Openpolis - Argomento: droghehttps://www.openpolis.it/2014-06-25T00:00:00ZRoberto Rampi: Interrogazione al Governo su “droghe” e non solo2014-06-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it721380Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
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Al presidente del Consiglio dei Ministri
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per sapere
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Considerato che il 26 giugno è la giornata mondiale dedicata alla
lotta alle droghe, e questa dovrebbe essere l'occasione per fare il
punto di una situazione che continua a esser preoccupate e sulla
effettiva efficacia di politiche proibizioniste sulle sostanze
stupefacenti che hanno contribuito ad aumentare la produzione, i
traffici, i consumatori, i profitti delle organizzazioni criminali e
ridotto la conoscenza, la consapevolezza, la cultura da parte dei
consumatori.
<p>
La guerra alla droga ha consegnato quello che dovrebbe essere un
problema socio-sanitario al diritto penale, facendolo diventare una
questione di ordine pubblico e, in certi casi, di sicurezza nazionale.
Un detenuto su quattro è in carcere per reati legati alle sostanze
stupefacenti a causa del binomio proibizionismo/carcere, anche per
fatti di lieve entità.
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L’approccio proibizionista ha contribuito a limitare la ricerca
scientifica pura e quella applicata, lo sviluppo di nuove terapie per
decine di malattie con danni gravissimi per la salute di milioni di
persone.
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Occorre affrontare il tema in modo non ideologico, con dati ufficiali e
con le esperienze positive in atto in altri paesi e includendo le
analisi di politici, economisti, giuristi ed esperti nazionali e
internazionali che denunciano il fallimento del proibizionismo tout
court e propongono possibili alternative.
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Si chiede di sapere se il Governo:
<p><b>1)</b> ritenga opportuno provvedere alla nomina del sottosegretario
competente anche per il del Dipartimento per le politiche sulle droghe;
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<b>2)</b> ritenga utile altresì nominare un direttore scientifico di chiara
fama nazionale e internazionale per il suddetto Dipartimento;
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<b>3)</b> abbia intenzione di convocare entro la fine del 2014 la 6°
conferenza nazionale sui problemi relativi alle sostanze stupefacenti;
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<b>4)</b> condivida l'intenzione di sostenere e promuovere, nel rispetto delle
parole del Presidente della Repubblica, una incisiva depenalizzazione
dei reati di lieve entità, per i quali la previsione di una sanzione
diversa da quella penale può avere una efficacia di prevenzione
generale non minore, anche nel solco di quanto avviato dal Parlamento;
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<b>5)</b> quali iniziative intenda intraprendere, in qualità di presidente di
turno dell'Unione europea, al fine di poter guidare il processo di
convocazione della sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu
in materia di sostanze stupefacenti promuovendo contributi di tutti i soggetti interessati e coinvolgibili a partire dall'Organizzazione
mondiale della Sanità, le accademie nazionali delle scienze ma anche
associazioni di pazienti e organizzazioni non-governative attive da
anni per la promozione di riforme relative a leggi e politiche in
materia di sostanze stupefacenti;
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<b>6)</b> intenda attivarsi presso l'Ufficio per le droghe e il crimine delle
Nazioni unite di Vienna per chiedere che sia sospeso ogni sostegno da
parte dell'Onu a politiche di repressione delle persone attraverso pene
sproporzionate per reati connessi alle "droghe", e in particolare che
il Governo esiga la sospensione di ogni aiuto all'esecuzione di
politiche che prevedono la pena capitale, come in particolare in Iran,
fino a "congelare" la quota parte dei finanziamenti dell'Italia al
suddetto ufficio ONU nel caso in cui tale sostegno indiretto alla pena
capitale dovesse essere mantenuto;
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<b>7)</b> voglia prendere in considerazione, di concerto coi partner europei,
la possibilità di ridurre progressivamente i limiti imposti alla
ricerca medico-scientifica sulle piante, loro derivati e altri prodotti
chimici contenuti nelle tabelle delle tre Convenzioni Onu in materia di
sostanze stupefacenti;
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<b>8)</b> abbia intenzione di modificare, di concerto con la Camera dei
Deputati e il Senato della Repubblica, il meccanismo ci comunicazione
del Rapporto annuale al Parlamento in materia di stupefacenti in modo
che le commissioni competenti, e in prospettiva la plenaria, possano
discutere pubblicamente il documento e adottarlo con un atto formale;
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<b>9)</b> non ritenga opportuno monitorare la promozione di politiche di
"controllo delle droghe" affinché essa venga portata avanti nel pieno
rispetto dei diritti umani dei consumatori e del loro diritto alla
salute, difesa e giusto processo.
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<b>10)</b> valuti opportuno rafforzare, in parallelo, il lavoro sull'uso
terapeutico di tali sostanze.
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Roberto Rampi, <i>Valter Verini, Micaela Campana, Fausto Raciti, Giuditta Pini, Fabio Porta</i> <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.associazionelucacoscioni.it/sites/default/files/documenti/INTERROGAZIONE%20PARLAMENTARE.pdf">www.associazionelucacoscioni.it</a>DELIA MURER: Droghe leggere, il decreto in Aula2014-04-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718970Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Art.1-MDP-LeU) <br/><br/><br />
Via libera da parte delle commissioni Giustizia ed Affari sociali della Camera al <a href="http://leg16.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0062790.pdf"><b>disegno di legge</b></a> di ratifica del cosiddetto “decreto sulle droghe leggere”, che arriva così in Aula, a Montecitorio, per la discussione generale e per la successiva votazione. Il testo del decreto ha recepito alcune modifiche tra le quali il "rimodellamento delle tabelle, la riduzione di pena per il piccolo spaccio, la reintroduzione dei lavori di pubblica utilità e l'esclusione di sanzioni penali per l'uso personale.
<p>"Arriva in Aula – commenta Delia Murer – un testo più completo ed efficace rispetto a quello inizialmente proposto dal governo. La normativa è stata armonizzata anche alla luce della sentenza della Consulta che ha bocciato la Fini-Giovanardi ripristinando la distinzione tra le droghe cosiddette leggere e quelle pesanti. Con questo decreto si forniscono soluzioni equilibrate e serie su temi complessi".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.deliamurer.it/cms/it.html?view=article&catid=5%3Ainterventi-in-aula-e-commissione&id=668%3Adroghe-leggere-il-decreto-in-aula&tmpl=component&print=1&layout=default&page=">www.deliamurer.it</a>Carlo Azeglio CIAMPI: «Presidente, non firmi la legge sul processo breve» - [Link => intervista]2009-12-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it452514Alla data della dichiarazione: Senatore a vita<br/><br/><br />
Carlo Azeglio Ciampi ricorda come, tra le prerogative del capo dello Stato, vi sia la promulgazione delle norme. Un’affermazione forte e condivisibile, riferita al processo breve. Ma quanto accade ora ha origine pochi anni fa.
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«Io non do consigli a nessuno, meno che mai a chi mi ha succeduto al Quirinale. Ma il capo dello Stato, tra i suoi poteri, ha quello della promulgazione. Se una legge non va non si firma. E non si deve usare come argomento che giustifica sempre e comunque la promulgazione che tanto, se il Parlamento riapprova la legge respinta la prima volta, il presidente è poi costretto a firmarla.
<p>Intanto non si promulghi la legge in prima lettura: la Costituzione prevede espressamente questa prerogativa presidenziale. La si usi: è un modo per lanciare un segnale forte, a chi vuole alterare le regole, al Parlamento e all’opinione pubblica».
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Questa affermazione netta e impegnativa era contenuta nell’<a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=OCZ8A"><b>intervista</b></a> concessa a Massimo Giannini di Repubblica dall’ex presidente Ciampi lunedì 23 novembre scorso. Sono parole ineccepibili dal punto di vista costituzionale e politico e che è difficile non condividere: il presidente della repubblica non può svolgere una mera funzione notarile e deve affermare con intransigenza la sua valutazione e richiamare tutti, partiti, parlamentari e cittadini alle proprie responsabilità.
<p>L’occasione era legata alla discussione sul cosiddetto processo breve, al degrado della giustizia, alla manipolazione delle regole, insomma alla crisi della democrazia. Ma quel che accade oggi è figlio di distrazioni e di scarsa consapevolezza di fatti gravi accaduti non secoli fa, ma giusto alla fine dell’esperienza catastrofica del governo berlusconiano all’inizio del 2006.
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Allora si stava concludendo con un colpo di mano vergognoso la triste vicenda dell’approvazione di una legge sulle droghe voluta fortissimamente da Gianfranco Fini e da Carlo Giovanardi, già allora impegnato su questo fronte di inciviltà giuridica e di disumanità. Il 27 gennaio 2006 dedicavamo la rubrica “il quadrotto”, nella prima pagina del mensile Fuoriluogo a questo tema, lanciando un allarme preoccupato. Il titolo era proprio “Presidente, dica di no!” e penso sia istruttivo riproporre il testo integrale: «Come Cassandra inascoltata abbiamo denunciato le trame del ministro Giovanardi per approvare a tutti i costi almeno uno stralcio di legge da sventolare in campagna elettorale come trofeo ideologico, della lotta del Bene contro il Male. Non potevamo immaginare che l’impudenza e il disprezzo delle regole arrivassero ad utilizzare lo strumento del decreto-legge e a ricorrere al voto di fiducia per ridurre al silenzio i possibili dissensi.
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Se il parlamento, già sciolto, votasse una legge di criminalizzazione dei consumatori equiparati a spacciatori e soggetti a pene da sei a vent’anni, le carceri già piene di poveracci scoppierebbero con l’ingresso di altri venti o trentamila detenuti. In nome della salvezza di giovani si vuole in realtà costruire un gigantesco impero di affari sulla pelle dei tossicodipendenti, veri o presunti.
<p> Denunciamo inoltre che il provvedimento conserva tutti i caratteri di incostituzionalità della proposta Fini: per violazione del referendum popolare del 1993, delle norme del giusto processo e delle competenze delle regioni in materia. Proclamiamo uno sciopero della fame per denunciare la provocazione. Presidente Ciampi, batta un colpo!». <br />
Il monito era accompagnato da un articolo di Sandro Margara intitolato “I temerari della legge” che esaminava con puntualità i ventuno articoli inseriti abusivamente nel decreto sulle Olimpiadi. Nel giornale veniva denunciata anche l’approvazione della legge Cirielli che per salvare uno (Previti) ammazzava decine di migliaia di recidivi.
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Continuammo la campagna di mobilitazione nei mesi successivi, confidando nella vittoria di Prodi e nella abrogazione immediata di una legge liberticida e criminogena vista la latitanza e la colpevole distrazione del Presidente Ciampi. Sappiamo come è andata a finire e ora siamo di fronte alle carceri che scoppiano!
<p>Oggi e domani a Torino si svolge la Conferenza delle Regioni sulle tossicodipendenze. è un appuntamento che risponde, anche se con estrema prudenza, alla Conferenza governativa che si svolse sei mesi fa a Trieste impedendo un confronto sulla politica di riduzione del danno e censurando la valutazione del primo periodo di applicazione della legge Fini-Giovanardi. <br />
Saremo presenti per denunciare la deriva autoritaria e le conseguenze che una concezione ideologica delle droghe provoca in maniera sempre più preoccupante. La morte di Stefano Cucchi è il segno di dove conduce la stigmatizzazione morale. Per Giovanardi non si tratta di persone ma di zombie da calpestare. <br />
Il motto “Non Mollare” vale anche per noi. Soprattutto restiamo convinti che i principi devono valere sempre!<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.terranews.it/print/5773">Terra - Franco Corleone </a>Roberto MARONI: Gli irregolari puniti con multe e carcere, scatta la legge sulle ronde. E da stasera giro di vite per gli automobilisti2009-08-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it401997Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Interni (Partito: Lega) - Consigliere Consiglio Comunale Porretta Terme (BO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Da oggi si cambia. Almeno un po’. Dopo tante polemiche scattano le nuove regole su sicurezza e immigrazione. Con l’entrata in vigore del pacchetto Maroni e del decreto anticrisi, la clandestinità diventa reato e per le strade arrivano le ronde.<br />
Ma ci sono anche misure sull’immigrazione che riguardano il sociale e la delicata questione dei non autosufficienti: pagando 500 euro nel mese di settembre sarà possibile mettere in regola badanti e colf. Da stasera invece sanzioni più pesanti a chi commette infrazioni dalle 22 alle 7, gli orari in cui è più spinto il consumo di alcol e droghe.
<p> Oggi è atteso intanto il decreto attuativo per le ronde. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha fatto alcune anticipazioni: «Sarà abbassata «da 25 a 18 anni con l'eccezione del caporonda l'età minima per entrare a far parte delle ronde».
<p>Il ministro della Lega ha precisato invece che di un allargamento della regolarizzazione, stabilita per colf e badanti, «non se ne parla. Il motivo che ci ha spinto a fare una regolarizzazione per colf e badanti, al contrario di quanto sostiene Scajola, non parte - ha spiegato - dell'assunto che queste siano tutte clandestine. Parte invece dal presupposto che i loro datori di lavoro, le famiglie, meritino un supporto particolare da parte del governo. <br />
Perché sono persone speciali: anziani, non autosufficienti, disabili che spesso hanno bisogno di queste assistenti. Lo stesso stato di bisogno non c'è per le imprese. Quella sì sarebbe un'ignobile sanatoria».
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E a proposito di imprese Maroni in una intervista avverte che il decreto flussi per il 2009 non si farà: «Abbiamo deciso di non farlo perché gli imprenditori reclamano i flussi mentre licenziano e mettono in cassa integrazione. Quanti sono gli extracomunitari che se ne stanno andando spontaneamente perché perdono il posto?».
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Comunque secondo il ministro, la novità più rilevante del pacchetto sicurezza del governo non è rappresentata dall'introduzione del reato di immigrazione clandestina. «La novità più importante - spiega - consiste nell'obbligo di denuncia da parte delle imprese per i tentativi di estorsione subiti: la sanzione è la perdita degli appalti per 3 anni. Una rivoluzione, nella lotta alla mafia, voluta anche dalle associazioni antiracket e da Confindustria Sicilia».
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Non mancano scetticismo e critiche. Il sindaco di Roma Alemanno rifiuta il termine ronde. «Ricordo che anche nel decreto del ministro dell'Interno si parla di osservatori volontari. Non vedo perché si debba usare questo termine che a mio avviso è dispregiativo».
<p>La sinistra radicale si rivolge ai primi cittadini. «Invitiamo a non dare seguito nei rispettivi territori a questa dannosa stupidaggine - dice il segretario del Prc Paolo Ferrero -. Nel migliore dei casi produrrà solo guasti e confusione, e nel peggiore rischia di produrre eccessi e danni». Anche per il sindacato della polizia locale (Ospol) «le ronde sono un corpo estraneo alla cultura del diritto e alla professionalità che deve caratterizzare la sicurezza della città».
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Il presidente della Lega Nord al Senato, Federico Bricolo, difende Maroni: «Chi lo critica è in malafede perché il ministro è riuscito a dare risposte laddove gli altri non l'hanno fatto».<br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=724508&Data=20090808&CodSigla=PG">Il Gazzettino - R. Pol.</a>Marco CAPPATO: Diritti umani: il Parlamento europeo chiede di rafforzare i diritti civili in Europa e sanzioni contro le violazioni degli Stati membri. "L'Italia non ascolti il Vaticano. Sconfitta la destra italiana"2008-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382664Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
La commissione libertà pubbliche del PE ha approvato oggi la relazione sui diritti umani nell'UE per gli anni 2004-2008 chiedendo una nuova stagione di diritti civili in Europa. La commissione ha anche approvato gli emendamenti presentati dall'eurodeputato radicale (ALDE) Marco Cappato che chiedono riforme liberali sulle politiche sulle droghe, sull'eutanasia, sulla prostituzione, sulla protezione dei diritti LGBT (mutuo riconoscimento tra Stati e adozione di leggi sulle unioni civili e matrimoni gay, politiche antidiscriminazione, asilo politico per le persone LGBT), sulla giustizia. Sconfitti, invece, gli emendamenti presentati dalla destra italiana: "Mi auguro - ha commentato Cappato - che anche in Italia si scelga di andare nella direzione di maggiori libertà su questi temi, smettendola di obbedire alle prescrizioni vaticane che, come nel caso dell'opposizione alla proposta europea di depenalizzazione dell'omosessualità nel mondo, si mostrano sempre più rigidamente intolleranti". Cappato ha ricordato inoltre che la relazione interviene anche sull'applicazione delle norme europee relative alla violazione dei diritti umani negli Stati membri dell'UE e di avere, nelle scorse settimane, provveduto ad informare la Commissione su diversi aspetti del "caso Italia" relativi ai ritardi nella nomina dei giudici costituzionali, alla presidenza della commissione per la vigilanza dei media e al caso delle impronte digitali per i Rom.<br />
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Emendamenti di Marco Cappato sulla relazione Catania sui diritti umani nella UE adottati in commissione LIBE:<br />
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<b>EM. 11 - 3 bis.</b> sottolinea che l'articolo 7 del trattato UE prevede una procedura europea per accertare che nell'Unione non si compiano violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani e delle libertà fondamentali, ma che tale procedura non è mai stata applicata nonostante il fatto che negli Stati membri dell'UE hanno luogo violazioni, come dimostrano le sentenze della Corte europea per i diritti dell'uomo; chiede alle istituzioni dell'Unione di predisporre un meccanismo di controllo e una serie di criteri oggettivi per l'applicazione dell'articolo 7 del trattato UE;<br />
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<b>EM 34 - 23 bis.</b> esprime preoccupazione dinanzi all'elevato numero di violazioni della Convenzione europea sui diritti dell'uomo che chiamano in causa Stati membri dell'UE1 e sollecita questi ultimi a dare applicazione alle relative sentenze e ad affrontare le carenze strutturali e le violazioni sistematiche dei diritti umani avviando le riforme necessarie;<br />
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<b>EM. 214 - 127 bis.</b> invita gli Stati membri e la UE a assicurare che le persone che assumono narcotici abbiano pieno accesso ai servizi sanitari specializzati e godano di trattamenti alternativi senza essere trattati da criminali soltanto a causa del consumo personale di sostanze illecite;
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<b>EM. 222 (emendato oralmente) - 132 bis</b> - chiede agli Stati membri di rivedere la propria legislazione in modo da garantire che i prestatori di servizi sessuali (sex workers), quale che sia il loro statuto giuridico, non siano sfruttati da organizzazioni criminali, che siano garantiti loro i diritti fondamentali e che essi possano avere accesso gli opportuni servizi sanitari e sociali;
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<b>EM 241 (emendato oralmente) - 144 bis.</b> chiede agli Stati membri che non l'abbiano ancora fatto di di introdurre una legislazione sui testamenti di vita per garantire quanto disposto dall'articolo 9 della Convenzione di Oviedo sui diritti dell'uomo e la biomedicina: "I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione", e di assicurare il diritto a morire nella dignità anche alla fine della vita.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=133165">Radicali.it</a>Marco CAPPATO: Olanda regolamenti la coltivazione cannabis e chieda revisione delle convenzioni proibizioniste dell'Onu sulla droga2008-12-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382629Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Bruxelles, 1 dicembre 2008<br />
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Una delegazione composta da Sophie In’t Veld, eurodeputata liberale, e da Ottavio Marzocchi, membro del Comitato nazionale di Radicali italiani e Consiglio generale del Partito Radicale, ha visitato ieri e incontrato i sindaci delle due città olandesi di Bergen op Zoon e Roosendaal, che hanno annunciato la chiusura dei coffee shops. Nel corso dell’incontro, i due sindaci hanno motivato le ragioni della loro decisione dicendo che le due cittadine sono meta di 25.000 turisti per settimana, provenienti principalmente da Belgio e Francia, con conseguenze quali l’eccessivo traffico ed inquinamento, e che nelle strade gli spacciatori offrono droghe pesanti, creando un problema di ordine pubblico. Un sindaco si è dichiarato “vittima” delle politiche restrittive sulle droghe dei paesi vicini, Belgio e Francia.
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“L’Olanda non deve modificare la sua politica sulle droghe a causa dell’afflusso massiccio di persone da Belgio e Francia, ma chiedere invece a questi Stati di modificare le loro politiche, che sono la reale causa di tali spostamenti. I problemi di traffico o di ordine pubblico nelle due cittadine di confine, avanzati dai due sindaci come ragioni per chiudere i coffee shops, possono inoltre essere risolti trasferendoli fuori città ed assicurando un normale monitoraggio da parte delle forze dell'ordine.
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Tale decisione appare inoltre in controtendenza rispetto alla volontà degli altri sindaci olandesi, che hanno approvato la settimana scorsa una dichiarazione che chiede la regolamentazione anche della coltivazione della cannabis (attualmente proibita in Olanda): la città di Eindhoven ed altri sindaci intendono ora procedere con progetti pilota di coltivazione di cannabis.
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Quello che l’Olanda dovrebbe fare, dopo tanti anni di politica di mera “tolleranza”, è proporre l'abolizione del divieto di coltivazione della Cannabis come richiesto dalla maggioranza dei sindaci, come pure la revisione delle convenzioni proibizioniste sulla droga dell’ONU in occasione della conferenza che si terrà l’anno prossimo in materia di politiche internazionali sulla droga”.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=133062">Radicali.it</a>Marco CAPPATO: Droga: in Europa impazzano le mafie della droga, mentre i governi inseguono i consumatori2008-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381946Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Bruxelles, 5 novembre 2008<br />
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• Dichiarazione di Marco Cappato, Deputato europeo Radicale<br />
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Dalla presentazione del rapporto annuale dell'Osservatorio europeo sulle droghe, avvenuto oggi di fronte alla Commissione libertà pubbliche del Parlamento europeo, è emerso che si sta diffondendo sempre di più il consumo di cocaina, anche attraverso la nuova "via africana", in particolare nei Paesi dell'Est europeo grazie alla enorme penetrazione della criminalità organizzata. Le reti criminali sono sempre più collegate tra loro, come dimostrano anche le nuove rotte del narcotraffico. Continua inoltre la diffusione dell'HIV e dell'epatite C, a fronte dell'assenza di serie politiche di riduzione del danno in Paesi come l'Italia, che non a caso sono tra i più intensamente impegnati in un'assurda e liberticida guerra al consumatore, trattato come un pericoloso criminale mentre i criminali veri fanno profitti. Dove sono stati fatti studi di valutazione dell'eroina controllata e delle cosiddette "stanze del buco", i risultati appaiono positivi. Come Radicali non possiamo che confermare le nostre proposte di controllo legale di tutte le sostanze e di assistenza medico-sanitaria ai consumatori che ne hanno bisogno. Tra loro non vi sono i milioni di consumatori di cannabis, rispetto ai quali - come è ovvio - anche quest'anno non si registrano morti per overdose di cannabis.
Con il gruppo ALDE abbiamo convocato per giovedì 13 e venerdì 14 novembre presso il Parlamento europeo una conferenza internazionale sul "mercato illecito delle droghe", alla quale parteciperanno esperti, rappresentanti dell'ONU, dell'Oservatorio e dell'UE, oltre a personalità politiche. La conferenza sarà finalizzata ad analizzare gli aspetti legati al mercato illecito che lo rendono intrinsecamente così profittevole.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=131614">Radicali.it</a>Marco PERDUCA: Afghanistan: anche i Tornado italiani bombarderanno l’oppio?2008-10-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it375142Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
La BBC fa sapere che il portavoce della NATO James Appathurai ha annunciato che le truppe dell’Alleanza verranno utilizzate per bombardare le raffinerie e i raffinatori di oppio nel sud dell’Afghanistan. Di fondamentale importanza saranno quindi le ricognizioni e i bombardamenti aerei, modalità operative che hanno causato decine di vittime civili nelle settimane scorse. Nel decreto di finanziamento delle missioni italiane all’estero non vi è alcun accenno a questo possibile ulteriore utilizzo delle nostre truppe e, men che meno, dei 12 tornado che sono stati inviati a fine settembre in Afghanistan; occorre forse un supplemento di chiarimento da parte del Governo che, ancora una volta, si assume la responsabilità di portare avanti politiche criminali, come quelle proibizioniste, invece che drammaticamente tentare di regolamentare l’unico introito certo per oltre un decimo degli afgani e cioè quei 100 milioni di dollari annui frutto del fattore oppio. Ormai “vincere le menti e i cuori” non esiste più come espressione, si tratta sempre e solo di “tolleranza zero.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=130332">radicali.it</a>Simonetta RUBINATO: Droghe e alcool: Più risorse per la prevenzione nelle scuole. Passa l'ODG sul Decreto Gelmini2008-10-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it375143Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Roncade (TV) (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
«Credo che il Governo e, segnatamente, il Ministro Gelmini, debbano rafforzare l’impegno educativo nella scuola per prevenire l’allarmante e dilagante fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti e di bevande alcoliche da parte di preadolescenti e adolescenti. Per questo, ho presentato al decreto legge n. 137 in materia di istruzione e università un odg per introdurre nel piano dell'offerta formativa progetti volti alla prevenzione di questo flagello, sin dalla suola primaria». L’On. Simonetta Rubinato solleva il caso con l’odg n. 42 al Decreto Gelmini, sul quale il Governo ha posto la fiducia.<br /><br />
«Dallo studio dell’Istituto superiore della sanità, pubblicato ad aprile 2008, emerge l’identikit del ragazzo medio italiano che in una serata arriva a bere mediamente 4 bicchieri di cui 1,5 di aperitivo alcolico, 1,5 di birra e 1 di superalcolici. Tale fenomeno è particolarmente rilevante (il 67%) fra i giovani al di sotto dell’età legale. Un’altra indagine pubblicata nel marzo 2008 dal Ministero della salute» - continua la Rubinato - «ha evidenziato che ¼ degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni fa uso di cannabis, mentre il 5% è ormai passato alla cocaina. In questa cornice nazionale, si configura l’identikit ancora più allarmante dell’adolescente veneto che a 11 anni inizia a fumare e a bere il primo bicchiere di vino e a provare la prima sbornia. Ben l’8% dei 15enni veneti dichiara di bere alcolici tutti i giorni. Ancora: un 15enne veneto su 3 usa droghe leggere e l’8% degli 11enni dichiara di fumare, arrivando al 37% dei 13enni».<br /><br />
«Nella scuola del presente e del futuro» - osserva la parlamentare veneta - «questa dovrebbe essere considerata una delle emergenze, alle quali il Governo deve dare una risposta tempestiva. Diventa pertanto fondamentale educare la famiglia ad educare e sostenerla nel sostenere: in questo, la scuola primaria ha una funzione essenziale. Apprezzo il fatto che il Governo abbia accolto il mio odg, ma temo che una scuola primaria con il maestro unico a 24 ore sarà più inadeguata nell’affrontare questa sfida educativa».
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=446">Uff. Stampa - official web site Pd Veneto</a>IGINO MICHIELETTO: "Alcolici dopo le 2 di notte a Jesolo e Caorle, la giunta regionale si vergogni"2008-08-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358887Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) <br/><br/><br />
Un sentimento misto di amarezza e indignazione. Lo esprime il consigliere regionale veneziano Igino Michieletto, alla notizia della deroga che la giunta regionale ha dato agli esercizi dei Comuni di Jesolo e Caorle di poter vendere alcolici oltre le due di notte.
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“Il Consiglio regionale - spiega Michieletto - aveva con fatica approvato una legge che offrisse ai giovani un orientamento educativo: non proibiva, ma solamente poneva un limite di vendita di alcolici oltre le 2 di notte. Invece la potenza del denaro, dell’avidità e dell’ingordigia non ha guardato in faccia nessuno. Un messaggio nefasto per i nostri giovani: siete liberi di bere quanto volete.”
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“Solo una Giunta regionale composta da persone irresponsabili poteva decidere, sotto la pressione dei venditori di morte e alla vigilia di ferragosto, un gesto così sconsiderato – conclude l’esponente del PD - Ragazzi da sfruttare, da mungere economicamente e poi da buttare. L’importante è fare soldi. Vergogna potete provare solo vergogna.”
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=357">official web site pd veneto</a>Rita BERNARDINI: Presto una proposta di legge sull'utilizzo della cannabis terapeutica.2008-06-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357032Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) - Assessore Provincia Avellino (Partito: Radicali italiani) <br/><br/><br />
<b>I parlamentari del partito radicale eletti nelle liste del Pd presenteranno un disegno di legge sulla cannabis terapeutica, l'utilizzo cioè della cannabis per la cura di alcune malattie.</b> <br />
Lo ha annunciato Rita Bernardini segretaria del partito radicale, parlamentare, a Siena per il processo che dovra' decidere su un episodio avvenuto nel giugno del 2002 relativo alla cessione e distribuzione gratuita di mariuana in Piazza del Campo. <br />
<b>"Devo dire che ancora dobbiamo studiare come sara' questa proposta. In ogni caso vorremmo fare qualcosa di inattaccabile perche' in poco tempo si arrivi alla sua approvazione".</b><br />
L'episodio per cui Bernardini e altri due esponenti del partito radicale, Giulio Braccini e Claudia Sterzi sono sotto processo riguardava un'azione di disobbedienza civile dedicata alla cannabis terapeutica e alla necessita' di utilizzare farmaci contro il dolore a base di principi attivi estratti dalla canapa.<br />
<b>La legalizzazione</b> delle sostanze stupefacenti e' nel calendario dell'azione politica del partito radicale assieme alla battaglia sulla cannabis terapeutica.
<b>"Contemporaneamente alla proposta che riguarda questa sostanza</b> - ha detto oggi a Siena Rita Bernardini, parlamentare del Pd e segretaria di Radicali Italiani - vorremmo presentarne un'altra per <b>la legalizzazione delle sostanze stupefacenti.</b><br />
E chiaro che la legalizzazione, non liberalizzazione - ha sottolineato Bernardini - non puo' essere uguale per tutte le droghe ma va regolamentata in modo diverso.<br />
Ad esempio per l'eroina ne prevediamo la somministrazione controllata. <br />
Si tratta di una proposta che abbiamo presentato anche nelle scorse legislature.<br />
Pero' quello che dobbiamo fare - ha aggiunto Bernardini - e' creare un forte movimento di unita' per puntare all'approvazione di questa legge."<br />
La segretaria radicale ha sottolineato, come ha detto anche la responsabile dell'associazione radicale antiproibizionisti Claudio Sterzi, " che <b>per chiedere la calendarizzazione delle discussione in Parlamento siamo disposti a tornare a fare azioni di disobbedienza civile"</b>.<br />
<b>"Mi piacerebbe sapere, vista l'ostinazione delle forze politiche sulla droga, se ci siano legami fra criminalita' politica e la criminalita' che si arricchisce con il traffico di stupefacenti.</b><br />
<b>Per capire basta andare in Campania e vedere quali sono i legami tra la criminalita' politica e la situazione che c'e' oggi."</b><br />
E'la preoccupazione espressa da Rita Bernardini, segretaria del partito radicale parlando a Siena dei problemi relativi alla droga.<br />
"Il proibizionismo con la faccia feroce che vige in Italia non ha ridotto il fenomeno della droga, anzi lo ha incrementato: ci sono cinque milioni di consumatori di hashish e mariuana. <br />
Una situazione che ha arricchito le mafie e coloro che ci speculano.<br />
<b>Se la mariuana fosse una semplice produzione agricola non avrebbe il valore che ha oggi: essendo proibita vale di piu'</b>.<br />
Mi piacerebbe sapere visto tutta questa ostinazione delle forze politiche se ci siano legami fra criminalita' politica e la criminalita' che si arricchisce con il traffico di stupefacenti. Per capire basta andare in Campania e vedere quali sono i legami tra la criminalita' politica e la situazione di oggi.".Su questo ci campano a dismisura mafie, camorra, n'drangheta, sacra corona unita".
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=124509">Agenzia di Radio Radicale</a>Paolo FERRERO: Morte di un giovane per eroina a Roma2008-03-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331087Alla data della dichiarazione: Ministro Solidarietà Sociale (Partito: PRC) <br/><br/>“Continuano le morti per eroina, una tragica serie di scomparse che testimoniano come le politiche proibizioniste non solo non abbiano ridotto la circolazione delle sostanze ma abbiano invece portato a una recrudescenza delle vittime. Dovrebbe essere una ragione sufficiente perché chi ha voluto una legge assurda e pericolosa come la Fini-Giovanardi che manda in galera i ragazzini per uno spinello ma continua a lasciare circolare fiumi di eroina, rifletta su quanto ha provocato. E’ chiaro che solo la repressione del narcotraffico e le politiche informative e di riduzione del danno nei confronti dei consumatori possono tentare di modificare questa drammatica situazione."
<br/>fonte: <a href="http://www.openpolis.it">blog</a>Franco TURIGLIATTO: No alla criminalizzazione, antiproibizionismo2008-03-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330653Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: Misto) <br/><br/>Siamo antiproibizionisti e rifiutiamo la criminalizzazione del consumo di droghe. Per questo ci battiamo per la liberalizzazione di quelle leggere e la legalizzazione delle altre.<br/>fonte: <a href="http://www.sinistracritica.org/node/510">Sito Sinistra Critica</a>Paolo FERRERO: La segretaria radicale è male informata, nel Governo molti contrari a proposte di modifica mie e del Ministro Turco2008-03-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330641Alla data della dichiarazione: Ministro Solidarietà Sociale (Partito: PRC) <br/><br/>“Mi spiace che Rita Bernardini sia così male informata visto che mi sembra sia noto che è stata la maggioranza del Governo che ha scelto di non mettere mano alla terribile Legge Fini-Giovanardi sulle droghe, non sostenendo mai le proposte da me elaborate insieme al Ministro della Sanità Livia Turco. Purtroppo se fosse bastato, come dice Bernardini, che il sottoscritto battesse i pugni sul tavolo perché si arrivasse a nuove norme sulle droghe degne di un paese civile, avremmo varato da tempo una nuova legge in materia. Del resto non mi risulta che nemmeno gli eletti della Rosa del Pugno, tra cui i Radicali, siano riusciti a raggiungere in Parlamento risultati diversi da quelli che io non sono riuscito a raggiungere al Governo per la contrarietà esplicita di alcuni Ministri<br/>fonte: <a href="http://www.paoloferrero.it">blog</a>Fausto BERTINOTTI: Candidato premier SA, distinguere prodotti leggeri e pesanti - Legalizzare la cannabis.2008-03-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330634Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea) - Assessore Regione Lazio (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Pres. Camera (Lista di elezione: PRC) <br/><br/><br />
ROMA - <b>Fausto Bertinotti, e' favorevole alla legalizzazione della cannabis e al ritorno alla distinzione tra droghe 'pesanti' e 'leggere'.</b> <br />
Lo ha detto lo stesso presidente della Camera e candidato premier della Sinistra l'Arcobaleno, in un'intervista all'ANSA.<br />
Bertinotti dice si' alla legalizzazione di cannabis e derivati 'per impedire che droghe leggere e pesanti costituiscano uno stesso mercato esponendo cosi' i giovani a maggiori rischi'. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2008-03-20_120205479.html">ANSA</a>Gianfranco FINI: Fini: punire i consumatori. D'Alema: non serve a ridurre consumo, ma anzi lo rende piu' pericoloso2008-03-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330815Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: AN) <br/><br/><b>Botta e risposta tra Gianfranco Fini e Massimo D'Alema sulla guerra alla droga.</b>
<p> L'esponente del Pdl ha ribadito che punire lo spaccio non basta, occorre "anche punire il consumo" come stabilisce la legge che porta il suo nome, la Giovanardi-Fini. "La sanzione, che non e' la galera, nei confronti di chi fa uso di droga e' indispensabile", ha insistito, e' una norma che "considero valida e giusta, da difendere".
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"Non credo che la soluzione di stabilire che sia illegale il consumo di droga sia una misura efficace", gli ha replicato Massimo D'Alema, intervenuto a un dibattito organizzato dalla AdnKronos. Secondo il vicepremier, "le cose illegali si fanno di nascosto e finiscono per spingere in una condizione di clandestinita' chi fuma uno spinello". Per questo, ha affermato, prevedere una sanzione per chi fa uso di cannabis "non solo non riduce il consumo ma lo rende clandestino e pericoloso".<br/>fonte: <a href="http://www.fuoriluogo.it/home/mappamondo/europa/italia/rassegna_stampa/fini_punire_i_consumatori_dalema_non">fuoriluogo.it</a>Massimo D'ALEMA: Fini: punire i consumatori. D'Alema: non serve a ridurre consumo, ma anzi lo rende piu' pericoloso2008-03-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330805Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo) - Vicepres. del Consiglio (Partito: DS) - Ministro Affari Esteri (Partito: DS) <br/><br/><b>Botta e risposta tra Gianfranco Fini e Massimo D'Alema sulla guerra alla droga.</b>
<p> L'esponente del Pdl ha ribadito che punire lo spaccio non basta, occorre "anche punire il consumo" come stabilisce la legge che porta il suo nome, la Giovanardi-Fini. "La sanzione, che non e' la galera, nei confronti di chi fa uso di droga e' indispensabile", ha insistito, e' una norma che "considero valida e giusta, da difendere".
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"Non credo che la soluzione di stabilire che sia illegale il consumo di droga sia una misura efficace", gli ha replicato Massimo D'Alema, intervenuto a un dibattito organizzato dalla AdnKronos. Secondo il vicepremier, "le cose illegali si fanno di nascosto e finiscono per spingere in una condizione di clandestinita' chi fuma uno spinello". Per questo, ha affermato, prevedere una sanzione per chi fa uso di cannabis "non solo non riduce il consumo ma lo rende clandestino e pericoloso".<br/>fonte: <a href="http://www.fuoriluogo.it/home/mappamondo/europa/italia/rassegna_stampa/fini_punire_i_consumatori_dalema_non">Fuoriluogo</a>Daniela GARNERO SANTANCHE': Droga: carcere per i consumatori recidivi2008-02-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330803Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/>Da un'intervista di Klaus Davi<br/>fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=xBV4S-1UPa8&NR=1">Youtube</a>Paolo FERRERO: Dati sulla popolazione carceraria diffusi oggi da Antigone: “L’Italia rischia una deriva verso lo Stato penale, in carcere soprattutto poveri e soggetti deboli”.2008-02-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330423Alla data della dichiarazione: Ministro Solidarietà Sociale (Partito: PRC) <br/><br/>"I dati diffusi oggi dall’Associazione Antigone sulla situazione carceraria italiana dimostrano non solo il superamento di qualsiasi soglia d’allarme ma anche una evidente crisi. Di fronte a dati che ci parlano di un 23,4% dei detenuti tossicodipendenti e di 35% di stranieri non ci si può non domandare se il carcere non sia chiamato oggi a risolvere le contraddizioni della società piuttosto che a favore il recupero sociale di chi ha commesso un crimine. Dinanzi a questo quadro è necessario interrogarsi sulla funzione reale della pena nel nostro Paese e sanare le contraddizioni più evidenti attraverso forme alternative alla detenzione”. <br/>fonte: <a href="http://www.paoloferrero.it">blog</a>ANDREA BLARASIN: Droga: prevenzione nelle scuole con la guardia di finanza2008-01-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329914Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Macerata (Lista di elezione: AN) - Consigliere Consiglio Comunale Macerata (MC) (Lista di elezione: CEN-DES(LS.CIVICHE)) <br/><br/>Da recenti ricerche è emerso che il consumo di droghe di ogni tipo è in costante e preoccupante crescita anche nella nostra provincia e che il luogo in cui gli adolescenti consumano più spesso stupefacenti è la scuola, con una diffusione sempre più frequente fra i giovani dai 13 anni in su. Ed è proprio dai più giovani che gli effetti devastanti di molti tipi di droga, compresi cannabis ed ecstasy, sono sottovalutati.
Per combattere la droga occorre soprattutto attuare programmi di sostegno alle famiglie, interventi nelle scuole e sul territorio, favorendo politiche integrate tra le Istituzioni locali, informando e formando i giovani della nostra provincia attraverso strumenti di prevenzione sull’uso delle sostanze stupefacenti.
Già nel 2005, come Presidente della Circoscrizione di Piediripa, ho promosso una campagna di sensibilizzazione contro le tossicodipendenze all’interno di alcune scuole del capoluogo, in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Il successo di questa collaborazione, che ha la duplice valenza di informazione per i ragazzi sul tragico problema della droga e di avvicinamento delle Istituzioni Pubbliche e delle Forze dell’Ordine ai cittadini, successo attestato anche da insegnanti e ragazzi che hanno partecipato, mi ha convinto della necessità di estendere l’iniziativa su tutto il territorio provinciale.
Perciò ho presentato una mozione in Consiglio Provinciale, impegnando il Presidente Silenzi e la Giunta ad intraprendere, in tutte le scuole superiori della provincia di Macerata, una campagna di informazione e di sensibilizzazione sulle conseguenze devastanti del consumo di tutte le sostanze stupefacenti.
L’intervento formativo della Provincia di Macerata sarà in collaborazione con l’Unità Cinofila del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, che dopo una prima fase di colloquio e di relazione con i ragazzi, in cui verranno chiarite la composizione e gli effetti dannosi delle varie tipologie di droga, passerà ad un dimostrazione pratica antidroga con l’ausilio dei cani dell’unità cinofila.
Data l’importanza dell’argomento ho ricercato il più ampio consenso in Consiglio e spero che questa importante azione di prevenzione trovi l’unanimità dei consensi, considerata l’adesione della consigliera Roberta Belvederesi per la maggioranza.<br/>fonte: <a href="http://www.andreablarasin.it">Il Resto del Carlino - Corriere Adriatico - Macerata</a>