Openpolis - Argomento: Napolitano Giorgiohttps://www.openpolis.it/2013-09-14T00:00:00ZMarco Scibona: Il Presidente Napolitano si schiera, ancora una volta.2013-09-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it708302Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: M5S) <br/><br/>Comunicato Stampa: Il Presidente Napolitano si schiera, ancora una volta.
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Apprendo dalle Agenzie di stampa che il Presidente Napolitano sarebbe sceso in prima linea a sostenere l’utilità e la legittimità della Torino-Lione.<br />
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Già in passato Napolitano dovette scusarsi per le posizione assunte, come quando approvò l’invasione dei carri armati sovietici a Budapest nel 1956.
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Pure esimendomi dal fare un parallelo tra le due vicende, confido che tra qualche anno il Presidente Napolitano possa venire in Val Susa a sostenere il buon diritto della popolazione della Val Susa ad opporsi ad un’opera inutile, costosa e devastante per l’ambiente.<br />
Marco Scibona<br />
Senatore MoVimento 5 Stelle<br/>fonte: <a href="http://www.marcoscibona.it/home/">www.marcoscibona.it</a>MARCO MELONI: Napolitano/ Meloni (Pd): Ha fatto una lezione di politica2013-07-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it703306Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>La lettera con la quale oggi il Presidente Napolitano ha voluto rispondere, sul Corriere della Sera, alle questioni poste da Fausto Bertinotti dimostra, per l'ennesima volta, che il Presidente rappresenta e tutela gli interessi nazionali, difendendo le istituzioni dai sostenitori del caos. È comprensibile che Bertinotti, che in materia di caos istituzionale vanta una esperienza difficilmente eguagliabile, non si ponga il problema della tenuta del Paese. Al contrario, se lo sono posto gli elettori, che sulle sue scelte politiche, capaci di fare macerie - col governo dell'Ulivo - dell'esperienza di governo riformista più positiva degli ultimi anni, si sono pronunciati in modo inequivocabile. Quanta distanza tra la risposta puntuale di Napolitano e le incredibili affermazioni di Bertinotti. Considerare "sospensione della democrazia" la libera espressione di fiducia del Parlamento a un governo, o la valutazione del Capo dello Stato sull'opportunità di interrompere anticipatamente la legislatura, è ancor più grave da parte di chi ha rivestito altissimi ruoli istituzionali e dovrebbe capire e difendere la democrazia parlamentare. In realtà, la vera sospensione della democrazia è un'autosospensione, che avviene quando chi è stato eletto per risolvere i problemi non corrisponde alle responsabilità verso il Paese. Per non correre questo rischio, dobbiamo compiere ogni sforzo per portare l'Italia fuori dalla crisi sostenendo il "governo di servizio" guidato da Enrico Letta, nel confronto schietto con le forze che, legittimamente, si pongono all'opposizione.<br/>fonte: <a href="http://www.newsit24.com/notizie/napolitano-meloni-pd-fatto-una-lezione-di-politica">www.newsit24.com</a>MARCO MELONI: Napolitano ineccepibile, Civati cerca visibilità2013-07-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it692710Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"Il presidente Napolitano, nel suo intervento di oggi, ha corrisposto al suo compito precipuo di rappresentare l’interesse generale della comunità nazionale italiana.
Certo, spesso è costretto a richiamare le condizioni che hanno determinato la sua elezione e gli impegni assunti dalle forze parlamentari che hanno dato la fiducia al governo, sulla base di un programma di riforme incisivo e cadenzato in un preciso arco temporale: la qual cosa dipende da chi, di quelle condizioni e di quegli impegni, sembra aver perso la memoria.
Per questo, la decisione del gruppo Pd al Senato di votare contro la mozione di fiducia nei confronti del ministro Alfano è un segnale di responsabilità e affidabilità. Un segnale che non sarà certo guastato dall’improntitudine di chi, come l’onorevole Civati, mostra per l’ennesima volta che l’ansia di visibilità prevale su tutto, compresi il rispetto per l’alta funzione che il capo dello Stato è stato chiamato a svolgere e l’interesse generale del Paese, che ha bisogno vitale di stabilità.
Quanto alla lealtà nei confronti della volontà democratica della maggioranza dei gruppi parlamentari dei quali fa parte, ci arrendiamo all’evidenza e lasciamo ogni speranza. Di fronte a tanta irresponsabilità la miglior risposta, da parte del governo e del Parlamento, è una sola: continuare a lavorare con ancora maggiore intensità e determinazione".<br/>fonte: <a href="https://www.facebook.com/notes/marco-meloni/napolitano-ineccepibile-civati-cerca-visibilit%C3%A0/10152061992777589">www.facebook.com</a>CHRISTIAN DI FEO: Grillini cremaschi: “La gente non lo vuole, Napolitano dovrebbe rinuciare” 2013-04-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it688893Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Crema (CR) (Gruppo: M5S) <br/><br/>“Noi vogliamo il cambiamento, il Pd e il Pdl stanno dicendo che preferiscono l’inciucio. Oggi vedo per il Pd solo un grande declino con un’alta dirigenza che non dà spazio alla base, ma ha deciso di andare verso l’autodistruzione. La gente davvero ha coscienza di quello che vuole, mentre il Pd non capisce che è possibile e che anche il loro elettorato lo chiede. Invece stanno dimostrando che non hanno colto il nuovo senso della politica. E sinceramente a mio avviso dopo che gli italiano hanno detto un così chiaro no a Napolitano, lui dovrebbe rinunciare alla carica, dovrebbe capire che non è ben voluto dal Paese e dimettersi. Sono amareggiato e non sono certo l’unico"<br/>fonte: <a href="http://www.cremaoggi.it/2013/04/grillini-cremaschi-la-gente-non-lo-vuole-napolitano-dovrebbe-rinuciare/#more">Crema Oggi</a>CHRISTIAN DI FEO: Grillini cremaschi: “La gente non lo vuole, Napolitano dovrebbe rinuciare” 2013-04-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it688892Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Crema (CR) (Gruppo: M5S) <br/><br/>“Noi vogliamo il cambiamento, il Pd e il Pdl stanno dicendo che preferiscono l’inciucio. Oggi vedo per il Pd solo un grande declino con un’alta dirigenza che non dà spazio alla base, ma ha deciso di andare verso l’autodistruzione. La gente davvero ha coscienza di quello che vuole, mentre il Pd non capisce che è possibile e che anche il loro elettorato lo chiede. Invece stanno dimostrando che non hanno colto il nuovo senso della politica. E sinceramente a mio avviso dopo che gli italiano hanno detto un così chiaro no a Napolitano, lui dovrebbe rinunciare alla carica, dovrebbe capire che non è ben voluto dal Paese e dimettersi. Sono amareggiato e non sono certo l’unico"<br/>fonte: <a href="http://www.cremaoggi.it/2013/04/grillini-cremaschi-la-gente-non-lo-vuole-napolitano-dovrebbe-rinuciare/#more">Crema Oggi</a>Giuseppe D'Ambrosio: Di Napolitano ci fidiamo, è un riferimento.2013-03-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it687533«Giorgio Napolitano è il nostro punto di riferimento, è l’unica persona con cui siamo disposti a dialogare. Solo lui potrà risolvere il rebus governabilità».
«Un voto anticipato porterebbe il Paese al collasso».
«Negli altri partiti non ci sono interlocutori credibili».
«Bersani? Deve scomparire. Renzi? Uguale. Berlusconi? Mi vengono i brividi…». <br/>fonte: <a href="http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/intervista_d%27ambrosio_grillino.aspx">Avvenire.it</a>Silvio BERLUSCONI: "Più poteri al premier"2011-05-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560814Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/>http://www.ilgiornale.it/
Il Cav: "Più poteri al premier"
E Fini corre a difendere il Colle
La proposta di Berlusconi: "Meno poteri al Quirinale". Il leader Fli: "E' un immaturo" ore 21:28
Il Cav chiede una riforma costituzionale per cambiare la composizione della Consulta e dare maggiori poteri al premier. Poi assicura: "Ora che non ci sono più Fini e Casini possiamo fare le riforme". Fini interviene in difesa del Colle: "Attaccare il Quirinale è da immaturi". Il Pdl: "Nessuno ha attaccato Napolitano". Berlusconi scherza sull'opposizione: "I leader della sinistra si lavano poco...". Poi avverte: "Saremmo meno liberi se la sinistra tornasse al potere reintrodurrebbe l’Ici". Infine difende Scajola: "Metodo indegno di un paese civile"
<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/">www.ilgiornale.it</a>Antonio DI PIETRO: Tonino vuole la guerra: "Presto rivolta sociale"2011-05-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560812Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) <br/><br/>http://caprievent.altervista.org/blog/tonino-vuole-la-guerra-presto-rivolta-sociale/
Tonino vuole la guerra: "Presto rivolta sociale"
scritto da caprievent on mag 9th, 2011 and filed under Copertina, Primo Piano, Ultime Notizie.
Antonio Di Pietro ha un’idea: la rivolta. La rivoluzione. Più che un’idea è una minaccia. Rivolta al presidente della Repubblica. Per l’ultrà dell’Idv Giorgio Napolitano “ha il dovere di fermare l’attacco alle istituzioni” operato, ovviamente, da Silvio Berlusconi. Il Capo dello Stato, secondo Di Pietro, non si può limitare a “raccomandazioni e rimbrotti”, ma devge “fare passi concreti, altrimenti tra poco ci penserà il popolo. Quel popolo che sta passando dalla manifestazione di piazza alla rivolta sociale”.
“RIVOLUZIONE!” – Lo spunto per l’ultimo delirio di Di Pietro sono state le dichiarazioni rese dal premier a margine dei lavori in aula, a Milano, del processo Mills. “Non si è mai visto in un Paese civile, e in uno stato di diritto, che un imputato, mentre è in aula sotto processo per un reato grave come quello di aver corrotto un testimone, accusi coloro che lo stanno giudicando. E’ grave che Berlusconi – prosegue il leader dell’Idv – forte del suo ruolo di presidente del Consiglio, di capo del partito di maggioranza, nonchè del suo essere proprietario di gran parte delle televisioni private e dominus di quelle pubbliche, lo stesso giorno del processo, inveisca contro i suoi giudici definendoli criminali, eversori e componenti di un associazione a delinquere. Addirittura, servendosi di questa maggioranza asservita e comprata da lui, ha minacciato l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta, cioè di un vero e proprio tribunale speciale”: queste le infuocate dichiarazioni di Di Pietro affidate a una nota.
“PARLAMENTO IMMONDO” - Quindi un ulteriore appello al Presidente della Repubblica affinchè sciolga le Camere. Questa volta è arrivato da Pavia, dove Di Pietro si trovava per sostenere il candidato alle provinciali Daniele Bosone. Al suo fianco c’era il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Secondo Tonino “ci troviamo in un momento importante, per le amministrative ed i referendum, ed è l’occasione per andare a dire una volta per tutte, al governo Berlusconi, che non ha più la maggioranza degli italiani. La maggioranza numerica in Parlamento – continua nell’attacco – è comprata, venduta, ricattata, e non corrisponde alla maggioranza degli italiani. Ed è bene quindi – questa la conclusione al vetriolo – che il Capo dello Stato, al più presto, sciolga questo Parlamento pieno di persone immonde e di Giuda”.
<br/>fonte: <a href="http://caprievent.altervista.org/blog/tonino-vuole-la-guerra-presto-rivolta-sociale/">caprievent.altervista.org</a>Silvio BERLUSCONI: Osservazioni Capo dello Stato, precisazioni da Palazzo Chigi 2011-05-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560374Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL) <br/><br/>Il Presidente Berlusconi non ha espresso ieri sera alcun giudizio nè tantomeno parlato con qualcuno in merito alle osservazioni del Capo dello Stato sulla maggioranza parlamentare. Appare pertanto incredibile questa vera disinformazione che si legge sui quotidiani odierni.
<br/>fonte: <a href="http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=63500">www.governo.it</a>Dario FRANCESCHINI: Ascoltare le ragioni degli studenti2010-12-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it549483Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"Il Presidente Napolitano ha dimostrato ieri, con un gesto forte e semplice, cosa deve fare la politica: ascoltare le ragioni degli studenti". Questo è quanto dichiarato da Dario Franceschini, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati in un commento su Twitter, in merito all'incontro avvenuto tra Giorgio Napolitano e una delegazione degli studenti che protestava contro l'approvazione del ddl Gelmini sull'Università.<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it">DarioFranceschini.it</a>Andrea RONCHI: D'accordo con Napolitano, in Europa manca una guida ed è priva di identità e valori condivisi.2008-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382991Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) - Ministro Politiche comunitarie (Partito: PdL) <br/><br/>Mi identifico e tutto il governo di cui faccio parte ci identifichiamo nel richiamo del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e lavoriamo per un'Unione Europea sempre più unita che parli al più presto con una sola voce.<br />
La recente gravissima crisi economica internazionale ha dimostrato che l'Europa non ha saputo dare, se non dopo tanti tentativi di mediazione, una risposta immediata ed univoca.<br />
Impoverimento culturale e morale su meridionalismo ed europeismo? Il Presidente Napolitano ha pienamente ragione, Alleanza Nazionale lo denuncia da tempo. L'Europa manca di una guida e una guida prima che essere economica deve essere per forza di identità e valori condivisi.<br />
[...]
E' inaccettabile che nell'Unione Europea la lingua italiana possa essere discriminata. Stiamo facendo una vera battaglia che è prima culturale e poi politica perché l'italiano possa avere il giusto ruolo all'interno dell'Unione Europea.<br/>fonte: <a href="http://www.politichecomunitarie.it/comunicazione/16271/napolitano-ronchi-condivido-il-richiamo-lue-parli-con-una-sola-voce">Sito del Dipartimento delle Politiche Comunitarie</a>Giorgio NAPOLITANO: «Ora confronto costruttivo»2008-10-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381861Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica<br/><br/><br />
<b>«Venti di recessione: le scelte vanno discusse insieme»</b><br /><br />
<b> Il Colle alla politica: evito la parola dialogo, è troppo logora</b>
<p><b>Il Presidente: ho confidato che tale confronto si avviasse dopo aprile. I fatti non hanno confortato l`aspettativa</b><br /><br />
ROMA - La parola «dialogo è ormai troppo logora e vaga», ma in questa situazione serve più che mai il «confronto aperto, ponderato e costruttivo».<br />
Il muro contro muro tra governo e opposizione, che è diventato ancora più evidente con l`ultimo scontro sulla scuola, preoccupa il capo dello Stato. Giorgio Napolitano, nel suo intervento alla consegna delle insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro, sottolinea la necessità di un confronto non solo tra parti politiche ma anche con gli interlocutori sociali, con le forze del lavoro e del sindacato.<br />
Un metodo che vale per le questioni economiche ma che dovrebbe essere utilizzato anche nelle altre questioni politiche.
Il banco di prova è la crisi finanziaria che rischia di avere conseguenze pesanti sull`Italia.
Tant`è vero, osserva Napolitano, che c`è preoccupazione «peni venti di recessione» che si avvertono anche nel nostro Paese. Il capo dello Stato invita maggioranza e opposizione a discutere insieme le «difficili scelte» in campo economico che devono assicurare il rispetto degli impegni presi con la Ue per la riduzione del debito pubblico e garantire un po` di ossigeno per l`economia reale. Finora la strada del confronto è rimasta, nei fatti, poco frequentata.<br />
«Ho confidato che tale confronto si potesse avviare dopo le elezioni dello scorso aprile - ricorda il Presidente -. I fatti non hanno confortato questa aspettativa. Mi auguro ancora e ritengo possibile che la forza delle cose faccia maturare un clima di reciproco ascolto, di attenzione, senza rigidità preclusive, alle rispettive ragioni e proposte».
Proprio in un momento di «ristrettezze» economiche non può venire meno l`impegno dell`Italia nella «riduzione costante e sensibile del debito pubblico» con misure di contenimento della spesa pubblica. «Spetta alle nostre istituzioni nazionali compiere le difficili scelte che riguardano la distribuzione delle misure di contenimento della spesa pubblica corrente, la definizione di priorità strategiche da osservare anche in questa fase di ristrettezze. Se vogliamo mantenere aperte per l`Italia prospettive di più intensa ed equilibrata crescita economica e di maggiore coesione sociale».<br />
Chi ha responsabilità di governo non deve dunque «lesinare sforzi, iniziative e risorse» per fronteggiare la crisi anche con una proiezione internazionale delle imprese italiane.
Infine l`europeista Napolitano non manca di osservare che anche davanti al disastro finanziario la «tanto bistrattata Ue» ha giocato un ruolo «insostituibile»: «guai» se non ci fosse stato un coordinamento degli interventi.
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JQ0CD">Il Corriere della Sera - Al. T.</a>Giorgio NAPOLITANO: Su Dal Molin: «Le ragioni dei cittadini si devono combinare con quelle della collettività nazionale».2008-09-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359544Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica<br/><br/><br />
<b>Dal Molin al centro del colloquio? «Il contenuto è top-secret, ma la durata fuori protocollo è significativa»
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Vicenza -
«Le ragioni dei cittadini si devono combinare con quelle della collettività nazionale». Semplice e disarmante, soprattutto per chi si aspettava dal Capo dello Stato una presa di posizione sulla questione Dal Molin. Le parole di Giorgio Napolitano, proferite l'altro ieri durante la visita in città, hanno però messo in moto analisti in bilico tra ragion di stato e ragion di Variati. Ma al di là degli opinioni conta forse di più la cronaca politica della giornata vicentina del presidente della Repubblica. A partire, quindi, da quei venti minuti di colloquio in camera caritatis con il primo cittadino.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Vicenza&Codice=3913954&Data=2008-9-21&Pagina=1">Il Gazzettino - Vicenza-Bassano - Pietro Rossi</a>Giorgio NAPOLITANO: Messaggio del Presidente Napolitano nel trentennale dell'elezione di Sandro Pertini a Presidente della Repubblica.2008-07-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357607Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica<br/><br/>Data: 08-07-2008 <br />
Descrizione: Messaggio del Presidente Napolitano nel trentennale dell'elezione di Sandro Pertini a Presidente della Repubblica.<br />
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C o m u n i c a t o <br />
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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel trentennale dell'elezione di Sandro Pertini a Presidente della Repubblica, ha inviato al Presidente dell’Associazione “Sandro Pertini”, dott.ssa Elisabetta Favetta, il seguente messaggio: "Per chi, come me, gli e’ stato vicino in Parlamento e ha potuto cogliere la grande tensione morale e la passione civile con la quale egli interpretava il suo impegno – politico e nelle istituzioni - al servizio del paese, Sandro Pertini ha incarnato l’idea stessa della libertà come inseparabile dalla visione del socialismo in cui si riconosceva. Quella idea fu da lui strenuamente custodita e difesa nella stagione della dittatura e negli anni del carcere e dell’esilio.<br />
Protagonista della lotta di liberazione, Pertini accompagnò la nascita e lo sviluppo della Repubblica dai banchi dell’Assemblea Costituente e della Camera dei Deputati, di cui fu Presidente rigoroso e imparziale, considerandola sempre la sede primaria delle scelte fondamentali per la vita della Nazione.<br />
A questo profondo, assoluto rispetto per il Parlamento e la sovranità popolare che in esso si esprime egli volle informare con grande rigore il proprio mandato presidenziale, assolto in anni inquieti e drammatici della storia repubblicana, quando contro l’attacco terroristico allo Stato, scandito da una lunga scia di eventi luttuosi, egli seppe mobilitare la ferma risposta della coscienza civile e delle istituzioni.<br />
A diciotto anni dalla scomparsa, l’eredità di Sandro Pertini mantiene intatta la sua forza e la sua attualità, soprattutto nell’imprescindibile legame fra politica, giustizia sociale e valori etici che ha nobilitato il suo alto magistero e che costituisce, ancora oggi, un essenziale riferimento."<br />
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Roma, 8 luglio 2008<br />
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<br/>fonte: <a href="http://www.quirinale.it/Comunicati/Comunicato.asp?id=36347">Sito web della Presidenza della Repubblica</a>Antonio DI PIETRO: La piazza 'scuote' il Pd e Napolitano, Di Pietro si dissocia: «Frasi ingiustificate»2008-07-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357605Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) <br/><br/><br />
<b>ROMA -</b> Di Pietro non ci sta. Lui che del 'No Cav Day' è stato l'anima, in serata prende le distanze dalla sua stessa creatura. Nell'ordine si sono susseguiti: attacchi a Veltroni, al Pd, alla Carfagna, al Quirinale, al Papa. Troppo. Tanto più che la manifestazione - come dice il nome - era stata organizzata contro Berlusconi e le leggi ad personam. Tanti commenti e una denuncia. Arriva dal ministro per le Pari opportunità, «strapazzata» pesantemente dalla Guzzanti. «In riferimento alle parole volgari e fantasiose della comica, il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna ha dato mandato all'avvocato di Roma Federica Mondani per adire le vie legali nei confronti della figlia del parlamentare di Forza Italia Paolo Guzzanti» si legge in una nota del ministero, diffusa in tarda serata.
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<b>DI PIETRO -</b> «Italia dei Valori e io personalmente ci dissociamo del tutto, considerandole fuori luogo e fuori tema nello spirito e nel significato, dalle polemiche ingiustificate con il Papa - sottolinea Di Pietro a fine serata -. Quando il diavolo entra in azione, bisogna prendersela con il diavolo e non con il Papa. Confermo il doveroso rispetto di tutti noi per il Papa, per il presidente della Repubblica e per coloro che hanno un modo differente dal nostro di fare opposizione».<br />
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<b>COLOMBO -</b> Strali, quelli di Marco Travaglio, Beppe Grillo e Sabina Guzzanti, che 'feriscono' soprattutto i pd, presenti in piazza in numero tale che bastava quasi una mano per contarli. Veltroni fino all'ultimo se ne è chiamato fuori, e insieme a lui il grosso del partito. Furio Colombo non fa sconti: «Sono indignato per tutte le parole che ha detto Grillo. Questa è una manifestazione contro Berlusconi, non certo contro Veltroni, men che meno contro il presidente Napolitano. Sia Grillo che Travaglio hanno sbagliato intervento». Alla fine ha chiesto al pubblico un «un segnale di solidarietà» per il capo dello Stato ed è seguito un lungo applauso, caldeggiato anche da Di Pietro. Giovanni Bachelet se ne è andato: «Ho abbandonato piazza Navona quando Grillo ha attaccato Napolitano e, a ruota, gli immigrati rumeni. Leggo che dopo è andata anche peggio. Peccato».<br />
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<b>VELTRONI -</b> Poi arriva il commento di Walter Veltroni, che denuncia gli «attacchi intollerabili»: «Come avevamo previsto, la manifestazione, credo anche in contrasto con lo spirito di molti dei partecipanti nella piazza, è stata più contro il Quirinale e il Partito democratico piuttosto che contro Berlusconi. Gli insulti di Grillo e Travaglio al Pd non ci sorprendono e non sono nuovi. Napolitano sta garantendo, in un momento difficile, il rispetto della Costituzione con rigore e determinazione. Le sue scelte sono e saranno da noi condivise». E il coordinatore di Sd, Claudio Fava: «Quella di piazza Navona è stata una giornata memorabile. Con una sola malinconica caduta di stile quando Grillo ha deciso di fare il comico ad ogni costo. Gettare nel ventilatore anche il Quirinale non serve né a questo Paese né a questa piazza».<br />
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<b>ORLANDO -</b> Infine, è amareggiato il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando. «La manifestazione odierna ha preso le mosse da nobili istanze di libertà e da valori ispirati ai nostri costitutivi principi democratici. L'adesione di tante personalità del mondo della cultura ha arricchito e ampliato l'orizzonte di tale iniziativa. Tuttavia, proprio per l'alto valore etico e civile cui la la manifestazione pubblica si è ispirata, non si può che condannare e prendere le distanze da chi puerilmente ha corroso un'espressione di democratico dissenso offendendo il capo dello Stato e il Santo Padre».<br />
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08 luglio 2008<br />
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<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/politica/08_luglio_08/no_cav_day_reazioni_f86f86e2-4d25-11dd-b408-00144f02aabc.shtml">Corriere della Sera</a>