Openpolis - Argomento: coerenzahttps://www.openpolis.it/2015-12-09T00:00:00ZMarco Scibona: TAV – FREDIANI – SCIBONA (M5S): “PER PLANO LA FEDELTA’ AL PD VALE PIU’ DELLA LOTTA NO TAV” 2015-12-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it767958Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>TAV – FREDIANI – SCIBONA (M5S):<b> “PER PLANO LA FEDELTA’ AL PD VALE PIU’ DELLA LOTTA NO TAV”</b>
<p>
Il sindaco Plano non si augura la vittoria del MoVimento 5 Stelle alle prossime amministrative di Torino, ne prendiamo atto. Non ci stupisce più l’incoerenza del Sindaco PD di Susa (TO).
<p>
Deve essere dura per un politico di lungo corso come Plano dover fare i conti con la ferma coerenza del Movimento 5 Stelle, da sempre No TAV a Susa, come a Torino ed in ogni Comune.
<p>
Evidentemente per Plano la fedeltà al PD, agli ordini di scuderia del partito, vale più del suo impegno contro l’opera grazie al quale è stato eletto. Vorrebbe quindi riconquistare la fiducia di Chiamparino, che due anni fa non si augurava una vittoria di Plano a Susa?
<p>
Curiosamente infatti per Plano non si celebrano “processi” di partito, come sta avvenendo per il presidente del Consiglio di Giaveno Vilma Beccaria (PD), “colpevole” di aver votato a favore dell’uscita del proprio comune dall’Osservatorio.
<p>
Forse è proprio questa la strategia del PD, utilizzare l’ambiguità di Plano per far sedere nuovamente al tavolo i Comuni usciti dall’Osservatorio. Se fosse vero, sarebbe un tentativo totalmente inutile. I cittadini della Valsusa, dopo tutti questi anni, non si fanno più prendere in giro dalle parole dei politici. E per un sindaco che li tradisce saranno pronti ad eleggerne un altro più coerente.
<p>
Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte<br />
Marco Scibona, Senatore M5S<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=989">www.marcoscibona.it</a>FRANCESCO LOFFREDA: Primarie dei Cittadini di Pontecorvo2014-12-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it752366"Quello che annunciamo oggi è un progetto oltre i partiti, un progetto che metta al centro dell’azione amministrativa i problemi della gente e non gli interessi politici di appartenenza di questo o quel partito. La gente è stufa delle etichette"<br/>fonte: <a href="http://www.interno28.it/test/2014/12/07/pontecorvocomunali2015-loffreda-e-pezzella-lanciano-le-primarie-dei-cittadini/">Interno28</a>Ciro Russo: Intervento Seduta di Consiglio Comune di Arzano, avente ad oggetto: "Mozione di sfiducia avverso il sindaco".2012-06-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646467Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Arzano (NA) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Egregi signori, egregio pubblico, se mi chiedereste se ne valga la pena di fare questo discorso, vi direi di no; se mi chiedereste se posso farne almeno, vi risponderei la stessa cosa. È una malattia: non ci posso fare niente. Il dottore Fuschino sono due anni che prova a guarirmi, ma non c’è mai riuscito, suo malgrado. Pensate: è tanto grave che, nonostante il disgusto lasci senza parole, io riesco a parlare anche di fronte a quanto si è consumato in questi pochi ma intensissimi giorni che vanno dalla sottoscrizione della mozione di sfiducia in questione a questa sera.
<p>Io devo riconoscere, con un estremo atto di umiltà, che questo non è un ruolo, né un luogo, che si adatta a me: io non sono capace di portare il peso della vergogna di cui questo groviglio di schemi indecifrabili si fa carico; io non ho la voglia di capirci più nulla, perché più ci capisco, più aumenta lo schifo assoluto per quanto suggerisce ogni singolo atto che viene a scandire la vita di questa assurda, patetica, amministrazione. Che restino in carica! Che continuino pure a fare, se fanno! A mantenersi a galla, se ce la fanno! Che facciano pure quanto vogliono! Perché oggi, signori cari, non è più una questione di volontà loro, ma di volontà vostra: quando si toccano i picchi massimi, nel bene o nel male, interviene sempre il collasso, ma quel collasso non è autoinflitto, ma è un effetto del sistema in cui il fenomeno è compreso.
<p>Il sistema, per intenderci, è questa comunità, che è costituita da voi. Senza tante ipocrisie: questo Consiglio è così composto per vostra volontà, e su questo c’è poco da replicare. Se non ci sono gli uomini adatti, non li votate! Se ritenete adatto qualcuno, e poi vi delude, non puntate il dito verso altri! L’errore è un fatto umano, correggersi è una reazione intelligente, perseverare può esserlo secondo i casi specifici e gli specifici interessi. Io dico che ogni comunità ha il Governo che merita, e voi questo meritate! Quando tornerete ad esprimervi, meriterete quello che avrete scelto, e di volta in volta così sarà. Dico questo perché, arrivati a questo punto, <b>il problema non sta più nei fatti politici o amministrativi, ma nelle persone, e finché non capite questo, avrete sempre e solo di peggio.</b> Se vi aspettate che qualcuno si muova per onore o dignità in questo Consiglio, attendete pure, ma vi avverto che io non ho mai visto nessun orgoglio e nessuna dignità più intangibili di queste.
<p> <b>Se aspettate che qualcuno si muova pensando a voi, io vi avverto che non esistete se non agite da persone che esistono, perché per certi sarebbe meglio se foste davvero solo numeri!</b> E non vi illudete! Non fatelo mai! Anche se è la strada più facile. Nessuno si cura minimamente del vostro interesse. Di tutto questo avrete conferma quando verranno fuori gli esiti delle indagini in corso del Ministero dell’Interno. Il concetto è sempre lo stesso: se voi foste il sindaco, e sul vostro capo pendesse la spada di damocle della mozione di sfiducia, dal momento che io vi vedessi produrre, o far produrre, in questo frangente, atti amministrativi che non rientrano nella quotidiana e obbligatoria routine, e cioè che non sono quegli atti strettamente necessari, io potrei sospettare che questi atti che producete possano trovare la loro motivazione nel convincimento dei minacciosi carnefici a non sfiduciarvi, e potrei chiedere, a quel punto, che il segretario generale disponga che le autorità vigilino sull’evoluzione esecutiva di quegli atti, perché venga garantita trasparenza e legalità.
<p>Ebbene lo chiedo! Segretario comunale, io le chiedo di disporre tutto quanto possibile affinché le forze dell’ordine, le autorità deputate, possano garantire trasparenza e legalità sul naturale evolversi degli atti amministrativi che sono stati disposti nel periodo che intercorre dalla sottoscrizione della mozione di sfiducia al sindaco alla votazione della stessa.
<p>
Stasera sono tutti qui: i firmatari e le rispettive facce. Sono di fronte a voi, uno ad uno, come erano di fronte a voi due anni fa, quando chiedevano fiducia. Questi sono gli individui che vi rappresentano, guardateli bene tutti, perché 19 di questi hanno sottoscritto affermazioni gravi su questa amministrazione, e ve le leggo: “I sottoscritti Consiglieri comunali, ai sensi dell’art.27, comma 3, dello Statuto di questo Comune, sono a presentare mozione di sfiducia verso il sindaco, in quanto sono dell’avviso che dalla costituzione di questa Amministrazione ad oggi essa non abbia operato la benché minima azione politico-amministrativa tesa a dare un significativo indirizzo positivo alle sorti di questo Comune. Bensì, ai sottoscritti, risulta quanto mai deplorevole ed indegno quanto sinora registratosi, tra scandali e diatribe definite “politiche” dai media, ma mortificanti il concetto stesso cui si riferisce quest’ultima parola.
<p>Si ravvisa, quindi, la necessità di mettere fine a questo scempio intollerabile ed assolutamente ingiustificabile. La maggioranza politica, così come eletta dai cittadini, non esiste più. Un’Amministrazione decente, a nostro avviso, non è mai esistita. Persiste un inaccettabile quanto irresponsabile lassismo; un infantilismo, un’immaturità, un’incoscienza, assolutamente irrispettosi delle esigenze del popolo che sono tante e particolari.
<p>Urge mettere fine a tutto questo. Segue sottoscrizione autografa ”. Stasera vedrete se a distanza di qualche giorno agiranno al contrario di quanto hanno fatto qualche giorno fa, vedrete se confermeranno o no quello che hanno sottoscritto. Pensate, poi, ad un perché, con la vostra testa, e saprete come guardare, ad una ad una, queste facce che vedete qui stasera.
<p>
Grazie.<br />
<br/>fonte: <a href="http://politici.openpolis.it">arzanoonline</a>Romano PRODI: Sondaggi e politica deteriorata. Troppa mistificazione, è ora di reagire.2009-01-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388177<br />
"Screditamento dell'avversario". "Martellamento dei media". "Stordimento" dei cittadini. "Indagini demoscopiche e opinion polls" per dimostrare che le parole-armi hanno "prodotto effetti devastanti sugli avversari". Tutto per rendere " incomprensibile la realtà e difficile distinguerla dalla mistificazione". <br />
<p>
Ecco come si fa politica, oggi. Mettendo "addirittura a rischio la vita della democrazia".
<p>
A dipingere un quadro tetro e chiamare alla reazione è il Grande Scomparso della politica italiana: Romano Prodi.<br />
Messaggio globale in cui è facilissimo riconoscere l'Italia di Berlusconi. Eppure il mezzo per il je accuse è quasi di famiglia. Prodi, per le parole più dure da quasi un anno, ha scelto Hope, rivista dell'Hospice Madonna dell'Uliveto di Montericco di Albinea, casa di accoglienza per malati di cancro. Vi appaiono scritti di Alessandro Bergonzoni e Vito Mancuso, Stefano Bartezzaghi, Valerio Magrelli, Ettore Scola. Nel comitato scientifico, fra psichiatri e teologi, siede Michela Dall'Aglio, storica e saggista, moglie di Luigi Maramotti della Max Mara.
<p>
Prodi da quando ha lasciato Palazzo Chigi si è sempre rifiutato di parlare di politica, si è dimesso dalla presidenza del Pd, ha evitato inviti e possibilità, si dedica a un mediaticamente oscuro incarico Onu per Africa. Ed eccolo affidare il suo sfogo e insieme il "non mollare" a una pubblicazione reggiana frutto di un gruppo di ragazzi e insegnanti. "Riscopriamo il contatto, anche piccolo - dice".<br />
L'esasperazione del rapporto con l'opinione pubblica è pagante a breve, ma dannosa per la democrazia nel lungo periodo. Ora il ragionamento a breve è dominante, ma i problemi si risolvono con una visione a lungo". Dello stesso tono il messaggio su Hope. <br />
"Il processo di deterioramento sta procedendo in modo quasi inarrestabile e perciò sono necessarie ed urgenti importanti misure correttive. La democrazia, per funzionare, richiede una presenza equilibrata della parola e dell'ascolto. Questo obiettivo non è però raggiungibile senza un uso misurato ed equilibrato dei media".
<p>
"Senza equilibrio e senza misura - è la conclusione-morale - la parola non può arrivare né al cuore né al cervello. E se non vi arriva non dobbiamo stupirci se la democrazia si inaridisce e i cittadini diventano sempre più scettici e rabbiosi".
<p>
La rivista ha chiesto all'ex-presidente del Consiglio e della Commissione europea un intervento su "parole e politica". Lui ha tirato fuori uno dei regali natalizi, il Manualetto di campagna elettorale scritto da Quinto Tullio Cicerone per aiutare il più illustre fratello Marco Tullio nella corsa per il consolato nel 63 a. C. Regalo di un amico latinista, Ivano Dionigi. Al manualetto "completo, metodico e raffinato" ha affiancato i più popolari murales resi eterni dalla lava del Vesuvio sui muri dell'antica Pompei. ''I fruttivendoli chiedono di votare per Marco Cerinio".
<p>
Da queste due chicche è partito per discernere di politica. Politica attuale. Addio tempi duri ma semplici dell'"attacco diretto all'avversario". "Si rivolgerebbe facilmente - scrive - contro chi lo pronuncia. Occorre qualcosa di più complesso: uno screditamento generale dell'avversario e di tutto quello che gli sta attorno. Una demolizione progressiva della sua personalità, un feroce uso del ridicolo: il tutto possibilmente in modo obliquo".
<p>
Ecco allora evocati gli odiatissimi sondaggi: "Non basta la parola ma occorre dimostrare che essa ha prodotto effetti devastanti sugli avversari. Alla parola si accompagnano perciò le indagini demoscopiche e gli "opinion polls". Essi non servono solo a mettere in luce la forza del "nostro candidato", ma ad adattare le parole che verranno pronunciate successivamente alle reazioni che la parola precedente ha provocato". Nel "continuo inseguimento fra la parola ed il suo eco, l'elettore finisce con l'essere così stordito, da non capire più il significato delle parole stesse".
<p>
Risultato: si perde la "memoria" di cosa davvero la parola significhi, la "coerenza" che la fa "efficace". E' la vittoria della "mistificazione" contro cui Prodi chiama a "reagire". <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KFYUF">La Repubblica - Marco Marozzi</a>CARLO DE MARCHI: Un PRG che necessita di trasparenza e coerenza2008-11-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388098Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Fano (PU) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>Siccome per un disguido non è stato pubblicato il mio articolo mensile di Fano Stampa, utilizzo il nostro sito per divulgarlo un pò
Trasparenza e coerenza ideale sono gli elementi che hanno spinto Bene Comune cinque anni fa, ricorrono i cinque anni dalla nostra prima conferenza stampa, a partecipare al dialogo politico della nostra città. Pensavamo che ce ne fosse bisogno, ma più che altro sentivamo l’esigenza di toccare con mano e comunque contribuire ad un possibile cambiamento dell’agire politico. Il caso ha voluto che il mio primo mandato di consigliere fosse vissuto dentro il grande dibattito del PRG. Sono stati tre anni molto intensi, anche difficili per chi come me è dovuto rapidamente entrare nei meccanismi del confronto politico. Mi resta del’amaro in bocca su come sono andati i lavori. Si è parlato da più parti di un PRG formato famiglia, devo dire onestamente che anch’io durante la discussione degli emendamenti e delle successive osservazioni ho avuto questa sensazione, e l’ho più volte rimarcata ed anche comunicata attraverso la stampa. E’ innegabile che abbiamo assistito ad un’abile regia dell’amministrazione su di un canovaccio ben preordinato, e se qualche piccolo passo andava storto, con la successiva osservazione questo veniva raddrizzato. Operazioni illegali? Ancora il TAR non si è pronunciato, ed anche questa la dice lunga; inopportune? La gran parte si. Interessi di consiglieri, assessori, amici di assessori e consiglieri ce ne sono comunque stati e tanti. Mi sono spesso stupito, forse mi faccio troppi problemi, di come invece siano procedute le votazioni. Rammento che durante un mio intervento su un comparto edilizio un consigliere mi si avvicina e mi sussurra sottovoce di stare attento che quello a cui mi stavo opponendo poteva interessare qualche mio legame parentale. Si è detto: “ ma allora chi è amministratore o consigliere finisce, non solo ha non avere vantaggi, ma addirittura ad essere penalizzato dal suo ruolo”. Non c’è soluzione? Io penso di si: trasparenza è la parola magica che da garanzia ad ogni atto. Trasparenza e responsabilità civile. L’azione politica esige grande senso e responsabilità civile, è un’arte difficile che esige misura, grande capacità di ascolto, integrità deontologica spirito di mediazione ma soprattutto trasparenza. E’ ovvio, anche noi consiglieri siamo cittadini di questa città, ci viviamo ed abbiamo qui i nostri beni ed i nostri piccoli, grandi interessi, chi lo nega, ma, proprio per il ruolo che ci siamo assunti, abbiamo la responsabilità della chiarezza e della trasparenza Devo dire che i lavori consiliari purtroppo non hanno brillato né per chiarezza né per trasparenza. Ed ora l’apoteosi. Le varie associazioni di professionisti ed industriali premono su gli organi amministrativi per far concludere rapidamente questo PRG, non importa se congruo o no, legale od illegale, a norma delle leggi vigenti o meno, come per altro sembra, basta che si concluda. L’atto amministrativo che condizionerà lo sviluppo della città per i prossimi 20 anni, potrebbe non essere legale, o potrebbe essere inadeguato alle nuove leggi nazionali, non rispettate solo perché pubblicate un mese dopo aver licenziato il PRG, ma ben note sin da prima, questo mi stupisce ancora di più, ma la speranza è l’ultima a morire e spero che la città superi la spinta refrattaria e spenta che spesso la attanaglia e reagisca di fronte ai grandi temi della convivenza civile.<br/>fonte: <a href="http://www.benecomune.it/2008/11/14/un-prg-che-necessita-di-trasparenza-e-coerenza/">benecomune.it</a>Salvatore PICCOLO: Contro vecchie logiche nel Partito democratico.2008-07-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358456Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“Il Pd è un qualcosa di distinto rispetto ai partiti fondatori e bisogna guardare al futuro con elementi di innovazione, cosa che abbiamo già tentato di fare prima con la Giammattei e ora con Nicolais. Mi sembra evidente che vada superata la logica delle vecchie appartenenze”, Salvatore Piccolo, deputato del Pd e leader della maggioranza che ha eletto Nicolais alla guida del partito a Napoli, afferma con forza che il ricambio in seno ai democratici è già iniziato. Non si tratterebbe di una questione anagrafica, come ha invece voluto chiaramente far intendere Bassolino con le sue dichiarazioni su una possibile successione alla guida della Regione. “Sicuramente bisogna innovare e lo stesso Nicolais ha voluto nell’esecutivo molti giovani. Ma sarebbe sbagliato privarsi di risorse importanti e di prestigio che possono offrire contributi a prescindere dal dato anagrafico. Lo stesso Governatore e tanti altri, con ruoli diversi dal passato, possono e debbono dare il loro contributo ma partendo dal presupposto che una fase politica si è chiusa”. “Ormai tutto è cambiato, anche rispetto alle primarie dello scorso ottobre, occorre essere chiari e coerenti : questa è la premessa dalla quale partire per ogni nuovo ragionamento politico”, precisa Piccolo non senza qualche tono polemico rispetto al non troppo nascosto proposito di Bassolino di delegittimare l’ex ministro Nicolais in vista di una sua possibile prossima candidatura alla guida della Regione Campania.
<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=159&id_art=6353&aa=2008">L'Opinione.it - Eustachio Voza</a>Silvio BERLUSCONI: ALITALIA: LA CORDATA ITALIANA SARA' DOPO LA CONCLUSIONE DELLA TRATTATIVA AIR FRANCE2008-03-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331118Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI) <br/><br/><br />
<b>DECINE DI TELEFONATE DA COLLEGHI CONFINDUSTRIA, ORA LA PALLA PASSA AGLI INDUSTRIALI ITALIANI</b> <br /><br />
La cordata italiana per Alitalia esiste ma si formera' una volta chiusa la trattativa con Air France.<br />
Silvio Berlusconi ribadisce ai giornalisti che ci sono imprenditori disposti ad acquisire la compagnia aerea.<br />
"Ho avuto decine di telefonate di colleghi di Confindustria disponibili a partecipare al capitale Alitalia ma io non c'entro piu' niente - aggiunge - la palla passa agli industriali italiani".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.2021080534">Adnkronos</a>Ferdinando LATTERI: Ho scelto Lombardo perchè il PD maltratta la Sicilia2008-03-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356542Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo) <br/><br/>Lattiere spiega il suo passaggio dal Partito Democratico al MPA di Lombardo.
<p>Per scaricare l'articolo <a href="http://www.ferdinandolatteri.com/stampa/rassegnastampa/corriere_120308.pdf">clicca qui</a><br/>fonte: <a href="http://www.ferdinandolatteri.com/stampa/rassegnastampa/corriere_120308.pdf">corriere della sera</a>Massimo Cacciari: Cacciari-Veltroni, scoppia la pace. Il sindaco: "Condivido le scelte del Pd"2008-03-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329996Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: DL) <br/><br/><br />
<b>MESTRE Sul palco del teatro Toniolo scoppia la pace tra Walter Veltroni, oggi in Veneto per il suo tour elettorale, e Massimo Cacciari. Veltroni ha trovato ad accoglierlo Massimo Cacciari. I due si sono abbracciati e hanno ribadito la loro piena sintonia.</b><br /><br />
Archiviate dunque le polemiche di ieri tra il sindaco di Venezia e il candidato premier del Pd: <b>in un'intervista al nostro giornale Cacciari aveva fatto delle dichiarazioni critiche sul Pd e sulla scelta delle candidature e aveva annunciato che non avrebbe incontrato Veltroni</b>.<br /><br />
<b>Dopo l'uscita dell'intervista il sindaco aveva ricevuto una telefonata dal segretario regionale Paolo Giaretta, che lo aveva invitato a precisare il suo pensiero.</b> <br />
Cacciari aveva dunque corretto il tiro su Calearo, che nei giorni precedenti aveva definito una scelta sbagliata e uno «sprovveduto». Ma aveva ribadito le critiche sulle liste.<br /><br />
<b>Dopo l'incontro con Veltroni, però, Cacciari è tornato sul tema della scelta delle candidature. Inaugurando il Salone nautico di Venezia il sindaco ha nuovamente criticato la scelta del Pd di candidare nelle proprie file l'ex presidente di Federmeccanica Massimo Calearo e quella della Sinistra Arcobaleno di puntare sugli operai della Thyssen. "Un nuovo partito - ha detto - deve formarsi su ceti politici territorialmente radicati in maniera molto forte. Se invece si procede ad una caccia di uomini rappresentativi di richiamo, magari si vincono anche le elezioni - ha concluso - ma non si costruisce un partito".</b><br /><br />
<b>Linguaggio opaco per smentire se stesso.<br /><br />
<b>Massimo Cacciari ha diffuso questa nota</b>.<br /><br />
Per quanto dovrei essere ormai stra-abituato alle «grida» infondate e insensate di certa stampa a caccia esclusivamente di scandali e polveroni, oggi tuttavia sono rimasto stupefatto del modo in cui da qualcuno è stata rappresentata la mia posizione in merito alle candidature del PD nella nostra Regione e alla prossima visita di Veltroni. Nella speranza, che risulterà senza dubbio vana, di chiarire le cose una volta per tutte ribadisco:<br /><br />
<b>1</b>) che non ho alcuna obiezione al mondo su candidature come quella del dott. Calearo, e che anzi ne comprendo l'importanza al fine di una campagna elettorale che dimostri più aperte disponibilità da parte del centro-sinistra nei confronti dei problemi dell'impresa, in particolare nel Nord-Est;<br />
<b>2</b>) che le mie forti perplessità riguardano il fatto che a fronte di tali importanti candidature di immagine, è mancato un serio sforzo di «investimento», per avere nelle nostre liste forze giovani, e donne in particolare, che pure in questo periodo si sono impegnate nella costruzione del partito;<br />
<b>3</b>) che un autentico partito di massa non si costruisce senza favorire e promuovere la formazione di un ceto politico territorialmente radicato, e che questo problema è decisivo affinchè nel Lombardo-Veneto il centro-sinistra tenti di superare la sua fisiologica condizione di minorità;<br />
<b>4</b>) che la mia eventuale assenza «al fianco» di Veltroni nel suo prossimo tour sarebbe esclusivamente dovuta a urgenti e inderogabili impegni cui il mio ufficio mi obbliga; Veltroni sa meglio di me che cosa significhi fare il sindaco; 5) che condivido, come ho migliaia di volte ripetuto in questi mesi, le scelte di fondo operate da Veltroni per l'impostazione della campagna elettorale e che penso davvero che esse possano produrre risultati fino a pochi mesi fa impensabili.<br /><br />
<b>Massimo Cacciari</b><br /><br />
<b>Il sindaco Cacciari con chi ce l'ha? Boh. Parla di «certa stampa». Come se noi scrivessimo di «certi sindaci».</b> Linguaggio opaco. Di sicuro, se ce l'avesse con l'intervista pubblicata ieri da «La Nuova», che confermiamo in toto, non smentirebbe nulla, se non se stesso. Ma anche a questo siamo stra-abituati.<br />
<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.repubblica.it/dettaglio/Cacciari-Veltroni-scoppia-la-pace-Il-sindaco:-Condivido-le-scelte-del-Pd/1431715?edizione=EdRegionale">La Nuova Venezia e Mestre on line - Paolo Possamai</a>Marco PANNELLA: Inizio uno sciopero della sete2008-03-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329771Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/> Pannella ha annunciato poco fa, in diretta con l'emittente Radio Radio, <b>l'inizio di uno sciopero della sete</b> sulla questione del patto siglato con il Pd per i nove eletti radicali. <b>"Il rispetto della parola e' un fondamento della stessa legge. Vale la pena dare corpo alla sete di questa esigenza",</b> ha spiegato Pannella.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=117861">Repubblica.it</a>Emma BONINO: Avanti con le riforme senza accendere pericolosi fuochi di paglia2008-02-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329351Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) - Ministro Commercio internazionale, Politiche europee (Partito: RnP) <br/><br/><i><b>Roma• Dichiarazione di Emma Bonino, Ministro del Commercio Internazionale e per le Politiche Europee</b>____</i>
<b>Invito tutti ad un esercizio di riflessione prima di accendere pericolosi fuochi di paglia. Il disagio effettivo di molte famiglie dipende dal rallentamento dell'economia internazionale, dall'aumento delle materie prime -non solo energetiche-, da un inefficiente settore distributivo, da un sistema di relazioni industriali che non premia la produttività. Sono cause strutturali e vengono da lontano. E che certamente colpiscono le tasche degli italiani.
A questo si deve fare fronte con un programma ambizioso di riforme strutturali, liberando l'economia italiana dalle molte ingessature, sviluppando la concorrenza, incentivando una dinamica salariale virtuosa che premi i lavoratori ma non penalizzi le imprese. Era l'ispirazione del programma del Governo Prodi troppo presto naufragato. E' su questa strada che si deve continuare. Evitiamo pericolose ricette protezioniste, forse adatte a tempi di guerra o il richiamo a inutili strumenti del passato, come la scala mobile, che avrebbero come unico risultato il peggioramento della nostra competitività, senza risolvere neppure i problemi delle famiglie italiane.
Per attuare riforme liberali in questo Paese, tali da fare riprendere un sentiero di crescita economica solida ed equilibrata. E abbandoniamo un uso strumentale e demagogico della statistica ufficiale.</b><br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=117235">Radicali.it</a>DIEGO BOTTACIN: Applica il Codice Etico del PD e si dimette - Intervista2008-02-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329131Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) - Consigliere Consiglio Comunale Mogliano Veneto (TV) (Lista di elezione: DL) <br/><br/>TREVISO - Il Codice Etico del Partito Democratico, approvato dall’Assemblea nazionale il 16 febbraio, stabilisce che i dirigenti, i componenti del governo e gli eletti nelle liste del partito debbano evitare l’accumulo degli incarichi dirigenziali o elettivi.
Una indicazione che <b>il consigliere regionale Diego Bottacin, già coordinatore veneto della Margherita, oggi nell'esecutivo regionale del PD veneto, ha preso alla lettera, dimettendosi ieri sera dal ruolo di consigliere comunale di Mogliano Veneto.</b> Bottacin lascia l’assemblea moglianese dopo 18 anni di attività amministrativa, di cui 13 da primo cittadino.
<b>Consigliere Bottacin, come mai ha sentito il dovere di rinunciare al doppio incarico?</b>
Non ho partecipato alla redazione del Codice Etico però, in qualità di costituente nazionale del PD, l’ho votato. E prima di votarlo l’ho letto e ho riconosciuto nelle condizioni giudicate eticamente non corrette la mia situazione. È vero che è un impegno per chi è stato eletto nelle liste del PD e io sono stato eletto nelle liste della Margherita. È vero che l’art. 2 dice che il doppio incarico va evitato se impedisce di “assolvere con competenza, dedizione e rigore le funzioni ricoperte” ed io ritengo di aver fatto il mio lavoro a Mogliano con piena dedizione. Ciò nonostante lo spirito e il senso della norma mi sembrano chiari e li condivido, pertanto preferisco lasciare ad altri le disquisizioni formalistiche e interpretative: io ho ritenuto mio dovere dare l’esempio, pensando che questo faccia bene al partito. Anche perché sono un costituente, uno di quelle figure che hanno dato vita al PD.
<b>Le è dispiaciuto lasciare l’impegno amministrativo nella sua città?</b>
Come consigliere regionale e dirigente del PD ho altri modi per dare una mano alla mia città.
<b>Trovare qualcuno che spontaneamente faccia un passo indietro, rinunciando ad un incarico, in politica non è cosa da tutti i giorni. La vicenda di De Mita, offeso per non essere stato ricandidato dopo 45 anni di Parlamento, è solo l’esempio più eclatante…</b> Sono convinto che la carica di innovazione che il PD ha portato nel panorama politico italiano contribuirà a far entrare nella politica attiva molta gente nuova. E questa è la migliore risposta che possiamo dare alla sfiducia che c’è verso la politica.
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=217">Sito Uff.le Pd Veneto</a>GIANFRANCO VECCHIATO: "Per la prima volta Mestre riacquisisce una costruzione storica".2008-02-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328879Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Venezia (VE)<br/><br/>"Per la prima volta Mestre riacquisisce una costruzione storica molto importante: villa Erizzo. E' un segno dell'inversione di tendenza. Dell'attenzione che la città ha iniziato ad avere verso le sue radici culturali e dell'Amministrazione comunale verso i beni preziosi della città<b>."Inutile dire che l'assessore all'Urbanistica, Gianfranco Vecchiato, è soddisfatto del voto del Consiglio comunale che finalmente, dopo un tira e molla durato due anni, ieri sera ha dato il via libero alla convenzione che porta il Comune all'acquisizione di villa Erizzo in piazzale Sicilia. Vecchiato è soddisfatto perchè villa Erizzo è prima di tutto "figlia sua". Il Comune - ai tempi della Giunta Costa - infatti non aveva esercitato il diritto di prelazione e la villa era perduta per sempre quando a Vecchiato venne in mente di mettere alle corde chi aveva comprato, assieme a villa Erizzo, anche l'ex Enel di viale San Marco, una zona destinata a verde e, dunque, non edificabile. Vecchiato fece chiaramente capire che non avrebbe mai dato il via libera all'edificazione. A meno che...E su questo "a meno che..." ha costruito una trattativa che ha portato all'acquisizione della storica villa a costo praticamente zero per la collettività - a parte gli 800 mila euro sborsati per pagare l'Iva.Ma il percorso di conquista alla collettività di villa Erizzo non è stato indolore, tutt'altro. Prima la Municipalità e poi vari consiglieri comunali avevano messo in discussione la convenzione che prevedeva lo scambio dei beni e Vecchiato cominciava ad essere preoccupato che finisse alla veneziana e cioè che la si tirasse talmente in lungo che andava tutto in malora.</b> Del resto chi deve costruire in viale San Marco aspetta solo il voto del Consiglio per partire e, intanto che si discute, sono passati due anni. L'ultimo inghippo era saltato fuori sull'invarianza idraulica perchè non si sapeva dove scaricare l'acqua di una eventuale alluvione. La soluzione, approvata dal Consiglio comunale, è stata di scaricare l'acqua in Canal Salso. Passato anche questo scoglio, il resto era già fatto. Villa Erizzo vale 8 milioni di euro e diventerà la sede della Biblioteca civica, che si sposterà da via Miranese. Il Comune ha già stanziato la prima tranche di quattrini per far partire i lavori di restauro di villa Erizzo. E' previsto che il corpo centrale della storica villa che addirittura ospitò papa Pio VI ,diventi sala di lettura, assieme ad una palazzina che si trova sul lato di via Querini.
Il muro su via Querini sarà abbattuto ed è nei progetti che si costruisca un edificio seminterrato nel giardino, per il magazzino. <b>Vecchiato avrebbe preferito la soluzione dell'Umberto I per la Biblioteca civica, ma il sindaco non ha voluto cambiare i piani originari che prevedevano per l'appunto villa Erizzo come sede definitiva della Biblioteca.</b> Resta il problema per l'Archivio storico del Comune, ma si sta pensando di utilizzare una parte della De Amicis che sarà liberata a breve.
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Venezia&Codice=3688509&Data=2008-2-19&Pagina=6">Il Gazzettino Ed. Venezia -</a>Emma BONINO: Non se ne parla proprio, non sono un'accattona. Credo che questa sia una posizione che rileva una grandissima disistima nei miei confronti.2008-02-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328579Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) - Ministro Commercio internazionale, Politiche europee (Partito: RnP) <br/><br/><i><b>Oggi su 'La Stampa' Fassino annuncia: "siamo pronti a candidare Emma Bonino". (vedi Piero Fassino n.d.r) -</b></i><br /><br />
<b>"Non se ne parla proprio, non sono un'accattona".</b><br />
Così Emma Bonino, ministro delle Politiche europee, commenta oggi a Catania la proposta di ingresso nel Pd da parte di Piero Fassino che dalle pagine de "La Stampa" ha detto che il Pd è pronto a candidarla. Per la Bonino quelle di Fassino "sono parole offensive e sconcertanti per le menzogne adottate nelle sue argomentazioni". La Bonino si è infine augurata che "questo crei delle reazioni anche sdegnate nel Pd".<br />
<b>"Non sono un'accattona</b>. Credo che questa sia una posizione che rileva una grandissima disistima nei miei confronti. Sono una persona leale ed affidabile ma non a correnti alterne. <br />
Quindi, altro è ovviamente un accordo politico programmatico, altro è "scegliere e prendere" come in un cesto di ciliege, una sì l'altra no oppure se uno ha gli occhi azzurri sì o se è piccolo no".<br />
Con queste parole il ministro per il Commercio estero, Emma Bonino, oggi a Catania, è tornata sulla proposta avanzata da Piero Fassino che dalle pagine de "La Stampa" ha invitato l'esponente radicale ad entrare nel Partito democratico.
<br />
"Credo - ha aggiunto Bonino - sia un elemento di grande disistima nei miei confronti e soprattutto credo esprima poca dignità politica chi la fa. Non credo che su questo decida Fassino, spero".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=116133">Radio Radicale</a>Gianfranco FINI: An confluisce nel PDL:"Il 13 aprile nascerà nelle urne un nuovo grande soggetto politico ispirato ai valori del Ppe"2008-02-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328475Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: AN) <br/><br/>La dichiarazione in video di Fini dopo aver annunciato la lista unica del PDL alle elezioni tra AN e FI.<br/>fonte: <a href="http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=eb7cc62a-d64c-11dc-88e3-0003ba99c667">Corriere della Sera</a>Stefania PRESTIGIACOMO: Io posso garantire che noi (FI) non candideremo persone con sentenza passata in giudicato2008-02-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328462Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/>Dichiarazione fatta nella trasmissione Annozero - Rai 2 - del 07/02/2008
<p>
Franceschini: Il PD non candiderà chi ha procedimenti penali in corso
<p>
Prestigiacomo (FI x chi non lo sapesse): Io posso garantire che noi non candideremo persone con sentenza passata in giudicato
<p>
TRAVAGLIO: Allora non candiderete Dell'Utri...
<p>
Prestigiacomo: Non lo so e comunque Dell'Utri gode della mia stima e per me non è un mafioso.<br/>fonte: <a href="http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiDue-Annozero%5E17%5E56983,00.html">Rai 2</a>Gianfranco FINI: "Non esiste alcuna possibilita' che An confluisca nel nuovo partito di Berlusconi (PDL)"2007-12-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328483Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: AN) <br/><br/>Il 9 dicembre scorso, il presidentedi Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, mise in chiaro, davanti all'Assemblea Nazionale del partito, che An non sarebbe mai confluita nel Partito della liberta'.
<p>
Erano altri tempi, certo. Nell'aria c'era l'accordo tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni sulla riforma elettorale sul modello del Vassallum. Fini la bollo' come una "legge truffa" e promise duro ostruzionismo: "Una legge siffatta in Parlamento non passera' mai", assicuro'. Eppoi c'era stato l'ormai famoso annuncio dal predellino dell'automobile con cui il Cavaliere rese nota l'intenzione di far nascere un partito della liberta' contro "i parrucconi" e contro "il teatrino della politica". Un annuncio che non piacque affatto agli alleati della Cdl: Udc, Lega, An formarono un inedito asse del 'no' contro il progetto di Berlusconi.
<p>
E Fini lo spiego' con enfasi. Pubblicamente. "Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali". E aggiunse: "Da queste mie parole volutamente molto nette voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quello che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilita' che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi". Poi venne la crisi. E nel giro di poche ore la possibilita' non solo e' rispuntata ma e' anche diventata realta' concreta.<br/>fonte: <a href="http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=78458">Rai News 24</a>Gianfranco FINI: Berlusconi con me ha chiuso2007-11-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328666Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: AN) <br/><br/>Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier deve fare i conti con me, che ho pure vent’anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più.<br/>fonte: <a href="http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=72764">L'Unità</a>Gustavo SELVA: Ritiro le mie dimissioni dal Senato2007-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327645Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/>Selva aveva <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/327646">annunciato le sue dimissioni</a> da senatore dopo lo <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/327647">scandalo dell'ambulanza</a>.<br />
In Senato nella seduta n. 195 ritira le dimissioni:
<br />
"Dobbiamo fare delle istituzioni, onorevoli senatori, e specialmente di quelle elettive, una casa di vetro, non opaco però, nella quale operi non una casta, bensì donne e uomini, e in maggioranza sono questi, dediti alla promozione e alla difesa dei valori etici, civili, religiosi, umani di ogni cittadino.
L'uscita dal Senato, onorevoli senatori, sarebbe per me la bella morte politica di un eroe per un giorno dopo l'ondata dei messaggi insultanti del tipo di quello letto all'inizio. Cessata l'esposizione mediatica del mio nome, su cui tutta la stampa ha fatto silenzio, anche quando io ripetutamente chiedevo, per dire queste cose, che venisse messo all'ordine del giorno quanto è oggi all' ordine del giorno del Senato, da parte di ogni città di Italia, soprattutto dal Veneto, mio collegio elettorale, sono arrivati tantissimi messaggi che mi invitano a restare."<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Resaula&leg=15&id=00275010&offset=50993&length=21528&parse=no">Senato della Repubblica</a>Gustavo SELVA: Con la presente, pongo nella sua disponibilità, onorevole presidente, le mie dimissioni da senatore2007-06-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327646Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/>Con la presente, pongo nella sua disponibilità, onorevole presidente, le mie dimissioni da senatore". Così scrive il parlamentare di An Gustavo Selva al presidente Franco Marini: "Non voglio che le mie eventuali colpe ricadano sulle istituzioni", spiega poi a voce l'ottantunenne dimissionario.
La scelta arriva dopo le polemiche sollevate dalla confessione del senatore che, davanti alle telecamere di La7, ha ammesso di aver <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/327647">preso un'ambulanza per dribblare i blocchi istituiti a Roma per la visita di Bush</a> e raggiungere in tempo gli studi televisivi.
L'eloquente silenzio dei dirigenti del suo partito e le critiche piovute da entrambe le coalizioni, avevano fatto capire da subito che il "vecchio trucco da giornalista", come l'aveva definito l'ex direttore di Gr2, non era piaciuto a nessuno.
Aveva provato con un taxi, poi con un'auto a noleggio, ma il centro della capitale era bloccato e non c'erano alternative. Pur di non mancare all'appuntamento, Selva ha chiesto allora ad un'ambulanza di farsi accompagnare vicino agli studi televisivi.
<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/caso-selva/dimissioni-selva/dimissioni-selva.html">La Repubblica</a>