Openpolis - Argomento: energia verdehttps://www.openpolis.it/2010-03-16T00:00:00ZRenato BRUNETTA: «Eolico e energia solare? Pippe a costi altissimi»2010-03-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it495186Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro PA e innovazione (Partito: PdL) <br/><br/>«Gli sventoloni e i pannelli solari sono pippe: dal punto di vista tecnico scientifico sono pippe a costi altissimi».<br />
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«Hanno costi altissimi - afferma intervenendo al dibattito di Cernobbio sul tema dell’efficienza energetica - e contribuiscono alla produzione di energia in modo del tutto marginale. Chi ci guadagna è la Germania che produce pippe per chi compra pippe: un solo rigassificatore, per esempio, da solo contribuisce in modo molto maggiore a risolvere il problema energetico del Paese»<br/>fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/economia/eolico_e__energia_solare__pippe__costi_altissimi/13-03-2010/articolo-id=429144-page=0-comments=1">il Giornale.it</a>Pierantonio BELCARO: Energia pura dalle alghe. «Un intervento che inseriremo certamente nel piano energetico comunale»2009-03-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390778Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Venezia (VE) (Partito: SDI) <br/><br/><br />
Rivoluzionario progetto per realizzare una centrale a biomasse.<br />
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Dieci ettari di terreno tra le ciminiere e i silos di Porto Marghera, trafitti da centinaia di tubi di plastica trasparente alti 8 metri, ripieni di alghe: diatomee monocellulari che grazie alla fotosintesi crescono un milione di volte in più di quanto accade in natura. 120 mila tonnellate l’anno di biomassa che i 4 mila gradi di calore sprigionato da torce al plasma create dalla Nasa per testare gli Shuttle, riporta allo stato di molecole d’idrogeno e monossido di carbonio, carburante verde al 100% per alimentare una particolare turbina General Electric, mentre lo scarto di anidride carbonica servirà ad alimentare nuove alghe. Ciclo chiuso.
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Queste le caratteristiche della prima centrale elettrica verde del mondo, capace di produrre 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, ad emissioni zero, 50 Mw di purissima energia, utilizzandone un quinto per alimentarsi: Venezia ne consuma 80-100, il porto veneziano una decina. Ed è proprio il porto uno dei protagonisti di un’avventura che promette «L’incredibile, ma vero»: produrre energia senza danneggiare l’ambiente, anzi, arrivando a liberare ossigeno. A firmare il progetto sarà la nuova società eNave (Energia dalle alghe per Venezia): 51% Autorità portuale, 49% Enalg, la società che si è assicurata la commercializzazione in Italia del brevetto di Solena Group, che in Spagna si sta applicando alla produzione di biokerosene per l’aviazione.
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A «mettersi in società», due ex ministri del centro sinistra: Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale, e Willer Bordon, Ad di Enalg, che ha creato con l’amico imprenditore Giancarlo Gigli.
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La prima centrale elettrica pulita e senza le rotture di carico giorno-notte del fotovoltaico, potrebbe essere operativa in due anni. E qui iniziano i condizionali, perché tra il sogno e la realtà c’è da mettere nel conto l’iter delle autorizzazioni (compresa la Via nazionale) e i finanziatori per i 200 milioni di investimento. «Da Venezia può partire una rivoluzione energetica mondiale nell’ambito delle fonti rinnovabili: sono sicuro che gli investitori faranno al coda», dice Paolo Costa, «come porto abbiamo due obiettivi: l’autosufficienza energetica e la riduzione delle emissioni di Co2, comprese quelle prodotte dalle navi agli ormeggi.
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In futuro, il fine è il cold ironing, il collegamento elettrico delle navi, senza più emissioni in atmosfera, ma stiamo lavorando anche ad un progetto di fotovoltaico per 32 Mw». «Per un paio di settimane ho cercato di scoprire quale fosse il “trucco” perché mi sembrava un progetto incredibile, alla fine mi sono arreso», sottolinea Bordon, «è una tecnologia rivoluzionaria: non ha l’instabilità delle altre fonti rinnovabili come sole e vento, cattura l’anidride carbonica e rilascia ossigeno, è un impianto a filiera cortissima, che non incide sul traffico».
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«Un intervento che inseriremo certamente nel piano energetico comunale»,
sottolinea <b>l’assessore Pierantonio Belcaro</b>, «i rilievi di Comune e Arpav sulla qualità dell’aria testimoniano che il porto produce Pm10 più di tutto il traffico automobilistico urbano ed extraurbano».<br />
Per alimentare a bioenergia tutte le navi dello scalo - che consumano 85 Mw - di centrali ne servirebbero addirittura due, ma già far partire la prima sarebbe una vera rivoluzione: «Sono ottimista: chi può dirci di no?», conclude Costa.
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<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/stampa-articolo/1608570">La Nuova di Venezia e Mestre - Roberta De Rossi</a>Paolo COSTA: Arriva dalle alghe e dal sole l’energia del futuro2009-03-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390777Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
Il Porto ha presentato un progetto ambizioso, con il quale si potrebbe arrivare ad alimentare metà centro storico. Nel giro di due anni sarà possibile ridurre l’inquinamento da Pm10
<p>La ricetta è di quelle semplici al punto che viene da domandarci se non sia troppo bella per essere vera. Funziona così: esiste un brevetto che il Porto di Venezia intende usare col quale si ottiene, allevando semplicissime alghe, energia. Mica poca. Disponendo di dieci ettari - e la laguna dalle parti di Marghera è utilizzabile - si può ottenere tanta corrente da far funzionare metà centro storico veneziano. Non solo. Se tutto fosse pronto (cioè autorizzazioni, permessi e finanziamenti) entro due anni le navi da crociera potrebbero spegnere i loro diesel e attaccarsi alla corrente che l’Autorità portuale venderebbe.<br />
Risultato: via il carico temibile delle Pm10 emesso dai camini, vere responsabili dell’inquinamento atmosferico, molto più che tangenziale, auto e impianti di riscaldamento di Venezia e Mestre. E c’è un altro elemento da non trascurare, anzi due. Il primo è che tutto l’energia presa dalle alghe sarebbe assolutamente pulita perché le alghe si nutrono di C02, e la C02 prodotta durante il processo verrebbe utilizzata come nutrimento per le alghe stesse.<br />
Il secondo è che a fianco di tutto questo lavoro se ne deve sommare un altro: il porto sta pensando a mettere quanti più pannelli solari possibili. I tetti di Provveditorato uffici e magazzini fanno circa 65 mila metri quadrati: ne verrebbe energia per 4-5 mila persone (8,2 MW). E attorno al porto ci sono almeno altri 200 mila metri quadrati, da poterne ricavare 24,5 MW, cioè 15-18 mila persone.<br />
Bello no? Quello che manca per farlo diventare anche vero è stato spiegato ieri mattina nella ex chiesetta di Santa Marta. Dice Paolo Costa, Provveditore al Porto: «È un sistema, quello delle alghe, che funziona al punto tale che dovremmo avere la gente alla porta che chiede di collaborare con noi». Per cominciare l’impresa occorre trovare 190-200 milioni di euro. Il Porto di Venezia ha formato un’azienda per questo progetto.<br />
Si chiama "eNave" ed è partecipata al 51 per cento dall’Autorità portuale e al 49% da Enalg rrl). Enalg è la società amministrata da Willer Bordon, ex ministro dell’ambiente che ha i brevetti internazionali per usare alghe da trasformare in energia. Ma perché tanto affanno per far diventare Verde il Porto di Venezia? «In California - hanno spiegato il dottor Giorgio Mattiello e Paolo Costa - per legge le navi che arrivano in alcuni porti devono spegnere i motori e attaccarsi alla spina del porto. Questo non è ancora obbligatorio da noi. Ma fra qualche anno sì. Ci stiamo attrezzando, ecco tutto».<br />
Ed è lo sguardo verso il futuro che spinge a realizzare questo "Porto Verde". Al punto che se la valutazione di impatto ambientale passerà ed "eNave" entrerà in funzione poi tutto è pronto per essere anche trasferito nei porti di Ravenna, Trieste e Capodistria.<br />
Poi, mentre si sta progettando di estendere la progettazione di dispositivi fotovoltaici ed eolici all’isola delle Tresse (finora capace solo di sopportare i fanghi di risulta, così riqualificata finalmente) appare chiaro anche che questa idea verde mette in primo piano una potenzialità non solo energetica ma di grande attrattiva "ambientale e culturale" di Venezia. «Città - commenta Costa - che potrà autoprodurre l’energia che le serve; e tutta pulita. Non sono molti i centri così».<br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=440046&Data=20090324&CodSigla=VE">Il Gazzettino - Adriano Favaro</a>MAURIZIO SALOMONI: Risparmio energetico nelle scuole2009-02-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388915Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Gorizia (Partito: PD) <br/><br/>"La Provincia non e' nuova alla lotta agli sprechi, tanto che due istituti sono stati dotati di impianti fotovoltaici, ovvero la palestra del Pacassi e le officine del Cossar. Le apparecchiature ci hanno permesso di recuperare 17.000 kilowatt, evitando di immettere 12.000 chili di anidride carbonica. Sono dotati di analoghi impianti i Musei provinciali e altri uffici e anche la ristrutturazione del palazzo della Provincia prevede l'inserimento delle apparecchiature. Tornando alle scuole, l'80 per cento degli istituti isontini e' munito di impianti di riscaldamento con valvola termostatica per limitare i consumi, gli altri no perche' dobbiamo ancora fare dei lavori"<br/>fonte: <a href="http://www.mauriziosalomoni.it">Messaggero di Gorizia</a>Andrea Zanzini: Illuminazione pubblica solo con energia pulita: la scelta del Comune di Rimini2008-07-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357792Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Rimini (RN) (Partito: Sel) <br/><br/>Un passo avanti verso la sostenibilità ed il rispetto delle direttive europee. L’illuminazione pubblica a Rimini sarà erogata con energia pulita.
La Giunta Comunale di Rimini ha approvato l’affidamento provvisorio (sino alla fine dell’anno 2008) del servizio di fornitura di energia verde a Multiutility spa, soggetto individuato a seguito di indagine di mercato come miglior offerente.
Il soggetto fornitore individuato- Multiutility Spa- garantisce oltre al risparmio economico anche una fornitura completa di energia verde con produzione italiana certificata, andando incontro agli obiettivi di sostenibilità che si è proposta questa Amministrazione attraverso l’approvazione del Piano della Sostenibilità Comunale. Acquistare energia prodotta da fonti alternative significa ridurre del 50% le emissioni di anidride carbonica prodotte dai consumi energetici complessivi del Comune, raggiungendo così in largo anticipo uno degli obiettivi previsti per il 2020 dalla direttiva europea ‘3 x 20’ (riduzione del 20% delle emissioni, incremento del 20% delle fonti rinnovabili e miglioramento dell’efficienza del 20%), in pieno accordo con la proposta dei Sindaci europei presentata a Bruxelles nell’aprile scorso.
Si tratta di un’iniziativa che non ha precedenti nel Comune di Rimini, attivata anche in considerazione della recente progressione dei prezzi energetici che comporta per ogni mese di ritardo un costo addizionale stimabile in almeno 12-15 mila euro/mese alle tariffe attuali.
Sinora per le utenze quali illuminazione pubblica, semaforica e altre soggette a gestione diretta, il Comune di Rimini era servito da Enel Servizio Elettrico. In attesa di predisporre una gara ad evidenza pubblica- cosa che avverrà entro novembre 2008- si è scelto dunque di ricorrere provvisoriamente a indicare un fornitore che garantisca la certezza di una tariffa fissa svincolata dagli andamenti dei mercati finanziari e petroliferi. Ogni variazione tariffaria della pubblica illuminazione (una rete da quasi 26 mila punti luce e connessa da oltre 700 chilometri di linee elettriche che consumano durante l’anno oltre 17 milioni kWh) dell’1% in aumento comporta per l’Amministrazione un incremento di oltre 24 mila euro/anno.
E’ palese che anche la gara ad evidenza pubblica per l’individuazione di un fornitore a lungo periodo avrà come prescrizione prioritaria la fornitura di energia verde.
Dichiara Andrea Zanzini, Assessore alle Politiche Ambientali e Energetiche: “Credo che vada rimarcata, oltre al merito di tale iniziativa inedita, l’attività dello Sportello Generale per l’Energia dell’Assessorato alle Politiche Ambientali che, in collaborazione con la Direzione Infrastrutture, Mobilità, Ambiente e l’ufficio Illuminazione Pubblica, ha ideato e predisposto questo affidamento. Un lavoro che sarà fondamentale per l’attivazione del bando vero e proprio il quale darà stabilità sul medio e lungo periodo a questa scelta strategica verso la sostenibilità dei consumi energetici e al ricorso alle fonti alternative. Penso sia un elemento non secondario il fatto che le nostre strade saranno illuminate attraverso energia pulita, un modo anche per cui i cittadini possano sentirsi coinvolti e partecipi nella quotidianità di scelte sempre più rispettose nei confronti dell’ambiente.”<br/>fonte: <a href="http://lnx.zanzini.it/wordpress/archives/541">http://www.zanzini.eu</a>Andrea Zanzini: Illuminazione pubblica solo con energia pulita: la scelta del Comune di Rimini2008-07-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357791Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Rimini (RN) (Partito: Sel) <br/><br/>Un passo avanti verso la sostenibilità ed il rispetto delle direttive europee. L’illuminazione pubblica a Rimini sarà erogata con energia pulita.
La Giunta Comunale di Rimini ha approvato l’affidamento provvisorio (sino alla fine dell’anno 2008) del servizio di fornitura di energia verde a Multiutility spa, soggetto individuato a seguito di indagine di mercato come miglior offerente.
Il soggetto fornitore individuato- Multiutility Spa- garantisce oltre al risparmio economico anche una fornitura completa di energia verde con produzione italiana certificata, andando incontro agli obiettivi di sostenibilità che si è proposta questa Amministrazione attraverso l’approvazione del Piano della Sostenibilità Comunale. Acquistare energia prodotta da fonti alternative significa ridurre del 50% le emissioni di anidride carbonica prodotte dai consumi energetici complessivi del Comune, raggiungendo così in largo anticipo uno degli obiettivi previsti per il 2020 dalla direttiva europea ‘3 x 20’ (riduzione del 20% delle emissioni, incremento del 20% delle fonti rinnovabili e miglioramento dell’efficienza del 20%), in pieno accordo con la proposta dei Sindaci europei presentata a Bruxelles nell’aprile scorso.
Si tratta di un’iniziativa che non ha precedenti nel Comune di Rimini, attivata anche in considerazione della recente progressione dei prezzi energetici che comporta per ogni mese di ritardo un costo addizionale stimabile in almeno 12-15 mila euro/mese alle tariffe attuali.
Sinora per le utenze quali illuminazione pubblica, semaforica e altre soggette a gestione diretta, il Comune di Rimini era servito da Enel Servizio Elettrico. In attesa di predisporre una gara ad evidenza pubblica- cosa che avverrà entro novembre 2008- si è scelto dunque di ricorrere provvisoriamente a indicare un fornitore che garantisca la certezza di una tariffa fissa svincolata dagli andamenti dei mercati finanziari e petroliferi. Ogni variazione tariffaria della pubblica illuminazione (una rete da quasi 26 mila punti luce e connessa da oltre 700 chilometri di linee elettriche che consumano durante l’anno oltre 17 milioni kWh) dell’1% in aumento comporta per l’Amministrazione un incremento di oltre 24 mila euro/anno.
E’ palese che anche la gara ad evidenza pubblica per l’individuazione di un fornitore a lungo periodo avrà come prescrizione prioritaria la fornitura di energia verde.
Dichiara Andrea Zanzini, Assessore alle Politiche Ambientali e Energetiche: “Credo che vada rimarcata, oltre al merito di tale iniziativa inedita, l’attività dello Sportello Generale per l’Energia dell’Assessorato alle Politiche Ambientali che, in collaborazione con la Direzione Infrastrutture, Mobilità, Ambiente e l’ufficio Illuminazione Pubblica, ha ideato e predisposto questo affidamento. Un lavoro che sarà fondamentale per l’attivazione del bando vero e proprio il quale darà stabilità sul medio e lungo periodo a questa scelta strategica verso la sostenibilità dei consumi energetici e al ricorso alle fonti alternative. Penso sia un elemento non secondario il fatto che le nostre strade saranno illuminate attraverso energia pulita, un modo anche per cui i cittadini possano sentirsi coinvolti e partecipi nella quotidianità di scelte sempre più rispettose nei confronti dell’ambiente.”<br/>fonte: <a href="http://lnx.zanzini.it/wordpress/archives/541">http://www.zanzini.eu</a>