Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI CLAUDIO LUBATTIhttps://www.openpolis.it/2012-07-28T00:00:00ZPer segnalazioni su viabilità, trasporti, infrastrutture e mobilità2012-07-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647649<br />
Nuovo Sito Viabilità e Trasporti Città di Torino.
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Per segnalazioni su viabilità, trasporti, infrastrutture e mobilità, vi invitiamo ad utilizzare il servizio di posta elettronica Info.viabilitaetrasporti@comune.torino.it
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Sono anche possibili segnalazioni telefoniche, dalle ore 9.00 alle ore 11.00 dal lunedì al venerdì, al numero 0114433203
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In forma sperimentale potrete raggiungere l’assessorato via Skype dalle ore 11.00 alle ore 13.00 cercando questo contatto: SERVIZIO SEGNALAZIONI<br />
Grandi Città: “Gli interessi particolari non fermino ciò che la maggioranza dei cittadini si aspetta"2012-07-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647646<br />
“Non siamo disponibili, di fronte a qualche interesse particolare, a fermare un processo di miglioramento della vita nelle nostre città che la maggioranza dei cittadini aspettava da troppi anni”: lo chiedono, in una dichiarazione congiunta, gli assessori alla Mobilità e Ambiente delle città di Milano, Bologna, Torino, Napoli, Venezia e Firenze.
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“Le nostre Amministrazioni – prosegue la dichiarazione sottoscritta dagli amministratori delle più importanti città italiane “sono impegnate ormai da un anno a rilanciare con forza la vivibilità dei rispettivi centri storici con interventi innovativi di riduzione del traffico e dello smog. I provvedimenti, a seconda delle caratteristiche di ciascuna realtà, possono avere nomi diversi – l’Area C a Milano, la ZTL a Torino, l’isola pedonale dei T-Days a Bologna, la pedonalizzazione del lungomare a Napoli, la ZTLBUS e la ZTLVAM a Venezia e la pedonalizzazione del centro storico a Firenze -, ma non a caso hanno tutti in comune gli stessi obiettivi: diminuire gli spostamenti in macchina, aumentare gli utenti del trasporto pubblico, incentivare chi si muove a piedi e in bicicletta”.
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“Siamo infatti profondamente convinti – prosegue la dichiarazione – che ridurre il traffico sia oggi irrinunciabile per migliorare la qualità della vita dei cittadini, valorizzare il tessuto culturale e commerciale del centro, combattere efficacemente l’inquinamento tutelando la salute delle persone. Con questi progetti abbiamo scelto in modo netto la via dell’interesse generale ad avere centri storici più belli, frequentati e respirabili, e non siamo dunque disponibili, di fronte a qualche interesse particolare, a fermare un processo di miglioramento della vita nelle nostre città che la maggioranza dei cittadini aspettava da troppi anni”. <br />
Linea 71. Un impegno mantenuto! 2012-07-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647648 <br />
Da settembre i vecchi bus arancioni della linea 71 saranno sostituiti con i mezzi grigi, accessibili a disabili e a persone con difficoltà motorie. È quanto ha assicurato ieri l’assessore Lubatti, rispondendo a un’interpellanza del consigliere Marrone. I vecchi mezzi Euro 0 e 1 saranno progressivamente accantonati anche su altre linee. La richiesta di nuovi mezzi, in parte già in funzione sulla linea del 71, era partita l’anno scorso dalla Circoscrizione 10, al momento della riorganizzazione del trasporto pubblico, che aveva comportato il ridimensionamento della linea 63.
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«Siamo soddisfatti – spiega il coordinatore alla viabilità Matteo Bono – perché i nuovi mezzi renderanno la vita più facile specie agli anziani». Il riferimento è ai residenti delle vie Plava e Negarville e agli utenti del presidio sanitario di via Farinelli. A ben guardare, i bus con il pianale ribassato non saranno una novità. «Non si tratta di nuovi acquisti – chiarisce Lubatti – ma di una rotazione. I vecchi modelli saranno tenuti per le sostituzioni».
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Soddisfatti a metà i cittadini del comitato Torino in Movimento, che insieme ai consiglieri Pdl della Circoscrizione 4 hanno dato vita a una raccolta firme per la sostituzione con mezzi accessibili ai disabili del bus 71 e del tram 13. Per quest’ultimo, la sostituzione non sarà possibile fino a quando non verranno rimessi a nuovo i binari del tram sul ponte della Gran Madre. Un intervento da concordare tra Gtt e Comune: non una priorità, visti i chiari di luna.<br />
Giovani e politica2010-05-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647647<br />
La foglia di fico dell’anagrafe.
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Un giovane politico, il trentenne Lubatti, capogruppo del Pd alla Provincia di Torino contrasta il leitmotiv del ricambio generazionale. Occorre un mix di generosità, consenso ed esperienza. Tutto il resto è aria fritta.
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In questi giorni molto si è scritto e detto sul rinnovo generazionale, un problema trasversale che travolge e interroga il centrodestra e il centrosinistra, in uno stonato ritornello purtroppo già sentito in passato nei voli pindarici teorici e spesso disatteso nelle occasioni concrete: quante volte ho sentito queste parole? Eppure quando poi la Politica (con la P maiuscola) arriva al momento decisionale i vecchi riti tornano alla carica e nessuno è in grado di svincolarsi dalle sabbie mobili interne che potrebbero portare a non scegliere le persone giuste per il posto giusto, e nessuno si senta attaccato da questa affermazione, tantomeno i protagonisti delle riflessioni in corso sul futuro candidato sindaco.
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Non voglio fare esempi, e non voglio attaccare nessuno: per il bene di tutti. Con questa nota voglio pregare chi si cimenta in riflessioni sul tema di non banalizzare il principio del ricambio generazionale con una semplice contabilizzazione della media anagrafica di questo o quell’organismo.
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Le scelte vincenti possono essere fatte soltanto con un mix di elementi che provo a sintetizzare con tre concetti partendo dalla “generosità”: abbiamo una classe politica che solo in casi molto sporadici è stata capace di cedere il passo: abbiamo sindaci che sono contemporaneamente assessori provinciali (che in qualche caso, incredibile, guidano giunte centrodestra ma siedono in giunte di centrosinistra … e lo dimostrano i risultati elettorali sui relativi territori) abbiamo posizioni che per deroghe regionali o nazionali sono alla terza forse alla quarta riconferma.
Quanti hanno davvero seguito l’apprezzabile esempio di Morgando che ha accettato la sfida della segreteria regionale Pd lasciando spazio negli incarichi romani? I giovani trentenni o quarantenni hanno di certo bisogno di solide ed esperte guide, ma non di posizioni ricoperte per 15-20 anni senza mollare mai.
La generosità di insegnare e passare al prossimo la propria esperienza, magari di investire sui giovani senza abbandonarli accompagnandoli nelle prime fasi per evitare errori o bruciature pericolose.
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Il secondo concetto: il consenso, è un elemento del quale tener conto in una sistema che poggia sulle solide basi della democrazia. Altrimenti ci penseranno gli elettori a ricordarcelo lanciando segnali chiari, come è stato chiaro il messaggio che abbiamo raccolto dalle urne nelle ultime elezioni regionali. Nel percorso di un politico non si può non tener conto di quante volte questa persona si è davvero “contata” e quanto è capace di essere “rappresentativa” di un territorio, di un una categoria, di un pezzo di società per essere davvero portatore di interessi legittimi.
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Il terzo: “esperienza” che obbliga noi giovani politici che ci proponiamo alle luci della ribalta ad avere pazienza, ad essere sempre di più spinti a studiare l’amministrazione e le tematiche gestite dagli enti locali per essere capaci poi di scalfire, con una gestione nel merito delle questioni, e brillantemente superare quel preconcetto che preclude crescite professionali solo perché “troppo giovani” : altro che “largo ai giovani”.
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E permettetemi di chiudere aggiungendo, fuori quota: “fiducia nel futuro”. Non può mancare a nessuno, alle nuove generazioni come ai politici navigati: solo con questa ricetta la Politica è davvero servizio, per il prossimo e per il raggiungimento del bene comune.
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Claudio Lubatti<br />
<i>capogruppo Pd Provincia di Torino</i><br />
Giovani e società2008-09-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359402Cari giovani, questa società ha bisogno di noi, viviamo con questa piccola presunzione e scopriremo che le porte sono più aperte di quanto ci possono sembrare ad un primo superficiale sguardo. Il rischio della generalizzazione su questi temi è sempre dietro l'angolo ma da giovane trentenne impegnato in una giornata che dovrebbe raddoppiare le ore di luce per permettetemi di portare a termine tutte le cose che vorrei/dovrei fare, lasciatemi contestare chi afferma che le porte di questa società sono chiuse. Credo che ci sia un problema serio per un numero troppo alto di giovani che si trovano nell'impossibilità di progettare il proprio futuro, per un mondo del lavoro che non sempre concede certezze di stabilità sulle quali costruire una vita, una famiglia, una casa; forse anche la scuola ha una parte di colpa nel raccontare e preparare ad una società e ad un mondo del lavoro ormai profondamente cambiati ma non può essere tutto. I giovani si rendano conto da subito che in questa società nulla è più dovuto a nessuno, neanche il migliore dei laureati uscito della scuola non può più aspettarsi un tappeto rosso verso i migliori posti e si è chiamati tutti a colmare con una po' di dura gavetta la distanza tra la formazione teorica e la richiesta del mondo del lavoro quotidiano, con una concorrenza spietata dove i curriculum vitae fitti fitti di titoli di studio non spaventano più nessuno. Mi occupo di politica da quando ho 19 anni, e invito tutti i giovani a diffidare da chi afferma che è riservata a chi "non ha carte da giocarsi, su altri tavoli e molto tempo libero" come comparso sulle colonne della stampa a firma proprio di un giovane che evidentemente è rimasto tale solo per l'età anagrafica. La politica è servizio! La politica è scelta! E' scegliere di passare le proprie serate a discutere di quartiere, di strade, di problemi sociali, di come essere utile al prossimo magari rinunciando alla serata al cinema o con gli amici (o con la fidanzata!) nella speranza, che un giovane non può non avere, di poter cambiare e migliorare con le proprie mani anche solo un tassello della società che lo sta già aspettando, e che accoglierà i propri figli, e i propri nipoti. Ci si accorgerà ben presto che le porte non sono solo aperte ma spalancate, che i dirigenti politici di oggi più navigati sono in molti casi disponibili ad aiutare a crescere, e che i giovani come me che hanno fatto questa scelta di servizio stanno aspettando con trepidazione altri giovani con i quali condividere e affermare il "nostro" punto di vista sui problemi del quotidiano, provando a proporre delle soluzioni che guardino avanti, verso un futuro che sarà esattamente come lo costruiremo insieme.
Claudio Lubatti, 30 anni, Capogruppo PD Provincia di Torino
Giovani e società2008-09-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359403Cari giovani, questa società ha bisogno di noi, viviamo con questa piccola presunzione e scopriremo che le porte sono più aperte di quanto ci possono sembrare ad un primo superficiale sguardo. Il rischio della generalizzazione su questi temi è sempre dietro l'angolo ma da giovane trentenne impegnato in una giornata che dovrebbe raddoppiare le ore di luce per permettetemi di portare a termine tutte le cose che vorrei/dovrei fare, lasciatemi contestare chi afferma che le porte di questa società sono chiuse. Credo che ci sia un problema serio per un numero troppo alto di giovani che si trovano nell'impossibilità di progettare il proprio futuro, per un mondo del lavoro che non sempre concede certezze di stabilità sulle quali costruire una vita, una famiglia, una casa; forse anche la scuola ha una parte di colpa nel raccontare e preparare ad una società e ad un mondo del lavoro ormai profondamente cambiati ma non può essere tutto. I giovani si rendano conto da subito che in questa società nulla è più dovuto a nessuno, neanche il migliore dei laureati uscito della scuola non può più aspettarsi un tappeto rosso verso i migliori posti e si è chiamati tutti a colmare con una po' di dura gavetta la distanza tra la formazione teorica e la richiesta del mondo del lavoro quotidiano, con una concorrenza spietata dove i curriculum vitae fitti fitti di titoli di studio non spaventano più nessuno. Mi occupo di politica da quando ho 19 anni, e invito tutti i giovani a diffidare da chi afferma che è riservata a chi "non ha carte da giocarsi, su altri tavoli e molto tempo libero" come comparso sulle colonne della stampa a firma proprio di un giovane che evidentemente è rimasto tale solo per l'età anagrafica. La politica è servizio! La politica è scelta! E' scegliere di passare le proprie serate a discutere di quartiere, di strade, di problemi sociali, di come essere utile al prossimo magari rinunciando alla serata al cinema o con gli amici (o con la fidanzata!) nella speranza, che un giovane non può non avere, di poter cambiare e migliorare con le proprie mani anche solo un tassello della società che lo sta già aspettando, e che accoglierà i propri figli, e i propri nipoti. Ci si accorgerà ben presto che le porte non sono solo aperte ma spalancate, che i dirigenti politici di oggi più navigati sono in molti casi disponibili ad aiutare a crescere, e che i giovani come me che hanno fatto questa scelta di servizio stanno aspettando con trepidazione altri giovani con i quali condividere e affermare il "nostro" punto di vista sui problemi del quotidiano, provando a proporre delle soluzioni che guardino avanti, verso un futuro che sarà esattamente come lo costruiremo insieme.
Claudio Lubatti, 30 anni, Capogruppo PD Provincia di Torino
Intervista "La Stampa" su Giovani e Politica - Interviene Claudio Lubatti2008-08-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358826GIOVANI E POLITICA - LE OPINIONI ''La Rossomando si deve dimettere'' ''I dirigenti alimentano le polemiche'' Bancario Capogruppo Pd in Provincia
Intervista MARINA CASSI Neppure la quiete della Val Maira lima l'ira funesta di Claudio LUBATTI, il giovane capogruppo del Pd in Provincia. E' cosi' furioso perche' la deputata Anna Rossomando ha dato ragione a Chiamparino che ha deciso di non andare alla Festa dell'Unita' in polemica sul dibattito sulle aree metropolitane. Arriva a dire: «Si deve dimettere da vice segretario regionale». Non le pare di esagerare? «Le dimissioni le chiedo in modo provocatorio, ma per sollevare un problema serio». Quale? «Certi giudizi li puo' dare un militante, che e' libero di dire quel che vuole, ma un dirigente, come Anna che pur e' un'amica, deve fare attenzione». Pero' se e' solidale con il sindaco che cosa deve fare? «Un dirigente deve lavorare per risolvere le tensioni, non per alimentarle. Non si da' solidarieta' a chi vuole ''boicottare'' la Festa del Pd. Morgando, ad esempio, ha cercato di contenere le polemiche. Al di la' di questa vicenda specifica, qual e' il clima nel Pd torinese? «La polemica sulle aree metropolitane e' estiva. Mi sembra che in genere il clima sia molto migliorato. Non e' piu' come prima tutto giocato sul chi stava con Susta e chi con Morgando. Il punto piu' basso e' stato superato». Ma alla fine crede che Chiamparino andra' alla festa? «Si' e non perche' glielo ho chiesto io, ovviamente, ma perche' e' una persona seria e intelligente. E' troppo responsabile per non andare; ha dato un segnale di disagio, ma spero proprio che ritorni sulla sua decisione». Lei e' cattolico, come sta nel Pd? «Bene; cerco di rappresentare valori cristiani nella difficile mediazione quotidiana tra la dottrina della chiesa e i tanti punti di vista diversi». Ma lei e' soprattutto un giovane, non trova che la politica non sia tanto attraente per i ragazzi? «Lo so che se porto in consiglio provinciale un mio coetaneo dopo mezz'ora minaccia di buttarsi dalla finestra. Ci trova lenti e poco comprensibili. Scherzo ovviamente, ma mi rendo conto che c'e' anche un problema di linguaggio che la politica deve affrontare. Pero' la colpa e' anche un po' dei giovani». In che senso? «Perche' non si rendono conto che la politica e' determinante: se non cerchi di cambiarla non e' che sparisce, semplicemente va avanti senza di te» . Ma il Pd quali giovani cerca di rappresentare? «Tutti. Nel circolo di Mirafiori dove vado spesso passano giovani di tutti i tipi: c'e' il ragazzo in cassa della Techumseh, c'e' quello che vorrebbe il mutuo per la casa e sposarsi e non glielo danno, c'e' il precario che non riesce a programmare la sua vita». Quindi sono giovani di condizioni sociali modeste? «Non solo. L'incertezza vale anche per chi ha il Master in America al quale offrono un lavoro per quattro anni e poi non si sa; ma per lui quelli sono gli anni fondamentali per mettere su una famiglia». E allora? «E allora invito i giovani che ce l'hanno fatta a far politica e a farla nel Pd anche per chi non riesce a costruire il proprio futuro».
Chiamparino ripensci! "Vieni alla Festa del PD"2008-08-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358825Claudio Lubatti ha inviato una lettera come capogruppo del Partito Democratico della Provincia di Torino al Sindaco di Torino Sergio Chiamparino in seguito alla sua decisione di non partecipare alla festa del PD di Torino
Al Sindaco di Torino
Dott. Sergio Chiamparino
Caro Sergio,
nelle scorse settimane il gruppo consiliare della Provincia di Torino ha proposto ai vertici del Partito Democratio di organizzare all’interno della Festa del PD un momento di riflessione sulla questione delle città metropolitane: un confronto aperto sulle diverse posizioni fino ad ora emerse su questo delicato tema, nella consapevolezza che il dibattito tra punti di vista differenti può essere fonte di proposte politiche unitarie, interessanti, e ancora più solide nell’ottica della futura legislazione nazionale.
In questi anni di guida dell’Amministrazione comunale hai sempre dato prova di essere uomo aperto al confronto e capace di trovare una posizione di mediazione sui temi più scottanti della politica torinese: ti chiediamo ora di mettere a servizio di tutti le tue capacità e non abbandonare il terreno del confronto di idee che stiamo con difficoltà tentando di proporre ai vari soggetti interessati.
La posizione che il gruppo ha elaborato fin ora su questo tema è chiara: l’esperienza di attività politico amministrativa di questi anni ci porta a pensare che le caratteristiche del territorio della Provincia di Torino non siano compatibili con l’abrograzione della Provincia abbandonando a se stessi i territori più lontani dalla ciambella metropolitana, o sciogliendo i comuni della prima cintura a favore di un unico grande Ente metropolitano. Le questioni che hai legittimamente espresso pongono però un problema che rispettiamo e comprendiamo: l’esigenza di aumentare su alcuni temi le competenze e i poteri per poter meglio gestire le questioni che hai incontrato e ben gestito in questi anni di buon governo. In questi giorni la Presidente della Regione Mercedes Bresso ha dato la disponibilità a discutere su come trovare risposte a queste esigenze: confrontiamoci, e al termine della discussione una buona soluzione utile per tutti sarà sicuramente la proposta di sintesi del PD.
Il tema del confronto aperto tra le correnti deve essere vissuta come una ricchezza per la discussione interna al partito, il confronto però non può e non deve trasformarsi in scontro, a discapito del merito delle vicende così delicate che vedono in gioco il futuro dell’assetto istituzionale del nostro territorio.
Certo che vorrai considerare le poche cose qui sopra esposte, attendo un tuo cenno di accettazione dell’invito che ancora una volta tengo a riproporti.
Il Capogruppo del PD
Claudio Lubatti
Claudio Lubatti contro Chieppa dal suo sito www.claudiolubatti.it2008-08-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358828ZCZC0648/SXR
YTO15040
R POL S56 S04 QBKT
PD: LUBATTI, DA CHIEPPA PAROLE INACCETTABILI
(V. 'PDCI: CHIEPPA, LISTA UNICA..' DLLE 12,10 CIRCA) (ANSA) - TORINO, 5 AGO - 'La posizione di Vincenzo Chieppa e' inaccettabile prima di tutto per il metodo, oltre che per il merito legittimo, ma che non condivido'. Cosi' il capogruppo del Pd alla Provincia di Torino, Claudio Lubatti, risponde alla proposta di unita' dei comunisti contro 'l'ammucchiata di ex democristiani in cui il Pd rischia di trasformare l'alleanza', formulata dal segretario del Pdci di Torino.
'E' concettualmente sbagliato - afferma Lubatti - fare una proposta politica contro qualcosa o peggio ancora contro qualcuno. Registro con dispiacere che Chieppa non ha compreso ancora, sebbene l'elettorato sia stato piuttosto esplicito nei loro confronti, che ormai la gente comune ha bisogno di idee e di soluzioni ai problemi che quotidianamente affronta. Gli elettori non ripongono piu' la propria fiducia in chi e' pregiudizialmente contro tutto, e in chi opera solo nell'ottica di individuare e colpire un avversario'.
'La polemica che Chieppa solleva nei confronti del Pd - aggiunge - e' sterile. Iniziamo subito a lavorare sui programmi per le prossime competizioni elettorali. Sarei molto piu' interessato a capire su quali basi il Pdci e' disponibile a costruire un alleanza, e quali proposte ha per la societa', Le dichiarazioni giornalistiche guerreggianti non fanno che agevolare ancora di piu' la rimonta del centrodestra e cioe' di chi ha davvero una visione della societa' diversa dalla nostra'.
Quanto all'apertura verso l'Udc, Lubatti si dichiara 'assolutamente favorevole'. 'Il Pd - sottolinea - deve e puo' essere un partito con funzioni di fulcro di una coalizione che guarda anche a un mondo moderato, cattolico e laico, che e' capace di mediare le proprie posizioni traducendo le idee riformiste e riformatrici in opere di buon governo. Con queste basi possiamo lanciare alleanze con l'Udc e con i Moderati, che oggi sono gia' con noi in Parlamento, in Regione e al Comune di Torino'. (ANSA).
temi della famiglia2008-02-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329592NO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI
DELLE TEMATICHE DELLA FAMIGLIA
Nel consiglio provinciale odierno si è discusso di una mozione presentata dai gruppi dell’opposione avente per oggetto la “Tutela dei Bambini” e il Partito Democratico ha contribuito convintamente alla bocciatura del documento.
Il capogruppo Claudio Lubatti nella sua dichiarazione di voto ha affermato: “Esprimiamo convintamente un voto contrario al documento presentato perché non condividiamo il METODO adottatto per proporre all’aula una discussione su un tema così delicato che meriterebbe più tempo e maggiori strumenti per potersi confrontare in maniera compiuta”
Lubatti ha aggiunto: “Non possiamo pensare che il tema della famiglia venga strumentalizzato da questo o quel partito politico, in particolare in questo momento di apertura di campagna elettorale: Se davvero vogliamo discutere di tematiche così delicate prendiamoci il tempo necessario e creiamo le occasioni adatte per un discussione compiuta. Il gruppo ha discusso a lungo di questa mozione e si è espresso all’unanimità annunciando nella dichiarazione di voto anche la disponibilità a creare in maniera bi-partisan un documento che parli di diritti del singolo individuo, coniugandoli con le esigenze di rispetto dei canoni culturali e naturali ai quali siamo inderogabilmente legati.”
A disposizione
3385485982
Lubatti segretario provinciale della margherita2007-03-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358827CONGRESSI IERI ELETTI I VERTICI CITTADINI, OGGI QUELLI PROVINCIALI La Margherita verso il Pd si affida a Laus e Marino
LUCIANO BORGHESAN Presidente Mauro Marino, coordinatore Mauro Laus. La Margherita della Mole (14 mila iscritti) ha scelto il duo Mauro per essere guidata verso il Partito Democratico: 306 si' e 1 no. Eletti anche i 107 delegati al congresso regionale del 31 marzo. Quella di ieri e' la prima segreteria a guida completamente «laica> > dei rutelliani torinesi. L'accordo unitario, infatti, assegna ai cattolici le altre quattro cariche in ballo: Giancarlo Susta e Gianfranco Morgando al regionale, Claudio LUBATTI e Giorgio Merlo al provinciale, in rappresentanza delle aree Vernetti-Peveraro, Gariglio-Calgaro e Morgando-Lepri-Saitta. Il duo Mauro sara' un duetto o un duello, viste le origini diverse dei protagonisti: psi Laus; pri, e ancor prima Alleanza per Torino senza socialisti, Marino. Laus, consigliere regionale, lucano, annuncia un'iniziale azione organizzativa per rafforzare il partito sul territorio, con consiglieri circoscrizionali e comunali. «Rappresentero' tutti. Garantiro' i cattolici dalla deriva laicista», assicura. Non ignora le polemiche sul doppio tesseramento e ieri sono giunte altre «denunce» dai Ds: «Qualche colpo di coda, ma niente di drammatico e non preventivabile». Aleggiano sospetti nella sala Cabrini stracolma di petali. Congresso unitario e platea divisa per crocchi. Calgaro e Gariglio con Olmeo e LUBATTI, Paolino con Marino, gli amici di Laus, gli ex dc ed ex psi Piero Aceto, La Ganga, Femia. Gianni Vernetti resta sul palco. Mentre dialogano tra loro gli assessori regionali Peveraro e Lepri, i comunali Altamura, De Alessandri, Borgione, il collega Mangone parla da teocon. Intervengono gli amministratori provinciali Campia e Speranza. Unico osservatore: Andrea Giorgis, capogruppo Ds, «invitato». Marino-Laus, duetto o duello? «Dipende da lui: a me interessa il Partito Democratico, lo sogno dal '93 con Alleanza per Torino, ma solo se fatto bene», spiega Marino. La doppia tessera? «Proporro' un regolamento perche' votino solo i militanti». Si chiederanno le primarie per scegliere i candidati. Morgando e Merlo non tacciono il disagio precongressuale e vogliono avviare un vero percorso costituente verso il Pd. Determinato e' pure LUBATTI che oggi (con Merlo) sara' eletto alla guida della Margherita provinciale (altri 9 mila iscritti). Assemblea ore 9,30, via Ponchielli, Moncalieri