Openpolis - Argomento: sindaco di Veneziahttps://www.openpolis.it/2015-03-18T00:00:00ZTiziana Agostini: “Basta con l'ascoltare Cacciari”2015-03-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it757822<br />
“Apprezziamo gli stimoli intellettuali di Cacciari, ma i processi politici e le decisioni amministrative sono un’altra cosa”.
<p>La candidata consigliera regionale per il Veneto del Partito Democratico, Tiziana Agostini, commenta così le dichiarazioni dell’ex sindaco filosofo all’indomani della vittoria di Felice Casson alle primarie del centrosinistra.
<p> “Per fortuna non si è ripetuto quello che è successo nel 2005, quando l’inattesa e non comunicata discesa in campo di Cacciari ha comportato una gravissima frattura che non è proprio il caso di ripetere".
“Gli elettori hanno indicato una netta priorità: la legalità e la trasparenza nel governo e nei temi amministrativi. Casson è diventato il simbolo di tutto questo e la sintesi di un progetto politico che il Pd per primo si impegna a realizzare. Lo stesso Renzi si è mosso subito in questa direzione. Gli altri candidati hanno onorato la competizione e i loro contributi saranno uno strumento necessario per fare sintesi. Pellicani ha interpretato la voglia di riscatto della terraferma e la necessità di proseguire con i progetti già avviati dall’amministrazione precedente, come il restauro del palazzo della Provveditoria di fronte al Municipio di Mestre. Molina si è rivelato un volano di consenso interpretando quel protagonismo giovanile che troppo spesso fatica a farsi spazio nell’arena politica.
<p> L’unica cosa da fare ora è guardare avanti compatti. Non esiste la repubblica dei filosofi come pensava Platone, esiste invece la democrazia dei cittadini, che sono migliori di quanto pensi qualche sedicente politico. E vanno sempre rispettati”.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.tizianaagostini.it/consigliera-regionale/index.php?option=com_content&view=article&id=8:tiziana-agostini-appello-alla-politica-basta-ascoltare-cacciari&catid=8&Itemid=112&tmpl=component&print=1&layout=default&page=">Il Gazzettino di Venezia e Mestre pag. 3</a>Giorgio ORSONI: L’America’s Cup lascia Venezia: «Fatto grave, abbiamo un contratto anche per il 2013».2012-11-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it675073Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
L’America’s Cup cancella Venezia. L’unica tappa italiana rimane Napoli.
<p>«Vorrà dire che ci saranno due sedi in contemporanea —dice il sindaco Giorgio Orsoni. C’è un contratto che stabilisce come in quelle date le regate si devono svolgere a Venezia. Se fosse vero che Napoli è l’unica sede italiana, vuol dire che sono abituati a disattendere i contratti. Mi sembra una cosa molto grave».<br />
<br/>fonte: <a href="http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2012/13-novembre-2012/coppa-america-abbandona-venezia-2112677559342_print.html">Corriere del Veneto</a>Giorgio ORSONI: «Non faccio più affidamento su questo Governo. Va contro tutto ciò che fanno i Comuni» - INTERVISTA2012-10-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it655716Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />Venezia tradita dal Governo.
<p>Dopo lo stanziamento del governo di 1 miliardo e 250 milioni per il Mose senza effettuare nessun trasferimento al Comune e la riassegnazione allo Stato di circa 116 mila metri quadrati di Bacini in uso al Magistrato alle Acque, il sindaco è andato a Roma per reclamare i soldi dovuti e protestare direttamente nell’ufficio del ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera.
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<b>Sindaco, aveva avuto qualche avvisaglia di questo blitz?</b>
<p> «Avevamo affrontato nelle scorse settimane il tema con il Consorzio Venezia Nuova, che fin all’inizio aveva manifestato preoccupazioni sulla sua permanenza. Io avevo tuttavia dato la massima disponibilità del Comune, con la garanzia che non sarebbe cambiato nulla. Poi un avvocato dello Stato, sollecitato non so da chi, ha proposto il tema in Comitato di magistratura esprimendo una preoccupazione che ritengo inesistente. Per loro cambierebbe solo il proprietario cui pagare il canone concessorio, cioè al Comune invece che allo Stato. Visti oggettivamente, sono argomenti inconsistenti».
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<b>Ha incontrato il ministro Passera? Ha ancora fiducia in lui?</b>
<p> «Ho Parlato con il ministro, che mi ha ascoltato con grande attenzione. Sì, ho molta fiducia nel ministro. Qualcuno dentro il Ministero, però, antepone interessi privati a quelli legittimi di una amministrazione pubblica cui era stata concessa la restituzione dell’Arsenale, del quale la città era stata privata per secoli».
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<b>Cosa farete adesso?</b>
<p> «Intanto vediamo come esce il decreto, poi ci sarà il passaggio parlamentare da seguire con attenzione. Comunque mi auguro che la concessione di questa norma si limiti agli interessi pubblici del Ministero e non coinvolga anche gli interessi dei soggetti privati che vi lavorano. Quindi, dovranno restare fuori le aree ex Sommergibilisti, che dalla Marina passano al Comune. Quanto alle tese della parte nord, è vero che alcune di esse sono state date in affidamento provvisorio, ma dovranno tornare al Comune».
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<b>Che dice invece dei milioni di Legge speciale che anche questa volta non arriveranno?</b>
<p> «È una cosa vergognosa, che la dice lunga sulla parola che hanno certi esponenti del Governo. Il viceministro Ciaccia, alla presenza di testimoni, in luglio mi aveva assicurato che la somma sarebbe stata non solo deliberata, ma che i fondi sarebbero stati disponibili. Ho imparato che non mi posso più fidare di persone come lui».
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<b>Nel caso non si muovesse nulla, il Comune sta pure meditando di impugnare lo stanziamento a Favore del Mose, nonostante le deliberazioni per il Comune. Il sindaco si limita a non escluderlo completamente, ma ha la quasi certezza che in questo 2012 non vedrà un soldo.</b>
<p> «Non faccio più affidamento su questo Governo, che va contro tutto ciò che fanno i Comuni e soprattutto il Comune di Venezia, frustrando le sue legittime aspettative. Si ricordino, i signori ministri, che Venezia è sempre in grande credito nei confronti dello Stato e che questo dovrebbe far riflettere sugli attuali rapporti che ha con Venezia».<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.gazzettino.it/stampa_articolo.php?id=225049">Il Gazzettino </a>Mariamaddalena Gottardo: «Non si fa la Città Metropolitana senza ascoltare i Comuni»2012-08-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647944Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Dolo (VE) (Partito: Lega) - Consigliere Consiglio Comunale Dolo (VE) (Lista di elezione: Lega) <br/><br/> <br />
«Se <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/08/02/giorgio-orsoni/venezia-%C2%ABla-citt%C3%A0-non-%C3%A8-in-svendita-la-provincia-va-abolita-subito%C2%BB/647943">il sindaco Orsoni</a> vuole governare l’ente che di fatto sostituirà la Provincia di Venezia, che si candidi come fece a suo tempo la presidente Francesca Zaccariotto. Ricordo che solo 12 sindaci su 44 parteciperanno al Consiglio della Città Metropolitana. Mi chiedo come saranno scelti e quale territorio andranno a rappresentare e tutelare. Di fatto stiamo assistendo ad un accentramento dei servizi fondamentali con impoverimento dei territori».
<p>«La mia visione è di far coincidere l’Area Metropolitana con la Conferenza dei Sindaci di Riviera e Miranese con 17 Comuni e 250 mila abitanti».<br /><br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/08/02/news/i-veri-protagonisti-sono-i-sindaci-1.5494928">La Nuova di Venezia e Mestre - Giacomo Piran</a>Giorgio ORSONI: Venezia. «La città non è in svendita. La Provincia va abolita subito»2012-08-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647943Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />«La Provincia va abolita subito, è vecchiume».
<p>«Ma quale svendita della città! Sono accuse ridicole. Qualunque cosa succeda, la colpa è sempre del Comune. Io non ci sto. Siamo sempre stati vigili. <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/08/01/giorgio-orsoni/%C2%ABla-torre-cardin-non-deturper%C3%A0-venezia%C2%BB-intervista/647915">Non ci siamo fatti imporre scelte dai privati</a> e dal primo Paperone che arriva, abbiamo posto le nostre condizioni».
<p>«Ci accusano di aver svenduto la città per aver messo in vendita Ca’ Corner della Regina. Bene, quello è il primo palazzo sul Canal Grande che è stato venduto e ha mantenuto la sua destinazione culturale. Siamo stati molto rigidi su quel punto. E con i nostri soldi il palazzo sarebbe rimasto abbandonato. Quanto al Fontego dei Tedeschi acquistato da Benetton il Comune ha detto che era d’accordo con il cambio d’uso per farne un centro commerciale. Decidere sui dettagli del progetto non è nostro compito».
<p><p><b>Città metropolitana e Province abolite.</b>
<p>«L’unico ostacolo alla Città metropolitana potrebbe essere il nuovo governo che nel 2013 rimette mano al provvedimento. Ma la Provincia attuale non ha alcun diritto di veto. Se non si trova l’accordo entro il 1 ottobre del 2013, la legge prevede che lo Statuto lo faccia il Consiglio metropolitano, presieduto dal sindaco della città capoluogo».
<p>«Le Province vanno abolite battendo le tendenze conservatrici di chi è legato a vecchi schemi e vecchie poltrone. Il Paese deve andare avanti e nell’area vasta non c’è più spazio per le Province, modello di governo ormai superato».
<p><b>Grandi navi.</b>
<p>«Il governo ci ha preso in giro, hanno fatto un decreto ma da noi non lo applicano. Anche qui che c’entra il Comune? È lo Stato che ci impone il passaggio delle navi nei suoi canali. Noi siamo contrari, lo abbiamo detto sempre. Ma bisogna lavorare per un nuovo modello di sviluppo, navi più piccole, una nuova Marittima a Marghera, l’unica soluzione praticabile in tempi brevi. Non certo mettendosi a scavare nuovi canali».
<p><b>Acquisizione dell’Arsenale.</b>
<p>«Un fatto estremamente importante per la città. La legge dice che il Comune deve assicurare la sua indivisibilità. E assegna a noi la riscossione dei canoni, con cui potremo risanare le parti abbandonate e gestire la struttura aprendola alla città».
<p><b>Mestre. Piazza Barche.</b>
<p>«Il progetto è pronto. Vogliamo spostare il mercato in piazza Barche, nella parte centrale. E non taglieremo gli alberi come dice qualcuno. Le bancarelle andranno proprio sotto gli alberi».<br /><br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/08/02/news/la-citta-non-e-in-svendita-1.5495167">La Nuova di Venezia e Mestre - Alberto Vitucci</a>Giorgio ORSONI: «La Torre Cardin non deturperà Venezia» - INTERVISTA2012-08-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647915Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
«Le osservazioni e le proposte del professor Settis sono interessanti ma con il suo metro non si potrebbe costruire nulla neanche a Padova o Treviso».
<p><a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=1IEWRR"><b>Dalle colonne di Repubblica, Salvatore Settis ha denunciato</b></a> la «profanazione» della città storica. L’ultimo oltraggio, scrive, è il Palais Lumière firmato Pierre Cardin. 250 metri e 175 mila metri quadrati di negozi e appartamenti a Marghera, in riva alla laguna.
<p><b>Arrabbiato?</b>
<p> «Ma no. Settis è uno studioso di livello, non possiamo sottrarci al confronto. Dice anche cose giuste, i toni sono propositivi, diversi da quelli di qualche comitato che si oppone e basta».
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<b>Ma l’attacco è pesante. Settis parla di «affronto a Venezia» e cita progetti che l’amministrazione sta portando avanti.</b>
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«Un momento. Sulle grandi navi ha ragione. Siamo stati presi in giro tutti. Hanno fatto un decreto che vale ovunque ma non a Venezia».
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<b>Il Comune non ha protestato molto.</b>
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«Ho sempre detto che il passaggio di quelle grandi navi davanti a San Marco deve essere ridotto. L’altra sera ho incontrato gli amministratori di Costa e Msc e anche loro hanno convenuto: per il futuro della crocieristica a Venezia non è essenziale che le navi continuino a entrare per il canale della Giudecca».
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<b>Ma le alternative non ci sono e dunque tutto resta com’è.</b>
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«Ci stiamo lavorando. Secondo me la soluzione migliore è spostarle a Marghera e farle entrare da Malamocco. Ma non basta denunciare i problemi, bisogna trovare le soluzioni».
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<b>L’ultimo affronto, scrive il professore, è la Torre Cardin. Ma lei si è detto favorevole, il Consiglio comunale ha votato a grande maggioranza.</b>
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«Non sono per niente d’accordo con lui sull’impatto della torre sulla città. Perché altrimenti non si potrebbe costruire nulla intorno a Venezia, neanche a Treviso e Padova».
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<b>A Londra non hanno paura della modernità.</b>
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«Certo bisogna valutare bene. Ma io credo che la torre sia abbastanza lontana da Venezia, che si possa fare».
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<b>Anche qui Settis non è proprio in sintonia con le scelte della sua amministrazione.</b>
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«Stavolta ha usato toni più garbati, a differenza dell’altra volta. E poi ha avanzato proposte alternative. Dice perché non portare i turisti in nave e fermarli fuori? Perché non fare il centro commerciale senza violare l’edificio rinascimentale? E infine, perché non costruire torri un po’ più basse? Credo che su queste basi si possa discutere».
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<b>Il terzo punto sollevato è quello del nuovo Fontego dei Tedeschi. Qui i pareri tecnici sulla terrazza e le scale mobili sono tutti negativi. Ma il Comune ha firmato una convenzione con Benetton e ha già incassato 6 milioni di euro per il cambio d’uso.</b>
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«Che c’entra? il Comune ha dato il suo parere favorevole alla trasformazione del vecchio ufficio delle poste in centro commerciale. Mi pare che anche Settis convenga sul fatto che quella destinazione è compatibile con la storicità del luogo».
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<b>Ma c’è di mezzo una terrazza vietata dalla legge e scale mobili che attraversano il cortile e hanno bisogno di demolizioni dei parapetti in marmo.</b>
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«Sulle scelte architettoniche non ho voluto entrare e non entro. Noi aspettiamo il parere della Soprintendenza, poi porteremo la delibera in Consiglio comunale. Quell’edificio va recuperato, e speriamo di farlo nel modo migliore possibile».<br /><br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/2012/08/01/news/orsoni-la-torre-cardin-non-deturpera-venezia-1.5487593">La Nuova Venezia - Alberto Vitucci</a>Giorgio ORSONI: Città metropolitane. «Riforma prima del nuovo Parlamento»2012-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647553Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
«L'attuazione concreta del decreto arrivi prima della conclusione della legislatura».
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L'inserimento delle città metropolitane nel decreto sulla spending review "é un grande risultato", voluto tenacemente dall'Anci, "che ha insistito su questa riforma" ma deve essere portata a complimento "prima del termine della legislatura".
<p>Lo ha sostenuto il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni.
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"E' una riforma di cui si parla da oltre vent'anni - aggiunge Orsoni, coordinatore per l'Anci delle città metropolitane - e attendere ancora sarebbe stato, secondo noi, un segnale sbagliato: in un momento in cui si cerca di ammodernare la struttura dello Stato incidere sugli enti locali é molto importante"
<p>Tra i vantaggi derivanti dall'istituzione delle nuove macro strutture, "la possibilità di una gestione più coordinata delle aree forti del Paese, in modo da venire incontro alle necessità non solo dei cittadini come singoli ma anche delle imprese che hanno bisogno di decisioni rapide e soprattutto coordinate nel territorio".
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"I Comuni capoluogo sono già titolari o azionisti di maggioranza della società che danno i servizi di grande scala, sono i titolari delle società dei trasporti, sono azionisti di maggioranza delle cosiddette utilities, e di fatto sono coloro che già determinano la politica delle grandi scelte per quanto riguarda i servizi. Si è pensato che si potesse fare a meno di un ente intermedio che si ponesse fra Comune e Regione con suo nuovo sindaco e altri organi. Che si potesse attribuire a un Comune con queste caratteristiche le funzioni che spettavano prima alla Provincia e anche altre funzioni accorpate. Questo quantomeno in un momento transitorio nel quale si va a individuare il governo di un'area metropolitana".
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"Si è lasciato ampio spazio nell'individuare quale forma di governo sia meglio rispondente alle esigenze del territorio. Potremo avere così più modelli di città metropolitana senza che questo possa costituire un problema, nella stessa logica secondo cui i Comuni tutti uguali non esistono. Il nostro intento non è quello di diminuire i Comuni e il loro ruolo nel governo delle comunità locali. La città metropolitana è un comune rafforzato, ma rappresenta l'identità locale".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.veneziatoday.it/politica/convegno-citta-metropolitana-venezia-17-luglio-2012.html">www.veneziatoday.it</a>Giorgio ORSONI: Tromba d'aria a Venezia: "Danni ingenti, interventi immediati"2012-06-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646136Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
"Dalle prime ricognizioni molti sono gli edifici e le attività colpite, anche se per fortuna non si sono registrati danni gravi alle persone. I gruppi della Protezione civile di Venezia si sono attivati immediatamente e gli uffici competenti stanno effettuando le verifiche sugli edifici civili e pubblici danneggiati. Stiamo seguendo costantemente l'evoluzione di questa pesante giornata ed è stato prontamente organizzato un tavolo di lavoro costituito da tecnici comunali, Protezione civile e Vigili del fuoco che coordinerà gli interventi affrontando gli episodi di maggiore gravità. In questa situazione di emergenza sono emerse come di consueto tutte le straordinarie professionalità che questa città è in grado di esprimere e che voglio ringraziare personalmente. Dobbiamo ancora quantificare il bilancio complessivo dei danni ma metteremo fin da subito a disposizione dei fondi per intervenire sulle situazioni più pesanti e per aiutare la popolazione in difficoltà".
<p>In queste ore, in particolare, <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/06/12/sandro-simionato/tromba-daria-in-laguna-di-venezia-danni-ingentissimi/646135"><b>il sindaco è direttamente informato dal vicesindaco</b></a> <b>Sandro Simionato</b> e dall'assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni che hanno eseguito il sopralluogo per un primo bilancio dei danni. <br />
<br/>fonte: <a href="http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/56510/UT/systemPrint">Comune di Venezia - Sala stampa</a>Giorgio ORSONI: «Marghera rimarrà luogo dell’industria. Costa per me già riconfermato»2012-02-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it624409Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
«Marghera rimarrà luogo dell’industria, recuperando con la logistica e il traffico commerciale l’occupazione persa con l’industria».
<p>Zaia lancia il Costa bis, il sindaco Giorgio Orsoni dice: «È già riconfermato per me».<br />
<br/>fonte: <a href="http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/economia/2012/14-febbraio-2012/porto-zaia-lancia-costa-bis-sfida-marghera-off-shore-1903273647295.shtml">Corrieredelveneto.it - Francesco Bottazzo</a>Giorgio ORSONI: Schiaffo dei sindaci a Maroni. «Si confronti con l'Anci»2011-05-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572861Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
La denuncia: troppi problemi causati dalla propaganda.
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Parte dal Veneto lo schiaffo dei sindaci a Maroni. Tra i dieci primi cittadini che oggi diserteranno l'incontro con il ministro dell'Interno sulle nuove misure di sicurezza urbana, il sindaco di Padova, Flavio Zanonato - primo firmatario della missiva in cui si annuncia il forfait - e <b>Giorgio Orsoni</b>, sindaco di Venezia.
<p> «Abbiamo deciso di non partecipare all'incontro promosso dall'amministrazione di Parma con il ministero degli Interni sulla sicurezza delle città italiane» scrivono i sindaci «Non si tratta di una posizione pregiudiziale - continua la nota che vede anche le sottoscrizioni di Modena, Reggio Emilia, Ravenna, Piacenza, Lodi, Imola, La Spezia e Pistoia - anzi in passato abbiamo aderito a questa iniziativa immaginandola come tappa iniziale di un percorso di confronto con il ministro, che avrebbe dovuto trovare come sede definitiva l'Anci. Così non è stato fin qui, ma auspichiamo che nel prossimo futuro si torni al confronto istituzionale tra il Viminale e l'Anci, visto che solo quest'ultima rappresenta tutte le amministrazioni comunali ed è in grado di avere una visione complessiva delle problematiche di ogni amministrazione.
<p> In questo modo - concludono - si potranno evitare tentazioni propagandistiche che in questi anni hanno determinato diversi errori come le ronde, la legislazione sulle ordinanze bocciata dalla Corte costituzionale, i tagli drammatici alle Forze dell'ordine e gli attuali problemi determinati dall'inadeguata gestione dell'arrivo nel dei migranti tunisini e dei profughi libici». <br />
<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/05/24/news/schiaffo-dei-sindaci-a-maroni-in-dieci-disertano-l-incontro-si-confronti-con-l-anci-4276033">nuovavenezia.gelocal.it</a>Massimo Cacciari: «Cittadini noiosi. Rompiscatole incapaci di arrangiarsi» - INTERVISTA2011-03-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558995<br />
«Impediscono di pensare ai grandi progetti»
<p><b>E’stato politicamente scorretto.</b>
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«Io li detesto quelli politicamente corretti».
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<b>Comunque ci è andato giù duro.</b>
<p> «Mah...».
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<b>Insomma, Cacciari: a <i>Radio24</i> ha detto che i cittadini,
certe volte, «rompono le palle». Lei è stato sindaco di Venezia per 12 anni e...</b>
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«E allora? Non è forse vero? Guardi, mi creda: i cittadini hanno spesso delle pretese
assurde... si sì, rompono proprio il caz…»
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Il filosofo non si affida alla retorica, parla diretto prima ai microfoni e anche adesso, non smussa non attenua, sempre cortese e però fermo, professore universitario allergico al politichese e, se possibile mai banale (come del resto dimostra la sua biografia: laurea a Padova in Estetica con una tesi su Immanuel Kant, Toni Negri docente di riferimento e molti cortei con Potere operaio; poi il Pci, di cui diventa deputato e poi ancora gli anni da primo cittadino, che s’avvicina alla Margherita per essere tra i fondatori del Pd, da cui però è già in lento e disilluso distacco. Fama da seduttore, snob quanto basta, raccontò: «a casa ho ventimila libri, un letto e un mini frigo. La cucina non c’è, perché non mi sono preparato da mangiare una sola volta, in vita mia».
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<b>Adesso si riprende i titoli dei giornali (concluse il suo mandato da sindaco nell’aprile del 2010).</b>
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«Ripeto: non si ha la più pallida idea di cosa significhi, ogni santa mattina, avere la cosiddetta società civile che ti invade il Comune, gli uffici, che ti sommerge la scrivania con questo o quel problema…».
<p><b> Li elenca, prende fiato, ha un tono tra il sarcastico e il disilluso. </b>
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«Arriva quello che non vuole le prostitute nel vialetto, quell’altro invece si lamenta perché sotto casa c'è un bar dove fanno rumore la sera... ma poi compare quello che ce l'ha con i mendicanti, con i venditori ambulanti... e alla fine magari bussa ed entra uno che si lamenta perché davanti al suo portone la stradina è dissestata e, accidenti! E una vergogna assoluta...».
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<b>Così, spiega Cacciari, il tempo operativo di un sindaco viene in parte assorbito da piccole questioni quotidiane</b>
<p> «no, scusi, non in parte...se ne va per una buona parte» - e allora poi un primo cittadino «non può dedicarsi come dovrebbe alle cose grandi, importanti, ai progetti che richiederebbero impegno, dedizione, e che davvero finirebbero per qualificare una città, per migliorarne la vita».
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<b>Ragionamento crudo, netto: e i problemi piccoli dei piccoli cittadini?</b>
<p> «Sa qual è il vero guaio? E’ il malessere complessivo del Paese: la gente è in perenne disagio, è stanca, esausta, isterica, nervosa e perciò non riesce più a distinguere ciò che nella vita di una città è una sciocchezza, e ciò che invece è importante e grave. Così, alla fine, avanza un esercito di incapaci...».
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<b>Beh, incapaci...</b>
<p> «Mi faccia finire, la prego: sono cittadini incapaci di arrangiarsi su qualsiasi vicenda umana e terrena... figure tragiche e pietose che io da sindaco, e tanti altri sindaci come me, sentiamo fino alla noia e poi, appunto, annoiati, stravolti, decidiamo e diciamo: va bene, d'accordo… cosa volete? Volete una bella ordinanza? Eccola qui, eccovi la vostra bella ordinanza».
<p> <b>Lei è severo</b>
<p>«Sì ecco, infatti: non mi faccia continuare, perché tanto lo so, me ne rendo conto, sto dicendo cose sgradevoli»
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<b>Una volta disse: «Io sono postumo». Poi gentilmente spiegò:</b>
<p>«Comunque non è una frase mia. E’ di Nietzsche che la mise in bocca al suo superuomo»
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<br/>fonte: <a href="http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=Y4BIK">Corriere della Sera - Fabrizio Roncone</a>DELIA MURER: Teatri finanziati sul colore politico 2011-02-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558433Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
“Soldi per l’Arena di Verona e non per la Fenice di Venezia. Criterio? Il colore politico del sindaco”.
<p>Lo dichiara Delia Murer, deputata veneziana del Pd. “E’ quanto emerge – continua l’on. Murer - dall’esame del decreto Milleproroghe, così come proposto dal Governo”.
<p>La deputata si associa quindi alla polemica aperta dal sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, che ha accusato il governo di aver penalizzato il Teatro La Fenice, escludendolo dai fondi del Fus (il fondo unico dello spettacolo), dirottati sull'Arena di Verona.
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«Bossi vada lì a fare le sue manifestazioni e lasci in pace Venezia», ha sbottato il sindaco. «Brunetta e Bondi non hanno fatto niente per la Fenice», ha aggiunto. «Un taglio gravissimo – replica l’on. Murer -, il centrodestra riconosca il suo errore”.
<p>La Fenice è stata pesantemente penalizzata dal decreto del governo. Che ha scelto di finanziare al Nord soltanto il teatro Alla Scala e l'Arena di Verona. «Scelta politica», ha accusato Orsoni, «a Milano il sindaco Moratti, a Verona il leghista Tosi».
<p>I parametri scelti, fanno notare i vertici del teatro veneziano, sembrano fatti apposta per tagliar fuori la Fenice. Si parla infatti del rapporto tra finanziamenti e i biglietti venduti. Chiaro che l'Arena può contare su 15 mila posti, la Fenice su un migliaio.
<p> «E comunque in quanto a qualità, con tutto il rispetto per l'Arena e le sue macchine sceniche, non c'è confronto con la Fenice», dice Orsoni senza mezzi termini. Il Teatro ricostruito dopo il rogo del 1996 è oggi in piena salute, con una programmazione di qualità diretta dal nuovo soprintendente Cristiano Chiarot. Ma senza i fondi del Fondo nazionale non ha alcuna possibilità di sopravvivere. 19 milioni di euro l'anno (su 33) se ne vanno per i costi fissi del personale, 290 persone. Musicisti, coristi, tecnici e solo in minima parte (30) amministrativi. Tra gli organici più bassi d'Italia, fa notare il Chiarot. Ma soprattutto, una macchina preziosa che produce cultura e alla fine incrementa gli incassi: se si taglia la produzione il deficit alla fine aumenta. Chiarot invita il governo a «mantenere gli impegni». «Con i tagli del Fus, 4 milioni sui 13 avuti lo scorso anno, che già erano stati tagliati di due», dice Chiarot, «è a rischio la stagione insieme con gli stipendi dei dipendenti. Tagliare è una scelta miope. perché la Fenice è una risorsa anche economica per l'intera città».
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<br/>fonte: <a href="http://www.deliamurer.it/cms/it.html?view=article&catid=8%3Apolitica-sul-territorio&id=245%3Ateatri-finanziati-sul-colore-politico&tmpl=component&print=1&layout=default&page=">Delia Murer.it</a>Giorgio ORSONI: «Sono preoccupato per la crisi che ha colpito Fincantieri» 2011-02-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558151Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/> <br />
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ha ricevuto le rappresentanze sindacali dei lavoratori di Fincantieri che questa mattina hanno manifestato contro la crisi della cantieristica.
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Ricordando l'incontro avuto con l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono in ottobre, il sindaco ha espresso la solidarieta' dell'Amministrazione a tutti i lavoratori e ha mostrato preoccupazione per le ripercussioni di una crisi occupazionale sulla citta' che si abbatterebbe pesantemente anche sulla comunita' dei cittadini immigrati che, spesso esclusi dall'accesso agli ammortizzatori sociali, costituiscono una grande parte delle maestranze del cantiere di Marghera.
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''Auspichiamo che la crisi che ha colpito Fincantieri sia congiunturale - ha detto Orsoni - e che si superi velocemente.
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Il mio impegno personale e quello dell'Amministrazione sara' totale per fare in modo che nel periodo di ipotetico ''fermo'' sia attivato dall'azienda un processo di ammodernamento degli impianti e della logistica che consenta di affrontare immediatamente le commesse che arriveranno rispondendo alle nuove esigenze di mercato. Inoltre - ha aggiunto - bisognera' affrontare il tema della legalita' e, coinvolgendo il Prefetto, capace della migliore sintesi istituzionale, attivare una serie di azioni al fine di individuare le garanzie per la migliore gestione degli appalti e sub appalti. E' comunque nostra chiara intenzione - ha concluso il sindaco - riservare alle aree adiacenti Fincantieri la destinazione cantieristica, cosi' come e' stato confermato anche nella bozza del Pat in discussione in queste settimane''.<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.asca.it/regioni-FINCANTIERI__SINDACO_VENEZIA__SONO_PREOCCUPATO_PER_RIPERCUSSIONE_CRISI-581722--.html">Asca</a>Giorgio ORSONI: Turismo: Sì al ticket per i turisti che arrivano a Venezia2010-12-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548983Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
"Apprendo con favore l'apertura del Presidente del Consiglio sulla possibilita' di far pagare un ticket ai turisti che arrivano a Venezia".
<p> Lo dichiara, in una nota diramata eccezionalmente in tre lingue (italiano, inglese e francese), il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni in merito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
<p> "Credo infatti che nell'ambito dell'autonomia che dovrebbe caratterizzare il governo delle citta', soprattutto quelle con una specificita' evidente come Venezia - sottolinea Orsoni - debbano essere gli enti locali a scegliere se imporre o meno una tassa come quella sui turisti, permettendo di avviare un dibattito con la comunita'.
<p>Venezia non e' solo citta' d'arte che ospita ogni anno oltre 20 milioni di turisti, e' citta' d'acqua con le evidenti e indiscutibili specificita' che questo comporta. <br />
In un periodo difficile per le economie degli enti locali, anche per quelli che hanno agito bene, mi pare arrivato il momento per Venezia, cosi' com'e' arrivato per Roma, di poter decidere sulle proprie finanze".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.agi.it/venezia/notizie/201012221716-cro-r010592-turismo_sindaco_orsoni_per_venezia_si_a_ticket_in_3_lingue">AGI</a>PAOLINO D'ANNA: «Porto Marghera sta scoppiando: serve una soluzione nel più breve tempo possibile»2010-11-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it548308Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Venezia (Partito: PdL) <br/><br/><br />
Marghera, gli operai sulle torri del Petrolchimico.
<p>I lavoratori della Vinyls ha raggiunto la cima della torri al Petrolchimico di Marghera, a Venezia, per protestare contro "l'immobilismo del governo' sui destini dell'azienda. La protesta è scoppiata dopo il nulla di fatto registrato ieri (24 novembre) a Roma nel corso dell'incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. Il tavolo con i commissari straordinari, infatti, non ha portato alcuna decisione sulle offerte giunte per i tre siti italiani della società. Gli altri due stabilimenti si trovano a Ravenna e Porto Torres, dove è partita la protesta dell'Isola dei cassintegrati all'Asinara.
<p>Sul posto i rappresentanti delle autorità locali. <br />
Il vicesindaco di Venezia, Sandro Simeonato, si dice fortemente preoccupato e chiede che ci sia un'assunzione di responsabilità da parte di tutti. Posizione che trova d'accordo Paolino D'Anna, assessore provinciale al Lavoro<br />
«Porto Marghera sta scoppiando: serve una soluzione nel più breve tempo possibile».
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I lavoratori veneti, che si trovano ad altezze variabili tra i 40 e i 130 metri da terra, hanno srotolato alcuni striscioni e messo in mostra le loro bandiere.
<p><b>NEWS ANSA 19:06</b><br />
Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani ha chiamato in serata il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni assicurandogli il suo massimo impegno per arrivare nel piu' breve tempo possibile ad una soluzione positiva.<br />Sono scesi dai camini, dalle torri e dal ponte del Petrolchimico i dieci operai della Vinyls di Porto Marghera, tra i quali una donna, saliti per protesta<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.rassegna.it/articoli/2010/11/25/69040/marghera-gli-operai-sulle-torri-del-petrolchimico">www.rassegna.it | Ansa</a>MICHELE MOGNATO: «La giunta cambi passo»2010-11-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547905Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: PD) <br/><br/><br />
Pat e scelte urbanistiche primi nodi per la maggioranza.
<p>«Il sindaco dice che la giunta deve cambiare passo. Siamo perfettamente d'accordo».
<p>«Sul Quadrante di Tessera resto convinto che non si possa più aspettare oltre. Sullo stadio siamo indietro di dieci anni, un ritardo che evidenziavo già quando ero vicesindaco. E di fronte alla crisi di Porto Marghera, il Quadrante può garantire un giusto sviluppo alla città».<br />
<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2010/10/24/news/il-quadrante-si-fara-e-strategico-2598728">La Nuova di Venezia e Mestre - Mitia Chiarin</a>Giorgio ORSONI: «Nuova giunta e Casinò i segni del rinnovamento del laboratorio Venezia. Verso Nord? Soluzione elitaria» - INTERVISTA2010-11-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547588Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
Un esecutivo tecnico di larghe intese per cambiare la legge elettorale. E poi il voto, per chiedere agli italiani la fiducia a un nuovo governo progressista, sul modello del «laboratorio Venezia».<br />
E' questa la ricetta del sindaco Giorgio Orsoni per uscire dalla crisi politica nazionale e affrontare con decisione il «dopo Berlusconi». Dopo sei mesi di governo alla guida della città, a rodaggio finito - e chiuso il congresso del Pd - arrivano i primi bilanci.
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<b>Con l'elezione di Michele Mognato a segretario provinciale del Pd, ora comincia una fase nuova.</b><br />
<b>Non ci sono più tensioni tra la giunta e il Pd?</b>
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«Il Pd dopo le elezioni si è preso un giusto periodo di riflessione. Adesso è essenziale che il maggior partito della coalizione dia segnali forti di impegno e di coesione. Il congresso ha segnato una svolta».
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<b>E' stato eletto segretario Michele Mognato, che Lei non ha voluto in giunta.</b>
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«E' stata una scelta precisa di puntare al rinnovamento. Ma un conto è la responsabilità amministrativa, un altro la responsabilità politica. Credo che Mognato sia in grado più di altri di interpretare da segretario i problemi della realtà veneziana».
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<b>Tutto risolto.</b>
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«Dopo il voto ci sono stati problemi, non lo nego. Forse per il rinnovamento che abbiamo impresso alla politica veneziana pur nella continuità con le giunte di centrosinistra. Questo ha avuto forti contraccolpi sul maggior partito della coalizione. Ma mi sembra tutto superato».
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<b>La giunta Orsoni governa o galleggia, come ha accusato qualche esponente del Pd?</b>
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«In questi mesi forse il Pd è stato un po' a guardare, la giunta ha preso le misure di molti problemi aperti. Ora occorre cambiare passo».
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<b>Due cose che intende completare entro l'anno.</b>
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«La prima è il tram. Abbiamo concluso una lunga istruttoria sulle varie ipotesi fattibili anche in relazione alle risorse che abbiamo. Entro pochi giorni prenderemo una decisione definitiva e andremo avanti, spero con il sostegno di tutta la maggioranza».
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<b>Anche se occorrerà contraddire scelte prese dalla giunta Cacciari e appoggiate dal Pd?</b>
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«Il tracciato del tram non è scritto nei libri sacri. Spero si arrivi a decisioni concordi se queste sono tecnicamente motivate. Nel frattempo speriamo di ottenere un po' di risorse in più».
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<b>Bilancio in rosso, operazioni immobiliari: non vi sentite un ostaggio dei poteri forti e delle grandi imprese?</b>
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«Certo alcuni progetti non aiutano. Non dico che abbiano sbagliato i miei predecessori, ma si sono verificate condizioni di rischio che ci mettono in difficoltà».
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<b>Per esempio il Lido. Quasi una palla al piede del bilancio di Ca' Farsetti.</b>
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«L'espressione è corretta, anche se forse poco elegante. Stiamo cercando di fare il meglio possibile».
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<b>Giunta Orsoni troppo morbida con i poteri veneziani?</b>
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«Ma dai... la stessa giunta e il rinnovamento quasi totale di uomini e donne è stato il primo scossone. Poi il Casinò, mi pare che lì non abbiamo guardato in faccia a nessuno. <br />
Il nuovo direttore Ravà e il nuovo presidente Parenzo che nominerò presto sono una garanzia. Poi ci sono i musei, anche lì mi pare abbiamo rinnovato. Infine la sanità: il sindaco non ha poteri diretti, ma abbiamo lavorato sia al Lido che al Civile che per i distretti in direzione di potenziare i servizi sanitari».
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<b>Insomma, il laboratorio Venezia funziona?</b>
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«Direi di sì. La politica è fatta dagli uomini, la nostra squadra sta dimostrando grande affiatamento e impegno».
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<b>Un esperimento da esportare a livello nazionale se cade il governo?</b>
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«Direi di sì. Non si deve sbirciare negli affari privati del premier, ma i comportamenti di una persona pubblica devono essere trasparenti. L'alternativa la dobbiamo fare con persone e programmi credibili. Così si vince anche contro avversari forti, Venezia lo dimostra».
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<b>Che ne pensa di Verso Nord di Massimo Cacciari? Toglierà voti al Pd?</b>
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«Non credo che Cacciari voglia questo, lui insegue uno stimolo alla politica. Credo sia giusto, perché la politica è sempre in movimento. Ma io lo farei all'interno dei partiti, senza creare nuove strutture che rischiano di essere un po' elitarie». <br />
<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2010/11/02/news/giorgio-orsoni-nuova-giunta-e-casino-i-segni-del-rinnovamento-del-laboratorio-venezia-2653650">La Nuova di Venezia e Mestre </a>Andrea MARTELLA: «Orsoni, non basta galleggiare»2010-10-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547904Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) <br/><br/><br />
«Al sindaco Orsoni dico che il Pd c'è ma non possiamo accontentarci di galleggiare, serve una nuova stagione e il sindaco non può solo essere stabilizzatore di poteri esistenti.
<p>E' tempo di dimostrare una forza progressista, che punta al cambiamento e non alla conservazione. E va detto chiaramente cosa si fa alla città».<br />
<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2010/10/31/news/orsoni-non-basta-galleggiare-2647537">La Nuova di Venezia e Mestre - Mitia Chiarin</a>Giorgio ORSONI: «La Legge speciale è un banco di prova per tutti»2010-10-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547903Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
«La Legge speciale non si costruisce coi colloqui privati ma con la condivisione ampia del territorio».<br />
Botta e risposta sulla Legge speciale al primo congresso del Pd con il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. «Non possiamo accontentarci di galleggiare», lo avverte Andrea Martella.
<p>Il sindaco di Venezia ha preso la parola alle 10.30 davanti agli oltre 500 delegati riuniti all'hotel Russott e al nuovo segretario provinciale. «Continueremo a lavorare in grande sintonia», dice a Michele Mognato, a cui vietò l'ingresso nella sua giunta. Poi Orsoni risponde alle critiche sulla Legge speciale. Il sindaco dice di contare «fortemente sul Pd». «Voglio che sia un partito forte a sostegno dell'amministrazione» che punta al rinnovamento. La platea Pd lo applaude quando ricorda «che non è bene prendere i voti e scappare o pensare ad altre formazioni». Sulla Legge Speciale concorda sulla necessità di un'ampia condivisione: «E' un banco di prova per tutti. La bozza del ministro è un segno di attenzione ma non è la soluzione perché risulta manchevole, senza la contribuzione diretta dello Stato. Contare solo sulle risorse del territorio equivale a dire che Venezia deve arrangiarsi».
<p> Ma è evidente che tra Pd e sindaco di Venezia qualche problema c'è. E il caso del voto contrario alla nomina del vicedirettore generale, con le conseguenti dimissioni di Luigi Bassetto, lo testimonia. «Ci può essere stata della disattenzione» spiega il sindaco, lasciando il congresso. Mognato nella sua replica non insiste nella polemica, si concentra nell'analisi del difficile lavoro da fare «per portare il Pd a vincere la Provincia nel 2014».
<p><b>A polemizzare con Orsoni ci pensa l'onorevole</b> <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/547904"><b>Andrea Martella</b></a>
<p>Interviene anche il vicesindaco Sandro Simionato: «il sindaco si è fatto carico delle osservazioni sulla Legge Speciale e bisogna puntare assieme ad un lavoro di rifondazione della città». Il Pd, insiste, «ha il diritto e dovere di essere forte nell'azione di governo» e si augura che «ora il gruppo consiliare esca rafforzato».
<p>Decine gli interventi al primo congresso provinciale del Pd. Tanti gli inviti ad uscire «dai personalismi e dalle cordate», a recuperare l'elettorale perduto dopo il successo delle primarie di Veltroni, come ricorda Antonino Stinà. Claudio Borghello, prossimo segretario comunale (sarà eletto il 20 novembre) chiede un partito «che sappia anche essere plurale con tante differenze da coltivare». Il sindaco di Marcon Pierantonio Tomasi, chiede di far contare la voce degli amministratori.
<p> Mognato ascolta, promette maggiore trasparenza e confronto e apre la porta della Direzione provinciale ai 13 sindaci veneziani del Pd. «Dobbiamo essere cantiere delle decisioni», dice il nuovo segretario che chiede al partito ad aprirsi al territorio, ai comitati, al mondo del lavoro e dell'impresa, a «dar fiducia ai giovani».
<p>Prossimi impegni, le conferenze provinciali sul lavoro e sulle infrastrutture, per rispondere «all'immobilismo di Lega Nord e Pdl a Ca' Corner». <br />
<br/>fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2010/10/31/news/orsoni-non-basta-galleggiare-2647537">La Nuova di Venezia e Mestre - Mitia Chiarin</a>Giorgio ORSONI: Fincantieri. Incontro con l'ad Giuseppe Bono2010-10-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it547206Alla data della dichiarazione: Sindaco Comune Venezia (VE) (Partito: PD) - Consigliere Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) <br/><br/><br />
Incontrato oggi a Ca' Farsetti l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono con il quale ho affrontato i diversi temi legati allo sviluppo del cantiere di Marghera.
<p>"Un incontro - ha detto il sindaco - che si è rivelato positivo perché ha messo sul tavolo le diverse questioni che legano Fincantieri allo sviluppo del nostro territorio. Il futuro di questa importante realtà produttiva coinvolge direttamente Venezia e la sua economia ed è per questo che è nostro interesse attivare fin da subito un colloquio costante con Fincantieri per lavorare sul possibile sviluppo di questa realtà".
<p>L'ad di Fincantieri Giuseppe Bono ha aggiunto: "Ho riscontrato una grande attenzione da parte del sindaco rispetto al quadro rappresentatogli. Sono certo che proseguiremo con una fattiva collaborazione reciproca solo grazie alla quale potremo superare la difficilissima congiuntura che anche il comparto navalmeccanico sta attraversando, assicurando in questo modo adeguate ipotesi di sviluppo per il nostro stabilimento di Marghera che dovrà attrezzarsi per costruire le navi di maggiori dimensioni (superiori alle 100 mila tonnellate stazza lorda) che oggi il mercato richiede".<br />
<br/>fonte: <a href="http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/40085/UT/systemPrint">Sala Stampa - Comune di Venezia</a>