Openpolis - Argomento: spazi pubblicihttps://www.openpolis.it/2009-05-21T00:00:00ZENZO FOSCHI: CHI HA OCCUPATO A GARBATELLA FA DANNO A MIGLIAIA DI FAMIGLIE2009-05-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391300Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
''Chi ha occupato deve sapere che non sta assolutamente facendo un danno ne' all'Ater ne' al Comune di Roma ma alle migliaia di famiglie di questo quartiere che hanno ancora la casa ipotecata. Se in tutta la citta' accadesse quello che sta accadendo a Garbatella, l'Ater si troverebbe nella impossibilita' di far fronte al debito con la banca e le case rimarrebbero ipotecate con gravissimo rischio per il futuro di tante famiglie. L'Ater sta per mettere in vendita oltre 1.700 case di Garbatella i cui acquirenti potranno essere solo i residenti degli appartamenti stessi". Lo dichiara Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio.
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"Le famiglie del quartiere, quindi, vedono abbondantemente tutelati i propri diritti - prosegue Foschi - e i propri interessi della attuale legislazione in vigore e dalle scelte compiute dalla nostra amministrazione regionale cosi' come in tutti gli altri quartieri ex Iacp. Con non vorra' comprare, e cio' vale per tutto il patrimonio Ater, rimarra' in affitto concordato a seconda del reddito dichiarato. L'Ater ha un debito che deve estinguere con le banche, la famosa ipoteca fatta dalla giunta Storace che ancora versa sulle teste di tante famiglie che oggi abitano le case ex Iacp. Per recuperare i soldi necessari l'ente deve vendere a prezzo di libero mercato strutture che non sono strutture abitativa".
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"La palazzina occupata oggi e' una di queste. Vorrei ricordare ancora al <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/391292">consigliere Peciola</a> - prosegue Foschi - che Garbatella non e' un quartiere marginale in cui mancano servizi e strutture associative: conta, infatti tre teatri, tra cui il Palladium, e tante palestre sia pubbliche sia private. Si tratta di decidere, ora, se si sta dalla parte delle famiglie del quartiere oppure no. Gli spazi abitativi non in vendita, infine, l'Ater li assegna tramite bando riconoscendo, cosi' come anche dal sottoscritto proposto e dal consiglio regionale approvato, la funzione sociale delle attivita' che vi si svolgono. Le occupazioni sono la giungla e nella giungla a perdere sono sempre i piu' deboli. Chi occupa una palazzina sta nella stessa logica di chi si appropria di tutta una citta'". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/123168">libero news</a>GIANLUCA PECIOLA: Sullo sgombero avvenuto oggi pomeriggio della palazzina dell'Ater, via Magnaghi 5, occupata questa mattina per la nascita di Lott@ Popolare, un nuovo spazio sociale e culturale a Garbatella, chiedo che venga subito convocato un tavolo interistituzionale2009-05-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it391292Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Roma (Lista di elezione: Sel) <br/><br/><br />
"Sullo sgombero avvenuto oggi pomeriggio della palazzina dell'Ater, in via Magnaghi 5, occupata questa mattina per la nascita di Lott@ Popolare, un nuovo spazio sociale e culturale a Garbatella, chiedo che venga subito convocato un tavolo interistituzionale con la Regione Lazio e l'Ater per trattare la destinazione d'uso dell'edificio". Lo dichiara in una nota Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Roma della Sinistra l'Arcobaleno e coordinatore del Gruppo Federato della Sinistra in Provincia.
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"Non si era mai visto a Garbatella - continua Peciola - un dispiegamento simile di forze dell'ordine. Vigileremo affinche' non ci siano speculazioni sull'utilizzo di questa palazzina, da anni abbandonata, che i comitati e le associazioni del quartiere vogliono restituire alla cittadinanza''.
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''A chi sostiene che nei quartieri popolari, come Garbatella, ci siano innumerevoli spazi culturali - conclude Peciola - mi sento di dire che questa visione della cultura accessibile a pochi ha gia' ricevuto l'espressione dei cittadini con le sconfitte elettorali del centro sinistra, che ci dovrebbero far riflettere tutti. <br />
Roma ha bisogno di una cultura accessibile a tutti e di luoghi di espressione creativa senza barriere economiche". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/123182">libero news</a>DANIELA BENELLI: Milano città provinciale, serve più attenzione alla cultura da parte delle istituzioni.2008-12-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383126Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Milano (Partito: DS) <br/><br/><b>Che cosa pensa del nuovo assessore alla Cultura Finazzer Flory?</b><br />
Non mi faccia dare giudizi. Sarebbe di cattivo gusto.<br />
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<b>Allora parliamo del suo manifesto...</b><br /><br />
L'assessore avrà bisogno di tempo per fare la diagnosi su Milano e per capire le cose più importanti da fare. E' giusto dargli tempo. Poi nel manifesto ci sono cose giuste, ma il problema vero è come le si affronta.<br />
<b>Lei come le affronterebbe?</b><br />
Intanto c'è un problema di fondo. Milano deve decidere se diventare una città aperta, tollerante e multiculturale oppure no. Anche le cose denunciate da Sgarbi nel suo nuovo libro fanno emergere una città culturalmente chiusa e provinciale.<br /><br />
<b>Ad esempio?</b><br />
La chiusura nei confronti dell'omosessualità e la paura nei confronti dell'immigrazione che fanno diventare il clima molto pesante.<br /><br />
<b>Insisto. Finazzer Flory è in grado di invertire questa tendenza?</b><br />
Se c'era una persona che più di tutte poteva avere questa caratteristica era Sgarbi e si è visto la fine che ha fatto. Il problema non è tanto ciò che Finazzar vorrebbe fare, ma ciò che nell'insieme il governo della città gli consentirà di fare. Per le prime uscite che ha fatto sui graffiti e sul festival nomadi, quest'ultima abbastanza indefinita, è stato castigato. Ho qualche dubbio che ci sia il retroterra giusto e suo malgrado rischierà di essere ostaggio di un clima di chiusura.<br /><br />
<b>In vista dell'Expo come si può invertire questo trend?</b><br />
Intanto Milano deve essere una città aperta anche agli apporti delle altre culture. L'Expo è la prova del fuoco. Credo poi che la città abbia bisogno di ripensare i propri spazi. Mi piacerebbe che ci fosse un'attenzione all'uso degli spazi urbani. Mi colpisce la soluzione pessima che si prospetta per la Galleria: il fatto che le librerie del centro debbano trasferirsi in periferia perché il Comune aumenta gli affitti rischia di impoverire il cuore della città. Adottando queste politiche ci rimangono solo le banche e le moda.<br /><br />
<b>E in periferia cosa è necessario fare?</b><br />
Ci sono tantissime associazioni in cerca di una sede e altrettanti spazi abbandonati, magari di proprietà dell'Aler o del Comune con affitti spropositati.<br /><br />
<b>La Provincia cosa sta facendo per rilanciare la cultura?</b><br />
Abbiamo creato una rete virtuale vera che si chiama Metrocult che raccoglie i creativi del territorio e le associazioni culturali. Per la primavera stiamo organizzando un incontro pubblico che verterà sul tema degli spazi. La cosa sorprendente è che il Comune non sappia nemmeno di avere questo grande potenziale di associazioni e di gente che ha voglia di partecipare e di fare cultura.<br /><br />
<b>Facendo degli esempi pratici, quali strutture andrebbero rivitalizzate?</b><br />
Il Pac è morto. Per rilanciare l'arte contemporaneo a Milano bisogna almeno rilanciare gli spazi che ci sono. Inoltre manca una biblioteca civica moderna e spaziosa. Una città con 140mila studenti universitari ha solo la Sormani e intanto aspettiamo la Biblioteca europea i cui lavori sono fermi al palo. Tornando a Finazzer, è essenziale capire se riuscirà ad affrontare questi nodi e soprattutto se glielo faranno fare.<br/>fonte: <a href="http://www.affaritaliani.it/milano/milano-daniela-benelli-assessore021208.html">Affari Italiani</a>