Openpolis - Argomento: Ratzinger in Italiahttps://www.openpolis.it/2009-03-06T00:00:00ZEmma BONINO: «Lezioni di staminali? Non prendiamole dal Vaticano» - INTERVISTA2009-03-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it390585Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Vicepres. Senato <br/><br/><br />
Obama, tra le sue prime misure, apre alle staminali. L`Italia del 2009 va sulle barricate per Eluana. Si parla anche di questo a Bruxelles, da ieri sino a domani, nel Congresso mondiale perla libertà di ricerca scientifica organizzato dall`Associazione Luca Coscioni, di cui Emma Bonino è vicepresidente.<br />
<b>Noi italiani non solo fermi, ma tendenti all`indietro?</b><br />
«Proprio così. In politica vince un approccio ascientifico, per non dire oscurantista, che va di pari passo con posizioni altrettanto reazionarie della Chiesa cattolica. All`interno della quale però cresce lo scontento, a giudicare dalle critiche del teologo Hans Kung che chiede, se capisco bene, una sorta di Concilio Vaticano III».<br />
<b>C`è più coraggio nella teologia che nella politica, sembrerebbe...</b><br />
«Quando parla di pillola e celibato dei preti, Kung si interessa di un mondo che vive, non come coloro che fanno dell`embrione un feticcio e poi non si occupano dei diritti delle persone in carne e ossa. È come se le gerarchie trovassero nella politica italiana l`ultimo baluardo, cui aggrapparsi. E non si citi, quanto ad affrancamento, solo la Spagna di Zapatero. Il Belgio ha approvato, senza tanti drammi, una legge sull`eutanasia».<br />
<b>La libertà di ricerca scientifica è in pericolo perché il Vaticano è troppo forte o perché la classe politica è troppo debole?</b><br />
«È la politica che non pone argini. C`è voluta Angela Merkel per dire a Ratzinger: "Proprio il cardinale negazionista dovevi prendere?". I nostri politici sono così poco convinti dei propri valori che li mutuano dalle gerarchie. Al punto che il cattolico Ignazio Marino viene additato come miscredente perché dice parole di scienza sul testamento biologico». <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KZENP">La Repubblica - il Venerdì - Riccardo Staglianò</a>Emma BONINO: «Su Eluana campagna da Goebbels, i democratici reagiscano in piazza» - INTERVISTA2009-02-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388736Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Vicepres. Senato <br/><br/><br />
«Sulla vicenda di Eluana c`è stata una campagna goebbelsiana, martellante, vergognosa, suore a reti unificate, falsi scoop, lo slogan "la fanno morire di fame e sete", falsa dal punto di vista della realtà, della scienza, della giurisprudenza». Emma Bonino chiama alla mobilitazione civile. «Unita alla timidezza, da piangere, del Pd, ha creato la nube tossica politico-mediatica monopolizzata da Berlusconi conle sue uscite hard su Eluana che poteva partorire... ». Lancia l`allarme, la leader radicale: «Attenti, amici del Pd, adesso il problema non è come lottizzare il sistema Rai, questa storia ci deve insegnare che di questo passo in due giorni si potrebbe approvare qualsiasi legge».<br />
<b>
Ma l`ha detto a Walter Veltroni, nelle cui liste voi Radicali siete stati eletti, che i democratici hanno fatto poco?</b><br />
«Walter deve sapere che bisogna uscire dalle schermaglie parlamentari. Che ci vuole un Circo Massimo, una piazza San Giovanni... qualcosa che dia il senso di una battaglia politica».<br />
<b>Tempo di mobilitazione sociale?</b><br />
«Sabato mattina, noi facciamo un convegno a Roma, al teatro Piccolo Eliseo. Mobilitarsi, sì. Non possiamo scoprire quando è troppo tardi, che vince la maggioranza di centrodestra supportata da qualche intorno al malato una zona grigia, coperta d`ipocrisia, in cui a decidere sarebbero l`affetto e la pietà dei familiari con l`aiuto di qualche centone allungato al medico o all`infermiere connivente di turno. Dopo gli anni dell`aborto clandestino dovremmo rassegnarci al fine-vita clandestino?».<br />
<b> Lei ha detto che ciascuno deve avere il diritto a scegliere la propria morte. Ma la sensibilità dei credenti va rispettata, o no?</b><br />
«Noi radicali difendiamo la libertà di scelta dell`individuo, se sottoporsi o meno ad alcune terapie come l`alimentazione o l`idratazione tramite sondino naso-gastrico anche con il testamento di fine-vita, in caso di perdita di coscienza e di lucidità».<br />
<b>Siete a favore dell`eutanasia, quindi per una posizione laica oltranzista.</b><br />
«L`eutanasia c`è anche nel cattolico Belgio, quindi non vedo perché noi saremmo laici oltranzisti. Comunque. La linea di mediazione è chiara: "io non lo farei mai" non deve diventare "tu non lo farai mai", ognuno sceglie per sé. Senza teodem di vario tipo che impongano la loro concezione e scelta. Nella legge che il centrodestra aveva preparato, e che riproporrà, alimentazione e idratazione si devono applicare a tutti coloro che non possono provvedere a se stessi anche se coscienti, e anche se imploro "voglio tornare dal Padre", per dirla con il Papa, non lo posso più fare. Come sull`aborto e sul divorzio, quando la scienza, la politica, la filosofia, la religione sono divise, il terreno di incontro è la libera scelta dei cittadini».<br />
<b>Veltroni dice che la linea del Pd è chiara.</b><br />
«Mah, si sarà chiarita. Quando è sceso in campo Berlusconi, Veltroni e il Pd si sono trovati impreparati. La tesi di Rutelli ad esempio, è che in un partito su questi temi ci possono essere linee diverse. Ma un partito deve prendere una decisione, inteso che il dissenso è sempre ammesso. E c`è di sicuro, un problema con il Vaticano».<br />
<b> C`è un "caso Ignazio Marino" nel Pd?</b><br />
«In realtà no, nel senso che sapevano della staffetta. Noi avevamo consigliato di aspettare che avvenisse tra un mese, perché ora il caso si sarebbe creato, essendo la Bianchi espressione dell`ala teodem».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KRFUM">La Repubblica - Giovanna Casadio</a>Wladimiro Vladimir Luxuria GUADAGNO: «Non siamo schegge impazzite nel progetto divino» - INTERVISTA2008-12-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383163<br />
«Ma perché la Chiesa, prima di giudicare chi coscientemente opera una trasformazione per adeguare l’anima al corpo non si interroga sulle proprie colpe? Ha dimenticato, per esempio, la pratica dei castrati, i ragazzini che venivano comprati alle famiglie povere e mutilati sessualmente per preservare le loro voci bianche nei cori»? «Noi - spiega Vladimir Luxuria, transgender per sua stessa definizione, un curriculum ricco di impegni civili (ex parlamentare di Rifondazione) e artistici (vincitore dell’ultima ”Isola dei famosi”) - non ci consideriamo affatto schegge impazzite al di fuori del progetto divino».<br />
<b> Secondo lei, perché il Papa ha parlato di queste cose proprio oggi?</b><br />
«Perché voleva rovinarci il Natale. Continuo a credere che un certo egoismo spinga le persone che si riconoscono in un genere a continuare ad ignorare il percorso di sofferenza, psicologica e fisica, che attraversano trans e transgender».<br />
<b> Lei è cattolica Luxuria?</b><br />
«No, per fortuna sono buddista. Ma lo sono molte trans che vivono con grande dissidio la loro condizione, si sentono trattate come peccatrici. Dolorosissima, per esempio, è la situazione delle trans che vorrebbero operarsi e di quelle già operate cui lo stato ha riconosciuto il cambio di sesso e che non possono sposarsi con rito religioso perché la Chiesa, invece, nega il cambio di identità».<br />
<b> I trans cattolici si sentono feriti dalle parole del Papa?</b> <br />
«Certamente si, molte di queste persone sono state già rifiutate dalla famiglia per la loro condizione».<br />
<b> Perché Benedetto XVI ha parlato di «gender» proprio con la Curia?</b><br />
«Intanto perché si è chiarito il no del Vaticano alla mozione francese sulla depenalizzazione dell’omosessualità che apriva anche all’identità di genere. E poi, perché forse è proprio un segnale alla Curia: è un monito alla non accoglienza di questa diversità, a continuare a negare il matrimonio omosessuale».<br />
<b> Forse anche una risposta a quell’articolo, apparso qualche tempo fa sulla rivista dei Gesuiti milanesi, in cui si intravedeva una apertura sulle unioni omosessuali?</b><br />
«Certamente si. Questo Papa è assolutamente minoseista, avversa ogni novità. Continua a voler una Chiesa sempre più chiusa. Ignora, o finge di ignorare, che ogni anno il 2 febbraio a Montevergine si svolge la festa della Candelora in cui i trans si recano al santuario a rendere omaggio alla Madonna Schiavona che considerano la loro protettrice. Questo Papa ossessionato dal sesso non considera la nostra spiritualità».
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KA15L">Il Mattino - Gaty Sepe</a>Donatella PORETTI: La Scuola del Vaticano e i soldi italiani: le due morali di papa Ratzinger.2008-09-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it366385Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Favorire quella effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie che consenta ai genitori opportuna liberta' di scelta circa la scuola da frequentare'.:E' l'auspicio ''per il bene dei giovani e del Paese'' rivolto oggi da papa Benedetto XVI.
Si dice "effettiva uguaglianza" e si traduce in "dateci i soldi!".<br /><br />
Ogni giorno e' piu' imbarazzante l'ingerenza del capo della Chiesa Cattolica, Papa Benedetto XVI, e la mano tesa per chiedere soldi allo Stato italiano. Oggi, per un genitore, esiste la liberta' di scegliere se mandare i propri figli ad una scuola pubblica o ad una privata, religiosa, cattolica o laica che sia, ma e' bene ricordare che esiste, e molto chiaro l'articolo 33 della Costituzione: "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato". <br /><br />
Ma l'ora facoltativa di religione costa ai contribuenti italiani circa un miliardo di euro all'anno. E' la seconda voce di finanziamento diretto dello Stato alla confessione cattolica, di pochi milioni inferiore all'otto per mille. E' la messa in opera della seconda morale di papa Ratzinger, la prima e' quella spirituale e laica, che per essere messa in opera abbisogna dei soldi per i quali scatta la seconda morale.
<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=129336">Radicali.it</a>Gianfranco ROTONDI: "La Chiesa sbaglia Con noi saranno più integrati " - INTERVISTA2008-09-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it366377Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Attuazione del programma (Partito: PdL) <br/><br/><br />
<b>Ministro Rotondi, stavolta non è «Famiglia Cristiana» ma il Vaticano a rimproverarvi...</b> <br />
«Ho letto quanto ha detto monsignor Marchetto: le sue parole sono corrette dal punto di vista del dovere apostolico, ma vanno respinte per insufficienza di argomenti...».<br />
Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione dei programma e segretario della nuova Democrazia cristiana, è un cattolico da sempre interprete della tradizione laica di una parte della «vera» Dc, quella che da De Gasperi in poi non ha coltivato eccessivi complessi di inferiorità rispetto alle gerarchie. <br />
<b>In realtà gli argomenti non mancano, sono elencati con dovizia, non trova?</b><br />
«Guardi, la Chiesa ha il diritto e il dovere di alzare la voce sui temi della sua missione e nessun governo può ritenere di poter coltivare l’etica dell’autosufficienza senza aver bisogno di uno stimolo critico, ma in questo caso va detto con chiarezza che l’accusa non è motivata, perché non c’è alcuna politica al ribasso. Semmai è vero il contrario». <br />
<b>Addirittura?</b> <br />
«Certo. Il governo auspica un ampliamento dei diritti degli immigrati, non una riduzione».<br />
<b>Non le pare paradossale quel che sostiene?</b><br />
«No. Noi siamo per la lotta dura contro l’immigrazione clandestina, che tra l’altro ci è richiesta anche dai "nuovi italiani", gli immigrati regolari che vogliono fare dell’Italia la loro nuova patria e che non vedono bene il libertinaggio delle frontiere spalancate».<br />
<b>
Rotondi, ma come cattolico non sì sente, se non colpito, almeno interpellato dalla «condanna» vaticana?</b><br />
«Come cattolico devo dire che su questi temi emerge sempre un nervo scoperto dei cattolici italiani. Storicamente in Italia il cattolicesimo non ha mai avuto una propria proposta per combattere la povertà e la fame del mondo, naturalmente senza dimenticare e anzi esaltando l’opera dei missionari».<br />
<b>E dunque?</b> <br />
«La solidarietà non è l’accoglienza. La solidarietà è una politica. Sui temi della povertà e della fame del mondo se si esclude quello che dice il Papa e, in un ambito diverso, il cantante Bono, non c’è altro. Con un’aggravante per i cattolici italiani...».<br />
<b>C’è anche l’aggravante?</b> <br />
«Certo che c’è. Se il sottoscritto, assieme al ministro Brunetta, propone una legge sulle coppie di fatto lasciando unita la famiglia, ecco i cultori dell’integralismo cattolico che mi attaccano. Dimenticando che il Papa non nega i diritti degli omosessuali, ma difende la famiglia. Dico di più: se il Papa fa appelli solenni sui temi della povertà ai governanti europei, il sistema politico-mediatico lo ignora. Salvo poi assegnare spazi sconfinati quando vengono toccati temi morbosetti».<br />
<b>
Ma stavolta i giudizi severi arrivano su questioni molto concrete, a cominciare dalla limitazione delle ricongiunzioni o degli asili politici.</b><br />
«Noi siamo e dobbiamo essere sempre più l’Italia del sorriso verso gli immigrati regolari e l’Italia capace di durezza contro quegli italiani che interpretano una deriva razzista».
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JC2QI">La Stampa - f. mar.</a>Donatella PORETTI: Vilipendio nei confronti del Papa, un reato d'opinione. Appello al ministro Alfano.2008-09-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359225Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Intervento della Senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale-Partito Democratico<br /><br />
Il nostro Codice Penale e' purtroppo ancora appesantito da troppi reati d'opinione, come il vilipendio nei confronti della bandiera o di un Capo di Stato e, grazie al concordato con il Vaticano, nei confronti del Papa. Di oggi la notizia che la procura di Roma chiedera' al ministro della Giustizia di procedere contro Sabina Guzzanti, indagata per vilipendio nei confronti del Papa, in relazione alle affermazioni fatte l'8 luglio scorso durante la manifestazione "No Cav Day" in piazza Navona.<br />
<br />
<b>"Non condivido cio' che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinche' tu possa dirlo" diceva Voltaire.</b><br />
Questo principio dovrebbe essere alla base delle nostre leggi e della nostra convivenza: una cosa sono le opinioni e altro i reati. Questi ultimi devono essere puniti e sanzionati, ma le idee, anche le piu' raccappriccianti devono restare libere di circolare. La liberta' di pensiero e di espressione e' del resto l'unico vaccino in grado di difendere la democrazia da attacchi mortali. Proprio in materia sto predisponendo un lungo elenco dei reati di opinione che potrebbero essere cancellati dal nostro codice penale, in alcuni casi potrebbe bastare il codice civile laddove ci sia un danno materiale dimostrabile. Nell'immediato un appello al ministro della Giustizia Angelino Alfano: non conceda quell'autorizzazione alla Procura, le nostre carceri gia' esplodono, le nostre aule dei Tribunali e il sistema giustizia piu' in generale e' al collasso, evitiamo di perseguire reati che non dovrebbero esistere in una Paese libero, democratico, civile e senza la paura del diverso.<br />
Di seguito le frasi incriminate, al link di RadioRadicale.it l'integrale: <br />
http://www.radioradicale.it/scheda/257970/video-integrale-del-no-cav-day-a-piazza-navona-interventi-tra-gli-altri-di-travaglio-grillo-guzzanti-di-pi<br /><br />
"Il governo è caduto in buona parte anche grazie a Ratzinger, con quella porcheria della negata partecipazione a La Sapienza. La menzogna della censura a Ratzinger è stata sostenuta da tutti i media e i politici, salvo le solite, rilevanti eccezioni. Questo significa avere il controllo dei media, inventare una polemica che non sta né in cielo né in terra, perché non c'è motivo al mondo percui Ratzinger debbe inaugurare l'anno accademico delle nostre università". "Grazie alla legge Moratti fra vent'anni gli insegnanti saranno scelti dal Vaticano, ma fra vent'anni Ratzinger sarà dove deve stare, cioè all'inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi, e non passivissimi. Non come i gay che hanno accettato di spostare il Gay Pride a Bologna perché a Roma, a San Giovanni, c'era un coro di preti. E 'sti cazzi, si direbbe in una repubblica democratica".
<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=128451">radicali.it</a>Enrico LETTA: «Una salutare sferzata che ci richiama tutti al merito e all’impegno» - INTERVISTA2008-09-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359127Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
ROMA - <b> Onorevole Enrico Letta, è anche una critica quella del Papa che
chiede alla nuova generazione di politici cattolici di essere più rigorosi e
più bravi?</b><br />
«Io la prendo come una salutare sferzata per tutti noi, sia per quelli impegnati nel
Pd sia per quelli del Pdl sia per quelli dell’Udc. E’ un richiamo benvenuto, e io
l’ho letto con grande contentezza, perchè non stiano facendo abbastanza e
perchè abbiamo una inadeguatezza di fondo».<br />
<b>
Dovreste essere migliori?</b><br />
«Da tanto tempo non veniva da parte della Chiesa un’esortazione così netta.
Che va letta nel suo complesso».<br />
<b>Cioè?</b><br />
«Non c’è soltanto il richiamo ai cattolici perchè s’impegnino in politica e alla
politica perchè sia talmente laica da accogliere positivamente un nuovo impegno
dei cattolici. C’è anche l’insistenza su altri tre concetti, il rigore morale, la
competenza e lo sviluppo sostenibile, che descrivono un orizzonte di grande
interesse e di grande respiro».<br />
<b>
Rigore morale in che senso?</b><br />
«Rigore morale vuol dire linearità dei comportamenti personali e sguardo agli
interessi generali delle persone e del Paese».<br />
<b>La competenza?</b><br />
«Qui, nelle parole del Papa, c’è un ragionamento profondo. Oggi più che mai, la
politica è complicata perchè la società e la cosa pubblica sono complicate. E
quindi, ormai, non basta nelle questioni politiche andare a naso e muoversi sulla
base del vecchio fiuto dei vecchi volponi dei partiti d’un tempo».<br />
<b>Il Papa, insomma, vi chiede di essere dei politici secchioni?</b><br />
«Dice, giustamente, che serve da parte nostra un nuovo impegno di studio e un
maggiore sforzo di approfondimento. Perchè oggi, in politica, chi è più
competente ne sa di più degli altri e tira fuori soluzioni più avanzate».<br />
<b>Il terzo punto è quello dello sviluppo sostenibile: non crede che la
maggiore novità sia qui?</b><br />
«Anche questo è un concetto bello. Oggi siamo in un tempo nel quale l’operare
politico per lo sviluppo difende anzitutto il creato, quindi l’ambiente, e mi sembra
che in questo campo l’impegno della Chiesa sia forte. Ma c’è di più».<br />
<b>Ovvero?</b><br />
«Lo sviluppo sostenibile si lega alla questione energetica e anche, e soprattutto,
alla questione del crollo della natalità. Il nostro Paese si sta rimpicciolendo e
depauperando. Invecchia. Abbiamo due record, uno negativo e l’altro positivo.
L’Italia è la nazione europea con il più basso tasso di natalità. E l’Italia è anche la
nazione che detiene il più alto tasso di longevità nel nostro Continente».<br />
<b>La somma è il disastro?</b><br />
«Che si viva più a lungo è un bene. Anzi, dobbiamo scoprire il modo di non far
sentire inutili i tanti anziani attivi. Se però sommiamo i due dati che abbiamo
appena citato, viene fuori che oggi il 61 per cento della popolazione italiana è in
età lavorativa. Continuando così, fra trent’anni la popolazione in età lavorativa
sarà soltanto il 44 per cento. Il che significa un Paese di pensionati. Quindi,
anche su questo punto, è lungimirante il discorso del Papa».<br />
<b>
Di sicuro, però, ci sarà qualcuno che giudicherà queste parole un’indebita
ingerenza clericale.</b><br />
«Ma figuriamoci. Ce ne fossero d’ingerenze come questa!».
<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=J5USU">Il Messaggero - M.A.</a>Raffaele FITTO: «Il Papa guarda avanti Il suo non è un invito a rifare l’unità dei cattolici» - INTERVISTA2008-09-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359126Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Rapporti con le regioni (Partito: PdL) <br/><br/><br />
ROMA - Nuovi politici cattolici, dotati di valori profondi. Una generazione di uomini
pubblici, nell’economia, nel lavoro e nelle istituzioni, che cristianamente siano
migliori e più professionalmente preparati e più moralmente rigorosi nei loro
comportamenti. Papa Ratzinger chiede questo, Benedetto XIV auspica una
svolta o comunque un impegno di tipo nuovo ai cattolici che stanno nel Pdl, nel
Pd e nell’Udc.<br />
<b>Ministro Raffaele Fitto, a lei che è giovane e che è cattolico che
impressione fanno queste parole?</b><br />
«Sono un ulteriore tassello, importante, che il Papa aggiunge alla predicazione
che va facendo dall’inizio del suo pontificato. E non possono essere isolate dal
contesto generale del suo magistero. Bendetto XIV ha sempre indicato in
maniera chiara e rigorosa il rispetto dei valori cattolici. A cominciare da quello
della famiglia».<br />
<b>Ora non si spinge ancora più in là?</b><br />
«Oggi ragiona ad ampio raggio su economia, politica e lavoro e invita i giovani
politici cattolici a un compito molto delicato. Quello di sapersi muovere in questi
ambiti sulla base di principi profondi, quali sono quelli del rigore morale e quelli
della competenza».<br />
<b>Ma perchè Ratzinger sente il bisogno di fare questo invito? Magari perchè
vorrebbe che i cattolici si muovessero in maniera più unitaria, all’unisono?</b><br />
«Nei commenti odierni al discorso del Papa ho letto, qua e là, avanzare questo
tipo di valutazioni di tipo politico, sull’unità dei cattolici, che io pur essendo stato
nella Dc considero un po’ nostalgiche. Penso, viceversa, che questo refrain vada
lasciato stare. E che il Papa non guardi indietro, anzi il suo messaggio è di
grandissima attualità e si muove in avanti. E’ un messaggio di prospettiva».<br />
<b>
Lei come lo tradurrebbe?</b><br />
«Dice a tutti noi: cercate di essere all’altezza dei valori forti, che sono quelli che
vanno contrapposti al nichilismo e alle ideologie della modernità. Invita a
contrapporre la fede come risorsa privata e la fedeltà al rigore morale e la
competenza come risorse pubbliche. Avere fatto questa distinzione è una cosa
importante. E in questa distinzione sta la forza, e la modernità, del suo
magistero».<br />
<b>Divide le sfere?</b><br />
«Le divide e le collega. Mantenete privato l’ambito della fede e mettete avanti la
testimonianza cristiana nel vostro impegno pubblico. Così ragione il Santo
Padre».<br />
<b>Invita i politici ad essere più bravi.</b><br />
«E fa bene. Non possiamo essere superficiali, perchè abbiamo fra le mani il
futuro della società. Le grandi scelte si compiono nelle istituzioni e le istituzioni
devono essere, nei loro rappresentanti, attrezzate ad affrontare le sfide».<br />
<b>Lo sono troppo poco?</b><br />
«Sempre a Cagliari, Benedetto XIV incontrando i seminaristi ha detto che il
grano e la zizzania crescono insieme ma il grano darà il frutto. Lo ha detto ai
seminaristi ma io penso che questo di scorso valga anche per i politici. Per i
quali deve essere esercizio quotidiano quello di separare il grano dalla zizzania».<br />
<b>Come è fatto il grano?</b><br />
«E’ fatto di prudenza e di saggezza».
<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=J5USZ">Il Messaggero - Mario Ajello</a>Rocco BUTTIGLIONE: «I cristiani sono allo sbando» - INTERVISTA2008-09-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359125Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) - Vicepres. Camera <br/><br/><br />
«L'Italia è avviata in un percorso distruttivo, con la vita del popolo ridotta ad uno scontro di potere tra due grandi partiti. In questo modo, viene meno la vita reale della gente, i valori importanti, l'educazione dei figli.Da qui l'esistenza di un popolo cristiano allo sbando e senza punti di riferimento». Le parole del Papa, sull'esigenza di «nuovi politici cattolici», vengono accolte dal presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione, come «un incoraggiamento» ad andare avanti nello sforzo che il partito di via Due Macelli sta facendo «per rinnovare la politica». Un'esortazione, quella di Benedetto XVI che servirà anche come spunto di riflessione per la festa del partito di via Due Macelli (a Chianciano da giovedì fino a domenica prossimi). Quello che in sostanza deve venir fuori, secondo Buttiglione, è l'esistenza di un intero popolo cattolico «che anima la vita del Paese: lo troviamo nelle parrocchie, nel volontariato, nelle misericordie e nei movimenti ecclesiali, un mondo che orienta e dà senso alla vita di milioni di cattolici italiani».<br />
<b>Secondo lei il Papa ha voluto bacchettare il bipolarismo, che esiste attualmente in Italia, e che non lascia spazio al cattolicesimo politico organizzato?</b> <br />
«Non spetta a me dirlo. Certamente rappresenta una critica a una politica in cui la spinta della fede appare annacquata o in un generico umanesimo o in un altrettanto generico arroccamento ai cosiddetti valori tradizionali. Certo è che c'è un intero popolo di cattolici che avrebbe bisogno di una politica diversa». <br />
<b>Un popolo di cui, secondo lei, la politica non si occupa?</b> <br />
«Oggi lo sforzo per rendere questa società più umana non è confinato alla sola politica ma certamente non può rimanerne estranea. Io che già sono in politica da tempo sento di avere la responsabilità di aprire cammini per consentire a queste realtà di assumersi le proprie piene responsabilità. Credo molto nei grandi movimenti cattolici: da Cl a Rinnovamento dello Spirito o Azione Cattolica, passando anche per tutti quelli più piccoli. C'è una grande realtà di persone che sono la speranza vera di questo paese».<br />
<b>Ma il popolo cattolico di cui lei parla ha bisogno del contatto con la politica?</b><br />
«Sì. Questo popolo è ora alla frontiera della politica: capisce che la fede deve investire in politica, ma ha paura. Le parole del Papa vanno in questa direzione, lui ci esorta ad andare avanti senza avere paura». <br />
<b>Qual è il punto di partenza per costruire una nuova classe di politici cattolici?</b><br />
«Costruire un'altra politica. Noi, come Udc, stiamo lavorando per questo: è da tempo che sentiamo il grido del Papa. A inizio novembre faremo un'assemblea a Loreto, aperta a tutti i movimenti cattolici, invitando uomini che arrivano proprio da quella realtà. E a loro rivolgeremo una domanda ben precisa: "Voi cosa pensate di fare?"
Questo per ribadire che per tutti i cattolici in Italia esiste un problema politico. E poi abbiamo un altro progetto».<br />
<b>Quale?</b><br />
«Realizzare una costituente di centro, che permetta di aprire l'Udc e farlo diventare una realtà più grande, che sia anche un'espressione educativa».<br />
<b>Quanto conta il dialogo con il Pdl in questo percorso di costruzione del nuovo Udc?</b><br />
«In questa fase non è quello che ci interessa. Ora dobbiamo lavorare su un altro livello. La gente non ragione in base alle alleanze ma sui valori e sull'esperienza dei cristiani. L'appello del Papa non è rivolto ad un partito piuttosto che ad un altro. È assolutamente per un altro modo di fare politica. Da qui il nostro sforzo sempre maggiore per costruire un percorso basato su questi valori».<br />
<b>Quindi niente Pdl?</b><br />
«Io sono convinto dell'importanza del dialogo con il Pdl, quindi è una cosa che noi faremo. Ma non ora. Quello di cui c'è bisogno in questo momento è cominciare a lavorare fuori dai partiti, partendo dall'esperienza di fede. Un'esperienza che poi arriva in politica, ma che prima implica un percorso basato sui veri valori».<br />
<b>La prossima settimana si aprirà la vostra festa nazionale. Quale sarà il leit motiv dell'edizione di quest'anno?</b><br />
«Certo ogni festa ha molte sfaccettature. In questa andremo a ribadire il primato della politica dei valori su quella delle alleanze».<br />
<b>Altra questione che vi riguarda da vicino, i Dico. I ministri Rotondi e Brunetta stanno lavorando ad una nuova versione della la legge sulle unioni civili, compreso quelle omosessuali.</b> <br />
«Non è una novità la mia antica battaglia ai Dico. Sono sempre stato contrario ad ogni forma di matrimonio diverso da quello tradizionale, e quindi a quello omosessuale. Se muore la famiglia, concepita come l'unione di un uomo e di una donna, muore l'Italia. Sono amico di Rotondi e ammiro anche il suo tentativo di trovare una soluzione possibile. Ma trovare soluzioni accettabili su questo tema è davvero difficile. Alla costruzione di un'alternativa al matrimonio o a lanciare un nuovo modello di famiglia, io dico decisamente no». <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=J5USO">Il Tempo - Giancarla Rondinelli</a>Pier Ferdinando CASINI: "Quel monito è proprio per Silvio basta con veline e calciatori" - INTERVISTA2008-09-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359124Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/><br />
"Certo che mi sono sentito chiamato in causa. Proprio come ogni cattolico che va a messa e si sente tirare le orecchie dal suo parroco". Pier Ferdinando Casini non nasconde di aver ascoltato le parole di Benedetto XVI "in modo particolare": un richiamo che ha investito anche la sfera "personale". Per il leader dell'Udc, però, l'ammonimento del Pontefice riguarda tutti e tutti gli schieramenti, dal Pd al Pdl di Silvio Berlusconi. Allora ricorda al premier di non poter essere "al di sopra" del richiamo papale e poi punta l'indice contro la televisione. Contro chi propaganda la "società delle veline e dei calciatori". "Bisognerebbe - dice - guardare meno la televisione e fare più volontariato".<br /><br />
<b>Cosa ne pensa del discorso del Pontefice a Cagliari?</b><br />
"Intanto credo che il richiamo del Papa sia ineccepibile. Chi riteneva che la Chiesa dovesse essere confinata in un ruolo testimoniale, ora dovrà meditare sulle parole del Pontefice. La Chiesa è una risorsa per la società, un elemento fondamentale".<br />
<b>Però Benedetto XVI sembra bacchettare proprio i cattolici impegnati in politica come lei. Tanto da invocarne una nuova generazione.</b><br />
"So bene che nel Dopoguerra c'è stata una generazione di cattolici - penso a De Gasperi, Fanfani, Moro, Andreotti - capace di impregnare la prima fase della Repubblica a cominciare dalla definizione della Costituzione. E so bene che oggi, al contrario, si avverte un deficit di rappresentanza".<br />
<b>
Un deficit che tocca anche lei?</b><br />
"Chi non si sente chiamato in causa, forse non capisce. Ciascuno poi cerca di dare il proprio contributo. Io difendo un partito che si poggia sui principi richiamati da Sua Santità". <br />
<b>Una riflessione che riguarda solo la politica o anche la sfera personale?</b><br />
"Chi è senza peccato scagli prima pietra. E chi è abituato a farlo evidentemente ha poca dimestichezza con il nostro mondo. Certo, a partire dal tema dei divorziati, ciascun credente è chiamato a interrogarsi profondamente. Altri, invece, non si pongono il problema. Ma nell'appello del Pontefice c'è dell'altro". <br />
<b>Ossia?</b><br />
"Ci fa capire che la politica non è solo pragmatismo, non è solo selezione della classe dirigente attraverso la cooptazione del capo. Non è la spartizione dei posti negli studi notarili: l'esigenza che pone il Santo Padre è di far avanzare una generazione nuova che si costruisca sulla idealità e sui principi". <br />
<b>
Un modo per dire che anche Berlusconi non si può considerare immune? Eppure il Cavaliere da tempo dice che i cattolici li rappresenta lui.</b><br />
"Se è per questo, allora mi dica: chi non rappresenta Berlusconi? Se parlassimo dei musulmani, direbbe esattamente la stessa cosa. Ma a parte le battute, il deficit di rappresentanza esiste, altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di questo richiamo. Nessuno può pensare di essere al di sopra delle parole di Benedetto XVI".<br />
<b>Qualcuno ha letto come una stoccata al Cavaliere anche l'invito a non farsi affascinare da chi è ricco e famoso.</b><br />
"In effetti quel che conta è l'essere e non l'apparire. Ma la società di oggi idolatra veline e calciatori perché siamo tutti schiavi di un consumismo che mercifica ogni riferimento. Penso che i nostri figli dovrebbero guardare meno la televisione e frequentare di più certe straordinarie esperienze di volontariato e di assistenza ai disabili. Ma forse questo vale per tutti noi. Le veline e i calciatori non sono dei miti, ma dei finti modelli".<br />
<b>Per recepire l'intervento del Pontefice, bisognerebbe tornare all'unità politica dei cattolici?</b><br />
"Quella è morta e sepolta da tempo. E la Chiesa non ha mai contato tanto come in questa fase, proprio perché interloquisce con tutti. Però è vero che un'azione congiunta su alcuni temi specifici - come sulla fecondazione assistita - ci dovrebbe essere".<br />
<b>In che senso?</b> <br />
"Su alcune battaglie, sulla "fine vita" che io non chiamo testamento biologico, sui temi etici insomma, i cattolici devono uscire dall'infantilismo politico. Al di là degli schieramenti in cui sono eletti, bisogna cercare una trasversalità. Va recuperata la difesa dei valori. Questo è un grande disegno cui l'Udc sta lavorando da tempo".<br />
<b>E vorrebbe coinvolgere anche i cattolici del Pd?</b> <br />
"Certo, mica sono dei credenti di serie B. Le grandi questioni etiche riguardano tutti e forse in Italia ce ne accorgiamo solo adesso. Se andiamo negli Usa vediamo come tra Obama e McCain la sfida sui valori etici sia centrale. Dunque smettiamola di avere complessi di inferiorità verso un certo mondo laicista che vorrebbe confinare i cattolici in "riserve di caccia". È ora che anche chi sta all'avanguardia nel centrosinistra si dia una mossa".
<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=J5V2J">La Repubblica - Claudio Tito</a>