Openpolis - Argomento: violazione costituzionehttps://www.openpolis.it/2015-02-27T00:00:00ZMarco Scibona: IL M5S HA PRESENTATO ALLA UE IL “DOSSIER DI SFINANZIAMENTO PER LA TORINO LIONE” 2015-02-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it757039Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/><br />
<b>IL M5S HA PRESENTATO ALLA UE IL “DOSSIER DI SFINANZIAMENTO PER LA TORINO LIONE”</b>
<p>
Oggi i rappresentanti del M5S al Parlamento Europeo hanno consegnato a Violeta Bulc – Commissaria per i trasporti della Commissione Europea -, il “Dossier di diniego al contributo per la TAV Torino Lione”.<br />
Il titolo del documento è volutamente goliardico perché tale sono state sia la decisione del CIPE con cui è stato approvato il progetto della tratta comune italofrancese della Torino-Lione e, conseguentemente, anche il Dossier di Finanziamento presentato ieri in Europa dai due Governi. Non riusciamo a trovare altre definizioni per dei documenti che sono omissivi, fantasiosi, che citano numeri sbagliati e sembrano redatti da prestigiatori di professione.<br />
Nel sintetico Dossier in realtà sono elencate in modo puntuale – con tabelle e dati originali – le motivazioni per cui la UE non dovrebbe concedere alcun contributo per la tratta comune italo/francese della Torino Lione, in particolare sono elencate le motivazioni tecniche quali l’indeterminatezza dei costi e della relativa tratta, il crollo del traffico merci ferroviario e autostradale e la conseguente inesistenza di colli di bottiglia, l’incapacità dimostrata da parte italo/francese di saper spendere i soldi che l’Europa aveva già stanziato nel 2008 (prova ne è la perdita del 60% del contributo pari ad oltre 400 mln euro), l’apertura al traffico della seconda canna del tunnel autostradale del Frejus che di fatto cancella la presunta politica di trasferimento merci dalla gomma al ferro, la media di 30 mesi di ritardo su tutte le tappe del cronoprogramma, etc. Nel Dossier sono altresì elencate le motivazioni politco/sociali quali la contrarietà all’opera da parte della popolazione e delle amministrazioni, il fallimento del tentativo di far condividere l’opera da parte dell’Osservatorio dell’arch. Virano, l’inaccettabile militarizzazione del territorio e l’utilizzo della Magistratura per sedare gli oppositori. Infine sono stati elencati gli aspetti di ordine generale per cui non dovrebbe essere concesso alcun contributo ovvero il fatto che in Italia un km di Alta velocità costa da 6 a 9 volte rispetto agli altri paesi europei dove è stata realizzata e, molto importante, il fatto che l’Italia è il Paese europeo dove è più alto l’indice di corruzione percepita, come dimostrato dall’ultima indagine di Trasparency International.<br />
I rappresentanti M5S hanno manifestato al Commissario ai Trasporti la piena disponibilità a fornire tutte le informazioni necessarie al fine di promuovere una approfondita inchiesta da parte della UE, che parta proprio da quanto segnalato nel Dossier.
<p>
In rappresentanza dei rispettivi gruppi:<br />
Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte<br />
Marco Scibona, Senatore M5S<br />
Tiziana Beghin, Europarlamentare M5S<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=799">www.marcoscibona.it</a>Marco Scibona: TAV ANTIMAFIA – SCIBONA, FREDIANI (M5S): “Il Protocollo d’Intesa NLTL è l’ennesima foglia di fico” 2015-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it756815Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>TAV ANTIMAFIA – SCIBONA, FREDIANI (M5S): <b>“Il Protocollo d’Intesa NLTL è l’ennesima foglia di fico”</b>
<p>
Oggi, nel vertice italo-francese, i due Governi hanno approvato il Protocollo d’Intesa Aggiuntivo riguardante i lavori della Nuova Linea Torino – Lione. <br />
Hanno cercato di riparare all’enorme danno derivante dall’approvazione dell’Accordo Internazionale di Dicembre 2012 il quale apre le porte ai mafiosi e ad appalti e commesse libertine. In quella sede dovevano essere inserite le clausole antimafia, facendo sottostare i lavori ed i cantieri alla legislazione italiana, ben più avanzata, da questo punto di vista, di quella francese.
<p>
Oggi si mette la foglia di fico per salvare le apparenze, quando è chiaro a tutti che la legge francese rimane l’unica applicabile. Si poteva agire a suo tempo, o riparare l’errore con un nuovo accordo che sostituisse il precedente.
<p>
Ci auguriamo almeno che questi nuovi protocolli siano approvati dai rispettivi Parlamenti nazionali e magari sia data l’opportunità all’organo rappresentativo del Popolo di vigilare su tutto quanto legato alla realizzazione della Nuova Linea Alta Velocità. Cosa ad esempio non avvenuta sulle recenti nomine ai vertici del Nuovo Soggetto Promotore, Renzi e Lupi hanno deciso in autonomia, ovviamente immaginiamo non siano ricorsi ai curriculum ma piuttosto al manuale Cencelli accontentando le varie anime della strana maggioranza.
<p>
L’approvazione del Disegno di Legge volto ad istituire la Commissione di Inchiesta Tav potrebbe essere finalmente il segnale di trasparenza che da più parti si invoca.
<p>
La Nuova Linea Torino – Lione dato anche l’enorme costo che incide sulle casse pubbliche, sui nostri soldi, non può essere solo “cosa loro” ma deve poter essere monitorata dal Parlamento e dai Cittadini, senza dover ricorrere ogni volta al TAR per ottenere documenti che sono pubblici!
<p>
Marco Scibona, Senatore M5S<br />
Francesca Frediani, Consigliere Regionale M5S Piemonte<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=795">www.marcoscibona.it</a>Marco Scibona: Governo di incapaci o furbetti ad alta velocità?2014-07-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it721557Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/><b>Governo di incapaci o furbetti ad alta velocità?</b>
<p>
Mi preme aggiornarvi sull’emergenza riferita all’inapplicabilità della nostra normativa antimafia agli appalti della Torino Lione, emergenza nata all’indomani della entrata in vigore della legge di ratifica dell’accordo internazionale tra Italia e Francia.<br />
Già prima della discussione parlamentare avevamo lanciato l’allarme a tutte le Procure Generali della Repubblica italiana sui danni derivanti dall’approvazione dell’accordo internazionale: l’inapplicabilità del codice antimafia agli appalti del Tav.<br />
Nonostante il preoccupato intervento “a latere” su Lupi da parte di Caselli nonché
l’audizione di quest’ultimo da parte della Commissione Antimafia, la ratifica è passata in allegria con il bene-placido di quasi tutte le forze politiche in Parlamento.
<p>
Ieri, sempre sul punto inapplicabilità del codice antimafia agli appalti del Tav, c’ è stata una balbettante nota orale di Lupi che preannunciava una non meglio precisata volontà della Francia di munirsi di norme equivalenti alle nostre in tema antimafia.
<p>
Alla balbettante nota faceva eco Virano. E “rimpallare” la questione alla Francia è estremamente vergognoso per la Patria della civiltà giuridica.
<p>
Vorrei far notare che <b>il problema è del 2012 ed era da subito stato evidenziato, ai massimi livelli dell’esecutivo e della Magistratura: il Governo avrebbe DOVUTO, prima della ratifica, porvi rimedio, ma non lo ha fatto</b>.
<p>
Ora, dopo le varie operazioni contro la penetrazione dell’ndrangheta nell’opera in questione, penetrazione avvenuta persino sotto gli occhi della Questura di Torino e del passato Prefetto, risultava mediaticamente necessario minimizzare, con le sole parole, i danni conseguenti all’estrema incapacità o furbizia di questo governo e di quelli che lo hanno preceduto.<br />
La verità è una sola: o vi è stata incapacità dell’esecutivo (e conseguente inconsapevole concessione di una splendida opportunità alle Mafie) o sussiste una potente longa manus sull’esecutivo che opera spianando la strada ai peggiori interessi di questa Nazione: ricordo che Cosentino, arrestato l’aprile scorso con l’accusa di aver agevolato il clan camorristico dei Casalesi, è stato Sottosegretario di Stato con delega al CIPE, massimo organo dell’esecutivo competente all’erogazione dei fondi pubblici per le grandi opere.
<p>
<b>Comunque, ad oggi, nessun rappresentante delle Istituzioni francesi riferisce di alcun progetto di legge simile al nostro codice antimafia. Ed il tempo necessario a tal fine gioca in favore della Mafia italiana.
<p></b>
Marco Scibona – Senatore M5S Piemonte<br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=Bu0LcevyIT4">http://www.marcoscibona.it/home/?p=537</a>Marco Scibona: Scavo del TAV dal lato francese: triste epilogo del percorso di non2014-06-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it720905Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/><b>Scavo del TAV dal lato francese: triste epilogo del percorso di non-dialogo</b>
<p>
L’ipotesi di realizzare lo scavo del tunnel di base della Torino-Lyon procedendo dal solo lato francese, come già avvenuto per i lavori della seconda canna del Frejus, rappresenta la prova e l’evidente triste epilogo di un lungo ed astuto percorso svolto da chi ha interesse a costruire questa opera inutile, come certificato in ben due pareri della Corte dei Conti francese.
<p>
Triste epilogo per l’evidente connessione tra la supposta decisione di far partire i lavori dal territorio francese e l’accordo tra Italia e Francia ratificato nel 2012.
<p>
Avevamo già denunciato l’incostituzionalità della ratifica dell’accordo del 2012 per una serie di ragioni afferenti il diritto applicabile ai lavori della sezione transfrontaliera ed, in particolare, la previsione dell’utilizzo del diritto francese anche sul territorio italiano.
<p>
Con dispiacere affermiamo che avevamo ragione: iniziare i lavori dal territorio francese equivale ad applicare il diritto transalpino anche sul territorio italiano, come ben espresso dall’art. 10.2 lettera b sub (prevedente, appunto, che il diritto applicabile è quello dello Stato dove parte l’esecuzione delle opere sino alla congiunzione, anche in territorio diverso, con l’opera realizzata dall’altro Stato).
<p>
E stiamo parlando sia di diritto applicabile agli appalti, con le già denunciate gravi conseguenze sul piano dell’applicazione del codice antimafia, e sia alle condizioni di lavoro e di occupazione del personale.
<p>
Ma tale scelta, che già presenta il triste e vergognoso vantaggio, da parte dei sostenitori dell’opera, di evitare il controllo da parte delle Istituzioni italiane, consente loro di continuare a violare il principio della democratica partecipazione.
<p>
Per anni si è volutamente, con vergognosi artifici giuridici, evitato un vero confronto tecnico, adesso si vorrebbe evitare anche il controllo, da parte degli enti territoriali e delle popolazioni, sull’avanzamento dei lavori, pronti a rilevare ogni irregolarità, nella speranza che le denunce possano avere un seguito.<br />
Inoltre si assisterebbe al definitivo tramonto dell’illusione delle ricadute positive sul territorio: promesse la cui irrealizzabilità troverebbe finalmente un alibi.
<p>
Marco Scibona – Senatore M5S Piemonte<br />
Francesca Frediani – Consigliere Regionale M5S Piemonte<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=526">www.marcoscibona.it</a>Marco Scibona: NIENTE CONTROLLI ANTIMAFIA AL CANTIERE TAV DI CHIOMONTE E SUSA, LO CONFERMA ANCHE BUEMI (PSI) 2014-04-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718196Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>In merito alla Ratifica dell’Accordo tra Italia e Francia per la realizzazione e l’esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione apprendiamo, dalle agenzie di stampa, la dichiarazione del Sen. Buemi (PSI) il quale conferma in pieno la nostra tesi e cioè che “l’accordo prevede l’applicazione solo della normativa francese che non contempla i controlli antimafia”.
<p>
Il Senatore aggiunge poi che la commissione bicamerale Antimafia, di cui è membro, è impegnata in modo ravvicinato a seguire le attività connesse con l’Alta Velocità ed annuncia difatti una sua visita al cantiere, con il sen. Esposito ed il viceministro ai trasporti Nencini.
<p>
Peccato che i due senatori partecipino a tale visita a titolo personale, o meglio a passerella elettorale personale, visto che la commissione Antimafia non ha autorizzato nessuna missione in tal senso.
<p>
Tali parole ed azioni non fanno che dimostrare la nostra assoluta ragione nel dire che vengono meno i controlli antimafia sul TAV e che la politica, ancora una volta, dopo il 416-ter, favorisce le organizzazioni della criminalità organizzata.
<p>
Sen. Marco Scibona (M5S) – Segretario 8ª Commissione Trasporti<br />
Sen. Luigi Gaetti (M5S) – Vicepresidente Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=439">www.marcoscibona.it</a>Marco Scibona: TAV TORINO LIONE: IL SENATO APPROVA IL TRATTATO, LA MAFIA RINGRAZIA E LA UE TAGLIA I FONDI!! 2014-04-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718179Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>Oggi è stato ratificato dal Senato l’accordo italo francese del 30 gennaio 2012 relativo alla Torino Lione, con sommo gaudio del PD, grande sponsor del progetto, e delle altre componenti del partito unico degli affari; ed è subito è partita la grancassa.
<p>
Ormai il Presidente del Consiglio ha fatto scuola e la verità lascia spazio alla menzogna. Contrariamente a quanto si scrive, <b>il TAV non è stato trasformato in legge,</b> il Parlamento ha semplicemente ratificato un accordo che <b>non prevede l’avvio dei lavori</b>, infatti cita espressamente al punto 1 <b>“Il presente accordo …. In particolare non ha come oggetto di permettere l’avvio dei lavori definitivi della parte comune italo-francese che richiederà l’approvazione di un protocollo addizionale separato, tenendo conto in particolare della partecipazione definitiva dell’unione europea al progetto.”</b> quindi è un accordo preparatorio che sinora è servito solamente per sancire l’ingresso ufficiale della mafia nell’opera, tale è infatti la conseguenza dell’applicazione della legge francese (che non ha leggi antimafia) per l’assegnazione degli appalti dell’opera.
<p>
Ma è di questi giorni la pubblicazione della decisione della UE del 2013 con cui i fondi UE per la Torino Lione vengono drasticamente tagliati e passano dagli originari € 671.800.000 del 2008 agli attuali € 395.282.150, un taglio di quasi il 50% causa l’ <b>”importante ritardo dovuto alle difficoltà amministrative e tecniche”</b>!
<p>
L’accordo appena ratificato afferma che la realizzazione della Torino Lione dipende esclusivamente dalla partecipazione della UE al progetto, ma già nel 2013 la UE ha tagliato i fondi al progetto di quasi il 50%, il che lascia presagire che non lo ritenga più un progetto così importante!
<p>
Il Presidente del Consiglio è sempre alla disperata e frenetica ricerca di fondi per rilanciare il nostro Paese, si fermi un attimo, riposi ed ascolti il nostro suggerimento: è sicuramente un risultato straordinario aver incassato circa 57mila euro dalla vendita su Ebay delle prime sei auto blu, e le prospettive di quell’azione sono quanto di meglio uno statista possa sperare, <b>però forse vale la pena di valutare che il TAV Torino Lione, a cui ormai neanche la UE crede più (tanto da aver dimezzato i fondi), costerà agli italiani circa 30 miliardi di euro, se vi rinunciasse avrebbe automaticamente trovato i fondi per il rilancio dell’occupazione e dell’economia di cui ha tanto bisogno l’Italia!</b>
<p>
Marco Scibona – senatore M5S Piemonte<br />
Alberto Airola – senatore M5S Piemonte<br />
Carlo Martelli – senatore M5S Piemonte<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=435">www.marcoscibona.it</a>Marco Scibona: Il tunnel delle Mafie2014-04-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718178Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>"Intervengo in dichiarazione di voto con la pacatezza e tranquillità di chi ha la coscienza di avere la ragione dalla proprio parte. Avrei preferito avere alla presidenza il Presidente Grasso, perché quello di cui sto per parlare, lui ne è ben cosciente. Sicuramente avrà modo di leggere il resoconto e di darci la sua visione dei fatti.
<p>
Presidente, Colleghi Senatori, Governo,<br />
non mi rivolgo solo a voi ma anche alla Direzione Nazionale Antimafia ed ai Procuratori generali delle Corti di appello ai quali ho inviato una mia nota. Ho denunciato alla DIA ed ai Procuratori Generali il pericolo connesso alla ratifica dell'Accordo 2012 tra Italia Francia: l'inapplicabilità del codice nazionale antimafia.<br />
Scolpitevi nella mente l'art. 6.5. capoverso 2: Agli appalti e subappalti in territorio italiano verrà applicata solo la normativa francese.<br />
E' da tempo che ci battiamo contro la ratifica dell'accordo. E' da tempo che si conoscono le motivazioni di questa nostra opposizione. Se conoscete l'art. 6.5 capoverso 2 dell'accordo e siete contro la mafia, voi voterete contro la ratifica di questo accordo. Se non conoscete il contenuto dell'art. 6.5. capoverso 2 e siete contro la mafia leggetelo prima di votare e voterete contro la ratifica. Ma se conoscete l'art. 6.5 capoverso 2, se siete contro la mafia e voterete a favore della ratifica, siete degli ipocriti. <br />
Caro Presidente Grasso, Lei sì conosce l'art. 6.5. capoverso 2 e lei sì è contro la mafia, spero che metta in guardia i numerosi Senatori del suo partito. E non fatevi illusioni, l'articolato in questione non può essere emendato ed il regolamento di esecuzione non può contenere disposizioni contrarie all'accordo. <br />
Tale mostruosità non verrà corretta, come molti per ignoranza o in mala fede hanno detto, dalla risoluzione del Parlamento Europeo del 23 ottobre 2013 sulla mafia e appalti pubblici: quella è solo una risoluzione, una raccomandazione politica agli stati membri di dotarsi di una normativa antimafia. Nulla di più.
<p>
E voi, ratificando tale accordo<br />
- rinunciate espressamente alla applicazione del NOSTRO codice antimafia agli appalti in val di Susa<br />
- conseguentemente vi ponete contro la risoluzione del Parlamento europeo di dotarsi di normativa antimafia: voi la cancellate per la sola valle di Susa che ha il tristissimo primato del primo comune sciolto per Mafia. Sì, avete intesto bene, il comune più a ovest di Italia, Bardonecchia fu sciolto per mafia nel 1995.<br />
Ne avevamo parlato anche con il procuratore Caselli dandogli il testo della nostra nota. Caselli, allarmato, ha ritenuto di contattare il Ministro Lupi.
<p>Dopo questo mio intervento se voterete a favore della ratifica dell'accordo prendetevi questa responsabilità: avete consapevolmente aiutato la mafia e la 'ndrangheta.
<p>Ma non ho finito: mi rivolgo anche agli amministratori Piemontesi, al candidato Chiamparino: si parla di secessione del nord est, di arresti e di carri armati, ma che dire di questo parlamento, di questi parlamentari che voteranno a favore della cessione di sovranità alla Francia di parte del territorio della Val Susa? <br />
Avete letto l'art. 10 punto 1 lettera D? Chiunque subirà, anche in Italia, un danno a causa della costruzione e gestione del TAV non potrà richiedere tutela ai nostri giudici. Dovrà vedersela con il diritto francese. <br />
Avete sentito parlare di danni al Mugello? Dell'ultima sentenza?<br />
Sapete che la Lyon Turin Ferroviaire (LTF) promotrice dell'opera, prevede una perdita di acqua da 60 a 125 milioni di metri cubi annui?<br />
La ratifica dell'art. 10 punto 1 lettera D è una vera e propria cessione di sovranità territoriale, la Val di Susa verrà sacrificata sull'altare del TAV. <br />
E voi, collusi con le lobbies, approverete questo scempio. Ancora una volta appoggiate i potenti, gli affaristi, i vostri amici, a discapito dei cittadini italiani.
<p><b>Noi del Movimento 5 Stelle, votiamo orgogliosi contro la ratifica di questo trattato, contro la mafia, contro la cessione di sovranità... A voi non rimane che vergognarvi!".</b><br />
Marco Scibona, M5S Senato<br/>fonte: <a href="https://www.youtube.com/watch?v=3dBBGpSsdkI">http://www.beppegrillo.it/2014/04/il_tunnel_delle.html</a>