Openpolis - Argomento: Vigili Urbanihttps://www.openpolis.it/2014-06-20T00:00:00ZMaurizio SAIA: L’ "era Saia" è iniziata2014-06-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it720866Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Padova (PD) (Partito: CEN-DES (LS CIVICA)) <br/><br/>Vigili, squadrone anti-liti condominiali
Saia: «Le abitudini degli stranieri creano spesso problemi di convivenza. Daremo il via a una task force per mediare»
«Girando tra case pubbliche e private durante la campagna elettorale ho notato che ci sono moltissimi problemi interni ai condomini» sottolinea Saia. «Sono problemi, in particolare, legati alle difficoltà di convivenza derivanti dalle diverse abitudini degli stranieri, spesso difficili da accettare, ma non solo. Ho ricevuto moltissime lamentele e credo che prevenire sia l’antidoto giusto per non arrivare all’esasperazione».
L’idea dello “sceriffo” è quella di creare un corpo speciale all’interno della polizia municipale, che possa mediare tra le famiglie. Stando a ciò che racconta Saia le problematiche maggiori sarebbero legate alle consuetudini e usanze dei tanti stranieri presenti sul territorio che, spesso, contrasterebbero con le abitudini dei padovani. «I motivi per cui si crea un certo allarme sono i più disparati» conferma Saia. «Vanno dagli odori della cucina cingalese, alle abitudini di cucinare fuori o di occupare spazi condominiali dei nigeriani. Sono abitudini che rispettiamo, ma che spesso provocano controversie all’interno dei condomini e che noi dobbiamo cercare di risolvere. Credo che assegnando il compito a una squadra, composta sempre dagli stessi uomini, potremmo fare da filtro. Gli agenti, in poco tempo, conoscerebbero bene tutte le situazioni private sapendo quindi come intervenire e spiegando a chi non rispetta le regole i metodi di buona condotta. L’obiettivo sarebbe semplicemente educativo e ambisce alla condivisione delle regole del codice civile. E questo vale per tutti».
Gli amministratori quindi non bastano. «Gli amministratori sono bravissimi, ma non possono risolvere da soli tutte le questioni o intervenire ogni volta che qualcuno fa un barbecue nel giardino condominiale» ribatte Saia. «Questa è diventata una priorità e per questo credo che includere nel progetto il settore sociale, l’ufficio casa e anche l’Università per cercare di creare un percorso il più corretto possibile, sia la strada più giusta da seguire».
Un fenomeno quindi che l’assessore compara a un vero e proprio conflitto. «Esistono due generi di conflitti. Uno fuori e uno dentro le case e noi dobbiamo occuparci di entrambi». Non esistono zone o quartieri in cui la spia suona più forte. «Assolutamente no» risponde Saia. «Sono diffusi in tutti i quartieri di Padova, dall’Arcella a Mortise, ai quartieri cinesi e ovviamente alle case Ater. Può sembrare una banalità ma non lo è perché l’esasperazione che si accumula dentro la propria casa poi uno se la porta fuori. Ci sono studi di carattere sociologico che lo dimostrano e noi dobbiamo dare risposte a tutti i cittadini. Speriamo di riuscire ad avere un buon numero di uomini a disposizione per costruire questa squadra». L’era Saia è iniziata.
<br/>fonte: <a href="http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/06/20/news/vigili-squadrone-anti-liti-condominiali-1.9457418">mattinopadova.gelocal.it</a>Maurizio SAIA: La folla allo sceriffo Saia: «I vigili ti aspettano!» 2014-06-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it720412Saia sorride. «Abbiamo vinto», dice, «perché avevamo un programma chiaro».
<br/>fonte: <a href="http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/06/09/news/la-folla-allo-sceriffo-saia-i-vigili-ti-aspettano-1.9390889">mattinopadova.gelocal.it</a>Maurizio SAIA: 2013-05-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689542"NO COMMENT. É UN PAESE IL NOSTRO DI CUI VERGOGNARSI. È UNA VOLTA TANTO CONTESTO E DISCUTO LE MOTIVAZIONI IDIOTE DI GIUDICI IRRESPONSABILI"
Per leggere l'intero articolo che ha originato il commento segue l'url
(http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/05/16/news/vigile_ucciso_pena_ridotta_per_il_rom_la_famiglia_lo_aveva_abituato_ai_reati-58918290/)<br/>fonte: <a href="http://msaia.jimdo.com/ci-dice-saia/?logout=1">msaia.jimdo.com</a>Maurizio SAIA: «Città nell’abbandono, dove sono finiti i vigili?»2013-01-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685159Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>Saia all'attacco: "Servono i vigili in piazza". «Che la piazza sia stata abbandonata dell’amministrazione è sotto gli occhi di tutti» l’attacco di Saia, «le bande di teppisti arrivano dalle 16.30 e stanno in zona fino alle 20. Spesso si incrociano con le mamme e i bimbi che escono da scuola, o con i fedeli che devono entrare in chiesa e il disagio è evidente. Perché al di là degli schiamazzi, le risse, i petardi, le bottiglie rotte, i bisogni fatti in giro e gli atteggiamenti da bulletti, c’è un fenomeno evidente e preoccupante legato alla spaccio di droga. Dove sono i vigili?» chiede Saia, «è evidente che è necessario un presidio fisso, prima di comportarsi male i ragazzi ci penserebbe davanti un’autorità. È drammatico pensare che bisogna arrivare a questi livelli di degrado perché l’amministrazione si accorga che qualcosa non va». Secondo il senatore la polizia locale non sarebbe utilizzata in modo efficace: «Mancano 60 uomini in organico, perché non sono state fatte le assunzioni a tempo determinato come prevede la legge? E perché non esiste un progetto organico di presidio della città? La polizia di stato sta facendo molto per la sicurezza, ma non possiamo demandare tutto a loro».
<br/>fonte: <a href="http://msaia.jimdo.com/rassegna-stampa/">msaia.jimdo.com</a>Maurizio SAIA: La legge sulla Polizia Locale2012-06-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646477Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
Il tema della Polizia locale, i cosiddetti vigili urbani...
<p><a href="http://youtu.be/FX8YvDSnJaA">vai alla pagina del video</a> <br />
<br/>fonte: <a href="http://youtu.be/FX8YvDSnJaA">www.youtu.be</a>Giuliano Pisapia: Le risposte per governare Milano: «Si può voltare pagina con ascolto e sviluppo» - INTERVISTA2011-05-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572724Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/><br /><i>Domande poste da Mario Bellini, Architetto, progettista della "Grande Brera" - Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano dal 2002 al 2010 - Annamaria Testa, Pubblicitaria, saggista e docente di marketing.</i>
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<b>Grande Brera. <br />
Un progetto finito o si può rilanciare?</b>
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Ogni grande città deve avere spazi pubblici destinati alla produzione culturale che generano anche ritorni economici e sviluppano la creatività, senza limitarsi alla politica degli eventi e dei tagli di nastri. Noi vogliano realizzare la Grande Brera, che richiede intesa tra governo locale e statale. Mi auguro che il governo – che con Rutelli ministro diede segnali favorevoli in questo senso, poi svaniti – potrà essere partecipe di un progetto di grande rilievo internazionale.
<p><b>Case Aler.<br />
Il Comune pensa di intervenire sulle liste d’attesa?</b>
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Sì, ritengo scandaloso che ci siano circa 5000 appartamenti Aler vuoti. Si devono sbloccare le tante richieste di cambio alloggio che spesso - inspiegabilmente - non vengono accettate. Penso, inoltre, che la gestione dei contratti, delle liste di attesa, dei programmi di manutenzione debba vedere maggiori competenze da parte dei consigli di zona, perché più vicini alle condizioni materiali dei quartieri.
<p><b>Misure antismog.<br />
È per il centro chiuso o le targhe alterne? Nella cintura verde saranno più severi i vincoli al cemento?</b>
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Il 12 e il 13 giugno i milanesi dovranno esprimersi sui 5 referendum ambientali promossi da un comitato civico trasversale alle forze politiche. Sono state raccolte 25mila firme su ogni quesito. La nuova giunta dovrà rispettare l’esito di questi referendum di indirizzo. Questo significa che le misure per la diminuzione del traffico privato, per il miglioramento del trasporto pubblico e, di conseguenza, per il necessario cambio di passo per la riduzione dell’inquinamento saranno condivise con i cittadini milanesi. Sono a favore di una sempre più ampia pedonalizzazione del centro storico e della creazione di aree pedonali in ogni quartiere. Le targhe alterne hanno dimostrato di essere poco efficaci anche nei momenti di emergenza smog. Intorno alla città bisogna tutelare le grandi aree verdi esistenti come il Parco Sud, il Parco Nord, e l’area dei parchi di cintura che comprende il sistema del verde, del Forlanini e del Lambro, da una parte e dei parchi di Trenno, delle Cave e del Bosco in Città dall’altra. Quindi questi polmoni verdi devono essere tutelati e resi vivibili per i milanesi e per l’intera area metropolitana.
<p><b>Expo.<br />
Come renderlo qualcosa di sentito dai milanesi?</b>
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Innanzitutto ricordandoci tutti che "Nutrire il pianeta, energia per la vita" non deve essere solo uno slogan, ma un impegno per Milano. Il motto di Wendell Berry, "Mangiare è un atto agricolo", è il punto di riferimento per quanti hanno a cuore questi temi. Dobbiamo raccogliere intorno alla questione dell'alimentazione del pianeta saperi, energie, capacità scientifiche e tecnologiche, competenze industriali ed economiche. È l'occasione, da qui al 2015, per chiedere ai giovani di contribuire con idee, esperienze, progetti di cooperazione nazionale e internazionale a ricostruire il senso del legame con la terra e la catena alimentare. In primo luogo, questo vuol dire la conoscenza e la valorizzazione effettiva del patrimonio naturale, paesistico e produttivo della pianura milanese e lombarda, la sua storia agricola e ambientale, a partire dal Parco Agricolo Sud. E poi ho sempre fatto riferimento all'Expo diffusa, orientata cioè a valorizzare e far conoscere lo straordinario patrimonio storico e culturale della nostra città.
<p><b>Case vuote.<br />
Le tante abitazioni vuote possono essere gestite per i giovani?</b>
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C’è da negoziare un “patto” tra sistema della proprietà edilizia e istituzioni pubbliche per un razionale piano di pieno utilizzo del patrimonio tale da realizzare un effettivo investimento sociale nel sistema casa. Vi sono esperienze nel mondo da studiare, anche forme di immobiliari pubbliche che qualcuno ha proposto. Per questo abbiamo immaginato la competenza sulla casa nel quadro di una complessiva politica sulle infrastrutture.
<p><b>Università.<br />
Cosa fare per rendere Milano città amica degli studenti Universitari?</b>
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Ho dedicato molto spazio nel programma a questo tema. Ricorderò, tra le altre cose, una carta dello studente per l'accesso a tutti i servizi di tipo culturale, ricreativo e sportivo e per gli studenti stranieri, che dobbiamo attrarre con specifiche azioni, anche l'assistenza sanitaria. Dato che la questione cruciale è l'abitazione assicureremo l'ampliamento dell’offerta di posti letto sia in residenze pubbliche sia in strutture private convenzionate con garanzia di trasparenza nel mercato e prezzi calmierati. Una città che attrae i migliori cervelli è una città che si arricchisce nel tempo. Dobbiamo fare in modo che gli studenti amino e apprezzino Milano perchè si fermino qui anche dopo l'università.
<p><b>Personale in Comune.<br />
Come selezionare il personale di comando nei posti chiave del Comune?</b>
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Alla base ci deve essere la valutazione del rapporto tra competenza e adeguatezza, tanto più con le innovazioni che abbiamo proposto nella struttura della Giunta. Penso ad esempio al tema dell'internazionalizzazione e attrazione delle risorse, ma anche a questioni cruciali come trasparenza, finanza pubblica, coesione, qualità dei servizi. Abbiamo bisogno di assessori selezionati sulla base del merito e non con criteri legati alle appartenenze partitiche e di dirigenti competenti: percorsi ed esperienze professionali chiari e verificabili sapendo che una volta la dirigenza pubblica doveva garantire solo controllo e procedure, mentre oggi è necessario assicurare anche risultati e sviluppo del territorio. La giunta Moratti ha sistematicamente umiliato il patrimonio di competenze e professionalità esistenti.
<p><b>Demanio comunale.<br />
Con quali strumenti intende perseguire il mai raggiunto obiettivo di una gestione politica efficace e imparziale del grande demanio comunale? Quali strumenti per la gestione più efficiente del demanio pubblico?</b>
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Innanzitutto un inventario qualitativo del patrimonio per rendere trasparente una situazione oggi opaca e per chiarire quali siano le risorse a disposizione per finanziare lo sviluppo. Non è una formuletta. Il tema è già nelle mie proposte di riorganizzazione come competenza chiara nell’area Bilancio e Finanza civica. Con il demanio pubblico non si devono alimentare privilegi o speculazioni, ma deve essere occasione per generare sviluppo. Dunque né beni morti né oggetto di rapina.
<p><b>Welfare.<br />
Attraverso quale politica tenterà di favorire l’insediamento in città di coppie giovani? E come giudica l’attuale politica del Comune verso gli anziani? Come giudica il welfare comunale? E quali aiuti nuovi saranno dati agli anziani? Tagli o no alla sussidiarietà?</b>
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Il ringiovanimento di Milano, città invecchiata, è argomento di fondo. Voglio occuparmi personalmente del tema delle nuove famiglie e di come dare maggiori prospettive ai giovani perchè questa è una mia priorità. Ci vogliono serie politiche sociali, infrastrutturali, educative, occupazionali. Con imprenditori e sindacati ci siamo interrogati per avvicinare i giovani alle imprese, al lavoro, al merito, alla libertà. Sì, anche libertà. Per i giovani una bandiera. Nella libertà da condizionamenti mafiosi, dall’inchinarsi a padrini e raccomandazioni per lavorare, il clima sociale e istituzionale di una città conta. L’allungamento dell’età media pone un problema degli anziani come risorsa. La tradizione riformista del Comune mette a disposizione strumenti e consenso sociale a questo fine e sarà fondamentale dotarsi di Centri di Quartiere per proporre “patti di collaborazione” tra giovani e anziani. Per quel che riguarda le persone non autosufficienti occorre potenziare i servizi di assistenza domiciliare.
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<b>La creatività e l’integrazione.<br />
Via Padova è un modello? La scuola di Paravia è un ghetto?</b>
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Milano è stata una grande città aperta. Ha omologato nell’etica del lavoro gente diversa che non è stata né tollerata né ghettizzata (come è successo altrove). Ciò ha creato sviluppo e – come si dice giustamente – creatività (un’area che sfiora il 15% del Pil locale). Contro chi vuole Milano chiusa e barricata, noi non vogliamo né buonismi né razzismi. Ma sviluppare un’integrazione rispettosa di quella identità che è tradizione e vanto di Milano. E’ quello che pensa anche l’imprenditoria. Per cui lo strumento essenziale è: progetti condivisi, non proclami. Secondo me via Padova può essere un interessante modello. La scuola di via Paravia invece è una situazione gestita male e se diventa un ghetto è per responsabilità di chi ha rinunciato a governare i processi reali.
<p><b>Donne e Milano.<br />
Oggi Milano non è molto amica della donne. Che cosa nel suo programma aiuterà le donne che lavorano? Le donne che hanno figli piccoli? Le molte anziane sole? Le ragazze che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro? E le donne che vogliono fare impresa? Quali aiuti per le donne che lavorano e che fanno impresa?</b>
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Le donne milanesi fanno una fatica doppia rispetto agli uomini. Farsi carico dei problemi familiari, lavorare e vivere in una città convulsa e complessa come Milano è molto complicato. Le donne non hanno bisogno dell'aiuto degli uomini per affermarsi, ma di politiche corrette, di asili nido che funzionino, di servizi organizzati dal Comune per l'assistenza nelle faccende domestiche e nella cura delle persone anziane. Una vera rivoluzione poi è quella degli orari per conciliare il lavoro con la vita quotidiana.
<p><b>Comunicazione.<br />
In una organizzazione complessa come una città, la comunicazione tra istituzioni e cittadini non è un fatto accessorio, propagandistico o decorativo. In che modo gruppi, associazioni, persone, potranno ottenere la sua attenzione? Più attenzione ai cittadini Ascolto e risposte dirette Con quali strumenti?</b>
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Parliamo per primi di “dibattito pubblico”, cioè spazi di co-decisione che richiedono informazioni adeguate e controlli di autorità indipendenti. Pensiamo che la rete sia un ambito di interazione su cui investire. Abbiamo visto troppa propaganda fatta a spese del contribuente per non avere voglia di cambiare radicalmente pagina. E poi si prevede di costruire una competenza definita per la comunicazione sia verso l’area della partecipazione, sia verso l’area della promozione della città.
<p><b>Moschea e campi rom. <br />
Come gestirà le ansie sul centro islamico? O come risolverà i campi rom abusivi?</b>
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Hanno piluccato frammenti, parole, da usare come clava propagandistica per generare paure. Una di queste storie è la moschea, fantasma inventato a tavolino a scopi denigratori. Invece ho sostenuto che vada riconosciuto un principio, un diritto umano fondamentale: quello di poter esercitare in libertà e dignità la propria fede, nel solco di Giovanni XXIII, del cardinale Martini e del cardinale Tettamanzi e della nostra Costituzione repubblicana. Oggi esistono diversi luoghi di preghiera irregolari e i cittadini milanesi chiedono che il problema venga risolto, non che si faccia finta che non esista. I campi abusivi sono indegni e sono il risultato delle pessime politiche dell'amministrazione Moratti. Noi dobbiamo contrastare la criminalità, lo sfruttamento dei minori e il racket dell'accattonaggio, cercando invece di costruire relazioni positive con le famiglie e con i bambini attraverso la frequenza della scuola e il lavoro degli assistenti sociali.
<p><b>Vigili di quartiere. <br />
Quanti Ne potrebbero essere impiegati?
</b>
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Vogliamo che torni al centro il rapporto diretto, quotidiano, di confidenza con i cittadini, i negozianti, le attività economiche: i 500 vigili di quartiere promessi e mai entrati in servizio probabilmente sono una quantità sufficiente, ma noi li metteremo davvero. E vogliamo anche che le fondamentali funzioni di controllo delle attività commerciali, edilizie, e le delicate funzioni di polizia giudiziaria attribuite dalla magistratura vengano svolte con il pieno riconoscimento della competenza e delle alte capacità professionali di un Corpo e di tanti agenti impegnati e meritevoli che non possono essere ridotti a strumento di politiche tanto sgradevoli quanto poco efficaci come quelle volute dalla giunta Moratti.
<p><b>Pulizia e buche nelle strade.</b><br />
<b>Con quali strumenti si interverrà?</b>
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Tenendo pulito e coprendo le buche: è un problema che riguarda l'efficienza e l'efficacia degli interventi delle aziende alcune pubbliche e altre private, i cui contratti di servizio verranno attentamente riesaminati. Ci sarà la ricognizione costante sulla situazione: questa volta lo faranno le zone e i cittadini, che sanno bene di che cosa abbiano bisogno i loro quartieri.
<p><b>La strategia delle partecipate.<br />
Come sarà il futuro di A2A Ci saranno dismissioni in Sea?</b>
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Gli interventi di responsabilità istituzionali richiedono la verifica seria di contesti diversi. Ho letto le forti critiche che da molti autorevoli commentatori sono state rivolte alla gestione Moratti delle partecipate. Potrei in queste poche righe segnalare ciò e basta. A2A deve diventare sempre di più una protagonista dello sviluppo della green economy nel nostro territorio contribuendo anche alla riduzione dell'inquinamento attraverso interventi di efficienza nella produzione e nella distribuzione dell'energia e del calore, Sea avrà un ruolo sempre più strategico perchè abbiamo contribuito ad approvare in Consiglio Comunale la sua quotazione con un particolare riguardo alla partecipazione azionaria dei dipendenti e dei milanesi.
<p><b>In questa pagina lo</b> <a href="http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/sondaggio/voisietequi.shtml"><b>speciale Amministrative 2011 dell'Associazione Openpolis: Voi Siete Qui</b></a> <b>- Come orientarsi tra le città al voto.</b>
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<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/risposte_pisapia_a4812916-8510-11e0-80e3-cc32f5990b02.shtml">Corriere della Sera - M.Bellini, G.Ballio, M.Vitale</a>Maurizio SAIA: Norme di indirizzo generale in materia di polizia locale2011-05-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it561706Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni - puntualizza Saia, che a fine aprile, a Riccione, ha partecipato come relatore al convegno nazionale del sindacato della polizia municipale - mi ha assicurato che c'è la copertura finanziaria per la mia riforma e che sarà votata in commissione. Non polemizzo, ma chiedo a tutti i colleghi di evitare i personalismi e di guardare all'obiettivo di una legge tanto attesa, in primis dai vigili urbani.<br />
<br/>fonte: <a href="http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/05/15/news/spray-urticante-e-bastoni-il-centrodestra-si-divide-4203694">il Mattino di Padova</a>Giovanni ALEMANNO: Sicurezza: Ottimo esempio dalla polizia locale2011-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560893Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Roma (RM) (Partito: PdL) - Consigliere Consiglio Comunale Roma (RM) (Lista di elezione: PdL) <br/><br/><br />
I vigili urbani che ieri hanno fatto arrestare un albergatore che aveva tentato di corromperli sono un «bellissimo esempio» del valore della polizia municipale di Roma. Lo ha detto il sindaco Gianni Alemanno che, commentando oggi l’arresto, ha annunciato l’intenzione di congratularsi personalmente con gli agenti. «È una notizia bellissima che dimostra il valore di tanti agenti della polizia municipale che operano sul territorio. Inviterò questo agenti in Campidoglio – ha detto Alemanno – per dargli un mio personale encomio, un riconoscimento, perchè credo siano un bellissimo esempio di quello che è ogni giorno la polizia municipale».<br />
Alemanno ha aggiunto che «tutti i cittadini di Roma devono essere contenti».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/?p=28319">Ansa | sulpm.net</a>Roberto MARONI: Sicurezza: Legge per recupero ordinanze Sindaci 2011-05-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560835Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Interni (Partito: Lega) <br/><br/><br />
Il nuovo testo sarà presentato entro fine maggio per superare la pronuncia della Corte costituzionale.<br />
Le ordinanze dei Sindaci, attualmente bloccate dalla pronuncia della Corte costituzionale, troveranno presto sbocco in una nuova legge. Entro fine maggio, infatti, il ministro dell’Interno si è impegnato a presentare al Consiglio dei Ministri un testo normativo sulla sicurezza urbana in grado di dare organicità alla materia e restituire efficacia alle ordinanze sindacali. Lo ha annunciato lo stesso Maroni il 28 aprile scorso a Verona, in occasione di un convegno sul tema, promosso da Comune e Prefettura. “In questo modo - ha precisato - potremo superare la censura della Consulta. Se le disposizioni sulla sicurezza urbana contenute nel decreto ministeriale del 5 agosto 2008 vanno adottate in forma di legge questa normativa la faremo più in fretta possibile. Propongo ai Sindaci – ha poi concluso - di inviare al ministero i loro contributi per poter inserire nella normativa sulla sicurezza urbana le soluzioni alle criticità ora trattate esclusivamente a colpi di ordinanza. Il testo potrà comprendere dalle norme sulla prostituzione a quelle sull'utilizzo delle mazzette di segnalazione da parte della polizia locale”. (alm)
Notizia: (13-05-2011) Fonte: Governo Destinatari: Polizia municipale - Organi istituzionali - Argomento: Parole chiave: Comuni - Polizia - Sicurezza - Sindaci - Vigili <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gdc.ancitel.it/notizie.cfm?numb=80432">www.gdc.ancitel.it</a>Piero FASSINO: Faccia a faccia Fassino-Coppola: il tema della sicurezza2011-05-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it569479Alla data della dichiarazione: Deputato<br/><br/>"Bisogna garantire il pattugliamento notturno della città. Se lo si può fare con i Vigili Urbani, bene. Se invece vincoli sindacali non lo consentono, allora il pattugliamento notturno va fatto ricorrendo anche a un contratto con una polizia privata come per altro il Comune già fa per alcune sue istituzioni" (...)<br/>fonte: <a href="http://video.sky.it/videoportale/index.shtml?videoID=941236731001">http://tg24.sky.it</a>Furio COLOMBO: Ammutinati contro il cinismo2011-05-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560389Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Due brutti giorni sabato e domenica, per l’Italia, segnata da Berlusconi. Sabato mattina alle ore 10, nella città di Bergamo, nella sala in cui ha luogo l’Assemblea degli Industriali italiani, entra in sala l’amministratore delegato della ThyssenKrupp Italia, appena condannato a 16 anni perché nella sua fabbrica di Torino (un’acciaieria) sei giovani operai e il loro capo, sono finiti bruciati vivi, durante il turno di notte. Subito è scrosciato in sala un applauso caloroso, solidarietà di manager a manager e, degli schiavi, chissenefrega.
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La sera dello stesso giorno giunge notizia della strage nel Mediterraneo. <b>È</b> <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/07/libia-naufragio-di-un-barcone-con-600-profughi-decine-i-morti-anche-donne-e-bambini/109685/"><b>affondato un barcone</b></a> con seicento disperati in fuga dalla Libia, molti bambini, pochi salvati. La Padania intitola a tutta pagina: “Settimana anticlandestini”. Forse non sanno della strage in Libia. Invece un titolino spiega: “Affonda barcone con 600 a bordo”. La sera c’è un comizio di Bossi a Bologna. Accanto ha il ministro Tremonti. Quando tocca a lui, avverte la piazza: “State attenti o vi troverete presto con un sindaco di nome Alì”. È il mondo in cui Barack Hussein Obama è presidente degli Stati Uniti. Ma è il giorno in cui il premier ha dichiarato: “I pubblici ministeri che mi perseguitano sono un cancro da estirpare”.
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Eppure, quella stessa notte, un barcone ha sbattuto sugli scogli davanti a Lampedusa (nel buio, senza alcuno strumento di soccorso) e stava rovesciando nel mare il suo carico di disperati, tra cui donne e bambini. Nel buio (pensate, ancora adesso Lampedusa è stata dotata di nulla) soldati, ufficiali, marinai, Guardia di finanza, Guardia costiera, vigili urbani, cronisti, cittadini di Lampedusa, hanno formato una catena umana passandosi corpi grandi e corpi piccoli, bambini spaventati e mamme che urlavano nomi. E hanno salvato tutti. Quasi tutti. Al mattino sono stati trovati tre cadaveri incastrati sotto la barca. Ma i bambini sono con le mamme, i papà hanno trovato i piccoli.
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Questo è accaduto: l’Italia di Lampedusa si è ammutinata all’orrore a cui fino ad ora ha dovuto assistere e tutti (tutti) si sono buttati in acqua, nel buio, e ciascuno ha salvato chi poteva salvare. Forse il nostro Paese può ricominciare da qui, la parte decente e umana della sua Storia.
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<br/>fonte: <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=104GQF">Il Fatto Quotidiano</a>ANGELO D'AMICO: Alpini a Torino. Città in tilt, non ci sono agenti della polizia locale. Alpini costretti a dirigere il traffico2011-05-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560383Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Piossasco (TO) (Lista di elezione: PdL) <br/><br/><br />
«Torino è in tilt». «Nella città si stanno svolgendo due grandi eventi, l’Adunata degli Alpini e il Giro d’Italia per cui, ovviamente sono state chiuse le vie del centro, ma nulla è stato fatto per gestire il traffico nelle zone rimaste aperte dove si sono verificate code di ore. Questa è la città che lascia in eredità il sindaco Chiamparino». «Per far fronte a questo disagio, in certe zone come corso Francia angolo corso Lecce, alcuni alpini si sono visti a costretti a sostituirsi ai vigili urbani del tutto assenti». <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/?p=28125">Ansa</a>Roberto Angelini: Omniroma-Fontana Trevi. Revocare sospensione vigili2011-05-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560318Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Roma (RM) (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
Rivolgo un appello ai cittadini di Roma affinché si schierino dalla parte degli Agenti della nostra Polizia Municipale perché, se nelle prime ore si era ipotizzato su alcuni mezzi di informazione di una possibile collusione dei due agenti della Polizia Municipale con i «fontanari» che avevano preso le monetine dalla Fontana di Trevi, come esaltato nel servizio della trasmissione «Le Iene», andato in onda alcuni giorni fa, i fatti sono altri.
<p>Quella indicata come una busta dal contenuto equivoco (soldi) presa dal vigile, altro non è, come evidenziato dallo stesso Comandante del Corpo, che la carta d’identità della persona a cui elevare l’ennesimo verbale d’infrazione (non sono mica stupidi questi «fontanari», non vogliono essere denunciati per rifiuto di generalità!).
<p>L’albergo in cui il vigile entra e ne fuoriesce poco dopo, e che fa ipotizzare ad alcuni giornalisti una possibile base dove riporre gli eventuale proventi illeciti, altro non è che il luogo utilizzato dai vigili per scrivere i verbali (non potendolo fare sui sampietrini).
<p>Lo scrive Roberto Angelini, consigliere Pdl al Campidoglio, in una lettera aperta al Sindaco di Roma e al Comandante della Polizia Municipale. I vigili urbani di Roma non sono solo degli elevatori di contravvenzioni – continua – i cittadini sanno anche che questi agenti sono tutti i giorni per le strade della città anche loro tra la gente, nel traffico, avvolti dallo smog a fare il possibile per rendere migliore la vita quotidiana degli abitanti di una metropoli come la nostra, con tutte le sue specificità e devono sapere che per troppi anni gli investimenti sulla loro professionalità sono stati nulli. L’errata interpretazione del servizio girato dalle «Iene» a Fontana di Trevi ha procurato la sospensione di due vigili urbani da parte dell’Amministrazione Comunale.
<p>Detto tutto ciò ringrazio il sindaco Alemanno perché il 27 aprile di questo anno è stata approvata la norma che definisce la proprietà delle monete (Comune di Roma) ed i beneficiari (Caritas).
<p>Per cui dal momento in cui diventerà operativa chi si appropria delle monetine all’interno della Fontana rischia un processo e la galera, ma chiedo al sindaco e al comandante del Corpo della Polizia Municipale che venga revocato il provvedimento di sospensione a carico dei due vigili, anche perché l’ipotizzata inerzia od omissione dei due agenti della polizia municipale è stata determinata da una carenza normativa decennale che rende impunito, fino al giorno in cui diventeranno operative le nuove norme, chi prende le monetine nella fontana»<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/?p=28057">www.sulpm.net</a>AGOSTINO GHIGLIA: Sicurezza: Sfollagente essenziali per tutelare legalità2011-05-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560308Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Torino (TO) (Gruppo: AN) - Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
«Pensare di ritirare questi strumenti, in dotazione agli agenti della Polizia Municipale, indispensabili per poter garantire lo svolgimento dei compiti che competono ai Vigili urbani nel contrasto della microcriminalità appare un’assurdità». Cosi il vice coordinatore regionale del Pdl piemontese, Agostino Ghiglia, in una nota a proposito della decisione del ministero dell’Interno di togliere gli sfollagente alle Polizie locali. «Vivendo in una delle città che i decenni di governo del centro sinistra hanno reso una delle più insicure d’Italia, da anni portiamo avanti la battaglia affinchè la Polizia Municipale sia dotata di sfollagente – aggiunge – è dall’epoca Castellani che sollecitiamo il Comune in tal senso per questa ragione siamo certi che l’esclusione dalla dotazione delle Polizie Locali di sfollagente non può che essere una svista da parte dei funzionari del dicastero», conclude Ghiglia. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/?p=27935">Adnkronos</a>Angelo Maria CICOLANI: Ddl al Senato. Tra Stato e Comuni, guerra degli incassi.2009-11-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418658Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
La battaglia degli autovelox è cominciata in Senato a colpi di audizioni. Ed è una battaglia seria perché vale un miliardo e 600 milioni di euro l'anno. <br />
A combatterla sono i Comuni, preoccupati di vedersi sfilare sotto il naso una fonte di reddito che, in tempi di magra, si è trasformata in fonte di sopravvivenza.
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Oggi i soldi delle multe fatte con gli autovelox vanno a chi le fa: se i vigili urbani di un piccolo paese piazzano il loro occhio elettronico su una strada statale l'incasso va al Comune per il quale lavorano i vigili. È stata proprio questa regola a far cadere in tentazione chi gli autovelox li ha piazzati più per far cassa che per migliorare la sicurezza. Ma le cose sono destinate a cambiare.
<p>È il disegno di legge sulla sicurezza stradale approvato prima dell'estate alla Camera a spaventare gli ottomila sindaci d'Italia, anche la stragrande maggioranza che si è comportata in modo corretto.
<p>Quel testo dice che l'incasso degli autovelox non va più a chi fa le multe ma «all'ente proprietario della strada su cui è stato effettuato l'accertamento». Se la multa viene fatta su una statale, cioè, i soldi vanno allo Stato anche se dietro quella macchinetta c'erano i vigili urbani.<br />
Per i Comuni sarebbe una perdita difficile da sostenere. Oggi le multe valgono circa il sette per cento delle entrate che arrivano dalle imposte locali. E quel miliardo e 600 milioni è (scherzi del destino) proprio la somma di cui i sindaci d'Italia avrebbero bisogno per rispondere alla crisi economica potenziando i servizi sociali. Comprensibile che adesso, con il disegno di legge passato all'esame del Senato, i Comuni sia no tornati alla carica.
<p> Nei giorni scorsi la loro associazione nazionale, l'Anci, ha avanzato un'ipotesi di mediazione. <br />
È stato Sergio Marchi, assessore alla Mobilità del Comune di Roma, a formalizzare la proposta in commissione Trasporti: <br />
quando i vigili urbani fanno una multa su una strada statale l'incasso viene diviso a metà fra Comune e Stato. Fifty fifty e tutti contenti: sarà questa la soluzione? <br />
Possibile ma con qualche correttivo.
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Il pallino è adesso in mano ad <b>Angelo Maria Cicolani</b> (Pdl),
relatore del disegno di legge.
<p>«Quella dei Comuni - dice - è una posizione responsabile, riconoscono che il problema c'è e che qualcosa va cambiato.
<p> Il punto, però, non è tanto a chi vanno i soldi ma come vengono utilizzati».<br />
Già oggi la legge dice che il ricavato delle multe deve essere usato per migliorare la sicurezza delle strade. <br />
Ma non c'è nessun controllo, né sanzioni per chi non lo fa. E spesso i Comuni, anche per i tagli dei trasferimenti dallo Stato centrale, sono quasi costretti a spendere quei soldi per altri scopi. La mediazione potrebbe arrivare proprio su questo punto. <br />
Dividere a metà la torta, 50 per cento ai Comuni, 50 per cento allo Stato, oppure alla Provincia se si tratta di strade provinciali. Ma a patto che il Comune si impegni davvero ad usare quei soldi per ridurre il numero di incidenti e di morti.
<p> «L'idea - spiega Cicolani - è quella di vincolare i Comuni a fare un piano per la sicurezza stradale indicando ogni anno le opere necessarie con i relativi costi previsti».<br />
Chi non utilizza il gettito delle multe per realizzare queste opere ma per altri voci, l'anno dopo perde il diritto al suo 50 per cento. Una punizione severa che, colpendo il bilancio, potrebbe bastare a garantire il rispetto delle regole. <br />
Sarà sufficiente a convincere i Comuni?<br />
Probabilmente sì, specie davanti al rischio di perdere di colpo una risorsa così importante. Oltre al bastone, poi, ci sarebbe anche la carota. I Comuni potrebbero incassare anche l'altro 50 per cento del gettito se si impegneranno a sostituire gli autovelox con i tutor. A quel punto il controllo delle strade non sarebbe più limitato ad alcuni punti ma sistematico. In grado di garantire più sicurezza. <br />
E, probabilmente, anche più soldi.
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=NXH68">Il Corriere della Sera - L.Sal.</a>BEATRICE DRAGHETTI: Bambini sicuri sulla strada2008-05-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it355180Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Bologna (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Pres. Giunta Provincia Bologna<br/><br/>Esercitazione pratica per 20 scolari delle elementari XXI Aprile
Nell'ambito del progetto "Sicuri sulla strada", nella mattinata di mercoledì 7 maggio, 20 alunni della classe V B delle scuole elementari XXI Aprile di Bologna, alla presenza dell'assessore provinciale alla Viabilità e Mobilità Graziano Prantoni, si sono impegnati nell'esercitazione pratica su strada con la bicicletta.
La prova era prevista all'interno di due percorsi formativi, sotto la guida dell'ispettore capo Emilio Noferini, referente per l'educazione stradale della Provincia, e di due assistenti di Polizia municipale del Comune di Bologna.
I due percorsi hanno interessato le vie Busacchi, Bastia, Del Partigiano, Martini e XXI Aprile del quartiere Saragozza. Lungo tutto il tragitto numerosi "genitori istruttori", adeguatamente formati in precedenza, hanno accompagnato e controllato l'attività di educazione stradale svolta dai bambini, partecipando attivamente all'iniziativa, in una positiva sinergia tra famiglie e istituzioni.
Il progetto "Sicuri sulla strada" è realizzato dalla Provincia, con la collaborazione dell'Ufficio scolastico provinciale, dell'Ufficio scolastico regionale e dei Comuni della provincia con i relativi Comandi di Polizia municipale, avvalendosi anche dell'apporto scientifico dell'Università degli studi di Bologna.
A partire dall'anno scolastico 2006/2007, il progetto si è proposto di fornire, con l'apporto primario della scuola, un'adeguata e mirata educazione stradale a tutti gli studenti delle scuole primarie della provincia, con modalità di partecipazione e interazione che coinvolgono ragazzi e genitori. Nel secondo anno di attività il Progetto ha raccolto nuovamente l'adesione di buona parte dei Comuni, delle Polizie municipali e delle Scuole del territorio provinciale: sono circa 160 i vigili e i docenti coinvolti nei corsi di "formazione per i formatori", 357 sono le classi di scuola primaria aderenti al progetto e 7715 i bambini che stanno beneficiando dei corsi nell'anno scolastico 2007/2008.
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.bologna.it/probo/Engine/RAServePG.php/P/638810010300/M/309510010310">Provincia di Bologna - Ufficio Stampa</a>DONATO VENA: Reggio E.: sicurezza in città, la pozisione del capogruppo PdCI Vena2008-04-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356263Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Reggio nell'Emilia (RE) (Lista di elezione: COMUNISTI) <br/><br/>Reggio Emilia - Il capogruppo del Pdci Donato Vena ha tenuto oggi una conferenza stampa sulle varie tematiche inerenti alla sicurezza, da quella sul lavoro a quella personale. Vena ha anche fatto il punto sulle dotazioni di difesa personale per gli agenti della Polizia municipale.
Sicurezza sul lavoro “Ieri – sostiene il capogruppo Vena – si è celebrata la giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro istituita dalle Nazioni unite. L’obiettivo è promuovere la cultura della prevenzione in materia di sicurezza e salute, sensibilizzando tutti i soggetti interessati. Su questo tema, dalle destre, c’è stato un silenzio assordante. Per loro questo lato della sicurezza non porta valore aggiunto in termini di voti, quindi massimo silenzio”.
La Polizia Municipale “Sono favorevole - prosegue Vena – a dotare la Polizia Municipale dello spray, strumento utile per l’autodifesa e strumento intermedio tra le mani nude e l’arma in dotazione. Qualche perplessità a dotare, come accessorio fisso, il Pr24 (e non il manganello che a normativa attuale non può essere dato in dotazione). In ogni caso l’eventuale dotazione va regolamentata. Si tenga presente che mentre la bomboletta dello spray è chiusa nella mano dell’operatore, quindi, difficile da asportare, il Pr24 da strumento di autodifesa, se strappato dalle mani, può diventare un’arma per l’aggressore. Le destre cavalcando l’idea di dotare la Polizia Municipale di spray e Pr24 credendo così di risolvere il problema sicurezza in città. Falso! Lo saranno al massimo un po’ di più gli operatori in caso di una colluttazione, ma il grado e la percezione di insicurezza resta: la prova? Vi siete mai chiesti perché le destre non hanno mai sollevato il problema che poliziotti e carabinieri, non portano quasi mai con se il Pr24 (o manganello), ma solo in casi particolari (vedi partite di calcio)?”
Le ronde “Se per ronde (il termine in se è già sbagliato, richiama squadre punitive di altri tempi) si intende sensibilizzare alcuni cittadini al loro dovere civico chiedendogli di intervenire, segnalare, denunciare… come testimoni di reati o gesti di inciviltà, ben vengano. Sventolare ronde di giustizialisti da organizzare in strada è un modo solo di strumentalizzare politicamente il problema sicurezza distruggendo quelle azioni di coesione sociale messe in piedi dal Comune per migliorare la sicurezza in città. Ricordo, inoltre, che ‘ronde della sicurezza’ ci sono già a Reggio Emilia, istituite dal Comune e si chiamano: BiciBus che vede volontari seguire in sicurezza tutti i giorni i bambini che in gruppo vanno a scuola in bici; o i volontari che presidiano i passaggi pedonali nelle ore di entrata e uscita dalla scuole; o le Gev (Guardie ecologiche volontarie) che tengono in sicurezza il territorio comunale”.
Perché non si parla del dopo reato? “La sicurezza – prosegue Vena – passa non solo attraverso la presenza degli uomini di polizia in strada e con progetti di coesione sociale, ma anche rimodernando la giustizia: snellimento delle procedure dopo l’arresto; processi brevi; certezza della pena; investimenti di uomini e strutture penitenziarie”.
Sicurezza in Centro storico “Il Centro storico – sostiene Vena – deve essere di tutti e tutti devono poter contribuire per la sua vitalità e sicurezza. Come? Questa la proposta dei Comunisti italiani: tra qualche settimana si dovrà parlare di riduzione del Circoscrizioni, da otto a un massimo di quattro o cinque, rivedendo i vari confini. I Comunisti italiani chiedono che il Centro storico venga diviso in quattro o cinque parti (a seconda del numero delle Circoscrizioni che si deciderà di creare) ed ogni futura Circoscrizione ne gestirà una parte per vitalizzarla contribuendo con azioni sociali, progetti mirati a migliorare la coesione sociale e la sicurezza. Tutta la città dovrà sentirsi partecipe tramite tutte le Circoscrizioni”.
Il nuovo governo e le cose da fare per la sicurezza delle città “Oggi le destre sono al governo. Hanno sempre chiesto più sicurezza quando erano all’opposizione, molte volte in modo demagogico.
Queste le cose da fare se vogliono migliorare la sicurezza nelle città:
1) riforma della Legge quadro 65 del 1986 della Polizia Municipale, che ha ormai 22 anni e va rivista, specificando funzioni più chiare per la polizia locale;
2) prevedere nella prossima Finanziaria che le spese per la pubblica sicurezza e la coesione sociale nei comuni siano scorporate dal patto di stabilità;
3) l’impiego sempre maggiore della Polizia Municipale in funzioni di sicurezza del territorio, che in primis compete allo Stato, esige che una quota degli stipendi della Polizia Municipale sia a carico dello Stato e non gravi solo sui cittadini del territorio.
<br/>fonte: <a href="http://www.reggio2000.it/modules.php?name=News&file=article&sid=73821">Reggio 2000</a>