Openpolis - Argomento: Bellunohttps://www.openpolis.it/2011-04-30T00:00:00ZSERGIO REOLON: Medicinali di particolare importanza non più disponibili nel bellunese. Intervenire per evitare disagi e costi a carico degli utenti2011-04-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560194Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Belluno (Gruppo: PD) - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: PD) <br/><br/><br />
"A quanto pare, alcuni medicinali di particolare importanza, non sarebbero più disponibili nelle farmacie bellunesi. Una situazione di disagio che starebbe costringendo molti utenti a rivolgersi alle farmacie dell'ospedale, peraltro aperte al ritiro dei farmaci solo per un'ora e mezza al giorno. A cosa è dovuta questa grave anomalia?".
<p>A sollevare la questione i consiglieri regionali del PD, Sergio Reolon e Claudio Sinigaglia, che, attraverso la presentazione di un'interrogazione, chiedono lumi all'assessore veneto alla sanità. Nel documento vengono citate alcune dichiarazioni di Roberto Grubissa, presidente di Federfarma Belluno, che sostiene come il problema sarebbe dovuto ad una specifica scelta delle Ulss bellunesi, dietro cui si celerebbe il 'piano di risparmi che la Regione ha formulato per le aziende sanitarie'. Sempre secondo Grubissa 'da diversi mesi le Ulss hanno iniziato a rivedere gli acquisti di medicinali e si sono orientate a una riduzione dei costi, che può avvenire tramite un acquisto di grandi quantitativi di medicinali. Per questo viene incentivata la vendita nella farmacia ospedaliera'
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Dichiarazioni che, secondo i consiglieri democratici, rivelerebbero il fatto che "la riduzione della spesa farmaceutica avverrebbe dunque a scapito degli utenti, costretti a percorrere lunghe distanze, ancor più disagevoli in territorio montano, per approvvigionarsi di farmaci presso i dispensari ospedalieri".
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E ancora i due esponenti democratici chiedono "perchè non è stato ancora attivato in provincia di Belluno il sistema di distribuzione dei farmaci già adottato in altre 5 province del Veneto, che consentirebbe agli utenti di reperire presso le farmacie del territorio medicinali acquistati direttamente dal Servizio Sanitario Nazionale a un costo più basso in ragione del grande volume di acquisti?".
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"Se da questa vicenda dovesse emergere un braccio di ferro tutto giocato sulla pelle della fascia più debole e indifesa della popolazione, si tratterebbe - concludono Reolon e Sinigaglia - di uno scenario inaccettabile e riprovevole che la Regione ha il dovere di impedire".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=2207">partitodemocaticoveneto.org</a>SERGIO REOLON: Fondi statali ai comuni montani. «Al Veneto le briciole. Disastro, colpa del disinteresse del governo e chiacchiere leghiste»2011-02-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558112Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Belluno (Gruppo: PD) - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: PD) <br/><br/><br />
“Al disinteresse cronico di questo governo nazionale nei confronti delle realtà di montagna si è aggiunta l’incapacità di Zaia e della Lega di andare oltre le chiacchiere e di portare a casa soldi veri per il territorio: ecco spiegato il risultato disastroso per i nostri Comuni di montagna che riceveranno solo le briciole”.
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Il giudizio è del consigliere regionale del PD, Sergio Reolon, che commenta così il riparto dei fondi per i Comuni montani deciso da Roma. “E’ aberrante vedere che mentre a Campania e Calabria va il 46,4% di queste risorse, al Veneto, la culla delle Dolomiti e patrimonio mondiale dell’umanità, il Ministro leghista Maroni ha destinato l’irrilevante cifra di 440 mila euro, cioè solo il 2,66% del totale. La cosa gravissima è che i contributi, così calcolati, risultano consolidati anche per i prossimi anni: dove sta il protagonismo e la forza del Veneto che Zaia ha promesso in campagna elettorale?”.
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Su questa vicenda l’esponente democratico bellunese ha depositato un’interrogazione evidenziando come “ad esempio, ai 16 Comuni dell’Agordino verrà trasferita la misera cifra di 11 mila e 961 euro” e denunciando il fatto che, “a causa della cronica mancanza di servizi e di politiche attive di sostegno allo sviluppo economico, i Comuni montani, soprattutto le realtà più piccole, si stanno drammaticamente spopolando”.
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In conclusione Reolon, oltre a chiedere quali provvedimenti verranno presi per procedere ad una revisione del riparto e a mettere sul tavolo l’ipotesi “che sia la stessa Regione ad integrare con le proprie risorse questa penuria di stanziamenti”, pone alla Giunta regionale una serie di domande: “la Regione ha seguito direttamente e ha avuto un ruolo attivo nei lavori che hanno portato al riparto? Ha condiviso i criteri adottati, e in caso contrario, come si è mossa per cercare di modificarli? E perché il governo veneto non ha reso pubblico quanto stava avvenendo e non ha coinvolto il Consiglio regionale per adottare una posizione condivisa?”
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<br/>fonte: <a href="http://www.pdconsiglioveneto.org/dett_news.asp?ID=344">pdconsiglioveneto.org - sito ufficiale</a>Jacopo Massaro: Non solo "careghe": la nuova crisi a Palazzo Rosso2010-07-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503129Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Belluno (BL) (Lista di elezione: Ulivo) <br/><br/>Un altro Consiglio Comunale senza il PdL, e salta il numero legale. La bufera nella maggioranza, pero', ora non e' piu' alimentata solo dalla ricerca di "careghe", ma anche dal rimpallo, da parte dei Consiglieri di PdL e Lega, della responsabilita' del fallimento politico di questa Amministrazione.
Prade ha vinto le elezioni promettendo due cose: un cambio di rotta rispetto alle scelte del passato, e maggiore attenzione alla manutenzione del territorio. Non e', pero', riuscito a mantenere nessuna delle due promesse.
Da un lato si è infatti reso conto che alcune scelte delle precedenti Amministrazioni, come la raccolta differenziata, pur tanto complessa e faticosa, erano basate sul buon senso e dovevano essere perseguite, con buona pace dei cani e dei gatti che comparivano sulle enormi "vele" (pagate dal suo Assessore Gamba) che divoravano i rifiuti in una specie di orgia medievale, ma anche ovviamente con la delusione di chi era contrario alla differenziata e pensava che tutto potesse cambiare.
Dall'altra parte, intanto, le risorse che potevano andare alle manutenzioni sono state "bruciate" dai tre nuovi Dirigenti (tutti poi "fuggiti" dal Comune), che costavano a Palazzo Rosso circa 450.000 Euro all'anno, e dalla spesa di 48.000 Euro annui per il portavoce del Sindaco (che non e' iscritto all'albo dei giornalisti, ma che grava ugualmente sul bilancio dei cittadini come se lo fosse).
Non solo: questo aumento assurdo della spesa corrente, insieme ad altre scelte sbagliate, ha fatto anche sforare il Patto di stabilità (unico Capoluogo del Veneto), bloccando totalmente l'attività comunale.
Il Sindaco adesso non puo' che tentare di farci passare lo sforamento per un fatto positivo, dicendo che cosi' abbiamo fatto girare soldi nel 2009.
Cio' che non dice, pero', e' che nel 2008 abbiamo bloccato gran parte dei pagamenti alle imprese, che abbiamo cancellato l'incentivo di apertura alle nuove attivita', che ora strangoliamo le iniziative dei commercianti, che nei cantieri comunali facciamo lavorare sempre le stesse ditte, e che spingiamo ad andarsene attività, come la TIB, che in una quindicina di anni ha riversato su Belluno milioni di euro facendo lavorare un sacco di gente, ma che ha la grave colpa di produrre cultura (orrore!) anziche' l'asfalto ed i tombini che la Giunta Prade si e' dimenticata di finanziare mentre pensava ai nuovi dirigenti.
Ed ora abbiamo un altro spettro aleggia alle porte: quello della sconsiderata manovra di Tremonti, che (malauguratamente) falcidierà gli Enti Locali e probabilmente (speriamo) distribuira' le poche risorse rimaste ai comuni coi conti in ordine. La nostra sfortuna e' che Belluno non solo e' un Ente Locale, ma ha anche i conti sballati.
<br/>fonte: <a href="http://www.jacopomassaro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=88:non-solo-qcaregheq&catid=33:dichiarazioni&Itemid=66">www.jacopomassaro.it</a>Maurizio PANIZ: Caso giunta: «Mi dimetto» 2010-04-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503431Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
«L’altra sera - ha spiegato Paniz - ho preannunciato le mie dimissioni. Ho già convocato il coordinamento provinciale del partito per lunedì sera. Ho fatto cinque anni da coordinatore, con risultati sempre positivi. Ritengo di aver esaurito i miei compiti».
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Il coordinatore del Pdl ha anche commentato la frase di Bond: «Il consigliere ha detto che il partito non l'ha sostenuto. È vero, il coordinamento regionale non l'ha fatto». <br />
<br/>fonte: <a href="http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2010/14-aprile-2010/caso-giunta-paniz-mi-dimetto-1602833576831.shtml">corrieredelveneto.corriere.it</a>GIANPAOLO BOTTACIN: Reolon e Pd senza pudore, sarebbe meglio il silenzio.2009-12-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474917Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Lega) - Pres. Giunta Provincia Belluno (Partito: Lega) - Consigliere Provincia Belluno (Lista di elezione: Lega) <br/><br/><br />
Volete un esempio dell’autonomia parolaia di Sergio Reolon e del partito democratico? Eccolo. Immaginate che domani cada una piccola frana in qualche strada della provincia e che la Protezione Civile chiami la Provincia per avere in prestito una ruspa per togliere i detriti. Grazie al trasferimento della manutenzione a Veneto Strade voluto dall’allora presidente, la risposta sarà una sola: spiacenti, non abbiamo mezzi a disposizione.
<p> «E’ stato un accordo scellerato che ci crea un sacco di problemi», afferma il presidente Gianpaolo Bottacin. Dopo le accuse mosse dal pd alla maggioranza in una conferenza stampa alla quale non siamo stati regolarmente invitati (della serie democratici solo di nome), il presidente snocciola esempi e numeri per rispedire al mittente ogni attacco.<br />
Il primo è quello sull’autonomia, tanto cara a Re Sergio. «Da gennaio – dice – le competenze in materia urbanistica saranno trasferite dalla Regione alla Provincia: mi pare un’applicazione concreta di autonomia». Poi i numeri. «In sei mesi – racconta – abbiamo approvato 187 delibere in 26 riunioni di giunta, una media di 7,2 ogni seduta. Quattordici sull’edilizia scolastica, visto che abbiamo ereditato e i ragazzi sanno bene di cosa sto parlando. Diciotto sulla difesa del suolo. Abbiamo poi gestito una serie di complicate vertenze sul lavoro ed altre ne stiamo ancora gestendo, anche a causa della fallimentare condotta di chi ci ha preceduto». Ma non è tutto.
<p> «Abbiamo attivato il fondo di solidarietà – prosegue Bottacin – visto che quello della precedente amministrazione non era nemmeno finanziato. Abbiamo chiuso un accordo con le banche per l’anticipo della cassa integrazione. Abbiamo portato la sede dell’Unseco a Belluno, uscendo dalla sudditanza nei confronti di Trento e Bolzano. Abbiamo gestito una serie di emergenze, dalla frana di Borca di Cadore alla rabbia». Poi la stoccata finale.<br />
«La Corte dei Conti – cita testualmente da una lettera che sta sulla sua scrivania – ha sentenziato che la precedente amministrazione ha “abdicato” alla funzione programmatoria, censurandone la condotta. Per rientrare nei parametri, dovremmo rinunciare a realizzare opere pubbliche per i prossimi tre anni, visto che abbiamo ereditato un buco di quaranta milioni di euro».
<p> Conclusione: «Reolon e il pd dovrebbero avere il pudore di tacere. E’ del tutto evidente che non sanno più a cosa aggrapparsi, se arrivano a criticarmi perché rinuncio all’autista e all’auto blu. Cioè a un privilegio».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.newsbelluno.it/navigazione.php?id=9368&categoria=Politica">newsbelluno</a>GIANPAOLO BOTTACIN: Veneto alla Lega Nord, Bottacin: ora più autonomia agli enti locali2009-12-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474488Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Lega) - Pres. Giunta Provincia Belluno (Partito: Lega) - Consigliere Provincia Belluno (Lista di elezione: Lega) <br/><br/><br />
All’indomani dell’annuncio della mancata candidatura dell’uscente Governatore veneto, Giancarlo Galan, il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin commenta: «L’amico Giancarlo sarà senz’altro deluso, ma per come lo conosco, avrà già in mente cosa fare ora». «Con l’annuncio di ieri è stato ufficializzato che il candidato alle prossime elezioni regionali sarà della Lega Nord - ha commentato Bottacin - . Per i Veneti, questo rappresenta la garanzia di un lavoro volto, nei prossimi anni, a dare maggiore autonomia degli enti locali, a cominciare dalle Province. Ci sarà un trasferimento di competenze amministrative, e conseguenti opportune risorse, in linea con quanto previsto dalla riforma federalista». «Sono comunque convinto che il leone Galan, che tanto ha fatto per questa Regione, pur ferito non chinerà la testa - ha proseguito il presidente dell’ente bellunese - . Avrà da tempo già considerato un “piano B” per il suo futuro, nel caso il candidato regionale fosse andato alla Lega Nord, come è avvenuto».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.newsbelluno.it/navigazione.php?id=9265&categoria=Politica">newsbelluno</a>GIANPAOLO BOTTACIN: Abolizione delle Province, nuovo duro scontro tra Galan e Bottacin.2009-12-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it474422Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Lega) - Pres. Giunta Provincia Belluno (Partito: Lega) - Consigliere Provincia Belluno (Lista di elezione: Lega) <br/><br/><br />
Gianpaolo Bottacin, presidente della Provincia di Belluno, risponde alle dichiarazioni del Governatore veneto, Giancarlo Galan:<br />
«Nel Movimento dei Sindaci sfilano anche coloro che sono contrari proprio a quel “modello” di Regione che lui ha sempre voluto creare, e cioè una realtà fra le più accentratrici d’Italia, sotto il profilo delle competenze amministrative».
<p>«Io, in consiglio regionale, mi sono sempre battuto per delegare alle Province più competenze amministrative possibile: l’esatto contrario di quello che ha voluto Galan, e cioè concentrare su Palazzo Balbi i poteri che devono invece essere nelle mani degli enti locali».
<p>«Ricordo, inoltre, al Governatore che l’abolizione delle Province non è scritta in alcun capitolo dell’attuale programma di governo.
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Inoltre, come ribadito nel Codice delle Autonomie, da poco approvato dell’esecutivo di Berlusconi, si è sempre detto che vanno abolite le Province inutili, e non quelle che lui definisce “tutte inutili Province”».<br />
Infatti per il presidente della giunta regionale del Veneto, Giancarlo Galan, nelle richieste dei sindaci di poter avere più risorse è contenuta «fra le righe, la richiesta di abolire le province».
<p> «I sindaci - ha spiegato - si battono sotto sotto per ciò che sarebbe la grande soluzione per tutto. Non ci sarebbe cioé alcun taglio per i comuni se fosse stato deciso di fare ciò che era nei programmi elettorali dei partiti di governo, Lega compresa, cioè abolire le province».
<p>Intanto, però, l’Unione delle Province chiede più risorse. All'indomani della mobilitazione dei sindaci contro la finanziaria, il presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione, eletto a questa mattina all'unanimità presidente dell'Upi, spiega la posizione delle Province a margine della XXXII Assemblea delle Province d'Italia:<br />
«Abbiamo preso atto delle competenze assegnate alle Province nel Codice delle Autonomie e chiediamo, come prevede la legge delega, risorse necessarie per poter assumere queste funzioni. Lo chiederemo con grande credibilità e rigore scientifico: non è possibile avere più funzioni e meno risorse ed entrate». «Chiediamo anche certezze finanziarie sul piano delle entrate - ha sottolineato - Questa è la sfida dei prossimi giorni ma riteniamo di ottenere un tavolo col governo e poter trattare non solo le funzioni ma anche le risorse necessarie, partendo dal presupposto che il nostro obiettivo è la riduzione degli sprechi, degli enti, la sovrapposizione delle competenze. Il governo si renderà conto delle nostre proposte credibili e attuabili».
<p>E i sindaci? Loro restano in trincea. «Dal momento che c'é un evidente obiettivo del Governo di far passare i comuni come coloro che sperperano il denaro pubblico, come Anci ci attrezzeremo sul piano della comunicazione con spot e altre forme di messaggio», dice il presidente dell'Anci e sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Obiettivo dell'Anci, ha spiegato Chiamparino, «è far conoscere agli italiani quali sono i veri sprechi dell'amministrazione pubblica del nostro Paese che stanno prevalentemente al centro nei ministeri». Inoltre, ha aggiunto, «pensiamo ad uno spot che faccia sapere ai cittadini cosa fanno i sindaci ed anche faccia comprendere cosa potrebbero non avere più i cittadini di quello che fanno i sindaci».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.newsbelluno.it/navigazione.php?id=9219&categoria=Politica">news Belluno.it</a>GIANPAOLO BOTTACIN: «Bene gli aiuti regionali ai rifugi alpini» 2009-11-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it452480Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Lega) - Pres. Giunta Provincia Belluno (Partito: Lega) - Consigliere Provincia Belluno (Lista di elezione: Lega) <br/><br/><br />
Il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin accoglie con favore l’iniziativa voluta dal vice-presidente regionale veneto, Franco Manzato, che consentirà ai rifugi di montagna di usufruire dei finanziamenti agevolati per l’adeguamento delle strutture ricettive.
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«È quanto mai vero che i rifugi alpini sono uno degli elementi chiave nell’ambito del servizio reso ai turisti che visitano le nostre montagne - ha commentato Bottacin - . Un supporto in loro favore, specie davanti ad una simile congiuntura economica, era quantomeno auspicabile».
«La loro importanza è sotto gli occhi di tutti ed è per questo che, insieme all’assessore di comparto, Matteo Toscani, abbiamo voluto scrivere al Consiglio regionale per eliminare l’aumento che era stato imposto sulle bollette dell’acqua - ha proseguito il presidente.
<p>Il previsto raddoppio dei canoni per queste strutture non incide in maniera significativa sul bilancio dei gestori, dato che i rifugi (per lo più in alta quota) sono utilizzati solo per pochi mesi all’anno. Ecco quindi la decisione di scrivere una missiva a tutti i capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale per modificare la disposizione di legge».<br />
«Bisogna inoltre considerare che i rifugi alpini ed escursionistici già garantiscono un servizio a chi li visita, svolgendo un ruolo che è di pubblico interesse - ha aggiunto Toscani.
<p>Il gettito che si ricava dalle loro bollette è sicuramente modesto per il bilancio della Regione ed è per questo che abbiamo chiesto di esentare gli stessi rifugi dal pagamento del canone per le piccole derivazioni d’acqua».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=4633">provincia.belluno.it</a>LORENZO BORTOLUZZI: «La Lega si è liquefatta come neve al sole».2009-10-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418612Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Belluno (BL) (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
«La Lega si è liquefatta come neve al sole. Del resto, sono due anni che in consiglio comunale vengono quando gli pare, e se vengono, invece di votare, esibiscono orsetti di peluche e spadini».
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Lorenzo Bortoluzzi, capogruppo di un Pdl che in queste ore sembra aver messo da parte le ribellioni interne, attacca la Lega Nord dopo la decisione di due dei tre consiglieri del Carroccio, Silvano Serafini (Orso Grigio) e Stefano De Gan, di non presentarsi al voto sugli equilibri di bilancio.<br />
Li richiama ad un maggiore senso di responsabilità. «Questa situazione - profetizza Bortoluzzi - non può durare ancora».
<p> Unico leghista ad aver votato sì, è stato Paolo Costa, osservando l’ordine di scuderia impartito dal segretario nazionale Gobbo di «turarsi il naso e andare avanti».<br />
Ordine recepito anche dal vicesindaco Leonardo Colle che ieri, per la prima volta, non ha risparmiato critiche ad una maggioranza che sembra ormai fuori controllo. Costa, criticato da "Orso" e De Gan, non si attarda a rispedire al mittente le accuse:<br />
«Ritengo prioritario il rispetto del mandato elettorale. Sulla posizione della Lega sono già stati informati i vertici del movimento per le dicisioni più opportune». <br />
Ma Orso ribatte: «Non credo che Gobbo abbia tempo da perdere con noi. E comunque il mio non voto è coerente, perché il bilancio non rispetta i parametri. Anche l’assessore Colle non ha votato la famosa delibera. E poi, sono stufo di avere a che fare con idioti laureati che indicano la luna e guardano il dito».
<p> Nel pittoresco quadro politico di Palazzo Rosso, si trova spazio anche per la minoranza. A bacchettare il moralismo «inaccettabile» dell’opposizione sono Bortoluzzi e il sindaco Antonio Prade. Tema di scontro le società partecipate sulle quali permangono forti le mire degli sette ex dissidenti del Pdl.<br />
«La mia amministrazione - dice Prade - è stata accusata di spartizione di poltrone. Ricordo che quando iniziai a fare il sindaco le società erano tre, ora sono due. E siccome ci piace fare le cose perbene, abbiamo eliminato anche i consigli di amministrazione, storicamente funzionali alle poltrone, e fatto un presidente unico».
<p>Affonda la lama Bortoluzzi: «La sinistra ha sempre teorizzato il controllo politico sulle società e lo ha praticato alla grande. E se non ricorda i nomi sono pronto a dare una mano». Poi attacca «il disfattismo» di una sinistra che sperava di raccogliere i cocci della giunta Prade, trovandosi invece di fronte ad una Pdl che «si è confermata forza di governo».
<p>La Corte dei conti, intanto, ha già convocato sindaco e direttore generale. Lo sforamento del patto di stabilità è la vera mannaia che pende su tutta la maggioranza di governo. È stata avviata così una procedura amministrativa per cercare di far rientrare i conti. E da 6 milioni di euro del preventivo si è scesi a 1,6 dell’assestamento.<br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=926887&Data=20091029&CodSigla=BL">Il Gazzettino - Belluno</a>Marco Da Rin Zanco: «Criteri razzisti nel fondo per i disoccupati»2009-10-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418262Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Belluno (BL) (Partito: UDC) <br/><br/><br />
Belluno. Bufera sulla Provincia.
<p> «Dobbiamo garantire la pace sociale. Se la Provincia andrà realmente avanti per la propria strada il Comune di Belluno seguirà la sua, cercando di aiutare tutti».
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Lo scontro si apre Sul fondo di solidarietà della Provincia. <br />
Da una parte sindacati, associazioni di categoria e amministratori che chiedono la cancellazione, dal regolamento per l’assegnazione delle somme "anticrisi", del passaggio "i beneficiari devono essere preferibilmente cittadini italiani".
«Rimane - spiega l’assessore alle politiche del lavoro Stefano De Gan - il vincolo della cittadinanza da almeno un lustro e il requisito di un contratto regolare negli ultimi tre anni».
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«Siamo di fronte - tuona Primo Torresin, segretario Cisl - a un atto di arroganza rispetto a tutte le parti che stamattina (ieri) coralmente avevano condiviso l’opportunità di togliere la frase in questione dal regolamento. L’amministrazione Bottacin la deve smettere di ricordare di essere stata eletta dal popolo perché sono convinto che molte di quelle persone che l’ha votata su quest’argomento la pensano diversamente».
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Quanto accaduto per Torresin è un «grave atto di miopia politica». «La Provincia per la prima volta da quando è stata eletta - sottolinea - aveva l’occasione per dimostrare la propria volontà di confrontarsi. Invece è inutile convocare tavoli di concertazione se poi si decide unilateralmente, a quel punto è sufficiente un fax di comunicazione».
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Ma Torresin rincara la dose: «Ritireremo la disponibilità del nostro Caaf a predisporre le pratiche e inviteremo i lavoratori a donare un’ora del proprio stipendio al fondo della Caritas».
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Per Mario Del Picco (Confindustria): «Non accettiamo una modifica unilaterale del regolamento, tanto più se relativa a tali delicati argomenti».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/stampa_articolo.php?id=76796">Il Gazzettino - Belluno</a>Maurizio CASTRO: Ballottaggi. I leghisti sono «contadini ignoranti»2009-06-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391516Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
Insulti, spintoni e sgambetti: Pdl e Lega spaccati in liste nemiche.<br />Azzurri pronti a votare Pd
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Insulti, spintoni, sgambetti: ma non sono alleati? La campagna elettorale in Veneto non è finita col voto di domenica. Anzi, i suoi effetti stanno ingarbugliando una situazione già di per sé caotica. Sullo sfondo, ancora e sempre, le aspirazioni della Lega in vista delle regionali 2010 e le faide interne al Pdl.
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Leghisti e pidiellini ormai non si fidano più gli uni degli altri, e i ballottaggi del 21 giugno prendono sempre più le sembianze di una resa dei conti. Se fino a ieri l’accusa di non fare il massimo per raccogliere voti a beneficio del candidato altrui era solo velata, ora è esplicita. E chi cerca la rissa, spesso la trova.
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<b>Il caso più eclatante</b> è accaduto l’altro pomeriggio al Senato, con il leghista sindaco di Chiarano Giampaolo Vallardi che ha attraversato l’aula per affrontare in un faccia a faccia il collega del Pdl Maurizio Castro: «Hai il coraggio di ripetere quello che hai detto venerdì scorso in un comizio nel mio paese?». Dicono i testimoni che a Chiarano il senatore ex An avrebbe definito i leghisti «contadini ignoranti» e avrebbe espresso apprezzamenti poco lusinghieri su Vallardi. Da qui, spintoni e parolacce sedate a fatica dal presidente del Senato, Schifani.
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In realtà la parte più fastidiosa (per la Lega) del comizio preelettorale di Castro era stata la sponsorizzazione nemmeno troppo nascosta del candidato sindaco locale di centrosinistra, concorrente di Vallardi. Un alleato che a tre giorni dalle elezioni ti viene in casa per aiutare l’avversario non è, oggettivamente, piacevole: ma non è nemmeno un caso raro. Il trevigiano, da questo punto di vista, è un terreno di battaglia senza più regole. Un tutti contro tutti che lascia immaginare quale sarà lo scenario da qui a un anno.
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A Vittorio Veneto, per esempio, Lega e Pdl risentono ancora dell’eco degli epici scontri finali della Grande Guerra. La Lega ha puntato su Gianantonio Da Re che dopo il primo turno è largamente in vantaggio grazie anche all’appoggio di una lista di centrodestra costituita da pidiellini fedeli all’ex assessore regionale e ora deputato Fabio Gava. <br />
Il Pdl invece, guidato da uomini legati a Maurizio Sacconi, è andato per conto suo con Giorgio De Bastiani, finendo escluso dal ballottaggio. Scontri memorabili dentro il partito di Berlusconi che portano il candidato sconfitto ad annunciare senza mezzi termini «libertà di voto» al secondo turno. Sottinteso: se qualcuno votasse per il candidato del centrosinistra, non ci farebbe un dispetto. Altro che apparentamento; d’altra parte, Da Re ha un vantaggio tale da non averne bisogno. E intanto i leghisti si fregano le mani di fronte alle annunciate azioni disciplinari del Pdl locale verso i gaviani.
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Più giù, a Mogliano, la situazione è ancora più complessa. Il segretario veneto della Lega Gian Paolo Gobbo ha per tempo arruolato l’ex sindaco di centrosinistra Giovanni Azzolini, un moderato che aveva perfino vinto le primarie nel Pd senza esserne iscritto prima di essere scalzato da dimissioni in massa dei consiglieri ordinate dal partito. I leghisti non ci hanno pensato due volte e si sono accaparrati il candidato vincente presentando il piatto già pronto agli alleati del Pdl: «Se vi va bene, è così. Altrimenti andiamo da soli». Ad andare da solo è stato allora il Pdl, con il risultato che il partito è arrivato quarto, superato perfino da due candidati di centrosinistra.
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Ovviamente adesso la Lega non vuole neanche l’apparentamento, e il Pdl minaccia (almeno a parole) di appoggiare addirittura lo sfidante del Pd.<br />
Nel capoluogo, poi, l’ultima baruffa riguarda lo spostamento dello stadio, con il capogruppo del Pdl Renato Mauro (sacconiano) che il giorno dopo le elezioni ha cominciato ad attaccare il prosindaco Gentilini: il quale piuttosto che spostare il Tenni concederebbe qualche panchina ai barboni marocchini. Risultato: il coordinatore cittadino del Pdl (gaviano, naturalmente) smentisce il suo capogruppo.
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Niente in confronto alla resa dei conti in corso a Belluno. Qui alle Provinciali il candidato leghista Gianpaolo Bottacin si è ritrovato - a suo dire - con 10mila voti in meno rispetto al previsto, che gli sarebbero bastati per vincere al primo turno ed evitare un rischioso ballottaggio con il presidente uscente della Provincia Sergio Reolon. «Voti mancati dal Pdl», accusa.
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Il senatore Maurizio Paniz, plenipotenziario berlusconiano, risponde per le rime e ricorda che la candidatura di Bottacin è stata avanzata dalla Lega senza nessun incontro preliminare: «Prendo atto della nomina», era stato il significativo commento di Paniz. Che adesso mette le mani avanti: «Il ballottaggio è una questione tra candidati e conta la loro forza, non c’entrano più i partiti. Bottacin dovrà impegnarsi molto per vincere». Insomma, ha voluto la bicicletta e adesso pedali.
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Il segretario provinciale della Lega e parlamentare Gianvittore Vaccari si lamenta per le dichiarazioni di Paniz «assolutamente ingenerose, fuori luogo, non condivisibili e inaccettabili». Ieri a tarda sera, al rientro da Roma, vertice a tre per cercare di rimediare. Ma se il buon giorno si vede dal mattino, per ora si scorgono solo tuoni e fulmini. E la tempesta rischia di durare un anno.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/stampa_articolo.php?id=61857">Il Gazzettino - Ario Gervasutti</a>Antonio Prade: Crollo nella scuola. «Un problema trovare i soldi per i lavori»2009-06-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391441Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Belluno (BL) (Partito: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Belluno (BL) (Lista di elezione: CEN-DES(LS.CIVICHE)) <br/><br/><br />
Telefonata a Galan e a Giorgetti «Da Venezia ci aspettiamo un aiuto»<br />
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Belluno. «Il vero problema è reperire le risorse. Per trovare una sistemazione alla segreteria o agli alunni, in qualche modo ce la faremo. Ma trovare oltre un milione di euro diventa difficile: ma su questo punto sono già al lavoro». <br />
Il sindaco Antonio Prade ce la sta mettendo tutta per cercare di risolvere nel più breve tempo possibile la situazione creatasi dopo il crollo del soffitto alle elementari Gabelli. E ieri mattina ha chiamato Galan e l’assessore Giorgetti.
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«Ci servono soldi, e credo che nei prossimi giorni la Regione ci darà una risposta in merito. Venezia deve aiutarci a trovare le risorse in un momento così difficile», dice chiaro Prade che aggiunge: «Domani sentirò anche il ministro Maria Stella Gelmini.<br />
Come amministrazione, vogliamo rimettere a nuovo le scuole Gabelli rifacendo tutti i soffitti sia del piano inferiore che superiore (dove si era intervenuti lo scorso anno mettendo delle reti di sicurezza in segreteria). E intendiamo monitorare tutte le scuole comunali». Su quest’ultimo punto il sindaco già ieri ha fatto un primo giro di ricognizione.<br />
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«Ci sono diversi edifici che meritano degli interventi», dice Prade, «ma l’unica scuola assolutamente solida è quella di Badilet, come abbiamo potuto constatare nel sopralluogo con i tecnici».
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Intanto la segreteria del primo Circolo continua a rimanere alle Gabelli, dichiarate inagibili.<br />
«Anche questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ho parlato col sindaco, invitandolo a trovare al più presto una soluzione per la segreteria», dice il direttore didattico Fulvio De Bon. <br />
«Speriamo che entro mercoledì possiamo avere la nuova sistemazione». E su questo fronte sono al lavoro gli assessori Maria Grazia Passuello e Tiziana Martire.<br />
«Stiamo cercando», precisa la Passuello «all’interno del patrimonio comunale, una stanza corredata di strumentazione adeguata per ospitare la segreteria. Anche se non è in centro non ha molta importanza, visto che siamo in emergenza. <br />
Stiamo pensando anche alla segreteria di un’altra scuola, visto i tempi ristretti per poter ultimare le pratiche di fine anno».
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L’incognita più grande resta però l’individuazione di edifici che possano ospitare gli alunni da settembre. La scuola rimarrà chiusa fino al termine dell’intervento strutturale, il che significa come minimo un anno, che potrebbe però lievitare visto che per importi superiori al milione di euro si deve andare a gara europea. Ma sui tempi di rimessa a nuovo delle Gabelli, il sindaco non si dice preoccupato. <br />
«Qui non si tratta di fare in fretta, ma di realizzare un lavoro fatto bene e sicuro. Ci metteremo il tempo che serve».
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E sulla ricerca di altre 15 aule per i 300 alunni, Passuello annuncia: «Stiamo valutando non solo le scuole superiori ma anche i nostri asili, perchè sono due i principi che vogliamo rispettare: vale a dire rimanere in centro e non frammentare le aule. Per questo potrebbe essere inserito, tra le opzioni, lo stesso istituto Sperti almeno per una parte dei 300 alunni, mentre per il restante si vedrà».
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Ieri erano molti i bambini assenti a scuola, vista anche la concomitanza con il ponte del 2 giugno e con la gita organizzata da tempo dallo stesso Sperti a cui hanno aderito un centinaio di alunni. <br />
Le maestre ne hanno approfittato per continuare nella sistemazione del materiale didattico che venerdì pomeriggio hanno trasferito dalle Gabelli allo Sperti. «La nostra preoccupazione ora è di continuare nell’attività didattica tenendo impegnati i piccoli». Fortunatamente le lezioni si concluderanno venerdì con la festa nel cortile dello Sperti dove il comitato dei genitori, come ogni anno, offrirà a tutti i bambini il gelato. <br />
Poi il 12 ci sarà la consegna delle pagelle.
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<br/>fonte: <a href="http://corrierealpi.gelocal.it/stampa-articolo/1644297">Corriere delle Alpi</a>Fioravante Brandalise: Nasce il P.A.T.I. dell'Alpago2009-04-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391095Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Farra d'Alpago (BL) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
«Vogliamo incrementare la produttività del nostro territorio e la sua appetibilità turistica», la premessa quasi programmatica di Brandalise ...<br /><br />
Al primo posto, il rilancio dell’area industriale di Paludi, porta dell’Alpago verso il Bellunese, ma soprattutto la pianura. L’obiettivo? Farlo diventare “polo logistico” di primo livello. Più complesso e ambizioso il progetto di valorizzazione turistica, che parte particolare dalla dismissione dell’ex caserma Bianchin in Cansiglio. «Dobbiamo ridurre l’antropizzazione dell’area», ha detto Brandalise.<br />
<br/>fonte: <a href="http://ricerca.quotidianiespresso.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2009/04/19/BG1PO_BG101.html">Corriere delle Alpi</a>Maurizio FISTAROL: Scuola. “Basta con le parole al vento”2009-04-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390835Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: UCD-SVP-AUT) <br/><br/><br />
“E’ inutile rassicurare quando tutti sanno che i tagli alla scuola ci saranno, quindi basta con le parole al vento utili soltanto ad arrivare alla scadenza delle provinciali. I tagli ci saranno lo sanno tutti, resta solo da definire dove”. Va giù duro il senatore del Partito Democratico, Maurizio Fistarol, che da mesi denuncia la gravità dei provvedimenti adottati dal governo sulla scuola “basati solo sui risparmi”. Provvedimenti che non sono mai andati giù all’ex sindaco di Belluno perché “se si deve razionalizzare lo si deve fare in modo mirato”.
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“A Bond e Bottacin - continua Fistarol - dico che dovevano muoversi prima quando i loro colleghi della Lega e del Pdl a Roma hanno approvato l’ultima legge finanziaria e altri provvedimenti economici prevedendo forti tagli agli stanziamenti per le istituzioni scolastiche. In quelle settimane solo il Pd, in Parlamento e anche in questa provincia, ha denunciato quelle scelte gravide di conseguenze negative per chi nella scuola studia e per chi ci lavora che si vedranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=771">Uff. Stampa - Partito Democratico Veneto</a>Maurizio FISTAROL: “Nessun regalo a chi trasgredisce le regole”2009-02-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388831Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: UCD-SVP-AUT) <br/><br/><br />
Il senatore del Partito democratico, Maurizio Fistarol, risponde alle sollecitazioni degli imprenditori agricoli della provincia di Belluno che hanno chiesto l’intervento dei parlamentari locali per modificare il decreto legge sulle Quote latte, approvato recentemente dal Governo e ora all’esame del Parlamento.<br />
“Il Partito democratico - afferma Fistarol - ha presentato in commissione Agricoltura al Senato un pacchetto di emendamenti. L'intervento si è concentrato su una serie di punti decisivi per chiudere la partita, ma orientati a sostenere coloro che hanno sempre operato nella legalità. Per la stragrande maggioranza dei produttori di latte, infatti, questo decreto è penalizzante e il Pd si impegnerà in Parlamento per dare voce a tutte le associazioni di categoria e agli allevatori che hanno agito nel rispetto delle regole".
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L’esame e le votazioni agli emendamenti al decreto legge n. 4 del 2009 “Misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario” in commissione Agricoltura si terranno molto probabilmente la prossima settimana.
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Altra questione spinosa: le agevolazioni previdenziali per le zone montane e svantaggiate. Secondo il senatore Fistarol è necessario intervenire subito per evitare di mettere in ginocchio il già debole sistema agricolo di montagna. Un problema che è stato sollevato, nei giorni scorsi, anche dal Presidente della Confagricoltura di Belluno, Diego Donazzolo. Secondo i calcoli comunicati dall’associazione le giornate di lavoro in zone montane e svantaggiate sarebbero 85 milioni su poco più di 100 milioni. La mancata proroga della legge 81/2006 sulla fiscalizzazione delle aree svantaggiate, dunque, peserebbe per 275 milioni di euro all’anno sul sistema agricolo.
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“Ci siamo interessati anche a questo tema - dichiara l’ex sindaco di Belluno - così importante per l’agricoltura di montagna. Per la fiscalizzazione si è raggiunto un accordo positivo con la commissione Bilancio del Senato, che dovrebbe portare ad un emendamento al decreto legge n. 4 sostenuto unitariamente dall’opposizione e dalla maggioranza. Il provvedimento dovrebbe essere presentato quando il decreto approderà nell’aula di Palazzo Madama. Il nostro impegno prosegue - conclude Fistarol - affinché sia garantito il buon esito dell’iniziativa”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=697">Uff. Stampa - web site - Pd Veneto</a>GUIDO TRENTO: Scontro Regione-Provincia di Belluno sugli arretrati dei canoni idrici. "Atteggiamento indecente ed arrogante della Giunta".2009-01-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388324Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) <br/><br/><br />
Ed ora, pur sapendo di essere dalla parte del torto, vuole appellarsi al ricorso del presidente Reolon, che legittimamente chiede gli arretrati su introiti che la Provincia non ha potuto incassare per colpa dell’inottemperanza di chi governa la Regione. Tutto questo è indecente”.
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La dura presa di posizione è del consigliere regionale del Partito Democratico, Guido Trento.
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“Qui non si tratta semplicemente di uno scontro istituzionale, cosa già di per sé grave.
Cosa ancor più grave è vedere come un rappresentante della terra bellunese, qual è l’assessore De Bona, che ha il dovere di preoccuparsi e di difendere le ragioni del proprio territorio, divenga in realtà il principale ispiratore di un’iniziativa aberrante che va contro i bellunesi. Questo atteggiamento - conclude Trento - , è il frutto di una stagione di malgoverno che deve terminare. Per il bene dei veneti e dei bellunesi”.
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=642">web site - Pd Veneto</a>Andrea Franceschi: Cortina. Sindaco contro parroco: «Niente pubblicità sui muri della chiesa»2009-01-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it384127Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Cortina d'Ampezzo (BL) (Partito: LISTA CIVICA) - Consigliere Consiglio Comunale Cortina d'Ampezzo (BL) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Scontro alla Peppone e don Camillo per lo sponsor
Il primo cittadino: «Non vogliamo diventare come Las Vegas»<br />
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Belluno - Anche il Bellunese vanta i suoi Peppone e don Camillo. Solo che i protagonisti questa volta non vivono a Brescello, ma nella nobile e innevata Cortina in questi giorni capitale di vip e campioni del mondo di sci. Migliaia di presenze che alzano le quotazioni di qualsiasi pubblicità esposta anche in un angolo del paese. E perché no attorno alla chiesa principale che tra non molto sarà oggetto di restauro? Un’idea che la stessa Audi, tramite concessionario, aveva lanciato a don Davide Fiocco che già si vedeva lo striscione con lo slogan «L’Audi si fa in quattro» in bella mostra. In cambio l’azienda di Ingolstadt era disposta a foraggiare fino a 400mila euro pur di vedere il proprio logo in bella mostra su uno striscione di 20metri per 10. Una bella cifra. Ma non se ne fa niente.
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<b>Così dice il sindaco</b> Andrea Franceschi. Anzi, lo dice il regolamento comunale che vieta le grandi affissioni pubblicitarie. «Non vogliamo diventare Las Vegas» sostiene il primo cittadino difendendo la propria decisione. Ma ai maligni non è sfuggito che proprio l’esposizione di autovetture, nelle piazze del centro, sta facendo guadagnare bei soldi al Comune di Cortina. Di qui il sospetto: che non si tratti più che di una questione di regolamenti, una rivalità tra marchi?<br />
«No, non è così – assicura il sindaco Andrea Franceschi – e da questa vicenda non deve emergere che ci sia stato uno sgarbo del Comune nei confronti della parrocchia. Non abbiamo detto noi di no: c’è un regolamento puntuale, che vieta le maxi affissioni da parte dei privati».
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Eppure la passata amministrazione concesse una deroga per la ristrutturazione del campanile: dal luglio 2006, quattro robusti meccanici, con la tuta rossa della Audi, alti tre piani, sorressero per mesi la grande torre di pietra, bianca di dolomia, simbolo d’Ampezzo. Quella volta fruttarono un po’ meno di centomila euro alle casse parrocchiali. Allora fu il consiglio parrocchiale degli affari economici ad avvicinare la casa automobilistica tedesca, per il contratto.
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Questa volta, invece, a farsi avanti è stata la stessa azienda di Ingolstadt, in cambio, chiedeva tre lati dell’edificio, esclusa l’abside, per un anno e mezzo, due stagioni invernali ed una estiva. Era già pronto lo slogan: “L’Audi si fa in Quattro”. Anche stavolta senza esporre auto, come per il campanile. «Non faccio un ragionamento etico, sull’opportunità di esporre pubblicità sulla chiesa, questa valutazione la lascio al consiglio parrocchiale – aggiunge il sindaco Franceschi – ma il fatto è che non ci è mai stata rivolta una richiesta formale. Comunque non avremmo concesso la deroga, perché non vogliamo che Cortina diventi come Las Vegas e perché ci sono già altri contratti, con altri marchi automobilistici, nella stessa zona. Sono rapporti di lungo periodo, come spesso accade nella pubblicità, e abbiamo voluto dimostrare di essere seri, di rispettare gli impegni».
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In effetti il centro di Cortina, durante queste vacanze, fra Natale e l’Epifania, è una sorta di grande concessionaria d’autovetture, con il gazebo della Lexus, gli spazi espositivi della nuova Infinity, i cartelloni pubblicitari dell’Audi nei principali punti di ritrovo del paese, accanto al centro congressi e alla stazione. In piazza Roma, proprio davanti alla porta della chiesa, c’è da alcuni giorni un executive village con palestra, massaggi, solarium, ristoro e concerti dal vivo, per pubblicizzare le vetture Volvo.
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Sul municipio, durante recenti lavori di ristrutturazione, campeggiò prima il fuoristrada americano Dodge, poi sostituito da un materasso. Ma quanto incassa il Comune da tutto questo? «Non conosco la somma esatta, perché non mi occupo personalmente di questo settore – puntualizza il sindaco – e poi sono calcoli complessi, ci sono rapporti di lungo periodo. Ad esempio, con la Lexus c’è un contratto annuale, che comprende la sponsorizzazione della tensostruttura della stazione. Alcuni accordi prevedono che vengano messi a nostra disposizione dei mezzi. L’Audi è collegata all’organizzazione di grandi eventi sportivi, come la Coppa del Mondo di sci e il Torneo internazionale di polo sulla neve. Comunque ci sono in ballo centinaia di migliaia di euro».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/stampa_articolo.php?id=40116">Il Gazzettino - Marco Dibona</a>Maurizio PANIZ: «Presto il Fondo Letta»2008-12-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382758Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Belluno (BL) (Lista di elezione: FI) - Deputato (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
«L'ordine del giorno presentato alla Camera per ripristinare i 25 milioni di euro del Fondo Letta per i Comuni di confine è un impegno d'intesa con il governo. Che rifinanzierà il fondo per gli anni 2009 e 2010». Lo afferma l'onorevole Maurizio Paniz, che replica alle parole di Franco Gidoni della Lega Nord. Il quale esprimeva perplessità sul reale stanziamento delle risorse. «I soldi arriveranno prestissimo assicura Paniz il governo farà un provvedimento legislativo per garantire 25 milioni in due anni, la cifra più grande a disposizione di questa provincia in questi ultimi anni».
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Paniz ne approfitta per rispondere a Gidoni sui dubbi per le future alleanze. Quest'ultimo irritato dal fatto che a firmare il documento con il Pdl c'erano anche due deputati del Partito democratico. «Nessun tentativo di mettere in un angolo la Lega risponde Paniz mi dispiace che sia stato interpretato in questo modo. La firma potevano metterla anche Gidoni e i leghisti, più lavoro di squadra c'è su queste cose, meglio è». Per l'onorevole azzurro non è quindi a rischio, come ha prospettato Gidoni, l'alleanza tra Pdl e Lega. «Il reciproco rapporto è tra noi è fondamentale, c'è stima e collaborazione. Certo affonda Paniz la Lega non può pensare di avere il patrimonio del rapporto esclusivo con la gente. E a saltare sul carro del Pd non siamo stati noi ma, al contrario, i democratici. Mi riferisco dice l'onorevole - alla proposta di referendum per l'autonomia della provincia di Belluno fatta dal presidente Sergio Reolon. Il primo a chiedere questo ero stato io, nel novembre 2005. Tre anni fa. Semmai precisa Paniz è Reolon ad avere avuto in questi anni un comportamento altalenante, sostenendo i secessionisti di Lamon e Sovramonte, ma bocciando Cortina».
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E, restando sul referendum, Paniz puntualizza che se ne potrà parlare solo se non andrà in porto il federalismo fiscale. «Progetto voluto da noi e dalla Lega, con la quale, fino a quando sarò io coordinatore di Forza Italia, non ci saranno contrasti». Ma non la pensa così Franco Gidoni. «Come potevamo firmare un ordine del giorno, se non sapevamo neppure della sua esistenza? Per fare il bene di Belluno l'avremmo firmato eccome». Quanto alle alleanze future, il deputato del Carroccio chiede al Pdl delle risposte. «Paniz chiarisca le cose nel suo partito. Cosa vuol fare con l'Udc? E che rapporti vuole intraprendere con Pab, Lid e gli altri movimenti autonomisti?». Sulla lite nel centrodestra ha facile gioco il senatore del Pd Maurizio Fistarol. «Paniz e Gidoni bisticciano dopo aver votato alla Camera il provvedimento che azzererebbe per il 2009 il Fondo Letta. Ed ora che fanno? Si rimbalzano meriti per un ordine del giorno in realtà presentato da deputati del Partito Democratico. In realtà - dichiara Fistarol - allo stato attuale il fondo non è stato affatto ripristinato. Io e il Pd proseguiremo la battaglia in Senato per reintrodurlo». Dove però pare ci sia già stata tre giorni fa una bocciatura.
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<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Belluno&Codice=4007687&Data=2008-12-6&Pagina=2">Il Gazzettino - Belluno - M.D.</a>Maurizio FISTAROL: Sul 'Fondo Letta' la destra cancella i finanziamenti e poi polemizza2008-12-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382771Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: UCD-SVP-AUT) <br/><br/><br />
“Davvero curiosa”. Così definisce la polemica sul Fondo Letta il senatore del Partito Democratico Maurizio Fistarol. Al centro della diatriba due deputati bellunesi di maggioranza: Gidoni e Paniz e una vicenda che ha davvero dell’incredibile. “I due colleghi - dichiara Fistarol - bisticciano dopo aver ambedue votato alla Camera il provvedimento che praticamente azzererebbe per il 2009 il Fondo per i comuni confinanti con le regioni a statuto speciale. Ed ora che fanno? Si rimbalzano meriti per un ordine del giorno che in realtà è stato presentato da deputati del Partito Democratico”.
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“In realtà - dichiara l’ex sindaco di Belluno - il fondo, allo stato attuale, non è stato affatto ripristinato, esistendo soltanto una generica disponibilità del governo al riguardo. Voglio ricordare che il fondo è stato istituito e successivamente aumentato nella scorsa legislatura dal governo Prodi e dal centrosinistra e che è stato in questi mesi deriso, in modo particolare dalla Lega. Una cosa è certa - conclude Fistarol - l’impegno mio personale e del Partito Democratico è di proseguire la nostra battaglia anche in Senato per reintrodurlo”.
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=562">web site - Pd Veneto</a>GUIDO TRENTO: "Solo 3 milioni di euro alla provincia di belluno"2008-11-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382419Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) <br/><br/><br />
“In barba alle promesse di Zaia, il Progetto di Sviluppo Rurale ha assegnato alla provincia di Belluno, la vera montagna veneta, soltanto tre milioni di euro su uno stanziamento totale di 11 milioni” – dichiara il consigliere regionale bellunese Guido Trento – e tutto questo è successo ancora una volta perché a gestire questo problema importantissimo per la montagna è viceversa un uomo di pianura”.
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Ecco le proposte avanzate dal consigliere Trento per uscire da quella che definisce una “disastrosa situazione” e già a suo tempo presentate in Commissione Agricoltura:<br />
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<b>1.</b>Inserire un congruo punteggio per i prodotti tradizionali della montagna ( quelli iscritti nel registro nazionale, quali i formaggi di malga e delle piccole latterie e i prodotti ortofrutticoli);<br />
<b>2.</b>Assegnare un congruo punteggio per le aree di montagna svantaggiate (a bassa produzione foraggera);<br />
<b>3.</b>Assegnare un congruo punteggio per il settore zootecnico, considerato che questo è fondamentale per la cura dell’ambiente in area alpina;<br />
<b>4.</b>All’interno della Misura 311, relativa all’agriturismo, dare un maggior punteggio alle aziende ubicate in aree di montagna;<br />
<b>5.</b>All’interno della misura 323 (recupero delle malghe), assegnare in maniera chiara gli aiuti per il recupero degli stabili e dei pascoli, legando questi interventi al miglioramento della qualità della malga;<br />
<b>6.</b>Considerare anche l’Iva e gli oneri per la sicurezza ai fini del contributo dato ai Comuni per le opere eseguite, in quanto non possono recuperarli;<br />
<b>7.</b>Per l’area montana usare il prezzario della Camera di Commercio di Belluno e, tra le voci, scegliere quelle più congrue ai costi reali;<br />
<b>8.</b>Semplificare le procedure e chiarire in maniera inequivocabile le interpretazioni delle diverse misure affinché l’Avepa non abbia alcuno spazio di interpretazione;<br />
<b>9.</b>Costruire un nucleo tecnico con il Dipartimento Agricoltura che sia sovraordinato all’Avepa e con capacità decisionali;<br />
<b>10.</b>Assegnare i controlli funzionali alla Forestale.
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<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=534">Web Site - Pd Veneto</a>