Openpolis - Argomento: ristrutturazionihttps://www.openpolis.it/2015-02-23T00:00:00ZFLAMINIO LOMBI: Tortoreto Alto rischia di spopolarsi2015-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it761139Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Tortoreto (TE)<br/><br/>Per uscire dallo spopolamento occorre mettere in sicurezza tutte le strutture pubbliche e private, anche portando a compimento lo studio antisismico iniziato dall’assessore Vito Tartarelli nella passata amministrazione e scomparso dalla discussione. Poi è necessario fare scelte politiche forti per consolidare la permanenza delle scuole, dell’asilo, della farmacia, della stessa parrocchia, delle poste, del palazzo municipale che, piano piano, si desertifica. Occorre valutare anche con la parrocchia, una gestione condivisa della conservazione e fruizione delle opere d’arte architettoniche e pittoriche, concordando le spese comuni e le modalità di apertura al pubblico, ponendo l’attenzione sui capolavori esistenti.
Nel palazzo comunale di via XX Settembre può essere riportato da Mosciano l’archivio storico, mentre c’è spazio anche per mostre ed incontri culturali. Nel borgo, poi, manca ancora il piano particolareggiato di cui si parla da oltre 10 anni, che servirebbe a dare regole precise ed applicabili per i colori ed i materiali delle facciate degli edifici, per ridare spazio e possibilità alle attività artigianali e commerciali, per rendere convenienti le ristrutturazioni delle abitazioni». Per Lombi, inoltre, è urgente sistemare la Fortellezza e realizzare nuovi parcheggi.<br/>fonte: <a href="http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2015/02/23/news/tortoreto-alto-rischia-di-spopolarsi-1.10924183">Il Centro</a>FRANCO MIRABELLI: Edilizia: "Governo in direzione giusta, ma fare di più per meno burocrazia"2013-07-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it691727Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/>"Questa mattina ho partecipato alla manifestazione delle associazioni edili in Piazza Affari a Milano. Chiedono più incentivi e meno burocrazia per un settore in crisi che rappresenta quasi il 20 per cento dell'economia lombarda. Hanno ragione e il decreto del fare e quello sull'efficienza energetica e le ristrutturazioni vanno nella direzione giusta". Lo dice il senatore del Pd <b>Franco Mirabelli</b>.
<p>
"Gli ecobonus - prosegue <b>Franco Mirabelli</b> - il 65 per cento di sgravi fiscali per le ristrutturazioni, le norme che chiariscono e semplificano procedure per le bonifiche e le terre da scavo e gli stanziamenti per la ristrutturazione di scuole ed edifici della Pubblica amministrazione possono dare lavoro e far riprendere l'economia. E' necessario, però, dare risposta alla domanda di semplificazione delle procedure e di tempi certi".<br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocratico.it/doc/257034/edilizia-mirabelli-governo-in-direzione-giusta-ma-fare-di-pi-per-meno-burocrazia.htm">partitodemocratico.it</a>Giorgio Clelio STRACQUADANIO: Crollo scuola di Rivoli: sinistra strumentalizza; il Governo non ha tagliato i fondi, verranno aumentati con la legge Gelmini.2008-11-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382800Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) <br/><br/>E’ vergognoso che la sinistra strumentalizzi la tragedia di Rivoli. La Provincia di Torino il 12 novembre scorso ha approvato 26 progetti esecutivi di manutenzione straordinaria per la sicurezza di altrettanti edifici scolastici, tra questi 26 edifici non rientrava l’istituto Darwin di Rivoli. Non solo: il piano approvato dalla provincia di Torino impegna risorse per 7 milioni di euro di cui solo 2,3 vengono dalla provincia e ben 4,7 vengono da regione e Stato. E’ quindi una doppia menzogna dire che il governo ha tagliato fondi. L’articolo 7/bis della legge Gelmini poi destina per la costruzione, manutenzione e sicurezza delle scuole il 5% dei finanziamenti alle grandi opere.<br/>fonte: <a href="http://www.votaberlusconi.it/notizie/arc_14450.htm">Sito del Popolo della Libertà</a>ENRICO MELASECCHE GERMINI: (TERNI) ENRICO MELASECCHE, UDC - CHIESA DI S.FRANCESCO: TEGOLE ANTICHE VENDUTE AL DOPPIO, ORRIBILI QUELLE NUOVE DA PALAZZINA POSTMODERNA. IN NESSUN''ALTRA CITTA' AL MONDO POTREBBE ACCADERE ALTRETTANTO2008-10-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381748Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Terni (TR) (Lista di elezione: UDC) - Consigliere Regione Umbria (Gruppo: UDC) - Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI) <br/><br/>Qualcuno pensa che a Terni, hanno ormai tutti l’anello al naso? Eppure sono moltissimi i ternani che non accettano il blitz con cui si sta sostituendo l’antico manto di copertura della Chiesa di S. Francesco, fatto di tegole e coppi segnati dal tempo, con un prodotto industriale, fresco di fornace, vistoso, più adatto ad una palazzina postmoderna di periferia.
E’ possibile accettare come ineluttabile la mancanza assoluta di buon senso, di gusto e di rispetto per il patrimonio d’arte e di cultura che ci perviene dal passato?
Occorre costatare di persona la vista orribile prodotta da quella scelta infausta. Il confronto fra i muri di pietra che hanno resistito a secoli di intemperie e che hanno visto scorrere la vita della nostra comunità fin dal Medio Evo, con il colore acceso del nuovo manto produce l’effetto di un pugno nello stomaco.
Neanche un cieco accetterebbe uno scempio del genere: solo chi non ha gli occhi della sensibilità può far finta di nulla.
Va assolutamente rimessa la copertura precedente, integrando gli esemplari rotti, prima che avvenga una speculazione inaccettabile. Temiano che coppi e tegole siano già in viaggio, venduti a caro prezzo, per qualche villa milionaria di chi ha già prenotato l’intero blocco.
Dispiace soprattutto che il lavoro di rimontaggio stia procedendo in barba a tutte le proteste.
La cosa che lascia esterrefatti è la constatazione che, chi dovrebbe intervenire, sonnecchia o gira lo sguardo altrove, dalla Soprintendenza ai Beni Monumentali, agli assessori competenti, si fa per dire, al Sindaco che polemizza su tutto ed offende chi si permette di mettere in dubbio qualche suo sproloquio.
La Chiesa di S. Francesco è patrimonio della città, tramandato da otto secoli di storia che va preservato con amore ed attenzione.
L’Assesssore alla Cultura Berrettini di cosa si occupa oltre che di pagare quei bravi ragazzi che vengono dalla Croazia a far pipì sul palco in legno del Verdi? Non crede, Assessore, fosse meglio impegnare con maggiore utilità quelle migliaia di euro della pulizia per comperare le tegole antiche mancanti? Oppure detrarle dai ricchi finanziamenti a festival e cinema cittadini? Ben venga anche il teatro di avanguardia, possibilmente senza banali provocazioni, ma almeno si salvaguardi gelosamente l’anima della città che non è solo Archeologia Industriale.
L’Assessore all’Arredo Urbano, Pileri cosa fa oltre che ad occuparsi di improbabili rotonde da rifare, magari di dossi da ritogliere, mentre ci sono strade che sembrano percorsi di guerra?
E’ possibile che a Terni ognuno possa fare di tutto e di più. Si tratta di incultura o, peggio ancora, di mancanza di amore per le proprie radici?
Questi amministratori credono che tradizione significhi solo Cantamaggio?
Enrico Melasecche, 26/10/2008<br/>fonte: <a href="http://www.enricomelasecche.it/articolo.asp?id_dati=820">www.enricomelasecche.it</a>ENRICO MELASECCHE GERMINI: (TERNI) ENRICO MELASECCHE, ENZO BONGARZONE, UDC - COSEA: LA CITTA' DEVE SAPERE, L'ASSESSORE ROZZI DICA TUTTA LA VERITA'. IL LAVORO E' SACRO MA CHE FA IMPRESA NON PUO' PRETENDERE SI ESSERE SOVVENZIONATO DALLA POLITICA. AFFARI & PARTITI HANNO PORTATO TERNI2008-10-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it381749Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Terni (TR) (Lista di elezione: UDC) - Consigliere Regione Umbria (Gruppo: UDC) - Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI) <br/><br/>Chiunque dica che i soci/lavoratori della Cosea perderebbero il posto di lavoro nel caso in cui il Comune si limiti a pagare i chilometri effettivamente percorsi e non quelli artatamente dichiarati da Presidenti di COSEA ed ATC, sostiene il falso. Chiunque abbia seguito la vicenda, complessa ma chiara, sa che il contratto prevede che ATC & Partners si farà carico del servizio per gli scolari e i disabili, quindi è assolutamente falso invocare in modo vittimistico il blocco del servizio, e chiunque lo dichiari, come ha fatto il sindaco ripetutamente, dichiara il falso.
I Soci COSEA hanno deciso autonomamente e volontariamente di recedere dall’accordo di cedere temporaneamente il ramo d’azienda all’ATC, accordo che avrebbe loro garantito lo stipendio e alla cittadinanza il servizio.
Basta che deliberino l’assegnazione all’ATC del servizio, anche solo temporaneamente, per ricominciare a prenedetr gli stipendi.
Qual è la vera ragione per cui allora non hanno accettato la sistemazione morbida delle loro posizioni?
Molti conoscono queste ragioni che sono di ordine politico e, dicono gli esperti, per evitare che emergano situazioni ben più anomale e singolari. Ma tutti tacciono. Perché?
Sarebbe compito della stampa approfondire l’argomento e portare alla luce ciò che c’è dietro, piuttosto che riportare di volta in volta le dichiarazioni vere o fasulle degli uni e degli altri.
Un’ultima domanda: se è vero come è vero che l’ATC sarebbe disponibile a gestire il servizio COSEA ad un prezzo di fatto pari a circa la metà di quello che pretende COSEA, come è possibile che il Presidente ATC& Partners, Sbarzella ed il Sindaco continuino a tentare di difendere il privato COSEA piuttosto che gli interessi pubblici di cui dovrebbero essere portatori?
Le dichiarazioni che in assoluta onestà intellettuale continuo a fare sono evidentemente pesanti ma non ho fino ad oggi avuto inl piacere di una smentita o di una querela in quanto sono frutto di un lavoro serio e professionale di accertamento che dovrebbero fare tutti i consiglieri comunali e tutte le forze politiche che hanno a cuore a che Terni abbia servizi pubblici gestiti in modo trasparente e di alta qualità.
Con tutto il rispetto per chi lavora ma è mai possibile con tutto il denaro a fiumi che è passato in modo da approfondire nell’ultimo decennio, per chilometri mai percorsi, dalle casse del Comune a quelle della COSEA, senza gara mnè senza controlli sulla effettività delle quantità dichiarate, i pulmini abbiamo ormai l’età di Matusalemme ed abbiano ormai milioni di chilometri sulle spalle senza che nessuno si preoccupi della sicurezza dei cittadini trasportati?
Perché tutta questa omertà?
Chiedo alle autorità competenti, alla magistratura, al Prefetto, a chi deve per ragioni di ufficio difendere la legalità e gli interessi generali: è possibile continuare con questa farsa, drenando risorse pubbliche alle spalle di 100.000 cittadini per favorire in tutti i modi possibili un privato solo perché fa parte della Lega delle Cooperative?
Enrico Melasecche, Enzo Bongarzone, 24/10/2008<br/>fonte: <a href="http://www.enricomelasecche.it/articolo.asp?id_dati=821">www.enricomelasecche.it</a>