Openpolis - Argomento: Carabinierihttps://www.openpolis.it/2012-12-19T00:00:00ZMaurizio SAIA: Sono lacrime di coccodrillo. I centri sociali hanno occupato il Mignon e non c'è stata una presa di posizione netta 2012-12-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684882Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>Ma di fronte alla presa di posizione dell'inquilino di palazzo Moroni e del'onorevole Naccarato, non si placa l'ira della destra. Il senatore Maurizio Saia va all'attacco: «Sono lacrime di coccodrillo dato che questa amministrazione tollera da anni i centri sociali e questi personaggi che puntualmente si distinguono per la violenza. Non si può condannarli oggi quando fino a ieri si trattava con loro» affonda Saia, «e mi rivolgo all'assessore alla Cultura Andrea Colasio così come all'assessore alla Sicurezza Marco Carrai: i centri sociali hanno occupato il cinema Mignon e non c'è stata una presa di posizione netta. Tollerare certe situazioni significa legittimare certe conseguenze. Queste persone si sentono autorizzate ad agire come hanno agito al San Gaetano contro una mostra culturale che di politico non aveva nulla». Il senatore è un fiume in piena: «la città non può più tollerare questi fatti, anche l'altra sera per la presentazione al Pedrocchi del libro sulla strage di Bologna si è visto uno spiegamento di forze dell'ordine da far venire i brividi. Basta» il grido di Saia, «è ora che si dimostri nei fatti di essere persone civili e democratiche. Il lavoro di carabinieri e polizia è eccellente nella nostra città, è la magistratura che ora deve uscire dal torpore, è ora che arrivino le condanne per chi si macchia di reati sfidando sfrontatamente la legge mettendo persino su internet i video dell e loro aggressioni. Si è trattato di un vero e proprio assalto squadrista».
(v. v. e e. I.)
<br/>fonte: <a href="http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/12/19/news/il-pedro-assalta-casa-pound-zanonato-triste-violenza-saia-accusa-il-comune-1.6222470">mattinopadova.gelocal.it</a>Angelo BONELLI: «Presentato un esposto contro l'Aia per l'Ilva di Taranto»2011-07-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590295Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Lista di elezione: Verdi) <br/><br/><br />
«Ho presentato un esposto alla Procura di Roma affinchè si verifichi se sono stati commessi reati di omissione in atti d'ufficio e falso nel rilascio dell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) all'Ilva di Taranto».
<p>
Lo annuncia il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, che ha deciso di rivolgersi alla magistratura dopo aver appreso che il giorno precedente alla riunione che ha dato il disco verde all'autorizzazione era giunta al ministero dell'ambiente una nota in cui i carabinieri del Noe segnalavano gravi irregolarità riscontrate nel corso dei 40 giorni di indagini e appostamenti riguardanti lo stabilimento dell'Ilva. La relazione dei carabinieri - secondo Bonelli - «non sarebbe stata presa in considerazione».
<p>«Il non aver preso in considerazione i rilievi del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri ci preoccupa fortemente perchè dimostra che si voleva concedere l'autorizzazione a prescindere da tutto, in questo caso anche dall'inquinamento e dalla salute dei cittadini di Taranto».
<p>«Ci saremmo aspettati che la commissione Ipcc e la conferenza di servizi rinviassero la decisione in base alle gravi contestazioni e informazioni contenute nella nota dai carabinieri. Invece, si è preferito chiudere il procedimento con un parere 'espresso', come se nulla fosse accaduto».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.quotidianodipuglia.it/stampa_articolo.php?id=157129">quotidianodipuglia.it</a>Roberto MARONI: SICUREZZA: MARONI, PRESTO DECRETO PER POTERI AI SINDACI2011-05-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572846Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Interni (Partito: Lega) <br/><br/>SICUREZZA: MARONI, PRESTO DECRETO PER POTERI AI SINDACI
(ANSA) – PARMA, 24 MAG – Nelle prossime settimane, entro la prima quindicina di giugno, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, presenterà un decreto sulla sicurezza per restituire ai sindaci il potere di fare ordinanze in materia di sicurezza. Ne ha dato notizia a Parma, dove ha incontrato un gruppo di primi cittadini. <b>«Il decreto – ha spiegato Maroni – consentirà ai sindaci di fare ordinanze, tenendo conto delle osservazioni della Corte costituzionale».</b> Il decreto affronterà anche il tema della riforma della polizia locale e regolamenterà l’accattonaggio e la prostituzione. (ANSA). NES/KO 24-MAG-11 12:52 NNN
http://www.sulpm.net/?p=28691<br/>fonte: <a href="http://www.sulpm.net/?p=28691">www.sulpm.net</a>Marco PERDUCA: Sicurezza: in tempi di tagli, quanto s'è speso per le truppe anti-sommossa alla Mostra del Cinema di Venezia?2010-09-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it505938Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>Malgrado gli ingenti tagli al comparto sicurezza dell'ultima manovra, alla 67esima Mostra del Cinema di Venezia son stati inviati almeno 400 tra poliziotti e carabinieri per pattugliare con caschi e scudi sotto lo sguardo vigile di un elicottero un luogo dove l'arte, e le contestazioni politiche, non hanno presentato sintomi da adunate sediziose o minaccia alla quiete pubblica. Polizia e carabinieri spalleggiavano, o erano spalleggiati, dalla guardia di finanza, la polizia locale e almeno due servizi di sicurezza privati. Alle domande da passante sul cosa fosse successo per render necessario tale presidio, e' stato candidamente risposto "niente". Quanto sara' costato al contribuente questo dispiegamento di "sicurezza" per "niente"?<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/comunicati/sicurezza-perduca-tempi-di-tagli-quanto-se-speso-truppe-anti-sommossa-alla-mostra-del-cin">Radicali Italiani</a>SALVATORE MANGIAFICO: Collaborazione tra il Comune di Siracusa e il Comando dei Carabinieri2010-07-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it504300Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Siracusa (SR) (Partito: PdL) <br/><br/><br />
E' iniziata la pulizia delle strade nelle zone balneari. Il Settore Ambiente del Comune ha proceduto alla bonifica di via Lago di Bolsena, viale dei Lidi, località Asparano, traversa Capo Ognina, via della Murena, via delle Muse, via Lago di Como e Strada Provinciale 104 a 200 metri dal bivio di Capo Ognina. In queste aree vi erano discariche di rifiuti urbani, nonostante le stesse fossero state altre volte oggetto di operazioni di specifica pulizia. "Per questi motivi - ha detto l'assessore all'Ambiente Salvatore Mangiafico - ho incontrato il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Massimo Mennitti.
<p>Effettuata questa operazione di bonifica, comincerà un rapporto diretto di collaborazione stretta tra il settore Ambiente del Comune e la stazione di Cassibile dei Carabinieri. Nel momento in cui saranno tovate nuove discariche, anzichè attendere settimane prima della pulizia, il Comune interverrà in 24 ore dalla segnalazione dei Carabinieri, coordinandosi con la polizia ambientale per individuare eventuali sporcaccioni, da denunciare, se trovati in flagranza di reato.
<p>L'obiettivo nell'immediato è quello di evitare che nelle località di mare attorno ai cassonetti si creino depositi di rifiuti. Successivamente, aumentando anche gli attuali controlli, l'obiettivo sarà quello di evitare il crearsi di nuove discariche e quindi abbattere i maggiori costi che il Comune deve sostenere nel periodo estivo, quando le stesse si sono oramai formate."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.lasicilia.it">La Sicilia</a>Lorenzo CESA: Caso Cucchi: "Ci spiace molto che oggi il nuovo barbaro sia l'onorevole Giovanardi"2009-11-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418805Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/><br />
"Quando in politica, come nella vita, manca ogni senso di pietas e di umanità si diventa barbari. Ci spiace molto che oggi il nuovo barbaro sia l'onorevole Giovanardi, con cui abbiamo condiviso anni di militanza politica. Per noi è davvero una grande tristezza".
<p> E' quanto afferma, in una nota, il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, in riferimento <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/418804">alle parole del sottosegretario Giovanardi</a> sul caso Cucchi.<br />
<br/>fonte: <a href="http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2009/11_novembre/09/caso_cucchi_cesa_giovanardi_barbaro_per_noi_grande_tristezza,21551850.html?pmk=rss">notizie.virgilio.it</a>Carlo GIOVANARDI: "Stefano Cucchi era in carcere perché era uno spacciatore abituale. Poveretto, è morto - e la verità verrà fuori - soprattutto perché pesava 42 chili"2009-11-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418804Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) - Sottosegretario Presidenza del Consiglio deleghe Famiglia, droga e Servizio civile (Partito: PdL) <br/><br/><br />
"Stefano Cucchi era in carcere perche' era uno spacciatore abituale. Poveretto e' morto, e la verita' verra' fuori come, soprattutto perche' era 42 chili".
<p>Lo ha detto il sottosegretario Carlo Giovanardi, intervenuto a '24 Mattino' su Radio 24 per parlare di droga.
<p> Parlando di Cucchi, Giovanardi ha continuato: "La droga ha devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente, poi il fatto che in cinque giorni sia peggiorato, certo bisogna vedere come i medici l'hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie: e' la droga che li riduce cosi'".
<p> Giovanardi poi ha parlato dei test volontari antidroga che partono oggi per i parlamentari: "Non c'e' alcuna demagogia - ha detto - Ho dato un'opportunita' ai parlamentari di fare il test e dire ai cittadini 'io faccio il legislatore, devo essere una persona equilibrata'. Negli Stati Uniti lo stato di salute del candidato presidente e' un affare nazionale. Per la dignita' di un parlamentare, davanti alle generalizzazioni come quelle che tentarono 'le Iene' che hanno voluto far credere che il Parlamento sia una grande fumeria d'oppio, e' giusto potersi sottoporre a un test, se lo vuole fare".
<p> Immediata la replica di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano: "A Giovanardi che fa queste dichiarazioni a titolo gratuito, rispondo semplicemente che il fatto che Stefano avesse problemi di droga, noi non l'abbiamo mai negato, ma questo non giustifica il modo in cui e' morto".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/cronaca/notizie/200911091323-cro-rt11099-giovanardi_cucchi_era_uno_spacciatore_abituale?op=makePrintable">AGI</a>Ignazio LA RUSSA: Caso Cucchi: "Non ho strumenti per accertare. Di una cosa pero' sono certo: del comportamento corretto dei Carabinieri in questa occasione"2009-10-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418638Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Difesa (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervistato da Radio Radicale sul caso di <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/418619
">Stefano Cucchi</a>, il ragazzo morto nella sezione carceraria dell'Ospedale Pertini di Roma a una settimana dal fermo, dopo un passaggio in carcere a Regina Coeli e il processo per direttissima per detenzione di stupefacenti.
<p> ''Non c'e' dubbio - ha affermato il ministro - che chiunque, qualunque reato abbia commesso, ha diritto a un trattamento assolutamente adegutato alla dignita' umana."
<p>
Quello che però e' successo io non sono minimamente in grado di riferirlo, perche' si tratta di una competenza assolutamente estranea al ministero della Difesa, in quanto attiene da un lato ai Carabinieri in servizio per le forze dell'ordine e quindi in dipendenza del ministero dell'Interno, dall'altro del ministero della Giustizia.<br />
Non ho strumenti per accertare. Di una cosa pero' sono certo: del comportamento corretto dei Carabinieri in questa occasione''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-CASO_CUCCHI__LA_RUSSA__CARABINIERI_CORRETTI_IN_QUESTA_OCCASIONE-870970-ORA-.html">adn kronos</a>Ignazio LA RUSSA: Ammazzato Stefano Cucchi. «Occorre un’inchiesta anche sul comportamento dell’Arma».2009-10-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418619Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Difesa (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Magrissimo, segni rossi sulle spalle, una costola fuori posto, un volto che fa impressione. Non soltanto per il rigor mortis, ma per quei segni inequivocabili di violenza.
<p> Le immagini del corpo di Stefano Cucchi non lasciano dubbi sui traumi che ha dovuto subire. Per mano di chi, quando e come è ancora tutto da capire. Ieri i famigliari del ragazzo, morto il 22 ottobre nella struttura penitenziaria dell’ospedale Sandro Pertini, hanno deciso di rendere pubbliche le foto scattate dalle pompe funebri. Non ne hanno altre, d’altronde.
<p> Al momento dell’autopsia al consulente della famiglia non è stato consentito di scattare fotografie. «Una decisione sofferta quella di mostrare queste foto, che è arrivata alla fine di una lunga riflessione», ha detto Luigi Manconi, presidente dell’associazione «A buon diritto», che ieri ha organizzato una conferenza stampa sul caso al senato, ottenendo l’appoggio e la presenza di diversi parlamentari di tutti gli schieramenti politici. <br />
«Alla fine hanno acconsentito - ha continuato Manconi -
Perché sono una rappresentazione efficace di quanto accaduto».<br /><br />
Accanto a lui ci sono i genitori di Stefano e la sorella Ilaria. Il loro dolore traspare dagli sguardi, dalle parole che raccontano un incubo. Un incubo italiano, in cui è incappata una famiglia come tante. C’è anche il legale della famiglia, Fabio Anselmo, lo stesso che ha seguito il caso di Federico Aldrovandi, il ragazzo morto a Ferrara per mano di quattro poliziotti.
<p> Quello di Stefano è un caso simile. Il ragazzo, aveva solo 31 anni, è stato fermato la notte tra il 15 e il 16 ottobre nella periferia est di Roma. Addosso gli hanno trovato 20 grammi di hashish. E’ finito in una cella di sicurezza dei carabinieri, e già il giorno
seguente nell’aula giudiziaria dove si è svolta la convalida dell’arresto il padre
lo ha visto con il viso pesto. <br />
Anche per questo Manconi ha chiesto espressamente che sulla vicenda intervenga anche il ministro della Difesa La Russa:<br />
<b>«Occorre un’inchiesta anche sul comportamento dell’Arma».</b>
<p>Ma la famiglia Cucchi e i legali sono molto cauti al momento: «Non accusiamo
nessuno - ha detto Fabio Anselmo - ma osserviamo alcune cose. A partire
dal fatto che a Stefano è stato negato il diritto più elementare: poter vedere i propri famigliari mentre stava morendo». <br />
E’ questo uno dei punti su cui la famiglia Cucchi non si dà pace. «Vorrei che capiste il lato umano di questa vicenda - ha detto Ilaria - mio fratello è stato fatto morire lentamente e in solitudine. <br />
Ci hanno detto che aveva chiesto una Bibbia, perché sapeva che stava morendo».<br />
Una volta tanto l’arco costituzionale è unito nel chiedere verità e giustizia sul caso. «È in gioco lo Stato, faremo tutto il possibile», ha detto Flavia Perina, direttora del Secolo d’Italia e deputata Pdl. Interviene anche Renato Farina (il famoso «agente Betulla», ora in parlamento) che ha parlato delle pessime condizioni del reparto penitenziario del Pertini, in cui recentemente ha svolto un’ispezione.
<p>Stessa richiesta di chiarezza da parte dei Radicali, del Pd, degli esponenti di Rifondazione, dell’assessore al bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri di Sinistra e Libertà.
<p>L’onorevole Perduca ha ipotizzato la possibilità di un’indagine da parte della Commissione parlamentare sui diritti umani.
«Non si faccia passare troppo tempo, come è stato fatto in altri casi.
In
circostanze come queste la celerità delle indagini è fondamentale», ha detto Patrizio Gonnella, dell’associazione Antigone. La procura è al lavoro per cercare di fare luce sulle cause della morte. Il titolare dell’inchiesta, il pm Vincenzo Barba, avrebbe già ascoltato alcune persone informate dei fatti. Mentre ieri il capo dell'Amministrazione penitenziaria Franco Ionta ha annunciato l'apertura di un’inchiesta amministrativa.
<p> «Speriamo di poter collaborare con la Procura - ha detto l’avvocato Anselmo - non vorremmo avere notizie solo dai giornali. Mentre ai responsabili istituzionali chiediamo di risparmiare alla famiglia il valzer delle giustificazioni frettolose». <br />
Il riferimento è quanto detto in un question time dal Guardasigilli Alfano, e cioè che secondo i referti medici Stefano avrebbe giustificato le costole rotte con una caduta dalle scale. Ma quando è uscito di casa quel giovedì sera il ragazzo stava benissimo.
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«L’ho consegnato sano allo Stato - ha detto Rita Cucchi - me lo hanno riconsegnato cadavere. Voglio verità».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/10/articolo/1750/">Il Manifesto</a>Wladimiro Vladimir Luxuria GUADAGNO: «Se il Pd non ricandida Marrazzo è un partito bacchettone»2009-10-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418471<br />
"Sarebbe davvero grave se il partito democratico non ricandidasse Marrazzo alla Presidenza della Regione Lazio in base a questi episodi", è l'intervento di Vladimir Luxuria.
<p>
"Vorrebbe dire che è un partito bacchettone, un partito che dà ragione a chi usa il privato per distruggere la gente - ha continuato Luxuria -. Se poi le indagini dovessero dimostrare che ha pagato un riscatto, allora è diverso perchè una persona che riveste un ruolo pubblico, che è Presidente, non dovrebbe acconsentire a pagare un riscatto".
<p>
Luxuria chiede poi di non valutare in questa vicenda l’assurdo comportamento dei quattro carabinieri arrestati per ricatto:<br />
«Non vorrei che passasse in secondo piano l’elemento più preoccupante: ci sono state delle persone che vestono la divisa dei carabinieri, che quindi dovrebbero servire lo Stato, che invece si sono prestate a questo gioco infame di ricattare».<br />
<br/>fonte: <a href="http://quotidianonet.ilsole24ore.com/politica/2009/10/24/252121-luxuria_attacca_ricandida_marrazzo_partito_bacchettone.shtml#">CNRmedia.com.</a>RICCARDO NASCIMBENI: Risposta sulla sicurezza.2009-08-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474406Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Campogalliano (MO) (Lista di elezione: Cen-sin) - Assessore Comune Campogalliano (MO) (Partito: Cen-sin) <br/><br/><br />
Curioso che il primo post di questo nuovo blog sia dedicato ad una mia risposta al consigliere della Lega Nord, Filippo Rossi, come ad affermare che nulla è cambiato o che, meglio, per l'opposizione non esistono altri argomenti di discussione.
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Sfortunatamente amministrare un Comune è un poco più complicato di quanto gli esponenti leghisti siano solitamente in grado di immaginare.
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Accusare la Giunta e l’amministrazione d’immobilismo a causa di due temi, benché molto importanti, mi lascia supporre che il consigliere Rossi non conosca molto bene il funzionamento dell’ente che amministra, nonostante siano svariati anni che siede in consiglio.
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Per quanto riguarda l’assessorato alla Cultura e Sport da giugno ad oggi: è stato curato un importante progetto di collaborazione internazionale che avrà un ritorno sul territorio sotto forma di mostre e conferenze, è stata gestita l’organizzazione delle iniziative estive, ha al vaglio alcuni contatti con artisti locali per l’organizzazione d’iniziative ad ottobre e nei mesi a venire, abbiamo al vaglio una proposta d’ampliamento della pista da skate, sta cercando soluzioni che ci permettano di far fronte alla mancanza di personale su servizi importanti come biblioteca e spazio giovani, abbiamo completato il percorso per la realizzazione della nuova sede dei canottieri Mutina, sta perfezionando un’importante convenzione con l’associazione Carp Fishing che svolge attività presso i nostri laghi, potrei continuare ancora per qualche riga.
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Penso che anche gli altri assessori possano elencare le diverse attività che hanno svolto in questi primi due mesi della nuova legislatura.
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Sfortunatamente, per gli esponenti leghisti la gestione della cosa pubblica si limita a due o tre argomenti.
Sfortunatamente, per il bene del paese, il consigliere Rossi offre perentoriamente la politica del suo partito anche a livello locale e c’insegna che “per ottenere ciò che si vuole occorre pretenderlo” e che “nei momenti di difficoltà servono gesti forti”.
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Consigliere Rossi? Possiamo passare dalle parole ai fatti? Sarebbe cosa gradita a me e penso a tutta la Giunta sapere concretamente cosa Lei intende per gesti forti e pretese.
Conosce forse metodi, nel rispetto della legalità e non già percorsi dall’amministrazione, per forzare i tempi rispetto ad altri enti?
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Consigliere Rossi, mi dica, quale gesto forte ci propone? Si ricordi, cortesemente, di consigliarci un gesto non ancora percorso, un qualcosa di nuovo ed efficace.
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Le assicuro che l’amministrazione si pone molte domande rispetto alla sicurezza e alla nuova caserma dei Carabinieri, in primis siamo molto preoccupati dal fatto che non siamo sicuri che il Ministero degli Interni (il ministro è il suo collega di partito Maroni) sia in grado di far fede al pagamento dell’affitto, se questa concreta possibilità dovesse verificarsi spetterebbe al Comune di Campogalliano pagare l’affitto e, consigliere Rossi Lei lo sa, parliamo di cifre importanti per un ente come il nostro.
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Nel caso sia il Comune di Campogalliano a pagare l’affitto e non il Ministero come da legge, significa che saranno i cittadini del nostro paese a pagarlo, tradotto in parole semplici: io cittadino pago le tasse per ricevere un servizio che non ricevo, per averlo è come se dovessi pagare le tasse una seconda volta, giacché la Lega è al governo mi pare un ottimo esempio di federalismo, ovviamente sono sarcastico.
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Dovesse, consigliere Rossi, ritenere corretta tale procedura, tra l’altro l’unica realmente percorribile, lo dica ai cittadini del nostro paese e si ricordi di dire dei tagli alle forze dell’ordine, della mancanza di mezzi per i pattugliamenti a causa della mancanza di soldi per la manutenzione, degli sbarchi fermati benché la maggior parte dei clandestini entrino in Italia via terra. Dica le cose come stanno, se n’è a conoscenza.
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Durante la campagna elettorale ho incontrato diversi cittadini, abbiamo avuto modo di parlare e di spiegare cosa avrebbe comportato la realizzazione di una nuova Caserma a spese del Comune di Campogalliano e ho fatto chiarezza su chi dovrebbe invece realizzarla; 1.500.000/2.000.000 milioni di euro non sono pochi e anche togliendo tutta la cultura, il Museo a Lei così poco caro, lo sport e le politiche giovanili non avremmo avuto abbastanza soldi per costruirla.
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Le assicuro che molti cittadini, invece di affermare che sbagliavo, mi hanno chiesto il perché non fossero stati informati di queste cose.
Consigliere Rossi, le Sue parole e le Sue soluzioni dure e pure, alla realtà dei fatti, si connotano come “aria fritta”, come del resto quelle del Suo partito.
Da parte nostra, oltre a continuare ad amministrare il Comune nell’ottica del bene generale e della risoluzione concreta dei problemi, c’impegneremo, in questi cinque anni, a una maggiore comunicazione con i nostri cittadini in modo che possano formarsi un’opinione concreta e veritiera.
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Cordiali saluti.<br />
<br/>fonte: <a href="http://nascimbeni.blogs.it/">Blog assessore</a>Paolo GIARETTA: "Indecente vedere due motoscafi dei carabinieri scortare le amiche del Presidente"2009-06-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391712Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Ha ragione il presidente del Consiglio a classificare come spazzatura le vicende dei suoi chiacchierati rapporti con ragazze di varia età e professione. Si tratta di vedere se la spazzatura riguarda il raccontare certi fatti o il tenere certi comportamenti.
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I fatti privati sono fatti privati. Il problema è che per un uomo che svolge pubblici uffici così delicati anche i fatti privati assumono un rilievo. Sopratutto quando certi comportamenti possono mettere a rischio l’indipendenza e l’autonomia dell’uomo politico e la sicurezza nazionale: il pericolo di divenire ricattabili a causa dell’imprudenza delle proprie scelte individuali.
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E’ difficile per un manifestante avvicinare il presidente, e questo si comprende, ma ora apprendiamo che una qualsiasi «escort» (così si chiamano adesso) può entrare nella residenza privata del presidente del Consiglio senza alcun controllo e lì fotografare e registrare. Ricordo che una norma voluto da Berlusconi ha equiparato le sue residenze private a quelle di Stato (per consentirvi lavori edilizi senza controlli, ma anche per garantire le stesse sicurezze).
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Il giudizio etico su comportamenti privati lo daranno gli elettori ma il dovere di un uomo pubblico di dire la verità di fronte al paese anche sulle proprie scelte individuali che hanno un rilievo pubblico è essenziale in un regime democratico.<br />
Dunque non si tratta di gossip ma di una grande questione che riguarda l’affidabilità di un leader politico: affidabile per i suoi elettori, ma affidabile anche per chi non l’ha votato, affidabile per i leader di altri paesi.
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In questi giorni sono a Strasburgo per l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e devo dire che da parte di colleghi parlamentari di ogni paese e di ogni colore politico i commenti non sono edificanti.
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Per questo sarebbe utile che Berlusconi chiarisse una volta per tutte. Il Paese ha bisogno di concentrarsi sui rimedi alla grave crisi economica piuttosto che interrogarsi cosa possa venir fuori il giorno dopo. Occorre che il Governo scelto dai cittadini svolga una azione di governo con grande autorevolezza ed incisività. Non possiamo permetterci questo stato di logoramento. Un conto però sono le presunzioni ed un conto sono i fatti. Io voglio concentrarmi su ciò che sono fatti e su questi ho rivolto una interrogazione ai ministri della Difesa e degli Interni.
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L’interrogazione riguarda un fatto accertato, visto che si tratta di fotografie pubblicate in molti siti internet di quotidiani nazionali ed esteri. In queste foto si vede un motoscafo di grandi dimensioni, affiancato da uno più piccolo, ambedue dell’Arma dei carabinieri, impegnati a far sbarcare nella residenza privata del presidente del Consiglio in Sardegna (così dicono le didascalie delle foto) uno stuolo di belle ragazze in costume da bagno.
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Questo è veramente intollerabile. Siamo un Paese in cui non si pagano gli straordinari a poliziotti e carabinieri, i mezzi delle forze dell’ordine non hanno carburante e manutenzione adeguata. Tuttavia si sprecano mezzi, uomini e denari per far fare una gita alle alle «amiche» del presidente del Consiglio.
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Di eventuali rilievi penali si occuperà chi di dovere, ma io credo che l’opinione pubblica abbia il diritto di sapere chi e perché abbia autorizzato una tale servizio. Carabinieri distolti dai propri compiti d’istituto, dalla prevenzione e repressione del crimine.
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Altro che respingimenti.
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Qui si usano i pochi mezzi disponibili per sollazzi privati. E’un’offesa per l’Arma umiliata a questi servizi ed è un offesa per i cittadini che le loro gite e le loro ferie (quando possono) se le pagano in proprio. Il nostro presidente del Consiglio è uno degli uomini più ricchi del mondo. Almeno eviti di far pagare i propri divertimenti privati alle casse dello Stato, che sono poi le casse in cui vanno i soldi dei contribuenti.
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=867">partitodemocraticoveneto.org</a>PIETRO LUIGI PONTI: No all'Esercito in Brianza, meglio Polizia e Carabinieri2008-12-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383037Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Milano (Partito: DL) - Consigliere Consiglio Comunale Cesano Maderno (MB) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/>Se si vuole fare qualcosa di più utile sul fronte della sicurezza in città, è meglio chiedere professionisti competenti per l’ordine pubblico: polizia e carabinieri.<br />
Il salto di qualità per aumentare le condizioni di sicurezza in Brianza si ottiene anticipando l’invio del personale assegnato ai corpi della polizia e dei carabinieri in vista dell’attuazione della nuova Provincia: risorse vere e competenti in tema di ordine pubblico sarebbero una risposta più pertinente alla domanda di sicurezza che viene dal territorio.<br/>fonte: <a href="http://www.cronacaqui.it/news-esercito-in-brianza-ce-chi-dice-no_16305.html">CronacaQui</a>VALTER VELTRONI: Basta tagli, basta bugie.2008-07-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358183Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“Ci troviamo di fronte a un paradosso. Mentre abbiamo approvato un decreto sulla sicurezza con l'impegno di tutti e una sollecitudine che corrispondono all'allarme sociale che c'è attorno a questo tema, dall'altra parte, si riducono le forze disponibili sul territorio: meno commissariati, meno volanti, meno uomini nell'ordine di diverse migliaia che potranno operare per tutelare la sicurezza dei cittadini”.<br />
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Walter Veltroni prende la parola alla Camera dei deputati in occasione della discussione del ddl sulla perequazione tributaria. Il leader del Pd cita le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi e lancia un appello: “Invito il governo a un ripensamento sui tagli alla sicurezza e alla scuola”.<br />
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Il segretario del Partito democratico si rivolge al governo, rappresentato in aula dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito e insiste: “Rivolgo l'appello a un ripensamento da parte del governo di un taglio che è tra i più contraddittori. Date un segno immediato di ripensamento”, così da “consentire alle forze dell'ordine e alle forze armate di non essere al limite delle loro possibilità”.<br />
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Veltroni parla chiaro: “Chiunque guardi lo scenario del Paese cosa vede? Vede il taglio in due settori, la scuola e la sicurezza, che sono esattamente quei settori nei quali non si dovrebbe mai tagliare ma investire. Mi auguro che a partire dalla prossima finanziaria possano arrivare dei segni che vadano nella direzione opposta, altrimenti potrebbe apparire persino offensivo” questo comportamento, in particolare, sottolinea, nei confronti delle forze dell'ordine e di tutti “coloro che operano per garantire la nostra sicurezza”.<br />
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Il leader del PD spiega il senso del suon intervento a Montecitorio: “So che non è abituale che un leader politico prenda la parola per illustrare un ordine del giorno – esordisce il leader del PD – ma lo faccio con convinzione per sottolineare l'attenzione sul tema dei tagli alla sicurezza” introdotto con la finanziaria.<br />
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Veltroni ricorda alcune dichiarazioni del premier che garantivano nessun taglio per il comparto sicurezza. “Da qui l'appello a dare un segnale immediato di ripensamento. Non abbiamo nessun atteggiamento ideologico”, ma se sono stati compiuti degli errori nel passato faremo in modo che non saranno più compiuti. “Ci sentiamo impegnati a sostenere le forze dell'ordine sul territorio”.<br />
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<b>Rapporto Ugl: 61% forze dell'ordine prende meno di 1200 euro, delusi da governo.</b><br />
Per rafforzare la sua richiesta, il segretario del Partito Democratico cita il “Rapporto sulle condizioni socio-economiche delle forze di polizia”, elaborato dal Coordinamento per le politiche per la sicurezza dell’Ugl, secondo il quale le forze di polizia sono vittime dei bassi salari e di un eccessivo ricorso al credito al consumo, così come tanti altri lavoratori che soffrono della crisi economica in atto. Il 61% dei dipendenti che si occupano della sicurezza dello stato vive infatti con meno di 1.200 euro al mese e l'81% di loro ha impegnato parte dello stipendio per comprare beni e servizi a rate. Il 51%, invece, ha avviato procedure per il consolidamento del debito.<br />
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Novemila gli intervistati (il 92% proviene dal centro-sud) tra Polizia di stato, Corpo forestale, Polizia penitenziaria e corpo dei Vigili del fuoco. Il dato è allarmante: “In questa situazione è in pericolo anche l'integrità morale dei nostri lavoratori, a cui è vietato fare un secondo lavoro", ha evidenziato Renata Polverini, segretario dell'Ugl, nel corso della presentazione dei dati. L'82% degli intervistati non è soddisfatto del proprio stipendio, “inferiore del 50% rispetto a quello percepito da un agente francese”.<br />
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Un altro dato preoccupante è l'invecchiamento delle forze dell'ordine: l'età media, infatti, si aggira attorno ai 40 anni. Ancora, i problemi che riguardano la mobilità: gli agenti sono spesso costretti a vivere lontani dalle famiglie, perchè lo spostamento non è sempre assistito con strutture messe a disposizione e lo stipendio è troppo basso per affittare una casa. Il 64% non è, infatti, proprietario della casa in cui vive, ma il 93% ha acceso un mutuo e per il 91% degli intervistati questo incide di oltre la metà sul reddito. Anche per questo motivo l'82% dichiara che il lavoro, con i suoi ritmi, le sue esclusioni dalla vita sociale, è la causa principale del proprio disastro familiare e l'81% farebbe più figli se avesse la possibilità di avere maggiori infrastrutture su cui poter contare.<br />
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“Abbiamo creduto in un programma elettorale, ma i provvedimenti intrapresi dimostrano che gli investimenti in questo campo non sono quelli preventivati, come la mancata defiscalizzazione degli straordinari – ha aggiunto la Polverini – e vengono effettuati dei tagli dallo Stato proprio in un momento in cui è scarsa la sicurezza soprattutto nelle grandi città e nelle aree del nord del paese, a causa dei flussi migratori non controllati”.<br />
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=55905">Sito web del Partito Democratico.</a>Roberto SPECIALE: 25.000 Carabinieri imboscati.2008-06-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357005Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/>L’atmosfera che si respira nei due campi è pesante. Ricorda quelle che precedono le guerre. Davanti alla porta che immette nell’aula di Montecitorio l’ex-comandante della Gdf e ora deputato Pdl, Roberto Speciale, già prepara le difese. «Se mi danno carta bianca - confida - qui militarizzo la maggioranza. Farò l’appello tutte le mattine. Certo qualche dubbio ce l’ho. Sull’uso dell’esercito sarei stato più cauto: dobbiamo impiegare i militari che tornano dall’Afghanistan e superati 35 anni hanno anche la pancia, ma noi abbiamo anche 25mila carabinieri imboscati. Comunque il vero problema è tenere la linea: in guerra si fa così, altrochè dialogo no, dialogo sì. Il problema del presidente è che si è circondato da parrucconi. Se si vincono le elezioni e, di molto, si mette in atto lo spoyl-sistem e basta». <br/>fonte: <a href="http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200806articoli/33857girata.asp">La Stampa</a>