Openpolis - Argomento: finihttps://www.openpolis.it/2012-11-15T00:00:00ZRoberto CALDEROLI: «Vi spiego chi sono i veri padri del Porcellum e perché se lo terranno» - INTERVISTA2012-11-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684169Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: Lega) <br/><br/><br />Ci fu un ricatto di Casini, poi Silvio cambiò le carte.
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<b>Senatore Calderoli, non le è bastato il Porcellum? Ancora ci si mette?</b>
<p> «A parte che Porcellum fu una definizione di Sartori. Io l'ho definita "porcata". Ma adesso vi racconto come andò».
<p><b>Siamo tutt'orecchi.</b>
<p>«Fu una legge figlia del ricatto di Casini che voleva il proporzionale stile Prima repubblica. E se non gliel'avessimo dato non avrebbe votato la riforma costituzionale: si trattava della devolution, della riduzione di oltre il 20% dei parlamentari. Cedemmo al ricatto. Peccato che poi la legge fu stravolta - perché era un'ottima legge - e proprio Casini ne rimase fregato».
<p><b>Ottima legge?</b>
<p>«Vi spiego. Avevo messo una soglia per il premio di maggioranza al 40%. Sapete chi tolse la soglia? Berlusconi. Perché voleva il premio a tutti i costi».
<p><b>E le liste bloccate?</b>
<p>«Non c'erano. Le volle Fini perché diceva che prendeva soprattutto voti al Sud e non si fidava delle preferenze».
<p><b>Fini?! Quello che ora si straccia le vesti?</b>
<p>«Non aveva neanche tutti i torti. Ma fu proprio lui. Un'altra cosa: sapete perché non ci fu il premio di
maggioranza su base nazionale al Senato? Perché il presidente Ciampi disse che il premio doveva essere su base regionale. Chiesi appuntamento al Quirinale per spiegare come superare il problema. E lui neanche mi ricevette perché non avevo la delega. Se Prodi non ebbe la maggioranza al Senato, e cadde nel 2008, lo deve soprattutto a Ciampi».
<p><b>La sinistra in tutto questo non c'entra?</b>
<p>«Nel 2006, con Prodi premier, d'accordo con Napolitano proposi una legge di sei righe che cancellava il Porcellum e riportava al Mattarellum. Non ci fu verso, rimase per mesi in commissione. Poi ho fatto altre otto o nove proposte. Nessuna accolta. Ma ne racconto un'altra: pochi mesi fa, ai margini di un incontro pubblico, Prodi ha contestato a Bersani la mancata riforma del Porcellum».
<p><b>E Bersani che ha detto?</b>
<p>«Che non l'ha potuto riformare perché Rifondazione comunista non era d'accordo. Ma che cosa c'entra? Avrebbe avuto i voti della Lega, e lo sapeva: Rifondazione non gli serviva».
<p><b>Voleva evitare attriti.</b>
<p>«Ma se avevano attriti tutti i giorni? Sul lavoro, sulle missioni internazionali... La verità è un'altra, e cioè che, siccome sono trascorsi sette anni dall'approvazione del Porcellum, ed è ancora lì, ne deduco che di estimatori ne ha molti più di quanti si pensi».
<p><b>Infatti anche stavolta...</b>
<p>«Infatti. Ma adesso vi spiego. Nel 2006
Prodi arrivò al 49%. Nel 2008 Berlusconi arrivò al 47%. Che poi col premio raggiungessero il 55% dei seggi era normale. Il Pd vuole arrivarci col 30%. Cioè vuole raddoppiare i parlamentari. Vuole governare senza voti. Il problema vero, oggi, non è il Porcellum: è che i partiti non li vota più nessuno!».
<p><b>Quindi il Pd vuole tenerselo il Porcellum.</b>
<p> «Certo. Dice: alla Camera sono a posto. Al Senato i voti non li avrò mai, ma andrò a chiederli a Berlusconi. Del resto anche lui ha interesse che vinca Bersani. Contano di mettersi d'accordo. Piuttosto che Grillo o l'ingovernabilità... E a Monti hanno promesso il Quirinale».
<p><b>Però i centristi...</b>
<p>«Questo schema non va bene a quelli che ambiscono a qualche presidenza. Diciamo che non va bene a Casini, che spera di fare un legge che imporrà un Monti bis. E così per lui si spalancano le porte del Quirinale. E non va bene anche a qualcun altro che adesso è in difficoltà e magari potrebbe strappare una presidenza della Camera o del Senato».
<p><b>Fini?</b>
<p>«Può darsi».
<p> <b>Che scenario allucinante.</b>
<p> «Ma c'è un ma. Io ho la netta impressione che, se non ci sarà una nuova legge elettorale, Napolitano interverrà con un messaggio piuttosto energico per ricordare che è perlomeno scorretto non fissare una soglia oltre la quale si ha diritto al premio di maggioranza».
<p><b>Ed è la discussione di questi giorni.</b>
<p> «Esatto. Allora io ho fatto un tentativo di mediazione. Martedì ho proposto un premio in percentuale sui voti raccolti che oggi ho perfezionato. E' l'ultimo tentativo, poi non ci sono più i tempi».
<p><b>E cioè?</b>
<p>«Cioè se tu prendi dal 25 al 30 per cento, ti do il 15% in più sui tuoi seggi, cioè sali al 33-35. Se prendi dal 30 al 35 ti do il 20% in più, cioè vai intorno al 40. Se prendi dal 35 al 40 ti do il 25% per cento in più, cioè ti avvicini al 50%. Se superi il 40, vai al 52. Attenzione, si può fare anche per le coalizioni».
<p><b>Ci stanno?</b>
<p> «Mi sembravano meno rigidi del solito, ma non lo so».
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<b>E l'alternativa qual è?</b>
<p> «La Grecia». <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/pdf/2012111523162962.pdf">La Stampa | Mattia Feltri</a>Dario FRANCESCHINI: Camera: entro giugno una bozza per la riforma dei Regolamenti parlamentari2012-03-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it625733Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>La Giunta per il regolamento di Montecitorio potrebbe esprimere entro il 30 giugno una proposta di modifica dei regolamenti parlamentari. E' quanto è emerso dalla riunione dei capigrupppo della Camera dedicata al tema della riforma dei regolamenti parlamentari, nel corso della quale il presidente Gianfranco Fini ha svolto una lunga ed articolata relazione sulle proposte di modifica fin qui presentate. La Giunta si riunirà al massimo tra una decina di giorni: a questo appuntamento, ha auspicato Fini, i gruppi dovranno presentarsi "con dei punti di convergenza", così da iniziare da subito il lavoro operativo.
"Oggi - ha detto il capogruppo del Pd <b>Dario Franceschini</b> - è stato fatto un passo in avanti molto importante. Sosteniamo da mesi che il percorso di modifica dei regolamenti, il meno conosciuto nel dibattito pubblico ma assolutamente determinante per far funzionare le istituzioni, può e deve andare avanti parallelamente o anticipando quello della riforma della Costituzione e della legge elettorale. La decisione assunta oggi garantisce che il lavoro possa essere esaurito nel giro di qualche mese, realisticamente entro il 30 giugno con una proposta organica".
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=6975">dariofranceschini.it</a>Dario FRANCESCHINI: Il Presidente della Camera va valutato per come presiede i lavori d'Aula2011-10-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617802Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"Gianfranco Fini è stato imparziale nella conduzione dell'Aula parlamentare". Il capogruppo del Pd <b>Dario Franceschini</b> difende il leader di Fli dagli attacchi del centrodestra.
<p><a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=6422">In Aula a Montecitorio</a>, l'esponente del Pd ricorda che "gli ultimi due presidenti della Camera, Bertinotti e Casini, hanno presieduto i lavori mantenendo il ruolo di guida del loro partito. Il presidente della Camera - aggiunge <b>Franceschini</b>- va valutato esclusivamente per il modo in cui presiede i lavori dell'Aula e Fini ha dato alternativamente delusioni o soddisfazioni sia alla maggioranza che alle opposizioni. Per questo va valutato il resto è dibattito politico".
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Il dirigente democratico avverte: "E' inutile e fuori luogo coinvolgere il presidente della Repubblica" sulla questione della imparzialità di Fini. "Il presidente della Camera, qualsiasi sia la maggioranza che lo ha eletto, non è sfiduciabile né politicamente né formalmente", conclude <b>Franceschini</b>.
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=6422">dariofranceschini.it</a>Maurizio GASPARRI: Fini confonde ruoli. Più politico che istituzionale.2011-10-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609866Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
''E' evidente che c'è una confusione di ruoli politici e istituzionali. Resta il sospetto che molte sue valutazioni vengono fatte con un taglio politico più che con un ruolo istituzionale''.
<p><i>Lo dice Maurizio Gasparri di Gianfranco Fini a La telefonata su Canale5.</i>
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Per il presidente dei senatori Pdl ''è evidente che Fini non ha voluto risolvere il conflitto'' tra il suo ruolo di leader del Fli e di presidente della Camera.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-CAMERA__GASPARRI__FINI_CONFONDE_RUOLI__PIU__POLITICO_CHE_ISTITUZIONALE-1057401-POL-1.html">www.asca.it</a>Dario FRANCESCHINI: Caso Codurelli: Intervenga Fini a tutela del decoro del Parlamento2011-10-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609748Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>''Si tratta di un attacco volgare e offensivo nei confronti dell'on. Lucia Codurelli ''. Cosi' il presidente dei deputati del Partito Democratico, <b>Dario Franceschini</b>, in una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini con la quale gli chiede ''di intervenire, non solo a tutela di una parlamentare, ma a tutela del decoro e prestigio dell'Aula parlamentare, e di investire gli organi competenti per accertare l'esatto evolversi dei fatti e adottare i provvedimenti del caso''.
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-CAMERA__FRANCESCHINI_CHIEDE_INTERVENTO_FINI_PER_OFFESE_A_LUCIA_CODURELLI-1055868-POL-1.html">Asca</a>MARIO PASTORE: Festa Fli a Como. Gianfranco Fini a Novedrate non risparmia critiche al governo e al premier2011-09-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617523Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Comunale Como (CO) (Gruppo: Misto) <br/><br/><br /><b>Gianfranco Fini non ha risparmiato critiche al Governo e al premier nel corso del comizio che ha tenuto a Novedrate in occasione della Festa Futurista. <br /></b><br />
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Ad aprire il comizio è stato il coordinatore provinciale Mario Pastore (presidente del consiglio comunale di Como), seguito dal senatore Giuseppe Valditara (coordinatore regionale). Poi è stata la volta del tanto atteso presidente della Camera che davanti alla platea – meno di 200 persone – ha tenuto un discorso di circa mezz’ora (su QuiComo il video completo diviso in 4 parti) in cui, come detto, ha criticato tutto lo schieramento di governo, dal premier Berlusconi alla Lega di Bossi: “Il governo ha sempre presentato un Paese che non c’era, un paese dei balocchi”, “dicevano: non serve alcuna manovra, la situazione è sotto controllo…”. E ancora: “Riguardo al richiamo del segretario della Lega Nord Umberto Bossi alla secessione fatto dal Monviso, rappresenta un’offesa per tutti gli italiani, sono parole che non offendono solo gli italiani dal Po in giù, ma gli italiani tutti”. ”Oggi la nostra Italia si trova in un momento in cui deve saper ritrovare il senso di essere una nazione”. “Peggio ancora che, dopo le parole di ieri del del ministro Bossi, con una palese invocazione alla secessione, chi ha responsabilità di governo o responsabilità politiche nel Pdl taccia come se si trattasse di una sciocchezza, come se fosse il caso di non prendere sul serio queste parole”.<br />
Poi a margine del comizio Fini ha aggiunto: “Io non giudico, io dico che purtroppo l’immagine dell’Italia a livello internazionale si aggrava giorno per giorno e nessuno capisce quello che sta accadendo nel nostro paese, nessuno capisce per quale motivo il presidente del consiglio dedichi buona parte del suo tempo a questioni che non sono relative alla lotta, crisi economica e al rilancio dell’economia”. (...)<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.quicomo.it/09/17/gianfranco-fini-fli-novedrate-critiche.html">QUI COMO</a>Dario FRANCESCHINI: RAI: calendarizzare subito la nostra proposta di riforma2011-06-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it583822Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"Come anticipato dal segretario Bersani, oggi ho inviato al presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, una lettera con la quale anticipo la richiesta, che sarà formalizzata nella prossima conferenza dei capigruppo, di calendarizzare, con la massima urgenza, la nostra proposta di legge di riforma della Rai". Lo afferma il presidente dei deputati del Pd, <b>Dario Franceschini.</b> "Tale proposta intende modificare gli articoli 45 e 49 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici in materia di compiti del servizio pubblico generale radiotelevisivo e di disciplina della società concessionaria Rai volta a garantire la piena autonomia dell'azienda", conclude <b>Franceschini</b>.
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=5074">Asca</a>Italo BOCCHINO: «Oramai sono solo una maionese impazzita» - INTERVISTA2011-06-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it583691Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FLI) <br/><br/><br />
Per aver invocato il libero dissenso in un partito monarchico, un anno fa Italo Bocchino fu minacciato di espulsione dal redivivo collegio dei probiviri del Pdl. Lui, Carmelo Briguglio e Fabio Granata. Ma il provvedimento non venne mai discusso perché nel frattempo i finiani fondarono Futuro e libertà, di cui Bocchino è vicepresidente.
<p><b>Bocchino, il tutti contro tutti nel Pdl per lei è uno spettacolo imperdibile.</b>
<p> Io assisto nel ruolo di premartire.
<p> <b>Oggi i martiri spuntano a getto continuo. Galan contro Tremonti. Alemanno contro Calderoli.</b>
<p> Nel Pdl sta impazzendo la maionese. Accade quando manca una linea e non ci sono vie d'uscita. Una deriva inevitabile in un partito ancora padronale, nonostante tutto, e che continua a essere appiattito sulla Lega.
<p> <b>La lunga agonia del berlusconismo.</b>
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Io individuo tre tipi di atteggiamenti.
<p><b> II primo?</b>
<p> Quello alla Micciché, che vuole fare i gruppi autonomi di Forza del Sud. Per la serie: io voglio organizzarmi adesso per avere un potere negoziale nel post-Berlusconi.
<p><b>Il secondo?</b>
<p> Il comportamento di chi vuol rimanere leale al Cavaliere, ma si muove lo stesso serva uscire. Riguarda la maggior parte di quelli che litigano.
<p> <b>Riposizionamento strisciante ma ineluttabile, che spacca anche i Responsabili.</b>
<p>Appunto.
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<b>Terzo e ultimo atteggiamento?</b>
<p> I giapponesi della foresta berlusconiana. Coloro che pensano in futuro a gestire non un partito al 36 per cento, come quando c'era Fini; non un partito al 28 con il solo Berlusconi; ma una formazione al 15 per cento.
<p> Questione ex An: la Biancofiore ha detto che hanno il correntismo nel sangue. Il problema non è il correntismo.
<p><b> E qual'è?</b>
<p> Gli ex an sono entrati in un nuovo mondo che avevano un leader forte, Fini. Senza, quelli rimasti nel Pdl sono orfani di prospettiva. E saranno trattati sempre più come appestati.
<p><b>Poi c'è la caccia a Tremonti, altro capitolo a parte.</b>
<p> Qui il problema è a monte.
<p> <b>Cioè?</b>
<p> Berlusconi, a turno, ha sempre bisogno di un colpevole che non gli fa fare le cose. Deve giustificare tutte le promesse non realizzate sin dal '94. Ha cominciato con Bossi, poi Casini e Fini. Adesso tocca a Tremonti.
<p> <b>Nella balcanizzazione avanza la novità delle primarie. Chi le vuole finte, per riconsacrare Berlusconi, chi vere per la successione.</b>
<p> Con o senza il premier, mi pare siano comunque primarie di stampo berlusconiano.
<p> <b>Ma se B. non si candidasse, Fini non potrebbe avere la tentazione di correre per la leadership del centrodestra?</b>
<p> No, lo escludo.
<p> <b>Per Granata sarebbe meglio se Fini si dimettesse da presidente della Camera.</b>
<p>Improponibile. Le istituzioni vanno onorate sino alla fine. E poi, senza Fini, Berlusconi metterebbe un altro suo uomo lì.<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=110UDD">Il Fatto Quotidiano - Fabrizio D'Esposito</a>GIUSEPPE SCOPELLITI: IN CALABRIA L'UDC HA MOLLATO 2011-05-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560409Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Calabria (Partito: PdL) - Consigliere Regione Calabria (Lista di elezione: PdL) <br/><br/>http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/104H/104H12.pdf
...A ROMA SUCCEDERA' PRESTO LA STESSA COSA...
...PRESIDENTE SCOPELLITI, AMMAZZATE IL TERZO POLO NELLA CULLA?...<br/>fonte: <a href="http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/104H/104H12.pdf">www.rassegna.governo.it</a>Dario FRANCESCHINI: Abbiamo fatto ogni cosa per bloccare processo breve2011-04-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559787Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"Questo provvedimento doveva essere approvato in un giorno e mezzo tre settimane fa e l'impegno delle opposizioni ha tenuto aperto di fronte al Paese il piu' possibile questa vergogna. Abbiamo la coscienza di aver fatto ogni cosa come avremmo dovuto fare per impedirne l'approvazione". Lo ha affermato il capogruppo del Pd alla Camera <b>Dario Franceschini</b>, al termine della Conferenza dei capigruppo, a proposito del disegno di legge sul cosiddetto processo breve.
<p>''Come opposizione abbiamo fatto di tutto contro questa vergogna. Ora però abbiamo finito i tempi a nostra disposizione e vogliamo denunciare quello che sta facendo la maggioranza in diretta tv affinchè i cittadini sappiano...''. Il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini spiega così la decisione presa dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio di fissare le dichiarazioni di voto sula prescrizione breve dalle 19 di questa sera per arrivare al voto verso le 20.30. Tutto in diretta Tv.
<p>''Il provvedimento - aggiunge Franceschini - si sarebbe dovuto votare circa due settimane fa. Loro erano convinti di poterlo approvare in un giorno, un giorno e mezzo. E invece con la nostra opposizione siamo riusciti a tenere aperta il più possibile la finestra su questa vergogna!''. ''Oggi - prosegue - gli abbiamo rivolto anche un ennesimo appello: di escludere dal testo della prescrizione breve il reato di omicidio colposo plurimo, quello che farebbe prescrivere prima il processo dell'Aquila. Ma neanche su quello hanno voluto ascoltarci. Aggiungendo così vergogna a vergogna''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Giustizia-Franceschini-abbiamo-fatto-ogni-cosa-per-bloccare-processo-breve_311899357917.html">Adnkronos</a>Dario FRANCESCHINI: La censura a La Russa è un atto forte2011-04-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559641Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"Io credo che la censura proposta dai questori per il ministro La Russa sia un atto forte". Lo ha detto, parlando con i cronisti a Montecitorio, il capogruppo del Pd alla Camera, <b>Dario Franceschini</b>, a proposito della sanzione decisa dall'Ufficio di presidenza di Montecitorio nei riguardi del ministro della Difesa.
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<b>Franceschini</b> ha detto: "Chi fa parte dell'Ufficio di presidenza non è lì in rappresentanza di un gruppo parlamentare, bensì per le funzioni che ricopre, ed è quindi lì con una responsabilità personale". Ciò premesso <b>Franceschini</b> ha detto la sua sulla sanzione nei confronti di La Russa, giudicata da alcuni deputati del Pd troppo leggera: "Una censura nei confronti di un ministro è un atto forte, e poi la figura fatta da La Russa davanti a tutti gli italiani, con un comportamento che ha umiliato il proprio ruolo, è la sanzione più pesante per lui".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=4873">ANSA</a>Dario FRANCESCHINI: Quanto successo ieri in Aula non è normale2011-03-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559548Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"Signor Presidente, credo veramente che sia difficile ricondurre quanto è avvenuto ieri e oggi in Aula soltanto ad un problema di sanzioni o Regolamenti parlamentari, che pure dovranno esserci e credo nel modo più netto possibile.<br />
Penso che ci sia al fondo un problema ben più grave, che è il rapporto tra il Governo e il Parlamento e il fastidio che alcuni ministri, ieri e oggi, hanno mostrato nei confronti del Parlamento. Non sto a ricordare - lo affronteranno i questori e la Presidenza - che, per correggere gli insulti che le ha rivolto ieri, il Ministro della Difesa, pensando di mettere una pezza, ha detto che il «gentile» termine con cui ha qualificato lei e che le ha rivolto, non era rivolto a lei, ma era rivolto al sottoscritto, cioè il capogruppo dell'opposizione, come se fosse normale che un Ministro della difesa, in Aula, di fronte ad un intervento normale di un capogruppo o di un parlamentare, lo insulti in quel modo". Così si è espresso <b>Dario Franceschini</b> (Pd), intevenendo in Aula alla Camera del Deputati.
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"Aggiungo quanto ha detto il collega Casini, ma vorrei fare notare allo stesso presidente Casini che non è soltanto una prova di come stiamo gestendo la situazione internazionale il fatto che ieri il Ministro della difesa fosse qua tutta la giornata insieme al Ministro degli affari esteri con quello che sta succedendo nel mondo per votare delle questioni pregiudiziali e sospensive o il processo verbale. Vorrei piuttosto fare notare che i loro telefonini in tutta la giornata di ieri non hanno mai squillato: nessuno li ha mai cercati e questo a dimostrazione della rilevanza e dell'impegno che il nostro Paese ha nella crisi internazionale che stiamo vivendo". Ha proseguito <b>Franceschini</b>.
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"Poi penso anche che non possa essere trascurato quello che ha sollevato il collega Donadi poco fa e, cioè, se vogliamo ritenere normale che il Ministro della giustizia scagli il suo tesserino parlamentare contro i banchi dell'opposizione. Vogliamo anche questo classificarlo nelle intemperanze su cui poi facilmente si chiede scusa? E vogliamo considerare normale - ha concluso <b>Franceschini</b> - che, rispetto a quello che ieri è avvenuto nel Parlamento di questo Paese, il TG1 abbia dato questa notizia come settima notizia, dopo la cronaca normale e dopo l'assassinio dell'Olgiata? Vogliamo immaginare che sia normale questo? Allora, io credo che voi potrete continuare ad occultare e a nascondere, ma è arrivato il momento in cui gli italiani stanno finalmente aprendo gli occhi".
<p><a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=4857"><b>Testo dell'intervento in aula di Dario Franceschini</b></a>
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<a href="http://www.youtube.com/watch?v=iYAq2MHGFXI"><b>Video dell'intervento di Dario Franceschini</b></a><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=4857">dariofranceschini.it</a>Dario FRANCESCHINI: La Russa aiuta ostruzionismo2011-03-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559512Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"Nonostante abbia mostrato totale intolleranza mandando affanculo un capogruppo dell'opposizione, come lui stesso ha spiegato, precisando che non che l'aveva con Fini, almeno La Russa ci ha regalato un rinvio del processo breve, insomma ha fatto più ostruzionismo La Russa alla sua maggioranza che noi e per questo lo ringraziamo".
<p> Così <b>Dario Franceschini</b>, capogruppo del Pd alla Camera, ha commentato con i cronisti lo scontro avvenuto in Aula tra il ministro della Difesa e il Presidente della Camera.
<p>Il capogruppo del Pd, <b>Dario Franceschini</b>, chiede ''provvedimenti molto importanti'' nei confronti del ministro Ignazio La Russa, dopo che ha ''mandato a quel paese il presidente della Camera, anche se ora dice che ce l'aveva con me''. La Russa ''ha mostrato capacita' di provocare e la piu' totale intolleranza'', aggiunge <b>Franceschini</b>. ''Uscendo dai rapporti personali tra i due, c'è un ministro della Difesa che ha insultato il presidente della Camera con il risultato che ha fatto lui ostruzionismo. Ringraziamo La Russa - ironizza <b>Franceschini</b> - per questo regalo...''.
<p>E sulla contestazione ricevuta dal ministro davanti Montecitorio, <b>Franceschini</b> afferma: ''Ci sono da chiarire molti aspetti vorrei sapere quando mai si e' vista una manifestazione che non fosse fermata fuori dalle transenne, ma fatta accomodare davanti al portone di Montecitorio''. E il ministro ''sa di essere un volto noto, però è uscito a gesticolare per poi denunciare l'episodio. C'è un legittimo sospetto''.
<p><a href="http://www.youtube.com/watch?v=hpvBGwisl0s"><b>Video di quanto accaduto alla Camera dei Deputati tra Fini, La Russa e Franceschini</b></a><br />
<br/>fonte: <a href="http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2011/3_marzo/30/giustizia_franceschini_ringrazia_la_russa_aiuta_ostruzionismo,28969966.html">TMNews</a>Dario FRANCESCHINI: Il governo riferisca con urgenza2011-03-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559186Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
''Le chiedo di sollecitare il Governo a riferire con la massima urgenza sulla situazione del centro di accoglienza e sulle misure che intende assumere per fronteggiare questa emergenza umanitaria e garantire un adeguato sostegno ai residenti di Lampedusa''. E' quanto scrive il presidente dei deputati del Pd, <b>Dario Franceschini</b>, in una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini. ''Dall'isola di Lampedusa - premette Franceschini - arrivano di ora in ora notizie di continui sbarchi di stranieri provenienti via mare dalle coste del Nord Africa.
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Solo nelle ultime 24 ore sarebbero 1.470 gli immigrati arrivati, con 13 diverse imbarcazioni, ma il dato e' destinato inevitabilmente a crescere. La situazione del centro di accoglienza di Lampedusa e' drammatica. La struttura non e' piu' in grado di funzionare e gli abitanti dell'isola sono esasperati dagli eventi''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-LIBIA__FRANCESCHINI_A_FINI__SOLLECITI_GOVERNO_A_RIFERIRE_CON_URGENZA-1001100-ORA-.html">Asca</a>Luigi Satta: ‘Borghezio, la storia lo smentisce’2011-03-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558975Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Fiumicino (RM) (Lista di elezione: Altro) - Assessore Comune Fiumicino (RM) (Partito: Altro) - Assessore Comune Fiumicino (RM)<br/><br/><br />
‘Chiunque sia italiano sa che la Padania esiste prima del Carroccio’
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“Le offese di Borghezio nei confronti di Fiumicino, come tante altre esternazioni dell’europarlamentare, non sono degne di replica. È la stessa storia del nostro Paese a smentire la portata delle folcloristiche battute del Barbarossa leghista”.
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E’ l’intervento del consigliere comunale, Luigi Satta che prosegue: “Chiunque sia italiano sa che la Padania esiste prima del Carroccio e di Mario Borghezio, al quale, da buon volpone padano, si può comunque riconoscere una dote: sventolando concetti demagogici e privi di qualsiasi appiglio storico è riuscito ad arrivare fino al Parlamento europeo e rappresentare lì la Padania. Idem per i suoi colleghi leghisti, che oggi sono i veri protagonisti politica italiana, o per meglio dire della politica leghista”.
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”Dopo aver letto un libro dal titolo ‘Il libro che la Lega Nord non ti farebbe mai leggere’ qualche pregiudizio mi è venuto, però è innegabile che ogni qual volta visiti paesi e città amministrate dalla Lega, noti delle differenze rispetto alle nostre città. Sarà per quel modo di fare tutto padano. Sarà per una certa indole personale. Tant’è le differenze ci sono, e sono innegabili”.
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“Si parla tanto di 150esimo. Io, come tanti italiani, sono uno che ancora si commuove ogni qualvolta le note dell'Inno di Mameli aleggiano. Penso a quanta italianità ci sia in milioni di persone che ogni giorno benedicono Iddio per la bellezza della nostra Italia, talmente splendida da non risentire nemmeno della nebbia padana”.
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<br/>fonte: <a href="http://www.ilfaroonline.it/2011/03/04/fiumicino/lsquoborghezio-la-storia-lo-smentiscersquo-15252.html">Il Faro on line</a>Dario FRANCESCHINI: Giusto interloquire con Fini e Casini2011-01-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it556970Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><p>La scelta del Pd di cercare un dialogo con Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini è stata giusta, è servita ad indebolire Berlusconi e bisogna continuare senza farsi condizionare dalle interviste.
<p>Il capogruppo Pd alla Camera, <b>Dario Franceschini</b>, è intervenuto alla Direzione rivendicando l'idea del "patto repubblicano" che lui e il segretario hanno sostenuto in questi mesi. Casini avrebbe fatto riferimento a quanti nel partito, parlando sui giornali, hanno criticato questa scelta e ha insistito perché si vada avanti: non bisogna farsi influenzare dalle interviste (come quelle di Fini e Casini di questi giorni, ndr) che compaiono sui giornali.
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Il capogruppo Pd ha anche replicato ad alcune ricostruzioni che lo volevano come fautore di una conta interna: non è il mio linguaggio, avrebbe precisato, non ho chiesto nessuna conta ma è vero che serve chiarezza e non sarebbe utile mascherare le diverse posizioni. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it">TMNews</a>Dario FRANCESCHINI: La battaglia del Pd ha fermato il ddl intercettazioni 2010-12-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it549471Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>Nel giorno in cui Silvio Berlusconi ha parlato di un presunto patto tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e l'Anm che avrebbe bloccato l'iter del ddl intercettazioni, il Pd ha sfornato un <a href="http://www.deputatipd.it/PDF/Documenti/Intercettazioni.pdf">volume di 160 pagine</a> in cui ripercorre e rivendica la battaglia che i democratici hanno condotto a Montecitorio per fermare la "legge bavaglio".
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"Una battaglia - ha scritto il presidente dei deputati Pd, <b>Dario Franceschini</b>, nell'introduzione - per la civiltà giuridica e per la libertà di informazione. Il movimento di protesta che si è naturalmente sprigionato nel Paese, un movimento civile, ordinato, per nulla eversivo né sovversivo è stato interpretato e rappresentato nelle istituzioni anche in forza e per merito dell'azione del gruppo parlamentare del Pd, il più numeroso, attivo e presente tra quelli dell'opposizione. E' infatti proprio in virtù delle modifiche proposte dai nostri deputati e recepite nei lavori di Commissione che il provvedimento fortemente voluto dal governo è stato poi di fatto abbandonato dalla stessa maggioranza".
<p><a href="http://www.deputatipd.it/PDF/Documenti/Intercettazioni.pdf">Volume scaricabile in pdf sul sito dei Deputati Pd</a><br/>fonte: <a href="http://www.deputatipd.it">DeputatiPd.it</a>Nichi VENDOLA: «Un segnale per il centrosinistra non si vince aprendo a Fli» - INTERVISTA2010-11-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547992Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Puglia (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Consigliere Regione Puglia<br/><br/><br />
Sono 15 anni che la sinistra perde perché rinuncia alla propria parte.<br />
Milano ha ritrovato la coesione di un paesone. Pisapia ha riassunto quest'anima trasversale.<br />
Nessuna cooptazione del campo avverso. Sarebbe ingeneroso nei confronti di Gianfranco Fini.
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Nichi Vendola guarda a Milano dalla California e già sogna di ricostruire l´Italia con in mente il modello Puglia. <br />
«Io l´ho già fatto, ho già aperto all´alleanza al centro, a chi ci sta a lavorare sui contenuti. Ma nessuna cooptazione del campo avverso. Sarebbe ingeneroso per prima cosa nei confronti di Gianfranco Fini» dice il governatore della Puglia volato a Davis su invito del «collega» Arnold Schwarzenegger per partecipare a una conferenza sull´ambiente. Proprio mentre in Italia i finiani escono dal governo e Giuliano Pisapia vince le primarie di Milano.
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<b>Che cosa c´entra la svolta di Milano con l´atteggiamento verso Gianfranco Fini?</b>
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«Fini cerca una fuoriuscita da Berlusconi ma per fondare una destra europea laica e moderna. Il segnale che ci arriva da Milano è opposto: è la richiesta di rimettere in campo finalmente la sinistra».
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<b>Dica la verità: non se l´aspettava.</b>
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«È stata una gara bellissima, tutte candidature importanti, sono contentissimo anche per Valerio Onida. Non conoscevo la città ma Milano è stata splendida, ha ritrovato la coesione di un paesone, sì, un bellissimo paesone. Giuliano Pisapia ha saputo riassumere quest´anima trasversale alle classi, l´avvocato di trincea che diventa avvocato di tutti, l´impegno privato che diventa pubblico, civile».
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<b>Un segnale per il paese?</b>
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«Un segnale in primo luogo per il centrosinistra. <br />
Le primarie si confermano un passo importante, guardiamo al dato quantitativo, la voglia di partecipazione malgrado i seggi limitati, quasi tutti all´aperto, in una giornata per giunta piovosa. Settantamila elettori che si mettono in fila sono una bellissima notizia in tempi di pieno rifiuto della politica, di rigetto di questo spettacolo».
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<b>Sarebbe questa la sorpresa? La voglia di sfida e confronto anche a sinistra?</b>
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«Sicuramente non sono stato io a esibirmi nel gioco delle interdizioni. A Milano come nel resto d´Italia. Io dico: partiamo dalla crisi, partiamo dai problemi, partiamo dai ghetti, dalle periferie, dai centri sociali. Ripartiamo dai programmi. Lasciamo scegliere la gente».
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<b>E che cosa dice Milano all´Italia?</b>
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«Dice che il Nord è anche questo, anzi è proprio il Nord a chiedere a voce alta di allargare la platea degli attori fondamentali, mettere in campo risorse nuove, giocare la partita con candidati outsider».
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<b>Ma allargare la platea non vuol dire allargare anche gli schieramenti? Perché chiudere preventivamente alle alleanze di centro e di destra?</b>
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«Io non ci sto a ragionare seguendo schemi che sembrano furbi e sono soltanto politicisti. Come si fa a non distinguere ciò che è destra da ciò che è sinistra?».
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<b>Scusi, ma l´obiettivo principale non è mandare a casa Berlusconi?</b>
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«Ma un conto è discutere le regole del gioco, rifare l´architettura istituzionale, discutere il superamento della porcata: è bene che questo accada, è bene trovare punti di equilibrio tra gli schieramenti».
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<b>Anche se si dovesse votare ora?</b>
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«Sono quindici anni che la sinistra perde perché ha rinunciato alla propria parte. Rimettiamo in campo la sinistra e poi alleiamoci sui contenuti. C´è una generazione da ricostruire, un paese dove bastano 12 ore di pioggia per affondare».
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<b>È venuto fin qui in California per parlare proprio di clima: la sua Puglia ha vinto il Premio solare europeo 2010 e il governatore Schwarzenegger le ha regalato questa platea. Come farà a spiegargli quello che sta succedendo in Italia?</b>
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«Ci vorrebbe un corso accelerato di psicopatologia della politica italiana. E non so se basterebbe. Ma è quello che stiamo pagando per congedarci finalmente dal berlusconismo».
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<b>Ricambierà l´invito? Terminator in Puglia...</b>
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«Questo sarebbe già più facile».
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<br/>fonte: <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=VE4FX">la Repubblica - Angelo Aquaro</a>William TAMI: Saviano, Bersani e Fini per favore fatevi da parte e vergognatevi2010-11-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547975Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Pavia di Udine (UD) (Gruppo: Lega) <br/><br/><br />
Siamo alla fine del 2010 ed ancora oggi a personaggi che tutto hanno, fuori che dell’onorevole, viene data la facoltà di parlare in una TV pubblica pagata da noi cittadini.
Quello che voglio esprimere è il mio rammarico nei confronti di tre persone che rispettavo ma mi son dovuto ricredere per i fatti che sono accaduti nell’ultimo anno.
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Saviano, dopo Gomorra ed diventato un attore, un burattino manovrato dall’estrema sinistra, per creare alibi a quello che gli ex PC dicono.
In un programma pubblico, il ragazzo di Napoli, nei ultimi tempi ha lasciato i buoni propositi per lasciare spazio ad interessi personali di carattere politico.
Io se esco all’onore delle cronache per combattere la mafia, vado in TV e combatto la mafia, non vado in televisione ne per soldi, ne perché me lo chiede una parte politica a cui tengo.
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C’è troppa gente che entra in politica solo perché ha i voti e non perché crede in quello che fa.
Oltretutto poi l’attacco alla Lega Nord; dico solo questo a Saviano: pregate a Napoli che il partito del Senatur non venga eletto allora si veramente sarebbero per tutti voi cavoli amari.
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Comunque farei delle domande a Saviano: “Mi spiega come sta combattendo la Mafia?” “Mi spiega qual è la strada che ha consigliato al Ministero dell’interno per combatterla?
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Invece di Bersani, che dire un uomo un perché, un uomo un lamento.<br />
Ogni comizio, ogni intervento è : “è ora di finirla di parlare di Berlusconi ma di pensare hai problemi veri del paese”.
Allora dico uno signor Bersani siete voi quelli che avete tirato fuori il caso D’Addario, il caso Ruby ecc … per disonorare la credibilità del Premier e poi creare polemiche su polemiche quindi di cosa parlate?
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Due Bersani quando la sentirò elencare e presentare in parlamento quali sono i veri problemi degli Italiani? È da quando è capo del PD che aspetto di sentirla esprimere qualche concetto.
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Infine il grande malato della politica Italiana Fini.
Si ricorda signor Fini che chi credeva in lei ha votato PDL? Che chi la voleva al governo voleva anche Berlusconi, Bossi e non Rutelli e Casini?
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Da MSI ad AN ad FLI quale sarà la mossa futura PD o PC?
A parte gli scherzi, come uomo Fini ha tradito gli Italiani che lo hanno votato ed ora vorrebbe ingannarli per la seconda volta con un governo tecnico.
Fini e i suoi dovrebbero dimettersi uscire dal governo ma anche dal parlamento, perché ad oggi non rappresentano alcun elettore.
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Siamo stufi di questa politica paraculo, siamo stufi di queste marionette che vanno dietro l’onda emotiva del momento, siamo stufi di vedere un uso improprio della Televisione pubblica e privata, Santoro, Fazio, Fede, Lerner, vadano a far politica in piazza ed non in TV e soprattutto smettano di fare giornalismo perché il vero giornalista deve essere imparziale.<br />
<br/>fonte: <a href="http://blog.libero.it/LegaNordPaviaUd/">Blog</a>Luigi de MAGISTRIS: Berlusconi, Ya basta!2010-11-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547666Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Le chiamano berlusconnerie in Francia, berlusconada in Spagna. In Italia sono le parole pronunciate dal premier, l’ultimo esempio nauseante di maschilismo e omofobia da parte del Sultano di Arcore: “meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay”.
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Parole indegne se pronunciate da un comune cittadino, inaccettabili se dal presidente del Consiglio di uno stato europeo e democratico, che rappresenta il Paese. Purtroppo unico modo, per lui, di distrarre l’attenzione pubblica dallo scandalo del Rubygate e dallo stallo dell’esecutivo, da coprire con una nuova polemica sollevata ad arte. Il che non rende meno grave l’ultima sortita, molto veritiera della sua natura di uomo e di leader.
<p>E mentre si consuma la stagione da fine impero, la nostra Repubblica e i nostri problemi restano appesi nell’instabilità di un esecutivo impossibilitato a governare perché troppo impegnato ad incassare i colpi degli scandali (appalti, massonerie e sexygate) e delle fibrillazioni di Fini (che non si comprende cosa altro aspetti per staccare la spina governativa).
Il fondo del barile etico è stato raschiato abbondantemente con ripercussioni politiche e pubbliche evidenti. Le feste del premier a villa Certosa e nella varie residenze presidenziali non sono infatti un accadimento privato, ma un problema italico.
<p>Se una moltitudine femminile accede nelle ville del presidente del Consiglio filmando e intercettando i festini, se un caposcorta è referente di questa moltitudine a cui viene elargito il suo numero di cellulare da chiamare all’abbisogna, se un premier telefona alla Questura di Milano chiedendo il rilascio di una giovane che falsamente indica come nipote di un capo di Stato estero (a quanto pare contro il volere del pm minorile che l’affida ad una comunità), se il ministro leghista degli Interni lo copre (tra i malumori della base), se molte di queste presenze rosa vengono candidate nelle liste elettorali ad ogni livello, mi chiedo: è o non è un problema di tutti noi cittadini? Sono convinto di sì.
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Anche perché, inoltre, chiama in causa il tema della sicurezza nazionale, vulnerabile per la vulnerabilità di un capo di governo potenzialmente ricattabile. Anche perché espone il Paese alla diffidenza internazionale in una fase economica difficile e delicata, dove la speculazione estera ci minaccia e la tenuta sociale è minacciata dalla disoccupazione crescente e dall’arresto industriale in atto.
<p>Per tutto questo il ministro degli Interni avrebbe già da tempo dovuto chiarire, per questo il Copasir dovrebbe occuparsi della vicenda. Per tutto questo Fini dovrebbe dire basta, facendo seguire alle parole anche gli atti, che sono molto più indicativi della credibilità e della verità degli ideali professati. Per tutto questo l’opposizione deve essere unita, in piazza e in parlamento. Per tutto questo la società civile deve organizzarsi pacificamente ed esprimere il suo bisogno di un’altra Italia in ogni luogo e in ogni spazio.
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Purtroppo un passo indietro dal premier non è ipotizzabile perché sarebbe un passo avanti in tribunale. Varcare la soglia di uscita di Palazzo Chigi significherebbe varcare, inevitabilmente, quella di ingresso dei palazzi di giustizia.
<p>Una ipotesi che Berlusconi non può nemmeno tenere in considerazione, se non come paura, come evenienza da scongiurare. Berlusconi non può dimettersi perchè non può restare senza ‘potere e non può restare senza ‘potere’ perché questo significherebbe tornare ad essere un cittadino come gli altri, quindi chiamato a rispondere davanti alla legge in uno dei tanti processi (per vari reati e vari capi di imputazione) in cui è coinvolto.
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E’ il male originario, la storia di un imprenditore dalle fortune economico-finanziarie mai chiarite su cui la magistratura siciliana da tempo indaga. Cosa nostra e nascita di Fi, denaro mafioso investito nelle sue attività milanesi, Dell’Utri e Ciancimino padre: l’enigma, no meglio l’ombra mai dissipata, ogni giorno più oscura per via dei nuovi elementi acquisiti dalle procure siciliane. Con quell’ipotesi, fattasi verità storica, per cui Berlusconi si incammina nella politica per non incamminarsi nella legge, come disse lo stesso Confalonieri in una intervista sincera quanto impudente. E che della legge, anche da imprenditore, continua a fregarsene per incassare negli affari: corruzione, evasione, falso in bilancio e via elencando.
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Per questo Berlusconi non pronuncerà mai quel dignitoso “mi faccio da parte”, senza avere la certezza che si profili per lui un nuovo ruolo politico, di governo o istituzionale, che gli consenta di disporre dell’immunità, meglio se cucita addosso al suo corpo giudiziario con una legge ad hoc. Berlusconi e il potere sono destinati quindi, nell’ottica dello stesso Cavaliere, a non separarsi mai, perchè lo scollamento lo condurrebbe direttamente nelle patrie galere. Ma come dicono in un continente lontano - che a noi potrebbe essere vicino per la speranza suscitata dai movimenti sociali e politici che lo hanno attraversato, cioè l’America Latina - adesso “Ya basta!”.<br />
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<p><br/>fonte: <a href="http://temi.repubblica.it/micromega-online/de-magistris-berlusconi-ya-basta/?printpage=undefined">micromega-online</a>