Openpolis - Argomento: competitivitàhttps://www.openpolis.it/2016-03-31T00:00:00ZFRANCO MIRABELLI: IBM: accordo firmato oggi dimostra che Italia e Milano sono competitive2016-03-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it769053Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>“L’accordo firmato oggi a Boston dal Presidente del Consiglio Renzi con l’Ibm ha un valore enorme in termini di investimenti. Si tratta di 150 milioni di dollari per la costruzione di un centro di eccellenza per lo sviluppo di soluzioni cognitive applicate alla sanità, all’healt science e alla pubblica amministrazione. Ma quello che mi sembra ancora più importante e significativo è che questo centro sorgerà nell’area di Expo 2015: questo vuol dire che la scelta di puntare su quell’area per farne un polo di eccellenza e di sviluppo era giusta e che Milano, grazie anche alla positiva esperienza di Expo, e l’Italia sono tornate ad essere attrattive e competitive per gli investimenti stranieri. Penso che nessuno possa negare che questo sia anche merito del governo e delle sue scelte: non credo che solo qualche anno fa questo accordo sarebbe stato possibile”. Lo dichiara il senatore del Pd Franco Mirabelli.<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/industria-commercio-turismo/mirabelli-accordo-firmato-oggi-dimostra-che-italia-e-milano-sono-competitive/">senatoriPD</a>Roberto COTA: Sulle liberalizzazioni non si butti fumo negli occhi 2012-01-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622953Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Piemonte (Partito: Lega) - Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: Lega) <br/><br/>“Quando si parla di riforme bisogna evitare di buttare fumo negli occhi della gente. Se non ci sono soldi, non è che li si danno alle famiglie estendendo l’orario di apertura dei negozi”.<br />
“occorre operare su due fronti: garantire alle imprese di operare in un regime di maggiore competitività e alle famiglie di arrivare più soldi e non faticare di più per arrivare a fine mese”.<br />
“c’é stata un’invasione di competenze del Governo e la Regione potrebbe ricorrere alla Corte Costituzionale. Il commercio è materia di competenza delle Regioni, spetta al territorio valutare le iniziative in campo commerciale”<br/>fonte: <a href="http://www.regione.piemonte.it/notizie/piemonteinforma/diario/sulle-liberalizzazioni-non-si-butti-fumo-negli-occhi.html">www.regione.piemonte.it</a>Massimo Giordano: Protesta Bialetti2010-04-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it498974Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Piemonte (Partito: Lega) - Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: Lega) <br/><br/>«Oggi il contratto d’insediamento - aggiunge Giordano- è lo strumento più efficace per favorire e assistere l’insediamento in Piemonte di imprese estere o provenienti da altre regioni italiane. Il nostro obiettivo è incrementare la competitività del territorio, anche con la collaborazione delle Province, con cui intendiamo lavorare alla definizione di un piano strategico».<br/>fonte: <a href="http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/198482/">La Stampa</a>Massimo Giordano: Crisi Bialetti: nuovo incontro in Regione 2010-04-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it498786Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Piemonte (Partito: Lega) - Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: Lega) <br/><br/>“Il contratto d’insediamento - ha dichiarato l’assessore Giordano - è lo strumento più efficace per favorire e assistere l’insediamento in Piemonte di imprese estere o provenienti da altre zone italiane, in linea con la programmazione regionale e le vocazioni dei territori. Il nostro obiettivo è incrementare la competitività del territorio anche con la collaborazione delle Province, con cui intendiamo lavorare alla definizione di un piano strategico”.<br/>fonte: <a href="http://www.regione.piemonte.it/notizie/piemonteinforma/diario/crisi-bialetti-nuovo-incontro-in-regione.html">PiemonteInforma</a>Massimo Giordano: Ecco cosa faremo2010-04-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it498845Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Piemonte (Partito: Lega) - Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: Lega) <br/><br/>Quale sara' il punto forte del suo programma? «Lavoro, lavoro e ancora lavoro. Piu' in generale, migliorare la competitivita' complessiva del sistema Piemonte, che oggi sta soffrendo in maniera particolare. Si tratta di un tema indubbiamente delicato, e' vero. E' altrettanto vero che non ho la bacchetta magica: le idee sono fin troppe, bisogna stabilire quanto sono praticabili». Poi innovazione e ricerca... «Lavoro, innovazione, ricerca: sono facce della stessa medaglia. Il mandato del presidente e' chiaro: studiare il ''pacchetto-lavoro'' il prima possibile». La prima cosa che fara'? «Incontrare le categorie sociali interessate: senza una buona capacita' di ascolto non si va da nessuna parte».<br/>fonte: <a href="http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=10343823">La Stampa</a>Massimo CALEARO CIMAN: “Patto tra i produttori, la via giusta” - INTERVISTA2008-10-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it375021Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PT già IR) <br/><br/><br />
Da ex presidente di Federmeccanica, di esperienza sindacale ne ha accumulata molta. E oggi Massimo Calearo, 53 anni, guarda quello che accade sui contratti da un duplice punto di vista: da imprenditore e deputato Pd.<br />
<b>Come valuta questa rottura?</b><br />
Oggi la trattativa va lasciata alle parti, Confindustria e sindacati. Qualsiasi schieramento politico deve stare fuori. Abbiamo un sindacato, la Cisl in particolare, che è sempre stato più moderno anche per la sua storia e il suo percorso. Mi auguro che la Cgil faccia lo stesso cammino. E vedo positivamente l’approdo al tavolo dell’Ugl: è ora che il sindacato perda il suo colore politico e diventi davvero la rappresentanza dei lavoratori. Detto questo, credo che l’unione sindacale sia necessaria per il Paese.<br />
<b>La Cgil sta facendo rappresentanza di interessi o politica?</b><br />
Quando ero presidente di Federmeccanica ho potuto verificare che nella Fiom c’era una forte componente ideologica. Temo che oggi la Cgil stia facendo tutto questo per questioni di politica interna, per contenere i mal di pancia che sono dentro quell’organizzazione.<br />
<b> Che pronostico fa sul negoziato?</b><br />
Che può andare in porto e finire bene se dentro i sindacati si guarda agli interessi dei lavoratori in maniera molto chiara. Ieri ho incontrato Cremaschi, lei sa chi è?<br />
<b>Lei meglio di me.</b><br />
Bene, diceva che la Cgil è sulle posizioni Fiom e che è partita la lotta di classe. Se Epifani si appiattisce su quest’idea va fuori tempo e fuori mercato. E se poi matura un accordo separato e i soldi cominciano ad arrivare nelle tasche dei lavoratori, la voglio vedere la lotta di classe. Chi non firmerà se ne prenderà la responsabilità e spero siano i lavoratori a giudicare. Quando ci sarà il referendum capiremo di che Italia siamo fatti.<br />
<b>Lei invita all’unione sindacale ma è stato uno dei falchi di Federmeccanica ai tempi dell’accordo separato.</b><br />
Sì, ma poi da presidente di Federmeccanica ho fatto il contratto anche con la Fiom. La storia è maestra di vita e valuto i fatti con il senno di poi. Ci sono territori – mi viene in mente Reggio Emilia – in cui l’industria piccola e media si muove in maniera più agile: bene, quella volta il contratto separato costò molto alle aziende. Per questo bisogna spingere la Cgil su un percorso strettamente sindacale.<br />
<b>Nel merito, come giudica la piattaforma?</b><br />
Ci sono due cose che devono andare insieme: l’aumento della produttività per le imprese e, di conseguenza, maggior denaro per i lavoratori. Nel testo c’è gran parte di quello che può servire.<br />
<b>Come è andato l’incontro Veltroni – Marcegaglia?</b><br />
Lo scambio di idee è sempre positivo, poi, ognuno fa il suo mestiere. Sono i diretti interessati che risolvono i problemi.<br />
<b>La riforma può essere utile in un momento di crisi economica e finanziaria?</b><br />
Sì perché questo sistema di contrattazione è arcaico. E’ lento. E’ fuori dai tempi dell’economia. Il sindacato deve cambiare velocità: certe liturgie vissute in passato oggi sono un danno per l’impresa e per il lavoratore. Ora occorre un confronto trasparente tra le imprese sui contratti di secondo livello così come serve un chiarimento aperto nel sindacato perché il contratto nazionale deve diventare una salvaguardia per i più deboli.<br />
<b>Sarà in piazza il 25 ottobre con il Pd o ha cambiato idea?</b><br />
Dipende. Ieri ho marciato a Roma con 350 sindaci del Veneto per il federalismo. E’ stata la mia prima volta in un corteo.<br />
<b>Dunque, farà il bis?</b><br />
Perché no. Mancano più di venti giorni, analizzerò gli eventi e i contenuti. Va bene una piazza di gente scontenta ma oggi si vince con la proposta non con la protesta.<br />
<b>Il Pd manifesta per la perdita del potere d’acquisto, la stessa ragione per cui Epifani ha rotto la trattativa sui contratti. Questo salda l’asse Pd – Cgil o crea imbarazzo?</b><br />
Il Pd non è la Cgil, come la Cgil non è il Pd. Dentro al partito ci sono anche posizioni vicine alla Cisl e alla Uil. Tutti i sindacati devono essere trattati in maniera identica. Mi sono candidato per un motivo, perché ho sposato l’idea di Veltroni di un patto tra produttori. E’ un approccio moderno che taglia fuori la lotta tra capitale e lavoro a vantaggio della competitività del Paese. Ci credo ancora.
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JF6H0">Il Sole 24 Ore - Lina Palmerini</a>Savino PEZZOTTA: «Federalismo fatto per le Regioni forti» - Intervista2008-06-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356614Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/><br />
Si scaldano i motori del federalismo fiscale. Dopo il rilancio del modello Lombardia fatto domenica a Pontida dal ministro Umberto Bossi, proprio in coincidenza dell’incontro tra governo e Regioni interviene a gamba tesa Giancarlo Galan. Dalle colonne di Libero Mercato, il governatore del Veneto si scaglia contro il modello Formigoni tanto caro alla Lega: «Prima bisogna garantire i livelli minimi a tutte le Regioni, e poi parliamo del gettito locale», dice, bocciando il progetto di legge secondo il quale l’80 per cento dell’Iva e il 15 per cento dell’Irpef dovrebbero restare alle regioni. <br />
Intanto, da Roma, il leader del Pd Walter Veltroni chiede chiarimenti: «La nostra disponibilità a discutere della materia resta ma vogliamo capire, dal governo e non dalla Lega, di che cosa parliamo. Noi siamo per un federalismo che non sia un secessionismo mascherato».<br /><br />
Immediata la replica di Bossi: «Il nostro modello non gli piace? Peccato per lui». Intanto il vertice con le Regioni finisce con un segno positivo: «Il governo si è impegnato a incontrarci in via preventiva, prima di emanare il provvedimento», dice il governatore della Lombardia Roberto Formigoni: «E comunque sta lavorando sulla base del documento che le Regioni hanno approvato all’unanimità»rispetto al quale «la proposta di legge del Consiglio regionale lombardo» è soltanto «una possibile esemplificazione».<br />
«Il punto di partenza sarà il documento sui principi elaborato nel 2007 dalle Regioni», precisa Errani, contribuendo a dare l’impressione che, dopo i roboanti annunci di campagna elettorale, il modello Formigoni rischia di non avere poi tanto spazio. <br /><br />
Del resto, fuori e dentro il governo i critici non mancano. A parte Galan, prudentemente perplesso sul progetto lombardo è il ministro delle Regioni Raffaele Fitto, che nei giorni scorsi ha invitato a trovare «un punto di equilibrio con l’opposizone» proprio con l’obiettivo di frenare lo slancio leghista.<br />
«La legge lombarda vorrebbe cominciare a costruire la casa dal tetto» ha spiegato invece il ministro ombra delle Riforme Sergio Chiamparino. Raggiunto da Liberal, anche il deputato uddiccino Savino Pezzotta non è entusiasta del modello Formigoni: «Qualche dubbio ce l’ho», spiega.<br /><br />
<b>Perché?</b><br />
Presenta un federalismo a geometria variabile.<br />
<b>Ossia?</b><br />
Mantiene la maggior parte delle risorse alle regioni, ma questo penalizza le aree del paese che sono più deboli.<br />
<b>Secondo alcuni ciò potrebbe favorire la competitività.</b><br />
Si può anche vederlo come un sistema competitivo, ma la competizione è fra diseguali. Tante risorse alle Regioni ”ricche”, poche risorse alle regioni ”povere”: che razza di gara è?<br />
<b>Il governatore della Puglia Nichi Vendola dice che il progetto bossian-formigoniano è «una dichiarazione di guerra alle regioni del Mezzogiorno».
È d’accordo?</b><br />
Beh, sì. Questo tipo di federalismo è costruito per le regioni forti, mentre un modello che sia anche solidale deve mettere in gioco dei meccanismi di compensazione che tengano conto delle diverse realtà. Ma c’è un altro punto che non mi convince. <br />
<b>Prego.</b> <br />
Non si possono lasciare alle regioni delle risorse se non sulla base delle competenze che le amministrazioni sono disponibili ad assumere. Bisogna stabilire una correlazione.<br />
<b>
Vuol dire che in questo modo non si fanno i conti con la garanzia dei livelli essenziali di assistenza che devono essere dati a tutti?</b><br />
Bisogna cominciare a dire quali compiti sono in grado di svolgere le Regioni senza mettere in discussione i diritti universali di ciascuno. <br />
Se non c’è questo, trattenere soltanto le risorse probabilmente non porta da nessuna parte.<br />
<b>Ci si aspetta che sulla riforma federalista, quando arriverà nell’agenda politico-parlamentare, ci sia quella convergenza tra maggioranza e opposizione che, oltre ad evitare la necessità di un referendum sulla riforma, dovrebbe segnare questa legislatura come “costituente”.<br />
Lei come la vede?</b><br />
Per la verità, non ho visto grandi prove di dialogo su questa questione. Né sul resto, a partire da Alitalia: siamo inchiodati in Assemblea da due settimane , qui non mi pare che ci sia qualcuno che vuol dialogare.<br />
<b>Veltroni dice che resta disponibile al dialogo.</b><br />
Ma per dialogare, vista l’articolazione dell’opposizione, bisogna essere più di due: si deve essere in quattro.<br />
E comunque su Alitalia non vedo nessuna prova di intesa: si fa ostruzionismo, si continua a votare, non si accolgono le proposte dell’opposizione. <br />
Se è dialogo, lo è a senso unico. <br />
<b>La probabilità di approdare a una riforma federalista condivisa è dunque bassa?</b><br />
Per arrivarci bisogna aprire dei confronti seri. Le riforme istituzionali vanno concertate con tutti: ora siamo solo alle dichiarazioni, di reale non c’è niente.<br />
Si discute tanto di dialogo, ma trovo solo prove di non dialogo. Una situazione abbastanza strana.<br />
<b>Quanto al federalismo, fino a qualche anno fa c’era chi lo metteva in contrapposizione all’unità nazionale. Ritiene che quella visione sia superata?</b><br />
Il federalismo è un modo per realizzare l’unità: in tutti gli Stati federali è stato utilizzato per questo, solo qui in Italia qualcuno ha pensato che servisse ad altro.
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<b>Pezzotta è un fan del federalismo?</b><br />
Per la verità io preferirei l’autonomismo, in senso istituzionale: accentua maggiornmente il senso di responsabilità.
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=IBXIZ">Liberal - Susanna Turco</a>LUCA ZAIA: MECCANIZZAZIONE AGRICOLA: ZAIA A UNIMA, DISPONIBILI COLLABORARE2008-05-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356208Alla data della dichiarazione: Vicepres. Regione Veneto (Partito: Lega) - Assessore Regione Veneto (Partito: Lega) - Ministro Politiche Agricole e Forestali (Partito: Lega) <br/><br/>Conegliano Veneto (TV), 26 mag - Il primo incontro ufficiale tra UNIMA (Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola) e il neoministro dell'Agricoltura Luca Zaia, ha avuto luogo oggi, presso la Fondazione per l'Insegnamento Enologico e Agrario di Conegliano Veneto (TV).
"Posso sin d'ora assicurare - ha detto il ministro Zaia - il mio impegno personale e quello del mio staff a collaborare per portare avanti iniziative volte a restituire alla nostra agricoltura la competitivita' e il primato che le competono". <br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/food/notizie/200805261841-eco-rt11196-art.html">AGI</a>