Openpolis - Argomento: provinciahttps://www.openpolis.it/2013-07-08T00:00:00ZBEATRICE DRAGHETTI: Province, l'intervento della presidente Draghetti in Consiglio provinciale dopo la sentenza della Corte costituzionale.2013-07-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it724000Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/>Nei giorni scorsi, in concomitanza con l'uscita della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi molti provvedimenti assunti per via di decreto, riguardanti Province e Città Metropolitane, ho fatto una breve dichiarazione a mezzo stampa e mandato una comunicazione ai dipendenti. <br />
Ritengo opportuno fare un breve intervento al riguardo anche in questo contesto. <br />
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La sentenza, tristemente prevedibile, non solo ha azzerato i percorsi cosiddetti riformatori che hanno coinvolto e sconvolto sotto tanti profili la vita e l'attività delle Province negli ultimi due anni, e nessuno "pagherà mai dazio", ma ha messo drammaticamente in evidenza la superficialità e l'incompetenza dei decisori e dei loro consiglieri. <br />
La sentenza pone termine a un cammino surreale che, a fronte di un'indispensabile e urgente azione riformatrice dei vari livelli di governo complessiva e unitaria, si e' caratterizzato piuttosto per la supina accondiscendenza alla corrente della cosiddetta antipolitica che, individuando nelle Province il perno del dissesto economico-finanziario del Paese e delle lentezze burocratiche, si è dedicato alla loro estirpazione all'insegna della "fantasia al potere". Ecco quindi, sperimentata immediatamente l'impossibilità della loro abolizione, investire su future Province con funzioni esclusivamente di indirizzo e coordinamento, anzi no con alcune funzioni prese dal passato, anzi accorpandole... e via al percorso per l'istituzione della Città Metropolitana nelle 10 aree al 1/1/14, mentre fioccavano i ricorsi di alcune Province e alcune Regioni <br />
L'impossibilità di convertire in legge i vari decreti, alla fine del 2012, nei fatti ha stoppato tutto, tutto, compreso il percorso per l'elaborazione degli Statuti delle Città Metropolitane ma lasciando prodigiosamente in vita la meta- Città Metropolitana, continuando almeno dalle nostre parti l'invocazione della sua veloce istituzione senza che chi ne avesse la competenza e la responsabilità muovesse alcunché per preparare e assicurare il passaggio tra Provincia e Città Metropolitana. <br />
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Ciò che si sta profilando all'indomani della sentenza continua a lasciare senza fiato. Il Governo ha già presentato un ddl per abolire la parola Provincia da tutti gli articoli della Costituzione in cui appare e successivamente provvedere con legge ordinaria a risolvere alcune questioni (!!!!), come la collocazione delle funzioni che le morte Province non eserciteranno più, come il commissariamento delle Province in scadenza di mandato nel '12 e nel '13... Ma il ddl all'art.1 prevede anche la soppressione della parola Città Metopolitane dall'art.114 della Costituzione, ente che così viene derubricato da Ente costituzionale a Ente ordinario. <br />
Con la soppressione del riferimento in Costituzione il legislatore potrà muoversi con maggiore discrezionalità (oggi il Ministro Quagliariello in un'intervista al Messaggero parla di Città Metropolitane come Unioni di comuni vicini alle grandi Città con lo scopo di migliorare i servizi e realizzare risparmi). <br />
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A fronte di tale futuro non posso sottrarmi a qualche considerazione <br />
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- nel sistema dei livelli istituzionali l'esclusivo bersaglio delle Province da abolire viene confermato. Le Città Metropolitane non esistono ancora. <br />
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- si fa strada un'inedita modalità di superamento delle situazioni considerate problematiche: se ne cancella primariamente il nome che le definisce, per evitare l'ostacolo della Costituzione. Suggerisco di fare altrettanto con la parola guerra all'art.11, associazioni segrete all'art.17, riti contrari al buon costume all'art.19, censure all'art.21 e così via.... Senza nome, si sarà fatto un gran passo avanti anche nella sostanza!
E suppongo che, appena tolta la parola dalla Costituzione, le Province diventeranno anticostituzionali e allora speriamo che facciano subito (come si dice entro 6 mesi) il resto perché altrimenti sarà un bel problema. <br />
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- vengo appunto al resto, a quello che drammaticamente e' considerato il resto, e cioè la legge che dopo l'eliminazione del nome si occuperà "in maniera piu' fluida" di distribuire le funzioni già delle Province. Se in un sistema, ancorché vetusto come quello delle Istituzioni del nostro territorio, si interviene su una parte, il sistema perde l'equilibrio: e' semplice pensarlo, succede anche per le gambe del tavolo di cucina. Potrà mai essere che si pensi "dopo" a come garantire l'equilibrio di un sistema che l'ha perso intervenendo semplicemente su un punto? Più dignitosamente che non ricorrendo al tavolo di cucina: non usa proprio più neanche al Governo, neanche al Parlamento di pensare prima di agire? Di fare un progetto, un disegno di riforma istituzionale prima di intervenire su una parte? In gioco non è una partita a scacchi: sono i servizi ai cittadini e alla collettività che a seguito della riforma dovrebbero a buon senso migliorare. E' pensabile questo senza un pensiero organico, senza un progetto e scoprire dopo se funziona o no?? <br />
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Auspico un sussulto di sapienza istituzionale: nelle mani dei decisori c' e' una parte non irrilevante del benessere futuro personale e collettivo. Vietato moralmente e istituzionalmente il dilettantismo. <br/>fonte: <a href="http://www.beatricedraghetti.org/pages/news2.asp?id=235">sito personale Beatrice Draghetti</a>Paolo Cova: Neve, Pd: una sola azienda per ¾ delle strade provinciali non basta2012-12-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684929Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Milano (Gruppo: PD) <br/><br/>Milano, 14 dicembre 2012 – “Ancora una volta la neve coglie impreparata la Provincia di Milano, sia nella gestione che nell’organizzazione dell’emergenza neve. D’altra parte ce lo aspettavamo, visto che una sola azienda che ha sede peraltro in Brianza ha l’appalto per la gestione di 3 lotti su 4 delle strade provinciali”. Lo denunciano Matteo Mauri, capogruppo Pd in consiglio provinciale e Paolo Cova, consigliere provinciale Pd.
“Avevamo già segnalato questo problema – spiega Cova - nel febbraio scorso, quando una nevicata aveva bloccato molte vie di circolazione, ma oggi la situazione non è cambiata. È probabile che la società abbia anche i mezzi necessari per pulire tre dei quattro lotti delle strade provinciali, ma non siamo affatto sicuri che disponga di personale sufficiente per farli funzionare tutti contemporaneamente. L’emergenza neve, anche se sporadica, richiede per breve tempo un grandissimo sforzo, anche di personale e penso che ciò non stia succedendo e che la Provincia di Milano non stia facendo un bel sevizio ai cittadini. Ma non siamo solo noi a lamentarci. Mi risulta che anche la polizia stradale abbia fatto segnalazioni sullo stato pessimo delle strade gestite dalla Provincia”.
“Domani è prevista un’altra ondata di maltempo – conclude Mauri – e mi auguro che la Provincia corra ai ripari e sia scongiurato il pericolo delle strade che diventano trappole come invece accadde nel febbraio”.<br/>fonte: <a href="http://politici.openpolis.it/static/bookmarklet">politici.openpolis.it</a>BEATRICE DRAGHETTI: Città metropolitana, scontro Draghetti-Merola2012-07-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684764Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><i><b>L’ipotesi di un ente di secondo grado senza organi elettivi scelti dal voto diretto dei cittadini, come immaginato dal sindaco, non convince la presidente della Provincia</b></i>. <br />
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Bologna, 22 luglio 2011- L’ipotesi di una Citta’ metropolitana quale ente di secondo grado senza organi elettivi scelti dal voto diretto dei cittadini, come immaginata dal sindaco di Bologna Virginio Merola, non convince la presidente della Provincia felsinea Beatrice Draghetti che in una nota definisce la proposta di Merola meritevole di “grande attenzione e un serio approfondimento circa l’efficacia, la convenienza e l’opportunita’”, ma ricorda che servono interventi “autenticamente riformatori e innovativi”.<br />
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“Dopo anni di discussione su Citta’ metropolitana come prospettiva congeniale al nostro territorio, anche per le esperienze avanzate di governance gia’ in atto, una legge dello Stato ora consente un’accelerazione rispetto alla sua istituzione” prosegue la numero uno di Palazzo Malvezzi che quanto a strade alternative richiama a valutare “innanzitutto dalla concreta fattibilita’ dell’opzione: ovviamente senza una nuova legge che la prevede, rischiamo di perdere ulteriore tempo aspettando Godot, come si sta facendo da anni”. “Avendo disponibili possibilita’ realistiche - esorta infine Draghetti - scegliamo di atterrare su riforme vere, di alto livello, corrispondenti alle esigenze e alle potenzialita’ del territorio”. <br />
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Allo stop della presidente della Provincia Beatrice Draghetti alla proposta di una federazione di citta’, il sindaco di Bologna Merola risponde per le rime. “Mi sembra di capire che Draghetti abbia detto che se si dimostra praticabile la condivide. Mi concentrerei nel farla diventare praticabile”, e’ l’esordio soft del ragionamento del primo cittadino, che poi si produce in un secco “1-2”.<br />
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“Per me se non e’ praticabile questa proposta non lo e’ neanche l’altra- contrattacca Merola- non sostituirei mai la Provincia con una citta’ metropolitana provinciale. Questo regalo ai cittadini bolognesi non lo voglio fare. Dobbiamo liberarci di istituzioni che sono superflue”.
<br/>fonte: <a href="http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/politica/2011/07/22/549189-citta_metropolitana_botta_risposta_draghetti_merola.shtml">Il Resto del Carlino - Carlino Bologna</a>BEATRICE DRAGHETTI: Ok alla città metropolitana. Addio alla Provincia2012-07-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684763Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><b>Il sindaco coinciderà con quello del Comune capoluogo. <br /><br />
Draghetti: «<i>Dovrà essere meglio di ciò che c'è ora</i>»</b><br />
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BOLOGNA - È fatta: la città metropolitana nascerà dall'1 gennaio 2014. Di conseguenza sarà cassata la Provincia. Tanto più che il territorio della nuova entità coinciderà proprio con quello dell'attuale Provincia, il che - per Bologna - significa che Imola si dovrà rassegnare.<br />
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LE CITTA' METROPOLITANE - Oltre a Bologna, le altre città interessate sono Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Questo quanto stabilito dalla norma contenuta nel decreto sulla spending review approvato dal Consiglio dei ministri.<br />
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TERRITORIO E FUNZIONI - Nel presentare le nuove entità, il sindaco bolognese Virginio Merola e quello veneziano Giorgio Orsoni parlano, come detto, della «coincidenza del territorio con la Provincia, fermo restando il riassetto del territorio sulla base delle procedure costituzionali vigenti». Quanto alla guida, ci sarà «coincidenza del sindaco della città metropolitana con il sindaco del Comune capoluogo rimettendo allo statuto la facoltà di optare per un modello diverso». Sulle funzioni, si segnala l'attribuzione alla città metropolitana delle funzioni fondamentali delle Province e delle nuove funzioni tipicamente metropolitane» e la «possibilità per lo statuto di regolare modalità differenziate di raccordo fra i Comuni anche in ordine all'assetto delle funzioni». Infine, ci sarà «l'attribuzione alla città metropolitana del patrimonio e delle risorse finanziarie delle Province».<br />
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DRAGHETTI: «SIA UNA MIGLIORIA» - La città metropolitana sarà un'opportunità per il territorio «che ora deve essere coeso attorno a questa riforma epocale», secondo presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti, che però avverte: il processo «deve essere migliorativo, deve rispondere alle attese dei cittadini». Ciò che ne risulterà «deve essere meglio di ciò che c'è adesso». <br/>fonte: <a href="http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2012/6-luglio-2012/ok-citta-metropolitana-addio-provincia-201904363290.shtml">Corriere di Bologna</a>MARINA STACCIOLI: MASSA CARRARA, “PROVINCIA E REGIONE HANNO ABBANDONATO I LAVORATORI DELLA MULTISERVICE?”2012-01-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622955Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Toscana (Gruppo: Misto) <br/><br/>La consigliera regionale Staccioli e il consigliere provinciale Micheloni chiedono chiarezza sul mancato rinnovo dell’appalto
“Sette lavoratori a rischio licenziamento, nonostante gli impegni sbandierati e i soldi spesi dalla Regione Toscana”. La denuncia arriva dalla consigliera regionale Marina Staccioli e dal consigliere provinciale di Massa Carrara Cesare Micheloni, alla luce della lettera di licenziamento ricevuta dai dipendenti della MultiService Spa.
Ma facciamo un passo indietro. Nel 2007 il servizio di ispezione degli impianti termici per la provincia di Massa Carrara era stato affidato tramite appalto alla MultiService Spa che per svolgere il compito assunse sette persone che necessitavano di essere reintegrate nel mondo del lavoro e di queste cinque erano ex dipendenti della Farmoplant prossimi alla pensione. La Regione contribuì alla formazione di questi sette lavoratori finanziando un corso di formazione di quattrocento ore per Operatori Analisti di combustione.
Il 31/01/2012 scadrà il contratto di appalto tra la Provincia di Massa-Carrara e la MultiService Spa ed i sette lavoratori hanno già ricevuto la lettera di licenziamento.
La Provincia di Massa-Carrara aveva a suo tempo destinato una cifra pari a 1,2 milioni di euro per una eventuale proroga del servizio e per il mantenimento degli impegni sottoscritti con i lavoratori.
“L’amministrazione provinciale ha forse intenzione di disattendere gli impegni presi e di lasciare a casa sette lavoratori che difficilmente, considerata anche l’età, troveranno una ricollocazione?” si chiede il consigliere provinciale Cesare Micheloni.
“Situazione resa ancor più grave e senza logica dal fatto che la Regione Toscana in prima persona si era impegnata per la formazione di questi lavoratori finanziando un corso di formazione con i soldi dei contribuenti” interviene la consigliera regionale Marina Staccioli. (da.ca.)<br/>fonte: <a href="https://www.facebook.com/notes/martina-porcelli/massa-carrara-provincia-e-regione-hanno-abbandonato-i-lavoratori-della-multiserv/291199637594584">Facebok</a>Domenico ZINZI: ZinziDe Lucia, scintille al congresso Udc 2011-09-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609640Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) - Pres. Giunta Provincia Caserta (Partito: UDC) - Consigliere Provincia Caserta (Lista di elezione: UDC) <br/><br/>carenze di informazione ai circoli e di dibattito sui territori<br/>fonte: <a href="http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2011/26-settembre-2011/zinzi-de-lucia-scintille-congresso-udc-1901638481379.shtml">corrieredelmezzogiorno.corriere.it</a>Domenico ZINZI: Lettera agli ambientalisti: «No alla discarica di Lo Uttaro» 2011-09-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609670Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) - Pres. Giunta Provincia Caserta (Partito: UDC) - Consigliere Provincia Caserta (Lista di elezione: UDC) <br/><br/><br />
«La Provincia di Caserta si opporrà in maniera netta alla realizzazione del sito di stoccaggio in località Lo Uttaro».
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«Innanzitutto vi ringrazio per l'attenzione che dedicate alla tutela del nostro territorio. Intendo esprimermi senza incertezze sulla vicenda del progetto approvato dalla Regione Campania che prevede la realizzazione di un sito di stoccaggio e di trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi nell'area Lo Uttaro».
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«Voglio subito ribadire la posizione della Provincia in merito alla questione, come ho già avuto modo di fare nei giorni scorsi attraverso gli organi di stampa. La Provincia di Caserta non ha mai inserito nella propria pianificazione questo tipo di impianti e non li ritiene utili alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Intendo essere ancora più chiaro: la Provincia si opporrà in maniera unita e compatta, con forti iniziative di carattere politico, alla realizzazione di questo sito in località Lo Uttaro, chiedendo subito alla Regione Campania di bloccare il progetto che ne prevede l'istituzione».
<p>«Abbiamo chiesto al Ministero dell'Ambiente uno stanziamento di circa 10 milioni di euro per la messa in sicurezza della stessa discarica de Lo Uttaro. Mi sono personalmente e fortemente impegnato in Parlamento, poi, per evitare che "Cava Mastroianni" fosse inserita nell'elenco dei siti utilizzabili per il conferimento dei rifiuti». <br />
<br/>fonte: <a href="http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/22-settembre-2011/-zinzi-scrive-ambientalistino-discarica-lo-uttaro-1901609317730_print.html">corrieredelmezzogiorno.corriere.it</a>Michele Dibenedetto: Barletta: «L'economia barlettana è nelle mani di politici insonni». Interviene il consigliere comunale Michele Dibenedetto Le notizie da Barletta e dalla provincia BAT 2011-08-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590706Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Barletta (BT) (Gruppo: IdV) <br/><br/>Venerdì 5 agosto si terrà il consiglio comunale nel quale si dovrà approvare un bilancio preventivo per l'anno 2011 (siamo ad agosto 2011) che dovrebbe dare il via, finalmente, ai lavori del neo eletto consiglio comunale. Tra meno di tre giorni si decide di cosa fare della città di Barletta per i prossimi cinque anni e a tutt'oggi tutto tace. Dichiarazioni, osservazioni, critiche al bilancio. Nessuna. Peccato però che il giornale di oggi riportava due articoli, uno accanto all'altro, in cui si parla, nel primo, dell'approvazione per il finanziamento un'opera pubblica pari ad un importo di circa tre milioni di euro (sto parlando del nuovo stadio comunale) e nell'altro, di un'azienda barlettana che ha chiuso battenti e 16 unità operative sono da oggi incerca di altra occupazione.
Si parla di incrementare le attività culturali, razionalizzando al meglio le spese di direttori e operai, dando quindi segno di un'evidente volontà di voltare l'economia barlettana, ormai in ginocchio, in turismo culturale e poi il Comune emette un'ordinanza con la quale si obbligano i locali serali a sospendere le attività musicali entro la mezzanotte per poi ritrattare e prorogare sino alle 2,30 di notte. Evidentemente qualche potente della politica barlettana aveva difficoltà ad addormentarsi la notte e quindi ha pensato bene di fare questo scherzo ai locali che danno vita al nostro centro storico. Incredibile. L'economia barlettana nelle mani di qualche politico insonne!
Si parla di sospensione delle cure riabilitative a pazienti affetti da disabilità gravi da parte di un centro di riabilitazione di Cerignola con conseguenze devastanti sia sulla salute, come sempre, dei soggetti deboli che dei terapisti-lavoratori che da un giorno all'altro perdono il posto di lavoro.
Si parla dello stato di crisi del Servizio Sanitario Regionale derivante dal futuro licenziamento di oltre 500 Operatori dirigenti medici, sanitari, tecnici professionali e amministrativi (ben 73 nell'ASL BT) in base ad una sentenza della Corte Costituzionale su una procedura errata, fatta non certo dagli operatori sanitari coinvolti che tra l'altro hanno già dei diritti acquisiti e nè tanto meno dai Cittadini che si troveranno di fronte al venir meno dei Livelli Essenziali minimi di Assistenza sanitaria e la continuità assistenziale da parte del servizio sanitario pubblico con relativo danno alla salute pubblica e probabile interruzione di pubblico servizio.
Di fronte a tutto ciò si riescono a trovare i fondi per finanziare uno sport che di soldi ne vede girare tanti e troppo spesso ingiustamente (sono ricche le cronache di scandali sulle scommesse, su partite truccate, sugli stipendi milionari di calciatori e non) a considerare marginali le questioni appena esposte e a litigare su chi deve fare l'assessore e chi deve ricoprire incarichi di sottogoverno e quantaltro. Peccato però che la città è ricca di talenti di altre discipline sportive che col tempo abbandonano la loro carriera perché magari non hanno i soldi per pagarsi le trasferte. Per quanto mi riguarda, il calcio potrebbero anche abolirlo!<br/>fonte: <a href="http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/l-economia-barlettana-e-nelle-mani-di-politici-insonni/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+barlettalife+%28Barlettalife+Magazine%29&utm_content=Google+Reader">www.barlettalife.it</a>BEATRICE DRAGHETTI: Ok alla città metropolitana. Addio alla Provincia2011-07-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684762Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: Cen-sin) - Consigliere Provincia Bologna (Lista di elezione: Cen-sin) <br/><br/><b>Il sindaco coinciderà con quello del Comune capoluogo. <br /><br />
Draghetti: «<i>Dovrà essere meglio di ciò che c'è ora</i>»</b><br />
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BOLOGNA - È fatta: la città metropolitana nascerà dall'1 gennaio 2014. Di conseguenza sarà cassata la Provincia. Tanto più che il territorio della nuova entità coinciderà proprio con quello dell'attuale Provincia, il che - per Bologna - significa che Imola si dovrà rassegnare.<br />
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LE CITTA' METROPOLITANE - Oltre a Bologna, le altre città interessate sono Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Questo quanto stabilito dalla norma contenuta nel decreto sulla spending review approvato dal Consiglio dei ministri.<br />
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TERRITORIO E FUNZIONI - Nel presentare le nuove entità, il sindaco bolognese Virginio Merola e quello veneziano Giorgio Orsoni parlano, come detto, della «coincidenza del territorio con la Provincia, fermo restando il riassetto del territorio sulla base delle procedure costituzionali vigenti». Quanto alla guida, ci sarà «coincidenza del sindaco della città metropolitana con il sindaco del Comune capoluogo rimettendo allo statuto la facoltà di optare per un modello diverso». Sulle funzioni, si segnala l'attribuzione alla città metropolitana delle funzioni fondamentali delle Province e delle nuove funzioni tipicamente metropolitane» e la «possibilità per lo statuto di regolare modalità differenziate di raccordo fra i Comuni anche in ordine all'assetto delle funzioni». Infine, ci sarà «l'attribuzione alla città metropolitana del patrimonio e delle risorse finanziarie delle Province».<br />
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DRAGHETTI: «SIA UNA MIGLIORIA» - La città metropolitana sarà un'opportunità per il territorio «che ora deve essere coeso attorno a questa riforma epocale», secondo presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti, che però avverte: il processo «deve essere migliorativo, deve rispondere alle attese dei cittadini». Ciò che ne risulterà «deve essere meglio di ciò che c'è adesso». <br/>fonte: <a href="http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2012/6-luglio-2012/ok-citta-metropolitana-addio-provincia-201904363290.shtml">Corriere di Bologna</a>PIETRO FRANCESCO TOSELLI: Toselli si dimette dal Consiglio provinciale dopo il "ripescaggio" in Regione.2010-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it500081Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Isasca (CN) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>"Con rammarico – spiega - ho rassegnato le dimissioni, incarico a cui ero stato eletto su richiesta del Popolo delle Libertà".
“Nel ringraziare tutti i cittadini e gli amministratori locali con cui ho avuto un continuo e proficuo rapporto, voglio ribadire che il mio impegno per il territorio del collegio di Racconigi-Cavallermaggiore non viene assolutamente meno. Si tratta della zona in cui risiedo e che conosco bene. Voglio assicurare che continuerò a occuparmi delle problematiche locali, avendo la possibilità come consigliere regionale di farlo in modo completo, con tutta la rete di rapporti e collaborazioni che in questi anni ho costruito sia in Regione che in Provincia”.<br/>fonte: <a href="http://www.cuneocronaca.it/news.asp?id=27829">cuneocronaca.it</a>NICOLA MAFFEI: Locali del Comune di Barletta alla Provincia : “Dimostrata la nostra piena disponibilità”2010-01-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it549410Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Barletta (BT) (Partito: DL) <br/><br/><br />
“Ancora una volta – ha dichiarato il Sindaco Maffei - abbiamo dimostrato la nostra piena disponibilità quando si presenta l’occasione di venire incontro alle esigenze dell’Ente provinciale, soprattutto quando ciò favorisce la possibilità di offrire alla nostra comunità la fruizione di uffici decentrati, vicini alle esigenze dell’utenza. E su questa linea continueremo ad operare ed impegnarci”. <br />
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“Esprimo a nome mio e dell’ente che mi onoro di rappresentare piena solidarietà politica ed umana nei confronti del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi. La vile aggressione subita ieri dal Premier rappresenta non solo un pagina nera per la libertà di espressione nel nostro paese e per la democrazia, ma testimonia anche una perdita dei valori sui quali è basata la nostra società. Mi riferisco in particolare alla mancanza della cultura del rispetto verso le istituzioni dello Stato e verso chi le rappresenta.
Nel rinnovare tutto il mio affetto e la mia stima, auguro al Presidente Berlusconi una pronta guarigione affinché possa continuare l’ottimo lavoro svolto finora sia all’interno del Popolo della libertà che alla guida del Paese”.<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=338:solidarieta-del-presidente-luigi-mazzuto-a-silvio-berlusconi&catid=1&Itemid=19">Provincia di Isernia</a>Luigi Mazzuto: Confermata la giunta provinciale di Isernia.2009-12-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474416Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Isernia (Partito: Cen-des) - Consigliere Provincia Isernia (Lista di elezione: Cen-des) <br/><br/><br />
Il Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, ha provveduto questa mattina a rinominare la Giunta provinciale in seguito alla comunicazione dell’accoglimento, da parte del Tar Molise, della sospensiva per l’assenza di donne nella Giunta Provinciale. Il Presidente dell’ente di via Berta ha, quindi, dato esecuzione a quanto disposto dal Tar, firmando un nuovo decreto di nomina, motivandolo e attribuendo contestualmente le deleghe assessorili.
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L’atto prevede la riconferma di tutti gli assessori presenti nella precedente Giunta: Alessandro Arcaro (Alleanza per il Molise): Lavori pubblici, Piano territoriale di coordinamento; Francesco Del Basso (Pdl): Edilizia e sicurezza scolastica, P.P.P. (Partenariato pubblico privato), Agricoltura, Agrindustria (comprende lo sviluppo e la produzione tartuficola della Provincia di Isernia), Commercio; Florindo Di Lucente (Progetto Molise): Turismo e sviluppo locale, Bilancio; Andrea Di Lucente (Provincia Protagonista): Ambiente ed Ecologia, Tutela delle Acque, Smaltimento rifiuti, Difesa del suolo, Energia Alternativa; Angelo Iapaolo (Pdl): Cultura, Pubblica istruzione, Formazione e lavoro, Sport, Molisani nel mondo, Protezione civile; Domenico Izzi (Udc): Politiche sociali, Politiche giovanili e della famiglia, Rapporti con gli enti locali; Clementino Pallante (Alleanza di Centro): Cooperazione internazionale; Politiche europee; Contenzioso; Gino Taccone (Pdl): Aree naturali, Sviluppo rurale, Caccia e Pesca, Polizia provinciale”.
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Il Presidente, Luigi Mazzuto, nel rinominare l’esecutivo, ha anche dichiarato di voler assicurare e aumentare la presenza delle donne negli organi della Provincia attraverso una revisione dello Statuto. “Credo che sia quantomai opportuno – ha affermato Mazzuto – procedere a una modifica dello Statuto Provinciale per poter stabilire in maniera precisa e puntuale le modalità di partecipazione delle donne all’interno dell’ente. Nei prossimi giorni ci impegneremo affinché, si possa elaborare un testo che vada in questa direzione e il Consiglio provinciale possa esprimere il proprio orientamento e indirizzo politico”.
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Ecco nel dettaglio le motivazioni addotte dal Presidente della Provincia, Luigi Mazzuto, nel decreto di nomina che conferma la precedente Giunta:
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<i>“Richiamata l’ordinanza del Tar Molise numero 348/09, comunicata dallo Studio Legale Colalillo con nota acquisita al protocollo dell’Ente in pari data al n. 28447, che accoglie la domanda incidentale di sospensiva ritenendo il ricorso ammissibile per violazione della normativa sulle pari opportunità anche nell’ottica che l’atto di nomina dell’Esecutivo provinciale “non è stato in alcun modo giustificato dal Presidente della Provincia che non ha adottato alcuna motivazione nel Decreto di nomina”;
Preso Atto e Ritenuto di dover dare esecuzione all’ordinanza del Tar Molise n.348/09;
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Visto l’articolo 51 della Costituzione che statuisce il potere della Repubblica di promuovere con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne;
Considerato che tale statuizione costituzionale, proprio perché rivolta alla Repubblica, riserva alla normazione ordinaria o sub legislativa il diritto/potere di disciplinare la materia;
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Visto l’articolo 6 del D. Lgs numero 267/00 che residua alla normativa statutaria degli Enti Locali di assicurare le condizioni di pari opportunità e promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte;
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Visto che l’articolo 26, comma 5, dello Statuto della Provincia di Isernia dispone che il Presidente assicura le pari opportunità tra uomini e donne;
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Visto l’articolo 38 dello Statuto (richiamato espressamente dall’ordinanza n.348/09) che si limita ad affermare che deve essere garantita negli Organi Collegiali la pari opportunità;
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Considerato che l’intero corpus normativo non impone un vincolo assoluto ed inderogabile per la presenza di entrambi i sessi nella Giunta Provinciale, tanto che lo Statuto della Provincia non dispone neppure il numero (nella misura minima o massima) da riservare ad uno dei due sessi, come invece espressamente stabilito negli Statuti di altri Enti Locali oggetto di sindacato giurisdizionale di Organi locali (Tar) di Giustizia Amministrativa;
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Considerato che proprio la citata ordinanza del TAR Molise residualmente garantisce un potere derogatorio al mero principio di assicurare la rappresentanza femminile attraverso espressa motivazione che giustifichi la scelta dell’assenza di uno dei due sessi;
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Ritenuto che in tale chiara prospettazione l’ordinanza del TAR Molise si uniforma ad uno specifico orientamento giurisdizionale (cfr. Ord. TAR Puglia – III Sez. n.474/09);
Considerato che negli equilibri delle garanzie costituzionali il principio delle pari opportunità deve essere valutato quantomeno comparativamente, e sullo stesso piano, con i principi che garantiscono la democrazia rappresentativa tipicizzante proprio la Repubblica Italiana e specificatamente concretizzata nell’art. 48 (concorrenza dei partiti politici alla “politica”) e 51 (diritto all’elettorato);
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Considerato che nella fattispecie in esame, nella fase delle operazioni elettorali, le liste apparentate con il nominativo di “Mazzuto-Presidente della Provincia” hanno garantito la partecipazione delle quote rosa con ben 49 candidature femminili;
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Preso atto che nessuna delle candidate donne risulta essere stata eletta in seno al Consiglio Provinciale;
Considerata la natura di Organo “politico” della Giunta, nelle intese programmatiche, si è ritenuto di determinare in essa la maggiore rappresentatività del Corpo elettorale così come si è espresso in sede di votazione;
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Ritenuto, altresì, che sulla base di tale ragionevole criterio, si ritiene di dover nominare membri dell’esecutivo i candidati con maggior numero di voti conseguiti ed in rappresentanza dei partiti apparentati alla lista del Presidente;
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Ritenuto, pertanto, che per ragioni tecnico-politiche e di rispetto del voto degli elettori non si ravvisano i presupposti per chiamare alla carica di assessori anche soggetti non eletti alla carica di Consigliere;
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Ritenuto che, in questa prima fase di attuazione del Programma elettorale posto alla base delle candidature, presentate ai sensi della vigente legge elettorale, necessita consentire che detto programma venga attuato nel totale rispetto del voto espresso dal Corpo elettorale a garanzia della democrazia rappresentativa che proprio la Costituzione pone a fondamento del governo locale;
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Ritenuto che il principio del rispetto della rappresentatività, così come innanzi dedotto, determina una contemperazione, in conformità di ragionevolezza, tra il principio delle pari opportunità e le prerogative del Presidente della Provincia nella scelta dei componenti della Giunta, garantendo il massimo rispetto delle scelte del Corpo elettorale;
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<b>D E C R E T A</b>
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di confermare i propri decreti presidenziali n.3 dell’8/07/2009 e n. 6 del 30/07/2009, così come integrato con successivo decreto presidenziale n. 18 del 15/10/2009, rispettivamente, di nomina della Giunta Provinciale e di conferimento delle relative deleghe assessorili, confermando, altresì, la composizione della Giunta.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=336:confermata-la-giunta-provinciale-di-isernia&catid=38&Itemid=61">Provincia di Isernia</a>Luigi Mazzuto: Il Presidente Mazzuto sulla decisione del TAR.2009-12-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474415Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Isernia (Partito: Cen-des) - Consigliere Provincia Isernia (Lista di elezione: Cen-des) <br/><br/><br />
In merito all’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale del Molise sulle disposizioni di sospensiva della Giunta provinciale, il presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto, fuori sede per ragioni istituzionali, prende atto della decisione del TAR e si riserva di valutare un ulteriore comportamento amministrativo proprio in relazione alle motivazioni poste a fondamento dell’ordinanza.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=335:presidente-mazzuto-decisione-tar&catid=1&Itemid=19">Provincia di Isernia</a>Luigi Mazzuto: Mazzuto su Ordinanza Tar su Quote Rosa2009-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it419104Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Isernia (Partito: Cen-des) - Consigliere Provincia Isernia (Lista di elezione: Cen-des) <br/><br/><br />
«Siamo soddisfatti dell’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise in merito al ricorso dei consiglieri provinciali di minoranza di Sinistra e Libertà che chiedevano l’annullamento della Giunta provinciale per la mancanza di donne nell’esecutivo”
<p><i>Ha così esordito il presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto, che questa mattina ha incontrato gli organi di stampa per ufficializzare la decisione del Tar.</i>
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“L’ordinanza della Magistratura conforta le azioni finora messe in campo da questa amministrazione provinciale, sempre assunte nel rispetto dell’organo statutario che regola la vita amministrativa dell’Ente. Un plauso va anche allo staff legale che ha saputo ben rappresentare le volontà della Provincia di Isernia, nel supremo interesse dei cittadini.
<p> Torno a ribadire di non essere ‘misogino’ e che, al contrario, sono convinto che il coinvolgimento delle donne in politica possa contribuire allo sviluppo di legislazioni più attente a tutta una serie di problematiche di carattere sociale che se considerate con il giusto peso possono determinare un generale miglioramento civile e sociale della collettività. In qualità di coordinatore provinciale del PDL prima di sottoscrivere le liste della coalizione che sostenevano la mia candidatura alla presidenza della Provincia di Isernia, mi sono assicurato che vi fosse una cospicua rappresentanza femminile. La medesima accortezza è stata riservata in occasione delle elezioni comunali di Isernia del 2007: nella lista dell’allora Forza Italia in lizza, tra i 40 aspiranti al consiglio di Palazzo San Francesco, vi erano oltre 10 donne. Ma è evidente che limitarsi a candidare il gentil sesso non è sufficiente: bisogna prendere atto che le donne non vengono votate neppure dalle stesse elettrici.
<p>È giusto, invece, che esse abbiano la possibilità di crescere in politica e di percorrere iter formativi che le promuovano in ruoli si rappresentanza politica. All’interno della Provincia, ho inteso rafforzare il ruolo amministrativo delle donne, riconoscendo loro incarichi prestigiosi come quello del Consigliere di parità e del suo vice.
<p>Ribadisco, inoltre, che due revisori dei conti per la Provincia di Isernia sono donne e che lo stesso staff legale che si è occupato della vicenda del ricorso al Tar annovera presenze femminili. Se la sentenza di Taranto ha fatto storia in Giurisprudenza, lo stesso vale per la Provincia di Isernia. Infine ritengo che il ricorso a tali procedure giuridiche sia indispensabile per assicurare la democrazia e sollecito i consiglieri Sorbo e Cuzzone ad avviare le stesse verifiche anche in altre amministrazioni pubbliche».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=319:mazzuto-ordinanza-tar-quote-rosa-&catid=1&Itemid=19">Provincia di Isernia</a>Luigi Mazzuto: Quote rosa. Le dichiarazioni di Mazzuto2009-10-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it419105Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Isernia (Partito: Cen-des) - Consigliere Provincia Isernia (Lista di elezione: Cen-des) <br/><br/><br />
Si torna a parlare del problema delle quote rosa e dell’assenza di donne nella Giunta della Provincia di Isernia, tutti consapevoli che dovrebbero essere molte di più le donne impegnate nella cosa pubblica. Ma c’è chi realmente crede in queste dichiarazioni e chi invece vi cela un intento che va oltre la vera lotta alla misoginia e al pregiudizio sociale.
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Le donne sono perfettamente a loro agio in ruoli amministrativi e il fatto che molte di loro si trovino a barcamenarsi tra lavoro, famiglia e quindi spesso anche figli e nello stesso tempo si impegnino in prima fila nelle istituzioni e nei partiti politici deve essere considerato un valore aggiunto.
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A dimostrazione del fatto che sono pienamente certo che il coinvolgimento delle donne in politica, in ambito locale e nazionale, può contribuire allo sviluppo di legislazioni più attente alla condizione di donne, bambini e famiglie e non solo, è l’aver avuto tra gli aspiranti a supporto della mia candidatura alla presidenza della Provincia di Isernia ben 40 donne. La coalizione che mi ha appoggiato, rispetto alle altre, ha infatti segnalato all’interno delle liste elettorali il più gran numero di donne. Dato questo mai registrato in precedenza. Resto sorpreso del fatto che quelle stesse associazioni femministe che oggi pongono all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della presenza di una donna nella Giunta di Palazzo di Via Berta non abbiano, invece, espresso alcuna riserva rispetto alla scelta di quelle coalizioni o di quei partiti che, al momento della compilazione delle liste elettorali, non hanno indicato un consistente numero di donne.
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L’influenza delle donne nelle amministrazioni incoraggia mutamenti nell’agenda delle priorità dei colleghi maschi, suggerendo la discussione di tematiche riguardanti la condizione femminile, la famiglia, ma anche la violenza, lo sfruttamento e le molestie. Di tutto questo ne sono ben consapevole. Diverso, invece, deve essere il modus pensandi dei cittadini che liberamente esprimono il proprio diritto/dovere al voto: stando ai risultati delle scorse amministrative, è evidente che gli elettori, anche di sesso femminile, non scelgono le donne come loro rappresentanti in politica.
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In qualità di presidente di questa Provincia, non disponendo tra i consiglieri alcuna donna, ho inteso rafforzare il ruolo amministrativo del gentil sesso, riconoscendo incarichi prestigiosi quali il Consigliere di parità e il suo vice a due donne. Ricordo, inoltre, che due revisori dei conti per la Provincia di Isernia sono donne.
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Infine, vorrei ribadire che già solo voler parlare di quote rosa indica una discriminazione ed è contro questo che le associazioni femministe dovrebbero battersi e contro lo scetticismo di tutta una società, non solo maschile, sul coinvolgere le donne in politica.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=311:quote-rosa-le-dichiarazioni-di-mazzuto&catid=1&Itemid=19">Provincia di Isernia</a>GUGLIELMO ALLODI: Provincia di Napoli. Bilancio di previsione 2009. "La Giunta consegna alla futura amministrazione un ente solido e affidabile"2009-04-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391007Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Napoli (Partito: PD) <br/><br/><br />
«Abbiamo approvato, prima in giunta e poi in Consiglio, un bilancio che assume una rilevanza particolare: innanzitutto perché interviene in una fase assai critica per l’economia del Paese, del Mezzogiorno e quindi di Napoli e provincia; poi perché rappresenta l’ultimo bilancio di previsione di questa consiliatura, quindi lo strumento contabile che la giunta Di Palma consegna all’amministrazione che governerà la Provincia per i prossimi anni». Commenta così Guglielmo Allodi, assessore provinciale alle risorse strategiche, l’approvazione del bilancio 2009 da parte del Consiglio provinciale.
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«In tutti questi anni – ha ricordato Allodi nella relazione di questa mattina – la Provincia ha sostenuto in maniera forte lo sviluppo di questo territorio, mettendo in campo investimenti per centinaia di milioni di euro destinati a infrastrutture, sostegno alle imprese, sicurezza del territorio, scuole, politiche occupazionali, trasporto pubblico, ambiente e molto altro, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze più urgenti dei cittadini, delle famiglie, dei lavoratori e delle realtà economiche dell’area metropolitana di Napoli».
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«Oggi presentiamo un ente solido, affidabile, con una capacità di spesa molto alta – ha sottolineato Allodi – un ente in grado pagare i suoi fornitori in meno di due settimane e completamente libero da ogni forma di indebitamento. Abbiamo rispettato anche per il 2009 i vincoli del patto di stabilità interno, che tuttavia sta strangolando il sistema delle autonomie locali inibendo la capacità di fare investimenti anche di quegli enti che dispongono di risorse proprie, come la Provincia di Napoli. A causa del patto di stabilità, ad esempio – ha spiegato Allodi – tra poche settimane la Provincia raggiungerà il tetto di spesa previsto dalla Finanziaria per il 2009 e sarà costretta a sospendere i pagamenti alle imprese che hanno svolto lavori per l’ente pur avendo in cassa le risorse necessarie. In questo modo non solo si soffoca lo sviluppo, ma si danneggia pesantemente il sistema di impresa che già opera con enormi difficoltà sul nostro territorio».
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Allodi ha poi ricordato che «con il bilancio di previsione 2009 vengono confermati tutti gli impegni assunti per assicurare i servizi necessari alla collettività. Mi riferisco innanzitutto alle tre società in house della Provincia (CTP, SIS e ASUB) che forniscono servizi indispensabili e in alcuni casi innovativi, come la mobilità, il trasporto dei diversamente abili, la guardiania e la manutenzione delle scuole superiori. Abbiamo tutelato i livelli occupazionali incidendo al tempo stesso sulla riduzione del costo del lavoro e, in qualche caso, sulla possibilità di individuare nuove figure sul mercato del lavoro».
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Infine, Allodi ha sottolineato che «grande attenzione è stata riservata anche quest’anno alle esigenze dei tanti territori che compongono l’area metropolitana di Napoli, utilizzando l’avanzo di amministrazione del 2008 per finanziare opere ritenute essenziali per lo sviluppo delle singole realtà».
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La manovra di bilancio varata dall’assemblea di Santa Maria La Nova ammonta complessivamente a 640 milioni di euro. La Provincia rispetta anche quest’anno, come avviene dal 2005, i vincoli imposti dal patto di stabilità interno e gli indicatori riguardanti entrate e spese contenuti nella legge finanziaria.
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Anche per il 2009 i settori strategici dell’attività della Provincia si confermano essere quelli connessi ai servizi al cittadino: strade, viabilità, istruzione, ambiente. Tra gli investimenti più consistenti, 15 milioni per la costruzione di nuovi edifici scolastici, la manutenzione delle strutture già esistenti e l’acquisto di arredi; 2 milioni come trasferimenti ai cosiddetti Comuni virtuosi per aumentare i livelli della raccolta differenziata e, di conseguenza, contribuire al ciclo dei rifiuti; 29 milioni che confluiranno nel bilancio di CTP, il Consorzio Trasporti Pubblici oggi interamente di proprietà della Provincia. E ancora, stanziamenti destinati alle altre due società ‘in house’ della Provincia, ASUB e SIS, che forniscono servizi alla collettività e che da quest’anno potranno migliorare le prestazioni offerte. In particolare, per ASUB è stato previsto uno stanziamento per favorire un turn over di personale inadatto ai servizi forniti dalla società, che determinerà una riduzione dei costi del personale e la possibilità di rivolgersi al mercato del lavoro per l'inserimento di nuove figure lavorative. Per SIS, invece, le nuove risorse saranno destinate ad estendere a tutto il territorio della provincia servizi come il trasporto a chiamata individuale per i diversamente abili, che fino ad oggi è stato assicurato in forma sperimentale e che ha trovato un'elevatissima risposta da parte dell'utenza.
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Inoltre, come nel 2008 nel bilancio di previsione sono stati già inseriti la maggior parte degli interventi che saranno finanziati utilizzando l’avanzo di amministrazione 2008. Tra questi, 2 milioni di euro per interventi a tutela delle coste e delle isole; oltre 1 milione per impianti di videosorveglianza in attuazione del Patto stipulato con il Ministero dell’interno; 2,5 milioni per trasferimenti ai Comuni da destinare all’accoglienza turistica; 16 milioni per la manutenzione straordinaria del patrimonio, il recupero di siti archeologici e il restauro di immobili di valore storico e architettonico di proprietà dell’ente.
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Il bilancio 2009 della Provincia non contiene voci relative ad alcuna forma di indebitamento. E’ stato portato a termine infatti il processo amministrativo per l’estinzione totale di mutui e prestiti obbligazionari deciso un anno e mezzo fa dall’ente di piazza Matteotti. Oggi la Provincia è una delle pochissime istituzioni locali italiane ad essere completamento libera da debiti, con una capacità di investimento pari a circa 100 milioni di euro all’anno.
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Sul versante delle entrate, la Provincia mantiene invariate rispetto all’anno scorso le aliquote, che si confermano tra le più basse a livello nazionale. Il calo degli introiti relativi all’Ipt, causato dalla crisi del settore automobilistico registrata in questi primi mesi del 2009, è compensato con l’aumento già in corso dei recuperi provenienti dagli accertamenti sulla Tosap e sulle addizionali provinciali.
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<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.napoli.it">sito web - provincia di Napoli</a>BEATRICE DRAGHETTI: La Provincia presenta i risultati di cinque anni di governo2009-04-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390899Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Pres. Giunta Provincia Bologna<br/><br/><br />
Draghetti ha tracciato oggi il bilancio di 5 anni di governo della Provincia passando in rassegna alcuni temi principali, tra cui edilizia scolastica e viabilità, settori su cui si è concentrata circa la metà delle spese provinciali. <br />
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"Quando si dice che la Provincia non c'e' o deve essere abolita - ha sottolineato - rispondo che la Provincia, in termini di servizi, competenze e funzioni, si e' esplicitata in questo modo".<br />
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Tutti i risultati del mandato, raccolti anche in una pubblicazione, sono disponibili on line all’indirizzo:
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<a href="http://www.provincia.bologna.it/provinciaconcreta/Engine/RAServePG.php"><b>www.provincia.bologna.it/provinciaconcreta</b></a>
<br/>fonte: <a href="http://www.beatricedraghetti.org/new.asp?id=186">Sito personale di Beatrice Draghetti</a>GUGLIELMO ALLODI: L'elezione di Benincasa è lacerazione profonda e non aiuta l'unità del Pd2009-04-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390842Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Napoli (Partito: PD) <br/><br/><br />
"Leggo numerose dichiarazioni elogiative in merito alla vicenda che ha portato alla designazione del nuovo capogruppo comunale Pd e al nuovo assetto che si è raggiunto nel gruppo consiliare del nostro partito". Lo afferma Guglielmo Allodi, assessore provinciale Pd.
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"Trovo davvero incomprensibili le motivazioni che hanno causato una lacerazione così profonda - prosegue Allodi - tanto da portare a un’elezione risicata del nuovo capogruppo, nè si capisce il motivo per il quale si sia arrivati al superamento della precedente situazione".
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Per Allodi "sarebbe stato indubbiamente meglio discutere tra gli eletti del Pd di ciò che attende la città e di come dare risposta alle tante urgenze che interessano ogni settore della vita cittadina. Invece questa storia ha ben poco a che vedere con l’interesse dell’unità del partito e mi pare risponda più a logiche di fazione".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.napoli.it">comunicato stampa</a>CARLO DE MARCHI: PRG: siamo veramente stanchi delle vostre bufale!2009-03-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390532Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Fano (PU) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Sembra che l’iter di adozione del PRG sia al capolinea forse è utile un piccolo commento.
“Il fine giustifica i mezzi” - diceva Macchiavelli. Ma nulla è condivisibile di questa Amministrazione, né i fini, né i mezzi, che hanno portato all’approvazione del nuovo PRG.<br />
Il fine: “accontentare tutti”, parola di Falcioni. Fantastico. Ma tutti chi? Tutti quelli che hanno chiesto esplicitamente qualcosa. E cosa è stato chiesto nella maggior parte dei casi? L’edificabilità della propria terra, o la possibilità di ampliare la propria casa. Chi ha fatto questa richiesta? Le imprese che posseggono molte terre, i privati che ne possiedono un po’. Il comune ha mandato 2 anni fa 4000 lettere ad altrettante persone, per informarle, in occasione dell’adozione del nuovo PRG, dell’avvenuta edificabilità. Diciamo che queste lettere hanno fatto felice anche le famiglie delle 4000 persone. Per 2,5 componenti a famiglia, sono felici circa 10000 persone a Fano. Ed il conto è per eccesso, perché molte lettere sono partite per altri comuni, perché molte di queste 4000 persone erano comproprietarie dello stesso pezzo di terra, perché la Provincia ne ha cassate diverse.
<p> Ma gli abitanti a Fano non sono 10000: sono 65000. Significa che a 55000 persone non gli fa né caldo né freddo il fine di questo piano, nei termini di edificabilità. Queste 55000 persone hanno certamente dei bisogni. Ma altri. Alcuni sono già andati in comune ad esprimerli. Peccato che non sono andati all’ufficio urbanistica a chiederli. Sono andati ai Servizi Sociali: ho bisogno di una casa popolare, di un affitto accettabile, di un lavoro, del minimo per vivere. Sono andati ai Servizi Educativi: ho bisogno di un posto all’asilo nido o alla scuola materna per nostro figlio. Sono andati alla mobilità urbana: vorrei non infognarmi tutte le mattine nelle rotatorie a pizza che avete fatto. Vorrei trovare parcheggio, quando mi serve. Vorrei che i miei figli andassero a scuola da soli, in bicicletta o a piedi, senza rischiare ogni giorno la vita. Volendo andrei anch’io al lavoro in bicicletta, ma ditemi, come ci arrivo a Pesaro, come ci arrivo a Bellocchi, come arrivo allo Zuccherificio? Sono andati ai Lavori Pubblici: spiegatemi dove posso portare i miei figli a giocare? Dove posso fare una passeggiata? Sono andati all’ufficio Ambiente: non posso aprire le finestre, perché il rumore mi assorda ed i gas di scarico mi avvelenano. Le onde elettromagnetiche mi ammalano, i rifiuti mi sommergono. Ma l’interquartieri, ben disegnata nel piano vigente, è finita? Perché non posso percorrere le rive del Metauro come fosse un Parco, girare la mia città in bicicletta, godere dei servizi che mi spettano di diritto? Questa città, una volta tanto graziosa e vivibile, ora è il caos. <br />
La Provincia dice che ad oggi mancano 24,6 ettari di standard, cioè verde pubblico, parcheggi, scuole servizi. Chi li doveva realizzare? I costruttori? O voi? Ora mi state dicendo che finalmente, si può costruire un abbondante altro po’. Fantastico! Altri 10000 abitanti a Fano in 10 anni. Io, che faccio parte dei 55000, devo essere felice per questo? <br />
Senza parlare poi dei mezzi: basta leggere l’istruttoria della Provincia, per farsi un’idea della <b>superficialità, l’incoerenza, la pressapocaggine, le gravi carenze documentali, l’illegittimità di molte scelte di piano</b>. <br />
La totale mancanza di un progetto complessivo che esprima un’idea forte e lungimirante di città. Ci dite che questo piano darà una risposta alla crisi che stiamo attraversando: spiegatemi che ci potranno fare i nostri costruttori di nuove case, se oggi come oggi non riescono a vendere quelle che hanno, e sono indebitati fino al collo? <br />
Siamo veramente stanchi delle vostre bufale.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.benecomune.it/2009/03/02/prg-siamo-veramente-stanchi-delle-vostre-bufale/">benecomune.it</a>