Openpolis - Argomento: Betancourt Ingridhttps://www.openpolis.it/2008-07-04T00:00:00ZVALTER VELTRONI: Auguri, Ingrid.2008-07-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357530Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><b><br />
3 luglio 2008<br />
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Auguri Ingrid.<br />
Il PD festeggia la sua liberazione con un brindisi e una gigantografia<br />
(Video)<br /></b><br />
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=54352">Sito web del Partito Democratico</a>VALTER VELTRONI: 03-07-2008. Il Partito Democratico festeggia la liberazione di Ingrid Betancourt2008-07-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357447Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
<b>VIDEO DI DEMOCRATICA TV</b><br />
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<b>Ingrid libera!<br />
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3/7/2008 - Il Partito Democratico festeggia la liberazione di Ingrid Betancourt<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.democratica.tv/video/4717">Democratica TV</a>VALTER VELTRONI: Un Nobel per la libertà, Veltroni per la Betancourt2008-06-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357212Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Un Nobel per la libertà, Veltroni per la Betancourt
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Di Ingrid Betancourt non abbiamo più notizie da tempo, l’ultima era quella straordinaria drammatica fotografia arrivataci dal cuore di tenebra della sua prigione nella foresta. Una foto che aveva riempito il mondo di speranza e di amara paura.
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È una bella iniziativa questa lanciata dall’Unità affinché il Nobel sia assegnato a questa donna coraggiosa che da più di sei anni vive separata a forza dalla sua famiglia, tra gli stenti di una “detenzione”. Una iniziativa che mi sento di sostenere personalmente e pubblicamente. In questi anni, quando ero al Campidoglio, ho incontrato la madre Yolanda, il marito, ho esposto sulla scalinata del Comune il suo ritratto, ho partecipato in Colombia alle manifestazioni per la sua liberazione.
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A Ingrid mi lega un impegno e un affetto. E conferirle il premio sarebbe un bel segnale di umana vicinanza che lei merita. Eppure non è solo per questo che gli accademici dovrebbero proclamarla meritevole del Nobel. In più c’è il suo impegno mai venuto meno, la sua voglia di lottare non per se stessa ma per tutto il suo popolo che ne ha fatta bersaglio politico.<br />
Prima di finire nelle mani dei guerriglieri aveva pronunciato frasi coraggiose e limpide: «Da dieci anni mi batto per il mio popolo. È pericoloso. I miei figli sono stati minacciati, ho dovuto separarmi da loro, e per due volte hanno tentato di uccidermi. Sono consapevole del pericolo. Ma non mi faranno indietreggiare. Perché la speranza è là, davanti a me».
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Nella foto che la ritraeva sfinita e triste (e che giustamente l’Unità ripubblicava anche ieri nella sua prima pagina) Ingrid Betancourt aveva gli occhi bassi a terra.
Siamo convinti che in quella posa l’avesse costretta il fotografo, nel tentativo di “piegare” il suo sguardo coraggioso. Il Nobel sarebbe un modo per far riemergere quel coraggio, per aiutare questa donna a tornare dalla sua famiglia e anche per farla tornare al fianco del suo
popolo per il quale ha rischiato la vita.
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Noi, singoli cittadini, organizzazioni, leader politici, istituzioni della comunità internazionale abbiamo in mano le sue speranze di tornare libera. E il Nobel potrebbe essere il segno che il mondo rivuole Ingrid. Libera.
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=53110">Sito web del Partito Democratico</a>