Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI STEFANIA PEZZOPANEhttps://www.openpolis.it/2010-10-22T00:00:00ZSu Casematte a Collemaggio: «La loro presenza può essere facilmente regolarizzata, come è avvenuto per l’occupazione di molti altri spazi pubblici»2010-10-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547310<br />
“Veniamo a sapere dal direttore generale della Asl Giancarlo Silveri che l’azienda sanitaria intende mettere sul mercato, e cioè vendere, l’ex complesso ospedaliero di Collemaggio, e che, prima di questa immissione sul mercato, darà al Comune dell’Aquila la facoltà di stabilire la destinazione d’uso degli spazi sulla base degli indici di edificabilità”. Così l’assessore comunale alla Cultura Stefania Pezzopane alla luce della paventata vendita, da parte della Asl, dell’ex presidio sanitario di Collemaggio.
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“Insomma, secondo Silveri– ha proseguito Stefania Pezzopane – il Comune dovrebbe prima valorizzare in rendita fondiaria quello spazio, che ha una destinazione d’uso sanitaria, e poi consentirgli di venderlo così da far concludere un buon affare alla Regione. Ma perché Silveri vuole vendere? A cosa servirebbe il ricavato, dal momento che, già con l’assicurazione dell’ospedale San Salvatore, la Asl ha incassato oltre 40 milioni di euro?”
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“La competenza di deliberare in merito alla variazione di destinazione d’uso – ha aggiunto l’assessore – è del Comune per legge e per statuto, e non per gentile concessione del direttore della Asl, e il Comune ritiene quell’area unicamente vocata a spazio culturale, socio-sanitario e istituzionale. Pertanto, qualora le intenzioni della Regione e della Asl fossero di vendere, per qualche stravagante operazione patrimoniale, il Comune non sarebbe assolutamente d’accordo. L’area di Collemaggio è infatti la porta monumentale della città e l’unica, tra quelle a ridosso del centro storico, non compromessa. Gli spazi dell’ex ospedale psichiatrico, inoltre, sono circondati da un parco meraviglioso che va certamente curato e protetto, ma non precluso”.
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“Non capiamo davvero – ha dichiarato ancora l’assessore Stefania Pezzopane – l’accanimento contro questi ragazzi che lì, dal 6 aprile 2009, svolgono attività culturali e sociali che vedono un’ampia partecipazione della cittadinanza. La loro presenza può essere facilmente regolarizzata, come è avvenuto per l’occupazione di molti altri spazi pubblici. <br />
Anzi, instaurando un buon rapporto con questi ragazzi, tutti molto motivati, si potrebbe utilizzare la loro presenza per mantenere la pulizia e il decoro dell’area, senza creare inutili conflitti verso un mondo giovanile che di spazi ne ha già persi tanti e che è drammaticamente alla ricerca di una nuova socialità”.
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“Pertanto il sindaco – ha concluso Stefania Pezzopane - convocherà immediatamente un incontro con la Asl e la Regione Abruzzo per decidere sul futuro dell’area dell’ex ospedale di Collemaggio. Quella che era la collina del dolore e della follia diventi la collina della rinascita”.<br />
Basta con gli aquilani trattati come pacchi postali2010-07-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it502650“I cittadini aquilani non devono mai più essere trattati come pacchi postali”. L’assessore alle Politiche abitative Stefania Pezzopane interviene con fermezza sul problema del fabbisogno abitativo in particolare per quanti, ancora oggi, sono alloggiati in strutture ricettive. “Il panorama che mi si è presentato nei primi giorni di lavoro è allarmante per quanto riguarda la questione abitativa – ha dichiarato l’assessore – Le convenzioni con gli alberghi sono in scadenza e il Commissario non fa ancora chiarezza sulla proroga. C’è poi il problema di quanti sono sistemati attualmente nelle caserme Campomizzi e della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza, dal momento che questi alloggi vengono richiesti per altri utilizzi”.
“Ora basta – prosegue Stefania Pezzopane – Il Comune è, purtroppo l’ultimo anello di una catena che parte dal Governo e passa per altre strutture con cui dobbiamo necessariamente confrontarci, e questo vuol dire che spesso, da un anno a questa parte, andiamo a rispondere di disagi che non abbiamo determinato. Tuttavia l’ente comunale è anche l’unico strumento che hanno i cittadini per far valere i loro diritti. Perciò, d’ora in avanti, la priorità saranno proprio loro, i cittadini, che, dopo oltre un anno e dopo quello che hanno dovuto incolpevolmente soffrire, non devono più essere trattati come pacchi postali. Non eseguiremo più docilmente le direttive di chi prima si offre di ospitare gli sfollati e poi ci chiede di mandarli via senza che vi siano soluzioni alternative”. “Come è nel mio carattere e nella mia formazione politica lotterò fino in fondo per tutelare i nostri concittadini, assicurando loro una sistemazione che essi possano ritenere sicura e lavorando, insieme con il sindaco e l’intera giunta comunale, per riportarli a casa loro, facendo pressioni perché i lavori di riparazione delle abitazioni vengano velocizzati nei tempi tecnici e burocratici. L’amministrazione non dovrà essere sentita come controparte dai cittadini – ha concluso la titolare della delega alle Politiche abitative – ma al contrario tutti dovranno sapere di avere dalla loro parte un Comune che è gli amico e un’assessore che, da sempre, non ha paura di battersi con fermezza e senza timori reverenziali quando sono in gioco equità e diritti”.Accolgo volentieri al nomima ad assessore del Comune dell'Aquila2010-07-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it502566Ho accolto volentieri la proposta del sindaco Cialente - ha dichiarato Stefania Pezzopane - con l'obiettivo di mettere a disposizione della citta' la mia esperienza e la mia voglia di fare. Per quanto riguarda la delega alla Cultura mettero' a frutto le competenze acquisite in anni di lavoro sia in Regione che in Provincia, ai fini di ribadire e consolidare il ruolo della citta' dell'Aquila come perno del sistema culturale abruzzese. Intendo valorizzare quanto gia' esiste in termini di realta' culturali, come istituzioni consoldidate nel territorio, ma anche valorizzare l'universo composito e vitale dei gruppi e delle associazioni. Un potenziale rimasto 'sommerso' fino al sisma, in seguito al quale tutti questi giovani hanno potuto esprimere appieno le loro capacita' artistiche e organizzative, svolgendo un ruolo importante sotto il profilo sociale e aggregativo. A proposito del Sociale - ha proseguito Stefania Pezzopane - il mio predecessore Giustino Masciocco ha svolto un ottimo lavoro e intendo proseguire sulla stessa linea da lui intrapresa. In particolare desidero coordinarmi con il Commissario Chiodi e con il Governo perche' si assumano le proprie responsabilita'.
Una mia priorita' sara' riportare all'Aquila i tanti cittadini che ancora non riescono a rientrare". "Grande attenzione verra' riposta nella delega alla Citta' Territorio - ha concluso l'assessore - rafforzando il rapporto con il comprensorio e avviando un processo istituzionale legato all'antico assetto amministrativo del Comitatus Aquilanus, cui desidero dare continuita' e concretezza in chiave moderna". Chiedo trasparenza e controlli severi e approfonditi sulle liste degli imprenditori2010-02-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it478031<br />
«Le rassicurazioni dell'onorevole Gianni Letta circa la sua <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/478027">assoluta sicurezza</a> che nessun appalto del post sisma fosse andato a quei famigerati imprenditori sono state già smentite da una semplice indagine giornalistica. Deve essere di nuovo sfuggito qualcosa. L'Aquila era già stata vittima di superficiali rassicurazioni durante lo sciame sismico. Due delusioni di questa portata sono troppe». La lettera è indirizzata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, al ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, al Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, al provveditore alle Opere Pubbliche, Giovanni Guglielmi, al Commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e al suo vice, Massimo Cialente.
<p> «Chiedo trasparenza e controlli severi e approfonditi sulle liste degli imprenditori - scrive Pezzopane - e che vengano rese pubbliche fino al dettaglio, per evitare che le forze sane dell'imprenditoria locale restino vittime di scaltri e spregiudicati affaristi e, soprattutto, che il futuro della provincia dell'Aquila sia soffocato dalla criminalità organizzata, come successo in altri sfortunati territori».<br />
DL TERREMOTO: CONTRO LA CHIUSURA DEL GOVERNO UNA GRANDE MOBILITAZIONE2009-05-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391293<br />
“Le notizie che giungono dal Senato sull’approvazione degli emendamenti al decreto 39 non sono affatto confortanti. La maggioranza sta via via cancellando dal decreto passaggi fondamentali, comprese alcune questioni su cui avevamo avuto garanzia dai massimi esponenti di governo”. <br />
Lo afferma in una nota il Presdiente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane.<br />
"Queste ore - aggiunge - sono decisive per il futuro di 70mila persone sfollate e per l’intera comunita’. Se dovesse continuare questo atteggiamento di chiusura della maggioranza, saremo costretti a una mobilitazione senza precedenti.<br />
Sarebbe decisamente piu’ opportuno e ragionevole arrestare la macchina e convocare subito una riunione di Capigruppo, affinche’ i senatori di centrodestra ascoltino e recepiscano le esigenze della nostra comunita’ ".<br />
«Il tetto massimo di 150 mila euro è un'ingiustizia senza precedenti. Abbiamo diritto, come è avvenuto negli altri terremoti, al 100% del finanziamento della spesa necessaria».2009-05-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391158<br />
Provincia L'Aquila: ancora gravissima emergenza. La situazione è «ancora di gravissima emergenza» spiega Stefania Pezzopane, presidente della Provincia dell'Aquila, sottolineando che «sono ancora 70mila gli sfollati in tutta la provincia e all'Aquila: 40mila le persone nelle tende e 30mila alloggiano in alberghi e appartamenti. Le condizioni per rientrare nelle abitazioni non ci sono perché sono pochissimi i certificati di agibilità e spesso, se la casa è agibile, non lo è il contesto».
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«Nel dl non ci sono fondi per la ricostruzione - spiega la Pezzopane - ma ci sono 1,3 mld per l'emergenza e per le costruzioni transitorie. Il resto delle risorse sono dilazionate fino 2032 attraverso il credito di imposta e ciò produce una vera preoccupazione sull'opportunità vera che avremo di ricostruire i centri storici».
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«Il tetto massimo di 150 mila euro è un'ingiustizia senza precedenti - ripete - Abbiamo diritto, come è avvenuto negli altri terremoti, al 100% del finanziamento della spesa necessaria».
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Gli immobili distrutti. Secondo Pezzopane c'è anche il problema legato alla possibilità di cedere a Fintecna gli immobili distrutti. «Se i finanziamenti restano questi - dice - non sarà una scelta ma una ineludibile necessità, che consegnerà il centro storico a una società immobiliare che ne farà quello che vuole». Ma il punto più dolente, ribadisce, è la mancanza di possibilità decisionale lasciata agli enti locali.
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«Tutto è accentrato in mano alla Protezione Civile che agisce sentiti gli enti locali - si legge in una nota della Provincia - Non stiamo parlando di piccoli enti, ma di una Provincia che è grande mezza regione, di una città capoluogo che è anche città d'arte e di altri 37 antichi borghi. Il territorio non può essere affidato ciecamente a chi lo conosce per sentito dire. Gli enti locali e i cittadini vanno coinvolti in maniera attiva». «Sentiti gli enti localì - conclude Pezzopane - dovrà diventare sul decreto d'intesa con gli enti locali, come è stato per gli altri centri colpiti. Altrimenti rischiamo di essere commissariati dalla protezione civile almeno per un decennio».<br />
Terremoto Abruzzo: "Le promesse annunciate [dal Governo] sono già state tradite dal decreto"2009-04-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391119“Le promesse annunciate sono già state tradite dal decreto. Ma noi a questo trattamento non ci stiamo e pretenderemo delle modifiche soprattutto su alcuni punti fondamentali. Mi muoverò presso la conferenza Stato - Enti Locali e l’Unione delle Province per il giusto coinvolgimento delle amministrazioni locali nella ricostruzione”.
È quanto afferma la presidente della provincia Stefania Pezzopane in riferimento al decreto legge del governo per il sisma del aprile scorso.
Tre punti non piacciono alla Provincia. “Il Decreto per il terremoto dell’Abruzzo, diversamente da come è avvenuto per Umbria e Marche, - si legge in una nota - depotenzia e scavalca gli enti locali, Comune e Provincia, che sono invece i soggetti a cui maggiormente i cittadini si stanno rivolgendo in questa fase di emergenza, perché sono i soggetti di riferimento per il territorio. La Provincia, a cui spetta la pianificazione del territorio è stata ignorata. Un esempio eclatante del paradosso che si è venuto così a creare risiede nel fatto che sono stati previsti i fondi per la viabilità dell’Anas e non per quella della Provincia che gestisce tutte le strade provinciali. Sull’edilizia scolastica un’altra assurdità: i soldi vengono assegnati alla Regione, l’unico ente che non ha alcuna competenza diretta sulla materia e che dovrà, procedere per eseguire i lavori con il Provveditorato alle Opere Pubbliche. Perché si è scelta una procedura così lunga e complessa e non le vie già oliate e veloci, assegnando i fondi a Comuni e Provincia che sanno come e dove operare e avrebbero così potuto assicurare la riapertura già a settembre degli edifici scolastici?
Sulle ristrutturazioni delle case dei privati, in nessuna parte del decreto si fa riferimento ai 150.000 euro annunciati dal Presidente del Consiglio Berlusconi. <b>Inoltre nelle ricostruzioni in Umbria e Marche, è stato coperto il 100% del costo base delle case perdute. Noi non siamo da meno, e sia chiaro che non accetteremo trattamenti diversi.</b>
Poco chiare e deboli infine, le misure per le attività produttive”Onna (L'Aquila). ''Sembra uno scenario di guerra. Ho avuto l'impressione che la situazione sia stata sottovalutata"2009-04-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390913<br />
La presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane si è recata nella frazione di Onna per rendersi personalmente conto dell'accaduto ed ha raccontato di una situazione tragica: ''Sembra uno scenario di guerra. Questo è un paese di anziani. Se non arrivano i figli a dire chi è scomparso, magari nemmeno lo si sa''.
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Pezzopane ha anche denunciato che in alcune zone del centro storico del capoluogo abruzzese e in alcune località della provincia "sono stati registrati atti di sciacallaggio da parte di diverse persone già questa notte, subito dopo la scossa". La polizia ha effettuato i primi arresti.
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Ancora, parlando dei danni provocati dal terromoto, la presidente della Provincia ha detto che "sono incalcolabili". Poi ha concluso con una nota critica: ''Ho avuto l'impressione che la situazione del circondario sia stata sottovalutata''. <br />
Terremoto Abruzzo2009-04-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390908<br />
"Solo questa mattina è arrivato Bertolaso e tutto l'entourage del Governo."
"Erano due mesi che c'era questo allarme, è stato forse sottovalutato."
"Un po' più di prudenza, un po' più di attenzione avrebbe salvato molte vite umane."
"C'era stato detto dalla Protezione Civile di non preoccuparci".
"Trovo tutto questo una tragedia annunciata."
"E' venuto anche il Presidente del Consiglio, spero che non sia venuto solo a fare la sua passeggiata."<br />
«Una sconfitta pesante, i nostri hanno perso fiducia» - INTERVISTA2008-12-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382955<br />
Una bruttissima sconfitta». Stefania Pezzopane non ci gira attorno. La presidente della Provincia dell’Aquila dice che «l’interruzione della legislatura con l’arresto di Del Turco e di parte della giunta ha pesato come un macigno per tutta la campagna elettorale», ma al suo partito non risparmia critiche: «Il Pd ha oscillato tra il giustizialismo e l’innocentismo. Ma soprattutto ci vuole un’identità, un progetto per riconquistare la fiducia del nostro elettorato».<br />
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A colpire è la bassa affluenza, eppure non è che le iniziative della campagna elettorale fossero andate tutte deserte: come se lo spiega?</b><br />
«Venivano le truppe dei candidati, ma la gente comune non ha avuto interesse».<br />
<b>E il vostro elettorato più fedele?</b><br />
«In parte è rimasto a casa perché la vicenda Del Turco l’ha ferito nel profondo. E anche noi ci siamo mossi tra molte contraddizioni».<br />
<b>Tipo?</b><br />
«In un clima così sfavorevole per la politica, il consiglio regionale ha votato una legge per stabilizzare gli staff dei politici. Era ampiamente prevedibile che la destra, quella che ha cominciato lo scandalo della sanità, si sarebbe messa a fare la moralizzatrice e a dire che si trattava di una legge sbagliata».<br />
<b>Ci sono anche responsabilità del Pd a livello nazionale, secondo lei?</b><br />
«Il Pd è ancora tramortito dalla sconfitta delle politiche. Manca una netta fisionomia. E anche vicende positive non vengono sviluppate come opportunità: a Trento abbiamo vinto e il giorno dopo già si stava litigando».<br />
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A Trento avete vinto con una coalizione allargata all’Udc, in Abruzzo avete scelto un’altra strada.</b><br />
«Un altro errore. Avremmo potuto e dovuto insistere per aggregare anche l’Udc».<br />
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E della scelta di appoggiare il candidato Di Pietro che dice?</b><br />
«Era una strada obbligata, non potevamo fare altro. L’unica alternativa era andare da soli, il che avrebbe disilluso ancora di più il nostro elettorato».<br />
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E adesso?</b><br />
«Dobbiamo considerare questo voto una bruttissima parentesi, legata a un contesto tragico come gli arresti della sanità, che il nostro popolo non ha digerito, non vuole digerire ed è giusto che non digerisca».<br />
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E perché sia solo una parentesi che bisogna fare, secondo lei?</b><br />
«Ci vuole un’identità. In questa regione sta esplodendo la questione economica e sociale, le aziende mettono sulla strada i precari, avviano la cassa integrazione e la campagna elettorale è stata invece fatta sotto l’ombra dello scandalo sanità. Il Pd, che deve riscoprire le sue ragioni sociali, non ha puntato su questi che invece erano punti su cui si poteva riannodare un rapporto di fiducia con gli elettori, ha continuato sui costi della politica mentre magari faceva la legge sui portaborse. Non poteva che andare così».
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La Pezzopane resta presidente in provincia2008-02-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328647"I motivi che mi hanno convinto a rimanere in Provincia sono diversi. Prima di tutto il lavoro svolto con buoni risultati, che va continuato e portato a termine nel tempo che resta. Poi, lo dico con totale sincerità, il peso del consenso e delle esortazioni a rimanere, che potevo aspettarmi e mi aspettavo, ma non in misura così rilevante. Ho ricevuto centinaia di telefonate, sms, inviti corali a restare, e documenti di solidarietà e stimolo da sindaci, comunità montane, consiglieri provinciali di tutte le identità politiche. Questa mattina e ieri sera i messaggi più toccanti, che dicevano: farai bene comunque sceglierai. Commovente, non potevo non tenerne conto".Dimissioni dal CRAB2008-01-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327858Le recenti e inaspettate dimissioni del prof Giovanni Schippa da presidente del CRAB, per cause esterne al Consorzio, rischiano di compromettere la situazione del centro di ricerca marsicano.<br />
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Se si e' convinti, come credo, dell'importante funzione che il CRAB svolge a favore del nostro territorio, ritengo necessario che la Regione convochi al piu' presto tutti i soci per discutere dei nuovi assetti, non piu' rinviabili. Un ente ricapitalizzato di recente, con prospettive floride, grazie ai nuovi progetti finanziati dal Ministero e ai numerosi sforzi compiuti in passato per assicurare un futuro, non puo' essere lasciato senza una guida stabile.<br />
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Sarebbe paradossale e avvilente che problematiche non attinenti alla vita del Consorzio ne turbassero la stessa, con preoccupanti ripercussioni sull'attivita' di alto livello professionale del centro. "L'Aquila si ribelli alla chiusura dei reparti Sanatrix"2008-01-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327882"La citta' si deve ribellare nei confronti della decisione di chiudere il reparto di ginecologia ed ostetricia della Clinica Sanatrix. Quel che e' dell'Aquila deve restare a L'Aquila. Su questo siamo pronti ad alzare barricate"L'Aquila ha le carte in regola per ospitare la Direzione Regionale della Giustizia2008-01-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327780“La città, capoluogo di regione e sede della Corte d’Appello, ha tutte le carte in regola per ospitare la sede della Direzione Regionale della Giustizia.
Ringrazio il Ministro Mastella per la sensibilità dimostrata e per aver dato ascolto ai nostri numerosi appelli di rispettare le prerogative di un capoluogo. Appelli che abbiamo rivolto al Presidente della Repubblica e allo stesso Ministro, nel corso di due incontri, avuti con lui in passato su questa ed altre questioni attinenti la Giustizia. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro di squadra, che va considerato una vittoria dell’intero territorio”No al rischio chiusura l'osservatorio del Gran Sasso2007-11-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327498Destinare più risorse all'Osservatorio del Gran Sasso e istituire due borse di studio per tecnico informatico ed elettrotecnico. Questo quanto chiede la presidente della Provincia dell'Aquila, in una nota inviata al sottosegretario di Stato, Giovanni Lolli, al presidente della Regione Ottaviano Del Turco, all'assessore regionale al lavoro, Fernando Fabbiani e al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, per consentire la sopravvivenza dell'osservatorio aquilano.
Rischia di essere smantellata la stazione osservativa di Campo Imperatore, realizzata nel 1948 e usata da astronomi di tutto il mondo, dagli studenti dell'Università dell'Aquila, dall'Osservatorio astronomico di Teramo e dalle Università italiane, per le sue avanzate competenze in materia scientifica, rischia di essere smantellata.
L'istituto nazionale di Astrofisica, che dipende dal Ministero della Ricerca, ha infatti destinato risorse per il personale tecnico solo agli osservatori di Padova e Bologna, escludendo le stazioni di Campo Imperatore e Catania.
Pertanto la struttura aquilana non è in grado da sola di farsi carico delle spese per il personale tecnico, che ne garantisce la perfetta funzionalità.
«Per evitare che il nostro territorio perda anche questa importante struttura di ricerca è necessario uno sforzo comune», scrive la presidente della Provincia, che invita le altre istituzioni a intervenire presso il Ministero della Ricerca per destinare risorse anche alla struttura aquilana e a collaborare fattivamente per istituire, già dal 2008 due borse lavoro.
«Un tentativo comune tra tutti i soggetti istituzionali può evitare un ulteriore impoverimento strutturale, tecnologico e culturale del nostro territorio».