Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Stefano SAGLIAhttps://www.openpolis.it/2012-04-06T00:00:00Z«Per le rinnovabili va salvaguardato il modello tedesco» - INTERVISTA2012-04-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626603<br />
Pochi giorni per chiudere la telenovela sulle energie rinnovabili. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera assicura che i decreti «arriveranno prestissimo, stiamo finalizzando con il ministro dell`Ambiente Clini che si trova in Brasile». Ma le bozze fin qui trapelate continuano a far discutere. Soprattutto chi, durante la guida allo Sviluppo economico di Scajola e poi Romani, ha disegnato in buona parte la nostra politica energetica. Per l`ex sottosegretario Stefano Saglia (Pdl) «il rischio è innescare un grande contenzioso con il quale si faranno del male tutti».
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<b>Il Quinto conto energia riscriverà completamente il quadro regolatorio sul fotovoltaico.</b>
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E un errore. Ci si dimentica che l`attuale sistema, che ha prodotto un arrembaggio eccessivo agli incentivi, scadrà comunque a fine anno, dopodiché entrerebbe in vigore il meccanismo in stile tedesco che avevamo congegnato per consentire una discesa graduale ogni sei mesi, con un quadro certo fino al 2016.
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<b>Quindi non ritiene necessario un intervento di riduzione più drastico?</b>
<p> Se si vuole procedere comunque con un Quinto conto lo si faccia pure, purché si tratti di correzioni non di stravolgimenti. Potrebbe essere l`occasione per introdurre un sistema più efficace di protezione del "made in", cioè la componente industriale europea e italiana che partecipa alla produzione del settore. Con l`attuale sistema di incentivi, è un paradosso che l`80% dei pannelli installati provenga dalla Cina.
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<b>L`Authority attribuisce all`effetto rinnovabili una larga parte del caro bolletta.</b>
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Le rinnovabili avranno sicuramente il loro effetto. Bisogna, però, pensare a situazioni equilibrate che tutelino tutti gli interessi legittimi in campo traghettandoci verso il 17% del consumo complessivo di energia al 2020. Da un lato uno sviluppo sano delle rinnovabili, senza eccesso, dall`altro le esigenze dei settori industriali " energivori". Non dimentichiamoci che esistono altri possibili interventi che farebbero scendere considerevolmente il costo della bolletta.
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<b>Quali in particolare?</b>
<p> Penso al completamento del cavo elettrico di collegamento tra la Sicilia e la Calabria per il quale si attende da 17 anni. Un anno e mezzo fa è arrivata l`autorizzazione definitiva e Terna sta procedendo con la realizzazione. A regime potrà garantire un risparmio di 800 milioni di euro. E poi c`è tutta la partita del gas.
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<b>Basta la separazione della rete Snam da Eni?</b>
<p> È un intervento che può certamente aiutare. Ma da solo non basta se non romperemo il monopolio del tubo costruendo nuovi rigassificatori.
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<b>Perché con il precedente governo non è stato fatto?</b>
<p> Ci abbiamo provato, ma le resistenze e i veti locali sono ancora forti. Su questo punto l`Italia deve cambiare passo: spero di dare un contributo con la presentazione a breve di una proposta di legge, bipartisan, che introduca il dibattito sulle grandi opere sul modello francese.<br />
Piano nucleare. «Le Regioni potranno dire di no» - INTERVISTA2011-03-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559120<br />
Il programma nucleare dell`Italia va avanti: senza cedere all`emozione provocata dalle immagini dal Giappone, le commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera hanno dato parere favorevole al decreto legislativo correttivo sulla localizzazione dei siti e la costruzione di centrali nucleari. Il 23 marzo il provvedimento tornerà in Consiglio dei ministri per il varo definitivo, come ha confermato ieri il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, che però ha aggiunto:
«Non si possono obbligare le regioni a ospitare le centrali».
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<b>Sottosegretario, le sue dichiarazioni stanno sollevando molte polemiche: se «tutte le regioni fossero indisponibili a ospitare le centrali, significherebbe che il nucleare non si fa», lei ha detto. Ma il parere non è vincolante.</b>
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Sì, in sintonia con la sentenza della Corte costituzionale, il parere delle regioni è obbligatorio ma non vincolante. Ma ho fatto considerazioni che ritengo politiche e di buon senso. Qualsiasi infrastruttura importante necessita che non vi siano ostacoli amministrativi e burocratici. Pensare che una centrale nucleare possa essere installata con la contrarietà di un organo di governo del territorio è sbagliato.
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Un conto è dire che è sbagliato, altro che il nucleare non si farà.</b>
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Il governo mantiene il potere sostitutivo, consentito dalla Costituzione, di procedere anche in caso di parere contrario. Ma questa non è una battaglia legale, è una scelta di politica energetica generale.
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<b>Lo sta dicendo alla maggioranza o al governo?</b>
<p> Da due anni mi sbraccio per questo: la necessità di trovare il consenso almeno delle regioni che ospiteranno le centrali. Seppur non giuridicamente preponderante, politicamente il parere sarà un macigno. Quando si affronterà il tema della localizzazione e ci saranno proposte concrete, si potranno convincere anche i governi regionali.
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<b>Quindi la partita non è finita?</b>
<p> No. Ho sostenuto questa tesi e continuo a farlo, perché è di buon senso. Un programma nucleare deve essere condiviso e non imposto.
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<b>Come pensa di convincere i governatori a ospitare le centrali?</b>
<p> Visto quello che è avvenuto in Giappone, bisogna convincerli della tenuta dei dispositivi di sicurezza. Abbiamo il dovere di fare una corretta informazione e non lasciarci andare a dichiarazioni entusiastiche o drammatiche. Dobbiamo essere consapevoli che il nucleare è una cosa complicata, che va fatta con grande serietà e professionalità. Alle regioni bisogna far conoscere le centrali in esercizio, le caratteristiche di quelle di nuova generazione e il ritorno per il territorio, dal punto di vista economico e produttivo. Le centrali sono un`opportunità. Certo, davanti alle immagini del Giappone è più difficile crederlo, ma bisogna ammettere che centrali vecchie di 30 anni hanno resistito a sollecitazioni per le quali non erano state progettate.
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<b>Quasi tutti i Paesi europei si stanno interrogando sulla questione nucleare, e il governo italiano dice che si va avanti...</b>
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Noi non abbiamo centrali nucleari, quindi non possiamo assumere decisioni su centrali che non esistono. Cosa dovremmo fermare? Un iter legislativo che ci impegnerà almeno per i prossimi due o tre anni? Se tutto va bene, si avvieranno i cantieri per realizzare la prima unità, in esercizio dal 2020. Abbiamo nove anni per decidere se andare avanti o tornare indietro.<br />
Energia, per biomasse serve stabilità su incentivi e norme 2010-11-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548467 Lo sviluppo delle biomasse per la produzione di energia da fonti rinnovabili necessita ancora del superamento di molte barriere non solo di carattere economico ma anche normativo. A segnalare il problema e a garantire l'impegno del governo su questo fronte è il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia in un'intervista a 'Mondo agricolo', il periodico di Confagricoltura.
Saglia in particolare fa riferimento "alla riduzione delle barriere di tipo non economico che ancora si presentano - dichiara - quali le procedure autorizzative, i contenziosi, le criticità con il territorio e a tutti quegli elementi che rappresentano un freno allo sviluppo delle fonti rinnovabili".
Oltre al potenziamento delle reti di trasmissione e di distribuzione dell'energia elettrica l'obiettivo del governo è quello di "una maggiore stabilità normativa, uno dei presupposti ineludibili per favorire gli investimenti nel settore. Lo stesso riordino degli incentivi previsto dalla legge Comunitaria 2009 include tra le finalità la stabilità del meccanismo incentivante".Nucleare, fattibile deposito scorie entro 2015 2010-11-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548439Individuare entro il 2015, cosi' come imposto dall'Unione europea, il luogo adatto per il deposito delle scorie radioattive e' ''tecnicamente fattibile'', anche se ''in questi giorni di emergenza rifiuti in Campania sembra una cosa lunare''. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia a margine della presentazione al ministero del codice dell'energia nucleare. ''Ho accolto con grande soddisfazione il fatto che l'Unione europea ci voglia imporre una data per lo smaltimento delle scorie - ha sottolineato - dobbiamo assumerci la responsabilita' di individuare sul territorio nazionale il deposito dei rifiuti radioattivi. E' indispensabile - ha proseguito - anche qualora si decida di non attuare il nuovo programma nucleare''. Secondo Saglia l'attuale situazione che prevede il trasferimento all'estero delle scorie e' ''assurda'', ma l'attesa direttiva europea ''ci imporra' finalmente di sistemarla. ''E' necessario riuscire ad arrivare ad una soluzione, dobbiamo farlo a tutti i costi'' ha insistito Saglia giudicando ''irresponsabile'' il fatto che finora nessun governo abbia risolto il problema.Centrali nucleari, Nessun lavoro in corso a Montalto 2010-11-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548261“Non mi risultano lavori propedeutici alla realizzazione di una centrale, quindi lo escludo”. Così il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, a margine di un convegno sulla raffinazione organizzato dall’Unione petrolifera, ha commentato le dichiarazioni di ieri del presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aveva ipotizzato dei lavori per la costruzione di una centrale nucleare a Montalto da parte dell’Enel (indiscrezione smentita dalla stessa azienda nella serata di ieri). Secondo Saglia un’eventuale realizzazione della centrale “avrebbe dovuto essere segnalata all’attività competente, e quindi lo escludo”. Il sottosegretario invece riferendosi alla localizzazione dei siti per le centrali, ha spiegato: “I siti che hanno già ospitato centrali non erano stati scelti con criteri fuori luogo, ma con criteri adeguati. Se poi mi chiedete se sono questi, la mappa dei siti non è all’ordine del giorno. Questi siti potrebbero essere idonei, ma non è detto che saranno quelli scelti, anche perché la scelta spetta agli operatori”.Nucleare, FT: "Veronesi ci ripensa". Il governo: "Non ci risulta assolutamente" Agenzia DIRE 2010-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548207"Veronesi ci ripensa? Non mi risulta assolutamente", afferma a margine della presentazione del 'Codice dell'energia nucleare'.
"SEDE AGENZIA A ROMA? SI PUO' FARE" - "Io credo ragionevole che l'Agenzia per la sicurezza del nucleare (Asn) abbia sede a Roma, perchè così può interagire con le istituzioni", afferma poi Saglia. Il via all'Asn è già stato dato e il governo ha già provveduto a nominare il presidente e i consiglieri dell'organismo, che però ancora non ha una sede. Il sottosegretario indica Roma, ma "se poi il Governo vorrà fare un'altra scelta la farà", aggiunge.
"SCORIE NUCLEARI, DEPOSITO ENTRO IL 2015" - L'Unione europea lavora a una direttiva che impone a tutti gli Stati membri di risolvere il problema delle scorie nucleari, fissando - nella bozza ancora in fase di elaborazione - il 2015 come termine ultimo. Tutto questo "lo accolgo con grande soddisfazione, perchè è ora di assumersi la responsabilità di individuare sul territorio nazionale dove fare il deposito dei rifiuti nucleari", prosegue Saglia. Secondo l'esponente di governo, "è tecnicamente fattibile" avere il deposito entro il 2015. "So che in giorni in cui si ha un'emergenza rifiuti in Campania può sembrare una cosa lunare, ma è fattibile", ribadisceSede dell'Agenzia nucleare a Roma2010-11-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548163 Per il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia “è ragionevole pensare che la sede dell’Agenzia del nucleare sia a Roma”, ha sottolineato a Enel Tv.
Saglia ha poi ribadito la necessità di dialogo per “convincere il territorio e l’opinione pubblica che ospitare una centrale nucleare è un'opportunità e non una sciagura”. Sulla scelta dei siti il sottosegretario ha ricordato che saranno gli operatori a dover decidere “di fare la centrale in un sito, poi spetta a noi verificare se questo è idoneo. Noi prepariamo le regole”. Intanto il Rapporto “sui costi del non fare” 2010 presentato a Roma e Milano in settimana dalla società di ricerca e consulenza Agici Finanza e Impresa, ha messo in evidenza come fare le infrastrutture costa, ma non farle può costare ancora di più. Il rapporto 2010 disegna infatti un’Italia delle infrastrutture in ritardo su molti fronti, che paga la crisi economica globale, ma anche iter procedurali e regolatori spesso contorti che finiscono per ostacolare i progetti. Nucleare, Caorso, Trino Vercellese, Garigliano e Latina possibili siti 2010-11-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548159Caorso, Trino Vercellese, Garigliano e Latina, gli attuali siti di centrali nucleari in decomissioning da parte della Sogin, sono candidabili, insieme ad altri, a ospitare le future nuove centrali di terza generazione a tecnologia Epr di Areva che la jv Enel-Edf intende costruire in Italia.
A dirlo a Reuters è Stefano Saglia, sottosegraterio al ministro dello Sviluppo Economico con delega all'energia.
"Riattivare il reattore Arturo a Caorso è tecnicamente fattibile, ma è un'operazione che non vedo. Dico invece che i siti precedenti erano stati scelti perché c'erano dei criteri. Saranno questi i siti dove realizzare le future centrali? Oggi non siamo in grado di dirlo. Sono candidabili? Assolutamente sì", ha sottolineato l'esponente del Pdl a margine di un convegno sul nucleare.
Secondo il responsabile della taskforce di Enel per il nucleare, Giancarlo Aquilanti, "se l'Agenzia per la sicurezza nucleare, in tempi rapidi, definisce i parametri di localizzazione, nel secondo semestre 2011 potremo presentare la richiesta di certificazione dei siti. Proporremo i siti".
Il manager ha poi aggiunto: "E' chiaro che i siti attuali presentano certe caratteristiche tecniche, come la prossimità al Po e la rete elettrica, anche se oggi non si può dire un sì o un no. Caorso, insieme agli altri tre, è sicuramente uno dei siti potenziali".
Incentivi alle rinnovabili, il Governo prepara il taglio2010-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548121Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha annunciato che il governo e’ pronto a recepire la direttiva Ue sulle fonti rinnovabili per dare un quadro certo di regole ma anche per ridurre progressivamente gli incentivi al settore. Secondo Saglia infatti ”se lasciassimo il sistema degli incentivi alle rinnovabili cosi’ com’e', nel 2020 avremo un esborso di 9 miliardi di euro a carico dei consumatori. E’ veramente troppo”.
”Siamo alla vigilia del recepimento della direttiva. La delega scade il 5 dicembre quindi cercheremo di mandarla in Parlamento nei prossimi giorni”, ha continuato Saglia nell’ambito di un seminario del GSE. ”Daremo un quadro certo di regole fino al 2020, per dare certezza agli investitori e, possibilmente, per ridurre ogni biennio gli incentivi, in virtu’ dei miglioramenti tecnologici, perche’ – ha concluso il sottosegretario – vogliamo finanziare la realizzazione di impianti e non la rendita”.Energia. Detrazione del 55% fondamentale per obiettivi UE2010-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547890<br />
La detrazione fiscale del 55% sulle ristrutturazioni edilizie e' oggetto di riflessione da parte del Governo. L'efficienza energetica e' fondamentale per centrare gli obiettivi obbligatori europei". E' quanto dichiara Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all'energia, in merito al dibattito sulla norma per la riqualificazione energetica. "Il Ministero dello Sviluppo Economico - continua il sottosegretario - ha elaborato una formula che prevede un costo netto per lo Stato di 150 milioni di euro a fronte di un volano di investimenti di almeno 3 miliardi. La misura si compensera' da se' grazie al maggior gettito provocato dall'incremento dei lavori. Si tratta di una vera e propria misura di politica industriale<br />
Accelerare l’iter sulle tecnologie nucleari2010-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547930Il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, a margine di un seminario organizzato dal Gse sulle energie rinnovabili, ha annunciato che il documento sulle tecnologie nucleari verrà inviato direttamente al parlamento, saltando il passaggio previsto, ma non obbligatorio, del Cipe.
Nel spiegare il motivo di tale decisione Saglia ha dichiarato: ‘lo invieremo direttamente alle commissioni di Camera e Senato in questi giorni per avere un parere, l’obiettivo è quello di accelerare l’iter’.
Nel documento sono inserite le caratteristiche dei sistemi di sicurezza che saranno ammessi in Italia, anche se il sottosegretario ha precisato che sia i reattori Epr che quelli Ap-000 hanno le caratteristiche necessarie per permettere al nostro paese di entrare in un panorama internazionale, visto che esistono altri tipi di reattori, come quelli di General Eletrics, di Mitsubishi e della russa Rosaton, che però non sono stati esaminati nel dettaglio.
Riguardo all’eventualità di utilizzare più tecnologie contemporaneamente Saglia ha affermato: ‘non è precluso ma, a detta di tutti, non si possono gestire in un paese come l’Italia più di due tecnologie’.Rinnovabili, incentivi pesano troppo, presto riforma Rinnovabili Ambiente&Energia 2010-11-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547871'Se lasciassimo il sistema degli incentivi alle rinnovabili cosi' com'e', nel 2020 avremo un esborso di 9 miliardi di euro a carico dei consumatori. E' veramente troppo''. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, annunciando che il governo e' pronto a recepire la direttiva Ue sulle fonti rinnovabili per dare un quadro certo di regole ma anche per ridurre progressivamente gli incentivi al settore.
''Siamo alla vigilia del recepimento della direttiva. La delega scade il 5 dicembre quindi cercheremo di mandarla in Parlamento nei prossimi giorni'', ha sottolineato a margine di un seminario al Gse. ''Daremo un quadro certo di regole fino al 2020, per dare certezza agli investitori e, possibilmente, per ridurre ogni biennio gli incentivi, in virtu' dei miglioramenti tecnologici, perche' - ha proseguito il sottosegretario - vogliamo finanziare la realizzazione di impianti e non la rendita''Nucleare, Delibera su tecnologie direttamente in Parlamento 2010-11-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547838La delibera che contiene le caratteristiche dei sistemi di sicurezza nucleare ammessi in Italia verrà inviata direttamente all’attenzione delle commissioni parlamentari competenti, senza attendere la riunione del Cipe”. E’ quanto ha detto il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico Stefano Saglia a margine di un convegno organizzato a Roma dal Gse. “La delibera sulle tecnologie descrive gli standard ammessi in Italia. Sicuramente sia per la tecnologia francese dell’Epr sia per quella americana di Westinghouse c’è una rispondenza rispetto a questi standard. La delibera - ha sottolinerato Saglia - non vieta di avere altre tecnologie e quindi non esiste alcuna preclusione verso altri sistemi, ma sembra difficile gestire tre o quattro tecnologie diverse. E’ sicuramente più razionale averne due". Il sottosegretario ricorda poi come l’Italia abbia sottoscritto due accordi industriali sul nucleare: uno con la Francia e uno con gli Usa “mentre con la Russia - ha aggiunto - c’è solo un accordo sulla ricerca in questo settore”,
Le rinnovabili vanno incentivate2010-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547654“le fonti rinnovabili una risorsa essenziale per il Paese, pertanto degne di una opportuna incentivazione”Primo cantiere per centrali nel 20142010-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547694 "Le nomine di oggi sono una testimonianza del governo del fare. Sulle centrali nucleari, prevediamo il primo cantiere all'inizio del 2014 e l'avvio delle prime unita' prima del 2020". Cosi' ai microfoni di CNRmedia Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all'Energia. "Le persone che son state selezionate sono un mix di competenze straordinarie - spiega - adesso porteremo all'attenzione dell'agenzia la strategia nucleare prevista per legge, gia' in fase di elaborazione, e poi daremo impulso all'individuazione e alla realizzazione del deposito di scorie nucleari e del parco tecnologico". La spinta al Nucleare potrebbe essere una scelta impopolare, con relativa perdita di consensi per il Governo? "Le scelte si fanno secondo cio' che si ritiene giusto per il Paese - prosegue Saglia - e faremo una forte campagna di comunicazione perche' oggi il Nucleare e' una realta' in tutto il mondo, ci sono 436 reattori in funzione, e quindi cercheremo di spiegare ai cittadini che il nucleare e' un'opportunita', non una sciagura. Siamo convinti che, con la comunicazione adeguata, riusciremo a fare anche di questo tema un asset vincente e non una perdita di consenso. Procederemo d'intesa anche con le eventuali regioni interessate dal tema: pensiamo di poter coinvolgere nel processo decisionale tutti i livelli istituzionali in modo che non ci sia una contrapposizione ideologica bensi' una valutazione effettiva dei risultati che puo' portare il programma nucleare" conclude Saglia.Importazione di energie rinnovabili dalla Tunisia è strategica2010-10-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547513 La gara per l'elettrodotto Italia-Tunisia ''e' semper piu' vicina''. Lo ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico, con delega all'energia, Stefano Saglia, nel suo intervento al Tunisia Solar International Conference, che si e' tenuto oggi a Tunisi.
''La Tunisia - ha affermato Saglia, secondo quanto riferisce un comunicato - e' strategica per il nostro paese per l'importazione di energia da fonti rinnovabili. Con il programma solare tunisino sara' possibile raggiungere gli obiettivi vincolanti al 2020 della direttiva europea''. Con il piano solare tunisino, ha proseguito il sottosegretario, sara' infatti ''possibile importare in Italia dalla Tunisia, a partire dal 2018, 600 mila megawattora all'anno''. Inoltre si tratta del ''piu' avanzato programma di sviluppo di produzione da rinnovabili che permettera' ai paesi europei di utilizzare i meccanismi di flessibilita' e alla Tunisia di arricchire il proprio mix energetico''.
Nello specifico, ha concluso Saglia, ''prevediamo di realizzare in Tunisia un polo di produzione elettrica convenzionale e rinnovabile e un collegamento elettrico sottomarino con l'Italia da 1000 megawattora, che verra' realizzato con una gara che e' sempre piu' vicina. Il polo avra' una capacita' di 1200 megawattora, di cui 400 destinati al mercato tunisino e 800 al mercato italiano''.Venerdì le nomine per l'agenzia2010-10-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547457 ''E' previsto che l'agenzia per il nucleare vada all'esame del Consiglio dei ministri venerdi' - ha spiegato - c'e' il presidente di nomina del presidente del Consiglio, due membri inviduati dal ministero dello Sviluppo economico e due dal ministero dell'Ambiente''. ''A quanto mi risulta - ha proseguito - sono stati tutti individuati quindi ci sono le condizioni perche' possano essere nominati venerdi'''.Da rinnovabili sviluppo e lavoro2010-10-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547393Lo sforzo che fa il governo con gli incentivi economici per le fonti rinnovabili non sarebbe completo se non producesse sviluppo e occupazione. Lavoriamo affinche' l'Italia non sia solo un Paese in cui tali impianti si installano, ma anche un Paese in cui si producono'Da rinnovabili sviluppo e lavoro 2010-10-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547394Per il sottosegretario la nuova fabbrica della 3Sun “consente all'Italia di posizionarsi tra i Paesi leader nella costruzione di pannelli fotovoltaici. I pannelli, inoltre - ha concluso Saglia -, consentiranno un maggiore sviluppo della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile non solo in Italia ma anche negli altri Paesi del Bacino del Mediterraneo”.Sul nucleare le Regioni si oppongono perchè manca l'informazione2010-10-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547308<br />
"Sono convinto che con gli elementi conoscitivi adeguati le Regioni potranno assumere una decisione piu' serena" afferma a CNRmedia.
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Il governo riuscirà a superare le contrarietà espresse da molti territori nei quali potrebbero sorgere le strutture?
"È assolutamente fattibile anche perché l'intesa con la Regione interessata è indispensabile ma le dichiarazioni che oggi sentiamo sono determinate non sempre su una completa informazione. La discussione che oggi è in corso è una discussione, per carita utile, ma senza elementi conoscitivi sufficienti. Sono convinto che con gli elementi conoscitivi adeguati le Regioni potranno assumere una decisione non dettata dalle angosce del momento. Punteremo sull'idoneità delle singole localizzazioni, ma è un tema che si porrà l'anno prossimo. Le dichiarazioni che oggi sentiamo sono dichiarazioni determinate non sempre su una completa informazione, quindi facciamo noi per primi mea culpa e cercheremo di dare una comunicazione adeguata".
Molte regioni sostengono di essere autosufficienti dal punto di vista energetico...
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"Il tema dell'autosufficienza regionale, è un falso tema, un tema astratto e fuoriluogo, visto che il mercato energetico è un mercato nazionale ed europeo. Noi facciamo il nucleare per tre ragioni: sicurezza di approvigionamento per il Paese, perchè non possiamo dipendere solo da gas e petrolio, ambiente più pulito, perchè il nucleare come le rinnovabili non emette C02 in atmosfera, e costo dell'energia elettrica. Questi elementi riguardano l'Italia e l'Europa e non riguardano una singola regione".
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Secondo alcune indiscrezioni le centrali potrebbero sorgere su aree di demanio militare.<br />
"Non è una caratteristica che io ritengo prioritaria, anche perché evoca il fatto che fare il nucleare sia una cosa da imporre militarmente, credo che sia assolutamente fuori luogo. Le centrali andranno fatte secondo determinate caratteristiche e secondo standard internazionali, quella della localizzazione nel demanio nucleare non è considerata una priorità".<br />