Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Mario VALDUCCIhttps://www.openpolis.it/2010-07-22T00:00:00ZSulla legalita' il governo ha operato con determinazione2010-07-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503538<br />
"Concordo con Fabrizio Cicchitto quando dice che garantismo e rispetto della legalita’ sono due facce della stessa medaglia. Non puo’ esserci giustizia senza il rispetto dei diritti della persona. Questo e’ cio’ che Berlusconi ci ha indicato con la sua discesa in campo.Su entrambi questi temi il governo ha operato con determinazione. Mai nessun esecutivo nella storia del nostro Paese ha conseguito cosi’ tanti risultati sul tema della legalita’".
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Lo ha affermato Mario Valducci, parlamentare e sottosegretario del Pdl.
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"In soli due anni, infatti, sono stai confiscati 22.000 beni, arrestati 5.300 mafiosi e ridotti dell’11% i reati. Risultati importanti, ancor piu’ perche’ ottenuti rispettando sempre i diritti inviolabili dell’uomo. Legalita’ significa anche evitare qualsiasi abuso degli strumenti della custodia cautelare e delle intercettazioni, nonche’ avere diritto ad un giusto processo. <br />
Anche su questi temi il governo Berlusconi ha fatto molto perche’ consapevole che la legalita’ non puo’ esistere senza il rispetto delle garanzie per tutti".<br />
«Quasi 45mila poltrone da tagliare nella pubblica amministrazione». - INTERVISTA2009-11-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it419034<br />
<b>Onorevole Mario Valducci, viceresponsabile nazionale Pdl degli enti locali, siete sicuri di quello che state facendo?</b>
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«Se si riferisce al progetto di riforma delle autonomie siamo convinti di aver ragione».
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<b>Quasi 45mila poltrone da «tagliare» nella pubblica amministrazione.</b>
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«Esatto. Per quanto riguarda i Comuni, in quelli con meno di 10mila abitanti scenderemo a 8 consiglieri; in quelli con meno di tremila si arriverà a 6. In città grandi come Napoli e Palermo, invece, si passa dai rispettivi 60 e 50 consiglieri attuali ai 40 indicati dalla proposta di legge. E per formare un giunta basteranno 10 assessori, non più 12 come accade oggi».
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<b>Avete inventato i «super-sindaci»?</b>
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«Nei borghi al di sotto dei mille abitanti la giunta sarà eliminata del tutto. Poi scatteranno meccanismi di delega ai (pochi) consiglieri».
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Poi c’è l’affare quartieri.</b>
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«La legge attuale sui consigli di zona o municipi consente paradossi inaccettabili. Di fatto li manteniamo esclusivamente nei centri con più di 250mila abitanti».
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<b>Ma servono davvero a qualcosa?</b>
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«In metropoli come Milano e Roma, così come sono, rivestono un ruolo praticamente nullo. Perciò non soltanto li riduciamo in numero e consistenza, la loro attività si trasforma da puramente consultiva a pratica e gestionale..».
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<b>Parla al presente, ma quando tutto questo sarà realtà?</b>
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«Il nuovo codice deve essere approvato dal Parlamento. Realisticamente, non credo possa avvenire prima di un anno-un anno e mezzo».
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La maggioranza ci crede?</b>
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«La bozza può essere migliorata, ma di certo il raggiungere l’efficienza è un obiettivo comune a Pdl e Lega. E va di pari passo con la riforma della Costituzione».
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E l’opposizione come la pensa?</b>
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«La lotta agli sprechi è un tema scottante. Non credo che dall’altra parte siano interessati a ingaggiare una battaglia così impopolare. Staremo a vedere, non si sa mai».
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<b>Intanto qualcuno leva già gli scudi...</b>
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«Andiamo a toccare lobby potentissime. Come per gli enti intermedi, del resto. Mettiamo “fuori legge” comunità montane, consorzi di bonifica ed enti parco; ridistribuiamo i compiti agli enti locali. Risultato: altri 20mila privilegiati in meno. La competenza resterà delle Regioni, ma almeno i cittadini sapranno chiaramente qual è la posizione del governo sulla sopravvivenza di questi apparati». <br />
Sky: Alzare le aliquote su un prodotto non di prima necessità è un passo necessario per rispettare gli impegni internazionali.2008-12-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382780Avevo detto "molto rumore per nulla" e le dichiarazioni di Romano Prodi sulla necessita' di risolvere le asimmetrie delle aliquote Iva per le televisioni in Italia, lo confermano. E', dunque, un passo necessario che un governo responsabile deve fare per tener fede agli impegni internazionali. E i conti attuali, in questo periodo di particolare crisi, non consentono un riallineamento al ribasso su di un prodotto che non e' certo di prima necessita.Telecom: Sì a separazione funzionale tra rete e attività commerciali.2008-12-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382781Parlamento e Governo dovranno riflettere sulla necessità di apportare in tempi rapidi adeguamenti al quadro dei poteri dell'Autorità. Auspichiamo una norma che consenta di imporre la separazione funzionale. Non so però se, a quel punto, a Telecom non convenga andare oltre e pensare a soluzioni di tipo proprietarioTelecom: Serve separazione funzionale, ma non basta.2008-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382782E' necessario arrivare almeno a una separazione funzionale della rete. Ma questa soluzione non sarebbe comunque sufficiente a realizzare in tempi rapidi sia il potenziamento dell'attuale rete sia lo sviluppo delle reti di nuova generazione. La soluzione in grado di avere una rete piu' performante e concorrenziale e' quella della creazione di una societa' delle reti a controllo Telecom, o di mercato sul modello Terna, che possa spingere verso una modernizzazione dell'infrastruttura stessa.Iva su Sky: Molto rumore per nulla, legislazione vigente più favorevole di quelle degli altri paesi.2008-12-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382783Molto rumore per nulla. La legislazione vigente sulle Tv a pagamento e’, infatti, una legislazione molto favorevole che prevede l’Iva agevolata senza peraltro richiedere molte norme ostative previste in altri Paesi occidentali (come obbligo di investimenti per il cinema o l’impegno di avere l’azionista di controllo nazionale). <br />
Inoltre, in Italia vige una grande anomalia: il decoder e’ di proprieta’ della Tv e non dell’utente, quindi e’ la Tv a decidere dove inserire i canali. Ne e’ derivato, ad esempio, che i canali istituzionali di Camera e Senato sono stati inseriti non tra quelli di informazione, ma tra quelli di intrattenimento, in condominio con temi spesso scabrosi. Questo e’ al tempo stesso una grande anomalia e un grande privilegio.<br />
Per cio’ che riguarda l’Iva, va ricordato che l’agevolazione per le piattaforme con decoder digitale fu introdotta nel 1995 con lo scopo di facilitare il lancio delle tv a pagamento. Il periodo di agevolazione venne peraltro concordato tra le parti dal ‘95 al ‘03. Dal 2003 Sky, subentrato a Stream e Tele+, ottenne la proroga dell’agevolazione, al fine di sostituire i decoder spesso soggetti a clonazione. Nel 2007, essendo terminato il periodo di proroga, l’allora viceministro alle finanze Vincenzo Visco fece presente tale anomalia a Sky, sostenendo la necessita’ che l’Iva tornasse dal 10% al 20%. Ma non godendo di una maggioranza parlamentare stabile, il Governo Prodi non riusci’ a fare la dovuta modifica e tagliare il pluriennale privilegio.<br />
Ad oggi, invece, l’opposizione tenta attraverso argomenti subdoli di ostacolare una norma che va nel pacchetto delle iniziative contro la crisi.
Anziche’ dare contributi e suggerimenti senza prevedere esborsi per fronteggiare il difficile momento economico, si accanisce brandendo argomentazioni ininfluenti come l’inesistente conflitto di interessi. Questo la dice lunga su dove sia finita la sinistra italiana. Vanno pertanto respinte con forza tutte le critiche politiche e di bilancio. Con oggi mi auguro esca definitivamente di scena questo sterile dibattito politico sul tema, per avviare in Parlamento un confronto serio sugli strumenti piu’ indicati per affrontare la crisi, questo si’ un argomento che sta a cuore agli italiani.Ritardi sul Milano-Roma, Trenitalia ne spieghi il motivo e adotti adeguati provvedimenti.2008-11-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382784Mi giungono notizie di grandi disagi per i passeggeri che hanno avuto la sventura di imbarcarsi sul treno 9493 diretto da Milano a Roma. Tali disagi sembrano non essere imputabili al maltempo e vengono minimizzati dalle comunicazioni a mezzo stampa di Trenitalia. I passeggeri, a quanto mi riferiscono, sono lasciati senza informazioni trasbordando da un treno all’altro. Credo sia necessaria un’interrogazione nella Commissione che presiedo perché Trenitalia spieghi l’origine di questi inaccettabili disagi e quali soluzioni siano state adottate per alleviarli.Accogliamo favorevolmente l'entrata di Pionati nel Pdl. L'Udc comincia ad avere il fiato corto.2008-11-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382785Il Pdl saluta con favore la decisione dell’onorevole Pionati di tornare a sostenere il centrodestra e quindi le politiche del governo Berlusconi. Siamo convinti che la sua Alleanza di centro aiutera’ molti elettori dell’Udc, e forse anche qualche parlamentare, a schierarsi di nuovo dalla parte della liberta’. L’astio nei confronti di Pionati che si legge nelle agenzie dei deputati centristi in queste ore conferma che in via Due Macelli cominciano ad avere il fiato corto.Propongo un supercommissario alle infrastrutture per sbloccare risorse per gli investimenti.2008-11-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382786"L’ho chiamato il ‘relizzatore’ – ha detto Valducci -. Si tratta di una figura alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio, magari da utilizzare per opere con una soglia minima di investimento di 100 milioni di euro che permetta di ridurre i tempi di realizzazione e quelli dei percorsi autorizzativi, specialmente di fronte a eventi straordinari come quelli di questo periodo". Secondo Valducci ci sono moltissimi gruppi privati che hanno a disposizione miliardi di euro da investire nelle Grandi Opere, frenati proprio dalla burocrazia e dai tempi lunghi di realizzazione. Soldi che potrebbero sbloccarsi, dice Valducci, "nel momento in cui si pongono delle garanzie su questi step e a cui possono poi aggiungersi anche i soldi pubblici". [...] "[Fondamentale] è il rispetto delle regole e norme più stringenti che garantiscano il lavoro del ‘supercommissario’ per un periodo temporaneo".Proposte Telecom insoddisfacenti, più poteri all'Authority e creazione di società delle reti; non si può andare aventi con aumenti tariffari.2008-11-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382787Tutti gli operatori, rispetto alle informazioni ricevute, sono negativi nei confronti degli impegni presi da Telecom e giudicano assolutamente inadeguata la proposta che l'azienda ha fatto per la separazione della rete. E nel documento abbiamo scritto che siamo pronti a cambiare la legge per dare più poteri all'Authority delle tlc per arrivare a una vera separazione della rete. Oggi continuiamo la discussione con le dichiarazioni di voto e domani verrà votato il documento conclusivo.<br />
Telecom è un'azienda privata e in Commissione riteniamo, con ampia maggioranza, che per il futuro stesso della società sia utile definire soluzioni strategiche e innovative, anche nuove rispetto allo scenario internazionale. Una di queste ipotesi tracciate, tra le altre, è lo scorporo della rete per la creazione di una società delle reti, che piace poco ai mercati finanziari perché non c'è nessun altro caso al mondo, ma c'è comunque sempre una prima volta.<br />
Non credo che si possa andare avanti con misure come gli aumenti tariffari che possono dare una boccata di ossigeno ma sono un galleggiamento che non aiuta il mercato.800 milioni di investimenti pubblici per colmare il digital divide.2008-11-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382788Sono necessari investimenti pubblici nella logica del digital divide. Il governo lo sa e ha stanziato 800 milioni. D'altra parte le reti di telecomunicazioni di vecchia e nuova generazione rappresentano le strutture piu' produttive del Paese, piu' di qualsiasi strada, autostrdada o porto. Quindi, prima gli investimenti si fanno e meglio e' per tutti. In un momento di difficolta' come questo l'Europa dovrebbe mettere in campo investimenti nelle reti di tlc.Di Pietro è rimasto al tintinnare di manette di Mani Pulite; la maggioranza si sta adoperando per equilibrio privo di estremismi.2008-11-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382789Antonio Di Pietro con i suoi attacchi al Presidente Berlusconi dimostra ancora una volta di essere rimasto al 1992, alla stagione di Mani Pulite, al tintinnar di manette, quando e’ stato l’alfiere dell’uso politico e strumentale della giustizia. Questa maggioranza si sta impegnando a fondo per ridare all’Italia una giustizia giusta e una politica equilibrata, senza gli estremismi alla Di Pietro.Università: proteste senza logica propositiva, cavalcate da alcuni partiti per mantenere lo status quo. La scuola italiana è stata logorata da politiche sociali e sindacali fallimentari.2008-11-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382790Oggi che il governo sta cercando di risolvere il problema degli sprechi, delle baronie, e dei concorsi truccati per promuovere e diffondere la meritocrazia e' davvero molto triste vedere migliaia di ragazzi protestare senza alcuna logica propositiva. E' ancor piu' deprecabile vedere che alcuni partiti 'cavalcano l'onda', non piu' anomala, con un disegno ben preciso: mantenere lo status quo di una scuola al collasso. La scuola italiana e' stata logorata per anni da logiche politiche e sindacali che ne hanno accompagnato il fallimento senza mai tenere in considerazione sviluppo, crescita culturale e sociale dell'Italia. L'Italia deve poter ridiventare il Paese dei nostri giovani, come lo era negli anni '50 e '60.Alitalia: il paese non può essere schiavo dei veti incrociati di piloti e assistenti di volo.2008-11-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382791L’Italia non puo’ rimanere schiava dei veti incrociati che pochi piloti e assistenti di volo quotidianamente mettono in atto. Su questa strada si rischia di ingessare il paese, con la terribile conseguenza di far rimanere senza lavoro ed ai margini della societa’ tantissimi giovaniPropongo la società delle reti - INTERVISTA2008-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it375642<br />
<b>Mettere insieme la rete Telecom con quelle degli altri operatori. Nella newco un ruolo centrale allo Stato tramite Cdp</b><br /><br />
Ha ascoltato oramai quasi tutti i protagonisti del mercato, da Telecom ai garanti Corrado Calabrò e Antonio Catricalà, ai concorrenti Vodafone, Wind, Fastweb, fino ai consumatori.
Ora mancano all`appello soltanto i produttori di contenuti e Mediaset che saranno «auditi» venerdì prossimo. Per Mario Valducci, presidente della commissione trasporti della Camera che ha lanciato . un`indagine conoscitiva sulle infrastrutture di banda larga, è quasi arrivato il momento di tirare le fila. «Puntiamo a concludere l`indagine», ha spiegato a MF-Milano Finanza, «entro questo mese».<br />
<b>Domanda. Nell`ultimo mese ha ascoltato tutta l`industria delle tlc. Che idea si è fatto del problema rete?</b><br />
<b> Risposta.</b> Vede, l`indagine ha messo in evidenza chiaramente una cosa.
L`infrastruttura di tic ad alta velocità è fondamentale, perché è in grado di aumentare laproduttività del sistema paese. Dunque è un asset strategico di cui l`Italia deve dotarsi.<br />
<b>D. Chi deve costruirla, Telecom?</b><br />
<b>R.</b> Durante le audizioni è emerso che dotare il paese di una rete ad alta velocità costa trai 10 e i 15 miliardi di euro. Non so se gli operatori sono in grado di mobilitare questa mole di investimenti.<br />
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D. Che altre possibilità ci sono?</b> <br />
<b>R.</b> Teoricamente parlando ci sarebbe una soluzione: una società delle reti. Dentro potrebbe finirci l`infrastruttura Telecom, quelle di Metroweb, di Tiscali e di chiunque abbia pezzi di rete. Ci sono anche amministrazioni pubbliche, come la regione Emilia Romagna, che hanno spezzoni.<br />
<b>D. Si, ma da chi sarebbe partecipata questa società?</b><br />
<b> R.</b> Da Telecom, dagli altri operatori, dai fondi d`investimento e, soprattutto, dallo Stato.<br />
<b>D.</b> <b>Perché soprattutto dallo Stato?</b> <br />
<b>R.</b> La governance dovrebbe essere statale per garantire parità di condizioni, la remuneratività dell`investimento e l`italianità dell`asset, visto che sulla rete transitano dati sensibili.<br />
<b>D. Il tesoro direttamente nella società della rete?</b> <br />
<b>R.</b> Penso più alla Cassa.depositi e prestiti. Investire nelle infrastrutture è la sua mission.<br />
<b>D. Anche Mediaset si è detta interessata a un`eventuale newco. Ci sarebbe spazio?</b><br />
<b> R.</b> Anche i produttori di contenuti potrebbero avere un ruolo.
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Alitalia. «Ma questa resta l’unica soluzione possibile» - INTERVISTA2008-09-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359160<br />
«È un dovere di tutti i soggetti coinvolti restare seduti al tavolo in modo responsabile per accompagnare il rilancio di questo settore, che è vitale per la nostra economia. Penso che siamo all’ultimo tentativo, difficilmente vedo altre possibilità oltre quella delineata». È un vero e proprio appello quello lanciato dal presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci (Pdl), ai sindacati.<br />
<b>I piloti ieri hanno abbandonato la trattativa e gli altri sindacati hanno bocciato la proposta della Cai: anche per chi farà parte della nuova Alitalia, sono richiesti sacrifici più pesanti del previsto. C’era da aspettarselo?</b><br />
«Quando si passa da un settore pubblico a uno privato è normale che si modifichino le condizioni contrattuali. Momenti di frizione e di contrasto, nel momento della trattativa, sono naturali. Lo sforzo è quello di rilanciare la nuova compagnia di bandiera in termini di produttività, economicità e reddittività. È un momento particolarmente delicato, ma comunque nell’ambito di normali relazioni industriali».<br />
<b> Domani il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, verrà in Parlamento proprio per illustrare la situazione dell’Alitalia. Si aspetta qualche chiarimento in particolare?</b><br />
«Tremonti penso esporrà alcune linee del piano industriale per il rilancio della compagnia. Sono convinto che questa operazione sia di gran lunga migliore rispetto a quella della svendita ad Air France, che avrebbe provocato moltissimi danni all’economia italiana. Oggi ci sono imprenditori italiani che hanno messo capitali sufficienti, abbiamo un nuovo piano industriale e quindi tutte le condizioni per il rilancio della nuova compagnia di bandiera, compresa la possibilità di scegliere il partner internazionale che sarà fondamentale per lo sviluppo ella nuova Alitalia».<br />
<b> Si è parlato, a questo proposito, proprio dell’Air France. E si è parlato anche di un ingresso maggioritario dei francesi nel capitale azionario. Non è una contraddizione, visto che come lei stesso ha ricordato, il Pdl finora ha detto no alla compagnia guidata da Spinetta?</b> <br />
«Non mi pare che ci sia ancora nulla di definito, si parla anche di Lufthansa. Certamente non sarà un ingresso maggioritario. Potrebbe essere anche un accordo solo commerciale».<br />
<b> Come vede un eventuale ingresso nella cordata di soggetti pubblici, come la Regione Lazio?</b><br />
«Onestamente credo che sarebbe opportuno che ciò non avvenisse, perché il piano industriale di rilancio deve essere fatto su solide basi dell’economia di mercato che poco a che fare hanno con interessi di aree territoriali del Paese che alcuni politici vorrebbero tutelare».<br />
<b> L’Ue ribadisce che ”terrà gli occhi bene aperti sulla vicenda Alitalia”. È un monito che preoccupa la maggioranza?</b> <br />
«Noi siamo lieti che li voglia tenere aperti, perché vogliamo fare un’operazione nel pieno rispetto delle regole del mercato. L’attenzione da parte dell’Ue non ci preoccupa, naturalmente ci auguriamo che non sia influenzata dai grandi operatori aziendali del settore che nei loro paesi di origine spesso sono in mano pubblica».<br />
«La rete Telecom? Deve restare italiana» - INTERVISTA2008-09-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359010<br />
<b>Sì allo scorporo, ma lo Stato mantenga una golden share per
evitare rischi</b><br /><br />
Roma - «La rete di Telecom? Deve restare in mani italiane, ma è giusto
scorporarla seguendo l’esempio di Terna. Ci sarebbero benefici sia per l’azienda
guidata da Franco Bernabè, che per il Paese». Mario Valducci, presidente della
Commissione trasporti, poste e tlc della Camera, ha le idee chiare sul futuro. Per
fare il punto, non solo sulla rete, Valducci avvierà dal 10 settembre una indagine
conoscitiva su tutto il sistema delle tlc. Che prevede un fitto calendario di incontri.
Dal sottosegretario Paolo Romani, a Bernabè, che sarà sentito a fine mese.
Passando per sindacati, autorities, associazioni dei consumatori e tutti gli
operatori telefonici.<br />
<b>Presidente Valducci, il futuro del settore dipende sempre più dallo sviluppo
di una rete a larga banda: veloce, potente e avanzata.</b><br />
«L’obiettivo dell’indagine è trovare una risposta a questo problema. E’ essenziale
che il Paese si doti di un’infrastruttura che possa reggere gli sviluppi futuri, che
sappia, quindi, rispondere alle immediate esigenze di connettività a larga banda
e, dall’altro, che sia adeguata nel medio-lungo periodo alle domande di
“larghissima banda”».<br />
<b>Il suo orientamento in proposito?</b><br />
«La priorità è mantenere in mano italiane la rete di Telecom. Che, in quanto
strategica va tutelata. Più si svilupperà la rete, sia la banda larga, sia quella di
nuova generazione, più crescerà il Pil del Paese».<br />
<b>Vede dei rischi di ”colonizzazione“ se la rete dovesse essere aperta a tutti
o magari ceduta agli ”stranieri“?</b><br />
«Sulla rete passano dati riservati e vitali. Credo che la rete non debba essere
pubblica, ma che vada studiata una sorta di golden share, a tutela dei cittadini. Il
modello Terna mi sembra valido. Privati, operatori di Tlc, Fondi potrebbero
essere azionisti, ma con garanzie in mano allo Stato. Per evitare brutte sorprese,
cioè che la rete finisca in mano a soggetti poco graditi».<br />
<b>Ma acquistare la rete da Telecom avrebbe un costo ingentissimo: 15-20
miliardi?</b><br />
«Credo ci siano molti investitori interessati. Trovare capitali, anche se ingenti,
non penso sia un problema». L’obiettivo, ripeto, è modernizzare questa
infrastruttura».<br />
<b> Ha in mente qualcuno?</b><br />
«Sì. Penso agli operatori di tlc, ma non solo. A Telecom farebbe poi comodo
poter contare su nuova liquidità derivante dalla cessione, magari di una parte
della rete».<br />
<b>A proposito di Telecom, che futuro immagina?</b><br />
«Telecom è un patrimonio del Paese. Sono certo che Bernabè saprà mettere a
punto un piano industriale aggressivo nei prossimi mesi per dare slancio
all’azienda».<br />
<b>Altri obiettivi dell’indagine?</b><br />
«L’Italia è in ritardo non solo in termini di diffusione (ultima nel G7) ma anche in
qualità delle connessioni broadband, essendo caratterizzata da velocità di
connessione più basse che altrove: da noi solo il 27% degli utenti dichiara di
avere connessioni con capacità di banda superiore a 4 Mbps, mentre negli Usa
siamo al 41%. Dobbiamo accelerare il passo».
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