Openpolis - Argomento: vertenzahttps://www.openpolis.it/2013-11-29T00:00:00ZClaudia Zuncheddu: Vertenza E.On, Zuncheddu: «L'assessore sa che la RAS non si è costituita parte civile nel processo per il disastro ambientale del 2011?»2013-11-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it712540Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Sardegna (Gruppo: Sinistra Autonomista) <br/><br/>Cagliari, 29 novembre 2013 – «Apprendiamo con sorpresa dalla stampa la posizione dell’Assessore regionale all’Industria Liori sulla “necessità che E.On paghi i danni ambientali che ha creato al territorio”. Non abbiamo dubbi sulle buone intenzioni dell’Assessore: dispiace tuttavia informarlo che, ad oggi, non ci risulta che il suo collega di Giunta, il Presidente Cappellacci, si sia dimenato per costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario a carico di E.On per il disastro ambientale del 2011, quando 36mila litri di olio combustibile fuoriuscirono da un foro nell'oleodotto che collega la centrale di Fiume Santo alla banchina sul mare dell’Asinara e invasero le acque di uno dei golfi più belli del Mediterraneo». Lo ha affermato la consigliera regionale di Sardigna Libera, Claudia Zuncheddu, depositando insieme ai colleghi Sechi e Cocco di SEL una interpellanza per chiedere al Presidente di riferire in merito alla mancata costituzione di Parte Civile della RAS nel procedimento penale a carico di E.On.<br />
«Al processo – afferma Zuncheddu – si sono costituiti tutti: dalle associazioni ambientaliste (Gruppo di intervento giuridico, Anpana, WWF) alle istituzioni locali (Provincia di Sassari, Comuni limitrofi ed Ente Parco dell’Asinara). Manca solo la Regione Sardegna. A rendere ancora più imbarazzante la posizione del Presidente, che evidentemente parla poco con i suoi Assessori, è che poco meno di un mese fa, con l’approvazione della mozione n. 281 in Consiglio regionale, l’Assessore all’Ambiente Biancareddu si impegnava formalmente di fronte all’Aula e ai sardi ad attivarsi per costituirsi parte civile in tutti i processi celebrati nell’Isola per disastri ambientali».<br />
«Stupisce quindi questa “svolta ambientalista” di una parte dei componenti della Giunta: personalmente – conclude Zuncheddu – invito gli Assessori a chiarirsi col Presidente per capire quali siano state le cause che abbiano impedito la costituzione di Parte Civile della RAS, dato che il termine ultimo per farlo era il 12 novembre scorso. Sembra quasi che lo sport preferito dal Presidente sia quello di arrivare tardi ai processi per la difesa degli interessi dei sardi, come avvenne per il caso del Poligono di Quirra, quando la costituzione di parte civile della RAS fu rigettata dal Tribunale perché “pervenuta in ritardo”».<br/>fonte: <a href="http://www.claudiazuncheddu.net/964-la-ras-non-si-e-mai-costituita-parte-civile-nel-processo-per-la-marea-nera-a-carico-di-e-on">La Nuova Sardegna</a>Sandro Piermatti: Basell: “Troppe anomalie nella vertenza”2010-12-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548943Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Terni (TR) (Partito: PD) <br/><br/><br />
Sono mesi che si protrae la vicenda della Basell e la vertenza appare sempre di più anomala. Ad oggi infatti non c’è un tavolo ufficiale con la presenza di tutti i soggetti che dovrebbero essere interessati a una vicenda di tale portata, ad iniziare dal governo e più specificatamente dal ministero dello Sviluppo Economico. Solo in queste ultime settimane il ministro ha incontrato i vertici della Basell non trovando disponibilità.
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E’ ora di dire basta ad incontri informali, serve la convocazione da parte del governo di un tavolo ufficiale dove ogni soggetto si assuma le proprie responsabilità alla luce del sole. L’informalità può andare bene all’inizio di una vertenza ora serve chiarezza non è più possibile andare avanti con incontri che non si concludano nemmeno con verbali sottoscritti.
<p>Mai una proposta è stata messa nero su bianco, almeno nei confronti delle istituzioni locali e regionali. L’unico documento scritto è quello prodotto dalla regione dell’Umbria, d’intesa con il comune e la provincia di Terni, che avanza la proposta di un accordo di programma per la creazione di un polo della chimica verde a Terni, dove si individuano compiti e responsabilità sia dei soggetti imprenditoriali che pubblici.
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In sostanza serve un tavolo, come fu per il magnetico, con la presenza politica del governo dove per intenderci l’Ast chiuse sì il magnetico ma il territorio ottenne finanziamenti pubblici sulla città e soprattutto da parte della stessa Ast un piano di investimenti massiccio e reale a favore del sito produttivo di Terni, in particolare dell’Inox.
<p>Basell se ne va da Terni senza pagare nessun prezzo?<br />
Senza impegnarsi, direttamente o indirettamente, in nessun progetto alternativo volto al mantenimento del polo chimico ternano, seppur rinnovato? La disponibilità data da Novamont nel campo della chimica verde è una grande opportunità che rischia di naufragare per l’atteggiamento di Basell e per l’inadeguatezza delle azioni messe in campo dal governo.
<p>Occorre mantenere il quadro di unità delle forze politiche e sociali del territorio, l’esigenza di unità non può però fare a meno dell’esigenza di chiarezza e di rispetto dei ruoli e delle responsabilità.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.comune.terni.it/comunicato_stampa.php?id=36172&pagina=2">Comune di Terni</a>FERNANDO FABBIANI: LAVORO: BLURADIA E TRONTO SU TAVOLO DEL MINISTERO2008-01-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328096Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Abruzzo (Partito: PDCI) - Consigliere Consiglio Comunale Città Sant'Angelo (PE) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) <br/><br/>La crisi dell'azienda Bluradia di Colonnella e la crisi economica della Vallata del Tronto saranno al centro dell'incontro che si terrà lunedi prossimo, 28 gennaio, alle ore 15, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico.
Accanto alla vertenza delle maestranze dell'azienda di Colonnella porteremo in sede ministeriale dati e materiali sulla crisi delle aziende della Vallata del Tronto così da avviare una procedura per arrivare ad un protocollo d'intesa sulla crisi di questa zona dell'Abruzzo, in questo modo seguiremo procedure e criteri già attuati per la crisi delle aziende della Valle Peligna e dell'Alto Sangro.<br/>fonte: <a href="http://www.regione.abruzzo.it/portale/index.asp?modello=articolo&servizio=lista&stileDiv=mono&msv=articolo14755&tom=4755">Regione Abruzzo</a>