Openpolis - Argomento: pacshttps://www.openpolis.it/2008-04-09T00:00:00ZFranco GRILLINI: (PS): LAICITA' E' MATRIMONIO UGUALE PER TUTTI.2008-04-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331645Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: SDSE) <br/><br/><br />
<b>"La soluzione migliore è quella del leader socialista Zapatero in Spagna"</b> <br />
Franco Grillini, candidato sindaco per il Comune di Roma per il partito socialista, ha dichiarato oggi, dopo la sottoscrizione del “Patto per la laicità” proposto dal Partito socialista ai partiti italiani, di essere favorevole ad una “soluzione zapaterista” sull’annosa questione del riconoscimento delle unioni di fatto.<br />
“La soluzione migliore”, ha dichiarato Grillini, “è quella del leader socialista Zapatero in Spagna, che ha fatto la riforma più radicale al mondo rendendo il matrimonio uguale per tutti, stabilendo così che il principio di uguaglianza fra i cittadini viene prima di ogni altra considerazione". <br />
"Ci sono anche altre soluzioni - continua Grillini -, come quella francese per il Pacs, o quella danese che ha creato un istituto matrimoniale apposito anche per gli omosessuali, ma io preferisco che ci sia un unico istituto matrimoniale, uguale per tutti, che stabilisca una buona volta il principio che tutti i cittadini sono uguali, e sono tutti di ‘serie A’.” <br />
Grillini ha ricordato inoltre che durante il suo mandato come deputato ha presentato una proposta di legge per introdurre anche in Italia la “soluzione zapaterista”, che apre il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso.<br />
Al movimento gay italiano, infine, Grillini ha detto: “Basta chiedere trenta se si vuole cento, per poi trovarsi alla fine ad ottenere zero, come è accaduto in Italia dopo l’orgia di Pacs, Dico, Cus, che sono stati solo fumo negli occhi allo scopo di non concedere nulla.<br />
Occorre chiedere cento perché è cento il nostro obiettivo.<br />
Il movimento gay in Italia deve dire con chiarezza quello che vuole (e per fortuna ultimamente lo sta facendo) e i partiti devono capire finalmente che queste richieste non sono più negoziabili.<br />
Ci sono stati dieci anni di negoziati inutili, ora non c’è più possibilità di mediazione alcuna”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gaynews.it/view.php?ID=77450">gaynews.it</a>BEATRICE BIAGINI: Convivenze, nuove famiglie, e diritti: una dimensione europea2008-03-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331041Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Firenze (Lista di elezione: DS) - Consigliere Consiglio Comunale Fiesole (FI) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/>Non vediamo segni di rovina o di incivilità nelle società che hanno regolamentato le unioni di fatto e hanno riconosciuto i matrimoni omosessuali. Solo in Italia la discussione sembra prigioniera di immagini folkloristiche di che cosa significhi convivere, avere cura del proprio compagno o compagna, o desiderare di mettere al mondo dei figli, o adottarli.
Sui diritti dei conviventi e i matrimoni omesessuali, come minimo si deve discutere su basi chiare, al di là delle "preferenze" per questo o quel "principio etico". E oggi è possibile farlo. Invece di parlare di problemi immaginari creati da unioni immaginarie, si può andare a vedere che cosa accade con le unioni reali nei paesi che hanno regolamentato i diritti dei conviventi o legalizzato i matrimoni omosessuali.
(...)
I Pacs non riducono la natalità. E i matrimoni omosessuali non creano ambienti familiari ostili allo sviluppo dei figli, propri o adottivi.
Sul piano etico, una società che abbandona una parte della popolazione, in particolare la parte che più di ogni altra è esposta a discriminazioni, relegandola in una una zona in cui non vige il diritto, non può considerarsi giusta. I diritti delle coppie di fatto devono essere affermati chiaramente. Una legislazione europea, che preveda quantomeno dei Pacs europei riconosciuti in ogni stato dell'Unione, permetterà a molti cittadini di superare la non 'esportabilità' della loro unione e a molti altri di avere semplicemente riconosciuto il loro progetto di vita.
<br/>fonte: <a href="http://beabiagini.googlepages.com/convivenze%2Cnuovefamiglie%2Cediritti">Beatrice Biagini - Partito Democratico Europa</a>Stefano Montanari: Molto favorevole alle unioni civili2008-03-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330501Risposta ufficiale ai temi di voisietequi<br/>fonte: <a href="http://elezioni2008.voisietequi.it/risposte_partito/14">Voi Siete Qui</a>Daniela GARNERO SANTANCHE': Ferma opposizione a formule tipo DICO e PACS che investono il Diritto pubblico2008-03-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330593Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/>Dal programma elettorale de La Destra per le elezioni 2008 (pag. 3):<br />
"<b>Tutela della famiglia tradizionale</b>: consapevoli della necessità di regolamentare i rapporti di Diritto privato che scaturiscono dalle diverse forme di unione di fatto, vogliamo ribadire la nostra ferma opposizione a formule tipo DICO e PACS, che investono il Diritto pubblico oltre alle finanze dello Stato."<br/>fonte: <a href="http://www.danielasantanche.com/wp-content/uploads/2008/03/programma.pdf">Programma Elettorale La Destra 2008</a>Marco CAPPATO: «Non torneremo indietro su testamento biologico e Dico»2008-02-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329464Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/>Il confronto va bene, ma su questioni come l'eutanasia, le unioni di fatto, la droga, il Concordato, le posizioni sono inconciliabili.
«Anche nel Partito democratico americano sui diritti civili ci sono posizioni molto articolate. E comunque, da quando abbiamo pensato all'alleanza con il Pd, abbiamo sempre detto che per noi prioritarie sono le riforme in senso liberale in campo economico, istituzionale e della giustizia. Sui diritti civili crediamo ci siano anticorpi laici sia nella Chiesa sia nella società che ci garantiscono».<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=117437">QN</a>Francesco RUTELLI: Unioni civili non sono il mio programma2008-02-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329160Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo) - Vicepres. del Consiglio (Partito: DL) - Ministro Beni e Attività Culturali (Partito: DL) <br/><br/>"Certamente nel programma di governo non ci saranno le unioni civili, perche' le stesse forze della Sinistra Arcobaleno sanno bene che bisogna proporle su basi nuove". Lo ha annunciato il candidato del Pd a sindaco di Roma, Francesco Rutelli, riferendosi alla richiesta formulata oggi dall'Arcigay di Roma. "Abbiamo affrontato - ha aggiunto Rutelli - moltissimi temi di collaborazione, che avranno un ottimo sviluppo nell'attivita' di governo. Per me, la battaglia e' contro ogni discriminazione e intolleranza".<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/ultima_ora/detail.jsp?id={7669817C-3CBC-49D2-A396-0C136262AF77}">Corriere della Sera</a>Pier Ferdinando CASINI: No a uguali diritti per le coppie gay2006-12-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330546Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/>Casini contro i pari diritti alle coppie gay. Il presidente dell'Udc va all'attacco e annuncia battaglia: "C'è una parte della maggioranza che vuole portare l'Italia verso la Spagna di Zapatero - dice Casini - parificando la famiglia regolare a due conviventi omosessuali. Noi non li vogliamo discriminare, ma non possono pretendere uguali diritti rispetto alle coppie regolari, previste non solo dalla legge, ma anche dalla Costituzione. Su questo faremo una battaglia, in Parlamento e nel Paese, coinvolgendo i settori moderati, cattolici e non, della maggioranza" .<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/cronaca/padova-pacs/avvenire-e-polemiche/avvenire-e-polemiche.html">repubblica.it</a>Romano PRODI: Riconoscimento diritti civili per gli omosessuali2005-07-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327650Prodi: Pacs per le Coppie di fatto<br />
"Modello francese per i conviventi"<br />
Racconta un'Italia che si apre ai Pacs, i patti di solidarietà previsti dalla Francia per le convivenze gay. Riceve subito gli applausi delle associazioni degli omosessuali e al pomeriggio si trova costretto a chiarire che "come è noto non ho mai equiparato le convivenze di fatto al matrimonio". Ma ripete: "Ritengo tuttavia che un governo debba preoccuparsi dei diritti di tutti i cittadini e della necessità di disciplinare i problemi giuridici e civili anche di coloro che scelgono di vivere insieme stabilmente in forme diverse dal matrimonio".
Chiarisce e insiste Romano Prodi, "cattolico e laico" che dice di ispirarsi a De Gasperi. I giornalisti della stampa estera vogliono sapere che tipo sia, i programmi per l'Italia, come viva l'Europa. E lui, in un'ora e mezzo, molto più a suo agio che con gli italiani, annuncia un Paese profondamente diverso da quello di Berlusconi. Senza "leggi ad hoc", senza un presidente della Banca d'Italia scelto a vita, senza la legge Bossi-Fini, senza "compiaciuto antieuropeismo".
I giornalisti di mezzo mondo sono molto attenti ai diritti civili, ai rapporti - "ingerenze" dice uno - con il Vaticano nell'epoca di Papa Ratzinger e del sorgere in Italia di molti teo-con. "Vi consiglio di leggere il discorso fatto da Ciampi di fronte al Papa, al Quirinale - risponde Prodi - è stato di grandissimo equilibrio e di dottrina ferma". È un richiamo alla laicità dello Stato prendendo come faro il presidente della Repubblica.
"Io sono cattolico e laico - si racconta il Professore - ho sempre ritenuto, fin dalla mia formazione giovanile, che un cattolico in politica debba obbedire ad alcuni grandi principi e orientamenti, ma abbia la responsabilità di tradurli autonomamente in politica. Una responsabilità che spesso porta dei problemi".
"Mai strumentalizzando la Chiesa, - insiste - mai rinunciando ai miei principi e mai rinunciando ai miei doveri di politico e alla responsabilità che un politico deve avere, e al rispetto dei principi da un lato e della propria coscienza soprattutto". Questa è "la difficoltà del politico moderno", quella "con cui tanti politici italiani si sono misurati, a cominciare da De Gasperi, al quale cerco di ispirarmi".
È in questa luce che Prodi parla di diritti. "Nell'Unione riflettiamo in modo non formale - risponde sui gay - e l'orientamento verso i patti di tipo francese è di tutta la coalizione. Sui singoli articoli si può discutere ma solidarietà e riconoscimento dei diritti civili per i gay ci guidano verso un orientamento comune". "Bravo" applaudono a sinistra. In casa Ds, Barbara Pollasatrini, Livia Turco, Giovanna Melandri ("ora i Pacs nel programma dell'Unione"), Luigi Manconi. Pecoraro Scanio per i Verdi. L'Arci Gay annuncia che voterà per il Professore alle elezioni primarie. <br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/politica/prodir/pacsin/pacsin.html">La Repubblica</a>