Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI RICCARDO NASCIMBENIhttps://www.openpolis.it/2009-11-06T00:00:00ZSentenza Crocifisso. 2009-11-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474404<br />
Il crocifisso appeso nelle aule scolastiche è una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni. Lo sostiene la sentenza emessa all’unanimità da sette giudici della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, presieduti dalla belga Francoise Tulkens, che hanno esaminato il ricorso di una cittadina italiana.
Sul piano teorico non posso che essere in accordo con la sentenza, sul piano pratico trovo la questione ai limiti dell'irrilevante.
<p>
Ritengo non corretta l'esposizione di simboli sacri all'interno di uffici pubblici e in una scuola di nuova costruzione riterrei sconveniente il loro inserimento.
Non mi sento però di condurre una battaglia per la rimozione di tali simboli ove essi siano già posti poiché penso che la laicità della scuola non sia messa in pericolo dalla presenza di un crocifisso che si connota come semplice tradizione culturale. Una tradizione radicata che nel concreto non penso abbia mai impedito a nessuno di maturare liberamente le proprie convinzioni.
<p> Il crocefisso è stato sempre presente in molte scuole e non ha impedito di avere il più grande partito comunista d'occidente nella nostra nazione, per fare un esempio.
<p>
Aldilà dei simboli sono altri i campi che ritengo problematici e che mi preoccupano maggiormente. Il fatto che gli insegnanti di religione siano formati e indicati dall'autorità religiosa ma retribuiti da quella statale è oggetto di molte critiche e ritengo che sia incompatibile con il principio della separazione tra Chiesa e Stato. Inoltre la nomina da parte dell'autorità religiosa favorisce gli insegnanti di fede cattolica violando i principi di uguaglianza e antidiscriminazione sul lavoro in funzione della fede dell'individuo.
<p>
La programmazione non prevede l'insegnamento delle religioni, ma di una religione; le esperienze di storia delle religioni, di confronto tra le diverse culture sono sempre state lasciate alla lungimiranza di qualche insegnate.
<p>
Ancora più preoccupanti le reazioni di molti rappresentanti istituzionali che si limitano a sterili affermazioni e suscitano il mio profondo dissenso.
<p>
La definizione del crocefisso come simbolo dei nostri valori, sostenuta dal Ministro Gelmini, è sintomo della mancanza di laicità di molti nostri politici che per ignoranza o per comodità non riconoscono come valori fondanti della nostra nazione quelli del Risorgimento e della Costituzione che se conosciuti e compresi risolverebbero già da loro la questione dei rapporti tra Stato e Chiesa.
<p>
Indegne le dichiarazione del Ministro La Russa che ci ricorda che i giudici della Corte europea "possono anche morire", ennesima dichiarazione volgare e violenta ma senza conseguenze , senza obbligo di rendere conto, senza il pestaggio mediatico che invece è stato riservato alla sciocchezza, se pur gravissima, di un ragazzino di vent'anni.
<p>
La discussione sul crocifisso ha poi suscitato le reazioni più inutili e futili anche a livello locale, che non portano nessun contributo a un serio ragionamento sulla questione. Sono affermazioni da consegnare alla categoria "spot pubblicitari"; il Sindaco Soragni che minaccia ordinanze a doc per imporre il crocefisso e l'acquisto, provocatorio ed elettoralistico, di 50 crocefissi da parte del Sindaco Caselli di Sassuolo da mettere in tutti gli uffici pubblici.
<p>
In conclusione, con amarezza, tocca constatare come una sentenza che potrebbe contribuire ad aprire un serio ragionamento sulle reali problematiche legate al rapporto tra Stato e Chiesa, sulle ingerenze ecclesiastiche, sulla laicità venga utilizzata per parlare della cosa probabilmente più futile, contribuendo a distogliere il nostro sguardo dalle problematiche molto più concrete e reali come nell'esempio degli insegnanti di religione.
<br />
Festa nazionale IdV2009-09-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474405<br />
Pochi giorni fa si è conclusa la festa nazionale dell'Italia dei Valori.
<p>
Nella giornata conclusiva della festa l'onorevole Di Pietro ha sostenuto che Berlusconi durerà ancora a lungo e ha ben ragione di sperare che sia così.
<p>
In una nazione senza Berlusconi il partito dell' Idv dovrebbe iniziare a spiegarci il suo progetto politico, quale idea di società ha in mente, quali idee di politica internazionale, quali idee legate al mondo del lavoro e dell'istruzione, la sua idea di sanità pubblica.
<p>
Ogni volta che l'argomento di confronto comporta di scendere nel profondo delle idee del partito l' Idv alza i toni, confonde, sposta l'attenzione su argomenti di inutile rilevanza (ricordate l'indagine sul figlio di Di Pietro e il perentorio attacco, il giorno dopo, al Presidente della Repubblica?), ripercorrendo pari pari la strategia dello stesso Berlusconi.
<p>
Chissà cosa farebbero gli elettori italiani potendo scegliere senza l'emergenza politica di un Presidente del Consiglio come Berlusconi, provando a guardare un pò dentro i singoli partiti e i diversi programmi; per fortuna dell'Idv questa possibilità ha ancora da venire, un 10% elettorale non cambia le cose, non impone responsabilità, non ci impone di trovare una vera soluzione per superare il berlusconismo ma è, pur sempre, una buona dote in termini di potere.
<p>
Più che una preoccupazione, il commento di Di Pietro, era un augurio: "lunga vita a Berlusconi".<br />
Risposta sulla sicurezza.2009-08-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474406<br />
Curioso che il primo post di questo nuovo blog sia dedicato ad una mia risposta al consigliere della Lega Nord, Filippo Rossi, come ad affermare che nulla è cambiato o che, meglio, per l'opposizione non esistono altri argomenti di discussione.
<p>
Sfortunatamente amministrare un Comune è un poco più complicato di quanto gli esponenti leghisti siano solitamente in grado di immaginare.
<p>
Accusare la Giunta e l’amministrazione d’immobilismo a causa di due temi, benché molto importanti, mi lascia supporre che il consigliere Rossi non conosca molto bene il funzionamento dell’ente che amministra, nonostante siano svariati anni che siede in consiglio.
<p>
Per quanto riguarda l’assessorato alla Cultura e Sport da giugno ad oggi: è stato curato un importante progetto di collaborazione internazionale che avrà un ritorno sul territorio sotto forma di mostre e conferenze, è stata gestita l’organizzazione delle iniziative estive, ha al vaglio alcuni contatti con artisti locali per l’organizzazione d’iniziative ad ottobre e nei mesi a venire, abbiamo al vaglio una proposta d’ampliamento della pista da skate, sta cercando soluzioni che ci permettano di far fronte alla mancanza di personale su servizi importanti come biblioteca e spazio giovani, abbiamo completato il percorso per la realizzazione della nuova sede dei canottieri Mutina, sta perfezionando un’importante convenzione con l’associazione Carp Fishing che svolge attività presso i nostri laghi, potrei continuare ancora per qualche riga.
<p>
Penso che anche gli altri assessori possano elencare le diverse attività che hanno svolto in questi primi due mesi della nuova legislatura.
<p>
Sfortunatamente, per gli esponenti leghisti la gestione della cosa pubblica si limita a due o tre argomenti.
Sfortunatamente, per il bene del paese, il consigliere Rossi offre perentoriamente la politica del suo partito anche a livello locale e c’insegna che “per ottenere ciò che si vuole occorre pretenderlo” e che “nei momenti di difficoltà servono gesti forti”.
<p>
Consigliere Rossi? Possiamo passare dalle parole ai fatti? Sarebbe cosa gradita a me e penso a tutta la Giunta sapere concretamente cosa Lei intende per gesti forti e pretese.
Conosce forse metodi, nel rispetto della legalità e non già percorsi dall’amministrazione, per forzare i tempi rispetto ad altri enti?
<p>
Consigliere Rossi, mi dica, quale gesto forte ci propone? Si ricordi, cortesemente, di consigliarci un gesto non ancora percorso, un qualcosa di nuovo ed efficace.
<p>
Le assicuro che l’amministrazione si pone molte domande rispetto alla sicurezza e alla nuova caserma dei Carabinieri, in primis siamo molto preoccupati dal fatto che non siamo sicuri che il Ministero degli Interni (il ministro è il suo collega di partito Maroni) sia in grado di far fede al pagamento dell’affitto, se questa concreta possibilità dovesse verificarsi spetterebbe al Comune di Campogalliano pagare l’affitto e, consigliere Rossi Lei lo sa, parliamo di cifre importanti per un ente come il nostro.
<p>
Nel caso sia il Comune di Campogalliano a pagare l’affitto e non il Ministero come da legge, significa che saranno i cittadini del nostro paese a pagarlo, tradotto in parole semplici: io cittadino pago le tasse per ricevere un servizio che non ricevo, per averlo è come se dovessi pagare le tasse una seconda volta, giacché la Lega è al governo mi pare un ottimo esempio di federalismo, ovviamente sono sarcastico.
<p>
Dovesse, consigliere Rossi, ritenere corretta tale procedura, tra l’altro l’unica realmente percorribile, lo dica ai cittadini del nostro paese e si ricordi di dire dei tagli alle forze dell’ordine, della mancanza di mezzi per i pattugliamenti a causa della mancanza di soldi per la manutenzione, degli sbarchi fermati benché la maggior parte dei clandestini entrino in Italia via terra. Dica le cose come stanno, se n’è a conoscenza.
<p>
Durante la campagna elettorale ho incontrato diversi cittadini, abbiamo avuto modo di parlare e di spiegare cosa avrebbe comportato la realizzazione di una nuova Caserma a spese del Comune di Campogalliano e ho fatto chiarezza su chi dovrebbe invece realizzarla; 1.500.000/2.000.000 milioni di euro non sono pochi e anche togliendo tutta la cultura, il Museo a Lei così poco caro, lo sport e le politiche giovanili non avremmo avuto abbastanza soldi per costruirla.
<p>
Le assicuro che molti cittadini, invece di affermare che sbagliavo, mi hanno chiesto il perché non fossero stati informati di queste cose.
Consigliere Rossi, le Sue parole e le Sue soluzioni dure e pure, alla realtà dei fatti, si connotano come “aria fritta”, come del resto quelle del Suo partito.
Da parte nostra, oltre a continuare ad amministrare il Comune nell’ottica del bene generale e della risoluzione concreta dei problemi, c’impegneremo, in questi cinque anni, a una maggiore comunicazione con i nostri cittadini in modo che possano formarsi un’opinione concreta e veritiera.
<p>
Cordiali saluti.<br />