Openpolis - Argomento: l'aquilahttps://www.openpolis.it/2014-07-27T00:00:00ZGaetano Cantalini: Pascoli, appello alla Regione 2014-07-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it722120Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>NAVELLI. Il capogruppo di <br/>fonte: <a href="http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2014/07/27/news/pascoli-appello-alla-regione-1.9668796">Quotidiano "Il Centro"</a>Massimo CIALENTE: Attacco frontale da mezzi d'informazione2014-01-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it712765Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune L'Aquila (AQ) (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/>Non rimango neppure se me lo dovessero chiedere Renzi e Letta, non si è mai visto un generale che guida il suo esercito con un cavallo zoppo. Non posso andare da Letta a spiegare che cosa succede all'Aquila. Non posso andare da Letta a dovermi giustificare sulle accuse che hanno fatto alla mia famiglia sui lavori di casa mia. Sarei un sindaco senza credibilità.<br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/cronaca/2014/01/11/news/l_aquila_si_dimesso_il_sindaco_cialente-75682785/?ref=HREC1-2">www.repubblica.it</a>Marco Scibona: Settimana dal 4 Novembre al 10 Novembre 2013 2013-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it711942Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>Questa settimana i lavori d’aula iniziano Martedì con l’informativa del Ministro Cancellieri sul caso Ligresti.<br />
Incredibile come il Ministro si giustifichi e ancora più incredibile come l’arco parlamentare abbia sostenuto e avallato le sue giustificazioni per quanto riguarda il suo intervento per la scarcerazione dell’imputata Ligresti.<br />
Ancora una volta assistiamo ad una classificazione degli italiani in classi, se conosci un Premier o un Ministro esci di galera, se sei un cittadino comune o peggio ancora un NOTAV, anche se incensurato, devi rimanere in carcere.
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Mercoledì invece si tratta il Rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l’anno finanziario 2012 ed il Progetto di bilancio interno del Senato per l’anno finanziario 2013.<br />
La quantità di denaro speso dall’Istituzione Senato è ingente, ma peggio della quantità è la carenza di trasparenza.<br />
La nostra Questore Laura Bottici ha tentato di aprire ai più i segreti del Bilancio del Senato ma ha trovato l’opposizione dei suoi colleghi.<br />
Aveva infatti chiesto già nei mesi scorsi di poter affrontare nello specifico i vari capitoli di spesa ma il Consiglio dei Questori non ha mai trovato il tempo per trattare in maniera adeguata il tema riducendo, a termine della scadenza, la trattazione a pochi minuti di riunione nel momento in cui lei aveva un altro impegno calendarizzato e conosciuto.<br />
La nostra votazione è stata di astensione proprio per la carente trattazione della materia.
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Nel pomeriggio invece Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (1150) il cui esame, con il voto finale, si conclude Giovedì.<br />
Avevamo criticato ed emendato pesantemente questo decreto per cercare di migliorarlo per quanto possibile, siamo riusciti a far passare una ventina di Ordini del Giorno che impegnano il Governo a prendere provvedimenti. I nostri emendamenti non sarebbero passati e quindi abbiamo preferito spingere affinché fossero prese in considerazione le nostre richieste in forma di OdG piuttosto che vedere le nostre proposte bocciate come emendamenti.
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In una pausa d’aula ho colto l’occasione per presenziare ad un incontro tra rappresentanti del nostro Gruppo Parlamentare e la presidenza dell’ANCI. Il Presidente Fassino ci ha espresso le perplessità riguardo le condizioni economiche dei Comuni anche per colpa del Patto di Stabilità, rivendicando una libertà d’azione dei Sindaci per quanto riguarda gli investimenti.<br />
Da parte nostra abbiamo evidenziato che in effetti il Patto di Stabilità blocca di fatto l’attività dei Comuni, ma che di contro spesso accade che i Comuni avallino spese che poco hanno a che fare con le effettive necessità dei cittadini e che quindi è necessario che sia fatta una lista di priorità di investimento, dal welfare all’istruzione, dai trasporti pubblici alla tutela del territorio.
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In Commissione audiamo Assoporti nelle more dell’esame della riforma portuale.<br />
Continueremo ad audire tutte le realtà per adeguare il testo di legge alle necessità reali di chi vive nei porti cercando di migliorare la normativa senza cadere in modifiche richieste da una sola parte ma sentendo tutti gli attori.
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Venerdì sono stato a Ravenna per una serata informativa sulle Grandi Opere, una platea molto attenta ha seguito l’esposizione dei relatori, tra gli altri l'interessantissimo intervento di Ivan Cicconi. La presenza in sala del vicesindaco di Ravenna e di un ex dirigente della CMC hanno reso il dibattito molto interessante e denso di spunti di approfondimento.
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Nella notte sono stato raggiunto dal pullman di amministratori e attivisti NOTAV Valsusini per recarmi a L’Aquila.<br />
L’iniziativa è scaturita da una idea di un consigliere di minoranza del Comune de L’Aquila che ha scritto al Presidente di Comunità Montana Valsusa e Valsangone Plano per esporre la carenza di fondi per completare la ricostruzione del dopo-sisma.<br />
Subito gli amministratori hanno accolto positivamente l’iniziativa e con questo viaggio hanno sottolineato la necessità di utilizzare i fondi pubblici, sempre più esigui, per realizzare progetti utili per la maggior parte dei cittadini e non in Grandi Opere inutili e devastanti per l’ambiente che servono a far arricchire poche persone.<br />
La mia presenza e quella della collega Blundo erano doverose come rappresentanti dei territori di riferimento e soprattutto come esponenti di una forza politica che sostiene queste idee al di fuori delle dinamiche politiche di schieramento partitico e di coalizione.<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/?p=276">www.marcoscibona.it</a>Carlo Trigilia: Trigilia all'Aquila parla di ricostruzione: "Dov'era e com'era non va"2013-06-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689899Alla data della dichiarazione: Ministro Coesione territoriale<br/><br/>“credo che bisogna fare uno sforzo per collegare la ricostruzione con lo sviluppo economico della città. Il futuro si giocherà, e molto, sulla capacità di stabilire questi nessi: se L’Aquila vuole investire sulla cultura e sulla scienza, su insediamenti produttivi di qualità e sulla università, bisogna fare uno sforzo maggiore per integrare questi obiettivi con la ricostruzione. Vuol dire non tenere tutto in modo sacrale, così com’era e dov’era. Si perderebbero delle occasioni importanti. Insomma, vanno fatte delle scelte e vanno previste, nei centri storici, delle funzioni che richiedono scelte urbanistiche e ricostruttive coraggiose”.<br/>fonte: <a href="http://www.news-town.it/politica/641-nessuna-certezza-dalla-visita-del-ministro-trigilia-la-colpa-%C3%A8-dell-europa-,-dice-cialente.html">newstown</a>Massimo CIALENTE: L'Aquila. «Lo Stato ci ignora. Riconsegno il tricolore» 2013-05-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689345Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune L'Aquila (AQ) (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/><br /> «Riconsegno oggi nelle Sue mani, Signor Presidente della Repubblica, la fascia tricolore. Le comunico che lo abbiamo deciso come Giunta. Che venga lo Stato a spiegare ai cittadini le sue logiche e le sue scelte».
<p>«Noi qui stiamo letteralmente crepando. Non mi rassegno. Non mi rassegno e non sopporto più l'idea che gli incartamenti relativi ai nostri finanziamenti possano stare per mesi fermi su una scrivania, ricevendo lo stesso trattamento che viene riservato a qualsiasi altra pratica alla quale tocca subire l'inefficiente burocrazia del Paese.
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Scrivo questa lettera per esprimere la mia profonda preoccupazione, il mio rammarico e la mia mortificazione come Sindaco e come Italiano per quanto sta accadendo a L'Aquila. Sono quattro anni che la ricostruzione non parte, quattro anni che la Città, uno dei centri storici più importanti d'Italia, è deserta, distrutta. Muta testimonianza dell'inefficienza del sistema Paese. Dopo la vergognosa parentesi del commissariamento, finalmente, con la legge cosiddetta Barca, gli strumenti per la ricostruzione sono passati ai Comuni; ci siamo dati da fare, abbiamo cercato, nonostante le mille difficoltà, di avviare a definizione migliaia di progetti, perché l'imperativo fosse ridare una casa ad oltre quarantamila sfollati e restituire il centro storico alla sua vita. Alla sua dignità. Dal mese di ottobre sono finiti i soldi.
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Dal mese di ottobre i cantieri che erano aperti hanno dovuto sospendere i lavori ed oltre duemila progetti, pari ad oltre 300 grandi condomini e 60 aggregati aspettano solo il finanziamento per poter riprendere l'attività di ricostruzione. Dietro a questi numeri vi sono migliaia di famiglie che attendono. Ci è sempre stato detto che avremmo potuto contare, come comune dell'Aquila, sui 985 milioni di euro della delibera Cipe n.135 del dicembre 2012. Questi soldi di cui solo una parte di cassa, a oggi 6 maggio 2013, ancora non arrivano.
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Lo Stato, inteso come un sistema che dovrebbe essere capace di farsi carico realmente in scienza e coscienza, delle necessità reali, sta affrontando la vicenda aquilana con un atteggiamento burocratico di esasperata lentezza che nasconde l'assoluta mancanza di solidarietà e di rispetto istituzionale, l'assoluto disinteresse al destino delle Istituzioni locali, ma soprattutto dei cittadini aquilani, riparandosi nella giustificazione di fredde ed insensibili procedure burocratiche.
<p>Come sindaco, mi sento umiliato; umiliato nel dover telefonare a funzionari vari, dovendo ogni volta spiegare l'emergenza aquilana, la necessità di ricevere i finanziamenti. Mi sento umiliato di ricevere la risposta: 'Abbiamo bisogno dei nostri tempi'.
<p>Umiliato nel dover spiegare che affinché L'Aquila non muoia c'è immediatamente bisogno di un decreto che con un meccanismo di cassa depositi e prestiti, finanzi un altro miliardo per rispettare il nostro cronoprogramma. Io, Noi, non ce la facciamo più. Non so più come spiegare che in questi mesi, gli unici nei quali a L'Aquila si può lavorare nell'edilizia prima che torni il gelo del nostro inverno, migliaia di cantieri non possono partire. Stiamo perdendo un altro anno. <p>
La rabbia è tanta. <p>
Nuovamente ieri ho subito un aggressione, dapprima verbale e poi fisica, da parte di un gruppo di giovani disoccupati e senza casa. Fortunatamente sono stato difeso da altri cittadini. Lo Stato ci costringe a riconoscerci solo nella bandiera della Città nero verde, colori che nel 1703 sostituirono il bianco ed il rosso. Dopo il terremoto del 1703 gli aquilani scelsero il nero del lutto ed il verde della speranza. Oggi, se dovesse continuare così, ci si costringerà a togliere anche il verde. Da oggi non indosserò più la fascia tricolore e ammainerò il tricolore da tutti gli edifici pubblici comunali».
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<i>La lettera del sindaco è stata inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Economia, al Ministro per la Coesione Territoriale, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro per Beni Culturali, al Ministro dell'Interno, al Presidente della Corte dei Conti, al Direttore Generale del Mise e al Direttore Generale del Mef</i>.<br /><br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/cronaca/notizie/201305061417-cro-rt10164-terremoto_sindaco_l_aquila_lo_stato_ignora_riconsegno_tricolore">AGI | Agenzia Giornalistica Italiana</a>Gaetano Cantalini: Ora basta2013-02-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685618Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>COMUNICATO - In data odierna mi sono personalmente recato presso l’Ufficio del Giudice dell’Udienza Preliminare Dott. Giuseppe Romano Gargarella per presentare rilievi e formali istanze a seguito di quanto riportato da alcuni organi di stampa in merito alla notizia di proscioglimento del Sindaco Paola Di Iorio, del Vicesindaco Paolo Federico e dei tecnici comunali per abuso d’ufficio nell’ambito della attività di ricostruzione post sisma.
Ho ritenuto necessario dover intraprendere tale iniziativa al fine di tutelare l’onorabilità del sottoscritto e dell’intero gruppo di opposizione dalle dichiarazioni mendaci rilasciate alla stampa nonché pubblicate sul sito istituzionale del Comune di Navelli ribadendo in modo categorico che nessun componente della minoranza in Consiglio comunale ha mai presentato alcuna denuncia alle autorità competenti.
Navelli, lì 14 Febbraio 2013 - Il Capogruppo "Svolta Democratica" Comune di Navelli (AQ) - Gaetano Cantalini
<br/>fonte: <a href="http://gaetanocantalini.wordpress.com/2013/02/15/comunicato/">politici.openpolis.it</a>Corrado Clini: Le macerie prodotte dal sisma diventino un patrimonio per L’Aquila2013-01-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685321Alla data della dichiarazione: Ministro Ambiente<br/><br/><br />
Siglato con il sindaco dell’Aquila <a href="http://politici.openpolis.it/politico/297">Massimo Cialente</a> l’accordo di programma perché lo smaltimento delle macerie prodotte dal sisma del 6 aprile 2009 diventi un patrimonio per la stessa città.
<p>«L'intesa esprime l’interesse pubblico di conservare le macerie creando le condizioni perché sia conveniente l'uso del pubblico. Ha vantaggi ambientali, consentendo il ripristino di cave, economici per l'abbattimento di costi evitando le speculazioni».
<p>Con ministero per l’Ambiente e Comune, Regione, Provincia, Arta e Asl, viene istituito un comitato di esperti che garantirà programma e norme che portino alla sperimentazione di processi nuovi. Il sisma ha prodotto 3 milioni di tonnellate di macerie, 661mila tonnellate sono state rimosse, mentre il monitoraggio delle macerie private è partito solo ad agosto.
Se le macerie pubbliche finiscono nelle cave locali, le altre partono per le più disparate destinazioni, fino anche a Foggia, e in ogni caso, quasi sempre fuori Regione, disperdendo così un tesoro.E i costi per questi viaggi sono pagati con i soldi della ricostruzione: il costo stimato è di 10 centesimi per tonnellate per chilometro.
Il protocollo d'intesa punta a rendere concorrenziale la scelta di cave pubbliche locali, e l'interesse a che ciò si realizzi parte dai costruttori privati. Sono state infatti Ance e Cna a chiedere che tale accordo venisse siglato.
Il comitato di esperti sarà presieduto dal professore di diritto ambientale, Paolo dell'Anno, già consigliere giuridico del ministero dell'ambiente. Le macerie, secondo il protocollo, andranno smaltite nei siti aquilani, e verranno così utilizzate per il ripristino di cave ambientali. Il primo sito cui l'intesa mira a dare ripristino è quella di Pontignone, località Tempera. Poi sarà avviato il recupero ambientale della cava di San Giuliano e poi il parco archeologico di San Vittorino.<br /><br/>fonte: <a href="http://www.minambiente.it/home_it/print.html?item=/documenti/comunicati/comunicato_0549.html&lang=it">Ministero Ambiente</a>Giorgio NAPOLITANO: «Ricostruire l'Aquila, basta con le new town»2012-10-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it655571Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica<br/><br/><br />
Il Presidente della Repubblica nel capoluogo abruzzese per l'inaugurazione dell’auditorium progettato da Renzo Piano si schiera contro il progetto delle new town:
<p> «Ora è tempo di pensare di ricostruire la città al di là di precedenti esperienze che puntavano piuttosto a ricostruire fuori. Qui siamo dentro e adesso si è presa la strada giusta».
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«Ho ricevuto dal ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca molti elementi concreti sui lavori in corso, sui finanziamenti decisi ed anche sulla ricostruzione privata e dovrebbero scattare nuovi contributi entro fine anno».<br />
<br/>fonte: <a href="http://tg24.sky.it/tg24/politica/2012/10/07/napolitano_laquila_ricostruire_citta_basta_new_town_print.html">Tg24.sky.it</a>Gaetano Cantalini: Il tempo è scaduto. 2012-06-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646348Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Non ci sono parole per definire il comportamento del Sindaco di Navelli che per settimane ha tenuto nascosta, magari sperando che restasse tale, la risposta del Prefetto ad una sua richiesta di “chiarimenti sulla fonte giuridica della presunta obbligatorietà della pubblicazione online delle determinazioni dirigenziali”, sebbene l’invio in data 5 giugno scorso, per conoscenza, al Sindaco stesso da parte del sottoscritto, in qualità di capogruppo di minoranza, di una nota di sollecito in assenza di un riscontro.
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A questo punto non possono esserci più dubbi né tantomeno scuse. La risposta prefettizia è univoca nell’affermare in modo definitivo e categorico l’obbligatorietà della pubblicazione, da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici, nei propri siti informatici, degli atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale, ai sensi dell’articolo 32, comma 1, della legge n. 69/2009 che ha modificato implicitamente l’articolo 124 del D.lgs. n. 267/2000.
<p> Nella suddetta nota, oltre alla sentenza n. 1370/2006 del Consiglio di Stato, la quale ha chiarito che la pubblicazione negli albi pretori non riguarda soltanto le deliberazioni di Consiglio e di Giunta, ma anche le determinazioni dirigenziali, vengono ancora una volta richiamati al Sindaco il parere del Ministero dell’Interno, che si è pronunciato in modo conforme alla sentenza del Consiglio di Stato e, da ultimo, la nota prefettizia n. 1976 del 18.01.2012, la stessa che aveva suscitato dubbi interpretativi da parte del Sindaco, la quale invece “rappresenta, pur sempre, una fonte giuridica, ascrivibile alla categoria delle circolari amministrative e, in quanto tali, vincolanti per gli organi periferici sottordinati”.
<p>La Prefettura precisa infine che “allo scopo di non vanificare lo spirito delle nuove norme, chiaramente finalizzato al perseguimento della massima trasparenza dell’attività amministrativa, le determinazioni debbano essere pubblicate per intero”.
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La conclusione positiva di questa vicenda che, nostro malgrado, si è protratta per troppo tempo fino a dover scomodare, come ricorderete, persino il Ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, dopo una fitta corrispondenza intercorsa negli ultimi due anni tra vari enti ed istituzioni, a cominciare dalla Prefettura di L’aquila, e la presentazione in Consiglio comunale di una mozione anch’essa respinta dalla maggioranza, dimostra che la battaglia da noi condotta non era affatto pretestuosa ma semplicemente dettata dall’osservanza di norme di legge al solo scopo di assicurare a tutti indistintamente i cittadini il diritto alla trasparenza e all’informazione da parte di chi ci amministra.
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Adesso l’Amministrazione comunale provveda “ad horas” alla pubblicazione all’albo pretorio di tutti gli atti. Il tempo per adempiere alla legge è ormai scaduto.<br />
<br/>fonte: <a href="http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=24538&typeb=0">ilcapoluogo.globalist.it</a>Fabrizio Barca: «I partiti non riescono a parlare ai cittadini» - INTERVISTA2012-06-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646226Alla data della dichiarazione: Ministro Coesione territoriale<br/><br/><br />
Nel rapporto tormentato tra il governo dei tecnici e la sua maggioranza, la richiesta da parte del Pd di un decreto legge a brevissima scadenza sulla questione esodati, di uno scambio secco con la questione del mercato del lavoro, non spiazza il ministro alla Coesione sociale Fabrizio Barca, una delle personalità più apprezzate dal presidente del Consiglio: «Proporre un accordo di questo tipo è una richiesta legittima.
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Naturalmente fare le cose male non è mai produttivo e dunque un eventuale decreto si potrà fare quando tutte le informazioni saranno disponibili. Diverso il caso della riforma del mercato del lavoro: il governo ha fatto una scelta sacrosanta e ora chiede che i tempi di attuazione siano rapidi».
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<b>Il leader del Pdl Alfano ha quasi deriso il provvedimento sulla crescita, sostenendo che la disponibilità reale è di un miliardo: quello tra governo e maggioranza le pare un rapporto esemplare?</b>
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«È un rapporto comprensibile, che si spiega anche con la straordinaria difficoltà che i partiti hanno nell’intrattenere un rapporto diretto con i cittadini: nel corso del tempo le loro organizzazioni si sono fatte liquide. Talora le forze politiche hanno la tendenza ad accomodare la critica generale, ad assecondarla secondo una modalità semplice, a volte anche scontata. Ma di questo non dobbiamo stupirci».
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<b>È la vostra missione?</b>
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«Siamo stati messi lì proprio perché sul governo si scaricassero le responsabilità, finendo per accreditarci tutte le cose che non vanno e in qualche modo non riconoscendoci quelle positive. Mi preoccupa molto invece un’altra questione: lo scarso livello di comprensione di alcuni provvedimenti, per la verità molto incisivi».
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<b>Quando le cose non andavano bene i governi dei partiti dicevano che c’era un problema di comunicazione, ultimamente lo diceva persino un mago del ramo come Berlusconi...</b>
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«E allora faccio un esempio. Nel pacchetto sviluppo c’è un provvedimento che è una sorta di rivoluzione: abbiamo stabilito che di ogni transazione che lo Stato fa con qualunque soggetto - sia esso un consulente, un acquisto o un progetto infrastrutturale - se dopo il primo gennaio non sarà dato conto del beneficiario, della motivazione del trasferimento e delle modalità contrattuali, quella transazione non sarà valida. Questo potrà incidere in maniera radicale sulla degenerazione tra Stato e privati per la grande trasparenza che consentirà».
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<b>Certo, i mass media saranno superficiali ma a comunicar bene non deve pensare anche il governo? Non pensa che per farlo ci vorrebbe più fatica e più umiltà nel ritenere che farsi capire è altrettanto importante che decidere?</b>
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«Sui giornali è stata introdotta la modalità delle schede riassuntive degli interventi che spesso hanno un tono un po’ apodittico, come se il mondo fosse cambiato da quelle norme e non dai comportamenti delle persone e dunque dalla attuazione delle leggi. Dopodiché, certo, anche il governo deve sapere comunicare».
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<b>Il governo lavora, ma senza un svolta in Europa, quasi tutto rischia di vanificarsi: Monti cosa dovrà contribuire a far accadere a fine mese a Bruxelles?</b>
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«Due cose molto importanti: misure che abbiano effetti immediati sulla crescita ed è possibile, ma anche dare una svolta al processo di unificazione delle politiche comunitarie».
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<b>Ministro, lei è spesso all’Aquila, dove è in corso un’esperienza originale di ricostruzione, che mette assieme forte impulso pragmatico e partecipazione popolare: un modello?</b>
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«Quando siamo stati incaricati di occuparci di questa questione, in febbraio, ci siamo subito resi conto che lo scoramento della popolazione era superiore rispetto alla situazione obiettiva. E abbiamo compreso che una percezione così negativa e una sfiducia così forte nello Stato traevano origine essenzialmente da un deficit di democrazia partecipativa. In altre parole, la gente non sentiva come proprio tutto ciò che accadeva».
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“Complici” i mass media?</b>
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«In qualche modo sì: le immagini che rilanciavano i mass media diventavano per loro stessi la verità, quasi più della verità stessa. Col pericolo che su una popolazione sfortunata ed esclusa potesse determinarsi una sorta di ignavia. Abbiamo invertito questo processo e anche non si riguadagna in poco tempo la fiducia persa, diciamo che da parte dei cittadini c’è una apertura vigilata di credito».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=1GFBCY">La Stampa - Fabio Martini</a>Gaetano Cantalini: Map a Navelli: "L'Amministrazione non è trasparente" - Il dopo terremoto a L'Aquila 2012-06-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646139Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
La mancanza di risposta è diventata ormai una pratica normale per l’Amministrazione comunale di Navelli che, così facendo, continua a venir meno ai propri doveri di trasparenza e di rispetto innanzitutto dei cittadini oltre che delle prerogative dei Consiglieri, negando ai Consiglieri stessi i diritti sanciti dalla legge e ostacolando l’esercizio delle funzioni di controllo attribuite loro dall’ordinamento.
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In particolare la mancata risposta all’ultima interrogazione, presentata in data 17.04.2012 dal sottoscritto in qualità di Capogruppo di minoranza, su un tema talmente importante e sentito dai cittadini quale la realizzazione e l’assegnazione dei cosiddetti Moduli Abitativi Provvisori (M.A.P.) nel territorio comunale, desta decisamente forti dubbi e preoccupazioni.
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Nella citata interrogazione si chiede precisamente di conoscere quali le modalità e i criteri adottati al fine di stabilire il numero dei M.A.P. da realizzarsi per far fronte all’emergenza abitativa determinatasi a seguito del sisma; quali le modalità e i criteri adottati per la prima assegnazione dei M.A.P. e se tale assegnazione sia avvenuta sulla base del relativo regolamento adottato con la Deliberazione di Giunta comunale n. 62 del 24.11.2009 che prevedeva oltre alla presentazione delle domande da parte dei cittadini aventi diritto anche la formazione ed approvazione di un’apposita graduatoria risultante da un’istruttoria a cura dell’Ufficio Tecnico Comunale; il numero delle istanze per l’assegnazione di un Modulo Abitativo Provvisorio presentate da parte dei cittadini interessati, l’esito dell’istruttoria per l’accertamento dei requisiti richiesti e la relativa graduatoria approvata con provvedimento del Sindaco; se i cittadini siano stati debitamente informati circa le modalità ed i criteri di assegnazione dei M.A.P. tramite affissione all’albo pretorio, pubblicazione nel sito internet del Comune, adeguata pubblicizzazione nel territorio comunale. Si vuol sapere, inoltre, il motivo per cui non si è ritenuto, nonostante fosse nelle facoltà del Sindaco, di procedere ad una valutazione caso per caso, interpellando i diretti interessati, trattandosi di soggetti anziani con varie problematiche, prima di provvedere all’assegnazione dei M.A.P. inutilizzati ai sensi dell’art. 4 comma 2 dell’OPCM n. 3917 del 30 dicembre 2010; il motivo per cui si è atteso oltre sei mesi per l’adozione di un provvedimento previsto dalla OPCM n. 3917 datata 30 dicembre 2010; il motivo della risultanza di un numero rilevante di M.A.P. rimasti inutilizzati, anche dopo essere stati dal Commissario Delegato messi temporaneamente a disposizione di quei nuclei familiari, in possesso di determinati requisiti, per i quali non fosse stata ancora individuata un’adeguata sistemazione alloggiativa alternativa nei rispettivi territori comunali (art. 2 comma 1 OPCM n. 3857 del 10 marzo 2010), causa della decadenza dal diritto al beneficio del contributo di autonoma sistemazione da parte dei soggetti assegnatari ai sensi dell’art. 4 comma 2 dell’OPCM n. 3917 del 30 dicembre 2010; infine, le azioni eventualmente intraprese dall’Amministrazione avverso quanto disposto dall’art. 4 comma 2 dell’OPCM n.3917 del 30 dicembre 2010 in considerazione di un’evidente disparità di trattamento prodotta rispetto ai cittadini residenti in altri comuni del cratere sismico.
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Ho provveduto, pertanto, nella giornata di ieri a sollecitare al Sindaco una rapida risposta a detta interrogazione, riservandoci di assumere come gruppo, se necessario, ogni iniziativa utile a tutela dei diritti della minoranza e del ripristino della legalità violata perché tali ripetute omissioni, oltre a non essere decisamente in linea con una democratica gestione del bene comune, configurano una palese e sistematica violazione dell’art. 43 comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali, che prevede il termine di trenta giorni per la risposta alle istanze dei consiglieri ed alle loro interrogazioni.<br />
<br/>fonte: <a href="http://gaetanocantalini.wordpress.com/2012/06/07/map-a-navelli-cantalini-lamministrazione-non-e-trasparente-abruzzo24ore-tv/">www.abruzzo24ore.tv</a>Ettore Di Cesare: Nella nuova Giunta servono competenze non spartizioni2012-05-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it640729Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale L'Aquila (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
In questi giorni dalle dichiarazioni del Sindaco Cialente emergono fondati timori che nella formazione della nuova Giunta comunale prevalgano vecchie logiche di spartizione tra i partiti a discapito di scelte basate su competenze e capacità.
Si preferisce quindi badare agli equilibri interni della coalizione piuttosto che dare alla città, nel momento più complesso della sua storia, una Giunta che sia espressione dei migliori saperi del territorio che spesso si trovano al di fuori dei partiti.
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Non è tollerabile che i ragionamenti siano concentrati per trovare la poltrona a trombati eccellenti e ad illustri “primi dei non eletti”.
E il Sindaco, dovendo accontentare gli appetiti di troppi partiti e liste, propone addirittura la modifica delle statuto comunale per portare il numero massimo di assessori da nove a dieci o anche più.
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Si dia pace Sindaco, il numero massimo di assessori è regolato da una legge delle Stato e nessuna modifica dello statuto può aumentarlo.<br />
E’ inoltre inaccettabile che nelle trattative, nel mercato delle poltrone, rientrino anche le presidenze delle municipalizzate e quelle delle commissioni consiliari.
Con questo vecchio, autoreferenziale, clientelare e inefficiente modo di agire si tengono ancora una volta ai margini settori della società che in campagna elettorale tutti dichiaravano fondamentali per la rifondazione della città, come il mondo dell’Università solo per fare un esempio.
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Con le elezioni scorse i cittadini e le cittadine, non solo della nostra città, hanno chiesto con forza il cambiamento e che non si tuteli più l’autoconservazione di vecchie rendite di posizione partitiche. Tutto il contrario di quello che temiamo stia ancora una volta accadendo e di cui porteranno la responsabilità tutte le forze politiche della maggioranza.
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Purtroppo non si sta iniziando male ma, piuttosto, si sta continuando peggio.
Speriamo nei prossimi giorni, con l’ufficializzazione della Giunta, di venire smentiti. Almeno per una volta.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.appelloperlaquila.org/nella-nuova-giunta-servono-competenze-spartizioni/">Appello per L'Aquila</a>ALFONSO MASCITELLI: L'Aquila 3 anni dopo: Sull'Imu per case inagibili la politica trovi intesa2012-04-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626462Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: IdV) <br/><br/><br />
''Una rappresentanza politica seria riesce a trovare convergenza e risoluzione ai problemi, indipendentemente da chi vi appone la prima firma. Spero che questo possa essere di buon esempio a chi governa in Abruzzo, che ha fatto spesso della supponenza e della autosufficienza il suo metodo di lavoro''.
<p> E' il pensiero del senatore IdV, Alfonso Mascitelli, segretario regionale Abruzzo, che ha apposto la sua firma e il suo voto alla riformulazione dell'emendamento Legnini sulla esenzione dell'Imu ai fabbricati inabitabili e inagibili, norma applicabile ai comuni del cratere sismico.
<p>''Avevamo presentato come IdV un emendamento specifico su questo problema, il numero 4.1000/5 - ricorda - con una formulazione a nostro giudizio più chiara e una copertura economica certa, ma il Governo ha espresso parere contrario, determinando il voto negativo della maggioranza delle due Commissioni. Si è fatta allora convergenza sulla riformulazione dell'emendamento Legnini - aggiunge - che è stato però il risultato di una mediazione stirata e che potrebbe quindi produrre difficoltà applicative ai cittadini, visto che l'esenzione è applicabile alla sola categoria catastale F2''.
<p>''Ora spetterà ai colleghi dell'altro ramo del Parlamento continuare a fare pressione sul Governo - auspica - per introdurre una facile applicabilità e una piena chiarezza della norma, senza creare ulteriori disagi ai cittadini che vivono già in uno stato di continua incertezza''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/newsregioni-L_Aquila_3_anni_dopo__Idv__su_Imu_case_inagibili_politica_trovi_intesa-1141271-.html">Asca</a>Gaetano Cantalini: Le determinazioni dirigenziali vanno pubblicate2012-01-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it623667Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Il gruppo consiliare “Svolta Democratica” ha accolto con soddisfazione la nota di risposta della Prefettura di L’Aquila del 18.01.2012 all’istanza inoltrata in data 22.08.2011 riguardo la mancata pubblicazione all’albo pretorio delle determinazioni dirigenziali da parte del Comune di Navelli.
<p>«Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale, in ossequio ai dettami dell’autorità prefettizia, voglia provvedere al più presto alla pubblicazione di tutti gli atti pubblici, a cominciare dalle determinazioni dirigenziali».
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Ricordiamo che il sottoscritto si era recentemente rivolto in qualità di capogruppo anche al Ministro della Funzione Pubblica e dell’Innovazione, l’Avv. Filippo Patroni Griffi, chiedendo le necessarie delucidazioni in merito dopo che era stata respinta dal consiglio comunale una mozione presentata a tal proposito dal gruppo.
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Adesso ci aspettiamo che l’amministrazione comunale, in ossequio ai dettami dell’autorità prefettizia, voglia provvedere al più presto alla pubblicazione di tutti gli atti pubblici, a cominciare dalle determinazioni dirigenziali, mettendo così definitivamente fine ad una polemica protrattasi da fin troppo tempo per l’ostinazione di una maggioranza nel non volersi arrendere neppure di fronte all’evidenza.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.primadanoi.it/news/524307/Trasparenza-Il-Prefetto-%C2%ABobbligo-di-pubblicazione-delle-determine-online%C2%BB-.html">PrimaDaNoi.it</a>Gaetano Cantalini: Replica al Sindaco di Navelli sulla mancata pubblicazione delle determinazioni dirigenziali2011-12-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622779Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Sono davvero esterrefatto dalla disinvoltura con la quale il sindaco di Navelli sostiene la trasparenza della sua amministrazione e nel contempo giustifica la mancanza di pubblicazione delle determinazioni dirigenziali all’albo pretorio con il fatto che non vi sia un obbligo di legge.
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La pubblicazione di tutti gli atti oltre ad essere un dovere è innanzitutto una questione di civiltà giuridica tanto che è effettuata già da tempo da numerose amministrazioni al di là di ciò che la legge prescrive. La stessa Provincia di L’Aquila da diversi mesi adempie a ciò, cosa che il sindaco saprà dato che il suo vice è anche consigliere provinciale.
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L’orientamento giurisprudenziale in tal senso è univoco ed è dato non solo dalla decisione del Consiglio di Stato n. 1370 del 15.03.2006 Sez. V ma anche dalle sentenze n. 3058 del 03.06.2002 della stessa sezione, del TAR Lazio Sez. II n. 3958 del 31.10.2003 e da ultimo del TAR Veneto n.3275 del 24.10.2008.
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Riguardo poi la consultazione dei registri delle determinazioni dirigenziali che non sarebbe stata mai negata, come spiega allora il sindaco la nota prot. n. 4015 del 23.12.2011 a firma del segretario comunale, con la quale si comunica al sottoscritto l’accoglimento della richiesta formalmente avanzata d’accesso ai registri dal momento che questa procedura si è resa necessaria proprio per l’opposizione manifestata da parte dell’amministrazione?
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L'accesso agli atti da parte di un consigliere comunale è un diritto, essendo riferito all'espletamento del proprio mandato, conferito dai cittadini, al fine di una compiuta valutazione della correttezza e dell’efficacia dell’operato dell’amministrazione comunale, altro che "ricerca di chissà quali segreti o scheletri" ma forse il sindaco ha la coda di paglia.
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Probabilmente sono altri che hanno libero accesso agli uffici comunali ma non di sicuro i consiglieri di minoranza, a cominciare dal sottoscritto, visto che essi sono tenuti, al pari di qualunque altro cittadino, a rispettare gli orari di apertura degli uffici ed a sostare davanti allo sportello né posseggono le chiavi del comune e tantomeno “degli armadi e dei cassetti” nei quali poter “rovistare”.
Semmai è proprio la mancata pubblicazione di tutti gli atti prodotti dall'amministrazione e quindi la conoscenza parziale da parte dei cittadini dell’attività dell’ente che generano il "pettegolezzo" che non appartiene ai consiglieri del gruppo di minoranza i quali svolgono, al contrario di altri, la propria azione politica solo ed esclusivamente su fatti reali.
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La trasparenza non si proclama ma si pratica cominciando a rispondere alle interrogazioni che a distanza di mesi dalla presentazione da parte del sottoscritto restano ancora senza risposta, sebbene il termine di 30 giorni stabilito dall'art. 43 comma 3 del TUEL, nonché a provvedere alla pubblicazione degli elenchi di quanti hanno beneficiato del contributo di autonoma sistemazione così pure delle ditte che hanno effettuato i lavori di puntellamento con l’indicazione dei relativi importi e via dicendo.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ilcapoluogo.com/News/Attualita/Navelli-precisazioni-di-Svolta-Democratica-74046">ilCapoluogo.it</a>Sonia ALFANO: Bertolaso abbia la decenza di tacere2011-11-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it618087Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
E’ passato esattamente un anno dal giorno in cui Guido Bertolaso ufficializzò le sue dimissioni da capo del dipartimento di Protezione Civile e da sottosegretario, ma non si è ancora rassegnato: ama stare al centro dell’attenzione e sbagliare, per esempio utilizzando la stampa per difendersi dalle accuse che lo hanno letteralmente travolto per la sua gestione assolutistica, privatistica e personalistica di quel “carrozzone” che è diventata la Protezione Civile dopo il suo arrivo.
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In data odierna Il Giornale ha pubblicato una sua lettera indirizzata a Vittorio Feltri: uno scritto intriso di un vittimismo urticante per qualunque cittadino informato e onesto.
<p>L’ex sottosegretario dice che da un anno cerca di essere dimenticato, eppure è lui stesso a cercare le pagine dei giornali (prima il Corriere della Sera, ora il megafono berlusconiano).
<p>Dice soprattutto che i “veleni” politici contro di lui hanno indebolito la Protezione Civile.
In verità le responsabilità del decadimento della Protezione civile “migliore del mondo” sono prima di tutto sue. Ed è opportuno chiarire che quando si dice Protezione civile “migliore del mondo” si intende l’attenta architettura legislativa e l’accurato know-how costruito negli anni antecedenti alla affaristica gestione bertolasiana.
<p> Molti ricorderanno i fringe-benefits del sistema Bertolaso: auto di lusso, arredamenti, ristrutturazioni immobiliari, prostitute. E molti ricorderanno altrettanto bene le stabilizzazioni dei suoi amici che da semplici cittadini furono nominati (e lo sono ancora purtroppo) dirigenti generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri pur non avendo alcun requisito richiesto e quel che è peggio, senza aver superato alcuna prova, test, quiz e quant’altro. I famosi 4 amici che lui amava chiamare “squadra”. Uno dei quali è imputato a L’Aquila ma attuale presidente dell’Ispra, un altro messo a parcheggio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dopo aver fatto i danni come commissario a Pompei, un altro al Servizio Civile e l’ultimo attualmente nelle grazie di Catherine Ashton, “ministro”degli esteri della UE, che sbarcato a Bruxelles sta tentando di fare la stessa operazione, non riuscita in Italia: la protezione civile SpA europea.
<p>Non a caso, aprendo i lavori della seconda giornata della conferenza internazionale su Protezione civile e interventi umanitari a Roma, l’attuale Capo Dipartimento ha testualmente detto: “è necessario aprire un dialogo che non schiacci o snaturi l’identita’ e il ruolo della protezione civile a vantaggio dell’intervento privato, e con esso il ruolo degli Stati“.
<p>Il lupo perde il pelo ma non il vizio.<br />
E che dire poi del fatto che in soli sei anni di gestione Bertolaso il Dipartimento cosiddetto Nazionale (aggettivo che scimmiotta linguaggi militari) è passato senza che ce ne fosse effettiva necessità, da 300 dipendenti ai quasi mille attuali. Settecento persone, alcune assunte per effettivo titolo ma la maggior parte precari d’alto rango. Tra i “contatti” più prestigiosi: la moglie di un sottosegretario, i figli dei generali amici, dei giudici amici e dell’alta borghesia (amica!), alti burocrati dello Stato, capo del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e addirittura figlio dell’ex Presidente della Consulta e sindacalisti autonomi, tutti funzionali a lui e al suo perverso disegno di piegare a fini privati una istituzione dello Stato. Un bel regalo a tutti i lavoratori. Un bel regalo perché adesso il Dipartimento è sovraffollato, con un organico tre volte superiore rispetto a quello necessario e quindi, con i tempi che corrono, nell’occhio del mirino per essere sottoposto ad una drastica cura dimagrante.
<p><b>Tutti assunti a tempo indeterminato, con i soldi sottratti ai terremotati abruzzesi (circa 8 milioni di euro)!</b> Una vera e propria macchina del consenso.
<p>E poi anche a Napoli (emergenza rifiuti: per la quale Bertolaso, commissario straordinario, è stato iscritto nel registro degli indagati per traffico illecito di rifiuti e truffa ai danni dello Stato) e alla Maddalena (il famigerato G8 degli appalti truccati: Bertolaso è stato rinviato a giudizio per il reato di corruzione) una pioggia di incarichi per parenti e amici. Ovviamente tutte assunzioni tramite ordinanza di protezione civile e mai per concorso.
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Oggi, quindi, bisogna chiedersi e nello stesso tempo far sapere alcune cose: la prima, perchè nella lettera inviata al Giornale Bertolaso lamenta le modifiche intervenute con il decreto milleproroghe, se la responsabilità è unicamente della sua gestione fatta di sperperi (per esempio i Grandi Eventi festosi), di provvedimenti ad personam (vedi le assunzioni di amici e parenti tramite apposita ordinanza) e di privilegi acquisiti sulla pelle di terremotati e alluvionati?
<p>Perché non dice per una volta una verità: per esempio che lui è andato via ma al Dipartimento tutti i dirigenti di prima e seconda fascia sono gli stessi che ha nominato lui con i metodi di cui sopra, amici suoi fedelissimi che stanno portando la protezione civile in un vicolo cieco anche sul piano operativo come abbiamo visto appunto in questi giorni. Dirigenti fideizzati e affiliati a lui?
<p> Anzi, a pensarci bene, qui si pone un problema d’ordine democratico: chi è questa gente che senza credenziali e senza concorso è stata messa a dirigere una struttura così delicata? Chi è? Cosa fa lì? A chi risponde? E può questa gente impostare linee guida che mettano sotto botta i sindaci legittimamente eletti dal popolo? Stia zitto Bertolaso e si vergogni: di danni ne ha fatti tanti, tantissimi, come il suo ex capo. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.soniaalfano.it/blog/2011/11/11/bertolaso-abbia-la-decenza-di-tacere/#more-4996">www.soniaalfano.it</a>GIOVANNI CHIODI: Rinvio tasse per L'Aquila o mi dimetto2011-11-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617925Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Abruzzo (Partito: PdL) - Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
“Continuo a lavorare senza sosta - dice Chiodi - facendo la massima pressione sul governo centrale affinché si possa giungere ad una soluzione soddisfacente. Nonostante il tempo non giochi a nostro favore, sono ancora fiducioso che la questione relativa alla restituzione delle tasse per la popolazione del cratere sismico si risolva nei termini utili”.
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Al punto da paventare anche una decisione forte e sofferta. Purché serva al bene della collettività: “Se non dovesse arrivare a breve, brevissimo, una misura ad hoc per attenuare la crisi dell’economia e permettere ai cittadini di rifiatare sul fronte contributivo, rimetterò al governo l’incarico di commissario”.
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"La scelta delle dimissioni è un passo pesante ovviamente che, in cuor suo, Chiodi auspica di non dover fare - sottolinea una nota del settore comunicazione della Struttura per la gestione dell'emergenza - Non foss’altro per continuare a dare il suo contributo, in termini di energie e rapporti politico-istituzionali, al territorio terremotato, alla sua gente che oggi, in enorme difficoltà per dover restituire allo Stato tutte le tasse sospese, gli chiede quantomeno una ulteriore proroga".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.abruzzoweb.it/contenuti/chiodi-alza-la-voce-con-il-governo-rinvio-tasse-per-laquila-o-mi-dimetto/39628-302/">www.abruzzoweb.it</a>LUCA RICCIUTI: vedo un nuovo grande partito di destra identitaria, radicata sul territorio sullo stile di Joerg Haider2011-08-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it608015Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: FI) <br/><br/> i politici locali non hanno una dialettica interna viva che permetta di confrontarsi con i vertici del partito. «Allora dovremo 'rompere' questo sistema e marcare una linea di discontinuità. Non serve tanto far uscire un leader ma le posizioni silenti fino ad ora. Le nuove generazioni in realtà rischiano di venire schiacciate dalle vecchie logiche. C'è tanta gente dentro il centro destra che si sta preparando al dopo Berlusconi. Io, personalmente, vedo un nuovo grande partito di destra identitaria, radicata sul territorio sullo stile di Joerg Haider, che farà presa sui cittadini su tematiche tipo la globalizzazione, l'Europa, gli stranieri»<br/>fonte: <a href="http://www.ilcapoluogo.com/Rubriche/L-Editoriale-del-direttore/Centro-destra-sbuca-il-nome-di-Liris-candidato-sindaco-61706">www.ilcapoluogo.com</a>Gaetano Cantalini: A Navelli: no map no contributo autonoma sistemazione2011-07-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609529Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Navelli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>"In questi giorni i cittadini del Comune di Navelli beneficiari del contributo di autonoma sistemazione si sono visti recapitare una nota a firma del Sindaco nella quale in ottemperanza all’art. 4 comma 2 dell’OPCM 3917 del 30.12.2010 veniva comunicata l’assegnazione di un modulo abitativo provvisorio, precisando che la rinuncia avrebbe comportato l’immediata decadenza da qualsiasi forma alternativa di assistenza, ivi compreso il contributo di autonoma sistemazione.
I MAP in questione sono quelli risultati in sovrannumero e rimasti inutilizzati anche dopo essere stati dal Commissario Delegato messi temporaneamente a disposizione dei nuclei familiari, in possesso dei prescritti requisiti, per i quali non fosse stata ancora individuata un’adeguata sistemazione alloggiativa alternativa nei rispettivi territori.
Una direttiva, però, del Commisario Vicario Dott. Antonio Cicchetti, esattamente la n. 1/2011 del 03.06.2011 in materia di regole per l’assistenza alla popolazione che sembrerebbe riguardare soltanto i cittadini residenti nel Comune dell’Aquila, prevede all’art. 1 che “in caso di rinuncia all’alloggio assegnato, l’unica forma di assistenza ancora garantita ai rinunciatari sarà il contributo di autonoma sistemazione”. Ciò costituirebbe un’evidente disparità di trattamento rispetto ai residenti negli altri comuni del cratere.
Auspichiamo pertanto a riguardo un sollecito pronunciamento da parte del Vice Commissario Vicario ritenendo inaccettabile non solo l’applicazione di disposizioni tra loro difformi in riferimento a situazioni che appaiono identiche ma anche che i cittadini debbano subire le conseguenze di scelte fatte da altri rispetto alle quali sono totalmente estranei.
Al momento non sappiamo come gli altri comuni del cratere che si trovano nelle medesime condizioni stanno operando, certo è che per quanto ci riguarda a farne le spese sono proprio le persone anziane che, dopo aver perso la casa ed affrontato spese per un alloggio alternativo, a oltre due anni dal sisma viene anche loro negata di fatto la possibilità di scegliere".<br/>fonte: <a href="http://www.primadanoi.it/modules/articolo/article.php?storyid=7708">PrimaDaNoi.it</a>MARIO MAZZETTI: Si alle primarie all'Aquila e Avezzano2011-07-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590072Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Carsoli (AQ) (Partito: LISTA CIVICA) - Consigliere Consiglio Comunale Carsoli (AQ) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>Il prossimo anno siamo attesi da due importanti appuntamenti elettorali, ad Avezzano e all’Aquila. Organizzeremo le primarie per la scelta del candidato sindaco. Entro fine agosto sarà pronto il regolamento che detterà gli indirizzi per lo svolgimento delle consultazioni<br/>fonte: <a href="http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-cialente-bis-non-e-scontato-mazzetti-pd-si-faranno-le-primarie/31479-268/">www.abruzzoweb.it</a>