala gestione, poiche' sono evidenti i suoi elementi strutturali critici.
Il Presidente Nicola Zingaretti, in qualita' di commissario ad acta, ha messo mano alle fondamenta stesse del modello di governance del Servizio sanitario regionale, riconoscendo quindi la necessita' di effettuare una riorganizzazione territoriale necessaria per superare l'emergenza, e molte altre azioni volte al superamento e al miglioramento del modello attuale che ha dimostrato tutta l'evidenza delle sue lacune organizzative.
Attualmente abbiamo pochi strumenti per poter intervenire.
E' necessario fornire a questo consiglio, al subcommissario governativo e alla VII commissione uno strumento legislativo piu' forte ed efficace, con maggiori poteri, per poter fare finalmente luce sui tanti casi di malasanita' e studiare migliori soluzioni strutturali.
Serve una commissione d'inchiesta.
E serve con estrema urgenza.
Vi ricordiamo che oggi non votate la proposta di legge del movimento 5 stelle oppure le competenze, i poteri o il ruolo della commissione di inchiesta.
Oggi votiamo SOLO sull'urgenza relativa alla DISCUSSIONE di questa proposta dl legge.
Poi la legge seguira' il suo corso, con emendamenti, modifiche e tutti i necessari approfondimenti in commissione e poi in consiglio.
Vi chiediamo di non rallentare questa procedura d'urgenza.
Non negate a voi stessi, alle vostre coscienze, e ai cittadini che esista un problema di malasanita' in questa regione e che noi consiglieri regionali possiamo affrontarlo e risolverlo.
Oggi possiamo riscattare la Regione Lazio, dimostrando ai cittadini che abbiamo il coraggio di intervenire.
Chiediamo ad ogni consigliere, oggi, in quest' aula, di votare senza timore o dubbi a favore della richiesta di urgenza della proposta di legge n.115 denominata
“Istituzione della Commissione Speciale sugli errori in campo sanitario e sulle cause di inefficienza del Servizio Sanitario Regionale
GRAZIEIntervento di apertura del consiglio regionale straordinario sulla sanita', gruppo M5S2013-11-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it716057Oggi abbiamo sentito, dall'autorevole e rassicurante voce del nostro presidente, molte idee e molte proposte su come affrontare i problemi della sanità del Lazio e superare il commissariamento.
Tante interessanti parole, da un uomo che ha convinto con le sue promesse la maggioranza dei cittadini della nostra regione.
Il ruolo del MoVimento 5 Stelle Lazio, come prima forza di opposizione in questo consiglio (dopo le ultime traversie politiche del pdl), è vigilare costantemente sull'operato della giunta regionale, denunciando ogni abuso ed ogni irregolarità che riscontriamo, e allo stesso tempo fornire il nostro contribuito all'agenda politica e legislativa con proposte concrete e realizzabili per risolvere i veri problemi dei cittadini.
Presidente, sarò molto chiaro e diretto. Oggi 19 novembre 2013 ad oltre 8 mesi dall'insediamento della X legislatura, non vogliamo piu' solo “immaginare” una regione trasparente, onesta, nella quale quando un qualsiasi nostro cittadino sta male o soffre, non possa trovare un servizio pubblico e gratuito di altissima qualità.
Non vogliamo piu' solo “immaginare” che i direttori delle asl siano persone incensurate, competenti e scelte non per amicizie o fedeltà politica. Chi ha la grandissima responsabilità di dirigere un ospedale, un pronto soccorso, un reparto dove siamo ricoverati, è una persona della quale dobbiamo necessariamente e senza ogni minimo dubbio fidarci a occhi chiusi.
Non vogliamo piu' solo “immaginare” che per fare un esame, dobbiamo aspettare e soffrire per mesi e mesi magari anche peggiorando la nostra malattia, mentre pagando (ma solo chi se lo può permettere) può avere una visita in pochi giorni nel privato.
Presidente, vogliamo smetterla di “immaginare”. Abbiamo necessità urgente di non “immaginare” piu' una sanità onesta, giusta, e solidale in questa regione.
Abbiamo riletto tutti i suoi recenti annunci, Presidente, e anche il suo programma elettorale. L'impegno che ha preso, sia come commissario governativo ad acta, e sia come presidente di questa regione, è immenso.
Partiamo da uno dei suoi punti di forza: le Case della Salute. Fra le molte interviste lei ha detto che “le Case della salute per molte aree della regione combatteranno la desertificazione della sanità prodotta dalle chiusure di reparti, servizi e ospedali, consumate in questi anni”
“Saranno riconvertiti i piccoli ospedali per riportare l'assistenza, le cure e i servizi vicino ai cittadini”.
L'altra faccia della medaglia è che tante altre strutture chiuderanno per mancanza di fondi, continuerà la lenta strategia del depotenziamento di interi reparti, non si fermerà lo stillicidio dello spostamento dell' organico verso strutture di maggiore interesse “politico”....quello insomma che il cittadino vede ogni giorno quando va in tanti ospedali della nostra regione.
Ad oggi sappiamo ancora troppo poco di queste case della salute, tempi, modalità, criteri, costi, e le assicuro che abbiamo già letto con molta attenzione la delibera commissariale e abbiamo audito in VII commissione uno dei registi di questa operazione, il dottor D'Amato. Le osservazioni dettagliate e le proposte del movimento 5 stelle arriveranno in una risoluzione dedicata, che verrà presentata oggi stesso.
Vogliamo parlare delle nomine dei direttori generali ?
581 candidati, 199 ammessi ai test e 382 esclusi senza motivazione, riduzione ai 50 della short list, e poi pescati 21 direttamente da lei.
Questa procedura, a sentire le parole del Presidente, è “totalmente trasparente e rivoluzionaria”, ma a quanto sembra scopriremo tutti i criteri di selezione o esclusione utilizzati, così come il ruolo effettivo svolto da Agenas, solo a conclusione dell'iter procedurale.
E scopriamo che nei vari passaggi di selezione sono anche stati ammessi diversi indagati. Oppure no ? Nessuno ha capito molto che sta succedendo, ma intanto abbiamo fatto diverse interrogazioni orali urgenti che forse riceveranno risposta fra qualche mese, vista la ferrea attenzione ai tempi con i quali il Presidente del consiglio Leodori pone in discussione tutte le questioni urgenti.
Scommettiamo che i vincitori del concorsone di selezione dei direttori generali saranno 21 nomi eccellenti, magari competenti (speriamo), ma che hanno ricoperto già incarichi nelle stesse asl che dovranno loro stessi rimettere in piedi... oppure tutti e 21 o la maggior parte dei prescelti sono persone fidate del partito democratico, come già avvenuto abbondantemente nella scelta di dirigenti ?
Anche sui direttori generali il movimento 5 stelle farà proposte e suggerimenti in una risoluzione dedicata, che verrà presentata oggi stesso.
Questi due punti fondamentali: case della salute e direttori generali.
Il primo punto, la riorganizzazione territoriali tramite le case della salute: idea interessante e positiva, ma sviluppata dal commissario ad acta nel pieno dei suoi poteri governativi senza coinvolgere il consiglio ma informandolo solo a cose fatte e per altro senza fornire dati completi per comprenderne il disegno generale: obiettivi, tempi, costi e modalità.
Il secondo punto, la revisione dei criteri di nomina dei direttori generali delle asl: idea interessante e positiva, ma sviluppata dal commissario ad acta nel pieno dei suoi poteri governativi senza coinvolgere il consiglio ma informandolo solo a cose fatte e per altro senza fornire dati completi per comprenderne il disegno generale: obiettivi, tempi, costi e modalità.
Due esempi, le case della salute e la nomina dei direttori generali, dove proposte che vanno nella giusta direzione appaiono purtroppo annacuate, deboli e poco trasparenti.
TRASPARENZA: questa è la parola chiave, centrale nel suo programma e a quanto sembra in ogni intervento pubblico che fa. TRASPARENZA è anche il tema centrale di tutta l'attività del MoVimento 5 Stelle, dal primo giorno nel quale ci siamo seduti in quest'aula. Ed è su questo tema centrale che ci scontreremo maggiormente oggi e nei prossimi anni.
Perchè la trasparenza è un impegno concreto, non un annuncio. Non si immagina la trasparenza, si applica.
E se si applica, non si può applicare solo in alcuni casi, o dove conviene. La trasparenza si scontra con l'opacità del sistema attuale. E non sono possibili compromessi.
Le selezioni dei direttori generali delle asl sono un esempio di poca trasparenza. I criteri sconosciuti con i quali sono scelte oggi le prime 14 case della salute, e quindi entro 60 giorni investimenti e sostegni per alcuni presidi che saranno riconvertiti mentre tanti altri, non destinati a case della salute, saranno destinati a un depotenziamento e forse ad una chiusura. I bilanci delle asl che sembra impossibile recuperare e i mandati di pagamento alle cliniche private convenzionate che sono avvolti da un alone di mistero. La mancanza di audit interni nelle asl, soprattutto sull'intramoenia. La privatizzazione del 118. La riforma degli ipab. Il patrimonio immobiliare degli ospedali e le cartolarizzazioni. La mancanza di integrazione fra tutti i sistemi informativi. La speculazione costante, continua e radicata del settore privato a svantaggio del settore pubblico.
E tanto altro ancora.
La trasparenza, Presidente, come vede, negli stessi gangli vitali del sistema sanitario regionale, non è mai esistita. Volutamente e sistematicamente. Per nascondere e conservare.
E dal suo insediamento ad oggi, non abbiamo oggettivamente notato riforme strutturali del sistema opaco e nebuloso che i precedenti Presidenti di Regione hanno ben oliato ed ottimizzato.
Lei ha il coraggio di contrastare le potenti lobby che speculano sul diritto costituzionale ad avere cure gratuite e di qualità ? Ha il coraggio di rompere storici rapporti che anche il suo partito di appartenenza, il Partito Democratico, ha utilizzato e favorito negli ultimi decenni ?
Il MoVimento 5 Stelle attende questa sua decisione. E i cittadini della nostra regione che muoiono ogni giorno di malasanità, o che non hanno i soldi per avere delle cure dignitose, attendono questa sua decisione.
Presidente, Abbiamo fortemente voluto questo consiglio straordinario sulla sanità.
Perchè cosi' oggi il MoVimento 5 Stelle potra' fare, finalmente, una chiarissima radiografia di questo consiglio regionale. Da ogni vostra parola durante gli interventi in aula, da come ogni singolo consigliere voterà le diverse risoluzioni che saranno presentate a breve, verificheremo e valuteremo il grado di COLLUSIONE con il sistema di malaffare che gestisce la sanità laziale.
Chi avra' il coraggio di rompere il sistema di corruzione, lo dimostrera' con il suo voto oggi.
Chi vorra' conservare gli attuali equilibri, lo dimostrera' con il suo voto oggi.
Vedremo chi dimostrerà, con i fatti, tutti i nostri sospetti: cioè che anche in quest'aula, la mafia del favoritismo, del clientelismo e degli interessi privati ha molto da spartire e condividere.
Sappiamo che in passato, chi di voi è stato sindaco oppure ha avuto strettissime relazioni con il ramificato sistema di potere della sanità, è ancora fortemente coinvolto e ha interessi non solo nel conservare, ma nel privilegiare determinati equilibri di potere politico creatisi negli anni.
Stiamo lavorando, ogni giorno, a capire tutte le responsabilità, per arrivare a tutti i nomi e ai cognomi non solo delle persone coinvolte, ma dei mandanti politici.
Oggi, Presidente, il MoVimento 5 Stelle svolgerà un'azione critica ma fortemente costruttiva.
Presenteremo 7 risoluzioni che affronteranno i punti cardine della sanità laziale: intramoenia, nomine, accreditamenti, case della salute, trasparenza, sanità elettronica, commissione di inchiesta speciale sulla malasanita'.
7 risoluzioni, se approvate e realmente applicate, potrebbero essere una vera e propria svolta per tutti i cittadini.
Le nostre 7 risoluzioni sono state sviluppate dall'intelligenza collettiva, dalla cittadinanza attiva di questa regione: un tavolo di lavoro regionale sulla sanità, composto da 40 cittadini che da mesi discutono e approfondiscono idee e proposte su come uscire da questa emergenza. E dalla VII commissione, simile a quella che abbiamo qui in consiglio capitanata da Lena, ma “parallela”: composta da 30 esperti tecnici con esperienza pluriennale del settore, che ci hanno inviato il loro CV e mettono a disposizione gratuita della collettività le loro competenze.
Abbiamo costruito quindi queste 7 risoluzioni con un occhio al futuro, e senza alcun tipo di paura nel rompere i meccanismi mafiosi che regolano attualmente la sanità laziale, e senza alcun tipo di paura nel fare proposte per estirpare questo cancro dalle nostre asl, dai nostri ospedali e dalla nostra regione.
Queste 7 risoluzioni nascono da 26 tematiche che i tavoli di lavoro stanno analizzando per risolvere i problemi della sanità.
Ci sono tanti altri punti che nessuno ha il coraggio di portare alla luce: il sistema gelatinoso delle biobanche e delle donazioni dei cordoni ombelicali, l'elevato numero dei cesarei e la scarsa attenzione al parto naturale e domiciliare, il business delle protesi, l'ingerenza delle case farmaceutiche sui medici, il sistema di appalti e delle consulenze delle asl, il meccanismo di inserimento delle aziende di pompe funebri nel business del caro estinto, il mancato rispetto del LEA in tantissimi reparti e pronto soccorsi, il perverso sistema degli accreditamenti dei privati e i tantissimi, troppi mancati controlli (o i finti controlli di comitati di sorveglianza asserviti ad interessi privati), i sistemi di prenotazione prestazioni fuori cup, gli acquisti fuori centrale unica, la carenza, voluta, dei ricettari regionali e dei nomenclatori, i criteri sballati o inesistenti per valutare le reali performances degli ospedali.
E un occhio attento alla situazione occupazionale.
L'utilizzo di personale sanitario sottopagato, precario, demotivato e dequalificato al quale sono chiesti quotidianamente sforzi solo per garantire il rispetto minimo dei servizi ai cittadini. Il livello di favoritismi nelle promozioni e nelle graduatorie, troppo spesso sotto diretto controllo dei sindacati compiacenti con le direzioni generali. La turnistica spinta all'estremo, le dure condizioni di lavoro che sfociano in mobbing, trasferimenti forzati o licenziamenti collettivi. Le violazioni degli accordi sindacali, dei tempi di lavoro e delle competenze. Il ruolo delle cooperative e delle onlus, vere o finte che siano, che sfruttano e guadagnano dal lavoro altrui. Lo sfruttamento degli specializzandi e dei volontari.
Capite che c'è un mondo da affrontare, se volessimo davvero fare giustizia e parlare di sanita'. Ma ancora oggi non vediamo chiari segnali politici di volonta' nel volerli affrontare tutti e ino in fondo...per interessi partitici, o pressioni di lobby di potere e di categoria.
Noi siamo l'unico gruppo politico, e lo dico con estrema convinzione ed orgoglio, che non ha nessun timore di arrivare a tutti i responsabili della malasanità laziale, fino in alto, fino ai vertici.
A fare nomi e cognomi.
Pd e pdl si costernano, si indignano, si impegnano e puntualmente si fermano quando si arriva in alto, appena si sfiorano gli interessi economici di personaggi del calibro di ciarrapico e angelucci.
La politica non deve infastidire i poteri forti, le lobby, le mafie radicate nel sistema sanitario regionale.
Quando scavando su decine, e fra poco centinaia, di documenti e fatture, come ha iniziato a fare il m5s, emergono molto chiaramente gli interessi e le ingerenze di politici di destra come di sinistra.
Ci appare molto chiaro che fino ad oggi si è mangiato a grandi mani nella grande torta della sanità. Chi ha mangiato senza ritegno, come la destra, e chi usando forchetta e coltello, come la sinistra.
Dai 27 fascicoli di inchiesta del MoVimento 5 Stelle è fin troppo evidente che tutti si sono spartiti la torta.
Ma i giochi sono fatti: le responsabilità stanno uscendo, una per una, documento dopo documento, delibera dopo delibera, appalto dopo appalto.
E ci stiamo sempre più avvicinando non solo a nuovi esposti alla corte dei conti per le responsabilità in tutto questo di dirigenti regionali e delle asl. Ma ci avviciniamo anche a denunce alla magistratura per comportamenti illeciti, omissioni di atti di ufficio e abusi di potere.
La giunta Zingaretti sta curando un corpo gravemente malato con cerotti e interventi di chirurgia estetica: questo e' quello che appare ai cittadini. Il movimento 5 stelle ha una diversa terapia: stiamo facendo radiografie sempre piu dettagliate, sempre piu' approfondite di questo corpo.
E iniziamo a inoculare anticorpi di giustizia ed onestà, perche vogliamo estirpare per sempre il cancro della corruzione del favoritismo e del clientelismo da questa regione.
Non ci fermeremo. Nei nostri 27 fascicoli di inchiesta, quelli in fase più avanzata di analisi, le nostre fonti hanno già ricevuto intimidazioni, mobbing e minacce. Stanno bruciando il terreno intorno a loro: chi parla con il movimento 5 stelle, chi fa uscire documenti, è colpevole.
Noi proseguiremo. Come ha detto Giovanni Falcone: “segui i soldi e troverai la mafia”....ed è esattamente ciò che stiamo facendo, partendo direttamente dall' ORIGINE, cioè i soldi pubblici che la regione stanzia ad asl e cliniche private per un valore 100, per arrivare alla DESTINAZIONE, cioè il cittadino che riceve il servizio non per 100, non per 50, ma per 10.
Da 100 a 10, perchè qualcuno da quei 100 di partenza se ne mette in tasca 90 e lascia al cittadino solo 10.
Perchè in questo enorme flusso finanziario di soldi pubblici ci sono di mezzo molti e astuti intermediari: cooperative che gestiscono i servizi, ad esempio, o dirigenze che si aumentano premi e bonus. E sindacati compiacenti, che non denunciano.
Dispersione di finanziamenti pubblici, questo un tema centrale per capire perche al cittadino arriva poco o nulla. Esistono mille rivoli, che causano la perdita di questi finanziamenti pubblici, chi li gestisce ? Chi si riempie le tasche ? Chi specula abbassando la qualità dei servizi ? Chi dovrebbe controllare e non controlla ?
Vogliamo capire tutto questo, e vi assicuro che ci stiamo riuscendo.
Ma non è semplice perché chi dovrebbe darci informazioni dettagliate e complete non ce le fornisce, e mi riferisco alla Cabina di regia del servizio sanitario regionale, ma anche a molti altri funzionari e direttori di asl reticenti, che si oppongono al nostro accesso agli atti con motivi pretestuosi.
Perche' c'e' molto da nascondere: dall'intramoenia, alle assicurazioni, agli appalti, alle consulenze.
Molte lettere sono state inviate, pochissime risposte. Procederemo con nuovi accessi agli atti, sia alle direzioni generali di ospedali ed asl, ma anche ai responsabili dell'amministrazione regionale del Lazio.
Qualcuno ha iniziato a parlare. E non sono pochi.
All'interno degli uffici delle Asl ma anche all'interno delle cliniche private e anche fra gli uffici della giunta in via Cristoforo Colombo, esistono persone, tante, con la schiena dritta la cui coscienza si rivolta dopo averne viste troppe, e ora sanno a chi far arrivare quel documento che loro non vogliono firmare, quella prova concreta e dimostrata di abuso di potere. Persone, anche di alto livello dirigenziale, che ci raccontano per filo e per segno gli oliati meccanismi di falsificazione delle voci di bilancio, o quali siano gli interessi privati che si nascondono dietro generiche parole di atti e delibere.
Ecco, Presidente, dove stanno realmente i problemi della sanità laziale, e tutto si riduce a semplicissime operazioni:
- portare trasparenza dove non esiste
-investire sulla sanità pubblica
- rompere il sistema di corruzione andando contro tutti gli equilibri politici che rispondono a potenti lobby private e poteri finanziari.
Per questo, Presidente, noi ci stiamo battendo anima e corpo, ogni giorno.
E vorremmo in lei un alleato, non un rivale.
PRESIDENTE
Cogliamo al volo l'occasione di averla qui in aula con noi, cosa che accade non troppo spesso ma che invece vorremmo con maggiore costanza e frequenza, per porle 7 domande dirette:
1) è disponibile oggi, in quest'aula, a prendere ufficialmente un impegno nell'istituire una commissione speciale di inchiesta sui casi di malasanità ? Non solo per affrontare le gravi emergenze che tutti i giorni leggiamo sui giornali, ma per analizzare le cause reali e strutturali della corruzione in modo da arrivare a colpire i responsabili di tutti i disservizi ai cittadini e dei dissesti finanziari dei nostri ospedali ?
2) Come commissario governativo ad acta, ha intenzione di continuare a procedere, fino al termine del commissariamento, con la promulgazione di delibere commissariali (ad oggi ricordo a quest'aula che ne sono state fatte oltre 300) senza nessun coinvolgimento di questo consiglio regionale o della VII commissione consiliare permanente?
3) Per portare la trasparenza al cuore della discussione politica e dei relativi atti di giunta, ci conferma il suo impegno nel fornire a questo consiglio tutte le informazioni, i dati e i documenti che riguardano lo stato della sanità regionale senza piu' rinvii, reticenze o silenzi, in piena ottica di collaborazione fra giunta e consiglio ?
4) E' disponibile ad effettuare da oggi a un anno, una verifica degli atti commissariali che ha emanato (in particolare la riorganizzazione territoriale attraverso l'istituzione delle case della salute, oppure la scelta dei direttori generali) in base alle valutazioni oggettive che verranno fatte dai cittadini per quanto riguarda i vantaggi/svantaggi verificati e dimostrati nel corso dei prossimi 12 mesi ? Rimettendo tutto in discussione, se fossero verificate anomalie nel progetto complessivo, e allo stesso tempo attuando piani e progetti alternativi concordati con cittadini, con esperti del settore, e con il consiglio stesso ?
5) Ha intenzione di portare a questo consiglio le sue dimissioni se e quando ci saranno evidenze concrete e dimostrate riguardo l' impossibilità di realizzazione del progetto di giunta riguardante la riforma strutturale della sanità laziale entro la fine del suo mandato, oppure se la Regione Lazio non uscirà dal commissariamento entro il 2018 ?
6) Ci conferma la sua serietà politica, morale ed intellettuale nel valutare le proposte di risoluzione che oggi verranno presentate e discusse, senza valutare chi le propone, ma analizzandone il solo contenuto nell' interesse collettivo dei cittadini di questa regione ?
7) Ci conferma che nel suo operato non interviene alcun tipo di interessi privato o ingerenze delle lobby di potere politico/economico e che nelle sue azioni si può escludere ogni tipo di influenza da parte di interessi non riconducibili a quelli di ogni cittadino del lazio, e che ogni sua azione si rivolge ad aiutare anche il cittadino di questa regione piu' povero e senza diritti ?
Dal suo impegno oggi, nel rispondere a queste 7 domande con fatti concreti, e nelle 7 risoluzioni che ci apprestiamo nelle prossime ore a discutere e votare, dipenderà il futuro livello di collaborazione del gruppo consiliare del movimento 5 stelle alla regione lazio con questo consiglio, con questa maggioranza e con le altre forze politiche.
Graziediscorso consiglio regionale sui rifiuti, 23 settembre 20132013-09-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it709922Presidente,
consiglieri.
Mi scuso subito di questa interruzione.
Abbiamo interrotto l'efficiente macchina legislativa della regione per richiedere un consiglio straordinario dedicato all'emergenza rifiuti, visto che ci sembrava non ci fosse molto interesse su questo tema.
Ho utilizzato la parola "Emergenza": perche' da 30 anni i rifiuti sono un'emergenza, e nessuno ha ancora avuto il coraggio di trasformare questa emergenza in pianificazione, in progetto, in risorsa.
Nessuno, nemmeno chi ha amministrato il Comune di Roma, o la Provincia: le stesse persone che siedono oggi in quest'aula.
Per capire da dove nasce l'assurdo fenomeno di buttare via i troppi avanzi della nostra societa' iperconsumistica, possiamo prendere esempio dall'antica Roma:
l'immondizia solitamente si gettava per strada (di solito approfittando della notte) o nel tevere. Ad un certo punto ci si e' resi conto che era meglio spostarla, e grazie alla lex iulia municipalis, nel 45 a.c., si sono utilizzati "carri per l'immondizia", che portavano i rifiuti in imponenti discariche gia' utilizzate dall'eta' del bronzo.
Praticamente quello che facciamo oggi, anche se la monnezza non la lanciamo piu' direttamente fuori dalla nostra finestra, ma facciamo due passi per lanciarli in un maleodorante cassonetto sotto casa, di solito strapieno.
Quindi ad occhio sono passati 2000 anni e non abbiamo fatto molti passi in avanti: la spazzatura continuiamo a buttarla per poi bruciarla o nasconderla sotto terra, come se sparisse d'incanto. Sono cambiate forse le modalita', grazie al progresso, ma l'uomo moderno e' piu' creativo e a differenza dei saggi romani noi utilizziamo nomi fantasiosi, come termovalorizzatori, oppure combustibile solido secondario o combustibile derivato dai rifiuti.
Ma il risultato e' sempre lo stesso.
Cambiamo i nomi ai rifiuti, ma stiamo continuando a bruciare il 70-80% dei rifiuti non differenziati, continuando a sotterrarli, e continuando ad inquinare senza sosta l'aria, la terra e l'acqua.
E tutto questo lo facciamo nascondendo ai cittadini laziali la verita'. E imponendo dall'alto scelte non condivise con i cittadini stessi. Addirittura non considerando nemmeno i tanti progetti alternativi dei comitati, tecnicamente spesso impeccabili, che costano molto meno e hanno un'impronta ecologica molto bassa.
Tante domande e nessuna risposta.
Chi ha deciso per Falcognana? Dove finiranno i rifiuti una volta chiusa Malagrotta ? Che succedera' a tutte le altre discariche del Lazio, molte in espansione ? Dove sono i dati (quelli veri intendo) relativi all'inquinamento di tutte le discariche di Cerroni ?
Perche' non esistono studi epidemiologici relativi alle popolazioni che vivono a poca distanza dalle discariche ? C'e' una relazioni fra tumori, allergie, malattie degenerative o genetiche e l'inquinamento derivante dallo smaltimento dei rifiuti ?
Chi sta davvero guadagnando dall'emergenza rifiuti ? Chi gestisce il mercato nero dei rifiuti tossici e pericolosi ?
Vorremo sapere CHI sta gestendo davvero il business dei rifiuti. Per conoscere le sue ramificazioni con la finanza e la malavita. Chi gestisce il business non e' naturalmente il pubblico, la regione, ma sono imprenditori privati che spesso risultano della stessa qualita' morale dei ricchi rifiuti che maneggiano. Uno scenario oscuro e spesso illegale: ci sono inchieste aperte che dimostrano senza ombra di dubbio le infiltrazioni mafiose nella gestione dei rifiuti, o addirittura telefonate intercettate fra assessori e manager della monnezza.
Parliamo quindi di responsabilita'.
Siamo in uno scenario catastrofico, dove si mischiano grossi interessi privati, si scoprono oscuri rapporti con la politica, si nascondono ai cittadini i danni alla salute e si lasciano inascoltate le proteste a non finire dei comitati e dei cittadini.....e Zingaretti cosa ha combinato in questi 6 mesi ?
Il Consiglio Regionale del Lazio ha bocciato meno di un mese fa la mozione presentata dal Movimento 5 stelle per non bruciare CSS e CDR nei cementifici e nelle centrali termoelettriche: sarebbe stato un passo in avanti per limitare questa pratica aberrante ed inquinante, ma e' stata respinta a maggioranza da questo consiglio.
Poi la triste vicenda di Falcognana, descritta da Civita in quest'aula come una necessita', e sostenuto dalla maggioranza che grazie a vari consiglieri ha affermato che "per chiudere Malagrotta, si puo' anche acconsentire a tante piccole discariche" (bocciando naturalmente un'altra mozione del M5S che chiedeva di non utilizzare Falcognana).
Per scoprire in audizione con Sottile che invece la Regione ha avuto un ruolo centrale tanto da suggerire il sito stesso al Commissario.
Qui si sta nascondendo la testa sotto la sabbia, e ognuno di noi e' responsabile per questo comportamento.
Ogni consigliere regionale del Lazio.
Perche' siamo al 20% di differenziata nonostante abbiamo autorizzato con l'ultimo bilancio 150 milioni di euro. Dove sono finiti questi soldi ? Chi li ha usati bene alzando la media della raccolta differenziata nel proprio comune, e chi invece li ha utilizzati per altre finalita' ? Chi in Regione Lazio doveva controllare e non ha controllato ? I dati dell'ARPA Lazio riferiti al rapporto rifiuti dell'ISPRA non mostrano passi in avanti sullo smaltimento in tutti questi anni.
Il 20% di differenziata e' inaccettabile e dimostra tutta l'incapacita' dei precedenti amministratori pubblici...assessori e consiglieri regionali del lazio innanzitutto, ma anche dei sindaci e delle giunte dei comuni laziali che a fronte dei finanziamenti ricevuti in passato, hanno fatto poco o nulla.
Inviolata, Falcognana, Monti dell'ortaccio, Selvotta, Albano, Borgo Montello...per non parlare di tutte le discariche illegali e abusive in mano alla criminalita' e tollerate dagli amministratori locali.
Sapete quale e' la soluzione al problema rifiuti in una sola parola ? Non ci vogliono studi di esperti internazionali, ne' tantomeno anni e anni di riflessioni (a spese dei cittadini).
La parola e': "buonsenso".
1) avviare la VERA raccolta differenziata spinta porta a porta, insieme ad una imponente campagna informativa di coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti i cittadini laziali. Differenziare e separare deve essere naturale come lavarsi i denti. Basta comportamenti incivili, la cultura del valore del rifiuto e del bene collettivo deve prevalere.
2) leggi regionali che impongano la RIDUZIONE DEI RIFIUTI a monte. Meno produciamo, meno dobbiamo smaltire. E chi piu' produce, piu' paga...quindi una tassa di smaltimento proporzionale a quanto si produce, per agevolare chi e' virtuoso e disincentivare chi accumula troppi rifiuti. O premiare i cittadini, che non sono pochi, che fanno davvero la differenziata. Contemporaneamente investire risorse (e i soldi ci sono e lo sapete bene) per creare piccoli impianti di compostaggio cittadini, a stretto contatto con tutti gli operatori privati e pubblici che si occupano di riuso e riciclo. Questi impianti costano molto meno delle discariche, quindi avanzeranno anche molti soldi per la collettivita'. E spingere davvero tutti i cittadini a usare il compostaggio domestico, nel proprio giardino o sul proprio balcone. Quanti cittadini potrebbero farlo, risparmiando, e ancora non lo fanno ? Con il circuito virtuoso dei rifiuti abbiamo una fonte di ricchezza enorme e tantissimi nuovi posti di lavoro.
Dobbiamo costringere tutte le aziende a produrre meno imballaggi, a progettare i prodotti pensando ai costi di smaltimento (quindi l'opposto dell'usa e getta) e alla facilita' di separazione dei materiali, e imporre l'utilizzo di materiali biodegradabili a tutti i livelli.
3) avere un piano chiaro per CHIUDERE prima possibile tutte le discariche e tutti i cancrovalorizzatori. Avviando quello che abbiamo descritto prima (riduzione, riuso, recupero, riciclo) basterebbe forse una sola piccola discarica per tutto il Lazio, ma davvero temporanea nel vero senso della parola.
E per concludere facciamo pagare i costi di bonifica delle discariche non alla regione, ma ai proprietari delle discariche, cioe' chi fino ad oggi ha guadagnato milioni o miliardi di euro inquinando tutta le aree delle discariche e spesso ben oltre. Che rifondino anche i danni al servizio sanitario regionale per le malattie provocate dall'inquinamento delle loro discariche.
3 passaggi semplici e chiari.
E in ogni passaggio, coinvolgere davvero e non strumentalmente, associazioni, comitati e cittadini che da anni urlano queste soluzioni e non sono mai stati ascoltati seriamente dalla politica.
Non siete ancora convinti di come facilmente si puo' risolvere il problema dei rifiuti ?
Di esempi ce ne sono tanti sia in Italia che all'estero: basta solo copiare senza inventarsi nulla. Quindi non ci sono scusanti ne' giustificazioni politiche o tecniche per non farlo. E nemmeno giustificazioni economiche, visto che una gestione virtuosa costa molto meno della gestione attuale e crea lavoro.
Oggi, nel 2013, esiste solo la volonta' politica di NON risolvere la questione rifiuti: perche' sfruttando l'emergenza delle discariche e delle proroghe urgenti dell'ultimo giorno, senza ascoltare i cittadini...si possono spartire molti soldi fra chi e' nel giro giusto.
Oppure vi piacciono davvero le discariche perche' tanto non fanno male ?
Vi ricordo che i residui di molti rifiuti, soprattutto di RSU organici, restano attivi per oltre 30 anni e, attraverso i naturali processi di decomposizione anaerobica, producono biogas e numerosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere. Dati gli enormi tempi di degradabilità dei materiali normalmente conferiti in discarica (come le plastiche e ancor peggio i rifiuti pericolosi) è ragionevole stimare la possibilità di rilevare tracce di queste sostanze dopo la chiusura di una discarica per un periodo che va fra i 300 e i 1000 anni.
Capite che non ci sono piu' scappatoie. O si chiudono gli inceneritori e le discariche, avviando la gestione virtuosa delle 4R (scusate se ve lo ripeto ma cosi' magari davvero resta in testa a tutti: riduzione, recupero, riuso, riciclo) e avviando il percorso "rifiuti zero", o non si va da nessuna altra parte.
Quindi caro presidente Zingaretti, caro assessore o ex assessore Civita, basta promesse e promesse di una regione trasparente e pulita.
Presidente, lei ha il potere per realizzare tutto questo.
Fino ad ora non ha fatto nulla, se non spostare i rifiuti da Malagrotta a Falcognana, mentre tutte le altre discariche del Lazio (legali ed illegali) continuano ad accumulare rifiuti e ad inquinare. I cementifici e i cancrovalorizzatori presenti nella nostra regione continuano a impregnare di morte l'atmosfera.
Non basta chiudere Malagrotta per risolvere tutti i problemi relativi ai rifiuti.
Non basta bocciare tutte le proposte del MoVimento 5 Stelle che propongono concretamente un passo in avanti nella gestione rifiuti senza nemmeno leggerle e senza nemmeno fornire giustificazioni valide.
Serve molto molto di piu'.
Oggi il MoVimento 5 Stelle, durante questo consiglio regionale straordinario dedicato ai rifiuti, presentera' circa 10 risoluzioni che hanno l'obiettivo di cambiare seriamente direzione nella gestione dei rifiuti laziali, e confidiamo che lei (ci rivolgiamo direttamente al Presidente) possa valutarle seriamente ed oggettivamente senza respingerle tutte in modo pregiudiziale, come invece e' avvenuto nei consigli precedenti.
Lei oggi dovrebbe prendere un impegno, gia' per altro preso in campagna elettorale, di cambiare davvero direzione.
Per ora la direzione e' sempre la stessa.
Ci dimostri di essere diverso dai precedenti presidenti di questa regione.sconfiggiamo la mafia2013-07-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it709925InterventoDavide Barillari M5S LAZIO sulla mozione “La Regione Lazio sta conla magistratura italiana”
Nel 1982 CarloAlberto dalla Chiesa, nella sua ultima e sottolineo ultimaintervista, disse: «la mafia ormai sta nelle maggiori cittàitaliane dove ha fatto grossi investimenti edilizi o commerciali emagari industriali... mi interessa la rete di controllo che, grazie aquelle case, a quelle imprese a quei commerci, magari passati a maniinsospettabili, sta nei punti chiave, procura le vie di riciclaggio,controlla il potere».
Nel Lazio ci sono 61 coschestabilmente insediate.
I nomi devono risuonare forti in quest'aula. Perche'piu' si conoscono questi nomi, piu' la mafia si indebolisce.
Sono i Nicoletti a Roma, i Sarno aViterbo, i Bardellino a Formia, i Tripodi a Fondi (ricordo a tuttiche uomini della potente cosca Tripodi hanno partecipato allacampagna elettorale del candidato Raffaele d’Ambrosio, poi elettonell’Udc, e nominato vice presidente del Consiglio regionale.L’obiettivo era il tentativo di acquisire appaltipubblici nel Lazio).
Clan sonofortemente radicati ad Aprilia, Ostia, Civitavecchia, Nettuno, Anzio,Frosinone, Minturno, Gaeta. I nomi delle famiglie mafiose sonoconosciute da tutti.
Il Lazio e’ laseconda regione per ecomafie e reati di usura, e la quarta regioneper beni confiscati e per reati di estorsione.
Per essere piu’precisi, sono riscontrati fenomeni di ecomafie nella Valle del Sacco,lo scioglimento del comune di Fondi e il commissariamento di altricomuni sono solo alcuni esempi della presenza delle cosche nellanostra regione.
I settoririguardano il ciclo del cemento, l'edilizia, gli appalti, losmaltimento dei rifiuti, gli stabilimenti balenari, il controllodello spaccio di sostanze stupefacenti, della prostituzione, eultimamente il ricco business incontrollato delle sale giochi e dellesale scommesse.
Per non parlaredelle infiltrazioni e dei legami con la politica, ad ogni livello.
Al 1 ottobre2011 nel Lazio sono complessivamente 517 i beni confiscati allemafie, di cui 404 immobili e 113 aziende.Questo dato assume unpeso importante visto che le aziende sottratte ai boss rappresentanol’8% del totale nazionale, segno che il Lazio è terra diinvestimenti e riciclaggio
Il gruppoconsiliare del M5S non ha potuto che sottoscrivere la mozione inoggetto convinto della necessità impellente di dare un segnale disolidarietà ad Antonio di Matteo e a tutti i magistrati che con illoro impegno ed il loro lavoro portano avanti la battaglia alla mafiaed alla criminalità organizzata.
é nostraconvinzione però che quest’azione simbolica, per quantosignificativa, sia del tutto insufficiente a fronte di quantopraticamente potrebbe farsi all’interno di questa istituzione percombattere in maniera fattiva il fenomeno dell’infiltrazionemafiosa che sempre più preme per farsi spazio tra le fessuredell’amministrazione pubblica.
Sappiamo ormaiper esperienza che la criminalità attraversa più facilmente un tessuto minato dalla corruzione e dalla scarsatrasparenza.
Siamo certi chei magistrati italiani si sentirebbero più supportati dalleistituzioni se i vari governatori e legislatori dessero segnalichiari in tal senso, evitando ad esempio nomine ad personamnell’amministrazione pubblica e ricorrendo esclusivamente a bandipubblici che tengano ben presente la normativa che li regola.Rendendo fruibili ed accessibili a tutti i cittadini gli attiamministrativi troppo spesso insabbiati per nascondere sceltepoco comprensibili e di poco senso, riorganizzando l’osservatoriotecnico sulla sicurezza e la legalità del Lazio, a cui speriamo ilPresidente metta presto mano, tagliandone i costi eccessivi edingiustificati. Abolendo l’inutile e costosa abecol e supportandole forze dell’ordine che realmente combattono il fenomeno criminalecon mezzi e strumenti insufficienti. Pertanto ci auspichiamo che lacommissione competente apra una seria discussione sullalegalita in ordine alla conoscienza del fenomeno anche attraverso laconsultazione delle associazioni anti mafia presenti sul territorioregionale ed avvii una concreta programmazione di interventi anchelegislativi per combattere un fenomeno ormai dilagante.
Lamafia puo’ essere vinta, ma solo se abbiamo il coraggio di tagliareper sempre i collegamenti con la politica e fermiamo leinfiltrazioni, come affermava Carlo Alberto Dalla Chiesa, neigrossi investimenti edilizi, commerciali e industriali.Informazione e potere2013-06-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it709923Signor Presidente,
Signori consiglieri membri della III commissione
L'informazione e' potere.
Chi controlla l'informazione costruisce il consenso nell'opinione pubblica e allo stesso tempo da' legittimita' al proprio potere.
Questa commissione e' denominata “vigilanza sul pluralismo dell'informazione”.
Esiste il pluralismo dell'informazione nel nostro paese? Quanto l'informazione e' libera in Italia ?
Secondo Wikipedia, la libertà di stampa è una delle garanzie che ogni Statodi diritto, assieme agli organi d'informazione (giornali,radio,televisioni,provider internet)dovrebbe garantire ai cittadinied alle loro associazioni,per assicurare l'esistenza della libertàdi parola e della stampa libera, con una serie di diritti estesiprincipalmente.
In Italiala libertàdi stampa è sancita dall'Art. 21 della Costituzione:Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensierocon la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non puo' essere soggetta ad autorizzazioni o censure”
Anche come paeseintegrante dell'UnioneEuropea l'Italia si impegna a rispettare il principio dellalibertà di stampa come sancito nella Cartadei diritti fondamentali dell'Unione, che riconosce la "libertàdi espressione e d'informazione" (art. II-71).
Freedom House, organizzzazione indipendente, stila una classifica degli Stati del mondo in relazione alla libertàdi stampa. Fino al 2004, l'Italia era classificata come paesi"libero". Il livello è stato declassato a"parzialmente libero" fino al 2006, nel corso del mandato del governoBerlusconi II e III,a causa di "vent'anni di amministrazione politicafallimentare", la "controversa LeggeGasparri del 2003" e soprattutto la "possibilitàper il premier di influenzare la RAI,un conflittod'interessi tra i più sfacciati del mondo".
Dopo essere stata riclassificata come paese "libero" per quantoriguarda la libertà di stampa nel 2007 e 2008 durante il governo Prodi II, l'Italia è stata di nuovo declassificata a"parzialmente libero" a partire dal 2009 con il governo Berlusconi IV[8].L'Italia costituisce un'"anomalia nella regione",secondo Freedom House, che riporta nello specifico i "crescenti tentativi del governo di interferire con la politica editoriale dei mezzi di comunicazione pubblici, in particolare circa la copertura degli scandali del premier Silvio Berlusconi"[9]
L'Italia e' al 57posto per la liberta' di informazione.
Perche' ? Chi controllal'informazione in Italia, come e quanto e' l'influenza dellapolitica, dei partiti e delle lobby imprenditoriali/editoriali neimass media ?
Esiste un angoscia diffusa, impalpabile ma presente, relativa al fatto che c'e' qualcosa di assolutamente falso o per lo meno distorto nella continua e ininterrotta raffica di informazioni e annunci pubblicitari che quotidianamente ci bombardano tv e giornali.
Ci sono molti dubbi, nei cittadini e nel Paese, della credibilita' delle informazioni fornite da tv e giornali, c'e' una sensazione di disinformazione... nei campi della medicina, del commercio, della finanza, della politica.
La domanda e': “c'e'qualcosa che non ci stanno raccontando ?” o meglio “quale realta'ci stanno raccontando ?”.
E' fin troppo facile avvicinarsi con un paragone al mondo di Matrix, dove l'informazione non rappresenta la realta' ma solo cio' che vogliamo credere, oppure la realta' e' solamente quello che non ci conviene conoscere.
Se ci fate caso sui massmedia spesso ci propongono “emergenze” (pedofilia, razzismo,bullismo, ecc), si crea un attenzione mediatica molto forte riportando per giorni e giorni casi che dimostrano l'emergenza, per giustificare poi interventi politici urgenti, forti spesso“inevitabili” perche' costruiti sullo scalpore dell'opinione pubblica...emergenze che poi scompaiono in breve tempo dalle cronache.
Emergenze “tecniche”oppure “condizioni senza alternative possibili”.
La spasmodica attenzione di tutti mass media alle piu' minuscole variazioni dello spread, ora scomparso dall'attenzione collettiva.
La fiducia nel governo Monti e' un altro esempio, descritto da tutti come l'unica salvezza“tecnica” possibile dell'Italia di fronte al baratro... ma che poi al voto politico ha dimostrato la sfiducia completa da parte degli italiani. Oppure l'attuale supporto di tutte le maggiori testate giornalistiche a questo governo di larghe intese, o larghi inciuci, come preferite definirlo. Cosi' come il terribile crollo del MoVimento 5 stelle di questi giorni, sbandierato da tutti i media come risultato della nostra ingenuita' nel non cogliere l'occasione imperdibile e “responsabile” di un accordo di governo con il Pd.
Questa e' l'informazione in Italia.
Distorta, corrotta, diparte...in una sola parola, calpestata.
La cultura e' satura dimedia. Chi controlla quello che vedi, controlla quello che pensi.
Dove l'informazione none' commercio ?
Si spera nel serviziopubblico, ma come sappiamo la Rai e' lottizzata da sempre e rispondealla politica. Il giornalismo investigativo, anche nei casi piu'interessanti, e' imbrigliato in queste dinamiche.
La tv commerciale ogeneralista, in mano a Berlusconi, ci propone costantemente dadecenni un modello fatto di scoop, di scandali costruiti ad arte perfare audience, di grandi fratelli. Il giornalismo di inchiesta siriduce alle incursioni delle iene fuori dal parlamento o ai servizidi striscia la notizia. Le tv commerciali sono in mano a potentimagnati, Berlusconi o Murdoch non fa differenza. Sono in mano agruppi che hanno obiettivo di fare profitto.
Direttori di testata chedecidono la linea da tenere, e tengono per le briglie i giornalisti.
Giornalisti precari esottopagati, troppo spesso ricattati con il rinnovo del contratto opromesse di carriera.
Che subiscono direttiveeditoriali che bloccano l'iniziativa di ricerca indipendente delleinformazioni.
Sponsor che influenzanofortemente i formati televisivi e buttano soldi dove c'e' piu'interesse, non di qualita' culturale ma di ritorno economico.
Non approfondisco poi ilcaso della concessione illegale regalata a Rete4, il ruolo delpadre-padrone del centrodestra nell'informazione e il suo enormeconflitto di interessi mai sanato da nessun governo ne' di destra ne'di sinistra.
I giornali e le radio,tranne pochissimi casi, sono posseduti da grossi gruppi editorialiche hanno interessi molto forti in politica.
I finanziamenti pubbliciall'editoria legano ancora di piu' questi strumenti informativi alnon dare fastidio ai manovratori.
Gli azionisti deiprincipali giornali sono noti: il gruppo editoriale l'Espressopossiede Repubblica, numerosi periodici e molte radio, e risponde aDe Benedetti a banche e a fondazioni. Cosi' come l'RCS MediaGroup checontrolla il Corriere, oltre a numerosi periodici, quotidiani, radio.
L'informazioneindipendente in Italia si puo' trovare solo in pochissimi casi.
Citando Baudrillard, lapolitica incontrandosi con lo spettacolo della politica e la fiction,assume sempre piu' la fisionomia di un teleromanzo ed entra nel giocodei sondaggi, del gioco della domanda/risposta.
Infatti nella societa'dell'informazione esiste l'irrilevanza della funzione critica: tuttopuo' essere detto, smentito, esibito e assorbito come parte dellaspettacolarizzazione complessiva.
Noi dovremmo quindi“vigilare”, come commissione, in questo scenario catastrofico.
In questo scenario dimancanza di pluralismo dell'informazione e in questo scenario dimancanza di informazione indipendente.
Permettetemi una notacritica: la presidenza di questa commissione e' stata “assegnata”da un accordo fra maggioranza PD e opposizione PDL a GiuseppeEmanuele Cangemi, assessore nella precedente giuntaPolverini/Fiorito.
Un segnale chiaro dicontinuita'.
Una presidenza data alPDL nonostante il MoVimento 5 Stelle avesse espressamente chiesto lapresidenza.
Abbiamo fortissimeperplessita' che questa commissione possa effettuare una vigilanzaindipendente da interessi di parte, ma confidiamo nell'onesta' moraleed intellettuale di tutti i consiglieri membri della commissione.
Il MoVimento 5 stelleavra' un forte ruolo di stimolo e proposta, per rilanciare la“vigilanza sul pluralismo dell'informazione” come reale econcreto obiettivo, e per trasformare questa commessione in un motoredi reale vigilanza sul pluralismo dell'informazione.
Questa commissione,questa presidenza, puo' dare il suo contributo per variare laposizione dell'Italia nella classifica sulla liberta' diinformazione.... in basso cosi' come in alto.
Ultima considerazione:internet e il potere dell'informazione in rete. Internet sfida ilpotere, i mezzi di informazione, l'intermediazione e ileader...poiche' non ci sono filtri e i social network permettono unmaggiore interscambio fra le persone, e hanno un ruolo sempre piu'ampio nella lotta alle dittature (penso all'uso della rete nellaprimavera araba o in Cina)
I tentativi di censuraree controllare la rete sono numerosi, e le proposte di leggesoprattutto dal centrodestra ma anche dal centrosinistra si sonosuccedute di anno in anno (2004 Urbani, 2005 Pisanu, 2007 Levi, 2009Barbareschi, Pecorella, Alfano, ecc).
Umberto Eco afferma chela rete e' infinita e senza centro. Per il nostro movimento politico,nato e sviluppato grazie alla potenza della rete, e' un agora'elettronico di democrazia viva e reale, dove la partecipazionediventa soggetto collettivo e propositivo.
Per questo vigileremoanche su come la rete viene lasciata libera di esprimersi, oppureviene controllata e censurata.
Sara' nostra attenzioneintervenire ad ogni tentativo di bavaglio, perche' solo con una retelibera e indipendente possiamo superare i filtri dei giornali, delletv e delle radio e possiamo fornire ai cittadini tutti gli strumentiper potersi informare e pensare senza influenze politiche.
GrazieRestitution Day - Aprile 20132013-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689535
Costi della Politica e Trasparenza
In tema di trasparenza dei costi della politica, il Movimento 5 stelle considera la pubblicazione del trattamento economico dei propri portavoce uno degli aspetti irrinunciabili della propria etica politica.
Per questo motivo il Gruppo Consiliare M5S Lazio nel ricevere la prima busta paga è ben lieto di comunicare a tutti i cittadini l'ammontare dei propri stipendi (e dei relativi criteri di calcolo economico che ne sono alla base) come pure la quota che restituirà ai cittadini mediante l'istituzione di un fondo di pubblica utilità.
Così per tutti
Si premette che il trattamento economico netto dei Consiglieri della Regione Lazio è di circa 9.066 euro mensili comprendenti la c.d. "indennità di carica" e la diaria (dovrebbe essere un rimborso spese ma in realtà è uno stipendio non tassato) che è pari a 3.500 euro. A questi si aggiungono le "indennità di funzione" che possono variare da circa 1.500 euro a 800 euro lordi.
Così per il M5S Lazio
Come promesso in campagna elettorale e sottoscritto mediante impegno pubblico, ciascun Consigliere M5S, a fronte di una busta paga "reale" che oscilla tra i 10.000 e gli 11.000 euro netti (a seconda le funzioni e cariche ricoperte da ciascun portavoce) ne riceverà invece una "virtuale" di 5.000 lordi ovvero 2.700 netti, somma poi effettivamente percepita.
La suddetta busta paga di euro 5.000 è definita "virtuale" in quanto è il risultato della rinuncia da parte nostra a delle somme che avremmo formalmente ma a cui invece abbiamo inteso rinunciare in favore del Fondo Regionale, definito qui sotto. La busta paga "virtuale" di 5.000 euro, detratte le tasse che dovremo comunque pagare sull'intero, genererà un importo netto a nostro favore di 2.700 euro mensili.
Ciascun portavoce rinuncerà oltre a vari benefit (rimborso chilometrico, via card, permesso Ztl) anche alle somme previste in busta paga per le indennità di funzione spettanti al Capo gruppo (euro 1.523,24 lordi), Presidente del Co. re. co. co. (euro. 1.523,24 lordi), Vice presidente di Commissione, (euro. 1.051 lordi).
Diaria ed oneri previdenziali
Per quanto riguarda invece la voce diaria, ogni portavoce tratterrà le somme occorrenti per spese effettivamente sostenute e documentate. Tra queste rientrano senz'altro quelle occorrenti per l'acquisto di un abbonamento ai mezzi pubblici o per il rimborso chilometrico calcolato in base tabelle ACI sulla base dei chilometri percorsi per la propria attività lavorativa.
Sarà inoltre trattenuto il costo di un pasto fino ad un massimo di 7 euro al giorno, pari cioè al costo del pranzo della mensa. Eventuali pranzi consumati in trasferta verranno opportunamente giustificati come ogni altra spesa affrontata nell'assolvere l'attività politico-istituzionale.
In considerazione del fatto che al momento non esiste una normativa regionale che disciplina il trattamento degli oneri previdenziali per i Consiglieri il gruppo consiliare sta procedendo ad accantonare le somme corrispondenti nella misura di legge.
A vantaggio dei cittadini: il Fondo Regionale
Le somme non percepite verranno versate in un conto corrente di Banca Etica in attesa di essere trasferite su un fondo regionale di utilità sociale in fase di costituzione e la cui destinazione sarà condivisa con i cittadini.
Dove pubblicheremo i nostri rendiconti
Sul sito www.lazio5stelle.it, ogni mese si potrà verificare sia le buste paga sia i bonifici sul conto condiviso di ciascun portavoce.
Una goccia nell'oceano...
Siamo coscienti del fatto che questa iniziativa sia solo una goccia nel mare, ma siamo altrettanto convinti che si debba iniziare ad invertire la tendenza condivisa dalla maggior parte dei nostri colleghi di altri schieramenti secondo i quali i soldi sarebbero necessari alla politica.Il Bilancio del Consiglio regionale: più corto di un conto di pizzeria2013-04-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689534Dopo la scellerata gestione dei fondi regionali e le spese pazze di Fiorito &Co., a cui abbiamo assistito durante la scorsa legislatura, ci si aspettava più trasparenza e accuratezza dall'attuale Ufficio di Presidenza della regione Lazio nel redigere il bilancio delle spese del Consiglio.
Invece non è così.
Appena due pagine di rendiconto, poco più di un banale conto di pizzeria, dovrebbero bastare a giustificare 70 milioni di euro di spese (i costi di manutenzione della Casa Bianca sono la metà).
Il M5S Lazio ha presentato una ventina di emendamenti (per circa 20 milioni di tagli) per spese sospette, come ad esempio gli oltre 8 mil. per servizi accessori, i quasi 4 mil per la manutenzione e i 300 mila euro per le riviste. Ma questi emendamenti, con molta probabilità, saranno dichiarati inammissibili dal Presidente del Consiglio Leodori, perché troppo dettagliati rispetto alle 2 pagine di rendiconto presentate dall'Ufficio di Presidenza.
Ma come è fatto questo rendiconto che dovrebbe giustificare i 70 milioni di euro di spese del Consiglio della regione Lazio? Semplice: le due pagine contengono la somma di tutto senza alcuna specificazione.
Alla faccia della trasparenza!
E così capita che fare emendamenti giustamente particolareggiati, con tutte le voci di spesa e i dettagli del caso, venga considerato inammissibile e il lavoro fatto dal Gruppo Consiliare a 5 Stelle sia rigettato dall'Ufficio di Presidenza da cui il Movimento è stato, guarda caso, escluso.
La superficialità con cui vengono gestiti i fondi pubblici, nonostante quanto sia accaduto solo a settembre scorso, è inquietante. E' inquietante soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, tra imprese che chiudono, famiglie che non arrivano a fine mese e migliaia di disoccupati.
Cambiano gli attori (e neanche tutti...) ma il copione rimane lo stesso.Dove non arriva ancora la webcam2013-04-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689533Il 23 Aprile scorso si sono tenuti due incontri importanti per il M5S Lazio.
Davide Barillari è stato invitato da Zingaretti ad un incontro presso i suoi uffici in Giunta.
L'incontro, durato all'incirca un'ora, è stato molto cordiale. Il nostro portavoce ha fatto presente tutte le difficoltà che il M5S Lazio sta affrontando a causa della pesantezza della macchina amministrativa e burocratica, soffermandosi in particolare sul ruolo dei dirigenti e delle loro nomine e sulla insufficiente rappresentanza che il M5S Lazio ha ottenuto all'interno degli organi consiliari e in particolare dell'Ufficio di presidenza, dal quale è stato completamente escluso.
Zingaretti si è dimostrato molto disponibile e non ha nascosto le difficoltà incontrate con il PD su alcune sue scelte e nomine. Ha inoltre descritto le prossime iniziative che la Giunta ha intenzione di intraprendere, ribadendo la volontà di confrontarsi su proposte di merito e su contenuti.
Staremo a vedere.
Di ben altro tenore, invece, è stata la riunione dei Capigruppo svoltasi durante la stessa giornata .
La discussione è stata incentrata sul budget a disposizione dei consiglieri regionali, che ad oggi ammonta a 45.000 euro lordi all'anno per ognuno.
Durante la riunione, i capigruppo hanno manifestato espressamente l'insufficienza di questi fondi, lamentando l'impossibilità totale di procedere con il lavoro e di trovarsi in una situazione "vergognosa" in quanto loro stessi si trovano costretti a rispondere al telefono e a dover leggere il Bilancio.
In disaccordo rispetto a tutti gli altri Capigruppo, il nostro portavoce Davide Barillari, ha proposto una soluzione alternativa, che consente di rimanere nel budget senza aumentare i costi dell'amministrazione regionale:creare uno staff di gruppo consiliare condiviso, sommando le risorse messe a disposizione dei singoli consiglieri di quello stesso gruppo.
Il vero problema è legato al fatto che molti consiglieri eletti in coalizione (PDL e PD-L) all'atto dell'insediamento si sono costituiti come monogruppo (su12 gruppi consiliari 5 sono formati da un solo consigliere!) e non solo non accettano più l'idea di lavorare insieme ai colleghi di campagna elettorale ma pretendono di avere uno loro staff indipendente dagli altri gruppi che formano la coalizione.
Alle obiezioni sollevate, il capogruppo del Movimento 5 Stelle ha risposto suggerendo ai singoli consiglieri di pagare con dei tagli ai propri lauti stipendi eventuale personale aggiuntivo, in modo tale da non gravare sulle casse della regione.
Naturalmente, come potete immaginare, la proposta di Barillari non solo non è stata accolta favorevolmente, ma ha suscitato una reazione piuttosto brusca da parte di Leodori il quale ha accusato il M5S di non aver a cuore le "minoranze".
Ma forse Leodori, dall'alto dei dorati uffici della presidenza del Consiglio, potrebbe fare ben altro per le minoranze, magari iniziando a ridursi il numerosissimo staff di segretari a sua disposizione o rispondere alle richieste che gli giungono dalle minoranze stesse.
Nel frattempo i nostri portavoce continuano instancabilmente a lavorare sul Bilancio.pubblica con un click 2013-03-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it709924CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
PRIMO DISCORSO DI INSEDIAMENTO
MOVIMENTO 5 STELLE
Oggi,25 marzo 2013, per la prima volta 7 cittadini entrano nel ConsiglioRegionale del Lazio.
Connoi entrano milioni di cittadini laziali.
Oggiinizia un viaggio, arduo ma nuovo: questi anni di malgoverno hannoreso emergenza ogni settore che dovrebbe fornire ai cittadiniservizi,diritti costituzionalmente garantiti..e di ciò dobbiamosentirci tutti responsabili. È per questo che oggi noi 7 cittadiniportavoce eletti siamo qui: per essere strumento nelle mani di coloroche si interessano direttamente della cosa pubblica senza delegare.
Perripartire da zero, riportando la Regione Lazio al centrodell'attivita' politica dei cittadini, per dare risposte concrete aiproblemi quotidiani delle persone.
Chientra con noi oggi in regione?
Entrail sangue delle persone che hanno creduto fermamente nella lottacontro la mafia pagandone un prezzo altissimo, entra il dolore degliuomini e delle donne che non hanno una casa o che hanno perso unlavoro, entra lo sconforto dei tantissimi giovani che dopo averstudiato per tanti anni si ritrovano con un pezzo di carta che nonserve a nulla e fuggono all'estero cercando fortuna, come i nostripadri tanti anni fa.
Quicon noi oggi sono seduti tutti i cittadini che hanno lottato perdecenni e che ancora oggi lottano contro discariche ed inceneritori,cittadini che si sono opposti e che continuano coraggiosamente adopporsi, inascoltati, a chi getta cemento sulla loro terra in cambiodi nulla, se non di una vaga idea di progresso.
Progresso,si, ma per pochi. Solo per chi se lo puo' permettere.
Connoi oggi sono seduti qui tutti i precari, i cassintegrati, idisoccupati che aspettano da noi risposte per ricominciare a crederein un futuro, in un qualsiasi futuro che oggi a tutti loro e' negato.
Connoi ci sono i lavoratori in lotta e senza stipendio, degli ospedaliche chiudono in tutta la regione per dissennate scelte politiche esperperi di denaro pubblico.
Lapolitica fino ad oggi e' stato questo: corruzione, sete di potere,clientelismo.
Dobbiamodare risposte a chi non accetta piu' che per lavorare occorra avereun amico politico in regione o in comune che ti facilital'assunzione, che ti aiuta a passare avanti in una fila d’ospedale,o che favorisce la tua azienda in un appalto o nell'accesso ai fondiregionali.
Abbiamotroppi esempi di politici che finiscono la loro carriera dietro lesbarre, e tanti altri cosi’ finiranno. E’ solo questione ditempo.
Pretendiamoche tutti i presenti in quest'aula compiano scelte nel solo e ripetosolo interesse dei cittadini laziali che siamo chiamati arappresentare; significa non fare scelte nell'interesse di parenti oamici e tenere a debita distanza ogni forma di tentazione ocorruzione.
Ladomanda non e' cosa faremo noi portavoce del moVimento 5 Stelle, macosa farete voi partiti per non essere ulteriormente sommersi daquesto tsunami che scuote le fondamenta di un'Italia malata e ormaibloccata da decenni.
Cosafarete voi, realmente, per riformare la politica come esempio disobrieta’ e trasparenza, cosa farete voi per fermare il cemento,per tutelare la salute pubblica, per evitare che altri cittadinilaziali perdano il lavoro e le nostre aziende chiudano?
Siamotutti consapevoli di quest'onda anomala che si e' abbattuta su unvecchio modo di fare politica, decisa al chiuso di un'aula comequesta o in una fredda stanza di partito.
Noisiamo qui per aprire porte e finestre. Per portare aria fresca,nuova, in un'istituzione che oggi e' solo l'ombra di se' stessa.Siamo qui per riportare lo Stato. Siamo qui per fare entrare tutti icittadini, per farli partecipare nella politica regionale e in ogniscelta di quest’Istituzione.
Trasparenza:questa e' la prima cosa che oggi, fin dalla prima seduta, ilmoVimento 5 stelle porta qui in regione. Insieme ad onesta' epartecipazione.
Cambiera'tutto: non sperate di poter fare nuove leggi senza ascoltare icittadini, che da oggi vi osserveranno in ogni scelta che farete. E avantaggio di chi la farete.
Nonsperate di dimenticarvi delle tante firme raccolte, insabbiate neicassetti.
Nonpensate di non sentire le urla di chi protesta e chi lotta da anniper tutelare la propria salute, incancrenita dai miasmi dellediscariche abusive sul nostro territorio.
Nonsperate di fare politica solo per guadagnare in fretta un vitalizio.
Nonpensate di nascondervi dietro un voto segreto o leggi ed emendamentipoco comprensibili ma che continueranno a causarci danni.
Abbiamouna enorme responsabilita', tutti noi consiglieri, uno per uno, nelfar dimenticare Fiorito, Maruccio, Polverini, Marrazzo.... e fardimenticare i tanti, troppi, scandali di chi si e' macchiato di ogniabuso di potere e illecito per arricchirsi ai danni dei beni comuni edelle risorse pubbliche.
Adestra, come a sinistra.
Nonabbiamo scelto a caso la ricorrenza di San Francesco per la nascitadel MoVimento 5 Stelle. Vogliamo una politica senza soldi, che non sicorrompa nei privilegi delle mille bouvette, ed abbiamo dimostratoche e’ possibile fare politica con pochi soldi perche' noi siamoqui oggi... .La nostra presenza è la prova di una politica fattasenza utilizzo ne spreco di denaro pubblico, ma fatta con entusiasmoe con vera e concreta passione.
Siamoi pazzi della democrazia, e' vero, forse molti non ci capisconoproprio per questo e continuano a chiedersi chi ci sia dietro. Dietrodi noi ci sono solo cittadini, e siamo qui per fare unicamente i lorointeressi.
Responsabilita’e coerenza.
Questiideali ci guidano.
Perquesto noi faremo semplicemente cio' che diciamo da anni: nessunaccordo con chi ha distrutto il nostro paese.
Appoggeremoogni singola proposta di legge solo in base all'interesse collettivoe non agli equilibri di potere che per tanti anni hanno guidato lapolitica nel Lazio.
Useremola forza della parola, la nostra spada sara' una webcam costantementepuntata sulle vostre azioni.
Lavera domanda e' cosa farete voi.
Dovreteinseguirci costantemente, in affanno, sul terreno della trasparenza,della morale, della vera e sana politica...che e' quella che affrontai problemi reali dei cittadini della nostra regione, e non più unapolitica fatta per agevolare gli interessi di alcune lobby di potere.
Lamafia non avra' alcuno spazio in questo consiglio regionale.
Lacorruzione non avra' spazio, cosi' come il clientelismo negli entiregionali, nella scelta dei funzionari, nelle asl, negli ospedali, intutti i luoghi dai quali la politica deve uscire.
L'istituzioneregionale stessa dovra' essere riorganizzata sulla basedell'efficienza e delle competenze, perche' e' stata fin troppocalpestata dai politici precedenti, di ogni colore e schieramento.
Nontemete, non ci chiuderemo mai in noi stessi: saremo propositivi, comenessuna altra forza politica lo e' mai stata: lavoreremo qui allaPisana tutto il tempo necessario.
Nonavrete occasione di accusarci di essere solo un fenomeno temporaneodi protesta, o antipolitica, cioe’ un vento che soffia forte oggiimpetuoso ma che e' gia' destinato a placarsi in breve tempo. Perche’questo vento puo' solo crescere.
Inquesti 5 anni daremo il nostro fortissimo contributo a traghettare ilLazio nel futuro: un futuro in mano ai giovani, alle impresevirtuose, un futuro in mano ai nostri figli.
Unfuturo dove i diritti umani saranno il metro di valutazione di ognilegge, per non dover lottare piu' contro interessi economici che sonofavoriti rispetto al diritto a curarsi gratuitamente, il diritto adavere una istruzione pubblica, il diritto ad avere un lavorodignitoso.
Questoe' il futuro che vogliamo:
senzagrandi opere come il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino o laRoma-Latina, che gonfiano le tasche di pochi e distruggono per sempreil nostro territorio agricolo.
Senzainceneritori o discariche: perche' i nostri concittadini che vivono aGuidonia, nei castelli, romani o vicino a Malagrotta stanno morendolentamente, mentre le future generazioni sono già condannate.
Senzal'emergenza arsenico, che non deve essere piu' nascosta dalla cecita'politica.
Vogliamoun futuro dove la cultura stimoli e sviluppi la condivisione, dove sipossa trovare un nuovo spirito civico e civile. Spesso abbiamo dettoche nessuno deve restare indietro. Questa e’ la rinascita chevediamo all’orizzonte del futuro della nostra regione.
Icittadini laziali aspettano fin da troppo tempo delle risposte, e finda troppo tempo hanno perso fiducia nelle istituzioni e nei politici.
E'per questo che noi, insieme a voi, non possiamo piu' rimandare alcunadecisione.
Leprime leggi che proporremo, le prime interpellanze, le prime mozionidaranno segnali concreti di cambiamento.
Stara'a questo consiglio discuterne e dare risposte urgenti.
Sequeste risposte mancheranno, sara' soltanto piu' veloce la strada chevi fara' perdere ulteriori consensi e dara' al moVimento 5 Stelle lamaggioranza alla regione Lazio fra 5 anni.
None' una sfida, ma una promessa.
Ilnostro unico interesse e' affrontare e risolvere i problemiquotidiani dei cittadini laziali. Con loro abbiamo scritto il nostroprogramma e con loro giorno dopo giorno ci confronteremo, pervalutare di volta in volta come portare le idee e le proposte deicittadini qui in consiglio regionale.