Openpolis - Argomento: file sharinghttps://www.openpolis.it/2008-04-08T00:00:00ZFranco GRILLINI: Neutralità della Rete2008-04-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331868Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: SDSE) <br/><br/>La Ne(u)truality è fondamentale per il mantenimento della libertà di informazione, della libertà nell'usufruire dei servizi di terzi. Come è fondamentale la capillarità tanto è fondamentale la libertà di utilizzo della banda fornita. Se oggi si limita il P2P, domani si potrà anche limitare il VOIP senza conseguenze?
Ciò è del tutto inaccettabile. Andrebbero posti vincoli seri di trasparenza ai provider. Vogliono vendere P2P blocked connection? Bene, ma che sia chiaro al momento della sottoscrizione del servizio. Il rischio è quello di trovarsi vincolati con un gestore che blocca il servizio anche per un anno nei casi di abbonamenti aziendali.
E se il provider decide di bloccare il traffico VOIP su una adsl intestata ad una azienda? Oggi non è neanche possibile per l'azienda rescindere il contratto. Ciò è veramente inaccettabile.
Ci vogliono strumenti di tutela alla trasparenza e alla equità perché il consumatore possa scegliere liberamente e perché il gestore non abusi della sua posizione dominante.<br/>fonte: <a href="http://punto-informatico.it/2248761/PI/News/Speciale-Elezioni--Neutralit-agrave--della-rete/p.aspx">Punto Informatico</a>Maurizio GASPARRI: Neutralità della Rete2008-04-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331867Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: AN) <br/><br/>Internet ha avuto il successo che tutti conosciamo anche perché è nata neutrale. I mezzi di comunicazione sono e devono restare intrinsecamente neutrali, gli usi che se ne fanno no.
In certi casi la neutralità della rete viene messa in pericolo da azioni che hanno lo scopo finale dichiarato di tutelare la qualità di navigazione degli utenti, come ad esempio l'apposizione di filtri sul file-sharing, poiché la larghezza di banda non è una risorsa infinita. Nonostante le buone intenzioni, non penso che sia questo il metodo corretto: è rischioso e apre le porte ad abusi ben maggiori che oggi possiamo solo iniziare a immaginare.
È necessario che le comunità etiche ricerchino strumenti e soluzioni tecnologiche per combattere gli usi impropri che certi individui fanno della rete, senza però illudersi di fermare la crescita delle nuove tecnologie e senza mettere a rischio la neutralità della rete.<br/>fonte: <a href="http://punto-informatico.it/2248761/PI/News/Speciale-Elezioni--Neutralit-agrave--della-rete/p.aspx">Punto Informatico</a>Antonio DI PIETRO: Decreto Urbani e file sharing2008-04-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331864Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) - Ministro Infrastrutture (Partito: IdV) <br/><br/>La mia posizione è che il Decreto Urbani vada rivisto.
Il reato penale è una sanzione spropositata per la condivisione di file on line, in particolare se non vi è scopo di lucro.
In ogni caso la Rete obbliga a rivedere le vecchie regole legate alla proprietà intellettuale e al copyright, il problema ha dimensioni mondiali e non può essere affrontato con decreti nazionali ad hoc.
Penso che la sede più appropriata sia quella Comunitaria.<br/>fonte: <a href="http://punto-informatico.it/2247057/PI/Interviste/Speciale-Elezioni--Decreto-Urbani-e-open-source/p.aspx">Punto Informatico</a>Maurizio GASPARRI: Decreto Urbani e file sharing2008-04-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331860Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: AN) <br/><br/>È eccessivo applicare il codice penale a queste fattispecie. Tuttavia non va sottovalutato il significato che ha la proprietà intellettuale nello sviluppo della società moderna, che si basa sempre più su servizi immateriali.
Una normativa che condanna un comportamento diffuso rischia di essere inapplicabile, anche perché congestionerebbe le attività delle forze di polizia con attività minori, rispetto a quelle più importanti da perseguire. Questo è sicuramente un elemento da correggere.
Credo che con lo sviluppo delle nuove soluzioni informatiche, sia giusto andare a perseguire coloro che approfittano del file sharing a fini commerciali, ovvero che rivendono film o opere protette catturati attraverso la rete. Questo è un fenomeno che va assolutamente fermato, anche perché molto spesso è contiguo con la criminalità organizzata.<br/>fonte: <a href="http://punto-informatico.it/2247057/PI/Interviste/Speciale-Elezioni--Decreto-Urbani-e-open-source/p.aspx">Punto Informatico</a>Francesco RUTELLI: giusto il penale per i pirati del P2P2007-03-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331256Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo) - Vicepres. del Consiglio (Partito: DL) - Ministro Beni e Attività Culturali (Partito: DL) <br/><br/>"La distorta pratica del file sharing, intesa come modalità per appropriarsi abusivamente di un'opera d'ingegno in violazione del diritto d'autore, va sanzionata. Ed il fatto che assuma il carattere di illecito penale nei casi in cui si accompagni il fine di lucro (che, peraltro, la Suprema Corte di Cassazione, con la nota sentenza 149/07, ha riconosciuto non corrispondere al solo risparmio della spesa di acquisto del CD) non deve scandalizzare".
<br/>fonte: <a href="http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1932483&r=PI">Punto Informatico</a>