Openpolis - Argomento: Regione Friuli V.G.https://www.openpolis.it/2012-10-16T00:00:00ZAndrea SARUBBI: «Il Cie di Gradisca è peggio di un carcere»2012-10-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it655850Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
«Quello di Gradisca d'Isonzo è in assoluto il Cie italiano più simile a un carcere. E per molti versi è pure peggio di molti penitenziari».
<p>«Dico che è un carcere perché qui non esistono percorsi di integrazione, assistenza o recupero per le persone trattenute. La promiscuità crea poi una miscela esplosiva. Si va dall'immigrato che si becca un supplemento di pena dopo essere stato in carcere, allo straniero rinchiuso per un documento scaduto. Non può funzionare. E poi a differenza di altri Cie certi diritti sono del tutto sospesi. Non si può pranzare in mensa. Non si può utilizzare il campo da calcio. Tenere le proprie cose in un armadietto. È vietato l’uso del cellulare, cosa che a Roma o Trapani è consentita. La verità è che la discrezionalità delle diverse Prefetture è troppa, e forse è condizionata dalle maggioranze politiche. Mi chiedo a chi convenga un sistema nel quale un immigrato ci costa 1.300 euro al mese, spese di gestione esclusi, per essere confinato in una stanza senza magari venire neanche rimpatriato».
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<p>«Auspico una revisione delle leggi sull'immigrazione, anche se queste in passato sono state scritte solo per interessi elettorali. Cosa serve? Tempi più brevi di trattenimento e più certi per l’identificazione».
<p> «In questo sistema perverso non vi sono né vittime né carnefici». «Non so quanto questa problematica sia in cima all'agenda del governo Monti e che esito stia avendo il monitoraggio dei Cie italiani voluto dal ministro Severino».
<p><i>La visita al Cie di Gradisca d'Isonzo è avvenuta nell'ambito della campagna di informazione “LasciateCientrare” di Andrea Sarubbi (Pd) e Carlo Monai (Idv). Assieme ai due parlamentari hanno visitato il Cie anche i consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia, Antonaz, Codega e Kocijancic.</i><p> <i>La loro visita conferma l'indiscrezione del Piccolo secondo cui gli stipendi degli operatori della coop Connecting People stanno per sfiorare le due mensilità di ritardo. Scontenti anche gli operatori di polizia.</i><br />
<br/>fonte: <a href="http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/10/16/news/il-cie-di-gradisca-e-peggio-di-un-carcere-1.5870470">Il Piccolo</a>GIANFRANCO MORETTON: Necessario impedire ogni transito di scorie nucleari2012-08-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it649171Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“Nel 1985, da sindaco di Fiume Veneto, proposi il Comune denuclearizzato, votato all'unanimità dal Consiglio, e oggi, più di allora, è necessario impedire ogni transito”.
<p><i>Lo afferma il capogruppo Pd Gianfranco Moretton.</i><p>
<i>Da Tera e Aqua pag. 4, bimestrale dell’Ecoistituto del Veneto Alex Langer, aderente alla Rete Ambiente Veneto</i><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.ecoistituto-italia.org/cms-4/files/Tera%20e%20aqua%2069%20%202012.pdf">Tera e Aqua</a>SANDRA SAVINO: La Regione Friuli Venezia Giulia dice No al passaggio delle scorie nucleari2012-08-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it649170Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Friuli Venezia Giulia (Partito: FI) <br/><br/><br />«Una proposta irricevibile Niente da fare»
<p> «Il problema non è tecnico, degli uffici perché il ministero scrive ai politici. Il problema, dunque, è politico. E per la politica regionale questa richiesta è irricevibile». Per chiarire ulteriormente: «Non si discute nemmeno».
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«Abbiamo chiesto al Servizio rifiuti e siti inquinati, il motivo dello scalo a Trieste. Il Ministero dello sviluppo economico ha risposto che lo scalo è da associarsi ad una spedizione di combustibile nucleare esaurito dal deposito Avogadro di Saluggia (Vercelli), che verrebbe imbarcato a Trieste con la stessa destinazione del carico da Vienna».<br />
<br/>fonte: <a href="http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/08/30/news/l-alt-di-savino-una-proposta-irricevibile-niente-da-fare-1.5616189">Il Piccolo</a>Renzo TONDO: LA MIA RIFLESSIONE SU NUCLEARE2010-09-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it507206Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Friuli Venezia Giulia (Partito: FI) - Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia (Gruppo: FI) <br/><br/> ''Il nostro Paese ha scelto il nucleare e io su questo ho un mio ragionamento che già ho fatto presente al presidente del Consiglio dei ministri e ad altri esponenti di governo''.
Il presidente della Regione Renzo Tondo ha spiegato il suo pensiero su questo argomento durante la tavola rotonda promossa oggi a Magnano in Riviera dalla CISL del Friuli Venezia Giulia.
A poco più di cento chilometri da qui - ha sintetizzato il presidente - la Slovenia ha la centrale nucleare e sta pensando al suo raddoppio. ''In un contesto di Europa che si allarga - ha detto - che senso avrebbe una centrale nucleare in Veneto o in Friuli Venezia Giulia? Non avrebbe più senso pensare assieme alla Slovenia una centrale nucleare a servizio di quest'area europea?''<br/>fonte: <a href="http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?nm=20100918145759005&dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta&WT.ti=ENERGIA:%20TONDO,%2">http://www.regione.fvg.it</a>ALESSANDRA GUERRA: «Scelgo il Pd, la Lega ha tradito le riforme e preferito il potere» - INTERVISTA2009-09-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it417931<br />
Alessandra Guerra è l’ex pasionaria leghista che guidò il Friuli e la Conferenza delle Regioni a metà Anni ‘90, nel 2003 fu sconfitta da Riccardo Illy e cinque anni dopo traslocò nella sua coalizione. Nel luglio scorso ha preso la tessera del Pd. Adesso esce il suo «Guerra & Pace. Donne e politica tra violenza e speranza» (Bonanno) in cui “esorcizza” l’esperienza nel Carroccio. Lei descrive questi 15 anni come un incubo tra mobbing e stalking. Silenzio, disprezzo, «omicidio psicologico» da parte dei dirigenti. Le rinfacciarono una gravidanza troppo impegnativa, la accusarono di essere una quinta colonna forzista, le controllavano il cellulare «in modo sovietico».
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<b>Come è potuto accadere?</b>
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«È la mia esperienza di donna, raccontata come terapia psicologica. Il mondo della politica per noi non è facile, ma io avevo una passione familiare di matrice centrista e autonomista. E nella Lega agli inizi c’era tanta passione, persone competenti, una parte autentica e rivoluzionaria che voleva davvero le riforme. Un bel clima».
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<b>Quando e perché è cambiato?</b>
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«Nel ‘95, con l’uscita dal governo Berlusconi. Fi avviò la compravendita di parlamentari, la Lega aveva paura di perdere numeri. È cominciata una fase di arroccamento finita con il ritorno a Canossa. Ha influito anche la malattia di Bossi: lui aveva spregiudicatezza, ma anche umanità, era un padre per il partito, finché governava da solo lo teneva unito».
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<b>Nel libro c’è un buon ricordo solo di Bossi e Berlusconi, che la candidò governatrice dopo che lei gli aveva ricordato la fiducia ben ripagata nella figlia Marina. I colonnellli come Maroni e Calderoli non escono bene. È il ritratto di due partiti che non sopravviveranno ai fondatori?</b>
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«Di certo sono partiti diventati altro. Nonsono riusciti a reggere l’urto spaventoso del successo. Non so cosa sia successo,maio sono entrata nella Lega per fare le riforme e non le crociate contro l’umanità mondiale. Le logiche del potere hanno fagocitato tutto sostituendo alla sostanza la rappresentazione».
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<b>Lei descrive un senso di smarrimento, impotenza, umiliazione che ha coinvolto la sfera familiare e da cui si è disintossicata dedicandosi a se stessa. Perché, allora, ha deciso di tornare a «correre con i lupi»?</b>
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«La passione politica è più forte di tutto. Ha ricominciato a rodermi dentro. Sono tornata a parlare di riforme dal punto di vista universitario, tecnico. Come facciamo noi donne, disposta a ripartire da zero».
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<b>Perché nel Pd?</b>
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«Desideravo un’esperienza in un partito nazionale e non locale».
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<b>Ma perché non l’Udc o la sinistra radicale o altro?</b>
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«Con il Pd in Regione ho lavorato benissimo. Hanno conquistato credibilità ai miei occhi aprendo alle nostre proposte sulla lingua friulana e slovena. Abbiamo votato insieme sulle quote rosa. Ho visto dialogo confronto per arrivare a decisioni comuni. E dopo il mio vissuto mi serviva un partito con una storia di parità sulla questione femminile».
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<b>Però, pur ammirando Anna finocchiaro capogruppo al Senato, la descrive «brava e sola, costretta a nascondersi dietro un’ombra maschile, è violenza anche questa». Non c’è scampo?</b>
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«Anche lei come me è stata costretta a fare il maschio. Ma è una questione numerica: se il 90% dei politici sono uomini, la cultura dominante è la loro. Per questo sostengo le quote rosa: non c’è alternativa».
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<b>Chi l’ha convinta ad aderire al Pd?</b>
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«Nessuno. Ho scelto da sola. È l’unico partito che ha lavorato sul serio sulle riforme che per me restano cruciali».
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<b>Quale mozione congressuale la convince di più?</b>
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«Bersani. Intanto per un motivo personale: ho lavorato sia con i bersaniani in consiglio che con Pier Luigi stesso. È stato il mio predecessore alla presidenza della Conferenza unificata, 15 anni fa. Ci siamo rivisti in occasione delle sue lenzuolate e abbiamo avviato una bella collaborazione. Ma c’è anche un motivo politico: Pierluigi e i dalemiani hanno una posizione federalista e vogliono un modello tedesco».
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<b>Torniamo alla drammatica campagna del 2003, quando fu sconfitta. Arrivarono i visitors: mani lunghe, scollature esibite, Viagra e «ossessioni sessuali». A chi si riferiva? Visto quello che è emerso in questi mesi, un virus allignava già nella politica?</b>
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«A destra, dove non hanno fatto il ‘68, c’è un problema nel rapporto tra uomini e donne. C’è quasi paura di confrontarsi e così si cerca di metterle in imbarazzo, di farle sentire inferiori».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=NIGN7">L'Unità - Federica Fantozzi</a>Vanni LENNA: Tutela transnazionale dell'ambiente.2009-07-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it477448<br />
La Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con le università di Udine, di Trieste e di Lubiana, con riviste e soggetti pubblici ed associativi del settore giuridico, ha portato esperti a confrontarsi nel convegno sulla tutela transnazionale dell'ambiente, svoltosi a Villa Manin, per verificare possibili armonizzazioni tra diversi ordinamenti, soprattutto tra quello sloveno e italiano.
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INTERVENTO AUDIO: <a href="http://www.vivaradio.it/euroregionenews/web/scheda_news.php?id=934">LINK</a><br />
<br/>fonte: <a href="http://www.vivaradio.it/euroregionenews/web/scheda_news.php?id=934">Euroregionenews Agenzia</a>Eugenia Maria ROCCELLA: Caso Englaro. Faremo ispezione nella clinica di Udine2009-02-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388636Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Sottosegretario Lavoro Salute e Politiche sociali (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Accanto all'ipotesi di un decreto ad hoc, il Governo valuta la possibilità di compiere ispezioni nella clinica di Udine, dove è ospite Eluana Englaro, e verificare che questa operi nella legalità. Lo annuncia il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, alle telecamere di Sat2000: "C'è questa bozza di decreto in sospeso - spiega Roccella - e c'è la possibilità di fare ispezioni: aspettiamo ulteriori informazioni dal presidente della Regione, Tondo, verificheremo le condizioni della clinica e della sua possibilità di agire nella legalità, cosa di cui non siamo certi". Di certo, ci sarà un intervento a breve: "C'è poco tempo, quando si comincia a togliere acqua ci sono danni irreversibili già dopo 4 giorni - sottolinea Roccella - è importante prendere una posizione forte, anche perchè non esiste una posizione neutrale". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.apcom.net/newspolitica/20090205_175901_44faf82_55680.html">Apcom</a>Renzo TONDO: «Bossi? È il Ghino di Tacco di oggi»2009-01-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388246Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Friuli Venezia Giulia (Partito: FI) - Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
No, la Regione Friuli Venezia Giulia non sforerà alcun patto di stabilità, né quello che deve sottoscrivere con il Governo nazionale, né quelli dei suoi enti locali. Ciò non significa però attribuire un errore alla Lega Nord, ma piuttosto «tenere saldamente la barra al centro, ascoltare le sensibilità di ciascuno e poi praticare l’etica della responsabilità».<br />
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Il governatore Renzo Tondo, intervistato ieri sera a Telefriuli dal direttore del Gazzettino Roberto Papetti e da quello dell’emittente, Alberto Terasso, si rimprovera certe dichiarazioni poco prudenti, che magari «portano certi giornali a titolare "Tondo contro Bossi"». In realtà il Carroccio «esprime legittimamente una giusta protesta» di fronte alla possibilità accordata al Comune di Roma di non rispettare i limiti contabili. «La protesta ha buone ragioni - constata Tondo - perché si è creato un vulnus, con tanto di precedenti. Sono cose che fanno inorridire chi ha amministrato bene un Comune e se chi non l’ha fatto si è rivelato più furbo, bisogna riconoscere un pieno diritto ad arrabbiarsi. E a protestare». Resta il fatto che «noi dobbiamo essere coerenti, anche se altri fanno i furbi».
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La Lega è in Friuli un alleato leale, però è chiaro che «punta molto sull’immagine e sulla comunicazione e quando constata la scarsa coerenza di alcune realtà, eleva il livello del confronto». Bossi come Craxi?, lo incalza Papetti. «Per certi versi sì - risponde Tondo - perché proporsi come Ghino di Tacco è legittimo per un partito che interpreta il sentire comune».
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In ogni caso, nel primo scorcio di legislatura in coabitazione con i leghisti Renzo Tondo ha percepito «assai più polemiche apparse sui media rispetto a quelle effettivamente consumate». Ma per fortuna, stavolta, non è colpa dei giornalisti: «È la politica che ha gestito una serie di situazioni in modo fortemente mediatico».
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Sempre nel novero delle esperienze di rodaggio del mandato regionale, Terasso chiede al presidente se si senta un direttore d’orchestra o invece un solista. Se sia intervenuta qualche stroncatura. «Sì, mi sento direttore d’orchestra - spiega Tondo - ma un’orchestra che suona bene. Certo qualche volta c’è una stecca, magari può capitare anche a me», aggiunge con quella sobrietà che è stata la parola più ricorrente nella sua intervista. Ma nessuno si nasconde dietro un dito: «Tenere insieme una coalizione non è semplicissimo - confida il governatore - Il problema non è la coalizione, ma piuttosto il confronto con i problemi effettivi, soprattutto con l’economia e le aspettative dei cittadini».
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Ma governare il cambiamento - che è uno slogan importante nella comunicazione di Tondo - non passa attraverso la svalutazione di chi lo ha preceduto e che è stato sconfitto contro le quotazioni di eserciti di bookmakers: «Avrei dovuto mediare meglio le dichiarazioni sul lavoro di Riccardo Illy per ottenere l’Irpef trattenuta ai nostri pensionati - ammette il presidente - perché in realtà ha agito bene». E se «nel medio periodo il nostro diritto non sarà riconosciuto, andremo alla Corte costituzionale. Anche contro un Governo amico».<br />
<br/>fonte: <a href="http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=270098&Data=20090116&CodSigla=PG">Il Gazzettino - Maurizio Bait</a>Renzo TONDO: Eluana. «La vicenda è strettamente privata e riguarda la famiglia Englaro e anche il Governo avrebbe fatto meglio a non prendere posizioni».2008-12-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383209Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Friuli Venezia Giulia (Partito: FI) - Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
UDINE, 27 DIC - Udine tace e rispetta l'appello di papà Beppino Englaro al silenzio e alla riflessione. <br />
Ma l'impressione che si raccoglie in città soprattutto tra gli amici della famiglia carnica è che a gennaio tutto si possa compiere e tutto possa finire. Non parlano i vertici della casa di cura "Citta' di Udine" dopo le polemiche delle scorse settimane. Ufficialmente perché in ferie, ma soprattutto per evitare inutili clamori.<br />
La struttura - dopo aver chiarito gli ultimi dettagli della vicenda con gli avvocati e i vertici della regione Friuli Venezia Giulia - ha ribadito la propria disponibilità ad accogliere Eluana per il suo ultimo viaggio.<br />
Nella clinica tutto si svolge regolarmente, ma al terzo piano è già tutto pronto per accogliere la ragazza e assisterla nel protocollo di distacco dall'alimentazione forzata che la tiene in vita da 17 anni.<br />
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Non parla Renzo Tondo, presidente del Friuli Venezia Giulia, amico di famiglia degli Englaro. Ha sempre detto che <b>«la vicenda è strettamente privata e riguarda la famiglia Englaro da una parte e la casa di cura 'Citta' di Udiné dall'altra».</b><br />
Per questo non ha voluto coinvolgere la Regione <b>«e anche il Governo</b> - ha più volte detto Tondo - <b>avrebbe fatto meglio a non prendere posizioni».</b><br />
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Non parla <b>Ferruccio Saro</b>, senatore del Pdl, anch'egli amico degli Englaro. <b>«Rispetto l'appello-invito di papà Beppino»</b> ha solo detto oggi.<br />
Ma a Udine tra le persone che conoscono gli Englaro la convinzione che si è fatta strada in queste settimane è che il calvario di Eluana possa veramente finire in Friuli. E in tempi brevissimi.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/stampa_articolo.php?id=39792">Il Gazzetino - Udine</a>Renzo TONDO: Eluana, l'Udc minaccia la crisi nella giunta friulana2008-12-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383145Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Friuli Venezia Giulia (Partito: FI) - Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia (Gruppo: FI) <br/><br/><br />
Pressione del partito centrista sul presidente Renzo Tondo: «Dica un no chiaro alla morte in una struttura della regione»<br />
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Udine - «Le dichiarazioni di Compagnon mi lasciano abbastanza stupito e cercherò di approfondirle» ha poi replicato Tondo, che ieri pomeriggio, alle porte di Udine, è intervenuto all'incontro natalizio con i sostenitori del sen. Ferruccio Saro. «Posso solo testimoniare che dal gruppo dell'Udc, venerdì in Consiglio, la mia posizione tenuta sulla vicenda è stata apprezzata - ha aggiunto il governatore - lo stesso consigliere regionale del partito Giorgio Venier Romano ha espresso parole assolutamente coerenti con quelle di neutralità che io ho rappresentato perchè ha ribadito Tondo - ho detto che come il Governo sulla questione non doveva metterci il naso, così non doveva farlo e non lo ha fatto la Regione, perchè si tratta di un regolamento di rapporti tra privati».
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«C'è un cittadino italiano che si chiama Beppino Englaro, che dopo una sua battaglia legittima si è visto riconosciuto dalla Cassazione un diritto e ha deciso di esercitarlo in questa regione dove è nato e dove ha radici profonde. Ha individuato un soggetto privato, resosi disponibile ad aiutarlo in questo difficilissimo e sofferto percorso. Io credo che questa sia una vicenda che deve rimanere all'interno delle dinamiche del diritto e di carattere personale. Così come se penso che il Governo abbia fatto un atto legittimo, ma ininfluente, così credo che la Regione farebbe un atto legittimo, ma altrettanto ininfluente. Anche oggi ho sentito Beppino Englaro - ha poi confidato Tondo - gli ho fatto i complimenti per questa scelta e messaggio che ha dato a tutta la comunità: questo è il momento della riflessione, di una moratoria nei confronti dei media. L'ultima cosa che dovremmo fare è strumentalizzare la vicenda. Faremmo male a Eluana, a Beppino, al diritto, a noi stessi, all'intera comunità».<br />
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L'Udc del Friuli Venezia Giulia chiede chiarezza al governatore Renzo Tondo sull'eventualità che Eluana Englaro venga a morire a Udine. «Altrimenti - ha detto il segretario regionale Angelo Compagnon - prenderemo atto. Cioé i nostri rappresentanti faranno un passo indietro. Insomma apriremo la crisi politica». Il deputato centrista ieri è intervenuto per riaffermare la posizione del partito su «alcuni valori non negoziabili, in primis la difesa della vita umana senza se e senza ma. Non si può essere indifferenti rispetto a un'eutanasia dolce come si sta prospettando in questo caso in Friuli, in particolare a Udine, che tutto sarà tranne che dolce». La presenza dell'Udc in Giunta e maggioranza regionale (con Pdl, Lega e Pensionati) è «incompatibile con un atteggiamento equivoco sul caso Eluana Englaro». Da qui la richiesta di un chiarimento politico, con la precisazione che «se dopo la presa d'atto formale della Regione i familiari di Eluana decidessero di portare la ragazza a morire in Friuli non succederebbe nulla, perché sarebbe un fatto tra privati. Ma vogliamo che la Regione si esprima contro tale possibilità».
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Una posizione simile a quella già espressa dal segretario regionale della Lega, Pietro Fontanini, al quale però è bastata la dichiarazione rilasciata da Tondo venerdì scorso in merito alla necessità della politica di fare un passo indietro rispetto alla vicenda personale della famiglia. Anche Isidoro Gottardo, coordinatore regionale Pdl è intervenuto per spiegare come sia «destituita da ogni fondamento l'ipotesi che il partito possa venir meno al rispetto dei contenuti della Carta dei valori». Parlando anche a nome dell'altro coordinatore Roberto Menia, Gottardo ha voluto ricordare al segretario Udc che nella Carta «si è riconosciuta la coalizione di centrodestra che ha espresso la candidatura del presidente Tondo e che ha costituito preambolo al programma di Governo della Regione». «Per quanto riguarda le responsabilità della Giunta regionale - ha concluso - riteniamo che le dichiarazioni del presidente Tondo siano chiare ed esaustive. Tanto più alla luce di queste, ogni preoccupazione dell'Udc appare infondata».<br />
<br/>fonte: <a href="http://sfoglia.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=4025904&Data=2008-12-21&Pagina=5">Il Gazzettino - Antonella Lanfrit - David Zanirato</a>Renzo TONDO: A Sacconi: atto legittimo, ma ininfluente2008-12-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383083Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Friuli Venezia Giulia (Partito: FI) - Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia (Gruppo: FI) <br/><br/><br />Il governatore del Friuli Venezia Giulia è cauto nei confronti del ministro a cui però non riconosce la possibilità di intervenire <br />
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«Il ministro può applicare le leggi che vengono fatte. È una presa di posizione legittima la sua, ma non credo possa influire». Così il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha commentato ieri l’atto di indirizzo del ministro del Welfare Maurizio Sacconi rivolto alle Regioni e le conseguenti ricadute sul caso di Eluana Englaro.
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«Che io sappia - ha proseguito il governatore Tondo - la vicenda di Eluana è un rapporto tra un soggetto privato, il padre di Eluana, Giuseppe Englaro (che è friulano di Paluzza, ndr) e una clinica privata. Ciò che accade, se dovesse accadere, succede all’interno e in conseguenza di un pronunciamento della Corte di Cassazione, e quindi - ha concluso Renzo Tondo - della giuridizione italiana». Le stringate parole di Tondo sono interpretate dai legali degli Englaro come un paletto a Sacconi: la Regione decide sulle cliniche, c’è una sentenza e va applicata.
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Intanto da Roma arrivo un deciso "No" a «speculazioni politiche o dogmatiche sul corpo di Eluana» da parte dei Valdesi che auspicano di assistere a un esito diverso di quanto visto «al tempo di Pier Giorgio Welby o di Terry Schiavo. Sul corpo di Eluana si sta giocando uno scontro politico cinico e lesivo della dignità di una persona e della sua famiglia. Con un vero e proprio accanimento politico, governatori e ministri si ergono a paladini di un simbolo e di una visione della vita che pretendono universale e che invece è parziale ed esclusiva. Politici, teologi, commentatori di ogni tipo disputano su Eluana richiamandosi a principi e dogmi assoluti: guardano verso l’alto sfuggendo allo sguardo spento di una giovane donna che, quando ha potuto, ha chiesto che si ponesse fine a un’esistenza per lei non più vita».
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E da Torino attacca Silvio Viale, il medico radicale che si è detto disposto a rimuovere il sondino di Eluana: «Le minacce del ministro Sacconi sono segno di debolezza e rinforzano il sostegno popolare a Eluana. Mi stupisce che o Sacconi si sia fatto fregare dal gruppo di lavoro addomesticato della Roccella. Ridicola poi è la citazione della Convenzione sui disabili quando proprio alla disabile Eluana si nega il diritto al rispetto della propria volontà, come dicono i giudici».
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«È cominciato il catto-berluschnismo: il nuovo regime che annulla la separazione dei poteri dello Stato, conferendo tutto il potere all’esecutivo» è l’attacco di Maurizio Mori, presidente della Consulta di bioetica «Così si impone nelle strutture pubbliche e private convenzionate l’alimentazione e l’idratazione artificiale con un atto che segna la fine dello stato liberale con la separazione dei poteri, rendendo quello esecutivo l’unico potere forte che regola la vita sociale italiana. È difficile sapere che tipo di regime si stia aprendo, ma sicuramente segna l’inizio di un catto-berluschismo grazie a una sinistra allo sbando». «È legittimo intervenire - dichiara il prof. Stefano Rodotà (ex garante della privacy) - una struttura privata non violerebbe alcuna norma perché il riferimento alla convenzione Onu sulla disabilità è molto dubbio in questo caso», ma darebbe invece attuazione a una sentenza di Cassazione». <br />
<br/>fonte: <a href="http://sfoglia.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=4022302&Data=2008-12-18&Pagina=8">Il Gazzettino</a>