Openpolis - Argomento: fiduciahttps://www.openpolis.it/2018-11-06T00:00:00ZFRANCO MIRABELLI: Fraccaro spieghi, Cdm per fiducia c’è stato?2018-11-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it933957Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“La maggioranza Lega-M5s non rispetta le regole, neanche quelle minime della democrazia parlamentare. La fiducia sul decreto sicurezza è stata autorizzata da un Consiglio dei ministri? Dove e quando si è svolto? Il ministro Fraccaro ha il dovere di spigarci costa sta succedendo, perché di questa riunione nessuno sa niente. Aver contratto un patto di governo non significa poter disporre delle istituzioni a proprio piacimento”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo dem.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/affari-costituzionali/mirabelli-fraccaro-spieghi-cdm-fiducia-ce/">SenatoriPD</a>FRANCO MIRABELLI: Contro mafie solo buoni propositi2018-06-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it927511Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“In una Repubblica parlamentare è in Aula che il governo ottiene la fiducia. Ci troviamo di fronte ad un premier non eletto dal popolo, con una coalizione non scelta dal popolo e ad un governo con molti tecnici. Fino a qualche mese fa Lega e M5s, le forze che sostengono Conte, consideravano abusivi governi siffatti. Non lo erano allora e non lo sono ora. Noi non faremo opposizione mettendo in discussione la legittimità di questo Esecutivo, per rispetto della Costituzione e dei cittadini. La faremo sulle cose, guardando agli interessi del Paese. Per collaborare con le forze di governo non c’è bisogno delle possibili future concessioni elencate da Conte, ma dei diritti delle opposizioni già previsti dallo statuto”. Lo ha detto in Aula Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato.
<p>“Noi parlamentari – ha proseguito Mirabelli – rappresentiamo il Paese, secondo il dettato della Costituzione, non siamo mediatori tra il Premier e i cittadini. Alcune dichiarazioni programmatiche di Conte le condividiamo, altre non sono che un elenco dei problemi dei cittadini. Come si fa a non essere d’accordo? Ma il punto è: come si fa? Con quali risorse? Lasciare un paese migliore ai figli e ai nipoti, come ha detto Conte? Nel contratto non c’è traccia di futuro. Come si può pensare al futuro abbassando le tasse ai ricchi o pensando a chi andrà in pensione nei prossimi 10 anni invece che ai giovani? Come può pensare al futuro chi vuole un’Europa che torna indietro e che costruisce muri? Anche sulla lotta alle mafie non c’è nulla a parte buoni propositi e un segnale chiaro è stato l’atteggiamento di Salvini, che a Pozzallo non ha pronunciato neanche la parola. Anche sull’uccisione del sindacalista a San Ferdinando, oltre al cordoglio, ci saremmo aspettati rassicurazioni sul fatto che si farà di tutto per far luce sull’omicidio”.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/pd/mirabelli-mafie-solo-buoni-propositi-un-discorso-senza-traccia-futuro/">SenatoriPD</a>FRANCO MIRABELLI: Fiducia per chiudere e dare al Paese legge2016-05-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it769151Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“Dopo 28 anni, finalmente, da oggi ci sarà una legge che riconosce i diritti delle coppie e non più solo degli individui, definendo una serie di diritti e di doveri che ci rimettono in pari anche con le richieste dell’Europa. Di fronte a questo traguardo storico è stato giusto mettere la fiducia, chiudere questa vicenda e regalare al Paese, finalmente, dopo quasi un anno di iter parlamentare, una legge sulle unioni civili”. Lo ha detto il senatore del Pd Franco Mirabelli a Skytg24.
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“Con la legge approvata – ha continuato Mirabelli – si stabiliscono diritti e doveri per le coppie omosessuali e per le convivenze, con un riconoscimento importante prima inesistente. Per questo credo che ci sia da festeggiare”.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/principale/mirasbelli-fiducia-per-chiudere-e-dare-al-paese-legge/">senatoriPD</a>FRANCO MIRABELLI: Oggi votata fiducia a governo, intimidire conferenza capigruppo è squadrismo2016-04-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it769061Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/> “Di Maio afferma che non votare la mozione di sfiducia al Governo subito è dittatura. Di Maio è ignorante delle più elementari regole della democrazia. Oggi abbiamo votato, con numeri più che abbondanti, la fiducia al governo. Sono le regole della democrazia che prevede, anche, che la calendarizzazione dell’aula sia decisa a maggioranza e non dalla volontà di una forza politica. E trovo che sia squadrismo il tentativo compiuto dai parlamentari del movimento 5 stelle di intimidire la conferenza dei capigruppo del Senato che stava liberamente decidendo su questo”. Lo dichiara il sentore del Pd Franco Mirabelli, rispondendo alle dichiarazioni dell’onorevole Di Maio.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/stampa/41929/">senatoriPD</a>Claudio Pedrazzini: FIDUCIA A MARONI E VIA LIBERA ALLA NUOVA AUTHORITY2016-03-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768945Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI) <br/><br/>"La fiducia nel Presidente Maroni è scontata e Forza Italia rinnova il nostro pieno e convinto appoggio alla Giunta, annunciando il nostro voto favorevole a questa ennesima authority al fine di prevenire corruzione ed illegalità. Tuttavia il primo controllo del politico e della politica è l'autocontrollo. Tutto parte da noi". Così ha dichiarato Claudio Pedrazzini, Presidente del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale di Lombardia in occasione della mozione di sfiducia presentata dalle minoranze nell'aula consiliare. "Dobbiamo certamente rivolgere oggi un richiamo a quelle figure e persone, come i revisori, che devono compiere il loro dovere fino in fondo e richiamare tutti alle proprie responsabilità. Ma il problema - ha proseguito Pedrazzini- è ancor più di ordine generale: la magistratura non può esercitare una supplenza della politica. È la stessa politica che deve darsi una regolata; chi fa politica deve essere spoglio di interessi, evitando attività interconnesse con quelle della regione". "Io sono garantista, sempre, e sono contro la custodia cautelare. Si facciano dunque ora i processi, nei tempi giusti, in tempi rapidi. Credo però ci sia anche qualche disfunzione nel sistema nel suo complesso su cui occorre riflettere: l'indagine è partita nel 2013 e arriva solo nel 2016 un'ordinanza di custodia cautelare. Perché aspettare tre anni - ha concluso Pedrazzini - e non intervenire prima per evitare che si continuasse a delinquere? Forse si è preferito promuovere l'uso delle intercettazioni e arrivare a colpire le persone, lasciando però le istituzioni e le comunità, pur nell'evidenza dei fatti, esposte ai danni causati da chi era libero di agire quando invece era sufficiente un avviso di garanzia tre anni orsono". Lo dichiara in aula Claudio Pedrazzini, Presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia, sulla sfiducia a Maroni.<br/>fonte: <a href="http://www.omnimilano.it">OMNIMILANO</a>FRANCO MIRABELLI: Mantenuta la promessa sui diritti, dopo anni2016-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768925Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“Pronto il maxi emendamento che domani finalmente, per la prima volta dopo anni, riconoscerà i diritti alle unioni civili. Promessa mantenuta”. Lo scrive su Twitter il senatore del Pd <b>Franco Mirabelli</b>.
<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/giustizia/mirabelli-mantenuta-la-promessa-sui-diritti-dopo-anni/">senatoriPD</a>FRANCO MIRABELLI: Fiducia garantisce approvazione ddl Unioni Civili2016-02-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it768921Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“La fiducia garantisce di approvare la legge sulle unioni civili che l’Italia aspetta da anni e che troppi vogliono boicottare”. Lo scrive su Twitter il senatore del Pd <b>Franco Mirabelli</b>.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/giustizia/mirabelli-fiducia-garantisce-approvazione-ddl/">senatoriPD</a>FRANCO MIRABELLI: Istat: Italiani condividono necessità riforme2015-11-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it767896Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/> "I dati diffusi oggi dall'Istat sulla fiducia dei consumatori ai massimi storici e delle imprese in crescita confermano che gli italiani hanno compreso la necessità delle riforme e approvano il percorso di grande cambiamento che abbiamo intrapreso. Aver ristabilito un clima di fiducia è importante per sostenere la ripresa, andiamo avanti così". Lo dice il senatore del Pd <b>Franco Mirabelli</b>. <br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/doc/14605/mirabelli-italiani-condividono-necessit-riforme.htm">senatoriPD</a>Luca Frusone: Appello ai padri, alle madri, ai nonni: fidatevi dei giovani!2014-05-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it723442Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: M5S) <br/><br/>Vorrei fare un APPELLO ai PADRI, alle MADRI, ai NONNI e a tutte quelle persone che vedono nella felicità dei propri figli e nipoti qualcosa di più grande della loro stessa vita. Da sempre noi ragazzi siamo stati indirizzati, aiutati, alcune volte costretti involontariamente ma costretti a seguire quello che ci dicevano i genitori o comunque persone per cui nutriamo una seria fiducia. Molto spesso capita che il genitori indirizzi un po'la scelta politica dei figli, soprattutto quando i figli non si interessano molto alla politica. Ma ora qualcosa è cambiato. Vedo ragazzi che credono nella politica, che vedono finalmente qualcosa di nuovo alle porte e ci credono con tutto il cuore. Ragazzi che non hanno nemmeno l'età per votare e già sono guerrieri della legalità. Bene, per una volta io chiedo ai genitori, ai nonni, agli zii e a tutte quelle persone che ci hanno accompagnato per mano nella nostra vita per una volta di fidarsi dei giovani, chiedete a loro in chi si rivedono, a chi credono. Il mondo noi non lo ereditiamo dai nostri padri ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli e per questo chiedo di ascoltare chi in questo mondo dovrà viverci. Viviamo in un Paese dove sei costretto a scappare per inseguire la felicità, eppure ora c'è una speranza e non lo dico perché ne faccio parte ma perché ero uno di quelli destinati a scappare dal mio Paese, dalla mia famiglia e dalle cose più care. Informatevi, veniteci a conoscere e troverete solamente ragazzi orfani di esempi, con dei sogni più grandi del Paese in cui vivono, troverete semplicemente dei figli di questo disastro di Paese che vogliono solo l'opportunità di cambiare, tutti insieme, il vostro presente ed il nostro futuro. Grazie<br/>fonte: <a href="https://www.facebook.com/luca.frusone?fref=ts">Facebook</a>FRANCO MIRABELLI: Da Renzi obiettivi di Governo di svolta2014-02-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it715879Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>"Il discorso di oggi del Presidente del Consiglio é stato convincente e ha indicato con chiarezza gli obbiettivi di un governo di svolta, che vuole restituire credibilità alle istituzioni e dare risposte
concrete ai cittadini. Il tono anche irrituale della relazione di Renzi ha contribuito a rafforzare l'idea di un Esecutivo che guarda al futuro dell'Italia e vuole rompere i vincoli burocratici e corporativi che pesano sul Paese e impediscono l'innovazione e la valorizzazione delle energie e delle risorse straordinarie che sono il nostro patrimonio più prezioso". Lo dice il senatore <b>Franco Mirabelli</b>, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia.
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"Le misure annunciate per far ripartire l'economia - prosegue <b>Franco Mirabelli</b> - a partire dal pagamento di tutti i debiti della Pa e alla esenzione dal patto di stabilità delle spese per gli interventi sull'edilizia scolastica, insieme agli interventi proposti sul taglio di Irap e sul cuneo fiscale, sono proposte concrete che possono in poco tempo segnare una svolta positiva".
<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/doc/4742/mirabelli-da-renzi-obiettivi-di-governo-di-svolta.htm">senatoripd</a>Marco Scibona: Settimana dal 20 Settembre al 6 Ottobre 20132013-10-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it710103Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>Questa settimana, come avete potuto leggere dalla cronaca, è stata molto movimentata da un punto di vista politico ma totalmente stagnante sul versante delle legiferazione.<br />
Le sedute programmate di aula e di commissione sono state sconvocate ed il calendario è stato stravolto a causa della quasi crisi di governo.
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Lunedì ci siamo riuniti come gruppo Senatori cinque stelle e poi in congiunta con i ragazzi della Camera per decidere la linea da tenere in vista delle comunicazioni del Presidente del Consiglio.
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Mercoledì il Presidente Letta è venuto in aula e abbiamo assistito allo show, dichiarazioni di voto volutamente criptiche in attesa che la situazione si delineasse meglio, dichiarazioni indecenti pronunciate da chi la decenza non ha idea di cosa sia, “dichiarazioni spettacolo” che si addicono più al palco di un teatro che ad una Aula legislativa.
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Nel pomeriggio di Mercoledì e Giovedì abbiamo incardinato in aula la Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni (1015) limitandoci alle discussioni generali in attesa che la commissione competente valuti gli emendamenti.<br />
Successivamente siamo passati alla discussione del documento di LO MORO, RICCHIUTI – Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali – Relatore PIZZETTI (doc. XXII, n. 10) e del disegno di legge FALANGA ed altri. – Disposizioni per la razionalizzazione delle competenze in materia di demolizione di manufatti abusivi – Relatore CALIENDO (580) . Anche in questo caso ci fermiamo unicamente alle discussioni senza arrivare a nessun voto.
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Nel fine settimana ho partecipato alla commemorazione della strage del Vajont, non ero mai stato a visitare quei luoghi e ci tenevo particolarmente ad essere presente, troppi i parallelismi con quello che vorrebbero fare in Valle di Susa, troppa la commozione nell’ascoltare quelle storie di vite spezzate per brama di guadagno.
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Incredibile come ancora oggi ci sia qualcuno che pensi di poter sfruttare quelle acque per creare energia e denaro.
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Questi luoghi devono rimanere intatti a monito per le future generazioni, la natura non si può piegare ai guadagni dell’uomo,e il mantenimento di questo stato di cose serve ”a memoria” affinchè nessuno pensi di fare in altri luoghi gli stessi errori.
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Il silenzio che si percepisce sulla diga e al cimitero lascia un segno indelebile, segno ancora più profondo se si proviene da luoghi che si vorrebbe destinare a speculazioni simili.
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Una nuova settimana inizia, una maggiore consapevolezza, se possibile, del ruolo che abbiamo.<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/">www.marcoscibona.it</a>ROBERTO CAPELLI: Centro Democratico » Dl emergenze, Capelli: Fiducia da CD, Paese non puo’ permettersi crisi al buio, ma accelerare il passo2013-06-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it690867Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: DS-CD) <br/><br/>“Il Centro Democratico non farà mancare il suo sostegno al governo votando la fiducia al decreto per gli interventi sulle emergenze ambientali e in favore delle zone terremotate – è quanto afferma in una nota l’on. Roberto Capelli per il movimento guidato da Bruno Tabacci – Ma la scelta di apporre il voto di fiducia non ci piace. Avremmo preferito continuare la discussione anche in seduta notturna, contrastando l’ostruzionismo ma valutando ogni proposta di emendamento migliorativa. Non si ricada nell’abuso del voto di fiducia come in passato. E si comincino ad affrontare i problemi reali delle piccole e medie imprese senza credito e del lavoro. Il voto del Centro Democratico di oggi – conclude Capelli – è una fiducia al buio perché il Paese non è in condizione di permettersi una crisi al buio. Ma bisogna accelerare il passo”<br/>fonte: <a href="http://www.ilcentrodemocratico.it/?p=6079">www.ilcentrodemocratico.it</a>GIUSEPPE CIVATI: Posizione su governo letta non votata fiducia uscendo dall'aula2013-04-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689101Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: SI-SEL-POS) <br/><br/>Non parteciperò al voto di fiducia del governo Letta. Ho deciso così, dopo giorni difficili, dopo avere atteso risposte che non sono arrivate, dopo avere valutato tutte le alternative e le possibilità che avevamo di fronte.
Circa il programma, ho insistito sul fatto che non è dato sapere quali siano le vere priorità di questo governo (Letta ha declinato decine di obiettivi e un programma dal passo lunghissimo), se esista una bozza di legge elettorale da cui partire, se insomma ci possa essere certezza delle prime cose che questa strana alleanza potrà varare nelle prossime settimane.
Il mio, quindi, è un giudizio negativo e pessimistico, ma ho preferito non dichiararmi contrario in aula proprio per evitare una rottura che non è certo il mio obiettivo, che rimane invece quello di ribadire la necessità che anche nel Pd vi sia un punto di vista critico e capace di immaginare che le alternative ci sono o ci sarebbero potute essere, che siamo andati incontro a fallimenti gravissimi, che ancora non conosciamo nessuno dei famosi 101 che hanno deciso la partita, che non ci possiamo dire soddisfatti di un governo che non abbiamo voluto fare nei primi giorni del dopo voto, un governo che non ha uno scopo e una missione precisa, ma che si presenta come governo politico di legislatura, retto da Pd e Pdl (con la soddisfazione soprattutto di quest’ultimo, almeno nel rivendicare la soluzione dell’impasse).
P.S.: è una presa di posizione solitaria, come è ovvio che sia e che fosse. Molti parlamentari a cui mi sento particolarmente vicino e affine hanno votato sì, pur condividendo molte delle critiche e delle cautele che ho cercato di rappresentare, proprio perché non siamo l’ennesima corrente che si vuole aggiungere alle millemila già esistenti e perché non vogliamo distruggere il Pd (come altri hanno dimostrato di volere e saper fare) ma piuttosto dargli una missione più credibile e un profilo più netto e preciso. Da domani, si (ri)comincia.<br/>fonte: <a href="http://www.ciwati.it/2013/04/29/la-mia-personalissima-posizione/">ciwati</a>GIUSEPPE CIVATI: smentisco fiducia a governo letta2013-04-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689086Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: SI-SEL-POS) <br/><br/>Circola da qualche minuto un documento che include anche la mia firma e in cui annuncio il mio voto di fuducia al Governo. Non so come sia uscito, ma non ho firmato alcuna dichiarazione di fiducia e quindi smentisco.
Come ho detto più volte in questi giorni, e ancora poche ore fa in diretta su Rai 3, le mie perplessità sul Governo Letta rimangono, e prenderò una decisione in merito alla fiducia solo dopo averne discusso, come ho ripetutamente richiesto, domattina con il resto dei colleghi del Pd. Non prima.<br/>fonte: <a href="http://www.ciwati.it/2013/04/28/smentisco/">ciwati</a>Dario FRANCESCHINI: Ddl corruzione: se il Governo pone la fiducia, lo faccia sul testo delle commissioni2012-06-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646038Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Il governo ha chiesto di rinviare a martedì l'esame del disegno di legge anticorruzione, spiegando di voler porre la fiducia sul provvedimento. L'annuncio è arrivato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. L'esecutivo metterà a punto - sotto forma di maxiemendamento - un testo che assorba tutta la parte rimasta" ancora da esaminare del ddl, cioè l'articolo 10 (sulla incandidabilità) e gli articoli dal 13 al 19 (con le norme penali).
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"Per quanto ci riguarda, se il Governo sceglie questa strada - ha commentato il presidente dei deputati del PD Dario Franceschini - la fiducia deve essere posta senza cambiare una virgola rispetto al testo adottato dalle commissioni; un testo che noi intendevamo migliorare ma di certo non può essere peggiorato". Il testo approvato dalla commissione contiene, rispetto alle proposte formulate dal ministro della Giustizia Paola Severino, un aggravamento di pena per il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, proposto dal PD e approvato con il voto contrario del Pdl. Nel testo della commissione le pene per questo reato sono da quattro a otto anni.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=7299">dariofranceschini.it</a>Giorgio NAPOLITANO: Napolitano «vota» la fiducia al governo: si è mosso bene2011-10-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617301Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica<br/><br/>Sorridente, rimesso in sella dal voto di fiducia e scortato come al solito da Gianni Letta in funzione di ammorbidente, il Cavaliere arriva al Quirinale alle cinque e mezzo di sera e illustra al capo dello Stato quali saranno i prossimi impegni del governo, e cioè la legge sulla stabilità finanziaria e il pacchetto sullo sviluppo. Restano invece «difficoltà» su Bankitalia: Tremonti tiene duro su Grilli. L'incontro, «formale ma disteso», dura mezz'ora. Un vertice che, secondo l'opposizione, arriva fuori tempo massimo: Berlusconi, dicono, si sarebbe dovuto presentare sul Colle martedì stesso per restituire il mandato. Giorgio Napolitano però non è per niente d'accordo: <b>«Il rifiuto di approvazione ha un valore politico, ma io non ho ritenuto che vi fosse un obbligo giuridico di dimissioni a seguito della reiezione del rendiconto».</b>
Un «convincimento» che il presidente della Repubblica mette addirittura nero su bianco, in una lunga risposta a una lettera che gli avevano spedito i capigruppo della maggioranza. Ebbene, secondo il Colle la bocciatura di una legge importante come l'articolo uno del bilancio consuntivo non è sufficiente per aprire una crisi. Un opinione, spiega, <b>«confortata del resto dalla dottrina»</b>. <b>E cita Valerio Onida, costituzionalista vicino al Pd. Quello che serviva era invece «una verifica parlamentare della persistenza del rapporto di fiducia, come lo stesso presidente del Consiglio ha fatto». Anche senza dimissioni, «come si è invece verificato in taluni richiamati precedenti».
Questo «dal punto di vista costituzionale».</b> Da quello politico però, Napolitano, pure dopo il voto, resta preoccupato «per il contesto più generale e l'innegabile manifestarsi negli ultimi tempi di acute tensioni in seno al governo e alla coalizione». Strappi e polemiche che hanno provocato «conseguenti incertezze nell'adozione di decisioni dovute o annunciate». La questione insomma, vista dal Colle, è sempre la stessa: al di là dei numeri, Berlusconi ce la farà a governare il Paese? Riuscirà a fronteggiare la crisi finanziaria? Avrà la forza di prendere le misure che servono per evitare di cadere nel baratro? Domande che il capo dello Stato rivolge direttamente al Cav durante il faccia a faccia serale e sulle quali aspetta risposte «dai fatti».
Ma tutto ciò, scrive Napolitano, «nulla ha a che vedere con un'inammissibile contestazione dell'articolo 94 della Costituzione». Anche se «il ricorso alla fiducia non dovrebbe eccedere da limiti oltre i quali si comprimono le prerogative delle Camere». Il capo dello Stato non entra nei dettagli della disputa tecnico-giuridica sul come «superare l'inconveniente» provocato dalla bocciatura di un provvedimento obbligatorio. Però osserva: «Le modalità non possono che essere le stesse per qualunque governo e possono consistere anche nella ripresentazione dello stesso testo. Ma era opportuno che avvenisse dopo il chiarimento politico, come in effetti è avvenuto».
Come dire: il governo si è mosso bene. E Gianfranco Fini invece, lui come si è mosso? Napolitano prende freddamente le distanze: «Non spetta a me pronunciarmi sui comportamenti e sul merito di atti che rientrano nell'autonomia del presidente della Camera». Poi ricostruisce il contestato incontro di mercoledì, quando Fini «ha chiesto di incontrarmi su esplicita richiesta dell'opposizione per riferirmi le loro valutazioni, le posizioni della maggioranza e le difficoltà che a suo avviso potevano derivarne per la conduzione dei lavori parlamentari». Questione che il presidente della Repubblica definisce «opinabile». Infatti, Fini e la giunta del regolamento hanno interpretato la bocciatura del rendiconto in modo, il governo in un altro: in democrazia capita di non essere sempre tutti d'accordo.
Superato questo scoglio improvviso, salvata la barca, la navigazione del governo non è comunque diventata più tranquilla. Se ne parla pure al Quirinale tra un Berlusconi sollevato che racconta le prossime mosse e un Napolitano tuttora preoccupato per la stabilità del quadro politico. Al Colle «c'è attesa per le prove che attendano la maggioranza». Dalla legge sulla stabilità finanziaria, approvata a Palazzo Chigi, alle norme sullo sviluppo. Il capo dello Stato si aspetta che il premier riesca presto a dimostrare di avere la situazione in mano, di poter governare. Il primo segnale non è buono: la situazione di Palazzo Koch è in pieno stallo, nonostante un incontro tra il Cav e Lorenzo Bini Smaghi. Se passa l'idea che la nomina del successore di Draghi è ostaggio di un braccio di ferro politico, che succederà sui mercati? Davvero un pessimo messaggio. «Ci sono difficoltà ancora da superare», fa sapere Napolitano. È un tentativo di smuovere le acque?
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/interni/napolitano_vota_fiducia_governo_si_e_mosso_bene/15-10-2011/articolo-id=551708-page=0-comments=1">www.ilgiornale.it</a>Silvio BERLUSCONI: La fiducia spazza via il governo tecnico2011-10-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617299Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/><br />
«Finchè ho i numeri continuerò a governare» «Sicuro che anche questo agguato della sinistra non avrà esito».«I numeri ci sono, vado avanti senza problemi».
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Alla soddisfazione per lo scampato pericolo, però, non può non aggiungersi il timore per i prossimi passaggi parlamentari. Tanto che appena iniziato il Consiglio dei ministri il premier non esita a dire ai suoi che «d'ora in poi in Parlamento «bisogna essere più presenti e rigorosi. Con la consapevolezza, però, che il voto di ieri ha comunque registrato - rispetto all'ultima fiducia - la fuoriuscita dalla maggioranza di Luciano Sardelli, della «montezemoliana» e «dellavalliana» Giustina Destro, di Fabio Gava e di Santo Versace. Con il fallito tentativo di riagganciare l'ex Fli Antonio Buonfiglio. Alla Camera, insomma, ogni voto sarà a rischio perchè è chiaro che non è facile radunare tutte le volte ministri e sottosegretari. Senza considerare che la promozione a viceministri di Catia Polidori e Aurelio Misiti e la nomina a sottosegretario di Guido Viceconte e Giuseppe Galati) pare abbia ulteriormente agitato le acque nel Pdl.
Berlusconi, però, è soddisfatto per un risultato che, confida nelle sue conversazioni private, <b>«allontana il governo tecnico»</b> visto che la finestra temporale per un esecutivo ponte si va via via riducendo. Deve essere chiaro - è il senso del suo ragionamento - che dopo la sfiducia al governo ci sono solo le urne. E più si avvicina dicembre più diventa probabile che un eventuale incidente parlamentare o un voto di sfiducia possa significare le elezioni nella primavera del 2012. Un risultato che registra sì un'erosione di voti ma che comunque lascia il Cavaliere con la maggioranza assoluta. Nonostante, fa presente ai suoi il premier, «le fortissime pressioni di queste ore» tra cui anche quelle di Luca Cordero di Montezemolo. «Mi dicono che ha chiamato decine di deputati», confida in privato.
Il nodo restano i prossimi passaggi. Non solo parlamentari ma anche politici. Con la legge di stabilità (su cui s'è trovata un'intesa), la nomina del governatore di Bankitalia e il decreto sviluppo destinato nei prossimi giorni a far registrare l'ennesimo braccio di ferro fra Giulio Tremonti e il resto del governo (ieri il Consiglio dei ministri è stato preceduto da un durissimo faccia a faccia tra il titolare dell'Economia e quello dello Sviluppo Paolo Romani). E con il referendum sulla legge elettorale se la Corte Costituzionale lo dovesse dichiarare ammissibile. Proprio su questo fronte pare che negli ultimi giorni il Cavaliere abbia iniziato a fare una serie di considerazioni. Perch´, è il senso delle riflessioni fatte a Palazzo Grazioli, il quesito sulla legge elettorale potrebbe anche essere una strada da seguire. Intanto perch´ la questione è molto sentita dagli italiani, soprattutto la richiesta di mettere fine alla «nomina» dei parlamentari. Eppoi perch´ un ritorno al Mattarellum avrebbe due conseguenze. La prima sulla Lega che, secondo molti, sarebbe tentata - spinta soprattutto dalla cosiddetta componente maroniana - di correre da sola alle prossime elezioni. E con i collegi uninominali sarebbe decisamente più complicato. La seconda sull'Udc che con il Mattarellum sarebbe costretto a schierarsi da una parte o dall'altra. E che a quel punto tratterebbe un eventuale rientro nel centrodestra ma non da una posizione di forza.
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/interni/la_fiducia_spazza_via_governo_tecnico/15-10-2011/articolo-id=551706-page=0-comments=1">www.ilgiornale.it</a>Silvio BERLUSCONI: Figuraccia dell'opposizione2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617298Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/>Il governo incassa la fiducia: 316 sì
<b>"Sono ricorsi ai vecchi trucchi ma hanno sbagliato i loro calcoli".</b> Montecitorio conferma la fiducia al premier che oggi sale al Colle per un colloquio con Napolitano. I votanti in tutto sono stati 617. Il risultato accolto dall'applauso dai deputati di maggioranza. Pd, Idv e Terzo Polo in Aula solo per la seconda chiama.
La Camera dei deputati conferma la fiducia al governo Berlusconi con 316 sì e 301 no. "C'è questa figuraccia dell'opposizione che ha sbagliato i suoi calcoli", ha detto a caldo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. <b>"L'opposizione è ricorsa a vecchi trucchi e ancora una volta ha dato di sé un'immagine penosa su cui gli italiani rifletteranno"</b>, ha detto Berlusconi che oggi, dopo il Consiglio dei ministri fissato per le 14, salirà al Colle. <b>"Ho un appuntamento, già previsto, con il capo dello Stato dopo il Consiglio dei ministri di oggi ma su temi non attinenti"</b>, ha sottolineato il premier. Rispondendo a chi gli chiede se ci sono novità sulla scelta del nuovo governatore di Bankitalia e se oggi pomeriggio farà il nome al capo dello Stato il premier ha detto: "Parlerò anche di questo ma abbiamo tempo e tante le possibilità in campo. La decisione - conclude Berlusconi - sarà presa entro la data del primo novembre".
<br/>fonte: <a href="http://www.iltempo.it/politica/2011/10/14/1293099-governo_incassa_fiducia.shtml">www.iltempo.it</a>Ignazio LA RUSSA: Il governo proseguirà: ci metto la firma2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617291Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Difesa (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Il governo ha la fiducia: 316 sì.
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"Sono certo che raggiungeremo quota 315", ma anche se la maggioranza non dovesse centrare questo obiettivo "il governo proseguirà: ci metto la firma". Tuttavia, in questo caso, "ci sarebbe un problema politico in assenza del numero legale. Sicuramente è giusto parlare con il presidente della Repubblica" anche se il premier salirebbe al Colle "ma non per dimettersi".
<p> <i>All’opposizione il ministro rimprovera di essere in procinto di adottare</i> "una tecnica aventiniana che la dice lunga sulla loro etica. Vogliono sommare il loro voto a quello di chi non può votare, ad esempio il nostro deputato Alfonso Papa, ovvero chi apertamente sostiene l’esecutivo". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/interni/alla_camera_voto_fiducia_il_cav_limportante_e_vincere/berlusconi-governo-voto_fiducia-camera/14-10-2011/articolo-id=551650-page=0-comments=1">www.ilgiornale.it</a>Giorgio NAPOLITANO: "Nessun obbligo di dimissioni"2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617287Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica<br/><br/><br />
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera ai capigruppo del Pdl: "Non c'è obbligo giuridico di dimissioni a seguito della reiezione del Rendiconto, ma era necessaria una verifica parlamentare della persistenza del rapporto di fiducia"<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/interni/il_colle_bocciatura_rendiconto_non_cera_obbligo_dimissioni/napolitano-fiducia-colle/14-10-2011/articolo-id=551682-page=0-comments=1">www.ilgiornale.it</a>