Openpolis - Argomento: integralismohttps://www.openpolis.it/2010-10-24T00:00:00ZFranco Frattini: Ateismo, materialismo e relativismo sono fenomeni perversi2010-10-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547378Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro Affari Esteri (Partito: PdL) <br/><br/>Ateismo, materialismo e relativismo sono fenomeni perversi che minacciano la società, al pari dell’estremismo.<br/>fonte: <a href="http://www.ilpost.it/2010/10/24/frattini-%c2%abateismo-materialismo-e-relativismo-sono-fenomeni-perversi%c2%bb/">www.ilpost.it</a>Paola BINETTI: «Se vince la linea di Marino la convivenza nel Pd diventa impossibile» - INTERVISTA2009-02-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388789Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) <br/><br/><br />
«Quell`ovazione a Ignazio Marino al convegno organizzato da Radio radicale, quella singolare convergenza tra il senatore del Pd e gli sponsor della posizione più spinta verso l`eutanasia, ecco, non fa che confermare tutta una serie di preoccupazioni».<br />
<b>Quali, onorevole Paola Binetti, paladina dei teodem?</b><br />
«La sensazione è che l`evoluzione del pensiero di Marino costituisca un`apertura reale proprio all`eutanasia».<br />
<b>Non sarà un`esagerazione? Ha solo annunciato il referendum se diventerà legge il ddl del centrodestra sul testamento biologico.</b><br />
«Quella proposta di legge è perfettibile, ma io come altri democratici del Pd la sosterremo perché sancisce il principio di indisponibilità della vita, esprime un no tondo all`eutanasia in tutte le sue forme, qualifica l`interruzione dell`alimentazione come causa di morte». <br />
<b>Voterete sì, insomma?</b><br />
«Sarà approvata dalla maggioranza del Parlamento e anche solo per questo merita il suo spazio e il suo tempo di sperimentazione. Minacciare il referendum vuol dire essere indisponibili al dialogo. Del resto, l`esperienza dimostra che col quorum in Italia non si va lontano. Sconsiglierei al collega di imbarcarsi in una nuova campagna referendaria. Ricordi come andò nel 2005 con la legge 40, in difesa della quale mi sono spesa in prima persona per l`astensione. La verità è che siamo ancora scossi dall`accelerazione volontaria della morte di Eluana».<br />
<b>Pensa anche lei che sia stata una morte indotta?</b><br />
«Con la somministrazione di sedativi per ridurre una sofferenza che c`era, hanno di fatto anticipato intenzionalmente la morte. Si è trattato di una forma di suicidio assistito».<br />
<b>Condivide l`accusa lanciata in aula da Quagliarello?</b><br />
«No, lui ha dichiarato che Eluana è stata ammazzata. Io parlo di suicidio assistito. E molti di noi, in linea con la tradizione cristiana, abbiamo diritto di gridare il nostro no a tutto questo».<br />
<b>
Eravate pronti a votare il ddl Berlusconi per l`alimentazione?</b><br />
«Lo avremmo votato, certo. Siamo arrivati troppo tardi, purtroppo».<br />
<b>
E la sostituzione di Marino con Dorina Bianchi capogruppo Pd in commissione Sanità al Senato come l`ha giudicata?</b><br />
«Due pesi e due misure, in questo Pd. Sorprende che si sia pretesa una dichiarazione di equidistanza da Dorina che pure non è firmataria di alcun ddl, che si è espressa più volte in favore della vita, che è stata relatrice della legge 40. Mentre al senatore Marino, che pure ha portato avanti a spada tratta una proposta di parte, non è mai stata chiesta alcuna garanzia di imparzialità. Dispiace, quasi ci sia una certa diffidenza nei nostri confronti».<br />
<b>
Onorevole, ma anche Ignazio Marino è un cattolico.</b><br />
«Questo lo saprà solo il Signore. Contano i fatti. E conta la rappresentazione culturale di una posizione. Noi diciamo che la vita costituisce un bene non disponibile».<br />
<b>
Anche lui, da medico, si schiera in difesa della dignità della vita e chiede che il paziente sia libero di scegliere.</b><br />
«Parla da chirurgo. Io, da psichiatra, so per certo che il paziente chiede solo di essere aiutato a misurarsi col dolore. La sua volontà poi è mutevole a seconda della situazione».<br />
<b>Ma voi e laici come Marino potete ancora convivere nel Pd?</b><br />
«Tutti sapevamo che il Pd nasceva da culture, anime diverse. Stiamo provando a resistere con la maggiore lealtà e schiettezza possibile, lo faremo fin dove si potrà arrivare. Laddove non dovesse essere più possibile, se i dirigenti riconosceranno che non ci saranno più spazi per la convivenza, allora ognuno andrà per la propria strada».<br />
<b>E’ un messaggio al segretario Veltroni?</b><br />
«A lui chiediamo, fin tanto che sarà il leader, pari dignità. Che il Pd sappia garantire davvero, non solo la sacrosanta libertà di voto, ma il rispetto delle diverse posizioni culturali. Tengano in debito conto il fatto che un giovane come Matteo Renzi, vicino a valori cristiani e moderati, abbia vinto le primarie del Pd nella rossa Firenze».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KSTNX">La Repubblica - Carmelo Lopapa</a>Ignazio Roberto Maria MARINO: «Inaudito Sacconi che minaccia come i Bravi... » - INTERVISTA2009-01-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it388270Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
Un pericolosissimo precedente, attacco frontale ai diritti dei singoli da un ministro integralista e illiberale<br />
<br />
Ignazio Marino, senatore Pd,
è un esperto di trapianti del
fegato che per 18 anni ha lavorato
negli Usa. È un politico
e un medico «allibito da
quanto sta accadendo in Italia».<p>
<b>Senatore, una sentenza inappellabile
non trova applicazione. Siamo di
fronte all’eutanasia del diritto?</b><p>
«È evidente che rispetto a quanto è
accaduto c’è da rimanere sbigottiti.
Non voglio parlare di Eluana Englaro,
voglio parlare di un precedente
che si è creato ed è pericolosissimo.
Il ministro Sacconi ha
scritto una lettera, che di fatto è
personale, ai presidenti di regione,
facendo una analisi di un concetto
che è largamente condivisibile:
bisogna garantire l’assistenza
ai disabili come stabilisce una risoluzione
delle Nazioni Unite.Ma da
qui ne fa derivare una conseguenza
che nessun altro paese accetterebbe:
e cioè che un cittadino non
può avere la libera scelta rispetto
alle terapie alle quali essere o non
essere sottoposto».<p>
<b>Il punto è questo: in Italia non c’è
una legge, ma una sentenza.</b><p>
«Ci sono una sentenza dei giudici e
un ministro che di fatto la rende
inattuabile. Sacconi con il suo atteggiamento
crea un conflitto tra
le istituzioni. Si è comportato come
i Bravi che hanno incontrato
don Abbondio nell’angolo della
strada. Dal momento che non può
mettere per iscritto «se esegui una
sentenza della Corte suprema italiana,
che io ministro non condivido,
ti chiuderò i rubinetti», glielo
dice a voce. Gli dice «ti farò passare
dei guai».<p>
<b>Ha letto le motivazioni della clinica
di Udine? Temono ripercussioni.</b><p>
«È evidente che si è creata una grave
interferenza tra il potere esecutivo
dello Stato e il diritto di una
famiglia che non ha pensato di usare
scorciatoie per ottenere il rispetto
delle volontà espresse dalla loro
amata figlia, ma di ricorrere alla
magistratura. Siccome il ministro
nella sua visione integralista e antiliberale della
vita non può condividere
l’idea che un cittadino la pensi
diversamente da lui e segua un
percorso lineare rivolgendosi ai
giudice, interviene direttamente.
È un attacco frontale verso i diritti
dei singoli. Mi chiedo cosa succede
se domani un altro cittadino, per
un’altra questione, si rivolge ad un
tribunale, raggiunge una sentenza
inappellabile, e poi un ministro competente
in quella materia, non è d’accordo
e minaccia l’interlocutore del
cittadino stesso».<p>
<b>La certezza del diritto può subire deroghe davanti a fatti eticamente sensibili
per mano della politica?</b><p>
«Se mettiamo in dubbio anche le
sentenze definitive mettiamo in
dubbio un fondamento dello Stato.
Penso che sia un precedente di una
straordinaria gravità. L’ho già detto
a Beppino Englaro e lo ripeto: potevo
impegnarmi per una legge sul testamento
biologico, ma una legge
avrebbe potuto risolvere situazioni
per il futuro, non quelle retroattive.
Beppino non ha altre strade al di fuori
di quella che ha intrapreso. Se la
magistratura avesse detto che non
si dovevano interrompere idratazione
e alimentazione lui avrebbe rispettato
quella sentenza. Ma sua figlia
era stata chiara: non avrebbe voluto
vivere se non poteva recuperare
le sue funzioni intellettive. Il signor
Englaro ha compiuto una scelta
difficilissima, nel rispetto dell’impegno
preso con Eluana. Se oggi accettiamo
che di fronte ad una sentenza
possa intervenire un ministro
con una minaccia, mettiamo a rischio
uno dei pilastri su cui si fonda
la Repubblica: le sentenze della Consulta
sono inappellabili».<p>
<b>
Mario Riccio, l’anestesista di Welby,dice
«siamo in un regime teocratico e
l’opposizione è inesistente».</b><p>
«Il Pd si è opposto in maniera forte
quando nell’estate 2008 la maggioranza di centrodestra voleva intervenire
contro la sentenza Englaro, sostenendo
che quella era materia del
Parlamento e non della Cassazione.
Il Pd, io per primo con un intervento
durissimo in aula, abbiamo combattuto
contro quella posizione e la
Consulta gli ha dato torto».<p>
<b>Di fronte alle minacce di ritorsioni, come pensa che un’altra
clinica possa dire
si alla famiglia Englaro?</b><p>
«Non è detto che debba essere una
clinica privata, potrebbe essere un
grande ospedale italiano. Che fa
Sacconi, scrive un decreto e lo chiude?».<br />
<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=KHA0U">L'Unità - Maria Zegarelli</a>