Openpolis - Argomento: esterihttps://www.openpolis.it/2014-04-03T00:00:00ZFederica MOGHERINI REBESANI: Spending review. "Rivedremo gli stipendi degli ambasciatori".2014-04-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718128Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) - Ministro per gli Affari Esteri (Partito: PD) <br/><br/><br />
"Un risparmio per un totale di 108 mlm di euro in tre anni".
<p>"Ho proposto un risparmio per un totale di 108 mlm di euro in tre anni” con interventi che riguardano anche “una revisione del trattamento economico del personale all’estero, tema su cui c’è una sensibilità diffusa a cui stiamo rispondendo”.
<p>“Risparmi di 16 milioni di euro nel 2014, 42 milioni nel 2015 e 52 nel 2016, per un totale di 108 milioni in 3 anni”, ha specificato Mogherini in audizione davanti alle Commissioni Esteri di Camera e Senato.
<p> “La riorganizzazione delle rete diplomatica consolare e culturale, il contributo in termini sostenibili agli organismi internazionali, la razionalizzazione del patrimoni immobiliare all’estero e una revisione del trattamento economico del personale all’estero”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://qn.quotidiano.net/esteri/2014/04/03/1048075-mogherini-ambasciatori-stipendi.shtml?utm_source=mrsend&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter&userid=NL14063">Quotidiano.net</a>Patrizia TOIA: Marò italiani: è ora che si muova l'Europa2012-03-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it625570Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/><br />
<b>Patrizia Toia</b>, Vicepresidente del Gruppo S&D, guida la richiesta di un intervento formale del Super Ministro degli Esteri Europeo per un intervento rapido a favore dei due marò italiani che si trovano attualmente detenuti nel carcere di Trivandrum.
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"Ho chiesto ai miei colleghi italiani, trovando da subito grande condivisione, di aderire all’interrogazione che ho presentato alla Ashton: occorre che anche l’Europa si attivi rapidamente per i marò italiani in prigione in India” - dichiara <b>Patrizia Toia</b>.
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"I nostri marò sono soldati italiani ma anche e soprattutto soldati europei, non possiamo consentire che sia solo il Governo Italiano ad intervenire in questa triste vicenda” - continua <b>Toia</b>.
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“Questa vicenda potrebbe costituire un precedente gravissimo non solo per i militari italiani all'estero, ma per tutte le nazioni che impegnano i propri militari nella difesa delle navi civili contro la pirateria, fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso contro cui l’Europa è impegnata. Ci attendiamo quindi che l'Alto Rappresentante faccia la sua parte per ottenere il rilascio immediato dei due marò” – conclude <b>Toia</b>.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.patriziatoia.it">patriziatoia.it</a>Dario FRANCESCHINI: Lavitola: Frattini ammetta di aver sbagliato2011-10-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617510Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>"Il Ministro ammetta di aver sbagliato e spieghi come mai il faccendiere Valter Lavitola è stato ritratto in sua compagnia, insieme con il ministro albanese Ilir Meta. La questione non è se si trattasse di una occasione ufficiale o ufficiosa: chiediamo di sapere i motivi per cui un personaggio come Lavitola ha potuto mostrare, seppure in tempi non sospetti per l'opinione pubblica, una vicinanza equivoca anche nei confronti della Farnesina". E' quanto chiede un'interrogazione al ministro degli Esteri, Franco Frattini, presentata dal presidente dei Deputati del Pd, <b>Dario Franceschini</b>, sottoscritta da tutti gli esponenti dell'ufficio di Presidenza del Gruppo dei Democratici alla Camera, dopo che un servizio della TV albanese Tch mostra la foto dell'incontro del 21 ottobre 2009 in cui l'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola appare in compagnia del ministro Frattini e del vicepremier e ministro degli Affari esteri albanese Ilir Meta.
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=6380">dariofranceschini.it</a>David-Maria SASSOLI: Congratulazioni a Pistelli, nuovo responsabile esteri Pd2011-06-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it582463Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: S&D) <br/><br/><br />
''A nome mio e della delegazione del Pd al Parlamento europeo esprimo le piu' vive congratulazioni a Lapo Pistelli per la nomina a nuovo responsabile Esteri del Pd. A Piero Fassino, che ha finora ricoperto tale incarico con autorevolezza e generosita' consentendo al Pd di essere protagonista sulla scena europea e internazionale, va un grazie per il lavoro svolto fin qui''. Lo afferma il capogruppo del Pd al Parlamento europeo, <b>David Sassoli</b>.
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''In questo momento in cui l'Italia ha piu' che mai necessita' di recuperare credibilita' e prestigio in Europa e nel mondo, l'esperienza e le capacita' di Pistelli -conclude <b>Sassoli</b>- sono garanzia di un impegno proficuo e utile al Pd e al Paese''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-PD__SASSOLI_(PD)____CONGRATULAZIONI_A_PISTELLI_NUOVO_RESPONSABILE_ESTERI-1023329-ORA-.html">Asca</a>Dario FRANCESCHINI: Libano: vicinanza del Gruppo PD ai militari feriti2011-05-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it573028Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
"Esprimo a nome di tutti i deputati del Pd profonda vicinanza ai militari rimasti feriti nell'attentato in Libano e alle loro famiglie". Lo afferma il capogruppo dei Democratici alla Camera, Dario Franceschini. "Come sempre le nostre forze armate svolgono nelle missioni, cui sono impegnate all'estero, il loro compito in modo straordinario ed ineccepibile. Tutti gli italiani devono loro una profonda gratitudine".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=5038">dariofranceschini.it</a>Dario FRANCESCHINI: Libia: Lega e premier cambiano idea ogni giorno2011-05-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560217Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/>Lega e PdL "stanno giocando sull'immagine internazionale del Paese". Così sulla Libia <b>Dario Franceschini</b>, presidente del Gruppo Pd alla Camera, a margine di un incontro elettorale a Trieste a sostegno del candidato sindaco della città, Roberto Cosolini, e di Maria Teresa Bassa Poropat, candidata presidente della provincia.
"Il Pd si è preso la responsabilità di portare in Aula un momento di chiarezza in cui noi sosterremo il ruolo internazionale del Paese, facendo emergere le contraddizioni o le ritirate improvvise della maggioranza", ha sottolineato <b>Franceschini</b>, osservando che, per quanto riguarda la mozione della Lega e della valutazione positiva che ne ha dato Berlusconi, bisognerà aspettare la giornata di mercoledì, quando ci sarà la discussione alla Camera perchè sul tema "Lega e Berlusconi cambiano idea un paio di volte al giorno".
<br/>fonte: <a href="http://www.dariofranceschini.it/adon.pl?act=doc&doc=4942">dariofranceschini.it</a>Fabio EVANGELISTI: Egitto: Frattini traccheggia ancora una volta, come per la Tunisia2011-02-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558240Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) <br/><br/>Partendo dal fondo, dico subito: Mubarak se ne deve andare. Lo ho sentito ripetere in Aula, ma non mi pare di averlo sentito nelle parole del Ministro degli affari esteri, il quale ancora una volta traccheggia.
È la stessa situazione che si è determinata in Tunisia: c’è voluta prima la fuga di Ben Ali e poi vi è stato il timido sostegno all’inevitabile processo di transizione democratica, dopo aver sostanzialmente auspicato che la situazione tenesse, invece che precipitare.
Stiamo facendo più o meno la stessa cosa: il Ministro è venuto qui a raccontarci dei suoi incontri, delle sue telefonate, ma sostanzialmente ci ha detto che lui risponde positivamente a quella che è la domanda che gli è venuta dal vice di Mubarak, Suleiman, che gli ha chiesto un sostegno alla road map. Questo significa «no» al vuoto di potere, «no» alla guerra civile e «sì» ad un accordo politico per le riforme, il che vuol dire tutto e il contrario di tutto.
Ho già avuto modo di dirlo una settimana fa, quando una prima informativa al Parlamento è venuta dal sottosegretario Craxi – allora però c’era un elemento che poteva giustificare, perché le questioni erano in movimento, era soltanto questione di ore – e risultava soltanto una vera e propria informativa, senza un’analisi, una proposta o una presa di posizione. Stamattina, invece, il Ministro ancora una volta rifugge dall’analisi, dalle cause, dagli sviluppi, dai rischi, dalle ricadute.
Capisco perfettamente quanto sia difficile rispondere alla domanda sul cosa fare. A questa domanda al momento non sa rispondere nessuno. Non sa rispondere Obama, non sa rispondere Netanyahu, non sa rispondere la Merkel, non sa rispondere Sarkozy. Non pretendo che risponda il Ministro degli affari esteri italiano, ma pretendo almeno uno sforzo per capire e per far capire al Parlamento e all’Italia che cosa è successo in quel Paese, che cosa sta succedendo, come e perché.
Basta aprire il Corriere della Sera oggi e vedere due pagine dedicate all’intero mondo arabo in ebollizione, a tutto quello che sta avvenendo nella sponda sud del Mediterraneo, mentre questo Ministero non vi ha fatto il minimo riferimento. Siamo in presenza di una polveriera che sta per esplodere e Frattini, oggi in Aula, non ha fatto un minimo riferimento a quelle che possono essere le ricadute, non un accenno alle difficoltà, al balbettio, alle contraddizioni della diplomazia americana, non un riferimento ai timori di Israele, non un riferimento alle prese di posizione dell’Iran, e non ha fatto un riferimento a quella che può essere la deriva fondamentalista, se non esprimere una preoccupazione: bisogna scongiurare una deriva fondamentalista. Bella forza!
Un riferimento al ruolo dell’Unione europea serve per dire che cosa? Che bisogna provare a proporre un progetto Erasmus per i giovani egiziani? Ma di cosa stiamo parlando? Gli «effetti annuncio» possono ancora risultare utili in questo nostro Paese, ma non certamente in Egitto. Siamo seri! Il Ministro ha voluto riconoscere che sono stati compiuti degli errori, bontà sua. Ma qui gli errori sono due, o meglio uno: o il suo ruolo è deficitario per quanto riguarda gli analisti alla Farnesina, oppure è deficitario per quanto riguarda le prese di posizione politiche.
Allora, pur condividendo la necessità che si porti avanti una transizione democratica, voglio sperare che vi sia un qualche segnale di più netto nelle prese di posizione italiane. Il riferimento non può essere alla Commissione di Venezia del Consiglio di Europa, di cui appunto l’Egitto non fa parte.
Vanno bene, è chiaro, la democrazia, i diritti umani e i primati del diritto, ma per quanto riguarda il Patto europeo per la sponda sud del Mediterraneo e una riunione che si farà ad aprile, si rende conto dell’inadeguatezza?
Il fatto è che lì i morsi della crisi internazionale hanno fatto sollevare le popolazioni, che hanno sopportato le dittature e la corruzione, ma non sopportano più la fame. È lo stesso motivo per cui sarete travolti voi: potete imporre il regime mediatico, potete continuare in un mondo di corruzione, ma il 29 per cento dei cittadini, i giovani disoccupati italiani, vi presenteranno presto il conto, così come le famiglie che hanno visto ritornare il potere d’acquisto in Italia indietro di 15 anni <br/>fonte: <a href="http://www.fabioevangelisti.it/archives/265">blog, camera dei deputati</a>Fabio EVANGELISTI: Intervento alla Camera sulla questione Egiziana2011-01-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558245Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) <br/><br/>Signor Presidente, mi rendo conto della difficoltà a dare informazioni. L’espressione stessa «informativa al Parlamento» risente di una tradizione, permettetemi di dire, di una cultura o, ancora meglio, di un’epoca in cui il Parlamento doveva attendere magari per giorni prima di poter essere messo in condizione di conoscere i fatti.
Oggi che viviamo nell’era dell’informatizzazione di massa e delle comunicazioni in tempo reale devo dire che, pur comprendendo tutte le difficoltà, quanto ci è stato relazionato è poco più di quello che ciascuno di noi ha potuto leggere questa mattina sui giornali. Avrei quindi preferito uno sforzo maggiore, oltre che in termini informativi, anche per fornire qualche elemento e qualche valutazione di analisi che sicuramente gli uffici del Ministero sono in grado di fornire.
Infatti, venire qui stamattina e parlare esclusivamente di quelle che sono state le manifestazioni di ieri in Egitto è certamente importante. Si tratta di uno dei più grandi Paesi, se non il più grande, del Medio Oriente, con 80 milioni di abitanti.
I giornali questa mattina sottolineano come il 50 per cento di questi 80 milioni di egiziani siano poveri e analfabeti. Mi permetto di ricordare che sono soprattutto giovani. L’età media degli egiziani è bassissima; sono giovani, forti, hanno energia e voglia di crescere, vogliono farlo in libertà e quindi è una realtà vitale e pulsante, ma l’Egitto non è soltanto questo.
L’Egitto è stato in tutti questi anni in una situazione di difficoltà, di regime, di autoritarismo e anche di povertà. È stato però un interlocutore importante per tutto l’Occidente, soprattutto per quanto riguarda la stabilità dell’area mediorientale, per il ruolo che ha svolto come interlocutore arabo nella vicenda che vede contrapposti israeliani e palestinesi. Allora come non fare un panorama più generale sull’area del Mediterraneo? Infatti, ciò che è avvenuto ieri in Egitto è successo in Algeria, in Tunisia, sta succedendo in Albania, ci sono manifestazioni in Libano dove si è appena…
Una situazione difficile, in ebollizione in tutto l’arco del Mediterraneo, che deve richiamare la nostra attenzione. Parlo della centralità dell’Egitto perché – lo ripeto – è stato un nostro interlocutore, perché è una grande realtà laica all’interno del mondo arabo e quindi noi dobbiamo davvero essere capaci di leggere e non si può dare una risposta soltanto con un riferimento all’eventuale simpatia – lo dico tra virgolette – con quello che è successo in Tunisia.
Vi è qualcosa di più profondo che sta muovendo questi giovani che protestano – lo ripeto – per la povertà e la corruzione. Anche quei Paesi magari riescono a sopportare la corruzione, come si sopporta anche nel nostro Paese, ma non si sopporta più la povertà. Quindi, come non fare un’analisi alla crisi internazionale. Noi, come Paese industrializzato e avanzato, come uno dei Paesi ricchi dell’Occidente abbiamo risentito della crisi economica. Tutti i Paesi industrializzati hanno risentito della crisi economica di questi anni, ma oggi questa crisi sta mordendo le carni di intere popolazioni e da qui la rivolta, la ribellione, la richiesta di pane ma soprattutto di democrazia, perché la democrazia si accompagna sempre alle possibilità di sviluppo. In più nella situazione egiziana vi è un passaggio che non mi sembra sia stato colto…
Si tratta del fatto che tutto nasce dalla strage di Natale dei cristiani copti ad Alessandria. Ne abbiamo parlato qui, in quest’Aula, quando ci siamo preoccupati della strage dei cristiani nel mondo, ma in maniera particolare di quello che era successo ad Alessandria. Credo che davvero non si possa riflettere di quello che sta accadendo, non di quello che è accaduto ieri, senza tenere ciò in considerazione. Anche in queste ore in Tunisia ci sono nuove manifestazioni, è stato chiuso Twitter in Egitto, è del tutto evidente che vi è una situazione in ebollizione – come ho detto – e questo deve meritare tutta la nostra attenzione, come Paese, ma anche chiamando alla stessa attenzione e vigilanza gli organismi europei.
<br/>fonte: <a href="http://www.fabioevangelisti.it/archives/239">blog- camera deputati</a>Roberto MUSACCHIO: PARLAMENTO EUROPEO, GAZA: CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO E FINE DELL'ASSEDIO2009-01-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388318Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: GUE/NGL) <br/><br/>Strasburgo, 15 gennaio 2009
LUISA MORGANTINI, Vice Presidente del Parlamento Europeo e ROBERTO MUSACCHIO, Capo delegazione PRC
Cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, fine dell’assedio che "rappresenta una punizione collettiva contraria al diritto umanitario internazionale", riapertura di tutti i valichi per il passaggio di persone e merci da e per la Striscia e la riconferma della scelta di non procedere al voto per il potenziamento delle relazioni tra UE e Israele: sono questi i punti principali della risoluzione comune approvata oggi all’unanimità dalla plenaria del Parlamento Europeo.
Da diverse fonti si hanno notizie di Hamas che sarebbe pronto ad accettare la tregua ma Israele continua la sua aggressione: mentre i Parlamentari votavano per la risoluzione in cui si esprime ''sgomento dinanzi alle sofferenze della popolazione civile di Gaza'' condannando ''con forza'' il fatto che ''siano stati colpiti obiettivi civili e delle Nazioni Unite'', il quartier generale dell’UNRWA, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi a Gaza city è stato colpito dalle bombe israeliane, che sono cadute anche su ospedali e centri della Mezzaluna Rossa Palestinese. Il Parlamento Europeo chiede con forza ad Israele di rispettare gli obblighi internazionali e il diritto umanitario, di garantire ‘corridoi’ per l’accesso degli aiuti alla popolazione civile e di consentire alla stampa di seguire gli eventi che avvengono dentro la Striscia. La risoluzione chiede anche ad Hamas di fermare il lancio di razzi sulla popolazione civile nel sud di Israele e di lavorare per l’unità politica e territoriale palestinese.
E’ vergognoso che i gruppi PPE e UEN -per altro non seguiti da molti loro MEPs- abbiano chiesto un voto separato sul blocco di Gaza e sulla violazione da parte di Israele dei diritti umani: gli oltre 1000 morti e più di 4000 feriti a Gaza sono una tragedia e un crimine che non ammettono distinguo.
Noi aderiamo e sosteniamo invece l’appello di molte ONG Internazionali ed europee, di Premi Nobel per la Pace e di gran parte della società civile mobilitata in questi giorni per la pace, affinché Israele risponda davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dei crimini di guerra commessi contro i civili di Gaza -come richiesto anche dalla Commissione Diritti umani delle Nazioni Unite- e che un Tribunale internazionale verifichi anche se armi non convenzionali siano state usate dall’esercito israeliano nella Striscia.
Risoluzione (versione provvisoia) : http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P6-TA-2009-0025+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT
<br/>fonte: <a href="http://www.robertomusacchio.eu">Sito politico</a>Franco DANIELI: DANIELI: “RISPOSTE FORTI AD UN GOVERNO NEMICO DEGLI ITALIANI NEL MONDO”2008-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382847La riunione del PD della Germania a Stoccarda che ha visto la presenza dei rappresentanti di 18 città ha rappresentato una prima netta risposta dei nostri connazionali alle decisioni del Governo Berlusconi.
Una rinnovata volontà di essere protagonisti in un momento così critico è stata espressa con determinazione da tutti i partecipanti.
“Il Partito Democratico della Germania che nasce oggi - ha affermato il sen. Franco Danieli nel corso dell’incontro - è lo strumento necessario, assieme al movimento associativo, per contrastare le sciagurate politiche di un governo nemico degli italiani nel mondo.
Un partito che deve radicarsi nel territorio, composto da persone perbene che vivono sulla propria pelle le scelte di Berlusconi e soci e che vogliono reagire.
Quando si tagliano del 60 % le risorse, quando ricompaiono vecchie pratiche di governo, quando una parte della struttura diplomatica del MAE non reagisce, ma asseconda lo scempio, quando ritorna in campo la solita retorica un po’ fascistoide e un pò demagogica, quando i giovani che noi abbiamo voluto a Roma dovranno semplicemente ascoltare un mare di falsità a fronte della dura realtà dei tagli, quando gli stanziamenti per il museo nazionale dell’emigrazione sono più che dimezzati ed il progetto ridotto a piccola cosa, quando si propone il rinvio delle elezioni dei Comites e si vuole impedire il voto presso i seggi consolari per le elezioni europee, quando vengono messe in discussione le nuove assunzioni dei contrattisti a tempo indeterminato e si riducono i digitatori, quando si tagliano i fondi per i giornali dell’emigrazione… quando tutto questo è la proposta del Governo, allora bisogna rispondere con determinazione, occorrerà ricostruire sulle macerie che ancora una volta si lasceranno alle spalle”.<br/>fonte: <a href="http://www.pdmondo.info/interventi/pd-germania-danieli-risposte-forti-ad-un-governo-nemico-degli-italiani-nel-mondo.html">PD Mondo</a>