Openpolis - Argomento: Standard and Poor'shttps://www.openpolis.it/2012-01-19T00:00:00ZSergio Antonio BERLATO: AGENZIE DI RATING SUI MERCATI EUROPEI: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLA LORO VALUTAZIONE2012-01-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623390Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: PPE) <br/><br/>La scorsa settimana l'agenzia Standard&Poor's ha operato il declassamento di diversi paesi europei a tripla A ed ha inoltre effettuato la stessa operazione con riferimento all'European Financial Stability Facility, ovvero al fondo salva-Stati.
"Indipendentemente dalla situazione di difficoltà economico-finanziaria che sta attraversando l'Europa dovrebbe essere indispensabile tenere ben presenti gli squilibri che le agenzie di valutazione determinano sui mercati." A dichiararlo è il Vice Capo Vicario della delegazione italiana del Partito Popolare europeo, On. Sergio Berlato.
" In proposito ho presentato un'interrogazione parlamentare per sapere se la Commissione, nei limiti delle sue competenze, non ritenga che con un aumento della concorrenza nel settore si potrebbe ridimensionare il potere dell'attuale triade S&P-Moody's- Fitch."
"Alla luce degli effetti della situazione sopra descritta - continua l'On. Berlato - ed in considerazione dell'andamento dell'attuale ciclo economico ho inoltre chiesto alla Commissione come valuta la possibile creazione di una agenzia di valutazione europea."
<br/>fonte: <a href="http://www.sergioberlato.it/ultimi_inserimenti_dettaglio.asp?cat=comunicati_stampa&qi=16-1748">sito</a>VALTER VELTRONI: Standard and Poor's smentisce Berlusconi e Alemanno - NESSUN BUCO nei conti del Comune di Roma2008-06-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357126Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>
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<b>Standard and Poor’s smentisce Alemanno e Berlusconi sul debito del Comune di Roma.</b><br />
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<b>Non 10 miliardi come ripetuto in un mantra dalle destre, ma 6,9 miliari di euro. E non declassa il Campidoglio. Lo spiega in un intervista a La Stampa Myriam fernandez de Heredia, responsabile per Standard and Poor’s dei giudizi sul merito di credito del settore pubblico in Europa.</b><br />
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La litania sul megadebito ripetuta come un disco rotto dal neosindaco e rilanciato ieri da Silvio Berlusocni in un imbarazzante show da Bruxelles, dove ha accusato l’ex sindaco di Roma e segretario del PD : “Non c'è nessuna città d'Europa che ha lasciato un deficit di 16 mila miliardi di vecchie lire”. <b>E S&P riaccende i riflettori sul debito di Milano, governata dalla Lega e dagli uomini di Berlusconi fin dal 1993.</b><br />
Alle accuse del premier ha replicato anche l'Unità smontando in un pezzo molto dettagliato il bluff della destra.
E dopo le dichiarazioni di S&P il primo a parlare è stato Marco Causi, deputato Pd ed ex assessore al bilncio capitolino fin dal 2001: "L’intervista della dottoressa Fernandez, responsabile di Standard and Poors per il settore pubblico in Europa, pubblicata oggi sulla Stampa fa giustizia della grande mistificazione costruita negli ultimi giorni intorno ai conti del Comune di Roma. Standard and Poors conferma infatti in 6,9 miliardi il livello del debito comunale e afferma che la relazione della Ragioneria generale dello Stato chiesta da Alemanno, <b>“non dà nessuna informazione nuova, sono dati che già avevamo”.</b><br />
E’ esattamente questo che non mi stanco di ripetere da settimane. Non c’è nessun dato che la giunta Veltroni abbia occultato e il livello del debito del Comune è cresciuto durante la gestione Veltroni meno di quello nazionale e meno del tasso d’inflazione.
Non ha alcun senso utilizzare termini come buco o bancarotta. Chi lo fa è in malafede e dimostra così di voler soltanto montare una palese strumentalizzazione politica".<br />
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<b>E anche Milano per S&P finisce sotto accusa.</b><br />
Se n'è accorto Causi: "Standard and Poors (cita il pezzo ndr) sottolinea che il comune di Milano ha un debito elevato. Lo stiamo monitorando, li stiamo monitorando entrambi Roma e Milano” e ricorda così alla politica italiana, e soprattutto al Presidente del Consiglio, che invece di montare inaccettabili montature politiche, sarebbe meglio riflettere su come aiutare non solo Roma ma tutte le grandi città italiane che, dopo anni di restrizione e di tagli, rischiano di non avere più fiato sufficiente a realizzare le importanti infrastrutture, soprattutto di trasporto, di cui hanno bisogno".
Anche per Paolo Gentiloni, responsabile della comunicazione del Partito democratico, <b>il giudizio di S&P interviene a "cancellare le accuse rumorose e gonfiate contro Veltroni e gli anni della sua amministrazione".</b> L'agenzia di rating, per Gentiloni, dice che "i conti romani sono esattamente quelli conosciuti, non c'è nessun buco e tantomeno dei debiti occultati".
I buchi veri - prosegue Gentiloni - ce li hanno lasciati gli amici di Alemanno, con i guasti nella sanità della regione. Ora questa vicenda, fatta solo di accuse propagandistiche, dovrà finire. Alemanno, dopo aver cercato scuse per non farlo, sarà costretto a governare e dovrà dimostrare di saper mantenere le sue promesse. E Berlusconi deve smettere di cercare di delegittimare il leader del maggior partito dell'opposizione".
Mentre <b>Silvio Di Francia</b> si chiede: <b>“Ora tappezzeranno Roma di manifesti per dire scusate, non sappiamo leggere i bilanci ?.</b> Dispiace che tra chi ha effettuato le ripetute ricognizioni sul debito annunciate dal sindaco Alemanno nessuno abbia avuto in mente di interpellare Standard & Poor’s l’agenzia che monitora il debito di diverse città in tutto il mondo. Senza voler ascoltare le nostre spiegazioni potevano interpellare chi per mestiere dà giudizi sul credito del settore pubblico per sentirsi dire che non c’è nessun buco nascosto. <br />
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=53431">Sito web del Partito Democratico</a>Silvio BERLUSCONI: Non esiste una norma SALVA-PREMIER ma salva tutti - BANCAROTTA del Comune di Roma.2008-06-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357125Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/><br />
<b>"Non esiste una norma salva-premier.</b><br />
Ho indignazione di questo e diro’ ai miei legali che io non voglio approfittare di questa norma perche’ voglio allontanare qualunque sospetto. Questa e’ una norma salva-tutti". Lo ha affermato il nostro premier Silvio Berlusconi che ha annunciato una conferenza stampa per la prossima settimana, nella corso della quale denuncera’ "iniziative di pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire la democrazia in Italia". Questa e’ una cosa che "non permettero’".
<b>Silvio Berlusconi ha parlato del processo Mills che lo vede imputato ed ha commentato: "Giuro sui miei figli che sono innocente.</b> Non c’e’ nemmeno l’ombra dell’ombra" di una possibile colpevolezza. "Mi ritirerei dalla vita politica e cambierei paese". Si tratta di "fatti risibili, e’ una cosa che non posso sopportare".<br />
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<b>E a Walter Veltroni</b>, che nel suo discorso davanti alla platea di delegati dell’Assemblea costituente del Pd e’ tornato ad attaccare l’operato del governo e l’atteggiamento della maggioranza, <b>il presidente del Consiglio ha replicato in modo deciso invitandolo a preoccuparsi delle "terrificanti" notizie sui conti di Roma. Se ci saranno conferme di una "bancarotta" gli amministratori di Roma saranno "falliti" che "non potranno piu’ governare.</b> Che il responsabile di questi conti - ragiona il premier - si proponga come leader di una parte politica e’ incredibile". Poi aggiunge: "Ho fotografato un’emergenza che mi ha stranito. Spero che quel che appare non sia vero, perche’ non sapremmo come ripianarlo. Siamo tutti sbalorditi da quello che sta emergendo, sarebbe drammatico che i conti della capitale fossero davvero questi. È qualcosa che ha dell’incredibile, e’ un fatto allucinante. Stiamo parlando dell’amministrazione di Roma, che sia Rutelli, che sia la Giunta. Occorre fare una due diligence anche nell’interesse di chi ha gestito la citta’". Insomma, sembra praticamente finita la fine della "luna di miele" tra governo e opposizione. Anzi, spiega il premier, "veramente non c’e’ mai stata una luna di miele in Parlamento con l’opposizione. Ci sono state anzi forme di contrasto dure e direi anche eccessive".
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<br/>fonte: <a href="http://www.ilpopolodellaliberta.it/notizie/arc_13562.htm">Sito web de " Il Popolo della Libertà"</a>