Openpolis - Argomento: biblioteche comunalihttps://www.openpolis.it/2012-05-31T00:00:00ZAndrea Moscatelli: Biblioteca comunale2012-05-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it656698Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Aquileia (UD) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) - Assessore Comune Aquileia (UD) (Partito: LISTA CIVICA) <br/><br/><br />
Ha riaperto al pubblico la biblioteca comunale di Aquileia, in via Roma, rimasta chiusa per alcuni mesi durante i quali sono stati eseguiti lavori di riqualificazione interna.
<p>«Agli ambienti del primo piano, già adibiti a biblioteca (circa 150 mq) - dice - si sono aggiunti ulteriori 120 metri quadri al pianterreno, raddoppiando di fatto lo spazio a disposizione per l’archivio dei testi e per la loro consultazione. Sempre al pianterreno sono presenti due postazioni pc con collegamento internet, a servizio gratuito per gli utenti della biblioteca».<br />
<br/>fonte: <a href="http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2012/05/31/NZ_45_03.html">Messaggero Veneto</a>ANDREA BOSSI: Fahrenheit 2012, Casalpusterlengo, quando la cultura è di troppo 2012-01-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it688722Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Casalpusterlengo (LO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) <br/><br/>Il 2012 doveva, secondo le parole ottimistiche dell’assessore Grazioli, essere l’anno del rilancio della cultura a Casalpusterlengo ed in particolare della biblioteca comunale. Infatti, i toni trionfali con cui gli amministratori hanno accompagnato la descrizione della modifica dell’orario di apertura della struttura lasciavano presagire importanti novità. La realtà è però notevolmente distante dalla propaganda politica. La biblioteca da gennaio chiuderà sì i battenti alle 18.30 anziché alle 18.00 (come avvenuto nell’ultimo anno) ma a chi parla di conquista notevole si dovrebbe ricordare che sino al 2010 l’orario di apertura si protraeva sino alle 19.00; dunque mezz’ora in più di quanto accade oggi. Tuttavia, per non essere tacciati di spirito preventivamente polemico, è giusto accogliere la modifica con piacere (ma non con eccessi di retorica dell’elogio) perché risponde in parte alle istanze di molti studenti universitari e di molti lavoratori che si sono visti circoscrivere la possibilità di accesso al servizio. Altri problemi però stanno minacciando la stabilità della mediateca casalina e riguardano in prima istanza il personale. Due dipendenti, con il nuovo anno, sono passati da un impiego full time di 36 ore ad un part time di 18 ore. L’amministrazione, nonostante la contrarietà palesata dalle opposizioni e i dubbi emersi duranti gli ultimi incontri della commissione biblioteca, ha deciso di sopperire all’unità operativa persa effettuando un trasferimento interno: un dipendente comunale sarebbe dunque stato trasferito al servizio di biblioteca. Ahinoi questo unità di personale nel mese di gennaio non è stata ancora attivata, minando così il regolare svolgimento dei lavori all’interno della struttura. Altra tegola riguarda poi la mancata conferma dei ragazzi del servizio civile che integravano e coadiuvavano il personale pubblico. Con sole tre persone attive la mole di lavoro sta diventando troppo sproporzionata e si rischia di perdere per strada anche attività collaterali di promozione culturale che negli ultimi anni hanno animato i pomeriggi e i weekend della nostra città. Con un patrimonio di 34.000 libri, oltre 4.000 tra CD e DVD, con un numero registrato di più di 25.000 accessi nell’ultimo anno e con la promozione più di 50 iniziative culturali, la mediateca casalina costituisce un collettore di capitale sociale notevole non solo per la nostra città ma anche per l’intero territorio provinciale. Al centro della cittadella della cultura, essa si è trasformata in un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per diversi ragazzi. Le operazioni ragionieristiche che nell’ultimo anno hanno limato gli orari e hanno parzialmente circoscritto la promozione di eventi pubblici, sviliscono la funzione culturale ed educativa che costituisce il fondamento di una biblioteca pubblica: accessibilità, trasversalità dell’offerta tematica e l’eterogeneità degli strumenti di consultazione. Oggi gli input culturali e informativi ci giungono da fonti differenti e la liquidità con cui le informazioni viaggiano ci consente di reperire un flusso ingente di spunti di riflessione: una biblioteca moderna deve necessariamente essere capace di recitare il ruolo di riferimento nella formazione delle nuove generazioni sapendo sperimentare e diversificare le sue prestazioni. Questo era quanto prospettato dalla precedente giunta di centrosinistra; questo è anche quanto la politica della calcolatrice del centrodestra non sa comprendere. Da un anno si sapeva che il personale avrebbe affrontato simili ostacoli: nonostante i richiami delle opposizioni e della commissione biblioteca, nessuno però si è per tempo mobilitato.<br/>fonte: <a href="http://www.gdlodigiano.it/2012/01/19/1179/">Sito dei GD del Lodigiano</a>MARIA GEMMA AZUNI: Interrogazione sull'assegnazione nuovi spazi alla Biblioteca Giordano Bruno 2010-03-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it495409Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Roma (RM) (Gruppo: Misto) <br/><br/>Prot. n. 85 del 17.03.2010<br />
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA<br />
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La sottoscritta Consigliera Comunale<br />
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PREMESSO<br />
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che nel 1979 nasce la biblioteca circoscrizionale di via Giordano Bruno dalle ceneri dell'Ente Nazionale per le Biblioteche Popolari e Scolastiche, affidata in gestione dal Comune di Roma alla cooperativa "Il Pozzo" (legge 285/77), attualmente patrimonio dell’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali del Comune di Roma;<br />
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che la sede assegnata- circa 100 mq- si è rilevata già dal 1985 totalmente inadeguata considerata la consistenza del patrimonio librario di cui dispone la struttura e le numerose e varie attività collaterali promosse dall’Istituzione che non disponendo di idonei spazi, non soddisfa in maniera adeguata le richieste dell’utenza;<br />
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che negli anni si sono succedute vari interventi, spesso contradditori tra loro, per definire la nuova sede della biblioteca, finora mai concretizzatasi in una assegnazione definitiva di nuovi spazi;<br />
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PRESO ATTO<br />
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Che la media di spazi anche per biblioteche più piccole è di circa 300 mq ed attualmente l’attività della Biblioteca Giordano Bruno è fortemente compromessa dall’oggettiva difficoltà di mantenere un buon livello qualitativo del servizio;<br />
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nonostante tale situazione la biblioteca registra un’alta affluenza di pubblico - circa 300.000 utenti l’anno- che da anni lamentano l’assenza di spazi idonei di esposizione e consultazione;<br />
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dal 2008 è stato limitato il servizio di prestito librario in considerazione del fatto che il magazzino nel quale erano ospitati gran parte del patrimonio librario è stato dichiarato non conforme alle disposizioni di legge in materia di prevenzione e sicurezza antiincendio;<br />
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CONSIDERATO<br />
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che nel Municipio XVII attualmente ci sono locali di proprietà comunali disponibili come gli spazi del Mercato di Via Trionfale;<br />
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che i centri Bibliotecari, per i servizi offerti e per il ruolo di collante che svolgono nel territorio, sia punto di scambio che di fruizione culturale, rappresentano un punto di aggregazione fondamentale soprattutto per le fasce giovanili e per gli anziani;<br />
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VISTO<br />
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che nel corso dell’inaugurazione del mercato dell’11 marzo 2009 il Sindaco Gianni Alemanno, ha solennemente promesso ai cittadini presenti, che negli spazi vetrati sopra il mercato Andrea Doria sarebbe stata realizzata l’agognata nuova sede della biblioteca Giordano Bruno;<br />
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che l'assessore Umberto Croppi, il 14 maggio 2009, ha partecipato alla seduta del Consiglio del Municipio XVII, convocato proprio sulla questione della biblioteca e ha dichiarato pubblicamente il suo impegno per definire al più presto l’assegnazione di un nuova sede per la biblioteca a conferma dell’attenzione dell’Amministrazione comunale verso l’apertura di un importante punto di riferimento culturale per i cittadini residenti nel Municipio XVII;<br />
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che il Consiglio Comunale ha approvato il 17 novembre 2008 l’o.d.g. n. 30 - collegato all’approvazione della delibera n. 94/08 - Bilancio 2009 - nel quale si impegna il Sindaco e la Giunta a incrementare, in sede di approvazione di Bilancio le risorse finanziarie dell’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali finalizzate al miglioramento dei servizi per favorire una pianificazione culturale più incisiva nelle periferie della città di Roma con particolare riguardo a quei municipi sprovvisti o fortemente carenti;<br />
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INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE<br />
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PER CONOSCERE<br />
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quali sono gli elementi ostativi che a tutt’oggi hanno impedito l’assegnazione di una nuova sede alla Biblioteca Giordano Bruno;<br />
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quali sono le iniziative adottate e quelle che si intendono intraprendere per la definitiva assegnazione di nuovi locali per la suddetta Biblioteca e quali sono i tempi previsti di attuazione.<br />
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Fir.to On.le Gemma Azuni (Gruppo Misto)<br/>fonte: <a href="http://www.gemmazuni.it/in-campidoglio/item/143-assegnazione-nuovi-spazi-alla-biblioteca-comunale-xvii-municipio">www.gemmazuni.it</a>MARIA GEMMA AZUNI: Lo scandalo della Biblioteca Giordano Bruno2010-03-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it495408Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Roma (RM) (Gruppo: Misto) <br/><br/>Trovo scandaloso che a distanza di tanti anni ancora non si sia definita l’assegnazione dei locali dove ospitare la storica Biblioteca Comunale Giordano Bruno del Municipio XVII. A più riprese sono state individuate sedi alternative puntualmente disattese per sopraggiunte “urgenze” che hanno relegato in secondo piano i servizi bibliotecari pubblici a favore dell’associazionismo privato. Senza nulla togliere al contributo offerto dal mondo dell’associazionismo, ritengo che un’Amministrazione che ha a cuore il benessere dei suoi cittadini debba prioritariamente riservare gli spazi comunali a servizi rivolti alla cittadinanza per rispondere in maniera adeguata alle richieste dell’utenza. Invece di ampliare l’offerta di servizi pubblici come richiesto formalmente dal Municipio e riconosciuto dal Consiglio Comunale con un ordine del giorno da me presentato ed approvato congiuntamente al bilancio nel 2008, i locali sono stati assegnati ad una associazione, denominata Assoforum, molto vicina al Pdl impegnata nell’attuale campagna elettorale. Non mi sembra un buon esempio di trasparenza e buona amministrazione e i cittadini devono sapere cosa si poteva fare e cosa invece è stato fatto.
Maria Gemma Azuni<br/>fonte: <a href="http://www.gemmazuni.it/stampa/item/140-lo-scandalo-della-biblioteca-giordano-bruno">www.gemmazuni.it</a>