Openpolis - Argomento: armihttps://www.openpolis.it/2014-03-21T00:00:00ZRoberta PINOTTI: L'utilità di un ministro così 2014-03-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718027Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Ministro alla Difesa<br/><br/>Ad una domanda di Daria Bignardi, il nuovo ministro della difesa - una donna, purtroppo - ha risposto così:
«… di fatto i cacciabombardieri servono perché, a parte che se tu hai delle truppe, dove c’è necessità di avere una difesa aerea, però potrebbe succedere che qualcuno decide di sparare… un missile magari… e potrebbe decidere, ormai ci sono dei missili che possono arrivare a distanze estreme, potrebbero decidere di volere, con quello, distruggere o… ehm… ovviamente creare, oggi purtroppo le armi sono micidiali»
Grazie Mario (Monicelli), hai insegnato la supercazzola veramente a tutti...<br/>fonte: <a href="http://www.contropiano.org/corsivo/item/22931-l-utilita-di-un-ministro-cosi">www.contropiano.org</a>Federica MOGHERINI REBESANI: «Interrompere il sostegno finanziario alla produzione e al commercio di mine antipersona»2012-09-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it649446Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
«Nel pieno di una crisi economica internazionale senza precedenti, generata da una speculazione che ha investito senza remore sul rischio finanziario e sull’opacità contabile a discapito dell’economia reale, i cittadini invocano maggiore trasparenza e responsabilità nella finanza, con scelte di investimento da parte degli istituti di credito e degli altri intermediari finanziari da ispirare a principi di maggiore eticità, per recuperare su questo terreno quella credibilità e affidabilità sociale che troppo spesso negli ultimi anni è stata messa in discussione.
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Interrompere il sostegno finanziario alla produzione e al commercio di mine antipersona e munizioni cluster, armi odiose che producono ancora oggi conseguenze drammatiche, con numerose vittime anche tra civili, a partire dai bambini, è una scelta doverosa e eticamente rigorosa.
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Con questa proposta, vogliamo dare un segnale concreto e fortemente simbolico proprio in questa direzione, sollecitando il Parlamento a completare il percorso avviato con la ratifica della Convenzione di Oslo. Per questo, come gruppo parlamentare del Pd abbiamo assunto l’impegno di chiedere sin dai prossimi giorni la calendarizzazione di questa proposta di legge in Commissione Finanze, con l’obiettivo e la speranza di poter giungere alla sua discussione e approvazione in questi ultimi mesi di legislatura».
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<i>Federica Mogherini è deputata e responsabile globalizzazione Pd, prima firmataria della proposta di legge per contrastare in Italia il finanziamento della produzione, utilizzo, vendita, distribuzione e stoccaggio delle mine antipersona, delle munizioni e submunizioni cluster.</i> <br /><br/>fonte: <a href="http://www.partitodemocraticoveneto.org/dett_news.asp?ID=3725">Pd Veneto</a>Fabrizio Ricca: "Sulla linea 4 ancora violenza: Fassino armi i controllori"2012-07-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647694Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Torino (TO) (Lista di elezione: Lega) <br/><br/><br />
"La mozione che attendiamo di discutere e che giace nella lista d'attesa di Palazzo Civico da tempo torna drammaticamente ad essere di strettissima attualità." A dichiararlo Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord in Comune, che incalza: "Come inascoltate cassandre abbiamo chiesto garanzie per la sicurezza degli addetti ai controlli su un tram che passa per le zone più difficili della Città. Il risultato? Quello di sempre... nessuna presa di posizione, nessuna capacità di reagire alle emergenze."
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"Così ci troviamo costretti - attacca Ricca - a rilevare come un addetto al controllo dei biglietti, pagato poco più di 4 euro l'ora, sia stato buttato a terra e malmenato da tre delinquenti pochi giorni fa, e come ieri un suo collega abbia ricevuto un pugno e un tentativo di rapina da parte di un extracomunitario. Ci chiediamo quanto ancora dovrà succedere perché la maggioranza apra anche solo un occhio e ci dia ascolto."
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"Rileviamo infine - conclude il capogruppo - come la situazione sia inaccettabile non solo per chi lavora sulla Linea 4, che deve essere tutelato come minimo diritto sindacale, ma anche per quanti cittadini onesti ogni giorno si trovino ad affrontare situazioni al limite di ogni accettabilità, in fasce orarie diurne ed in quartieri che di torinese non hanno più nulla ed anzi ai torinesi sono solo ostili. Se il Comune non è in grado di gestire l'emergenza, allora ammetta il suo fallimento anche in questa circostanza e stabilisca che anche chi controlla i biglietti abbia il porto d'armi, a scopo cautelativo e come deterrente ad una situazione che è già precipitata da anni."<br /><br/>fonte: <a href="http://www.giovanipadanipiemonte.net/index.php?option=com_content&view=article&id=82:ricca-ln-qsulla-linea-4-ancora-violenza-fassino-armi-i-controlloriq&catid=26&Itemid=117">www.giovanipadanipiemonte.net</a>Maurizio SAIA: Banco nazionale di prova della qualità di arma comune da sparo2012-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it648129Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
Signora Presidente, l'ordine del giorno, che presento a seguito della preclusione degli altri emendamenti a firma mia e dei senatori Orsi, Bricolo e Divina, prevede che il riconoscimento del Banco nazionale di prova della qualità di arma comune da sparo non è necessario, poiché sono armi comuni da sparo tutte quelle identificate come tali dall'articolo 2 della legge 18 aprile 1975, n. 110, nonché quelle previste nelle categorie B, C e D dell'allegato I della direttiva 91/477/CEE.
È quindi solo una richiesta affinché il Governo si impegni ad interpretare questa normativa in maniera corretta, in attesa che si vada a rivedere questa normativa, come richiesto da più parti. L'ordine del giorno è volto a dare la possibilità al Governo di esprimere un indirizzo.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=668154">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: Armi comuni da sparo2012-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it648128Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>Presenta l'ordine del giorno G1.100 che impegna a considerare armi comuni da sparo, senza ulteriori aggravi burocratici, tutte quelle identificate come tali dall'articolo 2 della legge 18 aprile 1975, n. 110, nonché quelle previste nelle categorie B, C e D dell'allegato I della direttiva 91/477/CEE<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=668154">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: Abrogazione catalogo armi2012-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it648127Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>E' favorevole alla soppressione di un articolo scritto male. Ricorda che l'abrogazione del Catalogo nazionale delle armi deriva da una direttiva europea e che altri Paesi sensibili ai rischi del terrorismo non hanno una normativa sulla catalogazione. Le difficoltà interpretative nascono da appesantimenti burocratici del Ministero dell'interno.
<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=668154">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: Legislatura 16ª - Resoconto stenografico della seduta n. 768 2012-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647542Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
"In merito invece alla parte espunta, cioè all'articolo 1, vorrei sottolineare che apprezzo lo sforzo del Governo di comprendere che qualcosa non funzionava in quella norma, così come era posta, e forse si rischiava di far peggio facendo passare qualche emendamento senza, alla fine, risolvere completamente il problema. Mi sembra che già vi sia un tavolo informale tecnico e politico che sta lavorando proprio per approntare un articolo per la Camera e stabilire alcune regole, a seguito di un parziale vuoto legislativo dopo l'abolizione del catalogo delle armi (che non vedo come un dramma: lo ribadisco).
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Forse a qualcuno sfugge che in questo Paese avere un pezzo in più di burocrazia, di controllo e di commissioni, tanto più nell'ambito della sicurezza, non crea ancora più sicurezza: stiamo solo ingolfando la burocrazia che serve alle persone per bene e che già rispettano tutte le regole. Per i delinquenti, i criminali e i terroristi se ci mettiamo tre articoli in più o due commissioni in meno non cambia assolutamente niente; non si pongono il problema che l'arma somigli ad un'arma da guerra invece che da caccia o sportiva. I criminali e i terroristi il loro lavoro lo fanno fuori della legalità, quando decidono di dedicarsi a malvagi obiettivi a scapito della democrazia del nostro Paese. Quindi, non è con le carte bollate che fermiamo il terrorismo."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=668190">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: Legislatura 16ª - Resoconto stenografico della seduta n. 766 2012-07-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647534Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
"Per esempio, in questo Paese manca una legge sulle polizie private e il testo unico di pubblica sicurezza contiene una serie di normative superate, per effetto delle quali una guardia privata, che accede alla professione senza particolari criteri per quanto riguarda la selezione psico-attitudinale o la formazione, gira armata dalla mattina alla sera e può portare quell'arma in tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24, anche al di fuori della professione.<br />
Con tutte queste distonie, il Ministero non riesce a fare un esame unico e ad avere un quadro chiaro e completo, ma sembra essere solo attento ad avere una sorta di prerogativa nel controllo della situazione, senza però averlo effettivamente, allorquando all'inizio di questo articolo ci si preoccupa delle forme terroristiche. Di queste ci si deve preoccupare in altra maniera, e non prendendosela con chi fa attività sportiva e con chi va nei poligoni regolarmente a fare attività.
Tra l'altro, voglio ricordare che a breve partiranno per Londra atleti olimpici che sono tra i migliori al mondo, che fanno attività sportiva di tiro a segno e che cercheranno di portare a casa ancora molte medaglie. È pertanto giusto salutarli e inviare loro auspici di vittoria anche in queste Olimpiadi."<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=667920">www.senato.it</a>Maurizio SAIA: CON I LADRI IN CASA E' GIUSTO FARE FUOCO2012-04-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626945Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
«Io provo un pizzico di rabbia e attendo gli sviluppi dalla procura», commenta l’esponente di Coesione nazionale, «Se una persona possiede un’arma non deve diventare un soprammobile. È un oggetto da utilizzare in casi estremi e questo di Civè lo era. Certo, non si può ignorare il dramma della morte ma bisogna stare attenti a non raddoppiare il dramma del tabaccaio. Quest’uomo ha tutta la mia solidarietà».<br />
<br/>fonte: <a href="http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/04/27/news/bitonci-e-saia-spietati-con-i-ladri-in-casa-e-giusto-fare-fuoco-1.4428636">mattinopadova.gelocal.it</a>Maurizio SAIA: «Ho la pistola da 10 anni ma sono contrario alla caccia»2012-03-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626580Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/>Convinto assertore dell’opportunità di dotare di armi chi ne faccia richiesta è invece il senatore Maurizio Saia (Coesione Nazionale). «Sono contrario alla caccia. Ho il porto d’armi da dieci anni – puntualizza Saia – e detengo una Glock (pistola prodotta in Austra, ndr). Mi sto battendo per cambiare la normativa in materia. Da un lato infatti si rende la vita impossibile a chi richiede il porto d’armi, dall’altro non si sottopongono a controlli periodici ,sul loro equilibrio mentale, quanti detengono le armi».
<br/>fonte: <a href="http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/03/25/news/saia-ho-la-pistola-da-10-anni-ma-sono-contrario-alla-caccia-1.3722545">mattinopadova.gelocal.it</a>Ignazio Roberto Maria MARINO: «Troppi soldi per la guerra. La politica deve scegliere» - INTERVISTA2011-07-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590413Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
<b>Il senatore Ignazio Marino del Pd dice no al rifinanziamento delle missioni militari all'estero. Invece il suo partito dice sì. Semplici differenze di sensibilità?</b>
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Ci sono almeno una decina di senatori democratici ad aver espresso grandi perplessità sul rifinanziamento. Non sono il solo a pensarla così. Dobbiamo tutti esprimere cordoglio per un'altra vita persa in Afghanistan. Al tempo stesso va anche ricordata la necessità sempre più urgente di una discussione serena e rigorosa, che non si fa in un pomeriggio a palazzo Madama. Personalmente non voterò un decreto da 700milioni di euro, che fa riferimento ad una serie di missioni militari all'estero.<br />
A mio avviso questo tema meriterebbe una più approfondita riflessione, così da capire almeno finalità e regole di ingaggio delle singole "avventure militari".
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<b>L'Afghanistan è sotto i riflettori: una guerra che dura ormai da dieci anni e che ha visto quarantuno morti solo fra i soldati italiani.</b>
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L'Afghanistan: pensi che c'è un unico comandante per Enduring freedom - gestita dalle forze armate degli Stati uniti, che nelle loro comunicazioni chiamano senza troppi giri di parole "war", guerra - e Isaf - gestita dalla Nato. Una situazione quanto meno singolare. Anche perché un ex comandante come McChrystal ha recentemente affermato che per aver successo in Afghanistan non servono più armi. Invece continuiamo a spendere in armamenti.
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<b>Però alla fine, anche grazie agli 8milioni che il governo ha concesso per la cooperazione, un accordo bipartisan è stato trovato. Come sempre.</b>
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Il nostro paese negli ultimi dodici mesi ha mobilizzato 8500 persone, di cui 6880 militari attualmente impegnati in zone a rischio, 4200 in Afghanistan. Perché faccio tutti questi numeri? Perché sono ormai quasi dieci anni che abbiamo truppe in Afghanistan e il costo medio delle persone attive - cui va certamente il rispetto di tutto il paese e il mio personale - è di circa un miliardo e mezzo di euro. Adesso aggiungiamo altri 700 milioni di euro. Cifre enormi senza risvolti positivi.
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<b>Marino è stato candidato alla segreteria del partito. Se avesse vinto le primarie, il Pd avrebbe tolto l'elmetto e votato no?</b>
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Certamente la mia posizione, o di altri, in questo momento è minoritaria. Ciò non toglie che dovremmo discutere. Anzi, penso che sia necessario, opportuno ed urgente aprire una riflessione. Perché se da un lato è importante garantire la lealtà internazionale, dall'altro bisognerebbe riflettere prima di investire somme così ingenti e perdite di vite umane in contesti in cui finalità e regole d'ingaggio sono tutt'altro che chiare.
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<b>Lei non è una mosca bianca dentro il partito, basta leggere le dichiarazioni del presidente toscano Enrico Rossi, del deputato Enrico Gasbarra, ecc.. Prima o poi il partito ne dovrà parlare...</b>
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Il Paese si è impegnato a spendere ben 29 miliardi per acquistare oltre 300 tra elicotteri e aerei militari, mentre per il 2011, 2012 e 2013 è stato azzerato il fondo per la non autosufficienza, ridotto a 36 milioni quello per le politiche per la famiglia e azzerato quello per l'infanzia. Con il costo di un solo F35 si potrebbero acquistare ben cinque Canadair per l'antincendio, in questo momento quanto mai utili. Di più, il costo di un elicottero da combattimento potrebbe essere impiegato per venti nuovi treni per trasportare pendolari, stiamo parlando di un servizio per 20mila persone. E sono solo due esempi. La politica può e deve fare delle scelte adeguate e strategiche in questo momento. <br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=12JJW0">Liberazione - Frida Nacinovich</a>Emma BONINO: Missioni: I Senatori Radicali non partecipano al voto. Cancellata la ricerca di una soluzione politica a scenari in mutamento.2011-07-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590401Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) - Vicepres. Senato <br/><br/><br />
L'alternativa a questa nostra presenza in decine di missioni non puo' essere il ritiro bensi' la ricerca di soluzione di alternative possibili da ricercare colle armi della politica.
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Oggi ci viene imposto con un si o con un no solo di acconsentire al rifinanziamento senza mai affrontare nel merito le singole missioni che, se affrontate nei singoli contesti e valutate, potrebbero far tesoro di proposte politiche precise come quelle che da anni i Radicali propongono in termini di riforme dell'ordinamento legale internazionale nonche' di ravvedimenti di scellerate politiche di sostegno a regimi illiberali o a proibizioni dogmatiche.
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Vigileremo affinchè le modifiche proposte all'articolo 9 (che prevedono un dibattito nel merito almeno 60 giorni prima del rinnovo dei finanziamenti) consentano un minimo recupero della politica oggi sacrificata sull'altare della mera presenza dei nostri militari ai quali sicuramente va il nostro ringraziamento per il lavoro che svolgono nel mondo.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/print/comunicati/20110727/missioni-senatori-radicali-non-partecipano-voto-cancellata-ricerca-soluzione-pol">Partito Radicale</a>Giulietto CHIESA: TAV: Clima in Val di Susa ricorda G8 di Genova2011-06-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it586784<br />
''Sono in mezzo ai lacrimogeni, qui in Val di Susa, in un clima che in tutto ricorda il G8 di Genova''. Lo afferma il giornalista Giulietto Chiesa, in una nota. Chiesa da stamattina ha preso parte alle manifestazioni in Val di Susa.
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''Le forze dell'ordine - forze di un ordine di tipo militare - racconta - sono intervenute con un soverchiante dispiegamento di mezzi e di uomini armati. Le barricate dei valligiani e del popolo NoTAV, di fronte a un'invasione di queste proporzioni, migliaia di uniformi, cedono terreno.
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Ogni punto critico della rete stradale, ogni altura strategica sono ora controllati da gruppi in armi''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/news-TAV__GIULIETTO_CHIESA__CLIMA_IN_VAL_DI_SUSA_RICORDA_G8_DI_GENOVA-1029564-ORA-.html">Asca</a>Maurizio SAIA: Pistole negate ai vigili, interrogazione al senato2011-05-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it560361Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) <br/><br/><br />
"Con che rispetto viene preso un provvedimento simile nei confronti delle persone che hanno dedicato una vita in difesa dei loro concittadini? E con che rispetto viene preso un provvedimento simile nei confronti di tutti i cittadini della comunità di Sant'Omero? Appare oltretutto risibile - polemizza Saia - la risposta del sindaco alle giuste critiche che gli ha rivolto il sindacato Sulpm"
<p>Pompizi in una nota di risposta al Sulpm, aveva risposto che la Polizia municipale non può essere equiparata ad altre forze di polizia.
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"Concetto che nulla ha a che vedere con la decisione di disarmare i suoi agenti affermando che in trentacinque anni di servizio dell'unico agente di polizia Locale in forze al Comune non si è mai reso necessario l'uso delle armi - ribadisce Saia -. Non è forse vero, illustre Pompizi, che le armi hanno anche funzione di deterrenza? In ogni caso le preannuncio che il disegno di legge attualmente in votazione alla Prima commissione del Senato prevede l'obbligo dell'armamento per tutti i corpi di Polizia locale in Italia e oltretutto vedo assai poco lungimirante la scelta dell'amministrazione di aver ridotto nel corso del tempo, l'organico degli effettivi in servizio presso Sant'Omero da sette a due unità".
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"Invito pertanto lei e la sua amministrazione - conclude il senatore - a rivedere l'insensata deliberazione che avete adottato e a fornire immediatamente i vostri uomini delle pistole che sono già in dotazione".
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<br/>fonte: <a href="http://www.abruzzoweb.it/contenuti/santomero-pistole-negate-ai-vigili-interrogazione-in-senato/25850-4/">www.abruzzoweb.it</a>Roberto CASTELLI: "Agli immigrati non possiamo sparare, almeno per ora"2011-04-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559778Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: Lega) - Viceministro Infrastrutture e trasporti (Partito: Lega) - Consigliere Consiglio Comunale Lecco (LC) (Lista di elezione: Lega) <br/><br/><br />
"Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora". Questo il pensiero del leghista Roberto Castelli, ex Ministro della Giustizia e attuale Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, che oggi è stato ospite in studio del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'.
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"Le violenze degli immigrati, che potrebbero diventare milioni nel corso del tempo, potrebbero obbligare le autorita' ad usare le armi". <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.rainews24.rai.it/it/news_print.php?newsid=151835">Rainews24</a>Angelo BONELLI: «Io mi schiero dalla parte delle popolazioni» 2011-03-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559498Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Lista di elezione: Verdi) <br/><br/><br />
Caro Emanuele anch’io come te non sono d’accordo. In ogni manifestazione chiunque partecipa con la propria sensibilità e la straordinaria manifestazione di sabato scorso dimostra che la battaglia dei referendum si può vincere. Una vittoria che se raggiunta consentirebbe di fondare una nuova Italia rispetto a un governo e un parlamento che non governano in nome del popolo italiano ma in nome dell’interesse di uno. Anch’io sono d’accordo con te che la pace, l’acqua e l’energia pulita sono beni comuni e per questi dobbiamo batterci. Sabato scorso ho visto tanta gente manifestare per la pace ed è stato bello vedere le bandiere della pace.
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I Verdi europei e quelli italiani, come saprai, hanno condiviso la risoluzione dell’Onu 1973 sulla “No-fly” zone. Una risoluzione che aveva lo scopo di salvare i civili dai bombardamenti di Gheddafi. Non possiamo dimenticare l’ordine dato da Gheddafi di bombardare le manifestazioni di protesta contro il regime e per la democrazia. Le diserzioni di alcuni piloti che si sono rifiutati di bombardare i dimostranti e, purtroppo, gli altri piloti che hanno eseguito gli ordini. E non possiamo dimenticare, infine, la minaccia del rais alla popolazione di Bengasi di rastrellamenti casa per casa. Quando Vendola dice «Né con Gheddafi né con le bombe», omette gravemente una cosa: la sorte della popolazione di Bengasi, perché in quel caso nessuno avrebbe salvato dall’eccidio migliaia di persone.
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Questo non è un particolare ma la sostanza di questa vicenda. Vicenda che ha anche un profondo squallore provocato dall’uso delle armi. Il vero squallore di tutta questa storia sta nel com’è stata applicata la risoluzione dell’Onu o, meglio, mal applicata. Ad esempio, la Francia, che fino a poco tempo fa voleva vendere i reattori nucleari EPR alla Libia, ha assunto un protagonismo sospetto o il ruolo indecente dell’Italia che fino qualche mese fa stringeva accordi commerciali e politici con Gheddafi. La scarsissima credibilità di queste nazioni ha messo in secondo piano, agli occhi dell’opinione pubblica, l’intervento a difesa delle popolazioni.
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Il limite di tutto ciò sta nell’Onu. Il mondo ha bisogno di una polizia internazionale sotto il controllo dell’Onu che possa intervenire rapidamente per evitare conflitti e difendere le popolazioni civili quando stanno per essere massacrate. Quello che, ad esempio, non è stato fatto con il Ruanda dove oltre un milione di persone sono state uccise: uno dei più grandi genocidi nella storia dell’umanità, compiuto nel totale immobilismo della comunità internazionale. L’Onu deve creare un sistema di prevenzione dei conflitti e di mediazione politica perché quando si sganciano le bombe è troppo tardi. Tutto ciò non si fa e, di fronte ad un’Africa che esplode per la crisi economica e per la richiesta di democrazia, l’Europa dimostra ancora una volta di non esistere: è sempre più evidente che non esiste una politica estera europea.
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Questo è un mondo governato da forti e sporchi interessi economici come quello del petrolio e dell’uranio. Ma di fronte alla coerenza legittima di chi dice «né con Gheddafi né con le bombe» io mi schiero con le popolazioni civili per impedire che le bombe cancellino la loro vita. Sabato 2 aprile anch’io sarò a manifestare, per impegni già presi, a Taranto. Protesterò insieme a tanti cittadini contro la guerra dichiarata dalla diossina alla popolazione di quella città. In dieci anni sono morte 20mila persone a Taranto: la città più inquinata d’Europa. Ma i miei sentimenti e la mia sofferenza sarà anche lì a Roma con voi, a Bengasi e con gli immigrati e profughi che in queste ore fuggono in cerca di una vita migliore.<br />
<br/>fonte: <a href="http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=YLYDF">Terra</a>SIMONE BEDENDO: MOZIONE SICUREZZA BOCCIATA IN CONSIGLIO: IL CENTRO-SX VOTA SOLO SU BASE IDEOLOGICA2008-11-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382209Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Rovigo (RO) (Lista di elezione: Lega) <br/><br/>Giovedì 30 in Consiglio Comunale è stata bocciata, dalla maggioranza di centro-sx, la mozione sulla sicurezza in città, proposta dal nostro gruppo.
Purtroppo ancora una volta ci siamo trovati a discutere di un problema così importante per i cittadini, con forze politiche che ragionano solo su basi ideologiche e non assolutamente pratiche e razionali come invece fa' la Lega Nord, ascoltando ciò che pensa la gente.
Nel dibattito, per controbattere alla nostra richiesta di maggior impegno da parte del Comune di Rovigo su tema sicurezza, ci siamo sentiti dire che i cittadini recepiscono un pericolo superiore a quello reale per colpa di movimenti come il nostro che ingrossano il problema. Addirittura il consigliere del PD, Claudio Curina, ha detto che da mesi non accade alcun fatto negativo in città.
Ci chiediamo in quali città vivono questi Signori! Se la gente percepisce un disagio sulla sicurezza è colpa della Lega o è perchè non si sente così protetta?
Che il Centro-sx abbia delle posizioni pre-costituite sul tema, ne è prova che su due punti della nostra mozione particolarmente criticati, abbiamo fatto delle modifiche per “moderare” i termini. Si è passati da un “giudizio negativo” verso la Giunta per non aver adeguatamente applicato la mozione proposta da AN nel 2007, ad un “rilievo di non sufficiente applicazione”, cosa per altro ammessa da più' consiglieri di maggioranza.
Da un “impegno inderogabile per armare i vigili urbani”, abbiamo proposto di “rifarsi alla normativa in arrivo da Regione Veneto e Ministero degli interni” che va' comunque in tal senso.
In maniera compatta e in dissenso con quanto dichiarato negli interventi, i gruppi di PD, Rifondazione, Verdi, Socialisti e Civica, hanno comunque bocciato il testo, che peraltro voleva definire come riconosciuto dal Consiglio, il principio al diritto alla sicurezza personale e dei propri beni per ogni Cittadino.
Un ringraziamento và ai colleghi di PDL e Forza Italia che hanno sostenuto la mozione, e un apprezzamento al Sindaco Merchiori che ha sostenuto la necessità di non abbassare la guardia sul tema sicurezza e che almeno si è astenuto nella votazione del documento.
E' assurdo leggere oggi che il PD inizia degli incontri sul territorio per dimostrarsi attento al tema, forse per rincorrere le nostre posizioni, e poi vota contro al nostro documento.
Noi continuiamo la nostra battaglia non solo sulla persecuzione degli atti criminosi, ma in particolare sulla prevenzione. Per noi è importante che anche la Polizia Municipale sia parte attiva in questo, per una presenza e controlli capillari sul territorio rodigino, con un turno serale stabile e armati per difendersi adeguatamente nello svolgere il loro lavoro.
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it">gazzettino</a>Marco PANNELLA: IRAK: IL CONGRESSO USA ATTESTERA' LE NON VERITA' DI BUSH. CHIEDIAMO DI ESSERE ASCOLTATI, L’ESILIO DI SADDAM AVREBBE EVITATO LA GUERRA.2008-06-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it357155Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: ALDE) <br/><br/><br />
L'esilio di Saddam Hussein fu davvero un'alternativa credibile e realizzabile per evitare la guerra in Iraq.<br />
L'opportunità, tuttavia, malgrado raccolse per iniziativa dei Radicali Italiani un vasto consenso internazionale, venne ignorata dall'amministrazione statunitense che già era pronta per il conflitto.<br />
Lo ha ricordato oggi in una conferenza stampa alla Camera Marco Pannella, alla vigilia dell'inizio dei lavori della commissione Giustizia del Congresso degli Stati Uniti.<br />
"A meno di inattese sorprese -ha dichiarato Pannella, rimarcando che della vicenda si è già occupato il Comitato Rockfeller del Senato americano - è facile prevedere che verrà confermato in modo inequivoco che il presidente George Bush e la sua amministrazione non hanno detto tutta le verità sulle cause della guerra in Iraq".<br />
"Nulla si sa di concreto né mai sono state fornite prove attendibili - ha aggiunto Pannella - sulle armi di distruzione di massa o del complice legame tra Saddam Hussein e Bin Laden".<br />
Oggi come cinque anni fa, quando Pannella e i radicali per primi si mossero per ricercare una via d'uscita al dittatore iracheno, viene confermato che "non si è cercato di convincere Saddam della convenienza dell'esilio.<br />
Per questo chiediamo di essere ascoltati dal Congresso Usa per rendere pubblico ciò che avevamo denunciato".<br />
Proprio in una nota trasmessa ieri, Pannella aveva ricordato che dopo le conclusioni del Comitato Rockefeller del Senato la Commissione Giustizia del Congresso avrà modo di affrontare "le documentate menzogne e irresponsabilità del presidente per poter imporre non già la caduta di Saddam e la democrazia per l'Iraq, ma la 'sua' guerra contro la verità e le leggi del proprio Paese''.
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<br/>fonte: <a href="http://www.radicali.it/view.php?id=124793">Radio Radicale</a>Umberto BOSSI: Al voto oppure facciamo la rivoluzione. Ci mancano un po' di armi ma le troviamo.2008-01-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it328105Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU (Gruppo: Gruppo Indipendenza/Democrazia) <br/><br/>Il Governo Prodi ormai e' "alla fine". A questo punto "si va al voto oppure facciamo la rivoluzione, facciamo la lotta di liberazione". Cosi' il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, a margine di una conferenza stampa a Milano. "Ci mancano un po' di armi - ha aggiunto - ma le troviamo". "Non penso che Mastella passera' con Berlusconi". Secondo il leader della Lega, Umberto Bossi, l'ex ministro della Giustizia non andra' con il centrodestra. E anzi Bossi, a margine di un incontro con la stampa a Milano, invita Berlusconi a non pronunciarsi sull'argomento: "Ho sentito che Berlusconi si e' gia' messo a 'sparacchiare'. Io fossi in Berlusconi starei zitto, non parlerei per niente". "Anzi - ha aggiunto Bossi - cosi' facendo fara' passare Mastella per un venduto. Invece mi pare che sia una cosa tutta interna al Governo".<br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/news/notizie/200801231518-cro-rt11104-art.html">AGI</a>