Openpolis - Argomento: ministero Internohttps://www.openpolis.it/2013-12-18T00:00:00ZMaria Giuseppina Nicolini: Boldrini: a Lampedusa metodi indegni di un Paese civile 2013-12-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718015Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Lampedusa e Linosa (AG) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/>«Il trattamento riservato agli immigrati nel centro di Lampedusa è indegno di un paese civile». Così la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini ha commentato il servizio trasmesso ieri sera dal Tg2. «Uomini e donne - aggiunge - per essere sottoposti ad un trattamento sanitario, vengono fatti denudare all'aperto in pieno inverno. Quelle immagini non possono lasciarci indifferenti».
Non usa mezzi termini neanche il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini: «È una pratica da lager». Il video del Tg2 mostrava la disinfestazione contro la scabbia effettuata nel centro di prima accoglienza dell'isola. «Una pratica sanitaria non si fa all'aperto, irrorando gli ospiti, nudi, con un tubo. Lampedusa e l'Italia intera - aggiunge Nicolini - si vergogna di queste pratiche d'accoglienza». Il sindaco spiega che l'unico soggetto competente per le strutture d'accoglienza è il ministero dell'Interno, anche per le questioni sanitarie. Né Comune né Usl possono intervenire di propria iniziativa».<br/>fonte: <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-17/boldrini-lampedusa-metodi-indegni-un-paese-civile-161014.shtml?uuid=AB6yCdk">www.ilsole24ore.com</a>Maurizio SAIA: Province, svolta del governo assessori in sella fino al 20142012-12-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684690Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>Una corsa disperata contro il tempo: entro l’8 gennaio 2013 Senato e Camera dovranno riconvertire il decreto legge del ministro Patroni Griffi che istituisce 10 città metropolitane e riduce da 86 a 51 le Province nelle 15 regioni a statuto ordinario. Pdl e Lega daranno mai il via libera o faranno scattare un ostruzionismo senza bussola simile a quello praticato per la legge elettorale? «Ce fa faremo, a costo di proseguire i lavori anche di notte», afferma il senatore Maurizio Saia, segretario della commissione Affari costituzionali. «Mi rendo conto che votare 570 emendamenti, 300 dei quali del senatore Martone, rischia di farci impazzire da qui a Natale ma sono ottimista perché il ministro ha già corretto la rotta». In che direzione? Le giunte provinciali non decadranno il 1 gennaio ma nel 2014. Assessori in carica. «Sulla vita delle giunte valuteremo proposte correttive nella fase di transizione», ha annunciato Filippo Patroni Griffi alla commissione. In altre parole, gli assessori non decadranno il 1 gennaio 2013 come previsto dal decreto legge ma resteranno in carica fino al 2014 e i presidenti-commissari conserveranno i loro poteri fino a quando verranno rieletti dall’assemblea dei sindaci che designerà il futuro presidente della Provincia, ente di II grado non più ad elezione diretta. Gli uffici territoriali. L’abolizione di 35 Province comporterà la soppressione di altrettanti prefetti, questori e top dirigenti dei ministeri. Il taglio della spesa pubblica sta tutta qui, non certo sulle indennità dei consiglieri provinciali che verranno aboliti. Patroni Griffi ha spiegato «che serve un criterio certo, mentre il governo si limiterà a dare una cornice normativa, ma ogni singolo Ministero avrà la possibilità di decidere la propria organizzazione per il proprio ambito, quindi tenendo conto di esigenze particolari». Maurizio Saia aggiunge: «Nel Veneto il governo ha previsto l’accorpamento di Padova con Treviso e di Verona con Rovigo. E’ evidente che se la sede della Provincia resta a Treviso, Padova verrà compensata con la Prefettura e la Questura o viceversa», afferma il senatore di Coesione nazionale. Le città metropolitane. I nodi da sciogliere riguardano non solo la PaTreVe ma anche Firenze-Prato, Milano-Monza-Brianza e poi le lotte tra Livorno e Pisa accorpate, per non parlare di Benevento e Avellino o di Matera e Potenza ridotte a una sola Provincia grande quanto la Regione alla pari di Isernia e Campobasso, un doppione istituzionale assurdo per Basilicata e Molise. «Credo che la Città metropolitana di Venezia meriti una riflessione serena: il sindaco di Padova Zanonato ha aperto un dibattito che investe il futuro del Veneto e non possiamo far finta che sia una faccenda interna al Pd. Sarebbe miope. Purtroppo c’è un grande assente e si chiama Regione: il presidente Zaia ha sprecato la grande opportunità del riordino delle Province. Occorre una proposta condivisa e credo che il professor Bertolissi possa formularla in un convegno promosso dai sindaci di Padova e Venezia e Treviso».
di Albino Salmaso
<br/>fonte: <a href="http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2012/12/06/NZ_02_03.html?ref=search">ricerca.gelocal.it</a>Maurizio SAIA: DIA - DIVISIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA2012-09-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it650701Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>Tutti i tagli effettuati in tale comparto toccano punte addirittura ridicole. Ad esempio, per quanto riguarda la Direzione investigativa antimafia (DIA), i tagli non hanno interessato solo le indennità e i fondi, ma anche uno dei settori della sicurezza dove il recupero economico derivante dalla confisca dei beni della mafia fa rientrare nelle casse dello Stato centinaia di milioni di euro all'anno: questa scelta mi sembra veramente un'assurdità, una forma di autolesionismo, che non si comprende e che non ci si aspetta da un Ministero tecnico. Quando si parla di razionalizzazione delle spese nell'ambito del Ministero dell'interno, non si capisce perché non si parte da Roma, perché non si ha il coraggio di chiudere sedi che costano milioni di euro nell'arco degli anni e che sono decuplicazioni inefficaci e a volte eccessivamente (oltre che inutilmente, dal punto di vista pratico) onerose.
<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=679255">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: Legislatura 16ª - Resoconto stenografico della seduta n. 7672012-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647538Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
"Sono d'accordo con il senatore Di Giovan Paolo, ma la ratio dell'articolo è errata. Si ricordi inoltre la legge n. 110 del 1975 e la direttiva della CEE che ci ha imposto di cancellare il catalogo. Non auspico pertanto una sua reintroduzione, perché sarebbe un appesantimento, uno strumento in più e anche un qualcosa che fuoriesce, a parere mio, dalle regole; l'Italia sarebbe l'unico Paese in Europa in cui si svolge un doppio controllo, che non serve, che sembra capzioso e che può anche dare adito, come dicevo nell'intervento di ieri, a cattivi pensieri. Non c'è la necessità di fare questo tipo di controllo. L'illiceità di utilizzo di armi per altri scopi non la fermiamo con questo tipo di burocrazia, ma in altre maniere.
Se gli altri Paesi, che hanno la nostra stessa sensibilità nei confronti del terrorismo, non hanno ritenuto di applicare o trascinarsi strumenti che sono datati, di oltre novant'anni fa, come il catalogo delle armi, evidentemente è perché non ritengono che ciò sia utile, se non a preservare la coscienza del Ministero, che pensa di aver fatto quello che doveva fare, ma poi le armi girano lo stesso, vengono vendute, in una maniera o nell'altra, e chi le usa non ha timore di farlo fuori dalla legge.
La verità è che l'articolo 1 è stato scritto male, e condivido pertanto pienamente la decisione del relatore di eliminare l'articolo.
Non è vero, a parer mio, pur riconoscendo l'assoluta preparazione in questo campo del collega Orsi (è questa un'interpretazione di legge), che oggi le case produttrici siano bloccate. Questo è ciò che vuole il Ministero, perché è il Ministero che dà questa interpretazione, mentre in tutti gli altri Paesi europei non è così. È esattamente la questione alla base dell'infrazione per cui, nell'ultima legge finanziaria, abbiamo dovuto abrogare il catalogo delle armi. Non è vero che oggi le case produttrici, piccole o grandi che siano, debbano rimanere bloccate, perché la legge non prevede questo. L'interpretazione forzata e capziosa del Ministero per introdurre sottobanco il catalogo delle armi, con un nome diverso, ma con una commissione uguale a quella di prima, che non ha utilità e non serve, è la dimostrazione che non c'è del tutto buona fede da parte del Ministero.
Mi pare che il collega Divina stia preparando un ordine del giorno in questo senso - che sottoscrivo - che impegna il Governo a sbloccare tale situazione, consentendo la produzione di nuove armi, con tutti i controlli necessari per legge (in base ad una serie di leggi che esistono già e che già regolamentano tutta la materia), e mettendo da domani i produttori nelle condizioni di avere l'autorizzazione del Ministero ad esercitare la licenza e vendere prodotti nuovi.
Ci stiamo costruendo problemi ulteriori, che purtroppo esulano dai titoli molto roboanti a capo di questo articolo, che suggerisce che si stia facendo questo per bloccare il terrorismo. Da uomo di destra, non credo mi si possa negare la sensibilità rispetto al tema del terrorismo, ma non è questa la preoccupazione: le preoccupazioni sono altre.
Come al solito, riscontriamo il vizio, in particolare del Ministero dell'interno, di non ragionare in maniera aperta e non ideologica, come diceva il senatore Di Giovan Paolo, e di preservare i piccoli poteri che non hanno più nessuna utilità e bloccano le riforme e la possibilità di andare avanti con leggi più europee, più sburocratizzate rispetto ai meccanismi del Ministero, che francamente hanno un po' stancato. Non è questa la sicurezza che serve al Paese."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=668154">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: Legislatura 16ª - Resoconto stenografico della seduta n. 7662012-07-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647536Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
"Quello che trovo stucchevole da parte del Ministero dell'interno su questo articolo è il tentativo, peraltro non tanto nascosto, di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta principale. Dopo anni di infrazione europea, con l'ultima manovra finanziaria abbiamo dovuto abrogare il Catalogo delle armi. In questo articolo si tenta, però, di reintrodurre lo stesso concetto, inserendo il Banco nazionale delle armi. Il Catalogo delle armi è stato soppresso per ottemperare alle norme dell'Unione europea, ma il decreto legge, introducendo questa procedura, di fatto va a confermarlo. In particolare, si mantiene una commissione consultiva centrale per il controllo delle armi, di cui fanno parte persone che, a detta degli esperti, appaiono anche in conflitto di interessi.<br />
Inoltre, in questa maniera si tenta di consolidare un'altra anomalia tutta italiana, che vede le nostre armi dotate di una doppia punzonatura: non solo quella dell'arma stessa, ma anche quella del suddetto Catalogo, che prevede una sorta di sistema, quasi in esclusiva, di pochissimi soggetti che hanno poi il controllo sostanziale dell'importazione delle armi straniere nel nostro territorio."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=667920">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: Manifestazione Montecitorio Polizia Muncipale2012-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626612Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
Riforma Polizia Locale - Manifestazione Montecitorio 23.02.12 - intervento del Senatore SAIA - Video -
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http://www.youtube.com/watch?v=P9RxWBnzG0w<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=P9RxWBnzG0w">www.youtube.com</a>Annamaria Cancellieri: Affronteremo riordino polizie municipali2012-02-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624613Alla data della dichiarazione: Ministro Interni<br/><br/><br />
"Prossimamente affronteremo tutto il tema relativo al riordino delle polizia municipali e sarà il Parlamento a fare le sue scelte".
<p>Così il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, oggi a Bologna, risponde ai cronisti che le chiedevano un commento sull'episodio avvenuto a Milano in cui un vigile ha sparato, ad cittadino cileno uccidendolo durante un inseguimento. In particolare, per quanto riguarda i fatti di Milano il ministro ricorda che "da una parte c'è il vigile che ha sparato, dall'altra c'è il vigile che è morto recentemente proprio nella stessa città".
"L'attenzione è rivolta all'attività della polizia municipale -prosegue, dunque, Cancellieri- ha bisogno di molto equilibrio, perchè il compito che i vigili svolgono sul territorio è assolutamente prezioso". "Naturalmente poi bisogna rivedere i ruoli e i compiti ma occorre molta molta attenzione perchè dobbiamo molto a quello che fa la polizia municipale per il territorio".
<p>Quanto alla questione di possibili modifiche all'equipaggiamento dei vigili il ministro dell'Interno ricorda che il tema "è all'attenzione del Parlamento".
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<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/wp-content/uploads/2012/02/naz-cancellieri-polizia.pdf">Adnkronos | www.sulpm.net</a>Maurizio SAIA: Potere di ordinanza dei sindaci2011-10-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609804Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
”Di ritorno dalla settimana di convegni sulla polizia locale tenutasi a Riccione, molto intensa e carica di grandi attese, voglio condividere con voi le seguenti considerazioni: nel corso di tre convegni, con la partecipazione tra gli altri del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno e quello dell’Anci dove ha preso la parola anche il Sottosegretario agli Interni, Mantovano, è ritornata in pista l’ipotesi di un Decreto Legge del Governo dove inserire il nuovo articolo del <b>potere di ordinanza dei sindaci</b> che la sentenza della Corte Costituzionale del marzo scorso aveva soppresso. Sarebbero state inoltre inserite le parti principali dell’articolato del Testo Unico Saia-Barbolini sulla riforma della Polizia Locale.
<p>Allertato da queste dichiarazioni, dopo qualche giorno ho incontrato personalmente il Ministro Maroni il quale, per nulla a conoscenza di queste dichiarazioni, ha ribadito la fiducia sul buon esito dell’iter parlamentare. La preoccupazione del Ministro era sui tempi e io gli ho confermato come questi fossero legati ad alcuni intoppi su argomenti divergenti che i due Relatori avevano con il Ministero. Sono stati così programmati due incontri avvenuti lo scorso martedì 27 settembre: il primo di natura politica, durato oltre un’ora, tra Saia, Barbolini, Vizzini, Bianco, Mantovano e Maroni nel corso del quale è stato trovato un accordo per riprendere speditamente l’iter in Commissione Affari Costituzionali del Senato della legge di riforma della P.L. Il secondo di natura tecnica che ha visto confrontarsi i parlamentari già citati assieme ai prefetti e funzionari del Ministero. L’iter riprenderà dunque mercoledì prossimo, 5 ottobre, alle ore 14.30, argomento al terzo punto dell’ordine del giorno della Sessione Plenaria.”
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http://www.sulpm.net/wp-content/uploads/2011/10/saia.doc<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/wp-content/uploads/2011/10/saia.doc">www.sulpm.net</a>Maurizio SAIA: IL SENATORE SAIA ASSICURA: "LA RIFORMA DELLA POLIZIA MUNICIPALE PROCEDE..."2011-09-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609581Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>……………
La Tavola Rotonda inizia con le dichiarazioni di assicurazione alla affollata platea dell’uditorio da parte del Relatore di maggioranza del Progetto riformatore, Saia: <b>“ L’iter parlamentare sta camminando, procedendo per fasi, ed ha già superato il voto sugli emendamenti e sulla maggioranza degli articoli in discussione, compreso il parere positivo del Presidente della Commissione Bilancio, in attesa di definire con il Ministro dell’Interno il punto finale su diversi tavoli di confronti ed approfondimenti per varare alcuni passaggi delicati, ancora non superati: entro l’autunno contiamo di chiudere l’intera valutazione per poi mandarla subito all’esame del Parlamento, dove avverrà infine la relativa discussione e quindi l’approvazione completa della legge, che speriamo ‘bipartisan’. Siamo ad un buon punto dei lavori, lavoriamo in perfetta solitudine, confortati spesso dai consigli dei ‘buoni Comandanti’; abbiamo perso un po’ di tempo a causa delle ben note vicende politiche, per cui oggi pretendiamo un pizzico di comprensione in più, avendo bisogno di contare maggiormente sullo sforzo contributivo di alcuni funzionari del Ministero dell’Interno, che sentiamo lontani, per finalmente arrivare al traguardo di accontentare voi tutti, insieme alle stesse esigenze dei Sindaci e dei Cittadini.
Nessun problema , sembra, per la copertura finanziaria della Riforma, che si può fare rinviando la questione al momento in cui sia di possibile attuazione. Rimangono da definire i 2 articoli importanti, con oggetto ‘Il contratto pubblico’ e la ‘Previdenza’ della categoria. Resta da mettere a fuoco la nuova funzione di polizia tributaria, da attribuire agli operatori delle Polizie locali, di seguito alla nuova legislazione fiscale comunale, tenendo presenti i buoni risultati già ottenuti in questo settore con i patti conclusi con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle Entrate.
Aperto rimane anche il problema dell’accesso al SDI da parte vostra, ma contiamo di superare gli ultimi ostacoli nel più breve tempo possibile.</b>
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<br/>fonte: <a href="http://www.ancupm.it/content/index.asp#">www.ancupm.it</a>Ermete REALACCI: Referendum: niente trucchi su voto italiani estero. Governo chiarisca subito.2011-06-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it583686Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“Sul referendum è bene che il Governo chiarisca subito e senza possibilità di contese postume come intende comportarsi con il voto degli italiani all’estero. Non ci risulta, infatti, che il Ministero dell’Interno abbia reso nota la sua posizione ufficiale a questo proposito”, lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd che oggi ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri Maroni e Frattini”.
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“Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale e della Consulta che ha dato il via libera all’ammissibilità al quesito sul nucleare ma con una nuova formulazione”, spiega Realacci, “si è aperta la questione sul voto dei 3,2 milioni di italiani residenti all'estero che si sono già espressi sulle schede con il vecchio quesito e per i quali, come ha annunciato il Viminale, non ci sono i tempi tecnici per stampare ed inviare all'estero le schede con la nuova formulazione.
<p>Ci risulta, inoltre, che al comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ siano arrivate decine di richieste di chiarimenti sulla necessità o meno di votare la scheda sul nucleare contenuta nel plico ricevuto dal consolato in attesa della pubblicazione del nuovo quesito e che dal Viminale, nonostante le formali richieste inviate, non siano arrivati chiarimenti. Non vorremmo che nelle pieghe dell’incertezza si nascondesse una truffa a danno degli italiani e che magari, proprio sul voto degli italiani all’estero si giocasse la soglia del quorum”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ermeterealacci.it/2011/06/07/referendum_niente_trucchi_su_v.html">Ufficio stampa On. Realacci</a>Roberto MARONI: Festa Polizia, Maroni promette revisione legge 121 che smilitarizzò il Corpo2011-05-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572408Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Interni (Partito: Lega) <br/><br/>http://www.italia-news.it/politica-c14/festa-polizia--maroni-promette-revisione-legge-121-che-smilitarizzo-il-corpo-67547.html
Festa Polizia, Maroni promette revisione legge 121 che smilitarizzò il Corpo
(IAMM) Roma, 19 Mag. 2011 - Nel giorno della Festa per il 159esimo anniversario della fondazione della Polziia di Stato, Giorgio Napolitano è intervenuto nel corso della cerimonia a Piazza del Popolo a Roma. Il presidente della Repubblica ha onorato il Corpo con il conferimento della medaglia d'oro al merito civile. All'evento hanno preso parte diverse autorità: il Presidente del Senato, Renato Schifani, il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto e della Salute, Ferruccio Fazio.
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Anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni è intervenuto lanciando una nuova proposta: "È mia intenzione istituire entro giugno una commissione di lavoro che presenterà, entro fine anno, un progetto di revisione complessiva della legge 121". Si tratta della legge che ha riordinato nel 1981 il Corpo della Polizia, smilitarizzandola.
<br/>fonte: <a href="http://www.italia-news.it/politica-c14/festa-polizia--maroni-promette-revisione-legge-121-che-smilitarizzo-il-corpo-67547.html">www.italia-news.it</a>Maurizio SAIA: Viminale toglie i manganelli ai vigili: «È un caos, comportamenti con norme contraddittorie»2011-05-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560897Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />Il Viminale: lo sfollagente è da considerarsi un'arma propria.
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«È un caos, comportamenti con norme contraddittorie che pesano sulle spalle dei lavoratori», commenta Maurizio Saia (senatore e di Cn) che ha presentato un'interrogazione al ministero dell'interno per sapere se non intenda rivedere il suo parere e dare uniformità di azioni sul territorio, «in attesa di una vera una vera che risolva una volta per e sempre il problema e riconosca dignità alla categoria».
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<br/>fonte: <a href="http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1716257&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=maroni+&titolo=Maroni%20toglie%20i%20manganelli%20ai%20vigili">www.italiaoggi.it</a>AGOSTINO GHIGLIA: Sicurezza: Sfollagente essenziali per tutelare legalità2011-05-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560308Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Torino (TO) (Gruppo: AN) - Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
«Pensare di ritirare questi strumenti, in dotazione agli agenti della Polizia Municipale, indispensabili per poter garantire lo svolgimento dei compiti che competono ai Vigili urbani nel contrasto della microcriminalità appare un’assurdità». Cosi il vice coordinatore regionale del Pdl piemontese, Agostino Ghiglia, in una nota a proposito della decisione del ministero dell’Interno di togliere gli sfollagente alle Polizie locali. «Vivendo in una delle città che i decenni di governo del centro sinistra hanno reso una delle più insicure d’Italia, da anni portiamo avanti la battaglia affinchè la Polizia Municipale sia dotata di sfollagente – aggiunge – è dall’epoca Castellani che sollecitiamo il Comune in tal senso per questa ragione siamo certi che l’esclusione dalla dotazione delle Polizie Locali di sfollagente non può che essere una svista da parte dei funzionari del dicastero», conclude Ghiglia. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/?p=27935">Adnkronos</a>Maurizio SAIA: Riforma Legge 65/86 Polizia Municipale2011-04-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559749Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
Sassuolo,<br />
COME POTRETE LEGGERE, FINALMENTE, LA RELAZIONE TECNICA, CHE DEVE ACCOMPAGNARE LA NOSTRA LEGGE, E' STATA RIPESCATA DAI MEANDRI DEL MINISTERO DELL'INTERNO DALL'ACCOPPIATA SEN. SAIA E S.U.L.P.M. ( DIREMMO QUELLI CHE NON MOLLANO L'OSSO – ERA UNA PROMESSA DATATA DICEMBRE 2010 IN DIREZIONE NAZIONALE – ALLARGATA AI QUADRI PROVINCIALI - S.U.L.P.M. A RICCIONE ).
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QUEST’ULTIMA E’ STATA LASCIATA GIACERE PER MESI INERME PER VOLONTA' / INCAPACITA' / DISINTERESSE DEI FUNZIONARI DEL MINISTERO DELL'INTERNO, SI SEMPRE LORO!!!
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LA RELAZIONE TECNICA NON E' STATA PORTATA IN I COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DEL SENATO DAL PRESIDENTE O DA ILLUSTRI CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA MA DAL SOLERTE E SEMPRE PRESENTE SENATORE SAIA - MARCATO STRETTO DAL S.U.L.P.M. – INFATTI, LA PROSSIMA SETTIMANA SARA', FINALMENTE, RICALENDARIZZATA LA NOSTRA LEGGE !
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DOMANI 7 APRILE – IN ROMA - CI SARA’ L’INCONTRO AL SENATO CON I SINDACATI DI POLIZIA DI STATO, COCER CARABINIERI E FINANZA – INOLTRE, E’ STATO PIANIFICATO UN ALTRO INCONTRO CON IL MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA E L’INNOVAZIONE PER LA RISOLUZIONE DELLE DIVERSE PROBLEMATICHE SINDACALI IN ATTO.
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RELATIVAMENTE AL PARERE NEGATIVO ESPRESSO DAL MINISTERO DELLE FINANZE E DELL’ECONOMIA NON CI DEVE PREOCCUPARE IN QUANTO IN PRIMA COMMISSIONE I SENATORI SAIA E BARBOLINI HANNO GIA’ PRONTI I GIUSTI EMENDAMENTI PER LA COMMISSIONE BILANCIO ATTI ALLA RISOLUZIONE DELLA PROBLEMATICA.
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QUESTO TESTO E' APPROVATO DAL SENATORE MAURIZIO SAIA E DAL S.U.L.P.M.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.openpolis.it/static/bookmarklet">www.sulpm.net</a>Roberto MARONI: «Diamoci tre settimane per capire. O il governo va o si stacca la spina» - INTERVISTA2010-10-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it507701Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Interni (Partito: Lega) <br/><br/><br />
«Ci diamo tre settimane di tempo per vedere se questa maggioranza ha davvero la forza di sostenere l'azione del governo. Se così non è, meglio staccare la spina subito».
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Non arretra il ministro dell'Interno Roberto Maroni e con lui tutta la Lega. Anzi, rilancia il programma di governo e detta condizioni chiare sulla tenuta dell'esecutivo.
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<b>Dunque si vota a marzo?</b>
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«Noi avremmo preferito farlo subito e l'abbiamo detto a Berlusconi. Andiamo alle urne a novembre, vinciamo e da dicembre siamo molto più forti, pronti a fare le riforme».
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<b>E invece?</b>
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«Il presidente del Consiglio ha voluto testare la maggioranza e noi abbiamo deciso di sostenerlo lealmente, ma è difficile che così possa durare».
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<b>Non si fida dell'appoggio dei finiani?</b>
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«Non è una questione di fiducia. Il vero problema è che se si dovrà trattare su ogni cosa, mediare, stare attenti agli equilibri, rischiamo di fare la fine del governo Prodi che era sospeso su ogni votazione. Un incubo per noi e per gli italiani, che non è accettabile».
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<b>Perché concedete tre settimane?</b>
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«Entro quel termine devono essere nominati i nuovi presidenti delle commissioni parlamentari e quello sarà il primo vero banco di prova. In quella sede potremo misurare la lealtà del gruppo di "Futuro e Libertà". E capiremo pure, se si formerà davvero un nuovo partito, in che modo hanno intenzione di restare all'interno della maggioranza».
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<b>Intanto i ministri di Fli sono rimasti nel governo.</b>
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«Ho grande stima di tutti i colleghi di governo e non vorrei mai che prevalesse il metodo doroteo dello "sto dentro però sono pronto a uscire, denuncio però rimango". Se fosse così sarebbe più serio comportarsi come fece Fausto Bertinotti che, contrario alla linea del governo, lo fece cadere».
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<b>Con l'apertura della crisi il presidente della Repubblica potrebbe anche esplorare l'ipotesi di un governo tecnico per la riforma elettorale.</b>
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«È un'ipotesi che non esiste visto che al Senato abbiamo la maggioranza anche senza Fli».
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<b>Se ne potrebbe creare una cosiddetta di larghe intese.</b>
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«Per favore, parliamo di cose serie. Sorrido all'idea di vedere insieme Bocchino, Bersani, Casini e Di Pietro. Però faccio loro i miei auguri, pur sapendo che durerebbero mezza giornata».
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<b>Nel centrosinistra dicono la stessa cosa di voi, dopo che Fini ha accusato il presidente del Consiglio di aver compiuto attività di dossieraggio e ha parlato di infamie contro la sua famiglia.</b>
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«Proprio per questo motivo noi non eravamo favorevoli a tenere insieme la maggioranza. La nostra azione ha bisogno di un mandato forte. Finora abbiamo avuto successo perché abbiamo mostrato decisione e caparbietà. Così rischiamo di mostrarci deboli anche nel contrasto alla criminalità e non possiamo consentircelo».
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<b>Non ritiene altrettanto grave accusare i magistrati di essere un'associazione per delinquere come ha fatto il presidente Berlusconi?</b>
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«Io credo che come governo dovremmo evitare di continuare a stuzzicare la magistratura annunciando riforme che poi non si fanno e invece procedere. Continuare a parlarne genera solo tensioni. Comunque si tratta di cose che Berlusconi ha già detto riferendosi a quella parte della magistratura che usa la toga per fare lotta politica. Per me conta solo quanto ha sostenuto in Parlamento».
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<b>Però tutto questo contribuisce ad alimentare il «clima d'odio» che viene poi denunciato quando ci sono episodi come quelli che hanno coinvolto il direttore di «Libero» Maurizio Belpietro.</b>
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«Sul caso specifico non mi pronuncio fino alla fine dell'indagine. Certamente ci sono stati una serie di episodi - penso agli attacchi contro Pietro Ichino e Raffaele Bonanni durante la festa del Pd - e le notizie che abbiamo di possibili infiltrazioni della rete no global nelle prossime manifestazioni sindacali, che provocano grande inquietudine».
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<b>Davvero teme altri episodi?</b>
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«Il rischio esiste con l'arrivo dell'autunno e i problemi economici che coinvolgono moltissime aziende. Per questo nei prossimi giorni incontrerò i leader sindacali e i rappresentanti delle istituzioni delle Regioni che maggiormente subiscono gli effetti di questa crisi».
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<b>C'è anche la polemica, fortissima, con il Vaticano dopo la bestemmia pronunciata da Berlusconi.</b>
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«Su questo non commento».
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<b>In questo clima di contrapposizione i finiani hanno accusato «i servizi segreti deviati» di aver alimentato la campagna contro il presidente della Camera.</b>
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«Da ministro dell'Interno, conoscendo bene i vertici e in particolare il prefetto Gianni De Gennaro, posso garantire sull'operato dell'intelligence. Ma voglio anche essere più chiaro: chi si permette di parlare a sproposito dei nostri Servizi dovrebbe rendersi conto del danno che fa a loro e al Paese. <br />
Queste strutture sono affidabili sulla scena internazionale quanto più operano nella riservatezza. Metterle alla berlina significa esporci soprattutto sul fronte dell'antiterrorismo».
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<b>Dagli Stati Uniti arrivano allerta precisi su possibili attacchi in Europa. Quanto rischia l'Italia?</b>
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«Siamo attrezzati, ma come dimostra quanto accaduto l'anno scorso a Milano quando uno straniero si fece esplodere di fronte alla caserma, il quadro è complicato. Anche per questo dobbiamo lasciare stare i Servizi e la loro attività, tenerli lontani dalle beghe immobiliari».
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<b>Sabato scorso, dopo aver visto il videomessaggio del presidente della Camera, avrebbe scommesso sul voto di fiducia di Fli?</b>
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«Proprio in quel momento ho capito che avrebbero sostenuto il governo. Mi ha provocato una profonda tristezza vedere Gianfranco Fini costretto ad ammettere che sulla casa di Montecarlo non conosce la verità che aveva promesso di rivelare».
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<b>Lei parla di debolezza, però i numeri alla Camera dimostrano che senza il Fli voi non avete la maggioranza.</b>
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«Non a caso La Lega voleva votare subito. Le urne forniranno un dato certo su chi ha il consenso».
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<b>Berlusconi vuole prima l'intesa sulla giustizia. Anche voi ritenete così urgente approvare uno scudo per il presidente del Consiglio?</b>
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«Pensiamo che debba avere la garanzia di poter governare, almeno fino a che lo vogliono gli italiani. Per questo dico: facciamo un "reset" sulle polemiche e decidiamo in tempi rapidi qual è la nostra proposta di riforma della giustizia. Alla Camera i finiani hanno votato la fiducia. Se in tre settimane gettiamo le basi bene, altrimenti la legislatura è finita».
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<b>La scorsa settimana lei e il sindaco Moratti vi siete divisi su come affrontare l'emergenza campi nomadi.</b>
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«Non vorrei che si enfatizzasse ancora una normale discussione. Io credo soltanto che non si debba dare neanche l'impressione che i milanesi vengano discriminati a favore degli stranieri e per questo ho chiesto al prefetto di trovare una soluzione che possa soddisfare l'esigenza di tutti».
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<b>Sarà lei il candidato sindaco di Milano per il centrodestra?</b>
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«Ne sarei lusingato, ma visti gli avversari messi in campo dalla sinistra credo che chiunque possa batterli».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=UDFDY">Corriere della Sera - Fiorenza Sarzanini</a>Donatella PORETTI: Immigrazione. Decreto flussi 2009. Il Governo intervenga per riparare al danno2009-01-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388334Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Come rilevato dal servizio immigrazione dell'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), un gruppo di imprenditori e datori di lavoro stranieri extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno si e' rivolto al tribunale amministrativo chiedendo che venisse dichiarato illegittimo il Decreto flussi 2008 (1) nella parte in cui consente la conferma della domanda di assunzione solo se in possesso della carta di soggiorno o di un permesso di soggiorno di lungo periodo. Il 14 gennaio scorso il TAR del Lazio ha risposto a tale istanza dichiarando illegittimo tale decreto proprio in questa parte, che viola le disposizioni di legge, in particolare gli artt. 2 e 22 del Testo unico sull'immigrazione, che consentono invece agli stranieri regolarmente soggiornanti di godere degli stessi diritti civili attribuiti ai cittadini italiani e, quindi, anche di partecipare al decreto flussi.
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Ora pero', tantissimi datori di lavoro extracomunitari, quelli non in possesso dei requisiti indicati dal decreto flussi, non hanno potuto presentare le domande di assunzione, e si impone, da parte del Ministero dell'Interno, un provvedimento riparatore.
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Per queste ragioni, insieme al senatore Marco Perduca, abbiamo rivolto un'interrogazione al Ministro dell'Interno, per sapere, quale tipo di provvedimento intenda prendere il Ministero per riparare a questa situazione e se il Ministero intenda fissare un nuovo termine di presentazione delle domande, per consentire la partecipazione al decreto flussi 2008 anche ai datori di lavoro cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno.
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(1) http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=243663
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Qui il testo dell'interrogazione: <br />
http://blog.donatellaporetti.it/?p=434<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=135650">Radicali.it</a>Alfredo MANTOVANO: «Troppa fiducia ai tifosi Ora decideremo se vietare le trasferte» - INTERVISTA2008-09-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358999Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Sottosegretario Interni (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Parte il campionato e a Napoli i tifosi diretti a Roma tengono in scacco la stazione, costringendo i passeggeri del treno a scendere o a partire con ore di ritardo. Ferrovieri contusi, disagi infiniti. E gli ultrà arrivano a Roma troppo tardi per sottoporsi ai filtraggi. Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano sospira: si poteva cominciare meglio.<br />
«È una brutta pagina per le istituzioni che si occupano del fenomeno del tifo violento. Al di là delle responsabilità del caso, che accerteremo, non è possibile che nonostante le novità normative, il lavoro fatto dal Viminale e i risultati positivi degli ultimi due anni, per una partita di calcio ci si ritrovi di fronte a questo bilancio: ferrovieri contusi, passeggeri che affrontano disagi assurdi e l’impiego massiccio di forze di polizia che non possono essere distolte dai loro compiti per contenere poche centinaia di tifosi. Quanto è accaduto a Napoli avrà un seguito».<br />
<b>L’Osservatorio nazionale e il Comitato di analisi sulla sicurezza delle manifestazioni sportive avevano dato il placet alla trasferta. Ma nemmeno gli appelli alla calma dell’allenatore del Napoli Reja e del capitano Cannavaro sono serviti.</b><br />
«Osservatorio e Casms avevano confidato sui buoni risultati dello scorso campionato, decidendo di concedere un’apertura di credito alla tifoseria napoletana. La cosa più triste è che è bastata una giornata a cancellare i dati favorevoli dello scorso campionato: 48 per cento di poliziotti feriti in meno, 22 per cento di arresti in meno, leggera crescita di presenza dei tifosi negli stadi. Il calcio sembrava finalmente tornare un fenomeno sportivo. Poi basta un episodio così per cancellare tutto il lavoro fatto dagli ultimi governi: dopo l’episodio più grave, la morte dell’ispettore Raciti a Catania a febbraio 2007, l’ulteriore registrazione da parte dello scorso esecutivo di norme già varate da noi aveva dato ottimi risultati».<br />
<b>Ora si ricomincia. Condivide la decisione del prefetto di Napoli di far partire quel treno?</b><br />
«Il ministro Maroni ha chiesto un rapporto al questore di Napoli sull’accaduto. È intempestivo fare valutazioni prima di avere tutti gli elementi. Ma se il bilancio è questo, è inutile nascondere che sia fortemente negativo: il rapporto del questore servirà per avviare un approfondimento e capire che cosa non ha funzionato. Certo, se la partita inizia a Roma alle 15 e i tifosi partono da Napoli alle 12.30, mi sembra inevitabile che con un simile ritardo saltino il filtraggio e creino problemi anche all’arrivo. Anzi, meno male che rispetto alle premesse non ci sia stato un epilogo peggiore».<br />
<b>Resta il fatto che oltre 200 passeggeri di quel treno sono restati a terra per far posto ai tifosi.</b><br />
«È inaccettabile. Ma le norme ci sono, e di certo una partita di calcio non può condizionare la vita di nessuno. Non ci deve essere un solo passeggero, nemmeno uno, che abbia a patire disagi dalle tifoserie. Altrimenti prenderemo i provvedimenti conseguenti previsti dalla legge, applicandoli con rigore».<br />
<b>Cosa rischiano gli ultrà napoletani?</b><br />
«Ovviamente di non fare più trasferte. Martedì si riunirà l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive: in quella sede ci sarò io, o il ministro, se non entrambi. E faremo un esame attento, oggettivo e rigoroso di quanto accaduto. Sia per capire come sanzionare certi comportamenti che per evitare che si ripetano».<br />
<b>Il questore di Napoli ha dato atto ai capi tifosi di aver aiutato a risolvere i problemi.</b><br />
«La valutazione è del Viminale, aspettiamo il suo rapporto. Qualcosa non ha funzionato: cerchiamo di capire perché, senza rilasciare patenti di bontà o cattiveria, e dalla seconda giornata prenderemo contromisure».<br />
<b>Insomma, è ottimista nonostante la falsa partenza?</b><br />
«Non ottimista, realista. Il tessuto normativo c’è, è stato applicato, c’è già una positiva esperienza. Ripartiamo da lì, senza riguardo per nessuno e senza comprensione per nulla».
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=J3JQM">Il Giornale - Massimo Malpica</a>Roberto MARONI: "GARANTIRE L'ORDINE PUBBLICO SENZA L'ESERCITO"2008-05-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356175Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Interni (Partito: Lega) <br/><br/><br />
<b>L'Esercito non va impiegato con funzioni di ordine pubblico nella vicenda dei rifiuti a Napoli.</b><br />
Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, oggi a margine dell'assemblea degli industriali della provincia di Varese. <br />
<b>"Non sono d'accordo con l'utilizzo dell'Esercito</b> per funzioni di ordine pubblico - ha detto, - cosa diversa e' quando l'esercito viene usato per presidiare dei siti, come e' stato in Sicilia con la missione Vespri Siciliani.<br />
Ritengo che la polizia e le forze dell'ordine siano in gradi di garantire l'ordine pubblico". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/politica/notizie/200805261234-pol-rt11074-art.html">AGI</a>Bruno MELLANO: Cpt Torino; marocchino morto: interrogazione e visita per chiarire le responsabilità.2008-05-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356140<br />Intervento della sen. Donatella Poretti e on. Bruno Mellano, Radicali Italiani.<br /><br />
<b>Occorrerà fare chiarezza sull’episodio avvenuto nel Cpt di Torino e capire se ci siano state responsabilità personali per la morte di un marocchino di 36 anni, tossicodipendente, che dopo essere stato male tutto il venerdì viene trovato senza vita la mattina del sabato.</b><br />
<b>I compagni denunciano di avere chiamato i soccorsi, ma senza risposta.</b><br /><br />
<b>Per conto nostro cercheremo di capire come siano andati i fatti con una interrogazione parlamentare al ministero dell’Interno e anche con una visita del Cpt inaugurato da 4 giorni, e più in generale cercando di suonare un campanello d’allarme sui Cpt.</b><br /><br />
Questo accade mentre il sindaco di Lampedusa denuncia i rischi del Cpt al rischio di collasso –oltre mille immigrati a fronte di una capienza di seicento- definendolo una polveriera e un pericolo per cittadini, turisti e immigrati stessi.<br />
Il reato di immigrazione clandestina e il prolungamento da 2 a 18 mesi nei Cpt dovrebbero far suonare un’altra musica secondo il ministro dell’Interno in vista dell’approvazione del ddl sulla sicurezza.<br />
Speriamo non sia un requiem.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=122974">Radicali.it</a>Roberto MARONI: Entro due mesi un Cpt in ogni regione.2008-05-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356081Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Interni (Partito: Lega) <br/><br/><br /><b>Il ministro spiega che il reato d’immigrazione abusiva non riempirà le carceri ma faciliterà i rimpatri. Saranno aumentati i "Centri di permanenza temporanea".</b><br />
<b> Intesa tra i 27 Paesi della Ue per la linea dura con gli irregolari: legalizzati o espulsi, chi fa resistenza potrà essere detenuto per 18 mesi.</b><br /><br />
Le pressioni dell'Ue su alcuni aspetti del pacchetto sicurezza sono «indebite» e il governo non intende cedere «di un millimetro».<br />
<b> Parola del ministro dell'Interno</b>, Maroni, che aggiunge: <b>«Se l'opposizione ha a cuore la sicurezza dei cittadini deve votare a favore di tutti i provvedimenti che abbiamo preso».</b> <br />
E annuncia: «Oggi ci sono 10 Cpt, noi prevediamo che ve ne sia uno in ogni Regione. Ci sono strutture che abbiamo già individuato, che sono caserme dismesse, che possono essere rapidamente attrezzate. Non sono carceri, ma centri in cui queste persone saranno tenute fino a che non ci sarà il riconoscimento e l'espulsione. Non sarà impossibile - sottolinea il ministro - attrezzarle in tempi rapidi e quindi quando la norma entrerà in vigore, cioè tra un paio di mesi le strutture saranno pronte e si potrà attuare questo provvedimento».<br />
A Bruxelles ci si limita a sottolineare che la commissione «valuterà molto attentamente» le nuove misure su sicurezza e immigrazione varate dal governo italiano. Ma, intanto, i27 hanno raggiunto un accordo su norme comuni per il rimpatrio degli immigrati extracomunitari illegali: a darne notizia è la presidenza slovena di turno della Ue, che si augura che l'intesa possa essere ora convalidata anche dall'europarlamento. L'accordo, raggiunto tra gli ambasciatori dei 27 Paesi, obbliga le autorità nazionali a scegliere tra legalizzare il soggiorno dei clandestini - in Europa sono 12 milioni - oppure a procedere alle espulsioni. In caso di resistenza si potrà procedere ad allontanamenti forzati e gli immigrati illegali potranno essere detenuti fino ad un periodo massimo di sei mesi che, in certi casi, potrebbero prolungarsi di altri 12, fino a un anno e mezzo.
<br />
Ieri mattina, Maroni ha illustrato ai gruppi di maggioranza i provvedimenti approvati a Napoli e poi si è fermato con i giornalisti. Al primo punto, spiega, «c'è la risposta alle preoccupazioni dei cittadini. Il 90 per cento dei miei concittadini sono d'accordo con le misure che noi prevediamo». Sull'introduzione del reato di immigrazione clandestina non vi saranno ripensamenti: «È impossibile e assurdo - afferma Maroni - pensare di distinguere fra le varie categorie sociali di immigrati. Se uno entra per lavorare ha già un contratto di lavoro e quindi non è clandestino. Tutti gli altri, evidentemente, lo sono». A chi obietta che in questo modo si riempiranno solo le carceri, Maroni replica senza esitazione: «La prima obiezione alla quale devo rispondere è quella dei cittadini. E quella conta più di qualsiasi altra. Ma poi - si interroga il ministro - perché il reato di immigrazione clandestina è previsto in Francia e in Germania e la sinistra non si strappa le vesti? Se lo fa, qui, in Italia, è solo per ragioni ideologiche e per nessun'altra ragione». Il titolare del Viminale, dopo una specifica riunione al ministero con i prefetti di Roma, Milano e Napoli, ricorda che i rappresentanti del governo, quando saranno nominati commissari all'emergenza nomadi, «avranno il potere di delocalizzare i campi rom, in deroga alle leggi vigenti». Maroni sottolinea anche l'importanza dell'adesione al trattato che istituisce la banca nazionale del Dna: «È il nuovo sistema - ricorda - che sostituirà le impronte digitali. Per adesso l'abbiamo introdotta per garantire i ricongiungimenti, per evitare gli abusi, così come abbiamo dato una stretta ai cosiddetti matrimoni di comodo, così come prevediamo che chi da in affitto un appartamento ad un immigrato clandestino rischia di perderlo perché viene confiscato dal Sindaco».<br />
Proprio ieri, il ministro per le Politiche comunitarie, Ronchi, ha incontrato a Madrid il collega Garrido, per spiegargli le misure adottate e chiudere la polemica innescata da alcuni esponenti dell'esecutivo spagnolo sulle politiche per l'immigrazione e la sicurezza del governo Berlusconi. «Non saremo più la porta girevole del Mediterraneo», ha messo in chiaro Ronchi.
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<br/>fonte: <a href="http://gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3796959&Data=2008-5-23&Pagina=5">Il Gazzettino - Andrea Bianchi</a>