Openpolis - Argomento: divorziohttps://www.openpolis.it/2014-05-15T00:00:00ZDELIA MURER: Divorzio, quarant’anni di diritti civili2014-05-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it720024Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Art.1-MDP-LeU) <br/><br/><br />
Quarant’anni dal referendum sul divorzio, un anniversario che serve a riflettere sulla situazione dei diritti civili in Italia. Il 13 maggio del 1974, quarant’anni fa, si apre una pagina nuova per il Paese. Nel 1971, due parlamentari laici (il socialista Fortuna e il liberale Baslini) promuovono e portano all’approvazione la legge sul divorzio. Tre anni dopo, si tenta di abrogarla. Ma 19 milioni di italiani, pari al 59,3 %, dicono no. La legge sul divorzio resta vigente. E con essa saltano alcuni tappi: si riscrive il senso del legame familiare, si riattiva il valore della scelta, si muovono leve di libertà e autodeterminazione.
<p>“Una tappa davvero fondamentale nella storia del Paese. Il fascismo prima e la Democrazia cristiana poi, avevano determinato un arretramento dell’Italia, rimasto uno dei pochi paesi europei dove il diritto di uscire da un matrimonio in crisi era negato. Con la legge prima, e la vittoria referendaria poi, si è aperta una straordinaria stagione di riforme civili, prima con la 194, e l’interruzione volontaria di gravidanza, poi con la 180, e la chiusura dei manicomi, e altri interventi che hanno modernizzato la Repubblica”.
Ciò nonostante, oggi, a 40 anni da quel referendum, l’Italia è ancora – assieme a Polonia, Irlanda e Malta – uno dei pochi paesi dove per poter divorziare bisogna far passare un lungo periodo di separazione (tre anni), con costi spesso molto alti, a volte insostenibili.
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“Anche per questo motivo è in via di definizione un nuovo intervento normativo, con una Proposta firmata sia dal Pd che da Forza Italia, sul cosiddetto divorzio breve, che prevede la riduzione da tre a uno degli anni di separazione prima del divorzio o a sei mesi se l’addio è consensuale. Con essa, contiamo di aprire anche una fase nuova sui diritti civili nel loro insieme”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.deliamurer.it/cms/it.html?view=article&catid=7%3Ageneraliste&id=678%3Adivorzio-quarantanni-di-diritti-civili&tmpl=component&print=1&layout=default&page=">www.deliamurer.it</a>Marco PANNELLA: Lassini, referendum e sciopero della fame2011-04-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560040<br />
<b>Lassini: ormai è candidato ed esprime la pancia berlusconiana.</b>
<p>"Ci hanno pensato tardi a chiedergli di uscire dalla lista, perché lo hanno fatto quando non era più tecnicamente possibile". E' il commento di Marco Pannella sulla candidatura di Roberto Lassini nelle liste del Pdl al Comune di Milano e sulle polemiche sui suoi manifesti elettorali.
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Pannella ha spiegato che la posizione de Il Giornale, rappresentata dall'intervento del direttore Alessandro Sallusti, è "ineccepibile: questi manifesti rappresentano il ventre, la pancia berlusconiana. E allora lo si fa fuori da candidato, perché è lui, mentre va bene quando esprime quelle posizioni il Presidente del Consiglio".
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"Sallusti poi è certamente un anti-montanelliano, butta carte e intonazioni che appartengono alla caricatura del fascismo. Ma Sallusti in fondo dice una verità: Lassini interpreta una parte dei sentimenti di quel popolo, e Libero e Il Giornale hanno quella funzione", ha concluso Pannella.
<p>REFERENDUM TRADITI? POCO CREDIBILI GLI ULULATI DI OGGI
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"Leggi che tradiscono i referendum? E dove sta la notizia? Nella nostra esperienza parlamentare degli anni Settanta abbiamo visto tentativi smaccati di cancellare i referendum, in cui il centrosinistra e il Presidente della Repubblica facevano di tutto per far fuori i nostri quesiti. Oggi dunque questi ululati sul fatto che il governo Berlusconi fa una delle cose che gli altri hanno fatto sempre mi fanno sorridere. Forse vale la pena di ricordare che il Partito Comunista Italiano, dal 1972 al 1974 il partito - di fronte ad una Dc che era marmellata - che cercava di abolire o superare la legge Fortuna per non fare quel referendum sul divorzio che poi vincemmo"
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MIO SCIOPERO DELLA FAME ANCHE PER MORTI DEL MEDITERRANEO
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"Una opposizione che faccia il suo mestiere, che sia pro-rivolta o contro la rivolta in Libia, pro-intervento armato o contro l'intervento armato, dovrebbe porsi il problema delle migliaia di morti che fanno oggi del Mediterraneo un cimitero".
<p>Lo ha detto Marco Pannella, nel corso della consueta conversazione dominicale con Radio Radicale, tornando a spiegare le ragioni dello sciopero della fame che sta conducendo dallo scorso martedì.
<p>"Berlusconi non è che avesse a sua disposizione particolari strumenti culturali, andava dai dittatori e gli diceva che tutti lo amavano, come è successo a Lukashenko.<br />
Io voglio sapere perchè sappiamo di tragedie solo se arrivano dei cadaveri sulle spiagge. E molto spesso le correnti non portano i cadaveri sulle spiagge. A nessuno interessa? Perchè nessuno pensa di usare i sofisticatissimi satelliti che tutto il mondo occidentale possiede per monitorare il mare, pieno di carrette e di disperati?", ha detto Pannella.
<p>"Oggi il problema è quello che chiamo della democrazia reale".Il problema è che "oggi anche gli eredi del Pci sono in qualche modo responsabili della "degenerazione del regime italiano": "Senza accanimento di sorta dico che il post- Pci ha continuato ad essere una causa, una componente, della degenerazione anti-democratica di questo sessantennio.
<p>E il problema rimane quanto tutta la ricerca storica, il costituzionalismo italiano, liquidato il conto con i costituzionalisti laici, con coloro che avevano proposto una lettura diversa dello sviluppo culturale e politico del mondo anglosassone piuttosto che di quello europeo, sia stato in grado di rispondere alla domanda che pongo.
<p>Pannella è tornato ad esprimere "non un obiettivo ma un auspicio, che sia possibile almeno al Presidente della Repubblica italiana conoscere un po' di più la storia, e quel che facciamo". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/print/comunicati/20110424/lassini-pannella-ormai-candidato-ed-esprime-pancia-berlusconiana">radicali italiani</a>Paolo FERRERO: Replica alla parole del Papa: “L’attacco a aborto e divorzio nel segno dell’oscurantismo. Difendere la laicità dello Stato”.2008-04-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331452Alla data della dichiarazione: Ministro Solidarietà Sociale (Partito: PRC) <br/><br/>“Le parole pronunciate ancora una volta oggi dal Papa contro aborto e divorzio seguono una logica oscurantista e tendono a negare i diritti delle persone, spesso conquistati con anni di lotte e battaglie civili. Per questo credo che di fronte a simili minacce si debba continuare a impegnarsi per la difesa della laicità dello Stato”.
<br/>fonte: <a href="http://www.paoloferrero.it">blog</a>Maurizio PANIZ: Anniversario della riforma sull'affido condiviso2007-02-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503432Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
"Sono in calo le separazioni e i divorzi giudiziali, come hanno eviden-ziato le relazioni all’inaugurazione dell’anno giudiziario pochi giorni or sono: questo è già un risultato positivo. <br />
Manca però ancora una conoscenza analitica dello spirito della riforma, perché molti giudici si sono limitati ad osservare il testo normativo senza conoscere il per-corso legislativo e l’intento culturale sottostante al grande lavoro fatto soprattutto alla Camera dei Deputati."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.papaseparatilombardia.org/on_line/categorie.asp?pr=176">www.papaseparatilombardia.org</a>