Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Luana ZANELLAhttps://www.openpolis.it/2009-11-25T00:00:00ZVenezia. Tensione tra polizia e manifestanti. «Sono indignata. Cosa sta succedendo alla democrazia del nostro Paese?».2009-11-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it446549<br />
Spinte, urla, scudi e caschi anti sommossa. Momenti di tensione ieri mattina ai piedi del ponte dell’Accademia. <br />
Una sessantina di manifestanti sono infatti entrati in contatto con le forze dell’ordine, durante una protesta contro la politica del Governo sull’immigrazione.
<p>Non c’è stata alcuna carica, ma l’intervento di una trentina di agenti in tenuta antisommossa è stato energico.<br />
I manifestanti sono rimasti con le mani alzate in segno di resa, mentre i poliziotti li hanno accerchiati, scudi alla mano, per recuperare quattro manichini di cartone, polistirolo e stracci.
<p>
Inizialmente la manifestazione si sarebbe dovuta svolgere in due fasi distinte. Una parte dei dimostranti avrebbe dovuto sfilare in barca e gettare simbolicamente i manichini in laguna. Gli altri si sarebbero limitati a striscioni e volantini. Proprio i manichini sono diventati motivo d’attrito tra la Polizia ed i manifestanti.
<p>
<p> L’assessore alla cultura Luana Zanella non ha risparmiato critiche alle forze dell’ordine: «Sono indignata - ha detto - che a Venezia, terra che ha sempre accolto i destini di uomini e donne provenienti da tutto il mondo, sia stato impedito ed ostacolato il diritto di manifestare le proprie idee ed il proprio dissenso, diritto imprescindibile per un Paese che si ritiene democratico. Cosa sta succedendo alla democrazia del nostro Paese?».
<p>
«L’idea dei manichini non è casuale – prosegue Tommaso Cacciari – queste sagome sono il simbolo di tutti quegli immigrati morti nelle acque italiane e non».
<p>
Sulla stessa linea anche il consigliere regionale Nicola Stalmi (Pdci), «Venezia - ha detto - ha una tradizione di tolleranza e di libertà, oltre che di accoglienza e integrazione, che forse non sono comprensibili per il ministro Maroni, ma il diritto democratico di manifestare pacificamente è garantito dalla nostra Costituzione e sarebbe ora che ricominciasse ad esser rivendicato».
<p>
Dalla Questura spiegano che la manifestazione è stata “appiedata” per consentire la maggior sicurezza possibile per i ministri, i cui arrivi a San Servolo erano ripresi nel corso dell’intera mattinata. A proposito dell’esposizione dei manichini, la Questura precisa che l’unico motivo per il quale sono stati recuperati era di impedire che gli stessi venissero lanciati in acqua, come avevano dichiarato di voler fare i manifestanti, e garantire così la navigazione in Canal Grande. Alla fine La Polizia è riuscita a recuperare due dei quattro manichini, gli altri sono stati consegnati agli agenti dai manifestanti stessi. Durante la mattinata è stato bloccato da parte delle forze dell’ordine anche il “viaggio” simbolico di una barca che, partita dal ponte dell’Accademia, si dirigeva verso il Bacino San Marco.<br />
«La prossima settimana faremo un assestamento di bilancio e garantiremo un ulteriore contributo per evitare la chiusura del Teatro della Murata». 2009-05-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391319<br />Il Comune accoglie l’appello dell’associazione per <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=570411&Data=20090523&CodSigla=VE">evitare la chiusura del Teatro della Murata.</a><br />
«La prossima settimana faremo un assestamento di bilancio e garantiremo un ulteriore contributo per il teatrino della Murata». <br />
L’assessore alla Produzione culturale del Comune Luana Zanella risponde immediatamente all’appello lanciato dall’associazione che gestisce il teatrino di via Bruno a Mestre.
<p>
Matilde Tudori, presidente dell’associazione, lamentava sul Gazzettino di ieri che con il dimezzamento del contributo comunale non ce l’avrebbero fatta a tenere aperto il teatro. I 14mila euro che lo scorso anno il Comune aveva dato alla Murata quest’anno erano infatti diventati 7mila.
<p>
«Nonostante i tagli subiti per far fronte ad una situazione finanziaria molto problematica - continua Zanella in accordo con Michele Mognato, prosindaco di Mestre e assessore al Bilancio - garantiamo un ulteriore contributo, rispetto a quello già impegnato, al Teatrino della Murata, per sostenere lo sforzo dell'associazione, sia artistico che economico, in un periodo molto duro in particolare per il mondo del teatro e della produzione culturale».
<p> L’assessora conta di riuscire a tirar fuori altri cinque-sei mila euro, ma spiega che la situazione non è facile. <br />
«L’assessorato alla Produzione culturale ha subito un taglio di 300mila euro, inoltre sono venuti meno anche parte dei contributi del Casinò, quindi è impensabile credere che tutto possa rimanere come prima».<br />
E pensa anche ad altre forme di aiuti perché queste importanti realtà culturali possano continuare a lavorare in città, malgrado i pochi soldi in circolazione. <br />
Magari contando nell’aiuto di compagnie più grosse nei confronti di realtà più piccole, una sorta di solidarietà e sinergia. «Sarebbe bello che il sostegno fosse più vasto e forte - conclude Zanella - visto che <b>la Murata ha contribuito in modo determinante all'arricchimento culturale di Mestre»</b>.
<p>Sulla vicenda erano subito intervenuti anche Monica Zuccon e Salvatore Esposito dei Cafè Sconcerto. Un accorato appello, il loro, per fare un tavolo di confronto e trovare le risorse per tenere aperto il teatrino.
<p>
Molto felice della cosa l’associazione della Murata. «Tenere aperto per noi è importante - spiega Matilde Tudori - un intervento che davvero ci salva. Ormai non ci contavamo più».
<br />
Dalai Lama a Venezia. L'impegno per i diritti umani.2009-02-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388665<br />
Mentre fervono i preparativi per l'arrivo a Venezia del Dalai Lama - martedi' gli sara' conferita la cittadinanza onoraria e visitera' la Biblioteca Marciana che conserva le testimonianze di Marco Polo sulla 'provincia del Tibet' - l'assessore comunale alla Partecipazione giovanile e alle Culture della Pace, Luana Zanella ricorda l'appassionato e costante impegno del Comune di Venezia nella difesa dei diritti umani.
<p> "Il Centro Pace del Comune di Venezia nel 2008, durante la resistenza del popolo tibetano ha raccolto l'appello lanciato da circa venticinque associazioni pacifiste territoriali promuovendo una serie di iniziative a sostegno dell'indipendenza del popolo delle montagne - dichiara Zanella -.
<p> Desidero ricordare il presidio del 19 marzo scorso sul ponte dell'Accademia a Venezia, l'apertura di un tavolo di confronto e di lavoro 'Per e con il Tibet' e infine la raccolta delle firme tra i cittadini per l'attribuzione della cittadinanza onoraria a Sua santita' il Dalai Lama, Tenzin Gyatso.
<p> Rammento inoltre le due giornate dedicate al Tibet (7 e 8 giugno a Mestre e al Lido di Venezia) in cui sono state allestite mostre, trasmessi filmati, avviati confronti tra esponenti del mondo politico e culturale. Ritengo quindi che la visita di martedi' 10 coroni un legame che ha profonde radici, coerente con la tradizione politica della nostra Amministrazione".<br />
Venezia periferia di Mestre: «Un paradosso letto e inteso alla lettera».2008-09-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it374919<br />
<i><b>Le dichiarazioni dell’assessore alla Cultura scatenano il dibattito sui forum online con richieste di scuse e dimissioni. Maggioni (Pd): «Una visione miope»</b></i> <br /><br /><b>La replica di Luana Zanella: «Un paradosso letto e inteso alla lettera». E su Palazzo Labia chiede un progetto di rilancio aziendale</b><br /><br />
Un paradosso letto e inteso alla lettera. È questa, secondo l'assessore alla cultura Luana Zanella, l'interpretazione che è stata data alle sue parole, pronunciate durante la conferenza Res Derelicta quando aveva definito Venezia periferia di Mestre. «Nel corso del dibattito proponevo a chi in sala lamentava i tanti svantaggi e privazioni subiti da Mestre a causa della vicinanza di Venezia, un mutamento di sguardo scrive l'assessore in una nota di sentirsi cioè privilegiati e arricchiti da una periferia così lussuosa e foriera di enormi vantaggi anche per la valorizzazione della terraferma. Quanto all'altro tema circa la perdita di funzioni da parte della città storica in particolare l'annunciato trasferimento della Rai da Palazzo Labia ribadisco che il cambiamento di sede, se deve avvenire, dovrebbe prevedere un presidio a Venezia e un progetto di rilancio per scongiurare il trasferimento della Rai fuori dal Comune di Venezia e che la vendita di palazzo Labia sia un'operazione meramente di cassa».<br /><br />
Ma intanto la polemica si era già scatenata sui forum online dedicati alla città storica, con richieste all'amministrazione comunale di dissociarsi dalle dichiarazioni dell'assessora, richieste di scuse o addirittura di dimissioni. Perfino il segretario comunale del Pd, Alessandro Maggioni, è intervenuto: «Si auspica che tale miope visione sia frutto di una personale e discutibile, per quanto ravvedibile, visione del solo assessore e che non investa e non rappresenti il pensiero e la linea di tutta l'amministrazione comunale».<br /><br />
Duri i Quarantenni: «Il movimento dei 40xVenezia non può riconoscersi in una politica che non tiene conto dell'unità del territorio urbano e che, invece di puntare al rilancio delle diverse specificità, continua a operare sul concetto di centri e periferie». Più varie le posizioni degli utenti di Venessia.com. «Siamo alla farsa, un assessore dei Verdi chiede che Venezia venga impoverita dalle scelte della Rai e che l'azienda lasci la laguna scrive Davide Ubizzo, uno dei blogger più attivi questa giunta è alla frutta». E la maggioranza consiliare è chiamata in causa anche da uno dei fondatori del sito: «Vorrei sapere scrive Massimo Fadalti - se domani i partiti che sostengono la maggioranza del consiglio comunale veneziano la smentiranno o meno». E se «nessuno mette in dubbio la diversità tra Mestre e Venezia come aggiunge Gabriele Moschini - quello che fa male è il sentirsi trattare come un peso». La butta sul sarcasmo una veneziana d'adozione, Beata Kaczmarczyk, di origine polacca: «Le dichiarazioni dell'assessora sono così distanti dalla realtà che c'è da riderci sopra». Le dimissioni della Zanella vengono richieste dal 39enne Roberto Scarpa che si chiede anche se non sia da valutare l'ipotesi del divorzio di Venezia da Mestre. E Alberto Baffa: «Certe dichiarazioni rappresentano uno dei modi per riscuotere consenso elettorale laddove il bacino è maggiore». Durissimo Carlo Rubini: «Ritengo urgente che qualcuno risponda per le rime a questa signora che, a distanza di mesi, ripropone lo stesso disprezzo per la città storica già manifestato con analoghi contenuti dall'assessore Fincato».
<br />
«Più che su Calatrava interroghiamoci sui costi del Mose»2008-09-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359277<br />
«Più che sui costi del ponte di Calatrava, interroghiamoci su quelli del Mose». Lo afferma Luana Zanella, assessore comunale alla produzione culturale. «Arrivando a Piazzale Roma lo scorso giovedì notte, alla vista del Ponte della Costituzione illuminato sono rimasta senza fiato - afferma l'assessore - La bellezza, la poesia di quest'opera non possono certo lasciare indifferenti».<br />
«Ritengo perciò - conclude - che non siano accettabili le strumentalizzazioni sui costi di questo ponte da parte di chi, invece, mai si interroga sui costi enormi e crescenti, sia in termini di realizzazione che di manutenzione, di un'opera non solo inutile, ma anche dannosa per la Laguna e la Città di Venezia, come il Mose. Ricordo infatti che i suoi costi sono lievitati di molto, come ha rilevato la Corte dei conti, e che il preventivo per le spese di manutenzione ammonterebbe a 40 milioni di euro all'anno».
<br />
In casi simili deve intervenire il governo2008-02-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329155<b>Sulla vicenda è intervenuta anche vicepresidente dei deputati Verdi. «Non è vero che le basi militari portano benessere economico ai territori che le ospitano ma solo inquinamento e subalternità politica e culturale». Così Luana Zanella, ha commentato la notizia dell'esclusione degli italiani dalla selezione di nuovo personale civile per la base di Aviano. «Si tratta di un vero e proprio scandalo: speriamo - aggiunge Zanella - che se ne rendano conto anche i paladini della costruzione della nuova base di Vicenza».</b>