Openpolis - Argomento: Udc - Unione di Centrohttps://www.openpolis.it/2013-02-14T00:00:00ZAngelo Gennaccaro: Offese a Casini sul Web: Gennaccaro " Degli Agostini si dimetta" 2013-02-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it686068Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Bolzano - Bozen (BZ) (Gruppo: UDC) <br/><br/>BOLZANO. Offese a Casini sul web. L’Udc, con Angelo Gennaccaro, chiede le dimissioni del presidente del consiglio comunale Matteo Degli Agostini.
«Nonostante le visioni politiche diverse e gli errori commessi già in passato l'Udc ha dato fiducia a Degli Agostini nel ricoprire un'incarico istituzionale super partes. Presiedere e rappresentare l'intero consiglio comunale crediamo sia un onore per pochi che deve prevedere rispetto per tutti e un comportamento consono al prestigioso incarico». Degli Agostini «ha per l'ennesima volta esagerato; già in passato ho fatto finta di non vedere ma l'ultimo post apparso sulla sua bacheca Facebook dove offende apertamente Pier Ferdinando Casini ex Presidente della Camera e leader dell’Udc è troppo».
Matteo degli Agostini «è presidente del consiglio anche con i voti dell'Udc di Casini, e questo suo comportamento offende e lascia basiti. Siamo stanchi di dover sottostare a questo gioco politico dell'insulto facile per chi ha idee diverse. Degli Agostini con questo gesto ha dimostrato per l' ennesima volta di non avere la serenità nel ricoprire questo ruolo istituzionale, per quanto ci riguarda chiederò un chiarimento e le sue dimissioni».(da.pa)<br/>fonte: <a href="http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/02/14/news/udc-offese-a-casini-sul-web-degli-agostini-si-dimetta-1.6528665">Quotidiano AltoAdige</a>Angelo Gennaccaro: Valorizzare Merito e creatività dei giovani2012-02-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it686067Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Bolzano - Bozen (BZ) (Gruppo: UDC) <br/><br/>Angelo Gennaccaro é nato a Bolzano il 7 Giugno 1983. Diplomato alla scuola di cinema di Cinecittà a Roma e laureato in Scienze della comunicazione editoria e giornalismo presso Università degli Studi di Verona. Dal 2009 è coordinatore regionale dei giovani UDC del Trentino Alto Adige. Nel 2010 alla sua prima candidatura entra in consiglio comunale a Bolzano con 468 preferenze; é il più votato della lista UDC e il più giovane dei consiglieri comunali eletti. In Comune, è membro effettivo della commissione cultura e Presidente della commissione Scuola Università e Tempo libero. Libero professionista nel campo della comunicazione é impegnato in diverse associazioni giovanili e di volontariato. Dalla fine del 2011 è alla guida dell’UDC dell’AltoAdige, imprimendo un forte cambiamento e avvicinando molti giovani alla politica. E’ candidato per l’UDC nel collegio del Trentino Alto Adige.
Angelo, come hai deciso di candidarti?
In nome del cambiamento e del rinnovamento e per dimostrare che non sono necessariamente i contenitori; partiti o movimenti che siano, a fare la differenza, ma le persone nella loro unicità. Oggi piú che mai a metterci la faccia senza paura deve essere una nuova generazione. Non mi é mai piaciuto rimanere spettatore delegando semplicemente ad altri, scelte che riguardano anche il mio futuro.
Sono uno di quelli che crede ancora che le cose che non vanno all’interno dei partiti, devono essere cambiate dall’ interno, non abboccando a movimenti senza regole o a finte liste civiche piú politicizzate degli stessi partiti. Anche in Trentino Alto Adige, la mia regione, il nostro simbolo sarà uno dei più “vecchi” sulla scheda elettorale ma paradossalmente quello che ha saputo rinnovarsi di piú.
Perché proprio nell’ UDC?
Non mi é mai piaciuto urlare o sbraitare, dimensione politica difficile da trovare se in questo partito. In questo momento cosí difficile per il nostro Paese non posso rinunciare a difendere uno stile politico educato ed attento al prossimo, fatto di valori centrali per i quali con coraggio ho deciso di spendermi.
L’ UDC crede da sempre in un cambiamento coraggioso, che sappia innovare in campo sociale ed economico senza però stravolgere principi e valori che sono alla base della famiglia e della nostra tradizione culturale.
Ci differenziamo da tutti gli altri per essere stati i primi ad aver sfidato questo bipolarismo malato che vede PD e PDL ostaggi degli estremi. Se oggi gli italiani hanno la possibilità di scegliere una nuova forza centrale e non centrista in grado di impersonare, serietà, valori ed impegno, il merito e’ solo dell’ UDC di Pier Ferdinando Casini.
Perché votare UDC?
Per non disperdere gli immensi sacrifici di quest’ultimo anno, l’agenda Monti è un punto di partenza importante a cui bisogna aggiungere priorità che ne valorizzino la dimensione.
Da ventinovenne dell’ UDC penso vada dato uno sguardo più diretto ai giovani, con politiche in grado di valorizzare intelligenza, merito e creatività. Vanno create le condizioni per accedere al credito dando così ai giovani la possibilità uscire di casa e creare famiglia.
Occorre innovare le attuali forme di welfare che hanno ancora un carattere troppo assistenziale e rivedere le politiche della famiglia, riducendo il carico fiscale che la schiaccia e non ne incoraggia la crescita demografica. Famiglia come principale fattore di coesione sociale e vero volano di sviluppo. La crisi che il paese attraversa è prima di tutto una crisi valoriale.
Bisogna ripartire da qui, bisogna ripartire dall’ UDC.
<br/>fonte: <a href="http://www.pierferdinandocasini.it/2013/02/13/valorizzare-intelligenza-merito-e-creativita-dei-giovani-angelo-gennaccaro/">Web sito ufficiale di Pierferdinando Casini</a>Felice BELISARIO: Il Pd scelga, ma con casini incompatibilità programmatiche, come sul nucleare2010-10-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it546955Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: IdV) <br/><br/><br />
Il nostro partito non é contrario ad un’alleanza con Casini per partito preso. Più semplicemente, crediamo che la distanza dall’Udc dipenda da divergenze sostanziali nei punti programmatici. La nostra diffidenza non è ideologica, ma di contenuti. Quale posizione intenderebbe assumere Casini riguardo, ad esempio, ai tre referendum proposti dall’IdV (acqua, nucleare, non candidabilità dei condannati)? <br />
Al grave problema rappresentato dal conflitto di interessi o alla lotta all’evasione fiscale? E su bioetica, giustizia, questione morale, come la pensa il partito di centro? E inoltre, con quale credibilità lavorerebbe al nostro fianco per una nuova legge elettorale che faccia dimenticare le brutture causate dal porcellum che l’Udc non solo votò a suo tempo ma addirittura contribuì’ a scrivere? E come la mettiamo con Fini che, quasi certamente, cercherà proprio in Casini (e Rutelli) il suo alleato più sicuro?
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Ora, se il Pd punta a un’alleanza con Casini faccia pure, ma sappia che un nuovo Ulivo con dentro Pd, Udc e Italia dei Valori non è in questo momento proponibile considerando anche le alleanze che l’Udc ha in corso, un pò a destra e un pò a sinistra. Bisogna sconfiggere Berlusconi e quello che rappresenta, certo, ma sulla base di programmi chiari, una leadership forte e metodi di governo alternativi a quelli del centrodestra. Per riuscirci il centrosinistra deve sì provare ad allargare il fronte delle alleanze, ma attraverso una coalizione credibile.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.felicebelisario.it/?p=1129">www.felicebelisario.it</a>Pier Ferdinando CASINI: «Bene Rutelli, con lui puntiamo a raddoppiare i voti Udc»2009-10-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418636Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/><br />
L'Udc accoglie "positivamente" l'annuncio di Francesco Rutelli di lasciare subito il Pd e, a margine di un convegno con lo stesso Rutelli, risponde ai giornalisti sottolineando che "si può realizzare un percorso comune".
<p>"Non è più un problema di destra, di sinistra o di centro - afferma il leader dell'Udc - bisogna parlare agli italiani un linguaggio serio, di modernizzazione del paese e ancorato a valori seri in un momento di degrado di tutti i tipi".
<p> Con l'apporto di Rutelli l'Udc raddoppierà i voti?<br />
"Raddoppiare i voti è il minimo, sennò sarebbe un insuccesso". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.apcom.net/newspolitica/20091031_155100_4a8a753_74905.html">Apcom</a>Luigi Satta: Fiumicino: Rustigliano esce dalla lista Noi Insieme e approda all'UdC2009-10-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418346Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Fiumicino (RM) (Lista di elezione: Altro) - Assessore Comune Fiumicino (RM) (Partito: Altro) - Assessore Comune Fiumicino (RM)<br/><br/><br />
Perplessità tra i consiglieri per il fatto che si verrebbero a creare sovrapposizioni di più capigruppo.
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A dare uno scossone ad un Consiglio comunale opaco, ci ha pensato Fabio Rutigliano. Il già consigliere eletto nelle file della Lista Civica Noi Insieme, ha scelto di passare all’Udc. “La motivazione - come spiega lo stesso Rutigliano sta nelle differenti vedute rispetto ad alcuni valori. L’Udc è di chiara ispirazione democristiana, così come la nostra provenienza. Nella lista Noi Insieme si condividevano valori differenti, mentre l’Udc fa politica ad un livello diverso. Sono molto ottimista per il futuro, che ci vedrà già nella prossima tornata elettorale, con i candidati dell’Udc. Nel riassetto del partito, io sono stato nominato capogruppo, Wilma Simonelli commissario”.<br />
Scelta non sindacabile, se non fosse per un particolare: l’Udc ha già un suo capogruppo, Paolo Sugamosto, e questo particolare ha fatto sorgere qualche perplessità tra gli esponenti degli altri partiti: “Non ho mai protocollato una dichiarazione d’uscita dall’Udc dei tre consiglieri eletti Sugamosto, Dionisi e Scarabello – ha dichiarato Mauro Gonnelli, presidente del Consiglio Comunale – quindi mi chiedo quanti capogruppo abbia il partito ora. Ho convocato per martedì una riunione con i quattro consiglieri per fare chiarezza sull’argomento. I cittadini hanno il diritto di conoscere l’attuale composizione del Consiglio comunale e poiché ad oggi, nessuno dei tre consiglieri eletti ha mai dichiarato la volontà di uscita dall’Udc, per me restano in vigore le vecchie nomine. Inoltre c’è da capire dove vuole collocarsi Rutigliano. L’Udc sosteneva la candidatura di Canapini, e ora?”.
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Sulla nuova collocazione di Rutigliano esprime parole dure anche Michela Califano, consigliere e segretario del Pd: “Mi risulta che l’Udc ha aderito al Pdl, e ora Rutigliano sceglie di entrare nella stessa Udc, ma senza spiegarne le modalità. Per noi il capogruppo è Sugamosto, dato che non ha mai dichiarato la volontà di uscire dal partito. Che venga fatta chiarezza sulla faccenda, e anche in fretta. Non è tollerabile che esistano in Consiglio più capigruppo con i benefici che ne derivano”.
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Qui si esaurisce la cronaca di un Consiglio comunale sottotono, chiuso in anticipo dopo la richiesta di sospensione da parte di Paolo Sugamosto.<br />
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Solo tre le delibere votate: la prima sulle politiche del personale, a favore della mobilità interna, la seconda sulle norme che disciplinano la destinazione d’uso nel caso dei centri commerciali e l’altra su una variazione in bilancio. Tutte votate pressoché all’unanimità. E su questo, Mauro Gonnelli ha una freccia da scagliare: “Una parte della minoranza fa male il proprio dovere. Molte delibere vengono votate con i voti favorevoli di chi dovrebbe fare opposizione. Le dichiarazioni di guerra solo a parole, fanno pensare a slogan elettorali per i giornali”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilfaroonline.it/fiumicino.php?id=1380">Il Faro on line </a>Matteo COLANINNO: Niente conflitto di interessi con mio padre per Alitalia. Felice di un'alleanza con l'UDC.2008-11-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382224Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/> «Quindi lei, uomo del nord, ama la cedrata, bibita tipica del sud?», chiedo subito. E lui, con molta nonchalance risponde: «<i>In realtà è una questione tattica: la cedrata la danno solo in questo punto della buvette, così evito la fila</i>». L'ex vicepresidente di Confindustria è uno degli uomini più presenti a Montecitorio. Difende con orgoglio la sua scesa in campo e anche lo schieramento. Mantovano doc e veltroniano convinto. Figlio di uno degli imprenditori della Cai, la cordata salva Alitalia, motivo per cui, negli ultimi mesi, ha avuto più di qualche attrito interno al suo partito, sotto lo slogan del "conflitto d'interesse".
A questo punto la domanda è: <b>si è arrabbiato?</b><br />
«<i>Ho risposto a queste persone che non sono portatore di alcun conflitto d'interesse. Nel tentare di confondere su questa materia o si è ignoranti o si è in malafede. Dato che chi l'ha detto non è ignorante probabilmente è in mala fede</i>».<br />
<b>È vero che non ha partecipato ad alcuna assemblea dell'attività imprenditoriale di famiglia in cui si parlava di Alitalia?</b><br />
«<i>È vero. Non l'ho fatto perché ero alla Camera e perché non era giusto partecipare. Quando mi sono candidato ho fatto una scelta, probabilmente anche di non ritorno. Ma questa scelta non può minimamente costituire un vincolo imprenditoriale alle aziende che mio padre controlla</i>».<br />
<b>Ha tentato di far cambiare idea a suo padre?</b><br />
«<i>Ma l'intervista la sta facendo a me o a mio padre? Comunque le rispondo. Mio padre fa l'imprenditore e quindi giustamente deve fare quello che sta facendo</i>».<br />
<b>Ma gliene aveva parlato prima di ufficializzare la decisione di entrare in Cai?</b><br />
«<i>Sono anni che mio padre parla di Alitalia, lo sapevano anche i muri</i>».<br />
<b>Ma poi lo ha fatto con Berlusconi al governo.</b><br />
«<i>Ripeto, è un libero imprenditore. La sua decisione di intervenire su Alitalia nasce da prima dell'avvento del governo Berlusconi</i>».<br />
<b>Sta dicendo che non è un'operazione politica?</b><br />
«<i>Assolutamente. L'ha detto anche lui</i>».<br />
<b>Giovane imprenditore, lombardo, ambizioso, esperto di economia...è sicuro di non essere sceso nella parte sbagliata?</b><br />
«<i>Non ho mai dovuto fermarmi a pensare quale fosse la mia parte. Non l'ho fatto e soprattutto ho scelto la parte che sento dentro di me, nei geni, nella mia formazione, rimanendo credibile e me stesso</i>».<br />
<b>Scusi, ma la maggior parte degli imprenditori sta a destra.</b><br />
«<i>Questa è una cosa che caratterizza il nostro paese ma non contraddistingue altre democrazie</i>».<br />
<b>Quando ha accettato la proposta di Veltroni pensava di vincere le elezioni?</b><br />
«<i>Quando accetti una competizione lo fai per vincere anche quando le condizioni di partenza sono difficili. Credevo molto e credo nel programma di Veltroni e nell'affermazione del Pd come partito di governo</i>».<br />
<b>È quello che voleva fare da piccolo?</b><br />
«<i>Non mi sono mai posto queste domande</i>».<br />
<b>Quindi non aveva un sogno?</b><br />
«<i>Certo, ma di altro tipo</i>».<br />
<b>Lei è ministro ombra per lo Sviluppo Economico. Dica la verità: avrebbe voluto essere al posto di Scajola?</b> <br />«<i>Sarebbe presuntoso rispondere affermativamente</i>».<br />
<b>Ma se aveste vinto le elezioni, forse...</b><br />
«<i>Probabilmente. Ma non finisce qua. Questa è solo la prima legislatura</i>».<br />
<b>Ambizioso! Dove vuole arrivare?</b><br />
«<i>Proseguirò con totale abnegazione e impegno. Credo molto nelle istituzioni, e vorrei che fossero rispettate</i>».<br />
<b>Chi non lo fa?</b><br />
«<i>Beh negli ultimi 15 anni il senso istituzionale si è un po' logorato</i>».<br />
<b>Perché non c'è dialogo tra maggioranza e opposizione?</b><br />
«<i>Berlusconi non vuole il dialogo con noi</i>».<br />
<b>Il premier dice che è impossibile farlo.</b><br />
«<i>Il capo del governo non può scegliersi l'opposizione e ha il dovere costituzionale di confrontarsi e valutare le proposte che continuamente facciamo. È un grave errore quello di Berlusconi di isolarsi sulla sua maggioranza</i>».<br />
<b>Ha stima del premier?</b><br />
«<i>È il presidente del Consiglio del mio Paese e quindi lo rispetto. Vorrei che tornasse ai suoi propositi di inizio legislatura, purtroppo rimasti tali</i>».<br />
<b>E per Gianni Letta?</b><br />
«<i>Lo stimo molto e lo apprezzo soprattutto per la sua sensibilità e il senso delle istituzioni</i>».<br />
<b>Cosa ha provato alla sua prima manifestazione Pd?</b><br />
«<i>È stata una manifestazione democratica, ordinata e pacifica, sotto le bandiere del Pd, con milioni di persone. Ho sentito un'incredibile energia positiva che tra l'altro ho provato in tutta la campagna elettorale di Veltroni</i>».<br />
<b>Scusi, come milioni? Per la questura era circa 250 mila.</b><br />
«<i>Ho trovato stucchevole tutta questa storia dei numeri. La foto del Circo Massimo parla da se</i>».<br />
<b>La manifestazione è stata organizzata dalla stessa squadra della manifestazione di Cofferati. Non è che ora Veltroni dovrà pagare un prezzo alla Cgil?</b><br />
«<i>Non credo proprio</i>».<br />
<b>In questo momento c'è un buon feeling governo e Confindustria. A differenza del passato.</b><br />
«<i>Non c'è dubbio che ci sia un legame stretto. Ma mi viene difficile. immaginare un rapporto stabile con il governo in tutti i cinque anni. Conosco Confindustria</i>».<br />
<b>Chi è il vero leader del Pd, Veltroni o D'Alema?</b><br />
«<i>C'è un solo leader, Veltroni</i>».<br />
<b>A Montecitorio si dice che lei non ha un buon rapporto con D'Alema?</b><br />
«<i>È una barzelletta. Il mio rapporto con lui è di profonda stima e di antica conoscenza</i>».<br />
<b>Finora il suo partito ha agito bene?</b><br />
«<i>Sì</i>».<br />
<b>Come mai ci sono poche foto sue in giro? È riservato?</b><br />
«<i>Forse non sono fotogenico. Eppure ho partecipato a tante trasmissioni televisive. Anzi, approfitto della sua intervista per ringraziare Bruno Vespa per tutte le volte che mi ha invitato. Chi fa il politico e pensa di essere riservato non ha capito niente</i>».<br />
<b>È vero che è bravo a fare le imitazioni?</b><br />
«<i>Possibile</i>».<br />
<b>Cavallo di battaglia?</b><br />
(Ride) - «<i>Giulio Tremonti</i>».<br />
<b>È vero che preferirebbe l'Udc al posto dell'Idv come suo alleato?</b><br />
«<i>Sarei molto felice di un'alleanza anche con l'Udc. Spero che ci sarà o che ci potrà essere</i>».<br />
<b>Sarebbe contento se anche suo figlio facesse politica?</b><br />
«<i>Beh, non è un male</i>».<br />
<b>Tra poco sarà Natale. Che regalo le piacerebbe ricevere da Berlusconi?</b><br />
«<i>Al presidente del Consiglio non si chiedono regali</i>».<br />
<b>Altri desideri?</b><br />
«<i>I miei desideri sono i miei. Una parte di essi l'ho già realizzata. Sugli altri ci sto lavorando....</i>».
<br/>fonte: <a href="http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2008/11/03/946883-giancarla_rondinelli_rondinelli_iltempo_pranzo.shtml">Il Tempo</a>Silvio BERLUSCONI: SONDAGGIO EUROMEDIA: Il 60% degli italiani è con Berlusconi2008-07-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357582Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/><b><br />
SONDAGGIO EUROMEDIA: Il 60% degli italiani è con Berlusconi.<br />
07 luglio 2008 ore 11:42<br />
<br /></b>Sei italiani su dieci hanno piena fiducia nel governo. Il nostro presidente Berlusconi, gode di un gradimento personale del 61,5%. Sono questi alcuni dati di un sondaggio commissionato a fine giugno dal premier a "Euromedia research" e pubblicato oggi da ’il Giornale’. Cala la fiducia verso la magistratura che arriva al 18%, e si riduce addirittura al 6% tra gli elettori di centrodestra. Cresce il Pdl arrivando al 39,8%, nel complesso la maggioranza otterrebbe il 49,4%; mentre cala la fiducia nel Pd e Idv che insieme si ferma al 35%. La sinistra arcobaleno, secondo i dati riportati da Euromedia, raddoppia i consensi e dal 3,1% di aprile passa al 5,5%. 4,5% di gradimento per l’Udc. Differenza sostanziale con il sondaggio commissionato da Repubblica anche sul gradimento del segretario del Pd Walter Veltroni: per Euromedia e’ al 30% (partenza 38% ad aprile).<br />
<br />
7/7/2008<br />
<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilpopolodellaliberta.it/notizie/arc_13675.htm">Sito web del Popolo della Libertà</a>VALTER VELTRONI: Per il Paese - Veltroni e Casini scrivono a Fini: ristabilire rispetto Parlamento e gerarchia priorità.2008-07-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357431Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Una lettera a doppia firma da parte del segretario del PD, Walter Veltroni, e del leader dell'UDC, Pierferdinando Casini, indirizzata a Gianfranco Fini.<br />
<br />
Una lettera in cui si esprime preoccupazione per la dignità del Parlamento, dato che non vengono garantiti tempi adeguati all'esame dei provvedimenti fino al punto di espropriare di fatto il parlamento delle sue prerogative. Pd e Udc non vogliono tornare al passato e a un clima rissoso, intendono tutelare la dignità del Parlamento. Fanno una richiesta, esplicita, di ritornare ai temi cari agli italiani e di ristabilire la gerarchia delle priorità. <br />
<br />
<br />
Signor Presidente,
le scriviamo per esprimerle la nostra preoccupazione e per sottoporle una questione di estrema rilevanza, che ha immediatamente a che fare con la difficile situazione economica e sociale in cui si trova oggi il nostro Paese e che ha dirette ricadute sull’organizzazione dei lavori della Camera dei Deputati.<br />
<br />
In questi giorni la Camera è impegnata nell’esame di un complesso di provvedimenti di grande rilievo, sia sul piano dell’ordinamento costituzionale sia sul piano dei conti pubblici. Provvedimenti sui quali, come è stato sottolineato nel modo più alto e autorevole, è fondamentale che i parlamentari possano esprimere compiutamente i loro giudizi ed esercitare responsabilmente la funzione che la Costituzione assegna loro.<br />
<br />
Il rischio, estremamente grave, è che questo possa non accadere. E il motivo è nella evidente volontà del Governo di comprimere, con le procedure scelte, i tempi della discussione, fino al punto di cambiare in corsa le regole del gioco e di espropriare di fatto il Parlamento delle sue prerogative.<br />
<br />
Se si manca di rispetto al Parlamento si colpisce il primo diritto che in democrazia è dato alla minoranza: quello di veder discusse le sue ragioni. Un diritto inviolabile quanto quello del rispetto della legittimità della maggioranza.<br />
<br />
Per questo siamo profondamente preoccupati e per questo ci rivolgiamo a lei: per chiederle di salvaguardare in questo difficile passaggio il ruolo e la dignità del Parlamento, garantendo i tempi e le modalità necessarie ad affrontare alla Camera, come è giusto e doveroso, temi e concrete questioni che riguardano da vicino la vita di milioni di famiglie italiane.<br />
<br />
Perché di questo si tratta. Mai come in questo caso la forma diviene sostanza, una sostanza che va al cuore del buon funzionamento delle istituzioni democratiche e insieme della vita stessa degli italiani.<br />
<br />
La manovra economica del governo di cui in queste ore si sta discutendo alla Camera si configura, con i suoi ottantacinque articoli, come una vera e propria legge finanziaria, cosa peraltro riconosciuta dallo stesso governo nel Dpef.<br />
<br />
L’opposizione da noi rappresentata ritiene che questa manovra debba essere fortemente corretta. Ritiene che non sia adeguata ad affrontare la crisi in cui versa il Paese e a rispondere alle domande e ai bisogni degli italiani. Non lo è perché agli annunci in senso contrario di queste settimane è seguito in realtà un aumento delle tasse dello 0,2% nel 2010. Non lo è perché non garantisce il presente e mortifica il futuro con i tagli alla sicurezza e alla scuola. Non lo è, non è adeguata, perché mentre le spese delle famiglie aumentano, nulla viene fatto di concreto per tutelare i risparmi e il potere d’acquisto di salari e stipendi. Non è certo una risposta al crescente impoverimento introdurre misure come la “social card”, finanziata per soli 200 milioni ed esclusivamente per il 2009, a fronte di maggiori entrate tributarie, con la cosiddetta “robin tax”, pari a circa 5 miliardi.<br />
<br />
Da parte nostra, signor Presidente, c’è la volontà di svolgere il ruolo di opposizione che l’esito delle elezioni ci ha assegnato in un modo netto e incalzante, entrando sempre nel merito delle questioni, privilegiando il dibattito, la critica e la definizione di proposte alternative. Non saremo noi a tornare al passato, a ricadere nel clima rissoso e sterile di questi ultimi quindici anni, a guardare troppo indietro o troppo a se stessi per occuparsi delle riforme e delle scelte di innovazione necessarie al nostro Paese come l’aria che respiriamo.<br />
<br />
Noi crediamo che esattamente di questo l’Italia abbia bisogno. Si ristabilisca dunque la giusta gerarchia delle priorità, mettendo al primo posto i problemi degli italiani, e si garantisca che su di essi si possa svolgere, nelle istituzioni e in ogni ambito politico, quel confronto aperto e approfondito che è l’unico modo per assicurare al Paese crescita ed equità sociale.<br />
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Walter Veltroni<br />
Pierferdinando Casini<br />
Antonello Soro<br />
Michele Vietti<br />
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Antonio Di Pietro ha apprezzato la lettera inviata a Gianfranco Fini. "L'Italia dei Valori condivide la forma e la sostanza della lettera inviata da Veltroni e Casini a Fini, affinché, in qualità di presidente della Camera, metta uno stop definitivo a questa espropriazione del Parlamento da parte del presidente del Consiglio (...) fa bene l'opposizione a ritrovare una linea unitaria di duro contrasto al modello berlusconiano di intendere la democrazia". <br />
<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=54261">Sito web del Partito Democratico</a>