Openpolis - Argomento: ministro Riformehttps://www.openpolis.it/2008-08-16T00:00:00ZUmberto BOSSI: Rivoglio l'Ici. Legge elettorale "quasi pronta"2008-08-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358761Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Riforme per il Federalismo (Partito: Lega) <br/><br/><br />
<b>Il leader della Lega spinge per autonomia fiscale enti</b><br /><br />
Roma, 16 ago. - Umberto Bossi contro l'abolizione dell'Ici, per il federalismo fiscale e per una nuova legge elettorale per le prossime elezioni europee. Intervistato da Sky Tg24, il leader della Lega Nord conferma l'intenzione di chiedere al ministro Tremonti - che dovrebbe incontrare già oggi - di reintrodurre l'Ici e di "trovare altri modi per fare i soldi". Il ministro per le Riforme lancia de facto l'agenda politica per il rientro dopo le vacanze estive. "Bisogna dare autonomia ad ogni ente - dichiara - in modo che sia responsabile di quello che spende sulla base dei soldi che ha, che riceve dalle tasse". Per Bossi il punto focale è che "cambia completamente il modo di gestire gli enti", bisogna "gestirli tenendo conto dei soldi che entrano: uno spende i soldi che ha, non quelli che non ha". Quanto alla legge elettorale, "diciamo che l'abbiamo pronta al mio ministero", annuncia il ministro. Precisando che si terrà conto "di quello che vuole anche il Presidente della repubblica", riflettendo sui partiti "troppo piccoli, quelli inesistenti, che non vadano a finire in Europa".
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<br/>fonte: <a href="http://www.apcom.net/newspolitica/20080816_084900_5136fec_44924.html">Apcom</a>Maurizio FISTAROL: “BOSSI, UN GESTO GRAVISSIMO”2008-07-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it358200Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: UCD-SVP-AUT) <br/><br/><br />
ROMA - “Il gesto volgare del ministro Bossi contro l’inno nazionale è gravissimo: offende uno dei simboli dell’identità del nostro Paese e, con esso, milioni di cittadini italiani”. E’ quanto ha dichiarato il senatore Maurizio Fistarol in merito al gesto offensivo compiuto dal ministro delle Riforme, Umberto Bossi, nei confronti dell'inno d'Italia.<br />
“In un qualsiasi Paese del mondo - ha continuato l’esponente del Pd - sarebbe inconcepibile la permanenza al governo di un ministro che dileggia l’inno. Un conto sono le espressioni forti a cui Bossi ricorre spesso, altro conto, invece, le offese al Paese che un ministro (lo voglia o no) rappresenta. Minimizzare lo show del ministro è profondamente sbagliato”.<br />
“Proprio i Paesi che più valorizzano le autonomie territoriali, proprio i Paesi davvero federalisti (tra tutti gli Stati Uniti d’America) considerano sacri i simboli dell’unità. Anche in questo caso possiamo accettare di essere derisi o non invece recuperare l’orgoglio di essere un Paese serio?”
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“E i leghisti veneti - ha concluso Fistarol - che si riempiono la bocca di valori quando partecipano alle iniziative degli alpini, di altri corpi militari o degli emigranti, non hanno nulla da dire sull’esibizione del loro leader, accolta con sorrisi compiaciuti?”
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=340">official web site pd veneto</a>Umberto BOSSI: "Dialogo io con Veltroni. E a Silvio dirò di darsi una calmata" - Intervista2008-06-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357374Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) - Ministro Riforme per il Federalismo (Partito: Lega) <br/><br/><br />
I fucili sembrano roba di un secolo fa. Come i trecentomila bergamaschi sul piede di guerra. Come gli attacchi violenti agli avversari, o l'atteggiamento sprezzante verso le istituzioni. Fa il pompiere, adesso, Umberto Bossi. E a Repubblica il ministro per le Riforme spiega: "Parlerò io con Veltroni, il dialogo si può ancora ricucire".
Ad Arona i giovani padani festeggiano sotto un acquazzone tropicale: il Senatur parla del federalismo che è "praticamente pronto". <br /><br />
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Il leader del Pd va all'attacco e dichiara guerra aperta alla maggioranza. Ora che succede?</b><br />
"Questo clima avvelenato non serve a nessuno, nemmeno a Veltroni. In questi giorni proverò a parlarci io. Bisogna abbassare i toni, essere più distesi. Farsi la guerra in questo momento non conviene proprio, né da una parte né dall'altra. E' una fase importante, anzi decisiva per imboccare il percorso verso le riforme, in particolare quella federale. Il paese ha bisogno di cambiamenti, deve essere ammodernato. Litigi e veleni non portano da nessuna parte".
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<b>Anche il presidente Napolitano chiede un clima più sereno e costruttivo.</b> <br />
"Ha detto bene, è stato un richiamo giusto".<br />
<b>Veltroni parla di un paese "al collasso" e di un premier "irresponsabile" che "pensa solo ai suoi affari personali".</b><br />
"Il paese rischia il collasso se si rompe il dialogo, per rialzarsi l'Italia ha bisogno di riforme vere, non di chiacchiere o di beghe politiche. E per fare le riforme c'è bisogno di tutti, anche dell'opposizione. La Lega pensa ai fatti, da sempre. Le parole a noi non interessano".<br />
<b>Le polemiche sono scoppiate sulla giustizia e sulle intercettazioni. Dal decreto salva processi al caso raccomandazioni. <br />
Le dichiarazioni del presidente del Consiglio, stando alle parole di Veltroni, sono apparse davvero eccessive, una "somma zero per il paese". Da qui il Pd ha deciso di chiudere il dialogo. E di dare battaglia su tutto.</b> <br />
"Berlusconi su molte cose ha ragione, ma a volte sbaglia i toni. Quando si arrabbia, esagera, e si fa prendere un po' la mano. Questo non significa che le sue posizioni siano sbagliate. E' vero che viene attaccato su tutto e per tutto. Da anni. Io lo capisco. Ma è anche vero che adesso, nelle condizioni in cui si trova il paese, bisogna essere più calmi, ragionare a freddo per il bene dei cittadini".<br />
<b>Per questo lei si propone nell'inedita veste di "paciere"? Si rende conto che Bossi che invita a moderare i toni è una notizia?</b><br />
"Ogni stagione politica richiede un atteggiamento. Mica puoi fare sempre casino. Noi siamo andati al governo facendo un patto coi nostri elettori: gli abbiamo promesso il federalismo e la sicurezza. E questo vogliamo portare a casa. In fretta. Tutto quello che può in qualche modo allontanare da questi obiettivi, per la Lega è un ostacolo da rimuovere o da risolvere".
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<b>Anche il caso intercettazioni, con tutte le polemiche che ha sollevato, rischia di rallentare la marcia verso l'approvazione della riforma federale?</b><br />
"Questa è una cosa che si risolverà, ma certo la situazione che si è creata non è un bene". (Bossi sorride, concede un bis della battuta sui gusti sessuali dei politici di destra e di quelli di sinistra, ndr).<br />
<b>Dica la verità: è sicuro che in Parlamento riuscirete a far approvare il federalismo? Non teme che lo strappo del Pd possa avere delle conseguenze sul voto?</b> <br />
"Sono preoccupato, certo. Se ci piazzano un altro referendum come hanno fatto per la devolution, le cose si complicano. Voglio parlare con Veltroni per fargli capire che dialogare serve anche a loro. Perché tutti gli italiani, anche gli elettori del Pd, staranno meglio con il federalismo fiscale". <br />
<b>Forse dovrà spiegarlo anche a Berlusconi. Non crede?</b><br />
"Con Silvio parlerò eccome. Gli dirò di darsi una calmata. Sono il ministro per le Riforme. E per le riforme sono disposto a tutto. Anche a fare il paciere".
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=IK67E">La Repubblica - Paolo Berizzi</a>