Openpolis - Argomento: Patrimoniohttps://www.openpolis.it/2012-05-06T00:00:00ZAndrea Moscatelli: Aquileia, storia e futuro di un territorio2012-05-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it710040Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Aquileia (UD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) - Assessore Comune Aquileia (UD) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/>La valorizzazione del territorio di Aquileia tra storia, cultura, archeologia, paesaggio ed enogastronomia.<br/>fonte: <a href="http://vimeo.com/45194140#t=405">Sconfinando TV</a>Ignazio Roberto Maria MARINO: I conti delle Casse non tornano 2011-04-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559578Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Per l'ente pluricategoriale un disavanzo di 38 mln nel 2008.
<p>
Si accendono i riflettori sui danni causati ad alcune casse di previdenza dei professionisti dalla recente crisi dei mercati finanziari. L'utile di esercizio dell'ente dei consulenti del lavoro ha, infatti, subito una forte contrazione fra il 2007 e il 2008 passando da circa 41 milioni di euro a circa 16 milioni di euro.
<p>Più pesanti i danni all'Epap (agronomi e forestali, geologi, chimici e attuali). L'utile di esercizio della cassa pluricategoriale passa da un avanzo di 6 milioni di euro nel 2007 a un disavanzo di oltre 38 milioni di euro nel 2008 a causa della differenza negativa tra i ricavi (euro 64.529.749) e i costi (euro 102.864.526).
<p>È quanto ha messo a fuoco la Bicamerale di controllo sugli enti gestori presieduta da Giorgio Jannone che l'altro ieri ha passato a setaccio i bilanci consuntivi 2007-2008, i bilanci preventivi 2008-2009 e il bilancio tecnico attuariale al 31/12/2006 dei due enti. Dalla commissione un solo invito: evitare per il futuro investimenti strutturati e puntare su titoli a basso rischio.
<p>
<b>I conti dell'Enpacl.</b> L'ente dei consulenti nel triennio 2006-2008 registra una crescita del numero degli iscritti del 2,8% circa che ha portato, nel biennio 2007-2008, a un incremento dei contributi pari al 5,9%. «Alla limitata crescita dei contributi fanno però notare i commissari "corrisponde, tuttavia, un aumento ben più consistente degli oneri per pensioni, pari, nel biennio 2007- 2008, a circa il 13%.<br />
Non si può non rilevare che, se questa crescita dovesse risultare stabilmente maggiore della voce contributi", a lungo termine, potrebbe essere compromesso il sistema a ripartizione adottato dall'ente, che implica il finanziamento delle prestazioni erogate tramite i contributi incassati». Ma se questo è un rischio lontano nel tempo è sui danni causati dalla crisi finanziaria che la Bicamerale non ha dubbi. La redditività del patrimonio mobiliare dell'ente, si fa notare, è stata pari al 3,45% nel 2006, al 3,74% nel 2007 e pari a -2,27% nel 2008.
<p>Dall'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione sugli investimenti finanziari a rischio è emerso infatti che l'ente già nel bilancio 2008 aveva una esposizione diretta in obbligazioni verso Lehman pari a 5 mln di euro; ed un'esposizione indiretta in obbligazioni strutturate con un valore nominale pari a 53 mln di euro. Con la conseguenza che l'utile d'esercizio dell'Enpacl registra un incremento nel 2007 (2,41%), per poi subire una forte contrazione pari nel 2008 a -60,96%. E non è tutto. «Considerato che dall'ultimo bilancio tecnico è emerso un saldo previdenziale positiva fino al 2017 ed un progressivo deterioramento del patrimonio netto fino al suo annullamento nel 2039», la Commissione invita la cassa a «valutare se le riforme statutarie approvate siano effettivamente idonee ad assicurare in futuro un saldo previdenziale positivo».
<p><b>I conti dell'Epap.</b> L'ente di previdenza e assistenza pluricategoriale sul fronte patrimoniale, nel triennio 2006-2008 regista un aumenta delle «attività» e delle «passività». Ma è nel 2008 che l'ente matura un consistente disavanzo, a causa della differenza negativa tra ricavi e costi. In particolare, la crescita dei costi complessivi è ascrivibile all'aumento dell'accantonamento al Fondo svalutazione titoli, per effetto dell'aumento delle differenze di valore tra i costi d'acquisto dei titoli in portafoglio e i valori di mercato degli stessi. Per quanto riguarda la gestione mobiliare, infatti, mentre l'esercizio 2007 registra rendimenti netti positivi (3,57%) in quello successivo emergono rendimenti negativi relativamente agli investimenti in fondi e in gestioni patrimoniali (-14,96%).
<p> «L'ente», ricordano i commissari, «risulta essere uno di quelli maggiormente esposti in modo diretto verso il gruppo Lehman con due titoli, per un valore nominale pari a 15,7 mln di euro, che rappresenta il 3,84 per cento del patrimonio mobiliare, con una perdita complessiva pari al 15 per cento». <br />
Va meglio la gestione previdenziale: fra il 2006 e il 2007 si registra un aumento del numero degli iscritti ( 0,39%) che continua anche nel 2008 ( 2,57%). Crescita che migliora di conseguenza le entrate contributive. La relazione si conclude con una valutazione sulla tenuta del sistema: «Considerate le previsioni contenute nel bilancio tecnico che indicano nel 2039 l'anno in cui le prestazioni previdenziali supereranno le entrate contributive, si rileva la necessità di adottare ogni provvedimento idoneo a garantire l'equilibrio della gestione previdenziale nel mediolungo periodo». <br />
<br/>fonte: <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=YO9MV">Italia Oggi</a>Nitto Francesco PALMA: «Meno denunce grazie ai militari nelle città»2008-11-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382580Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) - Sottosegretario Interno (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Venezia<br />
<br />
Il Veneto, tutto sommato, rimane ancora una regione di quelle considerate "tranquille" tanto che non sono certo i reati consumati dalle nostre parti a preoccupare il ministero dell'Interno.
<p>
Questa è la sensazione trasmessa dal sottosegretario agli Interni, Francesco Nitto Palma, durante l'incontro di ieri a Venezia con i prefetti della regione. All'ordine del giorno, i problemi di sicurezza nonché i lamentati tagli alle forze dell'ordine da parte delle organizzazioni sindacali di polizia.
<p>
<p>
«Non nascondo che ci siano stati tagli - ha detto ieri Nitto Palma - ma registriamo un decremento delle forze di polizia. In compenso, in Veneto è stata registrata quest'anno una forte diminuzione dei delitti contro il patrimonio, valutabile attorno al 20 per cento. Del 40 per cento sono invece diminuite le rapine, segno che la situazione si sta normalizzando sotto questo profilo, anche se la delinquenza ancora presente mantiene la percezione di insicurezza».
<p>
Per questo il sottosegretario giudica più che positiva l'esperienza di affiancare l'esercito alle forze dell'ordine nelle zone più degradate.
<p>
«C'è stata una montagna di polemiche per una presunta militarizzazione delle città - ha continuato Palma - ma i prefetti mi hanno riferito che a Padova e Verona, dove l'esercito è stato affiancato alle forze di polizia, si riscontra il pieno consenso della popolazione, oltre a una grande utilità pratica. Mi hanno spiegato che sono diminuite le denunce e perfino gli esposti di protesta e di lamentela».
<p>
Se la crisi economica porterà all'impossibilità per i nuovi immigrati di trovare un lavoro e quindi ad un possibile aumento del tasso di criminalità, il sottosegretario ha allargato le braccia.
<p>
«Non sono in grado di dare una risposta seria a questa domanda, ma posso dire che il problema è tenuto in seria considerazione in Italia e in Europa. Torno da Bruxelles dove era in corso una conferenza eurasiatica ed è emersa l'esigenza di migliorare gli accordi di collaborazione con i Paesi d'origine. Il problema è serio e molto sentito».
<p>
Infine, l'invito a tenere alta l'attenzione sul terrorismo dopo la carneficina di Mumbai.
<p>
«A Bruxelles - ha concluso - abbiamo affrontato i problemi del terrorismo a partire da quanto si è verificato a Mumbai. Si è convenuto che non bisogna abbassare la guardia nei confronti della minaccia terroristica e che occorre rafforzare la collaborazione a livello internazionale a cominciare dagli scambi di informazioni».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3998526&Data=2008-11-29&Pagina=NORDEST">Il Gazzettino - M.F.</a>Pietro ICHINO: La casta teme la trasparenza - INTERVISTA2008-11-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382554Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Un ordine del giorno per rendere pubblici soldi e beni dei senatori. Presentato da Ichino e accolto da Schifani. Ma subito bloccato.<br />
<br />
Lo stipendio da parlamentare che riceve è di 12.496 euro al mese. I contributi mensili versati al Partito democratico superano di poco i 3.500 euro. Il collaboratore (contratto part-time) gli costa 1.200 euro, per l'affitto a Roma e altre uscite varie escono dal suo portafogli, "facendo molta attenzione", 1.600 euro mensili. Nel 2007 il reddito, sommando quello da professore con le attività dello studio, era di 496 mila euro lordi. Eletto alla Camera, teme che il suo reddito possa subire un brusco calo. Pietro Ichino, ordinario all'Università di Milano e deputato democrat, è stato di parola: tifoso della trasparenza 'senza se e senza ma', sul suo sito Internet fa sfoggio di coerenza elencando nel dettaglio entrate e uscite del suo budget, senza dimenticare case e interessi vari. Un appartamento a Milano in comproprietà della moglie ("Ci vive anche mia figlia minore" tiene a chiosare), uno a Courmayeur ("Piccolo"), un altro a Forte dei Marmi (con mansarda). Ichino è preciso, quasi pignolo: "Ho una Renault Espace del 2001 e una Fiat Panda del 2007, intestata a mia moglie. Non posseggo invece né aerei né barche". Ci crede talmente tanto, nella trasparenza, che uno dei suoi primi atti è stato quello di presentare un ordine del giorno per mettere on line i beni e gli interessi dei colleghi. Un appello alla trasparenza rimasto, per ora, lettera morta.
<p>
<b>Prima ancora del caso di Renato Brunetta, che ha invocato la privacy sulle sue proprietà immobiliari, lei aveva presentato una proposta. In cosa consiste?</b><br />
"Testualmente il documento dice che il Senato, considerata la necessità di rendere noti i dati patrimoniali nonché gli interessi economici e finanziari degli eletti, 'impegna il Collegio dei questori a pubblicare su Internet in formati standard, liberi e aperti (ad esempio XML), le dichiarazioni dei senatori circa la situazione patrimoniale, immobiliare e mobiliare propria, di cui all'articolo 2 della legge 5 luglio 1982'".
<br />
<b>
Perché ha presentato una proposta di questo tipo?</b><br />
"C'era stata pochi giorni prima una sollecitazione di Tito Boeri. E stava partendo un'iniziativa dei radicali. In quel periodo, inoltre, il Senato discute del bilancio e della propria auto-amministrazione. Il momento era propizio".<br />
<b>L'ordine del giorno è stato approvato?</b><br />
"Non è stato messo ai voti perché, con una piccola modifica, è stato direttamente accolto dalla presidenza del Senato. In altre parole, Renato Schifani ha preso l'impegno di fare quanto era indicato nel documento".<br />
<b>
Perché secondo lei è così importante pubblicare le informazioni sensibili dei parlamentari su Internet?</b><br />
"Quando venne emanata la legge del 1982 citata in quell'ordine del giorno, Internet non esisteva ancora. Oggi, l'accessibilità dei dati implica che essi siano disponibili in Rete".<br />
<b>
Dunque le informazioni sono già pubbliche?</b><br />
"La legge prevede la pubblicazione congiunta, da parte di Camera e Senato, mediante un bollettino cartaceo. In pratica, occorre recarsi presso un ufficio del Parlamento e chiedere di leggere i tabulati. È una forma di pubblicità molto rudimentale, poco accessibile e dunque totalmente inefficace".<br />
<b>
Cosa succede negli altri paesi?</b><br />
"In Svezia e in Gran Bretagna, che hanno introdotto per prime il principio della 'total disclosure', cioè della trasparenza totale, tutti i dati sono disponibili on line. Sono gli Stati che il Pd ha preso a modello per il proprio disegno di legge sulla trasparenza e valutazione nelle amministrazioni pubbliche. E proprio il Senato ha approvato, due settimane fa, un disegno di legge che recepisce questo principio".<br />
<b>
Sarà, ma la tutela della privacy resta sacra.</b><br />
"Non c'è dubbio che le nostre amministrazioni pubbliche siano tra le più opache dell'Occidente. E neppure i politici, in generale, amano molto la trasparenza".<br />
<b>
Perché in Italia il principio della privacy resta prioritario anche in politica?</b><br />
"La trasparenza della cosa pubblica e di chi vi si dedica è uno degli elementi essenziali di qualsiasi democrazia. Diciamo che la nostra democrazia è un po' indietro rispetto alle altre maggiori".<br />
<b>
La trasparenza potrebbe limitare possibili conflitti d'interessi?</b><br />
"Certo che sì! La visibilità del patrimonio mobiliare e immobiliare di ciascun parlamentare non potrà mettere a nudo tutti i suoi interessi personali privati, ma ne rivelerà sicuramente una buona parte".<br />
<b>
In molti obiettano che il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi rende ridicoli gli altri.</b><br />
"Se guardiamo alle dimensioni del suo patrimonio, certo, quello della maggior parte degli altri parlamentari appare minuscolo. Ma degli interessi personali di Berlusconi sappiamo quasi tutto: paradossalmente sono più trasparenti di quelli di tanti oscuri peones. Eppure anche questi, ogni giorno, soprattutto nel lavoro nelle commissioni, possono influire in modo decisivo su tante decisioni, grandi e piccole".<br />
<b>
Sono passati quattro mesi, ma l'ordine del giorno è rimasto soltanto sulla carta. Come mai?</b><br />
"Ne ho chiesto conto all'ufficio dei questori: mi hanno risposto che la pubblicazione on line è impossibile, perché la legge dispone la pubblicazione congiunta per i senatori e i deputati. E mi hanno detto che la Camera non è vincolata da quell'ordine".<br />
<b>Ma la presidenza del Senato non potrebbe muoversi in maniera autonoma?</b><br />
"Non vedo che cosa le impedisca di incominciare con l'adempiere l'impegno che ha assunto, mettendo sul sito del Senato i dati relativi ai senatori. Nessuno glielo vieta".<br />
<b>
Forse la sua proposta non è stata molto apprezzata dai colleghi di maggioranza e opposizione...</b><br />
"Qualcuno l'ha presa con simpatia, altri sono più scettici. Credo che quelli che non gradiscono l'iniziativa non si siano espressi affatto".<br />
<b>
Non è che anche i parlamentari del Pd preferirebbero non mettere in piazza i propri interessi?</b><br />
"Non ho motivo per pensarlo".<br />
<b>
Se Schifani non prenderà posizione, come intende portare avanti il progetto?</b><br />
"Per quel che mi riguarda, dal luglio scorso ho messo on line i redditi degli ultimi due anni e le mie proprietà. Chiunque può esaminarli sul mio sito www.pietroichino.it, sezione 'Rendiconti'. Forse la stampa potrebbe sollecitare ogni parlamentare a fare la stessa cosa. In questi giorni, poi, tornerò alla carica con la presidenza per chiedere conto dell'impegno assunto a luglio. Ora c'è di mezzo anche una questione di coerenza".<br />
<b>
In che senso?</b><br />
"Visto che abbiamo varato pochi giorni fa, in commissione Affari costituzionali, un disegno di legge che introduce il principio della trasparenza totale delle amministrazioni pubbliche, sarebbe curioso che il Senato approvasse questo principio a carico degli altri comparti dello Stato ma rifiutasse ad applicarlo a se stesso".<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=K0ONH">L'Espresso - Emiliano Fittipaldi</a>MARA RUMIZ: Marghera. Il Comune promette: «Giù le Vaschette a gennaio»2008-09-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it359419Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Venezia (VE) (Partito: DS) <br/><br/><br />
<b>L’assessore al Patrimonio assicura che quattro edifici possono essere abbattuti, mentre si cerca l’accordo per gli altri sei. In gioco il recupero dell’intera zona.</b><br /><br />
La svolta dovrebbe arrivare nel primo trimestre del prossimo anno. Da gennaio del 2009, infatti, saranno abbattute quattro palazzine su dieci dell'area Vaschette, una delle più degradate e a rischio di tutto il territorio della terraferma. Nei 4 edifici attualmente risiedono 12 nuclei familiari in locazione, per i quali si sta provvedendo a un alloggio alternativo. A darne notizia, ieri in commissione settima (Patrimonio), è stata l'assessore Mara Rumiz. L'obiettivo? "Dare un segnale inequivocabile" afferma l'assessore. Gran parte delle famiglie saranno probabilmente spostate negli alloggi vuoti in Piazza mercato, per i quali Ater aveva inizialmente previsto l'alienazione. Comune e Regione, intanto, la prossima primavera sigleranno un accordo di programma: la Regione si impegnerà a mettere sul piatto delle risorse, in prima istanza un milione di euro, per la bonifica delle aree, che a spanne dovrebbe costare complessivamente 8 milioni di euro. Intanto, gli edifici, ad oggi di proprietà demaniale, passeranno al Comune dopo l'espletamento del bando ad opera della Prefettura per l'assegnazione di alloggi a giuliano-dalmati. Il 29 saranno ufficializzati i risultati del bando, ma si sa che sono pervenute 4 domande per le Vaschette, altri 2 per le Vaschette da giuliano-dalmati residenti fuori Venezia e 4 per San Pietro di Castello. "Le 10 palazzine - ricorda l'assessore - sono state costruite nell'immediato dopoguerra attraverso una legge specifica per profughi giuliano-dalmati. Da tanti anni il Comune esprime l'esigenza di intervenire per riqualificare l'area. Oggi, su un totale di 110 alloggi, 24 sono stati acquisiti, anche se a un prezzo simbolico, 30 sono stati locati in maniera regolare e più di una cinquantina sono sfitti: in questi anni, quest'ultimi sono stati terra di incursione e occupazione da parte di pregiudicati". Da qui, l'esigenza di una riqualificazione che si è resa necessaria. "L'unica strada è demolire e ricostruire" afferma la Rumiz. Il costo del progetto è enorme. "Ma la questione economica mi preoccupa poco - continua - perché le risorse deriveranno non solo dagli alloggi Erp ma anche da alloggi da vendere a libero mercato e attività di carattere commerciale, direzionale, terziario e direzionale, arrivando così ad ottenere un doppio vantaggio, sia sociale che economico". Ma la riqualificazione delle Vaschette sarà solo il primo passo di un progetto complessivo che riguarderà anche Via della Rinascita e via Oroboni. Intanto, anche per via Correnti si pensa a un intervento di abbattimento delle palazzine.Manuela Lamberti<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Venezia&Codice=3909473&Data=2008-9-17&Pagina=5">Il Gazzettino - Venezia-Mestre</a>