Openpolis - Argomento: canonehttps://www.openpolis.it/2015-10-19T00:00:00ZFRANCO MIRABELLI: Rai: Salvini sceglie sempre chi evade le tasse2015-10-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it767728Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>"Canone Rai, tra chi abbassa le tasse e chi le evade, Salvini sceglie sempre chi le evade". Così su twitter il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Antimafia, risponde al segretario della Lega che afferma di non pagare il canone .<br/>fonte: <a href="http://www.senatoripd.it/doc/13887/mirabelli-salvini-sceglie-sempre-chi-evade-le-tasse.htm">senatoriPD</a>Achille Zatelli: Un esposto al Prefetto: la battaglia dei passi carrai prosegue2011-02-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it557926Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Gonzaga (MN) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Gonzaga - I consiglieri di "Gonzagattiva" l'avevano promesso: la battaglia contro l'introduzione del passo carraio prosegue. Ieri, infatti, l'invio, da parte del gruppo di minoranza, dell'esposto sull'applicazione del canone ricognitorio al Prefetto di Mantova, alla Corte dei Conti, al Ministero dell'Economia e delle finanze e a quello dell'Interno.
<p>«Esiste una palese violazione della normativa invocata per l'applicazione del canone - scrivono nel documento-. Il sindaco ha richiesto ai titolari di passi carrai, accessi e diramazioni il pagamento di un canone ricognitorio per I'anno 2010, e per ulteriori 29 anni, nella misura di 100 euro.<br />
L'istituzione del canone. e la sua quantificazione sono strettamente correlati al pagamento delle rate del mutuo acceso per la costruzione di un nuovo edificio scolastico.
<p>Ebbene – prosegue l'opposizione - la giunta fa del canone un tributo quantificato, esclusivamente su basi aritmetiche (dividendo cioè l'importo iscritto a bilancio di previsione per il numero di posizioni censite) e al di fuori di indicazioni oggettive . (classificazione per importanza delle strade, entità metrica dell' occupazione delle strade ecc.)>>. Secondo quanto riportato nel documento, la quantificazione del canone sarebbe dunque imprecisa.
<p> «La mancata applicazione delle norme – scrivono ancora i consiglieri – rende incontrollata la possibilità di prelievo del Comune e fa di tale prelievo, una sorta di patrimoniale priva di una quantificazione, visto che potrebbe variare di anno in anno in ragione delle esigenze di bilancio. Come se non bastasse, da tale canone sono esonerati i cittadini proprietari di passo carraio su strada provinciale o che abitano in condominio, negando in tal modo la proclamata funzione solidarista».
<p>«Nonostante la mozione contro il canone ricognitorio presentata in consiglio comunale giovedì scorso sia stata bocciata commenta il consigliere di minoranza Achille Zatelli – per quanto ci riguarda non è cambiato nulla: chiediamo ai cittadini di non pagare.
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<br/>fonte: <a href="http://www.gonzagattiva.it">Voce di Mantova - Valentina Bigi</a>GABRIELLA MEO: Beni comuni e profitti privati2010-12-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548870Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Emilia Romagna (Gruppo: SeL) <br/><br/><br />
La consigliera regionale Gabriella Meo ha posto il problema dei ridicoli canoni di concessione per le acque minerali.
<p>Ho presentato un’interpellanza sui canoni di concessione che la Regione incassa dalle aziende che imbottigliano acque minerali.
<p> Vale la pena ricordare alcuni dati emersi dalla ricerca “Il far west dei canoni di concessione per le acque minerali” realizzata da Legambiente e Altreconomia lo scorso marzo (scaricabile su <a href="http://www.altreconomia.it/site/fr_raggruppamento_detail.php?intId=5">www.imbrocchiamola.org</a>). L’acqua che arriva al rubinetto di casa è buona, controllata per legge e assolutamente salutare in quanto i valori di soglia previsti dalle leggi vigenti per i metalli pesanti, colibatteri, sono più bassi per l’acqua di rubinetto piuttosto che per quella in bottiglia.
<p>In Italia nel 2008, leggiamo nella ricerca, sono stati imbottigliati 12,5 miliardi di litri d’acqua per un consumo pro capite di 194 litri, più del doppio della media europea e americana.
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A fronte del fatturato miliardario delle società imbottigliatrici, ci sono dei canoni di concessione ridicoli corrisposti alle regioni che ospitano le fonti. Emblematica la situazione dell’Emilia-Romagna dove nel 2008 erano state autorizzate 23 concessioni di acqua minerale per una quantità di acqua complessivamente imbottigliata in regione di 340.885.898 litri per i quali sono stati pagati dalle aziende canoni per un totale di 35.374,73 euro.
<p>Questa cifra ridicola deriva da canoni stabiliti con legge regionale (la 32 del 1988) ed è perfino inferiore allo stipendio del funzionario regionale che segue l’iter burocratico delle concessioni. Ogni anno svendiamo alle multinazionali miliardi di litri d’acqua di sorgente, acqua che frutta a queste società un giro d’affari di oltre 2,3 miliardi di euro. A che prezzo?
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Il 79% delle bottiglie che escono dagli stabilimenti sono in plastica di cui solo il 35% viene riciclato. Solo l’imbottigliamento comporta l’uso di 365mila tonnellate di Pet, 693mila tonnellate di petrolio, e 950mila tonnellate di CO2 equivalente in atmosfera. Solo il 18% dell’acqua viaggia su ferro, il resto su gomma con un’ulteriore e assai considerevole immissione di CO2 dovuto alle decine di migliaia di Tir. In più c’è la questione prezzo.
<p>Considerato che il “Documento di indirizzo delle Regioni italiane” prevede tre tipologie di canone (da 1 a 2,5 euro per metro cubo o frazione di acqua imbottigliata; da 0,5 a 2 euro per metro cubo o frazione di acqua utilizzata o emunta; almeno 30 euro per ettaro o frazione di superficie concessa), con l’interpellanza sollecito la Giunta ad adeguare la normativa, aumentando i canoni di concessione e calcolando quanto dovuto dalle aziende sulla base dei litri di acqua prelevati dalle sorgenti e non, come avviene ora, sugli ettari di superficie della concessione.
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Ho anche chiesto che la Regione definisca canoni di concessione differenziati introducendo sistemi di premialità per le aziende che utilizzano le bottiglie in vetro o, meglio ancora, il vuoto a rendere e per quelle che imbottigliano quantità minori di acqua.
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<br/>fonte: <a href="http://www.terranews.it/print/18251">Terra - Gabriella Meo</a>Paolo ROMANI: Iva su Sky: non c'è conflitto di interesse, ma non ha più senso mantenere trattamenti di favore; per il canone Rai, far pagare di meno a tutti.2008-11-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383016Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Assessore Comune Monza (MB) (Partito: PdL) - Sottosegretario Sviluppo Economico (Partito: PdL) <br/><br/>Conflitto di interessi? Non capisco di cosa sta parlando. In tempi di crisi, era un atto dovuto e necessario. Esisteva una situazione di privilegio che non ha più ragion d'essere.<br />
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<b>Non la pensano affatto così nè all'amministratore delegato di Sky Tom Mockridge, che lamenta un grave danno per gli oltre 4 milioni e mezzo di abbonati italiani, nè i pd Bersani e Gentiloni, nè i dipietristi, che vedono nella decisione del governo un attacco al principale concorrente privato di Mediaset...</b><br />
Allora facciamo un po' d'ordine, e vediamo chi ha ragione.<br />
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<b>Appunto, chi ha ragione?</b> <br />
Vede, nel lontano 1995, proprio per favorire lo sviluppo e la crescita della tivù satellitare e di quella via cavo, si pensò di concedere un'Iva agevolata a chi si abbonava: se in tutto il settore era prevista al 20%, per satellitari e cavo si abbassò al 10%.<br />
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<b>Lo si è fatto in molti settori produttivi, non solo per le tivù</b><br />
Vero, e in effetti in questo caso parlo della tivù satellitare, perché quella via cavo non è mai decollata la decisione ha contribuito al successo delle pay-tv, tanto che oggi parliamo di milioni di abbonati.<br />
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<b>Nonché di un'azienda come Sky che, dice il suo amministratore delegato, dà lavoro a migliaia di persone e crea ricchezza al Paese. Perché penalizzarla quando molte aziende vengono aiutate dal governo?</b><br />
Perché, dopo 13 anni, un'agevolazione come questa non ha più senso. E non lo ha maggiormente in un momento in cui una crisi tanto grave impone a tutti di stringere la cinghia. Posso capire le lamentazioni di Mockridge, siamo contenti che abbiano deciso di investire in Italia e siamo loro grati, ma capiranno anche loro che trattamenti di favore, agevolati, dei quali anche loro nel tempo hanno profittato, non erano più possibili.<br />
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<b>Non crede però che una decisione del genere non possa essere presa da un governo presieduto dal proprietario della maggiore tivù commerciale italiana? Non le sembra logico che l'opposizione lamenti il conflitto di interessi?</b> <br />
Assolutamente no, perché è una decisione giusta e doverosa. Ci mancherebbe che il governo non potesse muoversi in questo settore, se si evidenzia un particolare squilibrio! Tra l'altro, voglio segnalare che anche Mediaset premium, sulle cui carte prepagate già si pagava l'Iva al 20%, subisce lo stesso aumento di Sky per quanto riguarda gli abbonamenti al digitale, dunque non c'è nessun vantaggio per nessuno.<br />
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<b>A rimetterci comunque saranno gli abbonati</b> <br />
Che hanno comunque, sempre, la possibilità di scegliere, visto che esistono televisioni a pagamento come esistono televisioni che si possono vedere gratuitamente.<br />
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<b>Non c'era un'altra soluzione?</b><br />
Lo dico a puro titolo di esempio: sempre nel mio settore, erano uscite voci su un possibile aumento della tassazione per la telefonia mobile: ecco, in quel modo sì che avremmo colpito l'intera popolazione italiana! E invece noi stiamo pensando a tutt'altro.<br />
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<b>A cosa?</b> <br />
Visto che tra i tanti problemi della tivù c'è quello del canone, che vede un'evasione del 27% concentrata soprattutto al sud, stiamo studiando la possibilità di modificare il meccanismo di pagamento, in maniera da far pagare meno, davvero molto meno, ma di far pagare tutti.<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/politica/08_novembre_30/romani_tolto_privilegio_b025b576-bec4-11dd-b8e9-00144f02aabc.shtml">Corriere della Sera</a>Maurizio GASPARRI: Non pagare il canone, a questo punto, e' un dovere democratico.2008-10-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381694Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/>Un delegazione di Azione Universitaria, guidata dal presidente nazionale Giovanni Donzelli ha incontrato questa mattina il presidente del gruppo al Senato del Pdl. "Durante la trasmissione Annozero, in occasione del collegamento in diretta da Bologna - afferma Donzelli - uno studente di destra, esponente del Consiglio Nazionale Studentesco, e' stato "cacciato" dalla piazza e gli e' stato impedito di esporre le proprie idee nel corso della trasmissione televisiva. I rappresentanti di "Annozero", trasmissione condotta da Santoro e Travaglio, hanno acconsentito a questo allontanamento che di fatto ha comportato un'inaccettabile censura. Abbiamo voluto incontrare il presidente Gasparri che ieri sera ha informato dell'accaduto il presidente della Rai, Petruccioli, anche per illustrargli la nostra iniziativa tesa a non pagare piu' il canone della Rai che impedisce la liberta' e la democrazia. Avvieremo una campagna contro la Rai delle guardie rosse che ha avuto un comportamento inaccettabile e che dovra' essere immediatamente stroncata dai vertici dell'azienda". Accanto a lui, il presidente Gasparri ha dichiarato "Concordo pienamente con l'iniziativa che mi e' stata proposta da Giovanni Donzelli e sosterro' la campagna di non pagamento del canone. Questo tributo non puo' essere versato a una radiotelevisione pubblica che impedisce ai ragazzi di destra di parlare. La negazione della democrazia e della liberta' del pluralismo deve essere sanzionata. Partecipero' nei prossimi giorni alle pubbliche iniziative che Azione Universitaria promuovera', perche' il canone non puo' essere piu' pagato a questa struttura che intasca i soldi del cittadino per metterli al servizio di autentiche Guardie Rosse. Non pagare il canone, a questo punto, e' un dovere democratico. Mi rendo conto dell'importanza delle mie affermazioni, ma quanto e' avvenuto non puo' rimanere senza sanzioni. A meno che il presidente della Rai, oggi stesso, non consenta al ragazzo che e' stato allontanato dalla piazza di poter parlare in un analogo spazio, alla stessa ora, sulla stessa rete, con una decisione che cancelli la vergognosa condotta stalinista della Rai di Santoro".<br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200810241341-eco-rt11113-art.html">Agi</a>