Openpolis - Argomento: omosessualitàhttps://www.openpolis.it/2013-10-28T00:00:00ZFabrizio Benzoni: Dichiarazione relativa all'ordine del Giorno sulla Legge Omofobia presentata da Forza Italia in Consiglio Comunale2013-10-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it711993Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Brescia (BS) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>Io devo ammettere che la prima volta che ho letto le parole di questo ordine del giorno promosso dai colleghi di Forza Italia sono rimasto, come si dice a Brescia, “chiarito”, e sono rimasto anche dispiaciuto dal fatto che questo ordine del giorno fosse firmato da tutte e cinque le persone che compongono il nostro Gruppo consiliare, anche perché sia a livello nazionale che a livello locale alcuni esponenti dello stesso partito hanno avuto una posizione decisamente più aperta nei confronti dell’omosessualità e della legge anti-omofobia.
Questo ordine del giorno vuol sostanzialmente farci dire, farcelo dire al Parlamento, che dobbiamo bloccare una legge anti-omofobia che va a integrare la legge Mancino perché è limitante nella libertà religiosa e di pensiero. È un ordine del giorno che ci sta dicendo, sostanzialmente, che - nel frattempo è andato avanti al Senato - questa proposta di legge potrebbe negare i principi della Costituzione impedendo, per esempio, la lettura dei passi di San Paolo. Io sono contento che l’abbia fatto Margherita Peroni la lettura dell’articolo 3; forse bisognerebbe farlo anche fino in fondo, perché si capisce perché c’è bisogno di legiferare su questo tema. L’articolo 3 dice: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica e di condizioni personali e sociali”, ma dice anche: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Va ricordato, perché quando lei cita un sondaggio che dice che su 1.500 nessun italiano è omofobico, secondo questo sondaggio, l’ha detto lei prima, non capisco se leggiate i giornali all’incontrario, nel senso che mi sembra che ogni settimana ci siano degli atti che facciano capire perché questa legge è necessaria, e forse questa legge è a maggior ragione necessaria perché, come il dato che lei cita, il 74% degli italiani non ha ostacoli in una legge anti-omofobia, proprio perché negli ultimi anni il popolo italiano è avanzato velocissimamente su questo tema. Peccato che l’hanno fatto le Istituzioni, non l’ha fatto la politica; noi sentiamo ancora oggi in un Consiglio comunale dire: non è che qualcuno vuol far passare l’omosessualità per normalità? Ma così è, così è, e per giustificare un ordine del giorno contro una legge anti-omofobia si collega questo al matrimonio gay, all’adozione gay, all’affitto degli uteri. Questo è deprimente, a mio avviso.
Io credo che la legge in discussione non impedirà la citazione dei passi di San Paolo, bensì potrà impedire che quei passi particolarmente forti sul tema dell’omosessualità non possano essere usati come incentivo all’odio omofobico e all’istigazione alla violenza, perché il confine fra il citare e l’utilizzare le parole di San Paolo - l’avete citato voi – come istigazione alla omofobia è molto semplice, considerando che, come ricordava la consigliera Gamba, in alcuni passi ricorda che ogni persona che abbia compiuto atti omosessuali merita la pena di morte.
Il confine è breve, ma è abbastanza evidente, fra esprimere un’opinione, che rimarrà del tutto legittimo, e, al contrario, istigare all’odio e alla violenza, che è totalmente differente.
Sono felice di poter dire tre cose che mi hanno visto studiare nella preparazione di questo intervento.
Intanto ho interpretato tre preti, visto che la consigliera Parmigiani sosteneva che è una lisciata al pelo dei cattolici, tre preti che ho incontrato per strada, certamente non sono i più radicali, ma che mi hanno confermato non leggere quei passi nelle loro parrocchie da almeno vent’anni, perché fuori tempo. Va ricordato che quei passi, per esempio, sono fuorilegge nella cattedrale dedicata a San Paolo, in Inghilterra, a lui dedicata, ma quei passi sono comunque fuorilegge, evidentemente non sono tutti matti nel resto d’Europa. E visto che proprio la consigliera Parmigiani – su questo non mi trova d’accordo – diceva che chi ha presentato questo ordine del giorno voglia lisciare il pelo ai cattolici, io credo che non sia così, proprio perché le parole del Papa vanno in direzione tutt’altra rispetto a quello che voi state dicendo.
Mi piace citarle perché c’è un ragionamento che ha fatto al ritorno dal Brasile, che, secondo me, è interessante. Parole di Papa Francesco: la Chiesa è la casa di tutti, non una piccola cappella che può contenere solo un gruppetto di persone selezionate. Non dobbiamo ridurre il seno della Chiesa universale a un nido protettore della nostra mediocrità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. E’ inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo o gli zuccheri alti, si devono curare le sue ferite, poi parleremo di tutto il resto. E deve essere curata ogni tipo di ferita. – E qua forse arriva la parte principale – Io non sono nessuno per giudicare una persona omosessuale. – (Però da qualcuno) in questo Consiglio comunale – dicendo questo, io ho detto ciò che dice il catechismo – e nella mozione dice il contrario –. Una volta una persona mi chiese se approvavo l’omosessualità, io allora le ripresi: secondo te, Dio, quando guarda una persona omosessuale, ne approva l’esistenza con affetto o la respinge condannandola?
Nella vita Dio accompagna le persone e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione, bisogna accompagnarle con misericordia. – Arriva l’ultimo pezzo che è fondamentale – Questo vale tanto per le persone omosessuali ma anche per gli altri cristiani che vivono in situazioni complesse, come i divorziati e le donne che hanno abortito. Ecco perché non credo che chi ha fatto questa mozione vada a lisciare il pelo ai cattolici, perché uno che guida i cattolici ha un’opinione un po’ diversa.
E allora in un Paese che sempre più si sta mostrando aperto e pronto a un cambio culturale noi dobbiamo respingere con forza questo ordine del giorno e voteremo convintamente contro. Ancora più dopo l’emendamento dell’onorevole Gitti, che ha sostanzialmente modificato il provvedimento stesso, rendendolo praticamente inutile.
Noi, oltre a ribadire la contrarietà a questo ordine del giorno, speriamo che l’iter del Parlamento porti alla Camera ad annullare le modifiche apportate e a tornare indietro rispetto a quell’emendamento.
Ricordo l’emendamento perché è importante: non costituiscono discriminazione le condotte assunte all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, ovvero di religione e di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni.
Mi dovrò ricordare, qualora voglia compiere condotte discriminanti, di farlo come Fabrizio Benzoni, Consigliere comunale, e non, al contrario, come Fabrizio Benzoni, cittadino.
Noi di Brescia per Passione lo ribadiamo, speriamo che il Parlamento possa tornare indietro, non nel senso che chiede questo ordine del giorno, ma ripristinando il testo originale ed eliminando, quindi, l’emendamento Gitti.
<br/>fonte: <a href="http://www.comune.brescia.it">Comune Brescia</a>Giuliano Pisapia: Gay Pride a Milano: Giuliano Pisapia ribadisce l'impegno contro le discriminazioni2011-06-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it586765Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Milano (MI) (Partito: Sel) - Consigliere Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) - Consigliere Consiglio Comunale Milano (MI)<br/><br/>Milano come tante altre città in Europa e nel mondo si tinge di colori arcobaleno: è iniziata la stagione dell'orgoglio gay e della difesa dei diritti delle minoranze.
Dopo un importante e significativo risultato raggiunto a New York che dice si ai matrimoni gay, la città che conta più attivisti nella comunità LGBT d'Italia è proprio il capoluogo lombardo.
La Milano arcobaleno ribadisce le proposte fatte al neo-sindaco Giuliano Pisapia, che durante la fare di propaganda pre-elezioni ha assicurato il registro delle unioni civili.
Il nuovo sindaco di centro-sinistra era assente alla manifestazione, ma ha commentato in differita le richieste dei manifestanti: "Nella nostra Milano non ci saranno né ghetti, né esclusi né invisibili. Forte sarà l'impegno mio e di Milano per combattere ogni tipo di discriminazione."
Le sue promesse suonano come una manna dopo il recente risultato del testo che proponeva l'omofobia come reato, bocciato in Parlamento. Le associazioni Arcigay e Agedo (associazione genitori di omosessuali) hanno espresso subito la loro soddisfazione sui social network.
Al gay pride di Milano di ieri si conta una massiccia adesione di circa 50 mila persone. Un successo senza precedenti in Italia, sebbene anche altre città hanno avuto le loro piccole conquiste: a Napoli i manifestanti hanno incontrato il neosindaco Luigi De Magistris, sebbene impegnato nella risoluzione dell'emergenza rifiuti, ha aperto il corteo a Piazza Plebiscito.<br/>fonte: <a href="http://magazine.ciaopeople.com/News_WorldInfo-1/Societa-9/Gay_Pride_a_Milano__Giuliano_Pisapia_ribadisce_l_impegno_contro_le_discriminazioni-28265">ciaopeople</a>STEFANO BENEDETTI: Lettera al Vescovo sul BarCamp sulle diversità2010-09-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it505937Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Massa (MS) (Lista di elezione: La Destra) <br/><br/>Sua Eminenza, Le scrivo queste poche righe per sensibilizzarla ad una questione che a mio avviso ha una portata enorme rispetto a quella che dovrebbe essere la dignità umana ed il rispetto verso la religione, la comunità cristiana e i cittadini tutti.
Mi riferisco alla già famosa "festa del finocchio" ( con iniziali volutamente minuscole), il cui solo nome dovrebbe far vergognare gli organizzatori, pederasti, lesbiche, atei e tutto ciò che di più schifoso esiste al mondo, basta pensare che tanti di questi individui, sono gli stessi che scaldano le serate notturne dei pervertiti che si svolgono in quel di Torre del Lago.
Ma ognuno é libero di fare quello che vuole, l' importante che rispetti la libertà altrui e che abbia la sensibilità di non offendere la religione e soprattutto i Santi amati e pregati da coloro che la professano, ma non solo, da tutti i credenti e forse anche da tanti non credenti.
Con questa festa tutta la comunità Cristiana Apuana sarà offesa nel proprio spirito e Piazza S. Francesco profanata da orde di maniaci, spavaldi contro natura che dovrebbero, invece, festeggiare da un' altra parte, lontano dalla città e dallo sguardo innocente dei bambini.
Per questo motivo, la invito a nome di tanti cittadini che la pensano come me, a farsi garante della nostra richiesta nei confronti del Sindaco affinché revochi l'autorizzazione agli organizzatori della festa in quella piazza, dedicata ad un Santo amato e venerato da tutti proprio per la Sua semplicità umana e religiosa.
Non é pensabile che la festa sia stata dislocata in Piazza S. Francesco, solamente per una questione logistica e che il Sindaco non abbia pensato all'impatto che avrebbe la presenza di pederasti e lesbiche senza pudore in una Piazza che, anche se non consacrata, rappresenta l'essenza della cristianità ed é dedicata ad una Santo che per propria indole non ha nulla a che fare con gli spogliarelli delle drag queen o con i temi della comunità gay, che se si sentono discriminati dalla società, significa che sono vittime di se stessi per il proprio modo di comportarsi: gente che si isola e che si ritrova nelle zone gay solo per fare sesso, casino e niente altro.
Mi auguro che questo appello venga accolto e che il Sindaco Zubbani comprenda la gravità della decisione di spostare la festa in Piazza S. Francesco.
Credo comunque che abbiamo il diritto di manifestare di svolgere la festa, ma sicuramente senza ostacolare la società e offendere la religione.<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/comunicati/l-associazione-radicale-certi-diritti-parteciper-oggi-alla-sagra-del-finocchio-di-carrara">Radicali Italiani</a>Paolo FERRERO: Sulla disabilità meno retorica e una verità: il governo taglia i fondi2008-12-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382715<br />
Ieri si è celebrata la giornata internazionale delle persone con disabilità, di 650 milioni di persone con disabilità, e solo ora tutti si accorgono, stampa e politica, che esiste la Convenzione Onu sui loro diritti, che nel marzo 2007 sottoscrissi a New York a nome del Governo come ministro della Solidarietà sociale e che ancora non è stata ratificata dal Parlamento italiano, determinando un ritardo di impegno del nostro Paese ad adeguare la legislazione ai principi in essa delineati. Principi sul rispetto della dignità, dell'autonomia, della libertà di persone che vivono in condizioni di discriminazione, di difficoltà di partecipazione e d'inclusione sociale.<br />
Oggi, però, non possiamo solo limitarci a celebrare una giornata e dimenticarci per il resto dell'anno che le persone con disabilità continuano a subire sistematicamente la violazione dei propri diritti.<br />
In questo senso apprezziamo l'invito del capo dello Stato a non far pagare le conseguenze della crisi economica in atto alle persone con disabilità, che hanno bisogno di maggiore sostegno e di vedersi riconosciuti i propri diritti di "persone". Ma dobbiamo constatare che il Governo va in tutt'altra direzione: taglia il fondo nazionale per le politiche sociali, le risorse agli enti locali, azzera dal 2010 il fondo sulla non autosufficienza. Poi, con le ultime disposizioni, che hanno distribuito miliardi alle banche e pochi spiccioli alle fasce più deboli, per lo più in forma caritatevole, si afferma l'intenzione di smantellare il sistema di protezione sociale e di voler mantenere per il futuro condizioni di diseguaglianza ed esclusione sociale dei più deboli.<br />
I diritti universali delle persone devono essere le fondamenta di un nuovo modello sociale, in cui le differenze di ogni essere umano siano percepite come una ricchezza e non come uno ostacolo alla crescita economica o, peggio, come una minaccia alla conservazione di un'ideologia politica liberticida e discriminatoria. Per questo condanniamo nettamente la posizione espressa dal Vaticano, che rifiuta di firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, in quanto non contiene un rifiuto esplicito all'aborto, e contemporaneamente si schiera contro la depenalizzazione universale dell'omosessualità proposta dal Governo francese. Una posizione inaccettabile contro i diritti sociali e civili sanciti a livello nazionale ed internazionale, dalla nostra Costituzione alla Dichiarazione Universale sui Diritti Umani, che quest'anno celebrano 60 anni di esistenza e, in parte, di aspettative disattese.
Le persone con disabilità e le organizzazioni che le rappresentano chiedono pari opportunità, il diritto alla salute, all'educazione, al lavoro, ad una vita indipendente e noi tutti dobbiamo impegnarci perché tutto ciò non rimanga solo scritto sulla carta, ma divenga la realtà di un mondo diverso, fatto di persone diverse e "uguali".
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=K2ZZE">Liberazione - Paolo Ferrero</a>DANIELA BENELLI: Milano città provinciale, serve più attenzione alla cultura da parte delle istituzioni.2008-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383126Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Milano (Partito: DS) <br/><br/><b>Che cosa pensa del nuovo assessore alla Cultura Finazzer Flory?</b><br />
Non mi faccia dare giudizi. Sarebbe di cattivo gusto.<br />
<br />
<b>Allora parliamo del suo manifesto...</b><br /><br />
L'assessore avrà bisogno di tempo per fare la diagnosi su Milano e per capire le cose più importanti da fare. E' giusto dargli tempo. Poi nel manifesto ci sono cose giuste, ma il problema vero è come le si affronta.<br />
<b>Lei come le affronterebbe?</b><br />
Intanto c'è un problema di fondo. Milano deve decidere se diventare una città aperta, tollerante e multiculturale oppure no. Anche le cose denunciate da Sgarbi nel suo nuovo libro fanno emergere una città culturalmente chiusa e provinciale.<br /><br />
<b>Ad esempio?</b><br />
La chiusura nei confronti dell'omosessualità e la paura nei confronti dell'immigrazione che fanno diventare il clima molto pesante.<br /><br />
<b>Insisto. Finazzer Flory è in grado di invertire questa tendenza?</b><br />
Se c'era una persona che più di tutte poteva avere questa caratteristica era Sgarbi e si è visto la fine che ha fatto. Il problema non è tanto ciò che Finazzar vorrebbe fare, ma ciò che nell'insieme il governo della città gli consentirà di fare. Per le prime uscite che ha fatto sui graffiti e sul festival nomadi, quest'ultima abbastanza indefinita, è stato castigato. Ho qualche dubbio che ci sia il retroterra giusto e suo malgrado rischierà di essere ostaggio di un clima di chiusura.<br /><br />
<b>In vista dell'Expo come si può invertire questo trend?</b><br />
Intanto Milano deve essere una città aperta anche agli apporti delle altre culture. L'Expo è la prova del fuoco. Credo poi che la città abbia bisogno di ripensare i propri spazi. Mi piacerebbe che ci fosse un'attenzione all'uso degli spazi urbani. Mi colpisce la soluzione pessima che si prospetta per la Galleria: il fatto che le librerie del centro debbano trasferirsi in periferia perché il Comune aumenta gli affitti rischia di impoverire il cuore della città. Adottando queste politiche ci rimangono solo le banche e le moda.<br /><br />
<b>E in periferia cosa è necessario fare?</b><br />
Ci sono tantissime associazioni in cerca di una sede e altrettanti spazi abbandonati, magari di proprietà dell'Aler o del Comune con affitti spropositati.<br /><br />
<b>La Provincia cosa sta facendo per rilanciare la cultura?</b><br />
Abbiamo creato una rete virtuale vera che si chiama Metrocult che raccoglie i creativi del territorio e le associazioni culturali. Per la primavera stiamo organizzando un incontro pubblico che verterà sul tema degli spazi. La cosa sorprendente è che il Comune non sappia nemmeno di avere questo grande potenziale di associazioni e di gente che ha voglia di partecipare e di fare cultura.<br /><br />
<b>Facendo degli esempi pratici, quali strutture andrebbero rivitalizzate?</b><br />
Il Pac è morto. Per rilanciare l'arte contemporaneo a Milano bisogna almeno rilanciare gli spazi che ci sono. Inoltre manca una biblioteca civica moderna e spaziosa. Una città con 140mila studenti universitari ha solo la Sormani e intanto aspettiamo la Biblioteca europea i cui lavori sono fermi al palo. Tornando a Finazzer, è essenziale capire se riuscirà ad affrontare questi nodi e soprattutto se glielo faranno fare.<br/>fonte: <a href="http://www.affaritaliani.it/milano/milano-daniela-benelli-assessore021208.html">Affari Italiani</a>Laura BIANCONI: FECONDAZIONE: L'INGHILTERRA BOCCIA IL VALORE DELLA FAMIGLIA2008-05-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it356027Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) <br/><br/>"La decisione votata dalla Camera dei Comuni inglese di eliminare l'obbligo per le cliniche della fertilità che vi sia la necessità che il nascituro abbia una figura paterna, è moralmente e culturalmente ingiusta". A sostenerlo la Senatrice del PDL Laura Bianconi che sottolinea: "le decisioni che la Gran Bretagna sta assumendo su questa materia - spiega la senatrice -sono veramente gravi ed aberranti, ieri abbiamo scoperto che si permetterà ai laboratori inglesi di mescolare embrioni umani e animali per dar vita ad embrioni misti, poi che non si è voluto abbassare alla ventiduesima settimana il termine ultimo per permettere un IVG ed oggi scopriamo che, nel nome di un femminismo imperante e dannoso, si vuole privare che il nascituro abbia una figura paterna/maschile di riferimento. Stiamo veramente toccando il fondo - conclude Bianconi - ci si ostina a vedere la nascita di un figlio come un diritto che deve essere esaudito a tutti i costi. Non si tiene assolutamente conto del bene del nascituro e delle conseguenze psicologiche di quest'ultimo nel crescere con genitori (single lesbiche o gay) che non possono permettergli di avere quei tradizionali paletti di riferimento che da sempre hanno contribuito, attraverso la classica figura della famiglia, a creare una sana società fatta di valori e principi morali che in una situazione anomala di questo tipo verrebbero necessariamente a mancare".
Roma, 21 maggio 2008
<br/>fonte: <a href="http://groups.google.it/group/cesenalibera/browse_thread/thread/9927d8a54877cc04?hl=it">CesenaLibera</a>GIANCARLO GENTILINI: "Via gay, lesbiche e Dc"2008-03-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331148Alla data della dichiarazione: Vicesindaco Comune Treviso (TV)- Vicesindaco Comune Treviso (TV) (Partito: Lega) <br/><br/><br />
<b>ELEZIONI COMUNALI</b><br />
<b>Show dello Sceriffo alla presentazione dei candidati di Lega e Pdl</b><br /><br />
Gentilini show alla presentazione dei candidati di Lega e Pdl per le prossime elezioni comunali.<br />
Il prosindaco ha tuonato: non voglio democristiani (dimenticando che del Pdl fa parte anche la Dc di Rotondi). <br />
Lo Sceriffo ha dettato le regole ai candidati leghisti e alleati ed è tornato ad attaccare gay e lesbiche. <br /><br />
E ha avvertito i futuri assessori: <b>«In giunta non si scaldano sedie, perché sotto ci metto i punteruoli di acciaio e vi buco il culo».</b><br />
Gobbo si è detto convinto della vittoria fin dal primo turno: «La nostra compagine sarà senz'altro quella che governerà Treviso per i prossimi cinque anni - ha detto - è la quarta volta che la Lega si presenta alla città, vinceremo».<br />
Intanto Paolo Camolei ha rilanciato la proposta di affiancare ai vigili urbani degli ausiliari stranieri, come mediatori con gli immigrati.<br />
Blitz della Sinistra Arcobalento con Nicola Atalmi, infine, contro il park Vittoria.<br />
<br/>fonte: <a href="http://tribunatreviso.repubblica.it/dettaglio/Gentilini:-Via-gay-lesbiche-e-Dc/1438976?edizione=EdRegionale">La Tribuna di Treviso - Alessandro Zago</a>BEATRICE BIAGINI: Convivenze, nuove famiglie, e diritti: una dimensione europea2008-03-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it331041Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Firenze (Lista di elezione: DS) - Consigliere Consiglio Comunale Fiesole (FI) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/>Non vediamo segni di rovina o di incivilità nelle società che hanno regolamentato le unioni di fatto e hanno riconosciuto i matrimoni omosessuali. Solo in Italia la discussione sembra prigioniera di immagini folkloristiche di che cosa significhi convivere, avere cura del proprio compagno o compagna, o desiderare di mettere al mondo dei figli, o adottarli.
Sui diritti dei conviventi e i matrimoni omesessuali, come minimo si deve discutere su basi chiare, al di là delle "preferenze" per questo o quel "principio etico". E oggi è possibile farlo. Invece di parlare di problemi immaginari creati da unioni immaginarie, si può andare a vedere che cosa accade con le unioni reali nei paesi che hanno regolamentato i diritti dei conviventi o legalizzato i matrimoni omosessuali.
(...)
I Pacs non riducono la natalità. E i matrimoni omosessuali non creano ambienti familiari ostili allo sviluppo dei figli, propri o adottivi.
Sul piano etico, una società che abbandona una parte della popolazione, in particolare la parte che più di ogni altra è esposta a discriminazioni, relegandola in una una zona in cui non vige il diritto, non può considerarsi giusta. I diritti delle coppie di fatto devono essere affermati chiaramente. Una legislazione europea, che preveda quantomeno dei Pacs europei riconosciuti in ogni stato dell'Unione, permetterà a molti cittadini di superare la non 'esportabilità' della loro unione e a molti altri di avere semplicemente riconosciuto il loro progetto di vita.
<br/>fonte: <a href="http://beabiagini.googlepages.com/convivenze%2Cnuovefamiglie%2Cediritti">Beatrice Biagini - Partito Democratico Europa</a>VALTER VELTRONI: PAOLA CONCIA CANDIDATA NELLE NOSTRE LISTE2008-02-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it329535<b>"Il Pd candida nelle sue liste una delle persone piu' impegnate nella battaglia a favore degli omosessuali e contro l'omofobia, Paola Concia".</b><br />
<b>Ad annunciarlo e' il segretario del Pd, Walter Veltroni, durante una conferenza stampa, smentendo cosi' un articolo apparso oggi su un quotidiano che critica il Pd per essere un partito che non porta i gay in Parlamento, "come se in noi potesse scattare - spiega Veltroni - un atteggiamento di carattere discriminatorio. Mi piacerebbe non si inventassero notizie".</b><br/>fonte: <a href="http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/politica/rep_politica_n_2943357.html">Repubblica.it</a>Paolo FERRERO: Su coppie gay e lotta all’omofobia la linea di Veltroni simile a quella di Mastella2008-02-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it330424Alla data della dichiarazione: Ministro Solidarietà Sociale (Partito: PRC) <br/><br/>“Evidentemente l’offensiva clericale in atto nel nostro paese ha fatto breccia nel Partito Democratico che sui temi dei diritti civili finisce per abbracciare posizioni degne di Mastella. Così non sorprende, ma preoccupa non poco, il fatto che dal programma del PD scompaia il riferimento ai diritti delle coppie omosessuali e alla lotta contro l’omofobia. Questo in un momento in cui gli attacchi politici e le violenze, come quella contro un locale gay di Roma, contro la comunità glbt si fanno ogni giorno più forti
<br/>fonte: <a href="http://www.paoloferrero.it">blog</a>Marco CAPPATO: interrogazione sul mancato recepimento della direttiva 2000/78/ce contro le discriminazioni per orientamento sessuale.2007-12-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327470Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/>Ue sollecita Italia a recepimento norme contro omofobia
BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha scritto una lettera a Italia, Lettonia e Finalandia lamentando il mancato recepimento delle direttive contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale.
Lo ha riferito oggi a Bruxelles il deputato europeo Marco Cappato che aveva presentato una interrogazione sul mancato recepimento della direttiva 2000/78/ce contro le discriminazioni per orientamento sessuale.
La Commissione europea ha annunciato oggi di avere inviato ai tre Stati membri "lettere d'ingiunzione relative a problemi manifesti concernenti il pieno recepimento delle disposizioni che vietano ogni discriminazione basata sulle tendenze sessuali", ha detto Cappato.
"Si prevede che nei prossimi mesi la Commissione prenderà un'ulteriore decisione per quanto riguarda i provvedimenti per infrazione", ha aggiunto.
L'argomento è di attualità in Italia dopo che la senatrice Pd Paola Binetti, dell'area teodem, ha negato il proprio voto di fiducia al governo sul decreto sicurezza la scorsa settimana per protesta contro la norma sulla parità di genere introdotta con un emendamento della sinistra radicale.<br/>fonte: <a href="http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-12-11T143512Z_01_L1155618_RTRIDST_0_OITTP-UE-ITALIA-OMOFOBIA.XML">Reuters</a>GIANCARLO GENTILINI: «Pulizia etnica contro i culattoni»2007-08-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it276601Alla data della dichiarazione: Vicesindaco Comune Treviso (TV)- Vicesindaco Comune Treviso (TV) (Partito: Lega) <br/><br/>TREVISO - "Pulizia etnica contro i culattoni": così il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, ex primo cittadino della città veneta, ha dichiarato guerra ai gay, che avrebbero trasformato il parcheggio di via dell'Ospedale in un luogo di incontro dove si consumano rapporti sessuali, suscitando le proteste degli abitanti della zona.<br />"VADANO IN ALTRI CAPOLUOGHI" - "Darò subito disposizioni alla mia comandante (dei vigili urbani, ndr) affinchè faccia pulizia etnica dei culattoni - ha detto ai microfoni di Rete Veneta l'ex sindaco sceriffo della Lega, riportano i quotidiani locali - Devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c'è nessuna possibilità per culattoni e simili".<br/>fonte: <a href="http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/09/gentilini_gay_pulizia.shtml">www.corriere.it</a>